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Antico regime, Assolutismo, Illuminismo, Rivoluzione Americana, Appunti di Storia

Appunti dei capitoli 1,2,3,4 del libro Storia, Concetti e connessioni 2.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 17/10/2023

cristinainvernizzi
cristinainvernizzi 🇮🇹

4.1

(11)

42 documenti

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Scarica Antico regime, Assolutismo, Illuminismo, Rivoluzione Americana e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! 1 > L’ANTICO REGIME LA SOCIETÁ “Antico Regime”: periodo storico che precede la Rivoluzione Francese. “Antico” = perché con la Rivoluzione e l’Illuminismo si pensava che da li iniziasse l’età moderna. “Regime” = insieme di istituti giuridici, politici, culturali ed economici che regolavano la vita sociale. I due termini insieme= il termine è usato in senso dispregiativo perché volevano abbattere il Regime. La società era divisa in 3 ordini (concetto vicino a quello della casta. Non ci si muoveva da un ordine all’altro, dove si nasceva si rimaneva, sono in pochi riuscirono a cambiare ordine). Una società quando è divisa in ordini è perché:  ha una gerarchia sociale basata sugli ordini per nascita e privilegi  c’è assenza del principio di uguaglianza giuridica  è statico In Francia quando si riunivano per votare, votavano gli ordini, non le persone appartenenti, perciò il numero di cittadini appartenenti ad ogni determinato ordine, era irrilevante. Ordini:  Clero: o Regolare = formato da ordini monastici che seguono una regola di vita. Spesso avevano molte ricchezze grazie alle donazioni fatte al convento. I gesuiti si occupavano della cultura e il papa si appoggiava a loro per la loro forza. o Secolare = formato da sacerdoti, aveva un clero più variegato, privo di organizzazione monastica. Da questo tipo di clero, si origina  Alto Clero = formato da nobiltà ecclesiastica, che era molto acculturata e molto forte in politica, e spettavano loro molti benefici.  Basso Clero = (detto clero parrocchiale) formato per lo più da contadini e piccoli- borghesi, che avevano una vita molto modesta. La chiesa nonostante la laicizzazione, mantenne un ruolo alto grazie al monopolio dell’istruzione, monopolio della pubblica assistenza e all’autonomia politica. Il clero godeva di particolare immunità: o Immunità Personale = il clero non poteva essere processato da un tribunale qualunque, ma solo da quelli ecclesiastici, anche per reati comuni. o Immunità Locale = tutte le abitazioni sacre (casa dei preti, conventi...) venivano considerati luoghi d'asilo, dove i delinquenti potevano rifugiarsi per non essere presi dalle autorità. o Immunità Reale = i beni della Chiesa non venivano né divisi né venduti. la chiesa poteva dare i beni allo stato, ma solo quei beni che erano stati donati ad essa.  Nobiltà: o Nobiltà di spada (più moderna) = c’era il titolo nobiliare di discendenza o si poteva comprare. Essi avevano il potere sociale, economico, politico e militare. o Nobiltà di toga = si otteneva con cariche pubbliche.  Privilegi: Fidecommesso = Regola secondo cui i beni non dovevano essere divisi tra gli eredi, poiché ciò impoveriva le casate. Perciò si decideva di lasciare tutto al figlio maggiore (maggiorascato).  Nacque anche l'esigenza di aumentare i propri beni, e qui entra in gioco l'Endogamia, cioè il matrimonio, generalmente combinato, tra nobili in cui la donna portava in dote molti beni, e perciò il marito si arricchiva.  Borghesia: abitanti di città > è formata di coloro che non sono nobili, clero e contadini (perciò per lo più artigiani). o Attività professionali = producevano manufatti, attività industriali e libere professioni o Sviluppo differenziato nelle regioni europee = più forte in Gran Bretagna, Francia e Germania, meno nell’Europa centrale e mediterranea. o Aspirazioni contraddittorie = volevano eliminare la classe nobiliare e volevano per se i loro privilegi (si lamentavano dei loro privilegi che erano ingiusti nei confronti dei più poveri, però volevano combattere i più nobili per averli).  