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Analisi logica: teoria, precisazioni, esercizi, esempi, Dispense di Italiano

Documento completo e esplicativo

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 27/03/2023

Marta1243Rossi
Marta1243Rossi 🇮🇹

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Scarica Analisi logica: teoria, precisazioni, esercizi, esempi e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! 1 La PROPOSIZIONE è l’unione di alcune parole con senso compiuto. Esempio: Marcella studia. I due elementi essenziali della proposizione sono il SOGGETTO ed il PREDICATO. Altri elementi della proposizione sono l’attributo, l’apposizione ed i complementi. IL SOGGETTO • Può essere soggetto di una proposizione non soltanto un nome, ma qualsiasi parte del discorso, esempi: o un pronome: io parlo; o un aggettivo: il bello piace; o un avverbio: il domani è incerto; o un verbo: il fumare nuoce; o un articolo: la è un articolo; o una preposizione: per è una preposizione. • Il soggetto può essere sottinteso. Es.: partiremo domani (sogg. sottinteso: noi). IL PREDICATO è di due tipi:  P. VERBALE È formato da un verbo che indica un’azione (es. Marcella studia) o un sentimento (es. Giulio soffre), cioè da un verbo che ha senso compiuto.  P. NOMINALE È formato da una voce del verbo essere accompagnata da un sostantivo, da un aggettivo, da un avverbio… o da qualsiasi altra parte del discorso usata come sostantivo, cioè è formato da una voce del verbo essere accompagnata da una parola che dia un senso compiuto al verbo essere. La voce del verbo essere si chiama COPULA e la parola che la segue si chiama NOME DEL PREDICATO. Esempio: Anna (sogg.) era distratta (pred. nom.). era=copula, distratta=nome del predicato. Osservazioni: • Quando nel predicato vi è una voce del verbo essere: - è p. verbale quando la parola che segue la voce verbale è un participio passato. Es. le ragazze sono partite. (partite è participio passato del verbo partire) - è p. nominale negli altri casi. Es. Le ragazze sono studiose. (studiose è aggettivo) • Il verbo essere è p. verbale quando significa esistere, stare, trovarsi. Es.: in casa vi erano molte persone (vi erano=p. verb.) • I verbi servili (volere, potere, dovere) formano un solo predicato con l’infinito che segue: Es.: Anna vuole studiare (vuole studiare=p. verb.) 2 ESERCIZI 1. Per ognuna delle seguenti frasi indicare: soggetto, pred. nom., copula e nome del predicato. a) Questo è troppo. b) Le ragazze erano tre. c) Noi siamo giovani. d) Il libro è mio. 2. Sottolineare in rosso il p. verbale, in nero il p. nominale e spiegarne il motivo. a) I bambini sono buoni. b) Il film è finito. c) Carla è bella. d) Il treno è arrivato. e) Il biglietto è scaduto. 3. Analizzare le seguenti frasi contenenti verbi servili: a) Tu devi leggere. b) Noi possiamo andare. L’ATTRIBUTO  E’ un aggettivo che accompagna un nome per dargli una qualità o per meglio determinarlo. Es.: Ada è una bella ragazza. - Il mio cane è più veloce del tuo.  Può essere qualunque aggettivo: qualificativo (bello,…) possessivo (mio,…) dimostrativo (questo,…) numerale (due, primo, doppio,…) indefinito (alcuni, qualsiasi,…).  Può riferirsi a qualsiasi elemento della proposizione: al soggetto (e in questo caso si chiama attributo del soggetto); al predicato (e in questo caso si chiama attributo del predicato); ai complementi (e in questo caso si chiama attributo del complemento). Esercizio: in ognuna delle frasi seguenti sottolineare l’attributo e scrivere se si riferisce al soggetto, al predicato o al complemento. a) Questi fiori sono bellissimi. b) Molti alunni erano assenti. c) I tuoi quaderni sono sciupati. d) Ho comperato tre vestiti. e) Ho letto alcuni libri. f) L’uomo onesto è sereno. g) Il cane è un animale intelligente. h) Ho comprato un libro bellissimo. L’APPOSIZIONE  E’ un nome che accompagna un altro nome per meglio determinarlo. Compie le stesse funzioni dell’attributo, ma attenzione: l’attributo è sempre un aggettivo mentre l’apposizione è sempre un sostantivo. Es.: il poeta Leopardi nacque a Recanati. 