Scarica analisi prefazione "Cose utili e poco note" Timbs e più Appunti in PDF di Storia dell'Educazione solo su Docsity! COSE UTILI E POCO NOTE di Giovanni Timbs 1864 La prima cosa che troviamo è la collana del libro. (editore Treves) La casa editrice che nella seconda metà dell'800 si specializza sulle pubblicazioni destinate a una grandissima tiratura, destinate a quella fascia di popolazione che sa leggere. Si butta in questa impresa con un organizzazione che è molto contemporanea. Organizza collane divise a seconda del pubblico che vuole raggiungere stando in versione economica, con libri a puntate o pubblica libretti non troppo lunghi... Mette in atto una serie di iniziative che le permettono di vendere in gran numero anche chi le bibliote non le ha (fascia medio -bassa). Questo libro è il primo volume della collana "biblioteca utile", l'editore decide di uscire con una serie di volumi ( anche per l'editore si tratta di un investimento) il titolo COSE UTILI e POCO NOTE = titolo che può esprimere una doppia curiosità. prima cosa che siano UTILI (UTILITA'= parola chiave nel positivismo italiano, le cose da sapere sono più importanti se sono utili.Concetto utile al popolo, non alla fascia alta della società) ma anche POCO NOTE = quindi che siano curiose e causino divertimento. Abbiamo quindi il lato pratico non privo di divertimento. Siamo in epoca positivista('800), subito dopo l’unità d'Italia. Questo libro nel giro di 10 anni è stato pubblicato 11 volte con prefazione diverse. “libro pei giovani e pei vecchi” di Giovanni Timbs (aggiunta sulla traduzione inglese). Il traduttore Italiano e scrittore della prefazione è Gustavo Strafforello. “uomo nuovo” dell'italia unita che guarda all'estero,che guarda alla industrializzazione, che guarda al modernizzazione). Proviene da una famiglia di commercianti liguri, si appassiona alla lingua straniera perché i suoi famigliari lo mandano a lavorare all'estero a fare import export, impara le lingue straniere e si interessa alle culture straniere come quella Francese e specialmente quella Inglese (vista nella metà degli anni 60 dell'800 come la cultura che ha prodotto Darwin, si appassiona alla letteratura e alla cultura scientifica inglese, entrando in contatto con gli uomini che in quel periodo stanno costruendo il regno d'italia =che stanno arrivando all'unità in parte con azioni militari e in parte con azioni politiche-diplomatiche questo prima del 61.Si trasferisce dalla Liguria a Milano e poi a Torino , che era i centri della cultura, dell'economia e della politica del periodo, entrando in contatto con gli intellettuali del tempo.Spera di importare un pò di quella industrializzazione che vede all'estero in patria ( ha una visione più patriottica). Perchè si può dire che è un simbolo di questa cultura volta al progresso? Intanto la cultura di Strafforello non è quella che va a leggere questi testi, infatti parte da un livello più alto (provenendo da una classe borghese ha avuto accesso al mondo scolastico e che ha iniziato a scrivere per mestiere).Proviene da una classe sociale che teoricamente rappresenta una tendenza economica, che ci sono ma si vorrebbe fosse più sviluppata come in inghilterra.Nonostante la sua provenienza da una classe industriale lui comunque è riuscito a diventare uno scrittore, un intellettuale e anche quindi di rafforzarsi con la volontà individuale= quindi simile dal punto di vista culturale dal “self man” inglese. dopo il 61 si avvicini a quei circoli di intellettuali che lavorano per realizzare l'unità d'italia dal punto di vista culturale (che si occupano di cosa insegnare a scuola, di quali libri arrivano in edicola, si occupano dei giornali). La prefazione: “Questo primo volumetto della nostra Biblioteca Utile è desunto in gran parte da un'opera recente: Things not generally known di Giovanni Timbs, la quale ebbe in poco tempo lo spaccio enorme di 80,000 esemplari. Questo successo inaudito è dovuto al merito intrinseco dell'opera la quale contiene lo stillato delle varie scienze, notizie recondite, spiegazioni brevi e chiare di un gran numero di fenomeni, rivelazioni non men dilettevoli che istruttive nei rami principali dello scibile. È in sostanza un florilegio, una scelta di squarci dei migliori scienziati moderni di tutte le na zioni sopra una grandissima varietà di soggetti scien tifici, i quali giovano non solamente ad arricchire di utili e dilettose cognizioni la mente dei lettori, ma anco a diradare molti errori e credenze superstiziose che, nonostante il progresso della scienza, allignano ancora, 6 non che nel popolo anche nelle classi superiori, ap punto per non essere ancora la scienza fra noi suffi cientemente divulgata. Gl' inglesi, popolo eminentemente pratico, fecero buon viso a quest' opera perchè ne riconobbero tosto la somma utilità e noi confidiamo che anche gl'italiani l'accoglieranno con favore; e ciò tanto maggiormente per ciò, che ci siamo studiati arricchirla di cose ri sguardanti principalmente la patria nostra dilettissima, a fine darle un'impronta italiana ed acconciarla ai bisogni ed all'istruzione del nostro popolo non solo ma e di tutte le classi. Il lettore dia una scorserella al giorno a parecchi dei nostri paragrafetti, e non tarderà ad accorgersi in fin di settimana di aver ar ricchito non poco la suppellettile delle sue cognizioni e di essersi ricreduto di qualche errore che va per la comune. Non è propriamante tutta la scienza in ispic cioli, sminuzzata, imbandita a tutti; è un repertorio di cose svariate, peregrine, a volte anche già cono sciute ma utili sempre a sapersi, non tanto per ap plicazione pratica quanto per ornamento e diletto so cievole. Crediamo aver fatto buona scelta per inaugurare la nostra Biblioteca Utile e speriamo raffermarci vieppiù in questa nostra opinione mercè l'ambito favore dei numerosi lettori ai quali stiam preparando qualche al tra operetta ugualmente utile dello stesso autore". G. S. Questo primo volumetto è stato scelto per aprire la collana,(i comitati scientifici valutavano quali libri pubblicare ed erano sicuri che questo libro avrebbe fatto una buona impressione)