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Anatomia- Sistema nervoso- Scienze motorie, Dispense di Anatomia

Sistema nervoso perfettamente trascritto, studente laureato, esame superato col massimo dei voti, trascritto da registrazioni delle lezioni.

Tipologia: Dispense

2017/2018

In vendita dal 09/01/2018

salvatore-capostagno
salvatore-capostagno 🇮🇹

4.5

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20 documenti

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Scarica Anatomia- Sistema nervoso- Scienze motorie e più Dispense in PDF di Anatomia solo su Docsity! SISTEMA NERVOSO Il sistema nervoso è l’insieme di strutture specializzate costituite prevalentemente da tessuto nervoso, in grado di ricevere e riconoscere stimoli provenienti dagli ambienti esterni e/o dall’interno dell’organismo, e di coordinare risposte di tipo volontario ed involontario. Per svolgere tali funzioni il sistema nervoso centrale necessita di un: • DISPOSITIVO AFFERENTE (di ricezione in ingresso) • COMPLESSO SISTEMA DI ELABORAZIONE • DISPOSITIVO EFFERENTE (di trasmissione in uscita) Il sistema nervoso si suddivide in PERIFERICO e CENTRALE. Il SISTEMA NERVOSO PERIFERICO è costituito da formazioni adatte alla trasmissione di impulsi nervosi in ingresso o in uscita dal sistema nervoso centrale; è costituito da cellule e fibre localizzate all’esterno dell’encefalo e del midollo spinale, e sono distribuite nel resto dell’organismo. Possiamo distinguere i NERVI che possono essere SPINALI, che fanno comunicare il corpo con il midollo spinale; e quelli CRANICI che riguardano l’estremità cefaliche; possiamo distinguere anche gli ORGANI DI SENSO, come occhio ed orecchio. Il SISTEMA NERVOSO CENTRALE è invece una parte molto complessa in grado di elaborare le informazioni afferenti e di modulare le risposte efferenti, somatiche o viscerali. Viene chiamato anche NEVRASSE, e viene definito come l’insieme delle strutture collocate all’interno della scatola cranica e del canale vertebrale ed è costituito dall’ENCEFALO, collocato all’interno della scatola cranica; e dal MIDOLLO SPINALE che si colloca nel canale vertebrale. ENCEFALO (continua successivamente) L’encefalo si estende dal grande forame occipitale alla volta cranica. A livello di esso ritroviamo il TRONCO ENCEFALICO, che si suddivide nel BULBO, nel PONTE, e nel MESENCEFALO; dietro abbiamo il CERVELLETTO, sopra il DIENCEFALO, e superiormente due emisferi TELENCEFALICI che insieme al DIENCEFALO formano il CERVELLO. All’interno ci sono delle cavità chiamate VENTRICOLI: 1. Contengono liquido CEFALO RACHIDIANO utile per protezione e nutrizione. (1 E 2 LATERALI) 2. Dentro gli emisferi telencefalici sono presenti i VENTRICOLI LATERALI 3. Più in basso, dentro il DIENCEFALO ritroviamo il 3° VENTRICOLO; ancora più in basso, tra TRONCO ENCEFALICO e CERVELLETTO ritroviamo il 4° VENTRICOLO, dove al centro del midollo spinale ritroviamo il CANALE EPENDIMALE 4. CAVITA’ chiuse che comunicano tra loro: il LIQUOR presente nei ventricoli laterali passa nel 3° ventricolo, dal 3° passa al 4° ventricolo, ed andrà, in parte nel CANALE EPIDIDIMALE, in parte nello SPAZIO SUBARACNOIDEO e da qui viene riassorbito dai VASI VENOSI dell’ENCEFALO. Dentro ai ventricoli abbiamo i PLESSI CORICOIDEI che sono vasi sanguigni più presenti nei VENTRICOLI LATERALI. Il LIQUOR dai ventricoli laterali passa attraverso il FORO INTERVENTRICOLARE DI MONRO, arriva nel 3° ventricolo; successivamente va nell’ACQUEDOTTO MESENCEFALICO DI SILVIO giungendo nel 4° ventricolo dove si mescola con quello prodotto in sito. Infine, il LIQUOR è riassorbito da strutture venose