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Apprendimento cooperativo in classe, Sintesi del corso di Psicologia Generale

Riassunto libro "Apprendimento cooperativo in classe"

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019
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Caricato il 19/10/2019

ilabar
ilabar 🇮🇹

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Scarica Apprendimento cooperativo in classe e più Sintesi del corso in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! APPRENDIMENTO COOPERATIVO IN CLASSE 1. Cos’è l’apprendimento cooperativo Storia di Theodore Roosevelt e della sua spedizione. -> Una lezione cooperativa si conduce allo stesso modo: • insegnante prende una serie di decisioni preliminari - definisce gli obiettivi - stabilisce le dimensioni dei gruppi - sceglie un metodo per formare i gruppi - assegna i ruoli - prepara l’aula - organizza i materiali di cui gli studenti hanno bisogno per svolgere i compiti assegnati • insegnante spiega agli studenti il compito e l’impostazione cooperativa della lezione - spiega la consegna agli studenti - spiega i criteri per il raggiungimento dell’obiettivo - struttura l’interdipendenza positiva - evidenzia la responsabilità individuale - spiega i comportamenti da tenere durante la lezione • conduce la lezione, controlla e interviene: - controlla ogni gruppo di apprendimento - interviene per migliorare il lavoro sul compito e quello di gruppo - conclude la lezione • verifica e valuta: - valuta la quantità e la qualità dei risultati - si assicura che gli studenti verificano attentamente l’effettiva resa del loro gruppo di apprendimento - incarica gli studenti stessi di discutere le possibilità di miglioramento - incoraggia gli studenti a festeggiare il lavoro svolto In ogni capitolo si illustra una fase fondamentale per la strutturazione dell’apprendimento cooperativo e si fornisce un aiuto pratico e puntuale per applicare questo metodo. Cos’è l’apprendimento cooperativo? COOPERARE = lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni. L’apprendimento cooperativo è un metodo didattico che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare reciprocamente il loro apprendimento -> si distingue sia dall’apprendimento competitivo sia da quello individualistico: a differenza di questi può essere applicato a ogni compito, ogni materia e ogni curricolo. Perché usare l’apprendimento cooperativo? Sul lavoro cooperativo, competitivo e individualistico sono state condotte molte ricerche che hanno preso in esame 3 aspetti: - impegno e motivazione nel lavoro - relazioni interpersonali costruttive e positive - benessere psicologico La cooperazione permette di ottenere questi risultati: • gli studenti ottengono migliori risultati: tutti gli studenti lavorano di più e raggiungono risultati migliori, memorizzano meglio e più a lungo, sviluppano una maggiore motivazione intrinseca • relazioni più positive tra gli studenti: si creano uno spirito di squadra e rapporti di amicizia e sostegno reciproco, sia personale sia scolastico, la diversità è rispettata e apprezzata • maggiore benessere psicologico: l’adattamento psicologico degli studenti è migliore, così come il senso di autoefficacia, autostima e l’immagine del sé, gli studenti sviluppano competenze sociali e una maggiore capacità di affrontare le difficoltà e lo stress. Tipi di gruppo di apprendimento cooperativo Ci sono 3 tipi di gruppi di apprendimento cooperativo: 1. gruppi formali = la loro durata va dal tempo di una lezione ad alcune settimane, possono essere usati per insegnare contenuti e abilità anche molto diversi e assicurano il coinvolgimento attivo degli studenti nel lavoro di organizzazione del materiale e di spiazzarono, riassunto e integrazione dei nuovi contenuti nelle strutturi concettuali esistenti 2. gruppi informali = gruppi ad hoc la cui durata va da pochi minuiti al tempo di una lezione. Si possono usare durante l’insegnamento diretto per focalizzare l’attenzione degli studenti sul materiale da imparare, creare un clima favorevole all’apprendimento, indurre aspettative 3. gruppi di base = gruppi eterogenei a lungo termine con membri stabili che si scambiano il sostegno, l’aiuto, l’incoraggiamento e l’assistenza necessari per apprendere. Gli studenti possono instaurare rapporti di collaborazione e personali durevoli e significativi. 
 Si possono usare delle procedure cooperative standard per svolgere attività generali e ripetitive e gestire le routine di classe. L’uso costante di gruppi cooperativi permette di raggiungere un livello ottimale di esperienza, che si rifletterà nella capacità dell’insegnante di: - strutture in forma cooperativa ogni lezione, di ogni materia e con studenti di ogni età - usare l’apprendimento cooperativo dal 60 all’80% del tempo - descrivere accuratamente quello che sta facendo e perché, in modo da motivare gli studenti - applicare i principi della cooperazione ad altri campi, come le attività collegiali di programmazione -> Questa esperienza pratica si acquisisce attraverso un processo di perfezionamento progressivo che consiste in: I. condurre una lezione cooperativa II. valutarne l’efficacia III. riflettere sulle possibilità di strutturarla meglio IV. condurre una lezione cooperativa apportando i miglioramenti opportuni V. valutarne l’efficacia. Che tipo di gruppo sto usando? Alcuni tipi di gruppi di apprendimento facilitano lo studio, MENTRE altri ostacolano l’apprendimento creando contrasti e insoddisfazioni -> Per usare l’apprendimento cooperativo in maniera efficace occorre sapere cos’è e cosa non è un gruppo di apprendimento. Ci sono molti tipi di gruppo che possono essere usati in classe: che tipo di gruppo sto usando? • Pseudogruppo di apprendimento 
 studenti devono lavorare insieme ma non hanno alcun interesse a farlo, vedono nei compagni dei rivali da sconfiggere, si ostacolano, tendano di sviarsi e non si fidano di nessuno. Il risultato è che il potenziale complessivo del gruppo è inferiore a quello dei singoli: gli studenti imparerebbero di più se lavorassero da soli • Gruppo tradizionale di apprendimento 
 gli studenti devono lavorare insieme e accettano di farlo, i compiti sono strutturati in un modo che richiede poco lavoro in comune. Gli studenti pensano che saranno valutati singolarmente e non come membri del gruppo, all’inizio interagiscono per capire come deve essere scelto il compito, ma non hanno alcun interesse a insegnare agli altri membri del gruppo ciò che sanno. L’aiuto e la condivisione sono minimi. 
 Il risultato è che il potenziale complessivo del gruppo è superiore a quello di alcuni membri, ma gli studenti più coscienziosi e diligenti otterrebbero risultati migliori lavorando da soli. • Gruppo di apprendimento cooperativo 
 gli studenti devono lavorare insieme e sono felici di farlo. Sanno che il loro successo dipende dallo sforzo congiunto del gruppo. Presentano 5 caratteristiche specifiche: - l’obiettivo di massimizzare l’apprendimento di tutti i membri stimola e motiva gli studenti a rimboccarsi le maniche e raggiungere dei risultati superiori alle loro capacità 2. Definire gli obiettivi NON è possibile programmare una lezione senza sapere cosa si vuole ottenere: è necessario avere degli obiettivi. Ci sono 2 tipi di obiettivi che un insegnante deve definire prima di iniziare una lezione: • obiettivi didattici = stabiliscono ciò che gli studenti devono imparare e che devono essere resi adeguati al livello degli studenti attraverso un’analisi concettuale o del compito • obiettivi riguardanti le abilità sociali = stabiliscono le abilità interpersonali o di piccolo gruppo che gli studenti devono apprendere e usare durante la lezione, necessarie perché imparino a cooperare realmente —> Per programmare gli obiettivi in termini di abilità interpersonali o di piccolo gruppo l’insegnante può: - chiedere agli studenti quali abilità sociali potrebbero migliorare il lavoro del gruppo - stilare una lista delle abilità sociali da insegnare a ogni classe - monitorare i gruppi di apprendimento e identificare i problemi specifici che gli studenti incontrano nel lavoro con i compagni A volte la procedura necessaria per completare la lezioni può suggerire o richiedere l’uso di particolari abilità sociali. Per verificare come il gruppo svolga effettivamente il lavoro assegnato e se gli studenti promuovano reciprocamente il loro apprendimento si può usare un diagramma di flusso, che si costruisce nel seguente modo: - definire con chiarezza dove inizia il processo di apprendimento e dove finisce - identificare tutte le fasi effettivamente seguite dalla procedura - disegnare la sequenza delle fasi - osservare cosa il gruppo fa veramente - confrontare la prestazione effettiva con il diagramma: rivedere lo schema oppure fare un programma per migliorare la qualità delle operazioni svolte dai membri del gruppo in ogni fase. —> Perfezionando il loro lavoro, gli studenti possono rivedere sistematicamente il diagramma e la necessità di acquistare nuove abilità sociali può diventare evidente. 3. Formare i gruppi Perché gli studenti lavorino insieme è opportuno costruire in modo molto accurato il gruppo: a questo scopo occorre decidere le dimensioni del gruppo, i criteri per comporlo, la durata del gruppo e quale combinazione di gruppi verrà usata durante la lezione. Decidere le dimensioni del gruppo NON esistono dimensioni ideali, ma dipendono dagli obiettivi, dall’età, dall’esperienza degli studenti nel lavoro di gruppo, dalle materie e dalle attrezzature. 