5 LUOGO • MOTO PER LUOGO dirige. • Indica il luogo dal quale si viene • Indica il luogo attraverso il quale si passa per raggiungere un altro luogo • Da dove? Da quale luogo? • Per dove? Attraverso dove? Per quale luogo? • Marcella uscì di casa. Partimmo da Firenze. • Passò attraverso i prati. DI TEMPO • DETERMINATO • CONTINUATO • Indica il tempo preciso in cui è avvenuta, avviene o avverrà un’azione. • Indica la durata di un’azione. • Quando? • Quanto tempo? Per quanto tempo? • Parto oggi. Dante nacque nel 1265. Lo vidi il mese scorso. Alle ore 07:00 A gennaio In primavera In guerra • Leopardi visse dal 1798 al 1837. Ho studiato per vent’anni. DI PARAGONE Serve a fare un confronto. Dipende da un aggettivo di grado comparativo. Indica il secondo termine di paragone dopo un comparativo. Il platino è più prezioso dell’oro. Giovanna è meno bella di Maria Quel cane è tanto veloce quanto il mio cavallo. DI MATERIA Indica la materia di cui una cosa è composta. di che materia? Una sciarpa di seta. DI ARGOMENTO Indica l’argomento di cui si parla o si scrive. intorno a quale argomento? Discutono di politica. DI DISTANZA indica la distanza fra due luoghi Quanto dista? A che distanza? Viviamo a 800 chilometri dal paese. Como dista cinquanta chilometri da Milano. DI VANTAGGIO O SVANTAGGIO Indicano la persona, l’animale o la cosa a vantaggio A favore di chi? Per chi? A danno di chi? Contro chi? Parlo in difesa di Anna. I genitori lavorano per i figli. 6 o a svantaggio dei quali si compie un’azione. Verso chi? DI VOCAZIONE indica la persona, l'animale o la cosa personificata a cui ci si rivolge nel discorso diretto "O Dio, abbi pietà di noi" "Vittorio, quanto rompi!" "Fido, porta le pantofole al padrone!" "Quanto male fai a volte tu, o signora Verità!" PARTITIVO indica il tutto da cui si prende una parte Molti di noi vennero alle man. Furono scelti tre fra gli alunni DI ESCLAMAZIONE esprime uno stato d'animo (di gioia, di dolore, di stupore, ecc.) ed è costituito da una interiezione ("Ahi!" - "Ahimè!") o da un'intera espressione avulsa dal contesto logico della proposizione ("Che figura hai fatto!") o da entrambe le cose ("Ahimè, che figura hai fatto!" ). DI DENOMINAZIONE indica il nome proprio (per lo più geografico) di un nome comune precedentemente espresso. A volte è legato al nome comune dalla preposizione "di". L'isola di Sicilia anticamente si chiamava Trinacria" Il fiume Po è il più lungo dei fiumi italiani. PREDICATIVO è dato da un sostantivo che serve a completare e definire il significato del predicato ("I Romani elessero Cicerone console" - "Cicerone fu eletto console dai Romani"). Come si può facilmente osservare, senza il sostantivo console le due frasi non avrebbero un senso compiuto. Il sostantivo console nella frase attiva si chiama complemento predicativo dell'oggetto perché riferito al complemento oggetto "Cicerone"; nella frase passiva si chiama complemento predicativo del soggetto perché riferito al soggetto "Cicerone". DI QUALITA’ esprime una qualità che si attribuisce ad un elemento della proposizione senza alcun legame verbale Cesare fu un condottiero di grande coraggio 7 DI ESCLUSIONE indica la persona, l'animale o la cosa che si esclude dall'azione espressa dal predicato. E' formato da un sostantivo preceduto da "eccetto", "tranne", "senza" e simili. Eccetto chi? Tranne chi? Tutti parteciparono al cenone di Capodanno tranne i coniugi De Rosa DI SOSTITUZIONE indica la persona, l'animale o la cosa che è sostituita nell'azione da altri. E' retto dalla preposizione "per" o dalle locuzioni prepositive "invece di", "al posto di" e simili invece di chi? al posto di che cosa? Ne ricavai datteri per fichi Con la pizza preferisco la birra al posto del vino. DI ALLONTANAMENTO