che termineranno nel cuore tramite la VENA CAVA SUPERIORE. La sua vascolarizzazione è data dalle ARTERIE VERTEBRALI e dalle CAROTIDI INTERNE. La cellula più importante del sistema nervoso è il NEURONE, formato da: • DENDRIDE, che insieme al corpo cellulare forma la PORZIONE RECETTORE • ASSONE, che è la porzione di conduzione • TERMINAZIONI SINAPTICHE, che sono le porzioni effettrici Abbiamo diversi tipi di neuroni: • UNIPOLARI • BIPOLARI (con due poli opposti polari) • PSEUDOUNIPOLARI, con forma a T, con due poli opposti MIDOLLO SPINALE Si trova all’interno del canale vertebrale, si estende dal forame occipitale fino alla 2° vertebra lombare, ha forma a stelo leggermente appiattito, diretto in senso antero-posteriore. In tutta la sua estensione troviamo due rigonfiamenti, CERVICALE e LOMBARE, presenti perché il midollo è a contatto con i nervi. A livello CERVICALE e LOMBARE devono partire ed entrare informazioni riguardanti gli arti, proprio grazie ai NERVI. Il MIDOLLO SPINALE termina con una struttura di CONO MIDOLLARE dove da qui procede il filo terminale che viene avvolto da una guaina formata da sovrapposizioni di MENINGI, in numero di tre, SPINALI ED ENCEFALICI, e dall’interno all’esterno vengono chiamate (MENINGI): PIA MADRE (aderenti al midollo spinale), ARACNOIDE e DURA MADRE. Lo SPAZIO SUBARACNOIDEO è quello che si trova tra la PIA MADRE e l’ARACNOIDE, al cui interno circola il LIQUOR; tra DURA MADRE ed ARACNOIDE invece c’è lo SPAZIO SUBDURALE; infine, tra DURA MADRE e l’OSSO, c’è lo SPAZIO EPIDURALE. Per quanto riguarda la MORFOLOGIA ESTERNA del MIDOLLO, ha una forma cilindrica, presenta sulla linea mediana una FESSURA MEDIANA ANTERIORE, e posteriormente ritroviamo un incisura chiamata SOLCO MEDIANO POSTERIORE. Questi due rilievi formano gli ANTIMERI, “metà midollo”; poco dopo la FESSURA MEDIANA ANTERIORE, è presente un altro solco, sia a destra che a sinistra, chiamato SOLCO LATERALE ANTERIORE; dietro invece, lateralmente al SOLCO MEDIANO POSTERIORE, ritroviamo i SOLCHI LATERALI POSTERIORI. Tra FESSURA MEDIANA ANTERIORE e SOLCO LATERALE ANTERIORE, troviamo una porzione chiamata CORDONE ANTERIORE del MIDOLLO. Tra SOLCO LATERALE POSTERIORE e SOLCO MEDIANO POSTERIORE ritroviamo il CORDONE POSTERIORE. Tra SOLCO LATERALE ANTERIORE E SOLCO LATERALE POSTERIORE ci sono i CORDINO LATERALI del MIDOLLO. Per ciò che riguarda invece la MORFOLOGIA INTERNA del MIDOLLO, sezionandolo ritroviamo una parte centrale a forma di H; • la parte CENTRALE di colore più scuro, è formata da due CORNA, quella ANTERIORE con significato motorio a cui arrivano i comandi dalla corteccia TELENCEFALICA che raggiungeranno i muscoli volontari; quella POSTERIORE con funzione sensitiva, dove arrivano le informazioni dalla periferia e vengono convogliate verso TRONCO, DIENCEFALO e TELENCEFALO. • Poi c’è la SOSTANZA GRIGIA, formata dai CORPI CELLULARI, popolata da due tipi cellulari, il 1° e il 2° TIPO DI GOLGI. 1. Quelli del 1° tipo di GOLGI sono chiamati anche NEURONI PROIETTIVI e abbandonano la sostanza grigia (ASSONE); sono sottoclassificati in: a. CELLULE FUNICOLARI, che nel corno posteriore si dividono in TESTA, COLLO e BASE, formano fasci, l’assone abbandona la sostanza grigia, ma rimangono nel midollo e si inseriscono nei cordoni salendo verso il tronco encefalico.; i loro neuriti hanno la funzione di costituire i funicoli che risalgono lungo la NEVRASSE della corteccia cerebrale. Possiedono VIE DI SENSIBILITA’ che possono essere ASCENDENTI o AFFERENTI. La TESTA che è una via di sensibilità ESTEROCETTIVA; il COLLO che è una via di sensibilità PROPRIOCETTIVA; e la BASE che è una