Scarica Analisi Pianto Antico, Carducci e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! Analisi del testo: Pianto antico La poesia “Pianto antico” dalla raccolta rime nuove di Carducci tratta della morte del figlio Dante avvenuta nel 1870; si apre con il ricordo del figlio piccolo immerso in un paesaggio naturale e nostalgico che domina anche nella seconda strofa dove il campo è riscaldato dalla luce del sole in silenzio senza il risuonare della voce del piccolo. Nella terza strofa Carducci ci spiega l’amore che serbava per il figlio, di come lui lo abbia amato con tutto ciò che gli restava nell’anima. Conclude con la triste immagine del figlio sotto la terra fredda, dove i raggi non arrivano per poterlo riscaldare e dove neanche più l’amore lo può risvegliare. Nel componimento possiamo rintracciare due tipologie di dolore: quello nostalgico e quello attuale che permettono di dividerlo in due parti. Nella prima, è espresso il dolore nostalgico, è pervasa dalla memoria del figlioletto in cui anche il lessico è più luminoso con un’attenzione al naturale come con “verde melograno”, “bei vermigli fior” e “di luce e calor”, tuttavia la serenità viene interrotta con “muto orto solingo” che spezza l’armonia del paesaggio dando un senso di inquietudine per il silenzio che ora domina quell’orto dopo la morte del figlio. Nella seconda invece, c’è un totale cambio di toni: l’atmosfera diventa più pesante. Infatti, ai termini spensierati della prima parte si accostano “percossa e inaridita”, “l’inutil vita”, “terra fredda”e “terra negra” che riportano al presente dunque, ad un dolore attuale. Allude alla grandezza del suo amore che aveva per il figlio con una metafora: il figlioletto era il fiore della sua pianta ormai inaridita dagli anni e dalla fatica della vita, ed anche l’unica cosa a cui pose tutto il suo amore. Inoltre, se nella prima parte prevaleva la luce, qui c’è solo il freddo buio che di nuovo, ci ricorda la morte del piccolo. Oltretutto tematiche simili sono presenti anche nella poesia San Martino di Carducci, dove il componimento inizia analogamente con un’immagine paesaggistica, tuttavia, l’atmosfera è tutt’altro che tranquilla: il mare è in tempesta, mentre la nebbia avvolge le colline che sono sede di una festa di borgo. Si nota un forte contrasto tra l’allusione al mondo esterno pericoloso con il mare tempestoso e la vita tranquilla e protetta dentro dei confini ristretti con il borgo. Infine, come anche nella poesia analizzata precedentemente, c’è di nuovo un richiamo alla morte con lo stormo di uccelli neri e l’arrivo imminente della notte.