 In generale sono composti da 2/4 persone -> più piccoli sono e meglio è. 
 Nello stabilire le dimensioni di un gruppo di apprendimento è necessario tenere in considerazioni alcuni fattori: • Migliori sono le dimensioni del gruppo e maggiori sono anche e capacità, le conoscenze, le abilità, e il numero di menti disponibili per l’acquisizione e l’elaborazione delle info. 
 Con l’aumentare della consistenza del gruppo aumenta la ricchezza della diversità dei punti di vista -> ogni componente in più nel gruppo è un’ulteriore risorsa per il gruppo stesso • Minore è il tempo disponibile e pi piccolo dovrebbe essere il gruppo in quanto sarà più efficace perché possono essere organizzati rapidamente, operano più velocemente e danno più “spazio” a ogni membro • Più il gruppo è piccolo e più è difficile che gli studenti si “imboschino”, i piccoli gruppi rendono più visibili gli sforzi dello studente e perciò rendono lo studente stesso più responsabile • Più il gruppo è grande e maggiori devono essere le abilità dei suoi membri (pag 42) -> con l’aumentare delle dimensioni le abilità interpersonali e di piccolo gruppo richieste per gestire le interazioni tra i membri diventano più complesse e sofisticate: pochi studenti possiedono già le abilità necessarie per un funzionamento effettivo del gruppo. 
 Errore: far lavorare gli studenti in gruppi di 4,5,6 persone prima che abbiano acquisito le abilità per farlo in maniera competente. • Con l’aumento delle dimensioni del gruppo diminuisce l’interazione diretta e l’affiatamento • Le dimensioni del gruppo possono essere imposte dal materiale disponibile o dalla natura specifica del gruppo • Più il gruppo è piccolo e più è facile identificare le eventuali difficoltà che gli studenti possono incontrare lavorando insieme —> Il coinvolgimento dei membri è in parte determinato dalle dimensioni del gruppo: quando i gruppi diventano troppo grandi è facile che gli studenti si lascino andare e sfruttino il lavoro altrui. 
 Il lavoro cooperativo garantisce il coinvolgimento attivo di tutti gli studenti nell’apprendimento e per questo è opportuno che siano piuttosto piccoli. Quando si valuta l’attività di questi gruppi è necessario controllare che tutti partecipino nella stessa misura. Formare i gruppi NON esistono membri ideali per i gruppi di apprendimento cooperativo: ciò che determina la produttività di un gruppi non sono le caratteristiche del singolo componente, quanto le sue abilità nel lavoro di gruppo. Prima di formare i gruppi occorrere stabilire se debbano essere omogenei o eterogenei • in alcuni casi si devono insegnare abilità specifiche o raggiungere determinati obiettivi didattici -> utile usare gruppi omogenei in termini di capacità • in generale gruppi eterogenei presentano una serie di vantaggi: - gruppi composti da studenti con background, capacità e interessi diversi espongono gli studenti a molteplici prospettive e metodi di risoluzione dei problemi e generano un maggiore squilibrio cognitivo - tendono ad esserci una maggiore riflessione ed elaborazione, un più fitto scambio di spiegazioni e una maggiore apertura prospettica nella discussione del materiali Perché i gruppi siano eterogenei si possono assegnare gli studenti usando una procedura randomizzata. I gruppi selezionati dall’insegnante possono essere omogenei o eterogenei. Quando gli studenti selezionano da sé i loro gruppi, di solito formano gruppi omogenei. Esistono diversi metodi di formazione dei gruppi: a) Procedura randomizzata
 Modo più facile ed efficace per formare i gruppi. Dividete il numero degli studenti nella classe per l’entità del gruppo desiderata (es pag.44). - personaggi letterari = dare agli studenti cartellini individuali con i nomi di personaggi letterari noti, chiedere di raggrupparsi come i personaggi appartenenti alla storia, opera teatrale o poesia - personaggi storici = cartellini con nome di un personaggio storico e chiedere di trovare gli altri membri del gruppo in base all’epoca storica - matematica = dare un problema matematico a ciascuno e chiedergli di risolverlo, trovare compagni il cui problema ha la stessa soluzione e formare un gruppo - stati e capitali = dividere il numero di studenti di una classe per due, scegliere continenti e stati mescolarli e distribuirli - aree geografiche = fate una lista di zone o stati e fate raggruppare gli studenti a seconda di quelli che preferirebbero visitare 
 b) Procedura randomizzata per livelli 
 E’ pressoché uguale all’assegnazione casuale a parte che si identificano una o due caratteristiche degli studenti e ci si assicura che uno o più studenti di ogni gruppo abbiano le stesse caratteristiche. 
 Per assegnare gli studenti ai gruppi in maniera randomizzata: - fare un elenco degli studenti in cui li si classifica da più dotato a meno dotati usando come criterio test recente, voti… - si forma il primo gruppo scegliendo lo studente più dotato, quello meno dotato e due mediamente dotati - si formano i gruppi rimanenti ripetendo la procedura SE l’insegnante forma i gruppi così che in ciascuno ci siano un maschio e una femmina di una certa etnia, e un maschio e una femmina di un’altra, da alla classe un chiaro messaggio che il sesso è l’etnia sono per lui/lei dei fattori importanti -> il fatto di evidenziare queste categorie potrebbe rafforzare gli stereotipi e i pregiudizi degli studenti. 
 QUINDI se si costruiscono i gruppi sulla base di categorie è necessario usare solo le categorie connesse alle funzioni necessarie allo svolgimento del compito del gruppo -> sottolineando le capacità personali degli studenti, l’attenzione degli studenti si focalizza sulle qualità della persona e non sul suo gruppo sociale. c) Preferenze 
 Si fa scrivere agli studenti su un foglietto lo sport, musica, cibo… che preferiscono, poi si chiede loro di cercare compagni che prediligono lo stesso d) Gruppi selezionati dall’insegnante 
 Insegnante sceglie personalmente gli studenti da assegnare ai vari gruppi: si evita che gli studenti meno dotati e quelli che si provocano con comportamenti antisociali stiano nello stesso gruppo. Uno dei metodi è quello di creare gruppi di sostegno per ogni studente isolato (pag 47) -> ci saranno maggiori probabilità che gli studenti isolati vengano coinvolti nelle attività didattiche e che riescano a instaurare un rapporto costruttivo con i compagni di classe. e) Gruppi autoselezionati
 La procedura meno raccomandata è quella di lasciare che gli studenti formino da soli i gruppi in quanto spesso non sono omogenei. Si riscontra spesso un impegno minore da parte degli studenti che non nei gruppi selezionati dall’insegnante. 
 Una soluzione è far compilare agli studenti delle liste di compagni con i quali desidererebbero lavorare e poi metterli in gruppo di apprendimento con una persona di loro scelta e uno p più studenti selezionati dall’insegnante. Durata del gruppo La durata di un gruppo dipenda dal tipo di gruppo di apprendimento cooperativo che viene usato. I gruppi di base durano almeno un anno, i gruppi di apprendimento cooperativo informale durano pochi minuti o, al massimo, una lezione. Il problema della durata di un gruppo di apprendimento cooperativo riguarda quelli formali. 
 Alcuni insegnanti mantengono i gruppi per un intero quadrimestre o anno scolastico, altri solo per il tempo necessario al completamento di un compito, un’unità o un capitolo. 
 QUINDI la cosa migliore è quella di lasciare che i gruppi stiano insieme finché riescono a alveolare efficacemente: sciogliere i gruppi che hanno difficoltà è controproducente perché gli studenti non imparano le abilità necessarie a risolvere i provami che si incontrano lavorando insieme. 