via di sensibilità ENTEROCETTIVA. La struttura del cervelletto è data dalla sostanza grigia, composta dalla CORTECCIA CEREBRALE (periferica) e dai NUCLEI PROPRI (presenti nella sostanza bianca). I nuclei del cervelletto sono: NUCLEI DEL TETTO, NUCLEI GLOBOSI, NUCLEO DENTATO e NUCLEO EMBOLIFORME. Il CERVELLETTO è attraversato da FIBRE AFFERENTI ed EFFERENTI. Quelle AFFERENTI si distinguono in MUSCOIDI, che provengono da tronco e midollo spinale, e RAMPICANTI che provengono dalle olive bulbari. Quelle EFFERENTI invece mandano al telencefalo informazioni propriocettive ed è così in grado di coordinare i movimenti. DIENCEFALO È una formazione impari e mediana del sistema nervoso centrale, insieme al TELENCEFALO costituisce il CERVELLETTO, è situato al di sopra del MESENCEFALO, profondamente tra i due emisferi telencefalici. Ci sono formazioni diencefaliche visibili ad encefalo integro nella regione ipotalamica. Ritroviamo una SOSTANZA PERFORATA POSTERIORE, la faccia INFERIORE degli emisferi, i CORPI MAMILLARI, tra i corpi ritroviamo il TUBER CINERUM, ed infine CHIASMA OTTICO e TRATTO OTTICO. Per quanto riguarda i suoi LIMITI, ha una forma PIRAMIDALE TRONCA, e ha le seguenti facce: • FACCIA SUPERIORE che appartiene al 3° ventricolo e corrisponde alla TELA COROIDEA che è una lamina connettivale molto vascolarizzata • FACCIA INFERIORE dove si trova la SOSTANZA PERFORATA POSTERIORE • FACCIA POSTERIORE, che presenta la COMMESSURA POSTERIORE, i TUBERCOLI QUADRIGEMELLI ed EPIFISI • FACCIA ANTERIORE che presenta il chiasma ottico • FACCIA LATERALE che corrisponde al TALAMO I due DIENCEFALI sono separati tra loro dalla CAVITA’ LIPORALE PROPRIA che corrisponde al 3° ventricolo, e che divide appunto in due metà simmetriche il DIENCEFALO, e sono distinguibili in una porzione INFERIORE o VENTRALE, ed una SUPERIORE o DORSALE. Le formazioni appartenenti al DIENCEFALO sono: SUBTALAMO, EPITALAMO,TALAMO,METATALAMO,IPOTALAMO. • L’IPOTALAMO è localizzato nella parte infero-mediale del diencefalo, al di sotto del talamo. Insieme all’EPIFISI e alla FORMAZIONE RETICOLARE controllano il ritmo sonno-veglia. All’interno troviamo NUCLEO SOPRAOTTICO E PARAVENTRICOLARE che producono ossitocina e vasopressina o ADH che arriva nella NEURIPOFISI: peduncolo ipofisario. È fondamentale per il controllo dell’alimentazione (NUCLEO VENTRO MEDIALE, centro della fame; NUCLEO VENTRO LATERALE centro della sete), e per il controllo della temperatura (NUCLEO POSTERIORE=riscaldamento, NUCLEO ANTERIORE=raffreddamento) • Affianco all’ipotalamo troviamo il SUBTALAMO che occupa il diencefalo inferiore lateralmente all’ipotalamo, dall’alto in basso, in senso medio laterale e dall’avanti all’indietro. Le sue formazioni prendono il nome di: NUCLEO SUBTALAMICO DI LEWIS, ZONA INCERTA e CAMPI DI FOREL • TALAMO, che è la parte più estesa, superiore, dall’avanti all’indietro, dall’alto in basso in senso medio laterale. Ha una forma ovoide con asse maggiore diretto dall’indietro in avanti e medialmente. All’interno vi sono lamine di sostanza bianca che viene a suddividere il talamo in due regioni e qui ritroviamo: I NUCLEI TALAMICI, anteriore, mediale, laterale e posteriore; e il VENTRO POSTERO che si suddivide a sua volta in VENTRO POSTERO MEDIALE e VENTRO POSTERO LATERALE. Entrambi i ventri postero sono intercalati sulle vie sensitive; c’è da aggiungere che su quello mediale troviamo il 3° neurone talamico. • EPITALAMO, che si trova nella porzione dorsale, in altro nella regione postero-superiore, più medialmente. Comprende 3 formazioni che prendono il nome di: TRIANGOLO DELL’ADENULA, EPIFISI e COMMESSURA