Contadini: ordine più popolato o Europa Orientale = presenza di servi della gleba (contadini legati alla terra in cui lavorano. Quando si vende la terra, è compreso anche il contadino). o Europa Occidentale = qui i contadini avevano libertà giuridica, ma non l’indipendenza economica. I contadini nei periodi morti, svolgevano lavori in casa, e portavano avanti la produzione manufatturiera tessile: filavano la lana, commissionata da un datore di lavoro, e una volta finito il lavoro, veniva ritirato. Qui si arriva alla protoindustria, cioè una produzione simile a quella industriale, ma fatta in casa, senza innovazioni. Il datore di lavoro pagava poco i lavoratori, per avere poi guadagni maggiori. Le corporazioni si occupavano di controllare che i lavoratori facessero il giusto lavoro, ma ciò frenava la produzione perché le industrie piccole dovevano rispettare certi canoni comuni preimposti dalle corporazioni. Aspetti della vita economica della società:  Mercantilismo = c’era la politica doganale mercantilistica, che si occupava di limitare le importazioni e aumentare le esportazioni.  Assetto corporativo = organizzazione della produzione regolata dalle corporazioni di mestiere (associazioni di produttori che avevano il compito di stabilire le modalità produttive e farle rispettare). INCREMENTO DEMOGRAFICO E RIVOLUZIONE AGRICOLA Aspetti innovativi: Tra il 17 e 18 sec., si ebbe una crescita demografica. Dopo la peste ci fu un periodo di rinascita dovuto da =  Agricolture che rendevano di più, sia per via estensiva (ampliando le aree coltivate con opere di bonifica o con la colonizzazione di spazi disabitati) e per via intensiva (migliorando lo sfruttamento del suolo grazie a innovazioni tecniche e produttive). o Nacque la rotazione triennale: su tre terreni, né si coltivavano due, poi la volta dopo si coltivava un terreno già coltivato precedentemente, e quello prima non coltivato, così da far riposare uno dei terreni già coltivati, e guadagnare di più nella volta dopo. Il suo processo andava avanti fino a far riposare ogni volta uno dei terreni utilizzato precedentemente. Nel mentre però il terreno non coltivato, veniva coltivato con erbe per sfamare gli animali.  Introduzione di tecniche, prodotti e modalità di agricoltura differenti: patata, pomodoro, mais, caffè...  Ci fu la diminuzione di mortalità, e l'aumento di natalità.  Rivoluzione agricola = essa portò all’aumento di produzione agricola grazie a innovazioni tecnologiche e agronomiche.  Rivoluzione commerciale = essa portò all’aumento di flussi commerciali ed extracomunitari.  Diffusione delle teorie liberaliste = essa portò alla messa in discussione di principi e pratiche mercantilistiche, sostenendo gli effetti benefici del libero commercio e della logica di mercato basata sulla legge della domanda e dell’offerta. Aspetto demografico: la popolazione europea a fine XVII sec. contava 100 milioni di abitanti. A fine XVIII sec. la popolazione arrivava a 200 milioni di abitanti. Questo fenomeno successe per due motivi:  Si ridussero le epidemie, e perciò le conseguenze igienico-sanitarie migliorarono nettamente. In più ci furono pregressi nella profilassi, cioè la prevenzione delle malattie.  Effetti della rivoluzione agricola, che introdussero nuovi beni alimentari e aumentarono le risorse agricole. IMPERO OTTOMANO: esso divenne una grande minaccia per l'Europa, quando raggiunse la sua massima espansione nel 1683. Sempre in quell'anno, il secondo assedio di Vienna (fallito), portò ad una battuta d'arresto delle capacità militari ottomane. Con la pace di Carlowitz ci fu la perdita dell’Ungheria e della Transilvania. In seguito con la pace di Passarowitz, gli ottomani dovettero cedere all'Austria, il Banato di Temesvar. Poi, sempre all'Austria, cedettero anche l'intera Serbia settentrionale, con Belgrado e Novi Sad. Invece alla Russia, cedettero la regione del Mar d’Azov e la penisola di Crimea. La debolezza del potere centrale ottomano consentì a tutte le regioni periferiche di sottrarsi all'autorità del sultano, dando così inizio a un processo di sfaldamento politico e territoriale dell'Impero. LA POLITICA INTERNAZIONALE Guerra di successione Spagnola (1702/1714): Con la morte senza eredi di Carlo II d'Asburgo, si arrivò alla