 Nell’arco di un anno ogni studente dovrebbe avere l’opportunità di lavorare con tutti gli altri. Uso delle combinazioni di gruppi di apprendimento cooperativo In molte lezioni può essere opportuno usare una combinazione di gruppi di apprendimento cooperativo formali, informali e di base, inoltre occorre variarne le dimensioni a seconda delle attività svolte. 
 E’ necessario trovare il modo di redistribuire rapidamente gli studenti in nuovi gruppi e può essere utile fare delle esercitazioni per vedere quanto tempo impiegano gli studenti a spostarsi. 4. Assegnare i ruoli Leggenda della Polinesia (pag 51). Quando occorre una cooperazione efficiente è molto utile assegnare a ciascuno un ruolo specifico, che stabilisca chi deve fare una certa cosa, quando e come deve farla Presentazione dei ruoli Un modo per introdurre il concetto di RUOLI alla classe è quello di usare l’analogia con lo sport di squadra. 5. Sistemare l’aula L’organizzazione e la disposizione dello spazio e dell’arredamento dell’aula sono fattori che possono facilitare o ostacolare l’apprendimento. La sistemazione dell’aula influire su quasi tutti i comportamenti degli studenti e degli insegnati -> è importante per molte ragioni: - la dissezione dello spazio e degli arredi dell’aula mostra simbolicamente quali sono i comportamenti che vengono considerati appropriati in classe e ciò che ci si aspetta che gli studenti facciano - l’organizzazione dell’aula può facilitare o ostacolare direttamente il rendimento scolastico - una buona organizzazione spaziale aiuta lo studente a focalizzare l’attenzione sia a livello visivo che uditivo - l’organizzazione dell’aula può determinare, positivamente o negativamente, la qualità dell’atmosfera di apprendimento. Una disposizione spaziale corretta può aiutare gli studenti a sentirsi a loro agio e a riconoscere i confini delle aree di apprendimento strutturate - l’organizzazione dell’aula può facilitare o ostacolare la gestione della classe, una buona organizzazione dello spazio serve a definire le possibilità di movimento all’interno dell’aula - l’organizzazione dell’aula può agevolare o ostacolare il funzionamento dei gruppi di apprendimento, la disposizione degli spazi dell’aula influisce sugli schemi di partecipazione dello studente alle attività didattiche, sull’autogestione dei gruppi di apprendimento. - l’organizzazione dell’aula può agevolare o ostacolare le relazioni tra studenti, influisce sulle opportunità di contatto sociale tra studenti Come sistemare l’aula: indicazioni generali Per disporre opportunamente l’aula così che gli studenti possano lavorare in gruppi è necessario rispettare alcuni principi: • i membri di un gruppo di apprendimento dovrebbero sedere “faccia a faccia”, in modo che siano abbastanza vicini per poter condividere i materiali, mantenere il contatto oculare con tutti i membri del gruppo, parlarsi a voce bassa senza disturbare gli altri gruppi e scambiarsi comodamente idee e materiali -> gli studenti tendono a condividere i materiali con i compagni seduti accanto e a interagire di più con chi hanno seduto di fronte • gli studenti dovrebbero sedere con la faccia/fianco rivolti verso la cattedra, in modo da poter vedere l’insegnante senza bisogno di girare la sedia o di assumere posizioni scomode. • i gruppi devono essere abbastanza distanziati in modo che: - non interferiscano tra di loro - l’insegnate possa raggiungere e quindi monitorare agevolmente tutti i gruppi L’organizzazione in aula dovrebbe essere abbastanza flessibile da permettere agli studenti di cambiare rapidamente la composizione e le dimensioni del gruppo Uno flessibile dello spazio: definire le aree di lavoro Occorre organizzare lo spazio in maniera flessibile. Per modificare la disposizione dei banchi e degli studenti da file a gruppi di tre, coppie o gruppi di quattro sono necessari dei punti di reperimento e confini dello spazio di lavoro ben definiti. 
 I confini si definiscono come segue: - usando etichette e segnali per delimitare le aree - usando i colori per attirare l’attenzione visiva e definire gli spazi di gruppo e individuali - delimitando le diverse aree di lavoro con del nastro adesivo - usando forme come frecce appese alle pareti o al soffitto per guidare l’attenzione - usando le luci per definire specifiche aree di lavoro - spostando i mobili per definire le aree di lavoro e di risorse - esponendo il lavoro svolto dal gruppo per definire gli spazi di lavoro La definizione delle aree di lavoro è importante anche per strutturare l’interdipendenza ambientale, che si ha quando l’organizzazione dell’aula trasmette un senso di “uno per tutti e tutti per uno”. Schemi di movimento Per un uso efficace dell’apprendimento cooperativo è necessario sistemare l’aula in modo da fornire degli schemi di movimento adeguati, perché determinano che cosa gli studenti vedono, quando lo vedono e con chi interagiscono. 
 Tali schemi dovrebbero permettere agli studenti di spostarsi rapidamente da un gruppo all’altro, è inoltre necessario che l’insegnate possa accedere facilmente a ogni gruppo e studente. Sistemazione dell’aula e problemi disciplinari La sistemazione dell’aula può contribuire a ridurre o aumentare i problemi disciplinari a cui dover far fronte. Molti dei problemi disciplinari che si manifestano in classe si presentano in quei punti dell’aula che l’insegnante non controlla, spesso si comportano male perché pensano che l’insegnante non si stia occupando di loro e che quindi non li noterà. 
 Disponendo l’aula in modo da poter accedere facilmente a tutti i gruppi e quindi controllare l’intera classe, si possono prevenire molti problemi disciplinari (pag 65). Studenti distratti in fondo all’aula ATTENZIONE agli studenti che vogliono sedersi in fondo all’aula perché questa è la postazione preferita da molti studenti problematici e quindi va tenuta particolarmente d’occhio. Questi studenti tendono a contribuire meno alle discussioni in classe, a prestare minore attenzione, a partecipare meno nel lavoro svolto nei gruppi e a conseguire risultati inferiori. Gli studenti con scarso rendimento che vengono spostati davanti tendono a migliorare rispetti a quelli che rimangono in fondo. 
 Per ovviare a questo problema si può cercare di spostare gli studenti più volte nell’aula sia durante l’anno scolastico che durante la lezione in modo che nessuno rimanga in fondo per troppo tempo. 6. Organizzare i materiali Le modalità di distribuzione dei materiali influiscono molto sula qualità del lavoro collettivo svolto dagli studenti -> prima dell’inizio della lezione occorre scegliere e organizzare opportunamente i materiali di cui gli studenti avranno bisogno per svolgere il compito assegnato e lavorare insieme cooperativamente. Il metodo cooperativo NON richiede materiali particolari MA i materiali tradizionali possono essere usati in modo particolare, così da favorire la cooperazione tra gli studenti. Esistono 7 possibilità: a) si dà a ogni studente il suo set completo di materiali b) si dà a ogni gruppo una sola copia dei materiali: limitare le risorse fornite al gruppo è uno dei modi per stabilire l’interdipendenza positiva tra i suoi membri perché in questo modo gli studenti sono “costretti” a lavorare insieme -> particolarmente efficace nei primi incontri del gruppo, se tutti hanno una copia tendono a lavorare separatamente. 
 Nel gruppo di apprendimento cooperativo si deve assicurare l’uso attivo dell’attrezzatura didattica da parte di tutti gli studenti, soprattutto nei casi in cui questa non sia sufficiente per tutti. c) si distribuisce parte del materiale a ogni studente e parte al gruppo nel suo insieme d) gli studenti possono essere resi interdipendenti distribuendo le informazioni con la procedura Jigsaw, dando cioè a ogni studente parte delle informazioni necessarie per svolgere il compito. 
 Ogni membro è responsabile della sua parte di materiale: deve studiarla, insegnarla al resto del gruppo e imparare a sua volta le informazioni fornite dagli altri. Poiché ognuno ha bisogno delle risorse degli altri per svolgere il compito, tra i membri si stabilisce l’interdipendenza di risorse. 
 -> questa procedura richiede e garantisce la partecipazione di ogni membro per il successo del gruppo. e) gli studenti possono essere resi interdipendenti distribuendo l’attrezzatura e i materiali con la procedura Jigsaw (es pag 69), dando cioè a ogni studenti parte dei materiali/attrezzi per lo svolgimento del compito f) si chiede a ogni membro di fornire un contributo specifico al prodotto collettivo g) si strutturano i materiali così da creare una competizione tra i gruppi e poter confrontare il livello di competenza raggiunto da ciascuno -> si formano dei gruppi di apprendimento cooperativo eterogenei in termini di competenza, all’interno di questi gli studenti devono assicurarsi che tutti i membri del gruppo raffinano la padronanza del materiale assegnato. I membri del gruppo studiano insieme, dopodiché tutti i gruppi della classe si confrontano in un torneo competitivo che determinerà quale gruppo abbia appreso meglio il materiale (es. pag 69). 
