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Analisi Sociologica della corporeità di se stessi e dei film "Mrs Doubtfire", "Billy Elliot", "XXY" e "Mare Adentro", Esercizi di Sociologia Dei Processi Culturali

Analisi Sociologica ( secondo il tema della corporeità e secondo le lenti interpretative di Goffman, Guillamin, Mazzagatti, Hockey, Allison e Waquant ) di se stessi e dei film "Mrs Doubtfire", "Billy Elliot", "XXY" e "Mare Adentro".

Tipologia: Esercizi

2018/2019

Caricato il 14/06/2019

Mari_Miusy
Mari_Miusy 🇮🇹

4.5

(33)

25 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Analisi Sociologica della corporeità di se stessi e dei film "Mrs Doubtfire", "Billy Elliot", "XXY" e "Mare Adentro" e più Esercizi in PDF di Sociologia Dei Processi Culturali solo su Docsity! Sociologia dei Processi Culturali – Università degli Studi di Milano – Mediazione Linguistica e Culturale. ANALISI DI SE STESSI E DEI FILM: “MRS DOUBTFIRE”, “BILLY ELLIOT”, “XXY” E “MARE ADENTRO”. Quando le persone del mio paese mi guardano in faccia, capiscono subito di chi sono figlia: sono in molti a dirmi che assomiglio molto a mio padre, visivamente. Mia mamma, oltre a questo, sostiene che io sia uguale a lui non solo fisicamente, ma anche negli atteggiamenti: ad esempio io e papà dormiamo nello stesso modo, mangiamo nella stessa maniera. Entrambi abbiamo gli stessi modi di comportarci e possediamo anche alcuni stessi difetti, come ad esempio lasciare tutto in disordine o l’essere piuttosto smemorati. Proprio il fatto che tendo ad essere simile a mio padre, i miei modi di fare assumono la sfumatura del maschile e mia mamma spesso se ne lamenta, affermando continuamente di aver avuto due maschi al posto di due figli di sesso diverso. Io, personalmente, non saprei come reputarmi: fisionomicamente sono una femmina, tuttavia i miei comportamenti alle volte paiono come maschili, quasi rozzi. Per quanto riguarda l’ambito dei gusti, preferisco vestire sportiva, più da “maschio”, come direbbe mia mamma (e mia nonna, che molto spesso mi chiama pure “maschiaccio”) e persino negli sport preferirei praticare attività quali lo sci o il rafting, piuttosto che la danza. Sì, so che dividere gli sport tra maschili e femminili non è politicamente corretto, specialmente in una società avanzata e in continuo sviluppo come quella di oggi, ma parlandoci francamente, è inutile negare che ancora oggi moltissime persone siano convinte che alcune attività fisiche siano destinate maggiormente ad un sesso più che all’altro. Sul piano sociologico possiamo parlare di pratiche attraverso cui si crea il genere, indicando i modi di agire che vanno a definire la nostra femminilità o maschilità sociale, basati su precetti insiti nella comunità, a prescindere dal nostro sesso biologico. In questa cerchia rientra dunque anche il genderismo di Goffman, che con tale termine va ad identificare il modo di espressione del genere che va a combaciare, per l’appunto, con stereotipi dettati dalla società, riguardanti i modelli di maschilità ( forza, imperturbabilità ) e di femminilità ( fragilità, eleganza, finezza ed emotività, Mazzagatti) e le relazioni di genere, più in specifico quelle simboliche, che vanno a definire le rappresentazioni sociali del maschile e del femminile, come dimostrato con il nomignolo “maschiaccio” affibiatomi da mia nonna. Sono quest’ultimi infatti a spingere sia mia nonna, che mia madre, a criticare i miei modi comportamentali, ovvero il mio hexis (Guillamin), la presentazione del mio sé. Questo elemento, a sua volta, è influenzato dall’ hexis di mio padre, quindi questo dettaglio implica che nella mia vita, dalla mia nascita fino ad ora, il mio corpo e le mie maniere hanno subito un processo di incorporazione (Hockey e James), derivante dai modi di comportarsi di mio papà. Il concetto di processo di incorporazione è presente sia nel film “Mrs. Doubtfire” (Chris Columbus, 1993) che nel film di “Billy Elliot” (Stephen Daldry, 2000). Nella prima pellicola cinematografica, già ai primi minuti, il protagonista Daniel Hillard espone il suo dissenso circa l’azione del fumare all’interno di un cartone animato destinato ai bambini: infatti, secondo lui il dettaglio andrebbe a spingere i fanciulli in tenera età ad avvicinarsi al mondo delle sigarette e del fumo e quindi la televisione farebbe scattare un processo di incorporazione riguardante la tematica nei bambini. Oltre a questo, quando si va ad inquadrare i colleghi di lavoro di Hillard, tutti fumatori, si può affermare che il fumo è anche una tecnica del corpo riflessiva, ovvero interventi sul corpo tesi a modificarlo volontariamente, in questo caso rientranti nel nucleo intermedio, dove si trovano tutte le altre tecniche particolarmente diffuse tra le persone ma che non sono comunque universali. Durante il film inoltre, Daniel, subendo il divorzio deciso dalla moglie, per poter continuare a vedere i suoi amati figli decide di diventare un housekeeper, trasformandosi in una dolce vecchietta grazie all’uso di maschere, un corpo finto, di trucchi e di una parrucca oltre al cambiamento della sua voce: questo esempio va spiegare la nozione di sessualità come pratica (Hockey e James), grazie agli interventi che Daniel attua sul suo corpo per sembrare una donna ( e dunque anche tecniche del corpo adibite al modellamento estetico del fisico) , oltre che sostenere