APOGEO E TRAMONTO DEI POTERI UNIVERSALI PAPATO E IMPERO NELL’EPOCA DI INNOCENZO III, FEDERICO II, BONIFACIO VIII, Appunti di Storia

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APOGEO E TRAMONTO DEI POTERI UNIVERSALI PAPATO E IMPERO NELL’EPOCA DI INNOCENZO III, FEDERICO II, BONIFACIO VIII NEL 1198 VENNE ELETTO PAPA INNOCENZO, IL SUO PONTIFICATO SAREBBE DURATO SINO AL 1216 PIÙ DI OGNI ALTRO PAPA, SI AVVICINÒ A REALIZZARE IL SOGNO TEOCRATICO DI GREGORIO VII, INFATTI NEL 1216 IL PAPA ERA IL «SOVRANO» PIÙ IMPORTANTE E POTENTE D’EUROPA IL PAPA NON È PIÙ INDICATO COME VICARIO DI PIETRO, MA COME VICARIO DI CRISTO; SI SOTTOLINEA L’ASPETTO DIVINO DELL’ISTITUZIONE ECCLESIASTICA IL POTERE PAPALE E IMPERIALE NON SONO PIÙ DUE SOLI, MA RISPETTIVAMENTE UN SOLE E UNA LUNA (BRILLA DI LUCE RIFLESSA) INNOCENZO PROVVEDE INNANZITUTTO A COMBATTERE LE ERESIE, CHE SI ERANO DIFFUSE NUMEROSE NEL XI E XII SECOLO LE ERESIE AVEVANO PER LO PIÙ TRE MATRICI:  ERESIE DI TIPO APOCALITTICO O MILLENARISTICO: PREVEDEVANO LA PROSSIMA FINE DEL MONDO E IL GIORNO DEL GIUDIZIO (ES.: GIOACCHINO DA FIORE)  ERESIE DI TIPO PAUPERISTICO: PRETENDEVANO L’ASSOLUTA POVERTÀ DELLA CHIESA E LA FINE DEL POTERE TEMPORALE DEL PAPA (ES.: ARNALDO DA BRESCIA)  ERESIE DI TIPO EVANGELICO: PRETENDEVANO CHE I LAICI POTESSERO PREDICARE SU TEMI RELATIVI ALLA DOTTRINA, LA PREDICAZIONE DOTTRINALE ERA RISERVATA AL CLERO; I LAICI DOVEVANO LIMITARSI ALLA PREDICAZIONE MORALE SPESSO LE ERESIE ERANO DI TIPO SIA PAUPERISTICO, SIA EVANGELICO; PIETRO VALDO, AD ESEMPIO, ERA UN RICCO MERCANTE DI LIONE, CHE AVEVA RINUNCIATO AI SUOI BENI, CONDUCENDO CON I SUOI DISCEPOLI UNA VITA ITINERANTE E POVERA. QUANDO AVEVA CHIESTO AL PAPATO L’AUTORIZZAZIONE A PREDICARE SU TEMI DOTTRINALI E A DIVULGARE IL VANGELO NELLE LINGUE VOLGARI ERA STATO CONDANNATO COME ERETICO. ALLORA VALDO DIEDE VITA AD UNA VERA E PROPRIA CHIESA, COMINCIANDO AD AMMINISTRARE I SACRAMENTI. DOPO LA SUA MORTE IL MOVIMENTO SI DIVIDE: UNA PARTE RIENTRERÀ NELLA CHIESA CATTOLICA MENTRE UNA PARTE CONTINUERÀ A SOPRAVVIVERE CLANDESTINAMENTE NELLE ZONE ALPINE DELL’ITALIA SETTENTRIONALE. LA CHIESA VALDESE ESISTE ANCORA OGGI NEL 1184 PAPA LUCIO III AVEVA EMANATO LA BOLLA AD ABOLENDAM  CONDANNA COME ERETICI MOLTI MOVIMENTI RELIGIOSI  SOTTOLINEA LA NECESSITÀ DI ISTRUIRE UN PROCESSO NEI CONFRONTI DEGLI ERETICI, CHE DOVEVANO ESSERE RICERCATI NELLE DIVERSE DIOCESI LA LOTTA ALLE ERESIE CONOSCE PERÒ UNA INDUBBIA RADICALIZZAZIONE CON INNOCENZO III; INFATTI NEL 1208 INNOCENZO