 Regole del gioco nei tornei di giochi a gruppi (pag 72) La scelta dei materiali per una lezione è determinata dal tipo di compito e da ciò che gli studenti faranno durante la lezione stessa. Occorre immaginare come gli studenti potrebbero lavorare in gruppo e decidere se sia effettivamente necessario che li abbiano a disposizione in ogni momento. Quando il gruppo ha già esperienza non è necessario predisporre i materiali in modo particolare, MA se il gruppo è nuovo si devono organizzare e distribuire i materiali in modo da comunicare il messaggio che la consegna va svolta con uno sforzo comune. Difficoltà nel gruppo Un’organizzazione accurata del materiale permette di evitare una serie di difficoltà di problemi comportamentali, tra cui: • lo studente non si fa coinvolgere: si può usare la procedura Jigsaw per distribuire le informazioni, i materiali e le risorse -> lo studente è quindi costretto a partecipare • l’alunno dominante: quando uno studente domina la discussione di gruppo si può contenere il suo coinvolgimento usando la procedura Jigsaw nella distribuzione delle info e dei materiali. • gli studenti stanno seduti troppo lontano l’uno dall’altro per lavorare insieme: dando al gruppo un solo corredo di materiali i suoi membri dovranno sedere più vicini l’uno dall’altro. Scheda Jigsaw per l’interdipendenza positiva Tale metodo permette di strutturare l’interdipendenza positiva tra i membri del gruppo attraverso l’interdipendenza delle risorse 1. Fornire le risorse ai gruppi cooperativi: distribuire un corredo di materiali a ogni gruppo, devono essere suddivisi per il numero dei membri del gruppo 2. Formare coppie di “studio”: gli studenti devono mettersi in coppia con un compagno, membro di un altro gruppo di apprendimento, a cui sia stata assegnata la stessa parte di materiale e svolgere insieme due compiti - apprendere e padroneggiare il loro materiale - programmare come insegnarlo agli altri membri del loro gruppo 3. Formare coppie di “preparazione all’insegnamento”: gli studenti devono mettersi con un altro compagno, membro di un altro gruppo di apprendimento, che abbia imparato lo stesso materiale e discutere insieme le modalità più efficaci per insegnare il materiale studiato agli altri membri dei rispettivi gruppi. 5. Lavoro dei gruppi cooperativi: assegnare agli studenti il compito cooperativo di - insegnare la loro area di competenza agli altri membri del gruppo - imparare il materiale insegnato dagli altri 6. Valutazione: verificare il grado di padronanza del materiale raggiunto dagli studenti. Premiare i gruppi in cui tutti membri raggiungono il criterio prestabilito. composizione. Ogni studente presenta brevemente la sua composizione, i suoi compagni la leggono e ne discutono la qualità poi compilano un modulo di valutazione per il lavoro di ogni membro. • i membri del gruppo firmano la composizione di ciascuno: la firma prova che hanno letto la composizione e che hanno contribuito al feedback per migliorare le abilità di scrittura dei compagni • il gruppo riassume ciò che ha imparato delle composizioni dei suoi membri e come quello si collega al tema della lezione 3. Coppie di domanda e risposta • A casa gli studenti si preparano alla lezione leggendo un testo e scrivendo una serie di domande riguardanti i temi principali discussi nella lettura assegnata o in altri testi. 
 Per spiegare il compito agli studenti lo si divide nelle 4 fasi seguenti: - si legge il materiale assegnato - se ne traggono 4 argomenti improntati che i compagni dovrebbero comprendere e ricordare - per ogni argomento si scrive una domanda che stimoli e metta alla prova la capacità di comprensione dei compagni - si scrivono le risposte e il numero di pagina e di paragrafo in cui si trovano, gli studenti dovrebbero evitare di fare domande su dettagli poco chiari o irrilevanti, dovrebbero scrivere domande interessanti • All’inizio di ogni lezione di formano delle coppie secondo una procedura randomizzata. L’insegnante sceglie uno studente a caso, che dovrà fare la prima domanda al partner • Il partner rispose, il primo studenti può correggere la risposta del compagno o integrarla con ulteriori informazioni • Le coppie ripetono la procedura scambiandosi i ruoli • Nel frattempo l’insegnante passa tra le coppie fornendo feedback, chiedendo quali domande abbiano preparato per il partner e aiutandoli a rispondere 8. Strutturare l’interdipendenza positiva Dopo aver spiegato il compito agli studenti, si struttura l’interdipendenza positiva perché gli studenti lavorino cooperativamente -> essa consiste nello stabilire tra gli studenti dei rapporti tali per cui nessuno possa riuscire individualmente se non con il successo dell’intero gruppo. Richiede un lavoro e un impegno continuo. Quando gli studenti capiscono il significato e l’importanza dell’interdipendenza positiva vedono che: - gli sforzi di ogi membro del gruppo sono utili e indispensabili al successo del grumi - ogni membro del gruppo deve contribuire allo sforzo comune con le sue risorse, il ruolo che riveste e la sua responsabilità Nei gruppi di apprendimento cooperativo l’interdipendenza positiva si struttura nelle 2 fasi seguenti: a) si struttura l’interdipendenza degli obiettivi b) si integra e si rafforza l’interdipendenza degli obiettivi aggiungendo quella a livello di premi, ruoli, risorse e identità Tipi di interdipendenza positiva • Interdipendenza degli obiettivi: gli studenti capiscono che possono raggiungere i loro obiettivi solo se tutti i membri del gruppo raggiungono i loro • Interdipendenza dei premi: il gruppo festeggia il suo successo e viene premiato collettivamente sia per il suo lavoro cooperative che per l’impegno individuale • Interdipendenza delle risorse: ogni membro riceve solo una parte delle info o dei materiali necessari per lo svolgimento del compito • Interdipendenza dei ruoli: ai membri del gruppo vengono assegnati ruoli complementari e interconnessi che specifichino le responsabilità che si devono assumere per svolgere il compito • Interdipendenza di identità: il gruppo si dà un’identità collettiva scegliendosi un nome, un motto, una bandiera… • Interdipendenza ambientale: si favorisce la coesione del gruppo attraverso la strutturazione dell’ambiente • Interdipendenza della fantasia:ai membro del gruppo si assegna un compito che richiede loro di immaginare di trovarsi in una situazione di pericolo e in cui devono collaborare • Interdipendenza del compito: il lavoro viene ripartito in una sequenza di fasi in modo che uno studente debba fare la sua parte perché il compagno possa svolgere la propria • Interdipendenza rispetto all’avversario: i gruppi possono essere tra loro in competizione Interdipendenza degli obiettivi Con questo tipo di interdipendenza gli studenti capiscono che possono raggiungere i loro obiettivi di apprendimento soltanto se tutti i membri del gruppo raggiungono il proprio. I membri hanno una serie di obiettivi comuni che tutti insieme si sforzano di raggiungere. Per creare l’interdipendenza degli obiettivi occorre informare gli studenti delle loro responsabilità individuali: - studiare e imparare il materiale assegnato - assicurarsi che lo studino tutti i compagni del proprio gruppo Raccoglie gli studenti dei gruppi attorno a un obiettivo comune e fornisce una ragione concreta per lavorare insieme -> l’insegnante spiega agli studenti gli obiettivi che devono raggiungere: • ottenere test individuali un punteggio superiore a un criterio prestabilito • migliorare le prestazioni precedenti • il gruppo dovrebbe ottenere un punteggio complessivo superiore a un criterio prestabilito • svolgere un lavoro o un progetto di gruppo Perché l’insegnate e gli studenti comprendano appieno l’importanza dell’interdipendenza degli obiettivi occorre molta esperienza -> a questo scopo si può chiedere che il prodotto del gruppo vengano firmate da tutti i membri: la firma dello studente significa quanto segue: - sono d’accordo con la risposta del gruppo - ho acquisito la padronanza del materiale da studiare e delle procedure richieste - sono sicuro che tutti i membri di questo gruppo hanno acquisito la padronanza del materiale da studiare e delle procedure richieste Altri tipi di interdipendenza positiva Spesso l’interdipendenza per obiettivi deve essere integrata con altri tipi di interdipendenza, come quella a livello di premi, ruoli, risorse o identità. L’interdipendenza dei premi si struttura quando gli studenti si congratulano tra loro per i successi comuni: il fatto di festeggiare regolarmente gli sforzi e i successi del gruppo contribuisce a migliorare la qualità della cooperazione perché mostra ai ragazzi che: - insieme hanno realizzato qualcosa che andava oltre le capacità individuali - gli sforzi di ogni membro hanno contribuito al bene comune - gli sforzi di ciascuno vengono apprezzati - ogni membro viene rispettato come individuo Si possono usare dei premi da assegnare quando tutti i membri del gruppo raggiungono singolarmente un livello pari al criterio prestabilito o quando il punteggio complessivo del gruppo è soddisfacente. Alcuni studenti rifiutano di assumersi responsabilità e si comportano come se non gli importasse nulla se gli altri membri imparano o no -> si dovrebbe dare un premio di gruppo particolarmente ambito dallo studente svogliato. Esempio (pag 91) L’interdipendenza di ruolo si struttura assegnando ai membri funzioni e quindi ruoli complementari e interconnessi che specifichino le responsabilità che il singolo deve assumersi perché il gruppo possa svolgere il compito comune. 
