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Anatomia Respiratoria: Vascolarizzazione e Struttura delle Cavità Nasali, Trachea e Polmon, Appunti di Anatomia

La vascolarizzazione variabile e differente di individuo a individuo, con un focus sulla vascolarizzazione delle cavità nasali, trachea e polmoni. Vengono presentate le arterie e vene, la microscopia e la configurazione esterna e interna di ognuna di queste strutture. Inoltre, vengono discusse le differenze nelle varie regioni, come le narici e il vestibolo, e i rapporti con altre strutture come l'esofago e il nervo laringeo ricorrente.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 08/02/2024

lauraa-24
lauraa-24 🇮🇹

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Scarica Anatomia Respiratoria: Vascolarizzazione e Struttura delle Cavità Nasali, Trachea e Polmon e più Appunti in PDF di Anatomia solo su Docsity! APPARATO RESPIRATORIO Suddivisione delle vie aeree: superiori: naso, bocca, faringe e laringe; inferiori: trachea, bronchi e polmoni (anche se sono organi pieni e non vie aeree) NASO - Def= corrisponde alla prima porzione dell’apparato respiratorio che viene attraversata dall’aria - Configurazione esterna: -RADICE: corrisponde alla porzione superiore, tra gli occhi -DORSO -APICE o PUNTA -BASE: presenta le radici, separate tra loro dalla columella, porzione cartilaginea -4 FACCE -> POSTERIORE: corrisponde al contorno dell’apertura piriforme -> INFERIORE -> 2 LATERA LI: sono separate dalle guance dal solco alare -3 MARGINI -> ANTERIORE -> 2 LATERALI dx e sx - Configurazione interna: dalla superficie in profondità troviamo 1- CUTE: sottile e mobile sopra le ossa, spessa e resistente sopra le cartilagini 2- SOTTOCUTANEO: tessuto connettivo misto a tessuto adiposo 3- MUSCOLI: si tratta di muscoli mimici, fondamentali in quanto garantiscono la mimica facciale importante per la vita di società, e costrittori e dilatatori delle narici, fondamentali per la respirazione in quanto costringono o dilatano le narici 4- MEMBRANE FIBRO-ELASTICHE: si tratta di membrane che uniscono tra di loro le cartilagini, sono molto importanti dal punto di vista estetico 5- TESSUTO FIBRO-ADIPOSO: si tratta di tessuto adiposo misto a fibre elastiche, il quale conferisce notevole mobilità. È localizzato principalmente a livello della punta e delle ali del naso 6- SCHELETRO CARTILAGINEO: è dato dall’insieme delle cartilagini ancorate tra di loro, ne esistono di diverse tipologie:  Cartilagini triangolari o laterali: si tratta di 2 cartilagini poste lateralmente al confine con le guance  Cartilagine del setto: cartilagine centrale la quale forma un processo posteriore il quale, assieme alla lamina perpendicolare dell’etmoide e al vomere, forma il setto nasale  Cartilagini alari maggiori: hanno una forma particolare, si spingono posteriormente e partecipano alla formazione della columella  Cartilagini alari minori  Cartilagini accessorie: sono presenti in numero variabile e sono differenti da individuo a individuo - Vascolarizzazione ARTERIE: -oftalmica (ramo dell’a. carotide interna) -mascellare: con la palatina ascendente e la sfenopalatina -faciale VENE: drenano tutte alla faciale anteriore e comunicano coi plessi CAVITA’ NASALI - Def= si tratta di cavità particolari, differenti per esempio dalle cavità orbitali le quali sono scavate all’interno dell’osso con gli unici fini di contenere e proteggere l’organo di senso, in quanto VUOTE, poiché non contengono alcun organo, e sono date dagli spazi delimitati dalle ossa le quali si dispongono in modo molto tortuoso e questo è di fondamentale importanza in quanto permette all’aria di rimanere il + a lungo all’interno al fine di essere correttamente riscaldata, filtrata e umidificata - Configurazione esterna: è suddivisa in 2 porzioni -VESTIBOLO: -Funge da