Scarica Antonio vivaldi, riassunto e più Appunti in PDF di Arte solo su Docsity! Antonio Vivaldi 1. Venezia, la città e le arti 2. La scoperta dei manoscritti Vivaldiani del fondo FOà-GIORDANO, la famiglia, la formazione di Vivaldi, e i primi impegni all’Ospedale della Pietà Per quanto riguarda la scoperta dei manoscritti Vivaldiani, dobbiamo far riferimento all’inizio del ventesimo secolo, poiché è da questo periodo che c’è una riscoperta di questo autore grazie ai ritrovamenti stampa, articoli, libri..e quindi grazie alle ricerche degli storici. Ritrovarono centinaia di manoscritti di Vivaldi ( raccolte in 27 volumi, riposti nelle biblioteca di Torino ) ed anche la prima settimana vivaldiana a Siena 1939. I 27 volumi presenti nella biblioteca di Torino, furono scoperti da Alberto Gentili. Prima di poter entrare a far parte della biblioteca torinese, i volumi dovevano essere acquistati da un privato, poiché allora il governo non poteva finanziare nessun impresa. Gentili individuò fra gli acquirenti Roberto Foà, pronto ad offrire 100.000 lire in memoria del figlio..nasce così il “Fondo Foà”. Durante l’esaminazione dei primi manoscritti, Gentilini si accorse di alcune parti mancanti dell’opera. Per tali ragioni vennero fornite ai giornalisti false notizie, con la speranza di ritrovare al più presto le mancanze della raccolta. Successivamente trovarono una corrispondenza nel marchese M. Durazzo, uomo chiuso ed introverso. Effettivamente la biblioteca musicale del marchese conteneva un’eredità. Era d’accordo nel venderla ad un compratore che ne potesse fare omaggio. E anche qui Gentili trova Filippo Giordano, anche lui subì la morte prematura del figlio, e si apre un nuovo fondo accanto al Fondo Foà, che sarà “ Fondo Giordano”. Intorno agli anni trenta i manoscritti torinesi destarono molto successo grazie alla loro rappresentazione concertistica che vedeva coinvolti musicisti, compositori e storici della musica..un esempio ne è la “Settimana Vivaldiana” nella città di Siena, centrata essenzialmente sulla produzione vocale sacra e profana. La sua musica scatenò un forte impulso ed inizio a diffondersi molto rapidamente. Uno studioso italiano descrisse le qualità riscontrate nei lavori vivaldiani ( si tratta di Luigi Torchi), egli disse che i suoi concerti erano caratterizzati da una ricchezza armonica e da un’abilità compositiva nello sviluppare il materiale tematico. Altri studiosi posarono l’arte di vivaldi nelle idee del romanticismo musicale. Un altro studioso che lesse i suoi manoscritti (G. Bastianelli), individuò una novità nella partitura vivaldiana, ovvero il carattere dell’improvvisazione! Importantissimo all’epoca, poiché elemento fondamentale dello stile Barocco, tipico dei musicisti di quel tempo. 3. Le prime pubblicazioni a Stampa, il successo europeo, le caratteristiche stilistiche e formali dei concerti Vivaldiani E’ appurato da fonti, che Vivaldi si vantasse della sua abilità artistica.. Effettivamente presenta una forte dote inventiva, di estro, una imponente impronta di fantasia e tocchi di bravura. Rudolf Eller individuò delle forme innovative in Vivaldi. Come il nuovo modo di percepire la sua musica, ovvero in maniera consapevole il “furor concertisticus” . 4. la musica vocale, sacra e profana; viaggio in Italia e ritorno a Venezia 5. Nuove pubblicazioni, viaggi in Europa e sviluppo dell’attività operistica 6. Vita veneziana e fama europea, il carteggio ferrarese e l’ultimo viaggio a Vienna.