 Nei gruppi cooperativi le responsabilità vanno distribuite in ruoli che aiutino il gruppo a: - riunirsi e organizzarsi - funzionare efficacemente - apprendere nuove conoscenze e integrarle con quelle che già possiedono sull’argomento da studiare - stimolare la riflessione così che i compagni migliorino la loro capacità di ragionamento L’interdipendenza di risorse si struttura fornendo a ogni membro del gruppo solo una parte delle info, dei materiali o delle risorse. Alcuni metodi per strutturare l’interdipendenza di risorse sono i soggetti - limitare le risorse fornite al gruppo - suddividere il materiale in modo che ognuno abbia solo una parte delle informazioni necessarie allo svolgimento del compito -> i membri del gruppo devono perciò mettere in comune le informazioni in loro possesso con quelle dei compagni - distribuire i materiali in modo che ogni membro ne abbia solo una parte - fare in modo che ogni alunno contribuisca con un suo prodotto distinguibile al prodotto comune Interdipendenza di identità significa creare un’identità di gruppo tramite l’uso di un nome o di un simbolo che lo rappresenti -> questo favorisce la coesione all’interno del gruppo. Interdipendenza ambientale si struttura favorendo i legami all’interno del gruppo attraverso l’uso di un determinato ambiente. Interdipendenza della fantasia consiste nel mettere gli studenti in situazioni ipotetiche in cui devono risolvere un problema. 
 Interdipendenza dei compiti significa suddividere il lavoro in fasi così che lo studente debba completare il suo compito prima che il compagno possa proseguire con il lavoro. Interdipendenza rispetto all’avversario si struttura attraverso una competizione in cui i gruppi competono per vedere chi ottiene i risultati migliori. Strutturare una forte indipendenza positiva tra i memori del gruppo è molto importante perché l’interdipendenza è il principale agente di coesione e sta alla base dell’impegno reciproco per il benessere e il successo dell’intero gruppo. —> Senza interdipendenza positiva la cooperazione non è possibile: essa è quindi l’aspetto più importante di cui tenere conto nell’uso dei gruppi di apprendimento. Cooperazione intergruppo I risultati positivi dell’applicazione del metodo dell’apprendimento cooperativo possono essere estesi a tutta la classe attraverso la cooperazione intergruppo. Responsabilità individuale La responsabilità individuale serve a far capire che non si può sfruttare il lavoro altrui, né oziare, né vivere alle spalle del gruppo: tutti devono contribuire con le loro risorse e il loro impegno. Per strutturare la responsabilità di gruppo occorre che l’insegnante valuti la prestazione complessiva del gruppo, il quale confonderà poi il giudizio con le prestazioni standard e discuterà le possibilità di migliorare la sua efficacia. 
 Per strutturare la responsabilità individuale si applica invece la procedura che segue: • l’insegnante valuta le prestazioni di ogni studente e informa questo e il suo gruppo dei risultati ottenuti • il singolo e il gruppo confrontano i risultati con lo standard prestito. Questo feedback permette agli studenti di: - apprezzare lo sforzo comune - scambiarsi aiuto, assistenza e incoraggiamento - senso di innaturalezza nell’applicazione dell’abilità - uso efficace ma meccanico dell’abilità - uso naturale: l’abilità è ormai parte integrante del repertorio comportamentale dello studente Ci sono 3 regole per insegnare un’abilità agli studenti: • essere specifici = definire ogni abilità sociale in termini concreti e operativi • andare per gradi = meglio evitare di sovraccaricare gli studenti con più abilità sociali di quante possano impararne in una sola volta • esercizio = far fare pratica delle abilità una o due volte non basta, si deve continuare a esercitare un’abilità fino a che gli studenti non la abbiano integrata nel loro repertorio comportamentale. 10.La lezione cooperativa Per tutte le operazioni gli studenti possono utilizzare la serie di procedure cooperative che segue: a) Prendere appunti in coppie 
 Dagli appunti dello studente si può capire cosa impari durante la lezione durante il ripasso. 
 Molti alunni imparano in maniera incompleta per diversi motivi -> è quindi opportuno che gli studenti imparino a prendere e studiare meglio gli appunti. - si suddividono gli studenti in coppia: devono concentrarsi su come aumentare la qualità e la quantità degli appunti presi durante la lezione. 
 Obiettivo cooperativo: produrre un corredo di appunti accurati che permetta di imparare e ripassare il materiale trattato nella lezione - ogni 10 minuti circa si interrompe la lezione egli studenti condividono i loro appunti e ciascuno prende spunto dalle note del suo partner per migliorare le proprie b) Ricapitolare con il compagno di banco
 Le discussione con l’intera classe sono una pratica comune, un’altra possibilità, con cui l’insegnante può assicurarsi che tutti gli studenti apprendano attivamente (e nessuno sia passivo), è chiedere all’intera classe di spiegare le nozioni date o di riassumere lavorando in coppie. - Gli studenti devono spiegare a un compagno le loro risposte e motivarle -> obiettivo: formulare una risposta comune che entrambi ritengano completa e corretta - Gli studenti rispondono a una domanda che richiede loro di riassumere quanto è stato detto durante la lezione - Gli studenti si rivolgono al compagno di banco e confrontano le rispose e il ragionamento attraverso il quale le hanno prodotte - Gli studenti ascoltano attentamente la spiegazione del partner - Gli studenti devono formulare una nuova risposta, migliore di quelle individuali iniziali - L’insegnante monitora le coppie e le aiuta ad applicare la procedura. c) Analizzare il testo in coppie 
 Lavorando in coppie cooperative gli studenti possono svolgere in modo molto più efficace i compiti di lettura. - Si suddivide la classe in coppie composte da uno bravo in lettura e da uno con difficoltà -> obiettivo: entrambi siano poi in grado di spiegare in modo corretto e accurato il contenuto del materiale assegnato - Il compito consiste nell’imparare il materiale da leggere, capire il contenuto -> obiettivo: i due studenti definiscano di comune accordo il significato di ogni paragrafo, facciano un riassunto comune e poi spieghino il contenuto all’insegnante. - La procedura che le coppie di studenti devono seguire è la seguente (pag 105). - Durante la lezione l’insegnante: ★ monitora le coppie e finisce aiuto ★ verifica la responsabilità individuale chiedendo ad alcuni studenti a caso di riassumere ★ ricorda loro che possono cooperare anche tra coppie diverse I compiti di lettura e comprensione del testo possono essere svolti anche in gruppi di tre o applicando il metodo Jigsaw. d) Comprendere il testo in gruppi di tre
 Compiti: - leggere e rispondere alle domande di comprensione - esercitare l’abilità di controllare 
 Scopo del compito: tutti devono essere in grado di rispondere correttamente alle domande di comprensione
 
 Obiettivi cooperativi: - il gruppo deve fornire una serie di risposte sulle quali tutti siano d’accordo e che tutti sappiano spiegare - per facilitare il lavoro del gruppo si affida a ogni membro una funzione e un ruolo specifico Responsabilità individuale: - si sceglie a caso uno studente che spigai le risposte del gruppo - si somministra un test individuale sulla lettura assegnata - si chiede a ogni studente di spiegare le risposte del suo gruppo a un altro Cooperazione intergruppo: se occorre si confrontano le procedure, le risposte e le strategie con un altro gruppo. e) Medito Jigsaw
 Tale metodo fornisce un’alternativa alla lezione tradizionale e alla lettura individuale. 
