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Apollo e Dafne, Bernini - analisi dell'opera, Dispense di Arte e territorio

Analisi dell'opera di Apollo e Dafne. Argomenti trattati: dati tecnici, analisi descrittiva, analisi iconografica, analisi iconologica, analisi compositiva e riferimenti.

Tipologia: Dispense

2019/2020

Caricato il 09/03/2020

Giuliana45679
Giuliana45679 🇮🇹

4.5

(9)

7 documenti

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Scarica Apollo e Dafne, Bernini - analisi dell'opera e più Dispense in PDF di Arte e territorio solo su Docsity! APOLLO E DAFNE DATI TECNICI • Autore: Gian Lorenzo Bernini • Titolo: Apollo e Dafne • Datazione: 1622-1625 • Dimensioni: 243cm (altezza) • Collocazione: Galleria Borghese, Roma • Tecnica e materiali: Marmo • Genere: Scultura ANALISI ICONOGRAFICA La scena è spettacolare e terribile al tempo stesso e ciò che la caratterizza è il forte dinamismo. Apollo è colto nell'istante in cui sta terminando la sua corsa, infatti è appena riuscito a raggiungere Dafne, e la sfiora leggermente con la mano sinistra, forse con l'intento di abbracciarla. Apollo, il cui corpo è trattato mettendo anatomicamente in evidenza i muscoli e i tendini tesi per lo sforzo, poggia tutto il peso sul piede destro, saldamente ancorato al suolo, mentre la gamba sinistra è sollevata in alto. Il mantello gli sta scivolando via ed è gonfiato dal vento alle sue spalle; i capelli annodati sono mossi all'indietro per via dell'impeto della corsa e il suo sguardo presenta una grande vitalità. Dafne, per sottrarsi all'indesiderato abbraccio, ostenta la sua nudità contro il suo volere, e lotta per la sua verginità: per sfuggire alla presa di Apollo, infatti, la ninfa frena all'improvviso e inarca il busto verso avanti, così da controbilanciare la spinta del dio e proseguire la fuga. La parte inferiore del busto di Dafne, tuttavia, non risponde più alla sua volontà. La metamorfosi, infatti, è appena iniziata: il piede sinistro ha già perso ogni aspetto umano, divenendo radice, e lo stesso sta avvenendo al destro, che la ninfa tenta invano di sollevare ma che è invece ancorato al suolo. Per il medesimo processo, la corteccia sta progressivamente avvolgendo il suo leggiadro corpo, mentre le sue mani, rivolte al cielo con i palmi aperti, stanno già diventando ramoscelli d'alloro. Il volto di Dafne, caratterizzato dalla bocca semiaperta, rivela emozioni contrastanti: terrore, per esser stata appena raggiunta da Apollo, ma anche sollievo, perché è consapevole della metamorfosi appena iniziata e che, pertanto, il padre Peneo è riuscito a esaudire il suo desiderio. Lo sguardo di Apollo, invece, manifesta una dolente, stupefatta delusione. ANALISI ICONOLOGICA • Ha un significato importante anche la posizione accuratamente scelta da Gian Lorenzo del suo capolavoro nella Galleria Borghese; infatti, quando le persone entrano nella stanza dove è collocata l’opera non riescono a vedere immediatamente tutta la scena perché si vede soltanto Apollo di spalle. L’obiettivo è quello di creare un effetto sorpresa: nessuno può immaginare che questa sia soltanto una piccola parte della complessa scultura. Una volta girato intorno alla statua è possibile vedere tutti i minimi particolari e dettagli dell’inseguimento e della metamorfosi.
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