III BANDISCE UNA CROCIATA CONTRO I CATARI O ALBIGESI CATARO SIGNIFICA PURO. LA RELIGIONE DEI CATARI ERA UNA RELIGIONE DUALISTA ORIGINARIA DELL’ORIENTE, CHE PREVEDEVA L’ESISTENZA DI DUE DIVINITÀ:  UNA BUONA, DIO DELLA LUCE, HA CREATO LA NOSTRA ANIMA  UNA MALVAGIA, DIO DELLE TENEBRE, HA CREATO LA MATERIA E IL NOSTRO CORPO LE DUE DIVINITÀ SONO IN LOTTA TRA DI LORO E ANCHE ALL’INTERNO DI NOI I CATARI AVEVANO FONDATO UNA VERA E PROPRIA CHIESA ALL’INTERNO DELLA QUALE ESISTEVANO DUE LIVELLI:  I PERFETTI, CHE CONDUCEVANO UNA VITA ASCETICA, FATTA DI DIGIUNI, PREGHIERA, RINUNCIA A BENI MATERIALI E RAPPORTI SESSUALI  GLI UDITORI O SEMPLICI CREDENTI, CHE POTEVANO LAVORARE, MANTENERE LE PROPRIE RICCHEZZE, AVERE UNA FAMIGLIA GRAZIE ALLA LORO ORGANIZZAZIONE, ALLO STILE DI VITA ESEMPLARE E ALLA SEMPLICITÀ DELLA LORO DOTTRINA AVEVANO FATTO RACCOLTO MOLTI SEGUACI, SIA NELL’ITALIA SETTENTRIONALE, SIA NELLA FRANCIA MERIDIONALE UNA FOLTA COMUNITÀ DI CATARI SI TROVAVA AD ALBI, NEI TERRITORI DEL CONTE DI PROVENZA, DA QUI IL NOME DI ALBIGESI. LA CROCIATA BANDITA CONTRO DI LORO DAL PAPA TROVÒ AMPIA ADESIONE TRA I CAVALIERI FRANCESI DEL NORD E FU L’OCCASIONE PER IMPOSSESSARSI DELLE RICCHE TERRE PROVENZALI. LA CROCIATA SI RISOLSE IN UNA CARNEFICINA: I CATARI VENNERO SRADICATI DALLA FRANCIA MERIDIONALE E DALL’EUROPA NEL 1215 INNOCENZO III CONVOCA IL IV CONCILIO LATERANENSE L’ERESIA È EQUIPARATA AL DELITTO DI LESA MAESTÀ, PUNITO CON LA PENA CAPITALE LA CHIESA SI LIMITA A INDIVIDUARE LE ERESIE, L’ESECUZIONE DELLA SENTENZA SPETTA AL BRACCIO SECOLARE VENGONO ISTITUTI, PRESSO LE DIOCESI, I TRIBUNALI DELL’INQUISIZIONE, CON IL COMPITO DI RICERCARE E CONDANNARE GLI ERETICI ALCUNI ECCLESIASTICI, DETTI INQUISITORI, SI SPECIALIZZERANNO NELLA LOTTA CONTRO LE ERESIE INNOCENZO PERÒ NON RICORRE SOLO ALL’ARMA DELLA REPRESSIONE POICHÉ CAPISCE CHE LE ERESIE HANNO SUCCESSO PERCHÉ INCARNANO UN BISOGNO DI CAMBIAMENTO. OCCORRE QUINDI PROMUOVERE ALL’INTERNO DELLA CHIESA QUEI MOVIMENTI NON ERETICALI CHE, PER STILE DI VITA E MORALITÀ OTTONE PERÒ NON VUOLE RINUNCIARE AL TITOLO IMPERIALE E TROVA UN ALLEATO NEL SOVRANO INGLESE GIOVANNI SENZA TERRA CHE ERA SALITO AL TRONO NEL 1199 ALLA MORTE DEL FRATELLO RICCARDO CUOR DI LEONE FEDERICO SI PREPARA ALLO SCONTRO MILITARE E SI ALLEA CON IL RE DI FRANCIA FILIPPO II AUGUSTO IL SOVRANO FRANCESE STAVA PROGRESSIVAMENTE RAFFORZANDO IL POTERE DEL MONARCA SUL REGNO DI FRANCIA, UN GRANDE OSTACOLO SONO I FEUDI INGLESI SUL SUOLO FRANCESE LA BATTAGLIA