 Si formano i gruppi cooperativi, si da a tutti lo stesso argomento da studiare e si distribuisce il materiale in modo che ogni studente abbia solo una parte del necessario per svolgerete il compito assegnato. 
 Ognuno impara la sua parte di materiale e la insegna poi agli altri membri del gruppo, dopodiché il gruppo fa una sintesi delle informazioni fornite dai singoli membri. 
 Ogni studente deve partecipare attivamente perché il suo gruppo abbia successo -> ogni studente deve svolgere il suo compito e contribuire al raggiungimento dell’obbiettivo cooperativo, ossia assicurarsi che ogni membro del suo gruppo faccia altrettanto. 
 La procedura si articola nelle seguenti fasi: • Fornire il materiale ai gruppi cooperativi: si formano i gruppi cooperativi e si distribuisce loro un corredo di materiali • Formare coppie di studio: si chiede agli studenti di mettersi in coppia con un membro di un altro gruppo che abbia ricevuto la stessa parte di materiale. 
 Gli studenti hanno 2 compiti - imparare la loro parte dei materiali fino a padroneggiarla perfettamente - programmare l’insegnamento della loro parte del materiale agli altri membri del gruppo Gli studenti devono leggere la loro parte insieme, usando la procedura per la lettura di coppia (pag 108) -> devono elencare i punti principali che intendono insegnare, annotare alcuni suggerimenti pratici su come insegnarli, preparare uno schema che faciliti e chiarisca la spiegazione e studiare delle procedure per coinvolgere attivamente i loro compagni. 
 L’obbiettivo cooperativo consiste nel preparare insieme un programma di insegnamento del quale si faranno due copie. • Formare coppie di preparazione all’insegnamento: studenti devono mettersi in coppia con un altro compagno di un altro gruppo che abbia la loro stessa parte di materiale, ma che era in una copia di studio diversa. Il compito cooperative chiede a entrambi gli studenti della coppia di esercitarsi a sufficienza per poter poi insegnare ai compagni del proprio gruppo. • Lavoro nei gruppi cooperativi: gli studenti ritornano ai loro gruppi cooperativi -> i compiti sono: - insegnare la parte di materiale che hanno studiato gli altri membri - imparare il materiale insegnanti dagli altri membri • Monitoraggio: mentre le coppie e i gruppi cooperativi lavorano, l’insegnante deve girare di gruppo in gruppo aiutando gli studenti ad applicare correttamente le procedure • Valutazione: si verifica il livello di padronanza del materiale con un test individuale f) Scrivere e correggere un testo in coppie
 Può essere usato per scrivere una relazione, un tema, un riassunto…
 Compito: scrivere una composizione e correggere quella degli altri 
 Scopo del compito: scrivere una buona composizione 
 Obiettivo cooperativo: tutti i membri del gruppo devono verificare che la composizione di ciascuno soddisfaccia pienamente i criteri stabiliti dall’insegnante. 
 Responsabilità individuale: ogni studente deve scrivere la sua composizione 
 Procedura (pag 110) 
 
 -> Mentre gli studenti lavorano l’insegnante monitora le coppie e se necessario interviene per aiutare gli studenti ad applicare con competenza le abilità cooperative e di scrittura. 
 Quando gli studenti hanno terminato le loro composizioni discutono l’efficacia del lavoro comune, stabiliscono quali comportamenti dovranno perfezionare. g) Fare esercizi e ripassare in coppie
 Il metodo di apprendimento cooperativo è utile anche per le esercitazioni 
 Compito: risolvere correttamente dei problemi o esercitarsi nell’applicazione di una procedura. 
 Obiettivo cooperativo: entrambi i membri delle coppie devono capire le strategie e le procedure necessarie per risolvere correttamente i problemi. L’insegnante assegna due funzioni: spiegare e controllare l’accuratezza.
 Responsabilità individuale: si sceglie a caso uno studente che spieghi come risolvere un problema. 
 Procedura: si formano le coppie, che si uniscono poi in gruppi di quattro e applicano una precisa procedura (pag 111). h) Controversie in classe
 La controversia in classe è uno dei mezzi didattici più efficaci e importanti che l’insegnante ha a disposizione per migliorare l’apprendimento. E’ una forma avanzata di apprendimento cooperativo e si struttura nelle seguenti fasi: - si sceglie un argomento che gli studenti conoscano in modo sufficientemente approfondito e sul quale si possano sviluppare due tesi diversi da sostenere con argomentazioni opposte. - si formano gruppi di 4, suddivisi in coppie avversarie alle quali si assegnano una tesi e delle argomentazioni pro e contro. In ogni coppia dovrebbe esserci uno studente bravo nella lettura o nella ricerca - si assegnano a ogni coppia i compiti di: imparare la propria tesi e sostenerla, ricercare ulteriori dati a sostegno, preparare una serie di argomenti persuasivi per sostenere la propria posizione e preparare una presentazione persuasiva da consegnare all’altra coppia - si evidenziano gli obiettivi cooperativi: raggiungere consenso sul tema proposto e la padronanza di tutte le info connesse - ogni coppia presenta la sua posizione all’altra: si possono usare strumenti diversi - gli studenti devono discutere il tema proposto in modo da scambiarsi informazioni e idee: perché gli studenti riflettano e ragionino in modo critico occorre che le argomentazioni che propongono vengano analizzate attentamente e messe in discussione (pag 113) - usare una scheda di osservazione formale per rilevare la frequenza con cui gli studenti manifestano i comportanti richiesti - non si deve cercare di osservare troppi comportamenti diversi per volta: per le prime volte è bene osservarne da un minimo di 2 a un massimo di 4, poi tutti i comportamenti inclusi - qualche volta, oltre alla scheda di rilevazione, si può usare una semplice check-list (pag 128) - focalizzare l’attenzione sui comportamenti postivi - integrare e completare i dati sulla frequenza con appunti sulle Lezioni specifiche degli studenti: utile osservazione delle interazioni adeguate - insegnare agli studenti le procedure di rilevazione: avvalersi dell’aiuto degli studenti è importante anche perché possono ottenere dati più completi sul funzionamento di ogni gruppo. 
 La collaborazione può essere richiesta agli studenti di ogni età, questo ruolo può essere assegnato anche per dare allo studente un’opportunità di acquisire o migliore le abilità necessarie a lavorare efficacemente in gruppo. 
 Esempio (pag 122) - quando nelle osservazioni ci si avvale dell’aiuto degli studenti bisogna lasciare al gruppo un pò di tempo alla fine della lezione per insegnare all’osservatore quello che hanno appena studiato - prima di introdurre degli osservatori è opportuno che gli studenti facciano sufficiente esperienza dell’apprendimento cooperativo così da capire esattamente in cosa consiste questo metodo. - per coinvolgere gli studenti nell’osservazione si possono proporre dei giochi come quello della “persona misteriosa” (pag 122) Osservazioni informali (o non strutturate o aneddotiche) Significa registrare eventi significativi e specifici che si verificano nel gruppo. Si “spiano” i gruppi compiendo osservazioni specifiche: - abbastanza brevi da poter essere annotate velocemente - che colgano un aspetto importante del comportamento di uno o più studenti - che aiutino a valutare l’efficacia dell’applicazione del metodo cooperativo 
 Si registrano i fatti positivi e, dopo averli utilizzati per dare un feedback positivo allo studente, li si riporta sulla sua scheda personale, che può essere usata durante le udienze con i genitori per dare esempi delle competenze e delle qualità dello studente. Come intervenire nei gruppi di apprendimento cooperativo Sulla base delle osservazioni svolte, l’insegnate interviene per facilitare il lavoro sul compito o la cooperazione di un gruppo (fig. pag. 123/130) Come fornire assistenza al compito Ascoltando gli studenti che spiegano ai compagni di gruppo come si risolve un problema o come si svolge un compito, l’insegnante può stabilire meglio e con maggiore precisione il loro livello di apprendimento e le loro aree di difficoltà che non deducendoli dalle risposte ai test o dai compiti a casa. Attraverso il lavoro cooperative gli studenti esprimono i loro processi cognitivi, che possono così essere esaminati e discussi. 
 La verbalizzazione permette di osservare come gli studenti costruiscono la loro conoscenza della materia e di intervenire quando necessario per aiutarli a capire. 
