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Apogeo della borghesia e seconda rivoluzione industriale, Appunti di Storia

Apogeo della borghesia e la seconda rivoluzione industriale

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 06/01/2022

esposito.angy
esposito.angy 🇮🇹

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Scarica Apogeo della borghesia e seconda rivoluzione industriale e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! L'APOGEO DELLA BORGHESIA Il ventennio successivo al 1860 segnò in Europa e negli Stati Uniti la FASE DI APOGEO DELLA BORGHESIA, grazie allo SVILUPPO DEL CAPITALISMO. Il vertice della società era composto dalla GRANDE BORGHESIA: banchieri, uomini di affari, industriali, grandi proprietari terrieri, diplomatici e alti funzionari dello Stato. Seguivano poi DUE ALTRI "STRATI" BORGHESI: - MEDIA BORGHESIA composta da avvocati, medici, giornalisti, ingegneri. - PICCOLA BORGHESIA: piccoli commercianti, impiegati pubblici, artigiani. Soprattutto nei paesi più avanzati d'Europa, come la Gran Bretagna e la Francia, parve trionfare la "MENTALITÀ BORGHESE", basata sul PRINCIPIO fondamentale della LIBERTA” DI ARRICCHISRSI, il cui modello era rappresentato pienamente dall'industriale e dall'uomo di affari. La STRATIFICAZIONE SOCIALE era MENO RIGIDA e STATICA rispetto al passato: la società borghese offriva, infatti, opportunità di espandersi e di guadagnare. Oltre che dall'INDIVIDUALISMO e dalla MOBILITÀ SOCIALE, la mentalità borghese fu connotata anche da una GRANDE UNIFORMITÀ, che investiva i campi più diversi. Ovunque, in Francia come in Inghilterra, si impose il conformismo negli svaghi, che acquisirono un'importanza crescente anche come occasioni per "mettersi in mostra" e per esibire il proprio decoro nelle passeggiate con la famiglia, nei balli, nei pranzi, nelle feste, nei teatri. La seconda metà dell'Ottocento inaugurò, inoltre, la pratica delle vacanze estive, innanzitutto nelle stazioni termali, a cui seguirono le località balneari e montane. Si iniziò a viaggiare e nacque cosi il MODERNO TURISMO. La RISPETTABILITÀ e il DECORO SOCIALE si configurarono come i capisaldi della mentalità borghese, che in Gran Bretagna si conformò alla cosiddetta MORALE VITTORIANA, basata: - Suivalori del risparmio e della probità - Sulla repressione del sesso (al punto da bandire numerose parole, come "gamba", perché considerate indecenti) - Sull'esaltazione della famiglia, del lavoro, del dovere e della serietà negli affari. Il SIMBOLO della società borghese divenne la CITTÀ, luogo del lavoro, della produttività e della vita moderna. A metà dell'Ottocento molti grandi centri urbani, intorno ai quali andò costituendosi un fitto reticolo di cittadine di media grandezza, furono rinnovati e risanati, per fronteggiare una situazione di degrado che si era verificata a partire dalla metà del Settecento. Furono realizzate fognature e reti idriche che consentirono l'arrivo dell'acqua corrente nelle case dei benestanti, spostati i cimiteri fuori dal centro, pavimentate molte strade, costruiti i marciapiedi, diffusa l'illuminazione a gas e creati spazi verdi. La SISTEMAZIONE URBANISTICA iniziò a rispondere a criteri gerarchici: la grande borghesia viveva nei lussuosi palazzi del centro, i ceti medi in appartamenti o in casette di quartieri residenziali, gli operai, infine, in casamenti di periferia. I PROGRESSI TECNOLOGICI e la DIFFUSIONE DI NUOVI MATERIALI, come l'ACCIAIO e la grande varietà di vetri, consentirono esperimenti architettonici che diedero vita a opere originali. Uno dei momenti più significativi di celebrazione dello spirito borghese fu rappresentato dalle ESPOSIZIONI UNIVERSALI, le quali erano delle grandi fiere, cioè rassegne di prodotti industriali e commerciali concepite come uno specchio del progresso e dei successi delle nuove tecnologie. La prima, conosciuta anche come GRANDE ESPOSIZIONE delle opere dell'industria di tutte le