anticamera della cavità nasale propriamente detta -Contiene una struttura detta soglia del naso/limen nasi/valvola nasale esterna (in quanto è presente quella interna superiormente) = si tratta di un restringimento dovuto alla cart alare che riduce l’entrata di aria, che risulta quindi sotto controllo. -Sono presenti inoltre le vibrisse, le quali sono fondamentali al fine di trattenere il pulviscolo macroscopico; quindi, nel vestibolo si ha una prima filtrazione dell’aria -CAVITA’ NASALI PROPRIAMENTE DETTE: presentano -FACCIA ANTERIORE: corrisponde all’apertura anteriore, ovvero le narici o aperture piriformi NB: ciclo nasale: l’aria non entra contemporaneamente in quantità uguale attraverso le due narici, ma esiste un ciclo che prevede l’alternanza ogni 3 ore delle due narici. -FACCIA POSTERIORE: corrisponde all’apertura posteriore, ovvero le coane (con forma quadrangolare e asse verticale) che immettono nella rinofaringe -TETTO o VOLTA: è dato da: -Spina del frontale -Lamina cribrosa dell’etmoide -Corpo dello sfenoide -PAVIMENTO: corrisponde anche al tetto della cavità orale, formato da: 2 ossa mascellari anteri + 2 ossa palatine post NB: se non si ha la fusione di tali ossa, non si ha la formazione del palato duro e tale patologia prende il nome di labiopalatoschisi/labbro leporino e comporta problematiche nella respirazione e alimentazione -FACCIA MEDIALE: corrisponde al setto nasale= lamina piatta che divide le cavità nasali in 2. Formato da: -Lamina perpendicolare dell’etmoide (superiormente) -Lamina del vomere (inferiormente) -Processo posteriore della cart del setto nasale -FACCE LATERALI: sono date da diverse ossa: etmoide, mascellare, conca nasale inferiore, palatino, processo pterigoideo dello sfenoide  MEATI - Def= si tratta di spazi di piccole dimensioni e piuttosto angusti individuati dai cornetti superiore e medio dell’etmoide e dal cornetto inferiore - Funzione: permettono di trattenere l’aria all’interno più a lungo, al fine di filtrarla, umidificarla e riscaldarla. Se le ossa fossero disposte in modo differente, l’aria, similmente a quanto avviene nella trachea, passerebbe velocemente e questo non permetterebbe di modificarla (riscaldarla ecc..) - Tipologia: sono 3: superiore, medio e inferiore LARINGE - Def= condotto mediano, impari e cavo, di piccole dimensioni, 4 cm lunghezza e larghezza (NB: va incontro a modificazione durante l’adolescenza: infanzia molto piccola; pubertà massimo sviluppo - > cambio voce) - Sede: regione sottoioidea, in corrispondenza di C4-C6, nella porzione anteriore del collo (=regione molto delicata, in quanto poco protetta, essendoci anteriormente solo cute e muscoli non molto spessi, per la presenza di vasi lateralmente e per essere a ridosso dell’apparato digerente (la faringe è un condotto comune a entrambi gli apparati e permette passaggio sia dell’aria sia del bolo) - Funzioni:  Respirazione: permette il passaggio dell’aria attraverso l’adito laringeo verso i polmoni.  Fonazione: processo molto complesso che avviene durante l’espirazione: la contrazione dei muscoli, localizzati al di sopra dello scheletro cartilagineo, mette in movimento le cartilagini stesse determinando a sua volta lo spostamento delle corde vocali. Esse si ’avvicinano/allontanano o diventano tese/lasse.  