fine della dinastia spagnola. Nel mentre però l'imperatore d'Austria, Leopoldo d'Asburgo, si era già accordato con Luigi XIV, per la spartizione dell'eredità del re spagnolo. Solamente che il testamento del re spagnolo deceduto, riconosceva come erede un nipote di Luigi XIV, che salì al trono con il nome di Filippo V. L'Austria allora reagì trovando alleati nell'Inghilterra e nell'olanda, e invece dalla parte spagnola ci furono i Savoia e la Prussia- Brandeburgo. La guerra si prolungò per più di 10 anni e terminò con le Paci di Utrecht e di Rastadt, dove:  Carlo VI d'Asburgo ottenne i Paesi Bassi spagnoli, Milano, Napoli e la Sardegna  Duca di Savoia ottenne la Sicilia, ed estese i confini del Piemonte verso est Poi con il trattato di Methuen, l'Inghilterra ricavò la conferma del possesso di Gibilterra, di Minorca, e il diritto di asiento nei domini spagnoli (monopolio della tratta degli schiavi neri). Questa guerra portò chiaramente dei risultati:  Il contenimento della potenza francese  La spartizione dei domini spagnoli e la fine dell'egemonia spagnola in Italia  La crescita della potenza asburgica sull’Europa  Il rafforzamento dell'Inghilterra nel mondo Su queste basi si aprì quindi l'età dell'equilibrio in Europa. Le guerre del 700 furono finalizzate a guadagnare posizioni di forza per ritoccare a proprio vantaggio la carta politica del continente, a spese di chi era più debole. Guerra di successione Polacca (1733/1738): Nel 1733 esplose una guerra poiché dopo la morte di Augusto II di Sassonia (re polacco), venne eletto Stanislao Leszczynski (suocero del re di Francia, Luigi XV). Però a questa elezione si opposero l'Austria e la Russia, che candidarono Federico Augusto, costringendo Leszczynski a fuggire, con l'appoggio della Francia, Spagna e dei Savoia. Nel 1738 venne poi firmata la pace a Vienna. Essa prevedeva che il principe di Sassonia, Augusto III, tenesse la Polonia; poi in cambio della rinuncia da parte di Leszczynski, egli ricevette la Lorena, che alla sua morte passò alla Francia. Altri cambiamenti furono che al duca di Lorena andò la Toscana, in cambio del suo Ducato; L'Austria diede Napoli la Sicilia a Carlo di Borbone (figlio del re di Spagna); Milano restò all'Austria, che acquisì anche Parma, ceduta da Borbone in cambio di Napoli. Guerra di successione Austriaca (1740/1748): Essa esplose a causa del tentativo della Prussia, Francia, Spagna e Baviera di ottenere vantaggi a spese dell'Austria, dopo la morte di Carlo VI d'Asburgo (1740). Egli nel 1713, con la Prammatica Sanzione, nominò come erede la figlia Maria Teresa. Il re di Prussia, Federico II di Hohenzollern, diede il via alle operazioni militari, invadendo e annientando la Slesia. Anche Spagna, Francia e il Regno di Baviera, andarono contro i diritti di Maria Teresa per indebolire gli Asburgo. Dalla parte di Maria Teresa invece ci furono la Gran Bretagna e i Savoia. Nel 1748 poi venne siglata la pace ad Aquisgrana: Maria Teresa si vide riconosciuta la legittimità della corona che mantenne fino al 1780, ma dovette comunque rinunciare alla Slesia, che passò alla Prussia, e al Ducato di Parma, che andò a Filippo Borbone (figlio del re di Spagna). Guerra dei 7 anni (1756/1763): Questa guerra fu combattuta in tutto il mondo. Ciò che la causò fu che:  In Europa, ci fu Maria Teresa d'Austria che voleva riprendersi la Slesia  Nelle colonie, ci fu un contrasto di interessi tra la Gran Bretagna e la Francia, in America e in India Nel mentre in Europa, da una parte c'era la Prussia con la Gran Bretagna, e dall'altra ci fu una coalizione tra Russia Francia e Austria, a cui partecipò anche re di Polonia, Augusto III, e principi tedeschi. Vinsero i russi che nel 1760 andarono a occupare Berlino. Intanto in Europa, la Gran Bretagna e la Francia erano impegnate nella competizione per l'egemonia coloniale. Invece la guerra combattuta in America, nei Caraibi e in India, si concluse con la vittoria della Gran Bretagna. Ci fu nel 1763 la pace di Parigi, che portò ad un ridimensionamento dell'impero coloniale francese. Questo equilibrio durò per circa 30 anni fino all'inizio di un nuovo ciclo di conflitti per l'egemonia europea, causata