nazioni, si tenne a Londra nel 1851 e contribui a celebrare la grandezza e il progresso della Gran Bretagna dell'età vittoriana. Segui l'Esposizione universale dei prodotti dell'agricoltura, dell'industria e delle belle arti, che si tenne a Parigi nel 1855 e che fu concepita dalla Francia di Napoleone Ill in aperta competizione con la precedente. Con il passare del tempo si puntò a colpire con costruzi veniristiche, come nel caso della TORRE EIFFEL, progettata per la nuova ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI PARIGI DEL 1889, o della prima ruota panoramica del mondo, realizzata per l'Esposizione di Chicago nel 1893. L'ESIETENZA BORGHESE era incentrata, dunque, sugli AFFARI, sui BENI MATERIALI e sulla NUOVA FIDUCIA NELLE MACCHINE, nella SCIENZA e nel PROGRESSO. In tale prospettiva, la principale tendenza culturale dell'epoca fu rappresentata proprio dal "CULTO DELLA SCIENZA E DEL PROGRESSO", e prese il nome di POSITIVISMO. La parola era stata messa in circolazione già verso il 1830 dagli allievi del filosofo francese Claude Henry de Saint-Simon, il quale aveva vagheggiato un RINNOVAMENTO DELLA SOCIETÀ affidandone la direzione agli scienziati e agli industriali, ma il fondatore della filosofia del positivismo è considerato il pensatore francese Auguste Comte. Egli per primo delineò i PRINCIPI E I METODI di questa nuova corrente di pensiero basata sull'ESALTAZIONE DELLA SCIENZA, alla quale era attribuito un significato quasi religioso. Comte conferiva alla scienza il compito di avviare una RIGENERAZIONE TOTALE DELL'UOMO e di FONDAERE UN NUOVO ORDINE SOCIALE (in tal senso egli è considerato anche il padre della moderna "sociologia", intesa quale studio "scientifico" della società). Ciò era da lui ritenuto possibile in quanto l'umanità era finalmente entrata nell' ERA SCIENTIFICA, o "POSITIVA", nella quale il sapere umano era uscito dal precedente stato di confusione e di astrattezza e aveva raggiunto, invece, l'ordine e l'organicità. Un contributo di grande rilevanza, fu dato dal naturalista britannico CHARLES DARWIN. Egli nell'opera "L'origine delle specie" (1859) elaborò la cosiddetta TEORIA DELL'EVOLUZIONE, secondo la quale la VITA è frutto di una LENTA EVOLUZIONE DEGLI ORGANISMI E DI ADATTAMENTO ALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE. La teoria di Darwin si poneva, dunque, in contraddizione con la tradizionale concezione cristiana della creazione dell'uomo e contribui ad alimentare il contrasto tra scienza e religione nei dibatti ti intellettuali e nella cultura di fine secolo. A questa esaltazione della scienza si accompagnò un' ACCELERAZIONE DELLO SVILUPPO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO, che condusse a rivoluzionarie scoperte: ad esempio, le ricerche nel campo dell'elettromagnetismo portarono all'invenzione del telefono da parte dell'italiano Antonio Meucci e gli studi innovativi di Louis Pasteur sui microorganismi consentirono di realizzare i vaccini contro le malattie infettive. LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Le ricadute pratiche delle importanti innovazioni tecnologiche che si susseguirono nella seconda metà del XIX secolo consentirono PROGRESSI PER L'INDUSTRIA E PER L'ECONOMIA di tale portata che alcuni studiosi hanno indicato quel periodo come l'EPOCA DI UNA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, per distinguerla dalla “prima", che era stata caratterizzata dall'affermazione del sistema di fabbrica in Gran Bre tagna nel XVIII secolo. Le applicazioni pratiche delle scoperte scientifiche consentirono lo SVILUPPO DELL’INSUSTRIA CHIMICA, produttrice di concimi (fondamentali per l'incremento della produzione agricola), coloranti, gomme, fibre tessili artificiali, medicinali ed esplosivi. Una svolta epocale fu quella dall'INDUSTRIA ELETTRICA, dopo che nel 1878 lo statunitense THOMAS EDISON inventò la LAMPADINA ELETTRICA.
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