DECISIVA, UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI DEL MEDIOEVO, AVVIENE NEL 1214 A BOUVINS FU UN CAPOLAVORO DI TATTICA E STRATEGIA, MA RIMASE LA TIPICA BATTAGLIA MEDIEVALE, UNA SORTA DI GRAN TORNEO DOVE CERCARE DI FARE IL MAGGIOR NUMERO DI PRIGIONIERI POSSIBILI L’ESERCITO DI OTTONE E GIOVANNI FU SCONFITTO E LA VITTORIA DI FEDERICO E FILIPPO FU NETTISSIMA EBBE MOLTE IMPORTANTISSIME CONSEGUENZE: NEL 1215 FEDERICO VENNE ELETTO IMPERATORE (SARÀ INCORONATO NEL 1220) E DIVENTERÀ FEDERICO II FILIPPO II RAFFORZA NOTEVOLMENTE IL SUO POTERE IN FRANCIA ACCUSATO DI FELLONIA, GIOVANNI SENZA TERRA PERDE QUASI TUTTI I FEUDI FRANCESI, COMPRESA LA NORMANDIA. I BARONI INGLESI, DELUSI DAL SOVRANO E OSTILI ALLA SUA POLITICA FISCALE, LO COSTRINGONO A FIRMARE UN DOCUMENTO IN CUI STABILISCE LIMITI PRECISI AL SUO POTERE 1215: MAGNA CHARTA LIBERTATUM LE LIBERTÀ DI CUI SI PARLA SONO I «PRIVILEGI» CHE IL SOVRANO RICONOSCE ALL’ARISTOCRAZIA E ALL’ALTO CLERO INGLESE PIÙ VOLTE MODIFICATA NEGLI ANNI SEGUENTI È UNO DEI DOCUMENTI ALLA BASE DEL SISTEMA COSTITUZIONALE INGLESE  IL SOVRANO NON POTEVA IMPORRE NUOVE TASSE SENZA IL CONSENSO DI UN’ASSEMBLEA DI BARONI (NUCLEO DEL FUTURO PARLAMENTO)  IL SOVRANO NON PUÒ EFFETTUARE ARRESTI ARBITRARI, MA SOLO CONFORMI ALLA LEGGE (PRINCIPIO DELL’HABEAS CORPUS)  I NOBILI AVEVANO DIRITTO DI ESSERE GIUDICATI DA UNA GIURIA DI PROPRI PARI INNOCENZO III MUORE L’ANNO SUCCESSIVO ALL’INCORONAZIONE DI FEDERICO E GLI SUCCEDETTE ONORIO III (1217-1227) FEDERICO OTTENNE DAL PAPA LA POSSIBILITÀ DI MANTENERE IL TITOLO IMPERIALE E LA CORONA DI SICILIA, IN CAMBIO PROMETTE DI ORGANIZZARE UNA CROCIATA PER RICONQUISTARE GERUSALEMME. FEDERICO IN REALTÀ, NON HA INTERESSE A ORGANIZZARE LA CROCIATA, CHE CONTINUA A RIMANDARE COME IL NONNO BARBAROSSA COLTIVA IL SOGNO DI UN IMPERO DAVVERO UNIVERSALE MA, MENTRE IL CENTRO DELL’IMPERO DEL BARBAROSSA ERA LA GERMANIA, QUELLO DI FEDERICO È IL REGNO DI SICILIA, DOVE È NATO E CRESCIUTO. ALLA MORTE DI ONORIO III (1227) DIVENTA PAPA GREGORIO IX, RIVALE DI FEDERICO CHE È SPAVENTATO DALL’ACCERCHIAMENTO DEL TERRITORIO PONTIFICIO. PAPA GREGORIO IX SCOMUNICA FEDERICO CHE NON HA TENUTO FEDE ALLA PROMESSA DI ORGANIZZARE UNA CROCIATA LA SPERANZA DEL PONTEFICE ERA DI ALLONTANARE FEDERICO DALL’ITALIA TENENDOLO IMPEGNATO IN ORIENTE FEDERICO, GRANDE AMANTE ED ESTIMATORE DELLA CULTURA ARABA, DECIDE DI TENER FEDE ALLA PROMESSA DI RICONQUISTARE GERUSALEMME, MA LE COSE NON VANNO COME IL PONTEFICE AVEVA PREVISTO: FEDERICO, CHE AVEVA OTTIMI RAPPORTI