dalla Francia. Questo equilibrio comprendeva 5 soggetti principali: Francia, Austria, Russia, Russia e Gran Bretagna, che concordavano sull'egemonia inglese in campo mondiale. Negli anni successivi la Guerra dei 7 anni portò alla spartizione del Regno polacco fino a farlo scomparire. Ciò avvenne in tre fasi, e durò in tutto circa 20 anni:  Prima spartizione, 1772 > alla zarina Caterina andò alla Russia bianca, Maria Teresa ottenne la Galizia, Federico II occupò la Pomerania Orientale  Seconda spartizione, 1793 > la Russia si prese la Lituania e la Prussia prese la regione di Poznan  Terza spartizione, 1795 > i Prussiani occuparono la regione di Varsavia, gli Austriaci quella di Lublino e di Cracovia, e i Russi presero i rimanenti territori orientali L’ITALIA NEL 700 L'Italia era posizionata geograficamente in un punto strategico, per questo era molto gettonata. Nel 700 ci fu una crescita demografica che portò la popolazione ad aumentarsi di circa 7 milioni in 150 anni. La mortalità diminuì poiché la peste scomparì e non ci furono più carestie. L’aumento demografico portò anche all'aumentare delle produzioni agricole, e ciò portò anche al rialzo dei prezzi, poiché aumentò la domanda. Questo sviluppo agricolo portò però a diverse realtà agricole, divise in tre aree principali:  Zona Nord: presentava latifondi signorili coltivati a grano, e coltivazioni di olivo, vite, agrumi e mandorle.  Zona Centrale: presentava coltivazioni di cereali, vite e gelso, ed era gestita con patti di mezzadria.  Zona Sud: presentava coltivazioni di cereali, e dall'allevamento bovino. Nel 700 l'ambito dell'agricoltura si modernizzò molto, grazie alla varietà dei metodi di coltivazione, dei prodotti coltivati, degli allevamenti, e della presenza di un ciclo agrario articolato, che ruotava intorno alla cascina, che offriva investimenti e guadagni. La modernità dell'agricoltura portò anche ad un ceto di grossi fittavoli, che impegnavano capitali ed energie per il miglioramento delle terre. Nella seconda metà del 700, ci fu un'espansione delle superfici coltivate, e in alcune situazioni ci furono anche miglioramenti, tipo la canalizzazione, e opere bonifiche. Nel nord Italia, ebbe molta importanza la coltivazione di mais e riso, che rendevano molto di più rispetto al grano. Invece nel centro-sud dell'Italia, l'aumento della produzione si ottenne solo attraverso l'estensione della coltivazione e l’intensificazione dello sfruttamento del lavoro contadino. Perciò nel 700 ci fu una ripresa che però si differenziava a seconda del luogo. Al contempo il settore manifatturiero era poco sviluppato, a causa della frammentazione del mercato interno, e della povertà degli investimenti, maggiormente destinati all'agricoltura. Tuttavia però ci fu anche in questo settore una ripresa, dato che nacquero nuovi centri tessili, e ci fu lo sviluppo della produzione della seta. Si attivarono anche settori come quello metallurgico, quello cartiero, quello del vetro, e quello delle ceramiche. Anche durante le guerre del 700, l'Italia fu terreno di conquiste di scambio. Dopo queste guerre ci fu la fine dell'egemonia spagnola sulla penisola, e ci fu il rafforzamento dei Savoia che si estesero nella Lombardia ex spagnola e nel Sud Italia, ottenendo la Sicilia. Ci fu poi Vittorio Amedeo II di Savoia, che centralizzò l’apparato fiscale, facendo gestire il prelievo dei tributi ai funzionari dello Stato. Egli inoltre istituì un catasto delle proprietà terriere, e preparò l'editto di perequazione, che distribuì in modo più equo il carico fiscale. Inoltre adottando una politica mercantilistica che limitava le importazioni, egli favorì l'industria della seta e quella della lana. In campo amministrativo, egli creò la figura dell'intendente, che era un rappresentante dello Stato centrale con poteri fiscali, di polizia e di controllo della nobiltà. Emanò inoltre un corpo unico di codici valido in tutto il Regno. Infine in campo scolastico, riformò e modernizzò l'università di Torino, sottraendo l'istruzione secondaria agli ordini religiosi. 