POSTERIORE. • METATALAMO, che si trova nella porzione postero-dorsale del diencefalo, al di sotto del talamo. Comprende i CORPI GENICOLATI MEDIALI e LATERALI e i suoi neuroni sono intercalati rispettivamente lungo le vie ottiche e le vie acustiche. TELENCEFALO È formato da due emisferi, uno destro e uno sinistro, che sono formati da sostanza grigia e bianca. La SOSTANZA GRIGIA si dispone perifericamente formando corteccia cerebrale e regioni centrali: i NUCLEI DELLA BASE sono formati anche da questa sostanza grigia. La SOSTANZA BIANCA invece si dispone al “centro semiovale” e tra i nuclei della base, prendendo il nome di CAPSULA. I due emisferi sono connessi tra loro, vi è una scissura che però si interrompe, per la presenza di un CORPO CALLOSO formato da SOSTANZA BIANCA. Il telencefalo non è liscio, ma presenta due incisure: i SOLCHI, che sono incisure poco profonde che delimitano alcune zone ristrette dette CIRCONVOLUZIONI CEREBRALI, e SCISSURE PIU’ PROFONDE che segnano il confine tra aree ampie chiamate LOBI. È formato da 3 facce, INFERIORE, LATERALE e MEDIALE. • La FACCIA INFERIORE, poggia sulle fosse craniche • La FACCIA LATERALE, presenta 3 scissure, una CENTRALE DI ROLANDO che separa il lobo centrale da quello parietale; una LATERALE DI SILVIO ed una PARIETO-OCCIPITALE che separa il lobo parietale da quello occipitale. • La FACCIA MEDIALE che presenta anche qui 3 scissure: CINGOLO, CALCARINA che si trova all’interno del lobo occipitale ed è la scissura profonda dove arrivano le vie ottiche, e quella PARIETO OCCIPITALE. I LOBI OCCIPITALI sono: FRONTALE, PARIETALE (questi due separati dalla scissura di rolando), TEMPORALE, OCCIPITALE, LIMBICO, DELL’INSULA (quest’ultimo nascosto in profondità). Se prendiamo in considerazione la corteccia telencefalica, vediamo che è disomogena e può essere formata da : 4 strati di NEURONE ALLOCORTEX dove si ha la percezione di stimoli olfattivi, e 6 strati di NEURONE ISOCORTEX, i quali sono strati che si ripetono sempre, sono di due tipi: GRANULARI, che sono aree dove arrivano vie di senso; e PIRAMIDALI dove partono vie di moto. I 6 strati di NEURONE ISOCORTEX sono: PLESSIFORME, GRANULARE ESTERNO, CELLULE PIRAMIDALI ESTERNO, GRANULARE INTERNO, CELLULE PIRAMIDALI INTERNO ed ancora STRATO PLESSIFORME. Nel telencefalo sono presenti 52 aree differenti. Vi sono aree sensitive e motorie. Il LOBO PARIETALE è formato da circonvoluzione dietro scissura di rolando, e riceve stimoli sensitivi generali; è formato da corteccia a 6 strati granulare ed ogni parte della corteccia riceve vie di senso specifiche che raggiungono altri lobi del telencefalo. La sensibilità della vista arriva al lobo occipitale in vicinanza della scissura calcarina; la via acustica raggiunge il lobo temporale nella parte laterale e gli stimoli sonori attraverso neuroni vengono portati verso l’alto; la via olfattiva raggiunge la regione infero mediale del lobo temporale. L’area olfattiva presenta corteccia a 4 strati. L’AREA MOTORIA PRIMARIA invece, è sede di circonvoluzione, svolge un ruolo nell’esecuzione dei movimenti volontari. Sviluppato nelle cellule piramidali. Al davanti si ha SCISSURA ROLANDICA distinta in PRE-ROLANDICA,nel lobo frontale, dove partono le vie di moto; e POST-ROLANDICA da cui arrivano i recettori dei sensi generali. Il LOBO FRONTALE, che è implicato nell’esecuzione dei movimenti, nell’articolazione del linguaggio, nel comportamento, nelle emozioni, pensieri e memoria; il LOBO TEMPORALE invece che è implicato nel linguaggio, nelle emozioni, nell’olfatto e nella percezione dei suoni. Nella SOSTANZA BIANCA vi è il CENTRO SEMIOVALE, è formata dall’assone