la differenza tra sesso biologico e quindi il costrutto sociale che va a definire biologicamente uomo e donna, e genere che corrisponde alla costruzione culturale del maschio e della femmina, correlato a come una persona si pone nella società. Usando sempre questo esempio, possiamo collegarci al concetto di copione sessuale: Daniel deve assumere atteggiamenti e modi di fare diversi da quelli che normalmente possiede, che vanno a definire il suo hexis e il suo sé veri e propri, per ottenere il posto da governante. Il protagonista, infatti, è costretto a prepararsi in questo modo perché sa che, solitamente, una delle poche persone in grado di catturare la simpatia e il benvolere dei bambini, oltre che quello delle madri, sono proprio le signore anziane, e quindi un modello di femminilità ben specifico, che ha esperienza nel settore dell’accudimento dei figli e del mantenere in ordine la casa, oltre che cucinare, avere una certa sensibilità e dolcezza (scenario culturale). Tutte queste caratteristiche perciò costringono Daniel a modificare non solo il suo aspetto fisico, ma anche le sue capacità stesse: inizia a prendere lezioni di cucina per mezzo della televisione e impara a badare anche alla casa, segnando quindi l’impiego, nuovamente, del processo di incorporazione. Possiamo annettere anche la tematica dell’omosessualità come concetto della corporeità prendendo in analisi il rapporto tra il fratello di Daniel e il suo assistente di lavoro. Inoltre, la moglie di Hillard, Miranda, dopo il divorzio, inizialmente rifiuta le avances del suo collega di lavoro Stuart, che compie il primo passo invitandola ad uscire (rappresentando un copione interpersonale ), giustificandosi che si era appena divorziata, andando dunque a dimostrare l’uso della nozione di scenario culturale, ovvero di norme che regolano il comportamento sociale ( infatti, uscire con un altro uomo immediatamente dopo il divorzio non è un gesto ampiamente accettato dalla società ); tuttavia alla fine Miranda si lascerà trasportare dalla relazione, più volte comparando la rozzezza di Daniel con l’eleganza del suo nuovo compagno. Infine, quest’ultimo dettaglio va a sottolineare la differenza dei modelli di maschilità che Hillard e Stuart vanno a rappresentare e quale dei due Miranda preferisce: Daniel rappresenta l’uomo nuovo, quello sensibile, mentre Stuart rappresenta l’uomo metropolitano, quello narcisista e fashion. Tornando al concetto iniziale del discorso, il processo di incorporazione può essere trovare anche all’interno del film “Billy Elliot”, che va a dimostrare il cambiamento tra l’hexis adottata nel mondo del pugilato ( Waquant ) e l’hexis impiegata nella danza: i due sport presentano due modi di atteggiarsi del tutto diversi, che Billy sperimenta sulla propria pelle, passando dalla forza e dalla violenza alla leggerezza, finezza e libertà. Inizialmente il protagonista, come suo padre e suo fratello, riteneva che ci fosse una divisione tra attività fisiche maschili (il pugilato) e femminili (la danza), dove possiamo quindi parlare di genderismo di Goffman e modelli di maschilità e femminilità: infatti quando Billy parla con l’amica Debbie riguardo un ballerino, il ragazzino esclama: “un uomo che balla? Finocchio!”, andando ad evidenziare anche delle relazioni di genere, più in specifico quelle simboliche, che vanno infatti a delineare le rappresentazioni sociali del maschile e del femminile. Un’altra affermazione, sempre di Billy, detta all’insegnante di danza: “Mi sento una femminuccia”, va a rappresentare ancora un esempio di questa nozione. In entrambi le attività Billy deve agire sul suo corpo attraverso delle tecniche specifiche, per mezzo di imitazione e azione pedagogica, naturalizzate per via di un apprendimento graduale, grazie anche all’esposizione della nostra corporeità al contesto (antropo-poiesi) andando quindi ad inglobare nel suo se anche le hexis di entrambi gli sport. Quando Billy finalmente decide di dedicarsi appieno alla danza, è costretto a nascondere le sue scarpette da ballo sotto il materasso e ad allenarsi in bagno, poiché sa che la sua scelta va contro le ideologie di suo padre e suo fratello, i due patriarchi della famiglia, andando dunque a sottolineare sociologicamente i concetti di maschilità egemone e di relazioni di potere, alle quali Billy e la nonna sono succubi. Oltre a queste due nozioni, l’atto del nascondersi di Billy implica i concetti di script e scenario sessuale, e anche quello di copione intrapsichico che va ad indicare il processo di individuazione di Billy, corrispondente alla sua motivazione individuale a continuare la danza, nonostante vada contro le idee dei suoi familiari (andando a rappresentare dunque anche i copioni interpersonali che vanno a regolare le dinamiche interattiva con l’altro e le sue idee e i suoi valori). Si può dichiarare anche che nel film vi sono due diversi modelli di maschilità, rappresentati rispettivamente da Billy e dal padre con il fratello: il protagonista corrisponderebbe all’uomo nuovo sensibile e all’intellettuale muscoloso, con successo scolastico e sociale, mentre i restanti due uomini della famiglia rappresenterebbero il Lad, ovvero la maschilità egemone della classe operaia che rifiuta lo studio. Volgendo lo sguardo sulla situazione famigliare dell’amichetta
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