Scarica Analisi Robinson Crusoe e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Analisi Robinson Crusoe Riflettendo sulla sua situazione Robinson contrappone la voce della ragione a quella della stagione, ove la prima gli suggerisce di tornare a casa mentre la seconda ad andare avanti nella su follia. Vince la seconda, in quanto nel protagonista come in tutti gli essere umani c’è la propensione al peccato, anche se il suo pentimento è generato dalla paura. Nove mesi dopo essere naufragato sull’isola, Robinson si ammala. E’ assalito dalla febbre, delira e invoca Dio. Una notte sogna di vedere un uomo scendere in terra da una grande nuvola nera in una lingua di fuoco che impugnava una lunga lancia e con voce terribile gli diceva “visto che tutti questi fatti non ti hanno portato al pentimento ora morirai”. Risvegliatosi, comincia a pensare alla sua vita di peccatore incallito e al fatto che non aveva mai rivolto gli occhi in alto a Dio. Nei giorni seguendo abbiamo l’inizio della sua rinascita spirituale, in quanto vi è la mescolanza di sacro e profano, Robinson è malato e deve curarsi, così apre una cassa nella quale aveva riposto alcune cose recuperate dal relitto della nave e ne trae una borsa di tabacco e una Bibbia “(la prima medicina del corpo, la seconda dell’anima”. Lettura della Bibbia procederà parallela all’assunzione di tabacco, che lui mastica, beve infuso nel rum, aspira bruciandolo su una padella di brace. Ovviamente il tutto lo stordisce… eppure è con questa mente turbata che matura la sua conversione. Dunque grazie alla meditazione e alla lettura della Bibbia giungerà a quel pentimento che finora gli è mancato, ritroverà la fede e la speranza. Due Robinson: Il romanzo implica un protagonista-narratore sdoppiato in due soggetti: un io narrante e un io narrato, ovvero il vecchio Robinson che rievoca le sue avventure e il giovane Robinson che le vive. L’uno non corrisponde mai all’altro, anzi lo smentisce lo contraddice. Un esempio è il riferimento alla parabola del figliol prodigo, in quanto è vero che in occasione della prima tempesta che lo coglie appena partito da casa è il giovane Robinson a intuire il confronto fra se stesso e la figura evangelica, ma subito dopo il vecchio Robinson a riprendere ed elaborare il paragona dicendo che se avesse avuto il buon senso di tornare a casa sarebbe stato felice e il padre avrebbe ucciso il vitello grasso per lui. In tutta la prima parte de romanzo, solo due volte l’io narrato dà ragione al padre: durante la tempesta dopo la fuga e nel corso della malattia che lo coglie sull’isola. La vera grandezza della vita consiste nell’essere padroni di se stessi e la saggezza umana nell’adattare il proprio carattere alle circostanze. Individualismo in Robinson: La società del Settecento era individualista, nel senso che la società era retta dall’idea di indipendenza di ogni individuo dagli altri individui. La società moderna diventa individualista per due causa storiche: il sorgere del capitalismo industriale e la diffusione del protestantesimo. Il capitalismo produsse un incremento della specializzazione economica e questo, aumentò la libertà di scelta dell’individuo. L’individuo diventa il centro, non può la religione, non più la famiglia, non l apolitica. L’individuo diventa l’unico protagonista, responsabile della sua scelte. Robinson Crusoe viene chiamato “Uomo economico”, perché simboleggia l’atteggiamento dell’individualismo dal punto di vista economico. Tutti gli eroi di Defoe rincorrono il denaro, che lui definì “il denominatore comune del mondo”. Tutti i suoi eroi, a prescindere dalla loro nascita ed educazione, ce l’hanno nel sangue. Il contratto diventa la chiave del nuovo capitalismo. Crusoe fa firmare un contratto agli uomini che sbarcano affinché riconoscano il suo dominio assoluto sull’isola. Perseguendo l’obiettivo economico, si svalutano i valori della vita, come la famiglia, le relazioni. Infatti, buona parte degli eroi di Defoe non hanno famiglia, oppure la lasciano per migliorare la propria condizione economica. Robinson Crusoe lascia la casa per cercare qualcosa di meglio, tanto che rimpiangerà di non aver avuto “desideri moderati”. Lo chiama il suo peccato originale. L’amore romantico è totalmente assente nei libri di Defoe, che gli è proprio nemico. Il sesso è escluso dalla scena, Robinson non desidera una donna ma uno schiavo maschio.