dei neuroni, e possiamo avere 3 tipi di FIBRE: ASSOCIATIVE, DI PROIEZIONE e COMMESURALI. • ASSOCIATIVE, collegano aree della corteccia di un emisfero con altre aree dello stesso emisfero • DI PROIEZIONE, sono assoni che provengono dal talamo o dalla corteccia per raggiungere stazioni di sostanza grigia sottocorticale • COMMESURALI, che connettono tra loro aree corticali tra due emisferi. Dentro la sostanza bianca vi sono nuclei rappresentati da corpo striato, a sua volta costituito da: NUCLEO PALLIDO, NUCLEO CAUDATO (che ha forma a virgola con testa, collo e coda), e NUCLEO PUTAMEN che formano il NUCLEO LENTICOLARE. VIE DI SENSO Per sensibilità si intende la capacità di avvertire delle sensazioni, che possono essere GENERALE, che può essere ESTEROCETTIVA, che prende in considerazione cute e mucosa; o PROPRIOCETTIVA, cioè profonda, che prende in considerazione articolazioni e muscoli. Oppure possono essere PRODOTTE DA STIMOLI SOMATICI. Le vie della sensibilità, insieme alle vie nervose afferenti trasportano informazioni raccolte da specifici recettori posti in diversi distretti corporei, convogliandole lungo il NEVRASSE. La VIA DI SENSO è formata da tre neuroni: il PRIMO è situato nel GANGLIO ed è annesso alla radice posteriore del nervo spinale, per quanto riguarda arto e tronco, nella regione cefalica nei nervi cranici; il SECONDO lo possiamo trovare nei nuclei del tronco encefalico o corna posteriore midollo ed è chiamato DEUTONEURONE; il TERZO lo troviamo nel TALAMO e si proietta nella circonvoluzione POST- ROLANDICA. Le vie della sensibilità sono quindi di due tipi: GENERALE e SPECIFICA. Quella GENERALE è a sua volta suddivisa in SOMATICA e GENERALE, e quella SOMATICA si suddivide ancora in ESTEROCETTIVA e PROPRIOCETTIVA. Quella ESTEROCETTIVA proviene dall’esterno ed è suddivisa in PROTOPATICA (dolorifica,termica,tattile e prurito) ed EPICRITICA (dolorifica,tattile); quella PROPRIOCETTIVA si distingue invece in COSCIENTE ed INCOSCIENTE. • La VIA ESTEROCETTIVA PROTOPATICA si compone di 3 neuroni: il PRIMO NEURONE è localizzato nel ganglio spinale; il prolungamento centrifugo si porta verso i recettori presenti nella cute, ed il centripeto si germa nella testa delle corna posteriori del midollo spinale; qui parte il SECONDO NEURONE che attraversa la linea mediana e ascende lungo il cordone anteriore e laterale del midollo spinale, sale in alto fino a raggiungere il talamo e poi si dirama nella corteccia. Nel cordone anteriore salgono nervi riferiti a tatto e pressione. Nei cordoni laterali salgono nervi riferiti a temperatura e dolore. Il TERZO NEURONE raggiunge i nuclei ventro postero laterali del talamo • LA VIA ESTEROCETTIVA EPICRITICA è formata sempre da 3 neuroni: il PRIMO NEURONE si trova sempre nel ganglio, il prolungamento centrifugo si porta sempre nei recettori presenti nella cute, ma il centripeto prosegue lungo i cordoni posteriori del midollo spinale. Il PRIMO NEURONE termina nei due nuclei del BULBO. Qui parte il SECONDO NEURONE che decussa la linea mediana, sale verso l’alto fino a terminare nel midollo spinale; il TERZO NEURONE infine raggiunge il talamo. • LA VIA PROPRIOCETTIVA COSCIENTE: il PRIMO NEURONE si trova nel gangli, il centrifugo prosegue, si porta nelle ossa, nei muscoli, nei tendini, mentre il centripeto prosegue lungo i cordoni posteriori del midollo spinale ed il decorso termina come le altre • LA VIA PROPRIOCETTIVA INCOSCIENTE è formata da due neuroni: il PRIMO NEURONE si trova nel ganglio, il centrifugo (periferico) si porta nelle ossa, muscoli, tendini, mentre il centripeto nelle corna posteriori del midollo. Da qui il