 Quando si procede al monitoraggio dei gruppi è opportuno ripetere e chiarire le istruzioni -> nella discussione dei concetti e delle informazioni da imparare si dovrebbe usare un linguaggio il più possibile preciso e rilevante.
 L’uso di espressioni specifiche rafforza gli apprendimenti e favorisce la generalizzazione aiutando gli studenti a riflettere sulle operazioni che compiono. Uno modo per intervenire è interrogare un gruppo, tre domande standard: - che cosa state facendo? - perché? - a cosa vi servirà? 
 Come intervenire per insegnare le abilità per il lavoro di squadra Dall’osservazione dei gruppi l’insegnante può avere un quadro delle abilità sociali degli studenti: - identificare gli studenti privi delle abilità sociali necessarie - identificare gli schemi di intenzione inefficaci e disgreganti, insegnare le abilità per il lavoro di squadra necessarie per eliminarli e sostituirli con schemi di interazione costruttivi - fornire opportunità positive: dando la possibilità di usare le abilità nel lavoro di squadra per agevolare l’apprendimento, facendo rilevare che stanno inconsapevolmente applicando una delle abilità richieste, riconoscendo le azioni efficaci con un feedback positivo, festeggiando il contributo dello studente. Esempio caso (pag 125) Come incoraggiare l’automonitoraggio 
 L’automonitoraggio si incoraggia facendo verificare a ogni studente la frequenza e l’efficacia con cui lui o lei hanno applicato le abilità e hanno eseguito le azioni richieste. 
 Ogni membro del gruppo compila una check-list: le domande possono riguardare quello che hanno fatto singolarmente o in gruppo. 
 -> lo studente raccoglie le valutazioni sulle sue prestazioni dai compagni: permettono di fornire loro un feedback sull’efficacia delle loro iniziative e dei loro comportanti. 
 Le valutazioni sulle prestazioni complessive del gruppo permettono di identificare e discutere le azioni che hanno favorito o ostacolato il suo lavoro. Inoltre i membri del gruppo usano i dati rilevati per analizzare la qualità del lavoro comune (esempio pag 126) 12.Chiudere la lezione Per chiudere la lezione, l’aspetto più importante che occorre considerare è chi devia farlo, se l’insegnate p gli studenti -> l’insegnante sa che: - solo gli studenti possono chiudere la lezione - chiudere una lezione è un processo attivo, non passivo - il modo migliore per farlo è spiegare agli altri cosa si è imparato Gli insegnanti possono aiutare gli studenti a chiudere la lezione, fornendo delle procedure di strutturazione e facilitazione, MA non sostituirsi ad essi. I modi più efficaci per chiudere una lezione sono quelli cooperativi: a) Discussione focalizzata in gruppi
 Gli studenti chiudono la lezione rielaborando i contenuti appresi e spiegandoli altri altri, il ruolo dell’insegnante consiste in: - radunare gli studenti nei loro gruppi cooperativi - chiedere agli studenti di riassumere ciò che hanno imparato degli argomenti trattati durante la lezione. 
 Obiettivo cooperativo: gli studenti devono dare una serie di risposte da discutere e concordare con il gruppo, tutti devono essere in grado di spiegarle. 
 Chiudere al gruppo di scrivere: argomento della lezione, 5 cose più importanti che hanno imparato, 2 domande che vorrebbero fare. 
 Discutendo gli studenti organizzano concettualmente le info apprese e le integrano in quelle preesistenti - raccogliere le risposte dei gruppi e registrarle, in modo da sottolineare l’importanza di questa procedura cooperativa e poter valutare l’apprendimento degli studenti. 
 I fogli dovranno essere riconsegnati con delle note che aiutino gli studenti a migliorare il loro lavoro cooperativo b) Sintesi in coppie
 Si suddividono gli studenti in coppie e si chiede loro di scrivere una breve sintesi che contenga: argomenti principali trattati a lezione, eventuali domande e dubbi. 
 Si struttura il compito cooperativamente chiedendo una sola sintesi per coppia, in cui devono scrivere: - paragrafo introduttivo: delinea gli argomenti della lezione - definizioni chiare dei concetti e dei termini - riassunto e giudizio del materiale trattato - descrizione e valutazione del significato pratico del materiale trattato - tutto ciò che conosco su quell’argomento e che a lezione non è stato detto c) Completare gli appunti in coppie
 Gli studenti ripassano e completano i loro appunti, riflettendo sulla lezione e scrivendo le informazioni e i concetti principali che sono stati presentati. 
 Il ruolo dell’insegnante consiste nel raggruppare gli studenti in coppie e nel dare il compito di scrivere appunti completi. 
 Obiettivo cooperativo: assicurarsi di avere un corredo completo, ampio e accurato di appunti. 
 Uno studente riassume all’altro i suoi appunti, l’altro studente fa altrettanto poi i due studenti completano i loro appunti e firmano quelli del compagno per indicare che li ritiene completi, chiari e accurati. 13.Verifica e valutazione dell’apprendimento Come si verifica l’apprendimento La verifica e la valutazione dell’apprendimento scolastico sono responsabilità dell’insegnante tra loro strettamente collegate: - verifica = raccolta dei dati necessari a formulare un giudizio - valutazione = giudizio di valore formulato sulla base dei dati disponibili Ci sono 5 regole per verificare e valutare: • il processo di verifica e di valutazione deve svolgersi nel contesto dei gruppi di apprendimento • verificare con costanza e sistematicità: studenti hanno bisogno di un feedback continuo e individuale • gli studenti devono essere coinvolti direttamente nella verifica del livello di apprendimento propio e dei compagni • per la verifica e la valutazione è opportuno usare un sistema basato su criteri oggettivi: opportuno evitare di fare confronti tra gli studenti perché potrebbe rivelarsi controproducente • usare metodi di verifica diversi: metodi di “qualità totale”, basati sulla prestazione o di verifica “autentica”. Per ogni classe l’insegnate deve preparare un piano di verifica, che può focalizzarsi sui seguenti aspetti: a) Processi di apprendimento 
 Per migliorare costantemente la qualità del lavoro degli studenti, devono essere sottoposti a una verifica continua. E’ importante concentrarsi sulla verifica e sul miglioramento più dei processi che non dei risultati -> apprendimento di qualità totale: attraverso il miglioramento continuo dei processi di apprendimento, migliorano costantemente anche la qualità e la quantità dei “prodotti”, per raggiugnere ciò si devono formare dei gruppi in cui tutti si assumono la responsabilità per la qualità del lavoro degli altri. b) Risultati dell’apprendimento
 Per verificare quanto gli studenti abbiano appreso in una lezione è necessario misurare direttamente la qualità e la quantità della loro preparazione -> misurazione delle prestazione: gli studenti devono dimostrare le loro conoscenze applicandole e utilizzandole concretamente (temi, progetti, filmati…). c) Contesto di verifica
 La verifica autentico richiede che gli studenti dimostrano la padronanza delle abilità o delle procedure acquisite in un contesto “reale”. Si possono assegnare compiti da svolgere o problemi da Miti da sfatare sulla verifica e la valutazione in gruppo (pag 146) • Nella verifica si devono assegnare dei giudizi: verificare significa raccogliere dati -> deve aiutare gli studenti a migliorare evidenziano quali siano i loro punti forti e deboli e come possano superare le loro difficoltà. • Gli insegnanti devono leggere tutti i compiti e fornire un feedback: il coinvolgimento degli studenti nella verifica non toglie che l’insegnante debba sempre monitorare accuratamente il lavoro nei gruppi e fornire un feedback immediato e sui compiti svolti • Non è possibile coinvolgere gli studenti nella verifica: se si insegna loro come fare, gli studenti possono verificare l’apprendimento sia proprio che dei compagni di gruppo. • Coinvolgere gli studenti nella verifica significa sottrarre tempo prezioso all’apprendimento, a scapito della preparazione: coinvolgere gli studenti nella verifica non soltanto non è uno spreco di tempo, ma è una parte fondamentale dell’insegnamento. • La verifica è una responsabilità dell’insegnante, non degli studenti: • La verifica in gruppo impedisce quella individuale 14.Valutazione in gruppo Efficienza del gruppo: riflessione e analisi Al termine della lezione gli studenti devono riflettere sul lavoro svolto nel gruppo e analizzarne i vari aspetti -> scopo: identificare i comportamenti positivi e negativi dei singoli memori e decidere quali mantenere o eliminare. Riflessione e analisi servono a migliorare il lavoro di gruppo e i risultati, e a responsabilizzare di più il singolo studente, di cui vengono valutati l’impegno e le abilità. 