3 > L’ILLUMINISMO L’illuminismo fu un grande movimento culturale-politico che attraversò l'Europa del 700. Esso si sviluppò perché c'erano dei luoghi di incontro: i caffè, in cui ci si trovava per discutere di temi quotidiani e delle novità. Meriti dell'illuminismo > diedero spazio alla figura femminile; riconobbero ad esse dei ruoli, soprattutto lavorativi: tenevano i bilanci, ricevevano i clienti, servivano i bar... sicuramente non le ritenevano pari a loro, ma avevano comunque una loro importanza. Vennero sanciti nuovi ideali di ragione:  Intellettuale > egli era una persona impegnata culturalmente e politicamente parlando. Con l'illuminismo gli intellettuali iniziarono a sottoporre ogni tipo di ragionamento alla ragione, per poi vedere se accettarlo o rifiutarlo (non accettavano più a priori, ma prima ragionavano). Una novità fu che gli intellettuali illuministi ebbero molta influenza sui sovrani.  Politica > essa era presente. Il potere assoluto non era più accettato dagli illuministi, infatti essi volevano organi differenti per gestire i 3 poteri, e ciò li portò a volere una monarchia costituzionale.  Storia > gli illuministi volevano che si notasse l'evoluzione di questo nuovo periodo storico. Il miglioramento era dato dall'incremento del sapere, e la storia divenne processo di educazione da cui trarne insegnamenti. Per gli illuministi bisognava capire i popoli, per poi capire quali miglioramenti portare. Non si poteva guardare uno stato con gli stessi occhi con cui si guardavano gli altri Stati, poiché erano tutti diversi.  Religione > gli illuministi volevano una religione naturale, per questo lottarono contro fanatismi e intolleranze.  Concezione del sapere > per gli illusionisti non bisognava mai generalizzare. Vedevano uno stretto legame tra scienza e tecnica, e il loro sapere era composto solamente dalla ragione. Inoltre se per sapere si utilizzavano i sensi, allora si parlava di materialismo. Se invece per sapere si utilizzava la ragione, allora si parlava di meccanicismo. Nuova concezione di cultura: La ragione portava a capire il passato e a scoprire il futuro. Noi dobbiamo conoscere solo in base alla nostra esperienza.  Storia > Gli Illuministi provavano positività riguardo la storia, poiché era un convinti di poterla cambiare.  Scienza > Essa era considerata tale solo se ciò che veniva detto, si poteva poi verificare. Gli illuministi volevano una scienza slegata dalla religione, e che si basava sulla teorizzazione e sulla sperimentazione. La conoscenza scientifica e la conoscenza pratica, erano legate alla tecnica e all'industria.  Religione > Essa criticava le religioni rivelate.  Informazione > Essa era data dalla diffusione dei giornali. Ad un illuminista venne in mente di dar vita alla prima enciclopedia che era la raccolta di tutto ciò che esiste. Le intenzioni degli illuministi dovevano essere dentro quest'opera, poiché chi la leggeva doveva arrivare alla conoscenza di tutto.  Politica > Essa prevedeva la divisione dei poteri e la libertà individuale, e poi volevano una democrazia, in modo che il popolo potesse dire ciò che pensava.  Economia > Essa si basava sul liberalismo dei fisiocratici, che individuava come lavoro più importante l’agricoltura, e si basava sulle teorie di Adam Smith, che prevedevano la centralità del lavoro. Una cosa legata a ciò era la felicità, poiché per gli illuministi, lavorare doveva far star bene; infatti per loro l’importante non era il possedimento dei terreni, ma la lavorazione ottimale. Essi svilupparono il concetto di progresso, per cui l'uomo poteva perfezionarsi solo con lo studio della storia, osservando i suoi progressi. Nella storia c'erano elementi che portarono a progressi che in futuro, potranno essere base per ulteriori progressi. Essi portavano quindi a miglioramenti, tra cui l’ incivilimento, perciò la storia va compresa per capire la storia dell'uomo. l'illuminismo nacque in:  Francia > grazie ad autori come Montesquieu, Rousseau, Voltaire...  Gran Bretagna > furono sempre un popolo pragmatico, perciò fu semplice la diffusione dell'illuminismo qui  Italia > ma non in tutta. In Lombardia si diffuse soprattutto la giustizia, In Toscana l'economia, e nel Regno di Napoli la storia.
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