SECONDO NEURONE o rimane omolateralmente o incrocia la linea mediana salendo controlateralmente, finendo al cervelletto e fermandosi. Gli OMOLATERALI formano i FASCI DORSALI; i CONTROLATERALI formano i FASCI VENTRALI. La VIA ENTEROCETTIVA o VISCERALE provoca stimolo dolorifico. Il centrifugo raggiunge il viscerale,mentre il centripeto rientra nelle corna posteriori del midollo spinale al livello della base, da qui parte un neurone che porta lo stimolo in corrispondenza del centro esterocettivo protopatico. Per iniziare, è formato innanzitutto dai BULBI OCULARI, contenuti nello splancnocranio, ed è costituito da due segmenti di sfera giustapposti, entrambi chiamati SEGMENTO SFERICO ANTERIORE: uno ha minor raggio di curvatura e minor estensione territoriale e costituisce 1/6 dell’intera circonferenza; l’altro, molto più esteso, costituisce i 5/6 dell’intera circonferenza ed ha anche una maggiore curvatura. Per quanto riguarda il BULBO OCULARE,è protetto dal CORPO ADIPOSO DELL’ORBITA ed è poi formato da 3 TONACHE SOVRAPPOSTE che dall’esterno verso l’interno sono: TONACA FIBROSA, TONACA VASCOLARE e TONACA NERVOSA. • LA TONACA FIBROSA, è formata da una parte anteriore e una parte posteriore. La PARTE ANTERIORE che comprende la CORNEA, poco estesa, che è una membrana priva di vasi ma ricca di nervi sensitivi, costituita da diversi strati di fibre collagene con matrice glicoproteica che la rende trasparente. Rivestita esternamente da epitelio pavimentoso stratificato ed internamente da epitelio; la PARTE POSTERIORE che comprende invece la SCLERA, molto estesa, che è una membrana opaca di colore bianco costituita da connettivo denso. Mantiene la forma del bulbo oculare e da inserzione ai tendini dei MUSCOLI ESTRINSECI OCULARI che sono: 4 RETTI, superiore, inferiore, laterale e mediale; e 2 OBLIQUI, superiore ed inferiore. Anteriormente è rivestita dalla congiuntiva, posteriormente è attraversata dal nervo ottico. • LA TONACA VASCOLARE è una membrana ricca di vasi, in cui si distinguono una PARTE POSTERIORE che corrisponde alla COROIOIDEA, una PARTE INTERMEDIA che corrisponde al CORPO CILIARE, e una PARTE ANTERIORE che corrisponde all’IRIDE. 1. La COROIDEA si trova sulla faccia posteriore della sclera, riccamente vascolarizzata, è perforata per il passaggio del nervo ottico; 2. il CORPO CILIARE è la continuazione anteriore della coroidea, tra sclera(esternamente) e parte non nervosa della retina (internamente), ed è formato da processi ciliari che formano una CORONA CILIARE, APPARATO SOSPENSORE (o fibre zonulari) della lente e MUSCOLO CILIARE(per l’accomodazione della messa a fuoco). Nei processi ciliari si legano le FIBRE ZONULARI e le FIBRE ZONULARI formano appunto l’APPARATO SOSPENSORE DELLA LENTE. 3. L’IRIDE forma invece la parte anteriore della tonaca vascolare. Ha la forma di una corona circolare con al centro un foro che si chiama PUPILLA. Il diametro di questa PUPILLA può essere modificato da muscoli lisci: MIOSI, che riguarda i restringimenti del foro oculare, e MIDRIASI che riguarda l’aumento del diametro papillare. Dietro l’iride c’è il CRISTALLINO, una lente biconnessa trasparente, connessa al corpo ciliare mediante un apparato legamentoso. La CAMERA VITRALE infine, occupa lo spazio delimitato in avanti dal cristallino e dal suo apparato sospensore ed indietro e lateralmente dalla retina. Questa CAMERA VITRALE è attraversata dal CANALE IALOIDEO e contiene una sostanza gelatinosa chiamata CORPO VITREO. • LA TONACA NERVOSA risulta formata da due porzioni, una PARTE POSTERIORE e una PARTE ANTERIORE. La PARTE POSTERIORE, detta PARTE OTTICA, riveste la faccia