Deglutizione: essendo l’epiglottide connessa alla radice della lingua, nel momento in cui la lingua spinge all’indietro il bolo, e il palato molle si solleva, l’epiglottide si abbassa, chiudendo la glottide e permettendo la discesa del bolo nell’esofago. - Struttura interna: dall’esterno all’interno 1- CUTE 2- MUSCOLI: si trovano tra due cartilagini (al di sopra dello scheletro cart), importanti per la fonazi -M. CRICOTIROIDEO: tensore delle corde vocali ed è formato da due parti: retta e obliqua) -M. CRICOARITENOIDEI -> LATERALI: adducono/avvicinano le corde vocali -> POSTERIORI: abducono/allontanano le corde vocali -M. ARITONOIDEI OBLIQUI: costrittori della glottide -M ARITENOIDEO TRASVERSO: adduce/avvicinano le corde vocali -M. TIROARITENOIDEO: (fascio mediale e fascio laterale); rilassano le corde vocali 3- SCHELETRO CARTILAGINEO: 1. CART. TIROIDEA: cartilagine IALINA - ha la forma e la funzione di uno scudo -> protezione laringe solo anterior - è formata da 2 LAMINE DX e SX con INCISURA TIROIDEA SUPERIORE, ciascuna formata da: -2 FACCE: ESTERNA e INTERNA -3 MARGINI: SUP, INF e POST -> dato da una lamina verticale che forma -2 CORNI: SUP e INF -> tra essi e i rispettivi margini si formano -2 ANGOLI: SUP e INF 2. CART. CRICOIDEA: cartilagine IALINA, si ossifica con l’età - forma: -anteriormente -> ha la forma di un anello -posteriormente -> ha la forma di una lamina -lateralmente -> è presente la superficie articolare tiroidea: superficie rotondeggiante dove si inserisce il CORNO INFERIORE della cart tiroidea e permette l’articolazione con ess 3. CART. ARITENOIDEE: cartilagine IALINA, importanti nel movimento delle corde vocali - Sede: al di sopra della lamina posteriore della cart cricoidea - Forma: triangolare con -APICE in alto -BASE in basso -3 FACCE: ANTERO-LATERALE con 2 fossette (TRIANGOLARE= in cui ha inserzione il leg ventricolare e OBLUNGA= il m. tiro-aritenoideo), POSTERIORE, MEDIALE con 2 processi (MUSCOLARE= da attacco al m. crico-aritenoideo e VOCALE= al leg ventricolare) 4. CART. CORNICULATE: NON importanti nel movimento - Sede: al di sopra delle cart aritenoidee, spesso si ossificano ad esse - Forma: simile ad un uncino -> per questo sono anche dette uncinate 5. CART. CUNEIFORMI: all’interno della membrana ai lati della epiglottide, NON importanti nel movimento 6. CART TRITICEE: all’interno della membrana che unisce l’osso ioide alla cart tiroidea, sono formati da tessuto fibroso e possono calcificare 7. EPIGLOTTIDE: cartilagine ELASTICA (non ossifica mai) - Sede: al di sopra della glottide (=epi-glottide), nella faccia interna della cart tiroidea, posteriormente l’incisura tiroidea superiore, a cui è collegata tramite il LEG TIROEPIGLOTTICO con il TUBERCOLO EPIGLOTTICO - Forma: simile ad una foglia con -2 FACCE: SUPERIORE (= numerose fossette dove sono accolti vasi, nervi, ghiandole) e INFERIORE -2 MARGINI DX e SX -BASE sup -APICE o PICCIOLO o PEDUNCOLO inf -funzione: è collegata alla lingua e all’osso ioide -> nel momento in cui la lingua spinge il bolo all’indietro e il palato molle si solleva (=deglutizione), l’epiglottide si abbassa, chiudendo l’adito laringeo ARTICOLAZIONI -> si tratta di ARTRODIE: articolazione mobile in cui i 2 capi articolari sono PIATTI e quindi l’unico movimento consentito è lo scivolamento.  INTRINSECHE: si hanno tra le varie cartilagini della laringe stessa -ART CRICO-TIROIDEA: si ha tra il corno inf della cart tiroidea e la superficie articolare presente nella faccia laterale della cart cricoidea. Ha dei legamenti anteriori, posteriori e mediali con funzione di protezione. -ART CRICO-ARITENOIDEA: importante per la fonazione in quanto permette l’apertura e la chiusura della glottide -ART ARI-CORNICULATA: nell’anziano si fondono tra loro, formando un’unica cartilagine -LEG TIRO-EPIGLOTTICO: lega l’epiglottide alla cart tiroidea (o picciolo, collega l’epiglottide alla faccia interna della cart tiroidea, al di sotto dell’incisura tiroidea superiore) -LEG CRICO-CORNICULATO o GIUGALE: prende origine dai corni e si porta verso il basso, tra le 2 cartilagini aritenoidee -MEMBRANA QUADRANGOLARE: prende origine dai margini laterali dell’epiglottide e si dirige verso le corde vocali -CONO ELASTICO: prende origine dal leg vocale e va verso il basso -LEG/CORDE VOCALI: -> DEF= si dispongono trasversalmente dalla porzione interna della faccia