CON IL SULTANO D’EGITTO, ACQUISTA GERUSALEMME NEL 1229 IL PAPA, FURIOSO, INVITA I BARONI DEL SUD ITALIA A RIBELLARSI AL LORO SOVRANO: SI TRATTA DI UNA VERA E PROPRIA CROCIATA BANDITA CONTRO UN SOVRANO CRISTIANO! FEDERICO RIENTRA IN ITALIA, RADUNA UN ESERCITO E SCONFIGGE PESANTEMENTE I BARONI FORTE DEL POTERE ACQUISITO EMANA NEL 1231 LE COSTITUZIONI DI MELFI AVVALENDOSI DELLA COLLABORAZIONE DI INSIGNI GIURISTI, TRA CUI PIER DELLE VIGNE È UNA RACCOLTA ORGANICA DI TUTTE LE LEGGI DEL REGNO CHE AVREBBERO DOVUTO VALERE PER TUTTA LA PENISOLA, MA TROVARONO APPLICAZIONE SOLO NEL REGNO DI SICILIA. LO SCOPO ERA REALIZZARE UNO STATO UNITARIO E ACCENTRATO: TUTTI I POTERI PUBBLICI SPETTANO AL SOVRANO CHE LI ESERCITA ATTRAVERSO PROPRI FUNZIONARI, RIMOVIBILI E STIPENDIATI PER FORMARE FUNZIONARI SPECIALIZZATI FEDERICO II AVEVA FONDATO A NAPOLI L’UNIVERSITÀ CHE PORTA IL SUO NOME NEL PROGETTO IMPERIALE DI FEDERICO RIENTRAVA ANCHE IL CONTROLLO DELL’ITALIA SETTENTRIONALE: QUI FEDERICO SI SCONTRA CON I COMUNI, USCITI VINCITORI DALLA PACE DI COSTANZA FEDERICO GIOCA SULLA RIVALITÀ TRA I COMUNI, RIUSCENDO A DIVIDERLI IN DUE FRONTI  COMUNI GHIBELLINI, FILOIMPERIALI  COMUNI GUELFI, FILOPAPALI NEL 1237 FEDERICO SCONFIGGE I COMUNI A CORTENUOVA NEL 1248 I COMUNI GUELFI SCONFIGGONO FEDERICO A PARMA FEDERICO STAVA ORGANIZZANDO UN NUOVO ESERCITO PER RIPRENDERE LA LOTTA QUANDO MUORE IMPROVVISAMENTE NEL 1250 IL TRONO DI SICILIA (MA NON L’IMPERO) PASSA IN MANO A UN FIGLIO NATURALE DI FEDERICO, MANFREDI IL PAPA URBANO IV, RICHIAMANDOSI AL FATTO CHE IL REGNO DI SICILIA ERA UN FEUDO DA LUI CONCESSO, AFFIDÒ LA CORONA AL FRATELLO DEL RE DI FRANCIA CARLO D’ANGIÒ, CONTE DI PROVENZA CARLO SCENDE IN ITALIA E SCONFIGGE PRIMA MANFREDI A BENEVENTO (1266) E POI L’ULTIMO EREDE DEGLI SVEVI, CORRADINO, A TAGLIACOZZO (1268) INIZIO DELLA DINASTIA ANGIOINA NEL REGNO DI SICILIA  IL DOMINIO ANGIOINO SUSCITÒ L’OSTILITÀ DELLA POPOLAZIONE DEL REGNO  VENNERO FAVORITE PERSONALITÀ FRANCESI IN TUTTI I RUOLI DI RESPONSABILITÀ E COMANDO  VENNE IMPOSTO UN REGIME FISCALE MOLTO GRAVOSO QUANDO GLI ANGIOINI DECIDONO DI SPOSTARE LA CAPITALE DA PALERMO A NAPOLI, I SICILIANI INSORGONO 1282-1302: GUERRA DEL VESPRO I SICILIANI SI ALLEANO CON IL RE DI ARAGONA: PIETRO III ARAGONESI E ANGIOINI ERANO DA TEMPO RIVALI PER VIA DEI CONTRASTANTI INTERESSI IN PROVENZA GUERRA DEL VESPRO SICILIANI ANGIOINI ARAGONESI VS PAPATO GHIBELLINI GUELFI 1302: PACE DI CALTABELLOTTA  LA SICILIA AGLI ARAGONESI  IL RESTO DEL REGNO AGLI ANGIOINI