O SEPARAZIONE indica la persona, l'animale o la cosa da cui avviene una liberazione, una separazione separato da chi? lontano da che cosa? Finalmente ci siamo liberati da tutti quei curiosi I monti Urali separano l'Europa dall'Asia Me ne andrò lontano da casa DI FINE O SCOPO indica il fine per cui si compie l'azione per quale scopo? Lottiamo per la pace DI ORIGINE indica l'origine, la discendenza, la provenienza di una persona o di un animale o di una cosa Mercurio nacque da Giove e Maia DI AGENTE indica la persona o l'animale da cui è compiuta l'azione in una frase passiva Da chi? Fui percosso dal compagno Fui morso dal cane La pecora è sbranata dal lupo. Attenzione: 10 SOGGETTO PARTITIVO E’ un soggetto introdotto dalle preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle usate come articoli partitivi, per indicare una quantità generica (un po’ di) o un numero imprecisato (alcuni, alcune). Sui monti c’è già della (un po’ di) neve. Sulla faccia di Valeria ci sono delle (alcune) strane macchie. PREDICATO NOMINALE  E’ costituito da una voce del verbo essere e da un aggettivo o un nome che, insieme, predicano qualcosa intorno al soggetto, indicandone: • una qualità: la crema è fresca; • uno stato: la nonna è malata; • una caratteristica: lo zio è ingegnere, le rose sono fiori, i cani sono mammiferi; • il viaggio è stato faticoso. è stato=copula, faticoso=nome del predicato o parte nominale del predicato; • mio zio è uno scrittore famoso di romanzi. è=copula, (uno scittore=nome del predicato, famoso=attributo del nome del predicato, di r.= complemento del nome del p.)=parte nominale del predicato.  Non indica mai un’azione.  Il verbo essere non è il solo verbo che può fungere da copula in un pn. I più usati verbi copulativi sono: • sembrare, parere, diventare, divenire. Paolo è diventato furbo. • alcuni verbi intransitivi come nascere, crescere, vivere, morire, restare,rimanere quando sono seguiti da un agg.o da un nome che risulti loro necessario per avere un senso compiuto. Antonio è nato ricco, gli alberi crescono rigogliosi,sono rimasto solo; • i verbi appellativi (chiamare, dire, soprannominare), elettivi (eleggere, creare, nominare), estimativi (stimare, giudicare, ritenere, credere) ed effettivi (fare, rendere, ridurre …) quando sono usati al passivo: la bimba è stata chiamata Maria. La parte nominale (agg.o nome9 che forma con questi verbi un pn è detta complemento predicativo del soggetto o predicativo del soggetto. Il predicato costituito da un verbo copulativo è considerato da alcuni lingusti un pn, da altri un predicato con verbo copulativo. Antonio (è considerato = verbo copulativo un buon atleta = predicativo del sogg.)=pn o predicato con verbo copulativo. PREDICATO VERBALE L’inverno è finito.  Il verbo essere è p.v. quando significa: • esserci: oggi Maria non c’è; • trovarsi: laura è in giardino; • appartenere: il computer è di mio fratello; • essere destinato a: questo pacco è per te.  I verbi servili (potere, volere, dovere) e i verbi fraseologici (cominciare a, finire di, stare per…) formano un unico pv con l’infinito del verbo che reggono: • oggi laura è dovuta uscire prima; • lo spettacolo sta per cominciare. ATTRIBUTO E’ un aggettivo che si unisce a un nome per precisarlo. 11  Ogni tipo di agg. può fare da attributo: • un agg. qualificativo: un ragazzo maturo non si comporterebbe mai così; • un agg. possessivo: ieri ho visto tua sorella; • un agg. dimostrativo: io abito in quella villa laggiù; • un agg. indefinito: questa roba vale pochi soldi; • un agg. numerale: resterò qui tre giorni, marzo è il terzo mese dell’anno; • un agg. interrogativo: che abito indosserai? • un agg.esclamativo: che errore hai fatto!  Anche taluni avverbi, quando vengono usati in funzione di aggettivi, possono fare da attributo: la stanza accanto era vuota, il giorno prima non c’era nessuno. 412
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