 La discussione può svolgersi nel piccolo gruppo o coinvolgere l’intera classe e si compone di 3 aspetti: - feedback: ogni studente e ogni gruppo deve ricevere e dare dei feedback sull’efficacia del lavoro cooperativo e sul compito - riflessione: gli studenti riflettono sul feedback ricevuto - obiettivi di miglioramento: insegnante aiuta i singoli studenti e i gruppi a definire degli obiettivi per migliorare la qualità del loro lavoro - lodi: insegnante incoraggia gli studenti a congratularsi a vicenda Per iniziare la discussione gli studenti possono: - elencare 3 cose che il gruppo ha fatto bene insieme e una che potrebbe fare meglio - pensare a un contributo particolare che ogni membro ha dato per aiutare - complimentarsi con gli altri membri del gruppo per il lavoro svolto - misurare la propria capacità di applicare una certa abilità cooperativa assegnandosi un punteggio da 1 a 10 
 Perché il feedback individuale sia efficace e non controproducente deve essere trasmesso in modo non minaccioso -> opportuno tenere a mente alcuni principi: • focalizzare il feedback sul comportamento • essere descrittivi • essere specifici e concreti • fornire un feedback immediato • evidenziare soprattutto le azioni positive Dare e ricevere feedback Per strutturare la valutazione bisogna assicurarsi che i singoli studenti ricevano FEEDBACK = insieme di info sul rendimento reale da confrontare con i criteri di rendimento ideali. -> Se fornito correttamente, stimola e guida gli studenti verso un miglioramento delle prestazioni proprie e del gruppo, così che lo scarto tra quelle reali e ideali diminuisca. Per accertarsi che ogni membro del gruppo riceva un feedback positivo è opportuno rispettare i seguenti principi: • gruppo deve focalizzarsi su uno studente per volta, al quale dirà una cosa che lui/lei ha fatto e che ha contribuito a migliorare l’efficacia del lavoro di gruppo • ognuno deve scrivere un commento positivo sulla partecipazione dei compagni al lavoro del gruppo • ognuno deve commentare le abilità sociali dei compagni rispondendo alle domande seguenti (pag 151) Questa procedura può anche essere svolta oralmente Discussione in gruppo Alla fine della lezione gli studenti devono riflettere sulla sessione di gruppo appena terminata e analizzarla per vedere cosa abbia favorito o ostacolato l’apprendimento e se i comportamenti specifici siano stati positivi o negativi. 
 Per mantenere la discussione vivace e interessante, è opportuno differenziare le procedure di analisi dei dati raccolti sull’interazione nel gruppo (pag 151). 
 L’insegnante può controllare il funzionamento di ogni gruppo chiedendo una sintesi della discussione, che verrà messa nella cartella del gruppo e consegnata alla fine della lezione. 
 Inserendo nei compiti una domanda finale sulla discussione di gruppo, si mostra agli studenti che essa è parte integrante dell’apprendimento. 
 Discussione in classe Oltre alla discussione nei piccoli gruppi è necessario che periodicamente venga coinvolta l’intera classe: - l’inelegante può condividere le sue osservazioni con tutta la classe. E’ utile registrare con regolarità i processi della classe, quando la classe raggiunge il criterio di rendimento prestabilito, le si può fare un premio. - per disporre di informazioni complete sull’andamento della classe l’insegnante può integrare le sue osservazioni con quelle raccolte dagli studenti ed eventualmente inserire tutti questi dati in un diagramma - si può chiedere agli studenti di descrivere cosa hanno fatto per agitarsi, discutere brevemente le risposte dei membri e condividere le risposte del gruppo con la classe. Per imparare dalle proprie esperienze è necessario riflettere su di esse. Obiettivi per il miglioramento del gruppo L’insegnante dovrebbe incoraggiare gli studenti a porsi degli obiettivi di miglioramento. 
 Dopo aver riflettuto sui dati di osservazione e di autovalutazione, gli studenti devono definire degli obiettivi da raggiungere nella lezione successiva, specificando cosa intendano fare concretamente per conseguirli. Alcune procedure per la definizione degli obiettivi sono le seguenti: - definire gli obiettivi nell’ambito interpersonale: lo studente/gruppo sceglie una particolare abilità sociali da migliorare nella lezione seguente - discutere le iniziative utili: durante la discussione ogni gruppo discute e concorda le azioni utili a migliorare le sue abilità sociali. Poi le riferisce all’insegnante, che le scrive alla lavagna e nella lezione successiva le rilegge. - riflettere e programmare: dopo ogni lezione cooperativa ogni studente risponde a precise domande per iscritto (pag 153) - esercitarsi: gli studenti possono anche pensare alle situazioni esterne alla classe in cui applicare le abilità sociali che imparano a lezione. Festeggiamenti e gratificazioni 
 Le congratulazioni dei compagni sono più efficaci dei giudizi e dei premi -> gli sforzi individuali che contribuiscono al successo del gruppo devono essere riconosciuti, apprezzati e incoraggiati. Il fatto che gli studenti si sentano utili, apprezzati e rispettati, contribuisce a promuovere l’impegno e a creare entusiasmo nel lavoro di gruppo e un senso di auto efficacia nella padronanza della materia e nel lavoro cooperativo. Ostacoli alla discussione Alcuni ostacoli dei più comuni alla discussione di gruppo, per ognuno dei quali si suggeriscono delle soluzioni: - non c’è tempo sufficiente per la discussione: molti insegnanti pensano di non avere tempo per la discussione, in questi casi è necessario fare una discussione breve e rapida e anche se i ragazzi non hanno finito il compito, fare comunque la discussione e chiedere loro di completare la consegna a casa o nella lezione successiva - la discussione rimane sul vago: esistono alcuni rimedi tra cui porre domande specifiche che richiedono risposte dettagliate, avvalersi di studenti osservatori che registrino la frequenza dei comportamenti e porre ai gruppi domande specifiche - gli studenti non sembrano coinvolti: in alcuni casi è opportuno chiedere una relazione scritta, usare selle schede di valutazione, affida agli studenti meno coinvolti il compito di registrare i dati e assegnare punti extra per le relazioni sulla discussione - le reazioni sono incomplete: è necessario far firmare agli studenti il foglio di discussione di gruppo per indicare che lo hanno controllato e assegnare punti extra se la relazione è completa e corretta - nella discussione gli studenti fanno cattivo uso delle abilità cooperative: quando gli studenti non partecipano alla discussione l’insegnante deve poter intervenire per assegnare ruoli specifici per la discussione e fare osservare la discussione da un membro del gruppo e fare discutere al gruppo i dati che lo studente rileva. Conclusioni La valutazione di un gruppo è essenziale ai fini di un costante miglioramento. Ci sono 4 fasi per assicurarsi che gli studenti conducano efficacemente la valutazione: 1. fornire sufficiente tempo per la valutazione e strutturarla in modo che sia mirata e produttiva 2. che gli studenti ricevano feedback sul loro apprendimento e sulle qualità dell’aiuto che danno ai compagni 3. che gli studenti partecipino attivamente alla valutazione e che definiscano gli obiettivi di miglioramento nell’applicazione delle abilità 4. che gli studenti si congratulino tra loro e che festeggino il lavoro svolto e i successi ottenuti 15.Conclusioni Lo sforzo cooperative è essenziali: i risultati eccezionali si raggiungono solo cn la cooperazione del gruppo, NON con gli sforzi individualistici o competitivi della singola persona. Le doti naturali non sono sufficienti a rendere bravo uno studente: deve fare parte di una squadra per poter sfruttare appieno il suo potenziale. Elementi di base dell’APPRENDIMENTO COOPERATIVO: • Interdipendenza positiva • responsabilità individuale • interazione costruttiva che promuova il successo di tutti • l’uso appropriato di abilità interpersonali e di piccolo gruppo • capacità di valutare il funzionamento effettivo del gruppo —> La cooperazione produce negli studenti un maggior impegno e migliora le loro relazioni interpersonali e il loro benessere psicologico. I gruppi di apprendimento cooperativo sono di 3 tipi: formali, informali e di base Nell’apprendimento cooperativo il ruolo dell’insegnante richiede di: - prendere decisioni preliminari - spiegare il compito e l’approccio cooperativo - monitorare i gruppi di apprendimento e, se necessario, intervenire - valutare l’apprendimento e incoraggiare i gruppi a discutere la loro efficacia.
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