interna della coroidea e presenta FOTORECETTORI che sono 2, i CONI ed i BASTONCELLI che hanno dei pigmenti fotosensibili all’interno della loro struttura(solo i bastoncelli all’interno) . I CONI sono circa 5 milioni, hanno massima densità a livello della parte centrale della retina e servono nella discriminazione dei colori, ed il loro pigmento è la IOTOPSINA; i BASTONCELLI invece sono circa 100 milioni, sono responsabili della visione crepuscolare ed il loro pigmento è la PROTOPSINA. L’OCCHIO, infine, nel suo complesso, è protetto da CONGIUNTIVA, PALPEBRA, SOPRACCIGLIA e LACRIME. NERVI SPINALI E NERVI CRANICI Ci riferiamo al sistema nervoso periferico, possono essere MOTORI o SENSITIVI. Possiamo avere due tipi di sensibilità, SPECIFICA E GENERALE. NERVI CRANICI I NERVI CRANICI, sono 12 paia, pari e simmetrici. Sono numerati in ordine progressivo CRANIO- CAUDALE in base alle emergenze dell’encefalo. Possono essere MISTI, SENSITIVI e MOTORI. Possono avere origine REALE ed origine APPARENTE. 1. 1° paio, OLFATTIVO, è sensitivo e trasporta sensibilità di tipo specificico 2. 2° paio, NERVO OTTICO, è sensitivo e specifico 3. 3°,4° e 6°paio, rispettivamente OCULO MOTORE, TROCLEARE e ABDUCENTE, sono nervi cranici esclusivamente motori che si portano verso la muscolatura estrinseca bulbare. 4. 5° paio, NERVO TRIGEMINO, che è un nervo misto, contiene fibre motrici destinate ai muscoli masticatori, si sfiocca in 3 rami e contiene una grossa componente sensitiva che interessa l’intera faccia. 5. 7°paio, NERVO FACCIALE, nervo misto con componenti mimici, e sensitivo poiché raccoglie la lingua e la prima parte della laringe.7 6. 8°paio, STATO ACUSTICO, fa parte dell’orecchio, è specifico e ci fa recepire stimoli motori. 7. 9 paio, GLOSSO FARINGEO, per regione faringea, è un nervo misto, motorio e sensitivo. 8. 10°paio,VAGO, entra a far parte del sistema nervoso autonomo, è un nervo misto, motorio e sensitivo 9. 11° e 12°, rispettivamente ACCESSORIO E LIPOGLOSSO, sono NERVI MOTORI. I NERVI MOTORI, hanno origine REALE dal tronco encefalico e corrisponde ad un nucleo motore encefalico I NERVI SENSITIVI hanno origine reale nel GANGLIO, sono interlocati nel decorso dei nervi encefalici e contengono fibre sensitive che possono essere somatiche o viscerali. Il ganglio è sede del primo neurone sensitivo, dislocato lungo il tragitto del nervo stesso e il suo prolungamento centripeto si arresta al nucleo encefalico corrispondente. Ci sono neuroni a forma di T (come quelli dei nervi spinali) che hanno due prolungamenti, uno centrale e uno periferico. Quello PERIFERICO raccoglie gli impulsi sensitivi dalla periferica, quello CENTRALE invece giunge ai nuclei delle terminazioni encefaliche. Per quanto riguarda l’ORIGINE APPARENTE dei NERVI CRANICI invece, possiamo dire che: • Dal BULBO, originano XII IPOGLASSO, IX GLASSO FARINGEO, X VAGO e XI ACCESSORIO • Dal SOLCO BULBO PONTINO originano il VI ABDUCENTE, il VII FACCIALE e il VIII NRRVO STATO ACUSTICO • I nervi OCULO MOTORE, TROCLEARE e ABDUCENTE invece, innervano i muscoli estrinseci dell’occhio permettendo movimenti del bulbo oculare e originano: l’OCULO MOTORE e il TROCLEARE dal NUCLEO del MESENCEFALO e l’ABDUCENTE dal NUCLEO PONTE. Il NERVO TRIGEMINO, che è il 5° paio, è invece un nervo sensitivo. Il ganglio si trova nella fossa cranica media, dove ritroviamo un neurone a T con prolungamento periferico che raccoglie la sensibilità generale (esterocettiva e propriocettiva) della testa e della faccia e un prolungamento centrale che rientra e si ferma ai nuclei sensitivi presenti nel tronco encefalico. Qui ritroviamo un secondo e