anteriore della cart tiroidea (subito al di sotto del leg tiroepiglottico) al processo vocale della faccia mediale delle cartilagini aritenoidee -> funzione: si muovono grazie al movimento, diretto o indiretto, delle cartilagini TIROIDEA, CRICOIDEA e ARITENOIDEE -> 2 tipologie: -VERE: hanno una componente muscolare massiccia -> fonazione -FALSE: situate al di sopra di quelle vere, non partecipano alla fonazione, in quanto non essendoci il muscolo, non possono essere tese o rilassate, sono solo dei leg come altri NB: l’aria quando entra attraverso prima quelle false e poi quelle vere, quando esce prima quelle vere e poi quelle false  ESTRINSECHE: si hanno tra le cartilagini della laringe e organi esterni ad essa -MEMBRANA TIROIDEA o IOTIROIDEA: unisce l’osso ioide con la cart tiroidea. Sia intern sia ester sono presenti dei accumuli adiposi che fungono da cuscinetto protettivo. Presenta all’interno delle BORSE MUCOSE, piccoli spazi con liquido, che sembra facilitino l’innalzamento della laringe durante la deglutizione -LEG CRICOTRACHEALI: tra l’ultima cart della laringe e la trachea -LEG IOEPIGLOTTICO: lega l’osso ioide all’epiglottide, è molto lasso in quanto permette lo spostamento dell’epiglottide in basso e in alto -LEG GLOSSOEPIGLOTTICO: legano la radice della lingua all’epiglottide -LEG FARINGOEPIGLOTTICO: connette lateralmente la laringe (margine laterale dell’epiglottide) alla faringe (posta posteriormente) 4- MUCOSA RESPIRATORIA: rosa, morbida, molto irrorata - Configurazione esterna: forma simile ad una piramide triangolare -BASE: in alto, localizzata al di sotto della radice della lingua (alla quale è collegata tramite le pieghe dell’epiglottide -> leg glossoepiglottico) -APICE: in basso, in continuità con la trachea grazie alla presenza dei leg cricotracheali che la lega al 1 anello cart -3 FACCE:  2 FACCE ANTERO-LATERALI: in rapporto con cute, m. del collo (muscoli sottoioidei, platisma) e i lobi laterali della tiroide  FACCIA POSTERIORE: contenuta nella faringe, unita da connettivo lasso -2 MARGINI  MARGINE ANTERIORE: corrisponde alla cartilagine tiroidea in alto (accentuatyo e sporgente nell’uomo, prende il nome di pomo d’Adamo), carti  MARGINI LATERO-POSTERIORI: rivolti verso la colonna vertebrale, sono presenti grandi vasi (carotide comune, vena giugulare), nervo vago - Configurazione interna: suddivisa in 3 zone a seconda della glottide (=restringimento centrale, pari ad un foro molto piccol e sottile, in cui passa l’aria, delimitata dalle corde vocali + membrane) 1- ZONA SOPRAGLOTTICA o SUPERIORE o VESTIBOLO -compresa tra l’ADITO LARINGEO (=apertura superiore della laringe) e RIMA del VESTIBOLO -delimitata: -in alto e ant -> epiglottide -in basso -> legamento vestibolare/ventricolare o corda vocale falsa -post -> muscoli e cart aritenoidee -lateralmente -> membrana quadrangolare: ha origine dai margini laterali dell’epiglottide, discende in basso, circonda le corde vocali false, si ripiega su sé stessa essendo molto lassa formando degli spazi VENTRICOLI, e circonda le corde vocali vere TRACHEA - Def= si tratta di un condotto impari e mediano, ha una lunghezza pari a 12 cm nell’uomo e 10 cm nella donna - Sede: fa seguito alla laringe, si estende dal margine inferiore della cartilagine cricoidea fino all’origine dei due bronchi principali, struttura detta carena con angolo di biforcazione pari a 70 gradi (stessa conformazione della trachea), da C6->T4 - Funzione: solo conduzione dell’aria (è presente la cartilagine che impedisce gli scambi gassosi) - Struttura: è formata da 15-20 semianelli cartilaginei, legati tra loro da LEGAMENTI ANULARI, i quali presentano ciascuno: -2 MARGINI: SUPERIORE e INFERIORE -2 ESTREMITA’ rivolte posteriormente alle quali si lega il muscolo tracheale (connesso all’esofago tramite dei legamenti) -C anteriore -> CARTILAGINE (funzione: protezione ed evita il collasso) -C posteriore -> MUSCOLO TRACHEALE (funzione: la sua contrazione/rilassamento permette di controllare/regolare il passaggio dell’aria e permettere il passaggio del bolo nell’esofago, al quale si lega mediante dei legamenti) L’interno è rivestito da mucosa la quale presenta delle pieghe longitudinali - Configurazione esterna: presenta -2 ESTREMITA’: SUPERIORE (fa seguito alla laringe alla quale è legata tramite il leg crico-tracheale) -2 PORZIONI: CERVICALE e TORACICA - Rapporti: Porzione cervicale: -Anteriormente: tiroide, tessuto adiposo, vene tiroidee inf, lnn e superficialmente abbiamo muscoli: m. sottoioidei e le fasce del collo -Posteriormente: esofago -Lateralmente: nervo laringeo ricorrente sx Porzione toracica: -Anteriormente: lnn, timo, vena anonima sx e arco aortico -Lateralmente: pleure polmonari -> dx: vena cava sup e vena azygos; sx: arco aortico -Posteriormente: esofago, nervo vago e nervo laringeo ricorrente sx (se toccati o lesionati durante interventi chirurgici in quell’area o alla tiroide, una possibile complicanza è la perdita della voce) NB: comportamento del nervo laringeo ricorrente - A DX: dopo essere staccato dal nervo vago, ruota attorno alla succlavia, per poi riporsi ai lati della trachea - A SX: si stacca + in basso dal nervo vago, ruota attorno all’arco aortico, per poi portarsi ai lati della trachea -> nella porzione toracica: si trova posteriormente; nella porzione cervicale: si trova lateralmente A livello della biforcazione: pericardio e cuore - Configurazione interna: 1- TONACA MUCOSA -epitelio: respiratorio -> epit. cilindrico pseudostratificato formato da: -Cellule basali staminali: deputate al rinnovamento -Cellule cilindriche ciliate: deputate al trasporto di muco in alto alla faringe -Cellule caliciformi mucipare: secernono muco viscoso che intrappola micro e pulviscolo -Cellule P: di recente identificazione, si tratta di cellule neuroendocrine che secernono ormoni peptidici come serotonina, calcitonina, ADH, ACTH necessari per adattare il calibro della trachea e dei bronchi all’aria inspirata Es: serotonina -> stimola la contrazione della muscolatura liscia -Brush cells: di recente identificazione, ciglia + sottili e corte, simili ad un pettine (da qui il nome), si tratta di cellule sensoriali che rispondono a determinati stimoli -lamina propria: formato da fibre elastiche con numerose infiltrazioni linfonodali (è necessaria una difesa contro gli organismi presenti nell’aria 2- TONACA SOTTOMUCOSA: tessuto connettivo lasso con ghiandole tubulo-acinose composte di tipo misto 3- TONACA MUSCOLARE e CARTILAGINE 4- MEMBRANA FIBROSA: tessuto connettivo denso con fibre elastiche (nei leg. anulari) - Vascolarizzazione: ARTERIE A TIROIDEE INFERIORI A TORACICA INTERNA - Microscopia Si riconosce il semianello cartilagineo anteriormente e la componente muscolare posteriormente. Molto simile ai bronchi principali BRONCHI PRINCIPALI - Def= si tratta di due condotti cavi che si suddividono in 2 tipologie:  EXTRAPOLMONARI  INTRAPOLMONARI - Sede: originano dalla biforcazione della trachea a livello di T4-T5, con un angolo di biforcazione di 70 gradi, a livello di una struttura detta CARENA - Funzione: solo conduzione dell’aria - Struttura:  Esternamente ai polmoni: la stessa della trachea -> semianelli cartilaginei  Internamente ai polmoni: cambio graduale di conformazione, diminuzione della cartilagine la quale forma delle placche (al fine di favorire gli scambi) - Rapporti -Anteriormente: arteria polmonare e i suoi rami, arco aortico, vena cava sup e nervo vago -Posteriormente: esofago, a. e v. bronchiali, vena azygos - Configurazione interna: identica alla trachea, la componente cartilagine diminuisce progressivamente in quanto impedisce gli scambi gassosi - Vascolarizzazione: ARTERIE BRONCHIALI: sono 3 (una dx, 2 a sx) e originano dal tratto iniziale dell’aorta toracica, danno nutrimento ai bronchi stessi VENE provengono dalle V TIROIDEE INFERIORI, V BRONCHIALI, V ESOFAGEE e vanno nella V. AZYGOS - Microscopia: identici alla trachea  ALVEOLO -Def: unità funzionale, sede degli scambi gassosi che avvengono in base alla pressione dei gas (quando questa è > in un compartimento, il gas si sposta spontane nell’altro) attraverso una barriera formata da: 1-Pneumociti di tipo I (rivolti verso lo spazio alveolare) 2-Lamina basale alveolare 3-Lamina basale capillare 4-Cellule endoteliali del capillare (rivolte verso il lume capillare con sangue) -struttura: epitelio alveolare= epit pav sempl (3 tipologie di cellule) + surfacta  Pneumociti di tipo I: cellule – numerose, piatte, molto sottili con nucleo sporgente e prolungamenti che si uniscono a quelli delle cellule adiacenti, formano l’epitelio dell’alveolo  Pneumociti di tipo II: cellule + numerose e + grandi, cubiche, producono il surfactante= miscela di lipoproteine con proprietà tensioattive che impedisce il collasso degli alveoli, in quanto abbassa la tensione superficiale  Macrofagi: hanno la funzione di fagocitare le sostanze di rifiuto -Anatomia microscopica: La mucosa dell’albero bronchiale varia a seconda della funzione della porzione in cui si trova -> si tratta di un cambiamento graduale, non netto. Essa progressivamente diminuisce: -la porzione cartilaginea (in quanto la cart impedisce gli scambi gassosi) -la quantità di cellule caliciformi mucipare (in quanto il muco da esse prodotto, trovandosi in condotti di piccolo calibro, andrebbe ad ostacolare gli scambi e ostruirli) -la quantità di ciglia -> al fine di arrivare ad un epitelio PIATTO per favorire gli scambi gassosi 1- Trachea e bronchi principali: epitelio respiratorio (cilindrico pseudostratificato) 2-Bronchi lobari, zonali, subsegmentali e lobulari: epit cubico/cilindrico semplice + cell di CLARA/CLUB CELLS (=cellule cilindriche, con sup apicale arrotondata, con funzione di: difesa (detossificano l’aria) e di secrezione di una sostanza che fluidifica il muco 3-Bronchioli (intralobulari…. condotti alveolari) -> : epit cubico/cilindrico semplice +sottili fascetti di fibre muscolari (circolari, con funzione di regolare il flusso d’aria entrante nei condotti alveolare) ed elastiche 4-Alveoli -> epit pavimentoso semplice con 3 tipologie di cellule (pneumo di tipo I, II e macrofagi) - Vascolarizzazione: nei polmoni sono presenti 2 TIPI di CIRCOLAZIONE:  Circolazione POLMONARE o PICCOLO CIRCOLO Si tratta di un circolo funzionale che comprende: -A. POLMONARI (trasportano sangue DEossigenato) -V. POLMONARI (trasportano sangue Ossigenato) Le quali permettono gli SCAMBI GASSOSI al fine di ossigenare il sangue  Circolazione PROPRIA Si tratta di un circolo nutritizio che comprende: -A. BROCHIALI (trasportano sangue Ossigenato) -V. BRONCHIALI (trasportano sangue Deossigenato) Che ha la funzione di portare NUTRIMENTO alle cellule PLEURE - Def= si tratta di una membrana molto sottile e trasparente, detta membrana SIEROSA (ad essa si aggiungono il pericardio, che avvolge il cuore, e il peritoneo, che avvolge gli organi della cavità addominale) - Funzione: -conferisce protezione all’organo che ricoprono -secerne un liquido, detto liquido pleurico, che scorre all’interno dello spazio pleurico (=spazio compreso tra i due foglietti che formano la pleura), che permette all’organo di scivolare sul foglietto + interno NB: liquido pleurico=si tratta di un fluido sieroso, filtrato dai vasi della pleura PARIETALE e riassorbito dai vasi della pleura VISCERALE, una piccola quantità è drenata dai vasi linfatici e un suo eventuale accumulo corrisponde ad una situa patologica detta versamento pleurico - Struttura: è formata da 2 foglietti, separati tra loro dallo spazio pleurico  PLEURA VISCERALE -Corrisponde al foglietto + interno che aderisce intimamemnte con l’organo che avvolge -> infatti essa si approfonda nelle scissure -E’ sottile e trasparente SPAZIO PLEURICO  PLEURA PARIETALE -Corrisponde al foglietto + esterno -Avvolge la cavità toracica che accoglie i pomoni Anterior, posteri, lateralmente -> aderisce alla parte int della gabbia toracica o meglio ai muscoli che ricoprono le coste Medialmente -> ricopre gli organi contenuti nel mediastino Inferiormente -> ricopre il diaframma -E’ possibile suddividere la pleura parietale in 3 porzioni (in base alle strutture che essa ricopre)  PLEURA COSTALE -Essa è + spessa e resistente rispetto alle altre 2 pleure in quanto è rafforzata dalla FASCIA ENDOTORACICA con la quale si salda -> si crea quindi una sorta di inspessimento ulteriore a livello tra la prima costa e la C7 detto SIBSON’S FASCIA che si estende al di sopra della pleura costale, rafforzandola ulteriormente -Rapporti Anteriormente ricorpre: -fascia post dello sterno -m. trasverso del torace -vasi/nervi toracici interni + vena azygos e emyazigos Posteriormente ricorpre: -muscoli costali + coste (sup interna) -faccia laterale della colonna vertebrale Superiormente ricorpre: -apice del polmone -plesso brachiale e ganglio cervicale inf -a. e v. succlavia -a. toracica interna -a. vertebrale NB: a livello dell’apice del polmone si forma il cosiddetto apparato sospensore della pleura= formato da legamenti/tralci connettivali che si staccano dalla pleura parietale e la uniscono a strutture vicine quali:oragni molli e ossa:  Trachea  Esofago  Vertebra: leg vertebro-pleurico  Coste: leg costo-pleurico  leg scaleno-pleurico  M. scaleno minimo -> esso è presente solo in alcuni individui Funzione: permette al pomone di rimanere nella pripria sede ma con possibilità di espandersi  PLEURA DIAFRAMMATICA -E’ molto sottile e aderisce al diaframma inferiormente -Si arricchisce spesso di grasso -> forma le cosiddette pieghe adipose -Forma il seno pleuro-costo-diaframmatico= -si tratta di una cavità virtuale (=uno spazio vuoto) che permette l’espansione del pomone durante l’inspirazione -si estende dal margine inf della 6 cart costale fino all’8 spazio intercostale, posteriormnete fino alla 12  PLEURA MEDIASTINICA -Riveste la faccia mediastinica del polmone e con quella controlaterale delimita il mediastino (=spazio compreso tra le 2 pleure mediastiniche) -E’ collegata alla pleura viscerale tramite il leg polmonare il quale si stacca dall’ilo e discende verso il diaframma -Forma il seno pleuro-costo-mediastinico= -si estende lungo il margine anteriore del polmone, segnandone il percorso -sono 2 e sono molto vicini tra loro -Rapporti A sx: -tra aorta e esofago -> si forma il senp interaorticoesofageo -arco aortico -a. carotide comune e a. succlavia -nervo vago e frenico A dx: -tra v. azygos e esofago -> si forma il seno interazygosesofageo -trachea -vena cava inf -nervo vago e frenico -a. e v. freniche -aderisce al pericardio - Anatomia microscopiaca: le pleure sono formate da 3 strati:  STRATO MESOTELIALE: Formato da: -epit pavimnetoso semplice -lamina basale  STRATO SOTTOMESOTELIALE Formato da: fibre collage ed elastiche -> al fine di favorire l’espansione del polmone  STRATO SOTTOSIEROSO -E’ in continuità con lo strato sottostante la pleura, fa da collante tra esso e la pleura: ->nella pleura viscerale: è in continuità con il parenchima polmonare -> nella pleura parietale: è in continuità con la gabbia toracica NB: pleura VISCERALE: in corrispondenza dei seni sono presenti ciglia e microvilli (hanno la funzione di assorbire l’acido ialuronico del liquido pleurico per migliorare lo scivolamento tra le pleure) - Vascolarizzazione: ARTERIE
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