terzo neurone. Il secondo neurone si proietta al talamo, mentre il terzo alla corteccia post-rolandica. Il nervo trigemino ha una componente motrice per i muscoli masticatori e troviamo il NUCLEO MOTORE DEL TRIGEMINO. A questo punto interviene il primo neurone che parte dalla corteccia, da qui invece il secondo neurone si porta verso i muscoli masticatori. In una VIA DI SENSO troviamo 2 neuroni, in una VIA DI MOTO troviamo 2 neuroni NERVI SPINALI Sono costituiti da una componente SENSITIVA e da una MOTRICE che insieme formano il NERVO MISTO. Nella componente MOTRICE il neurone trova il pirenoforo in corrispondenza del ganglio annesso alle corna anteriori del midollo spinale; nella componente SENSITIVA il neurone trova il pirenoforo in corrispondenza del ganglio annesso alle corna posteriori del midollo spinale. Il primo neurone che arriva a livello corticale si riunisce con il nervo spinale e solo ad allora lo riusciamo a vedere, quando fuoriesce dai fori intervertebrali (origine apparente) decorrendo verso la periferia. Il NERVO SPINALE si ridivide in un RAMO ANTERIORE e un RAMO POSTERIORE. Quelli del RAMO ANTERIORE si scambiano reciprocamente fibre intrecciandosi variamente tra loro e costituendo dei plessi. L’unico plesso che non si forma è quello intercostale. I plessi sono: CERVICALE, BRACHIALE,LOMBARE e SACRALE. Da questi plessi che vengono fuori dai rami anteriori di questi nervi spinali divisi, originano i nervi terminali che sono misti. Quelli del RAMO POSTERIORE invece si diramano nella regione posteriore del dorso e andranno ad innervare i muscoli delle docce vertebrali per quanto riguarda la componente motoria; con la parte sensitiva invece andranno a catturare la sensibilità TATTILE, TERMICA, DOLORIFICA, che proviene dalla regione posteriore del dorso. • PLESSO CERVICALE: i rami anteriori del c1,c2,c3,c4 fuoriescono dal foro intervertebrale e ad esempio C2 si divide in un ramo che sale ed uno che scende; C3 si divide in uno che sale ed uno che scende e C4 lo stesso. I due rami, ad esempio quello di C2 che scende e quello di C3 che sale, si intrecciano tra loro e formano delle ANSE, chiamate ANSE CERVICALE SUPERIORE, MEDIA e INFERIORE. Da queste anse originano quelli che sono i rami terminali del plesso CERVICALE, dove il nervo più importante è il FRENICO • PLESSO BRACHIALE: formato da rami anteriore di c5,c6,c7,c8,t1, con il contributo di c4 e t2. C5 ad esempio si unisce con c6 formando un TRONCO PRIMARIO, c7 prosegue per conto proprio,c8 con t1 forma un altro tronco. I tronchi primari si suddividono a loro volta per formare TRONCHI SECONDARI, in questo modo si scambiano fibre tra loro e alla fine vengono fuori i nervi che innervano l’arto superiore che prendono il nome di NERVO RADIALE,ULNARE,MEDIANO,ASCELLARE,MUSCOLO CUTANEO. • PLESSO LOMBARE: si viene a formare dall’intreccio dei rami anteriori del primo, secondo, terzo e quarto lombare. Ad esempio l1 da due rami periferici ed uno che scende verso il basso; l2 fa lo stesso, e queste radici si intrecciano tra loro e da qui vengono fuori il NERVO OTTURATORIO ed il NERVO FEMORALE. • PLESSO SACRALE: si forma da radici anteriori della 4° e 5° vertebra lombare e rami anteriori del primo, secondo e terzo nervo sacrale. Tutte le radici si uniscono tra loro formando un unico nervo chiamato NERVO ISCHIATICO che esce dal forame ischiatico e si impegna nella loggia posteriore, arriva a livello della losanga poplitea, e si divide in 2 rami: uno che prosegue verso il basso chiamato TIBIALE, e l’altro che si porta anteriormente e si chiama PERONIERO COMUNE.
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