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APPRENDIMENTO COOPERATIVO IN CLASSE D.W.Johnson, R.T.Johnson, E.J.Holubec , Sintesi del corso di Didattica Pedagogica

APPRENDIMENTO COOPERATIVO IN CLASSE D.W.Johnson, R.T.Johnson, E.J.Holubec APPRENDIMENTO COOPERATIVO IN CLASSE Migliorare il clima emotivo e il rendimento riassunto di tutto il testo

Tipologia: Sintesi del corso

2015/2016
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silvialucia
silvialucia 🇮🇹

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Scarica APPRENDIMENTO COOPERATIVO IN CLASSE D.W.Johnson, R.T.Johnson, E.J.Holubec e più Sintesi del corso in PDF di Didattica Pedagogica solo su Docsity! 1 APPRENDIMENTO COOPERATIVO IN CLASSE D.W.Johnson, R.T.Johnson, E.J.Holubec Migliorare il clima emotivo e il rendimento PRESENTAZIONE ALL’EDIZIONE ITALIANA La traduzione italiana del testo segna l’ingresso della scuola italiana nel movimento di ricerca e attività scolastica chiamato Cooperative Learning (apprendimento cooperativo). L’apprendimento cooperativo si contrappone a una conduzione della classe detta “tradizionale” o “rivolta a tutta la classe”. È un metodo A MEDIAZIONE SOCIALE Ø nel quale le risorse e l’origine dell’apprendimento sono gli allievi che stabiliscono il ritmo del loro lavoro, si correggono, sviluppano le relazioni sociali per favorire l’apprendimento; Ø nel quale l’insegnante è un facilitatore,un organizzatore dell’attività di apprendimento; che si contrappone ai metodi “a mediazione dell’insegnante” nel quale l’insegnante è la principale fonte di conoscenza e del sapere, fissa il ritmo dell’apprendimento, suscita la motivazione. L’apprendimento cooperativo si distingue da altre due metodi a mediazione sociale per la struttura di relazione e la condizione di collaborazione stabilite dagli studenti: Ø Nell’insegnamento reciproco “peer tutoring” gli studenti lavorano in coppia, ma uno di loro ricopre il ruolo di tutor, seguendo e aiutando l’apprendimento dell’altro. Ø Nella collaborazione tra pari“peer collaboration” gli studenti in coppia si trovano alla pari di fronte al compito da svolgere, ed entrambi devono aiutarsi e collaborare. Ø Nell’apprendimento cooperativo gli studenti lavorano in gruppo e tra loro si stabilisce un’ interdipendenza positiva, ossia una relazione indispensabile per conseguire un risultato. Tale interdipendenza è la caratteristica fondamentale del Cooperative Laerning. Nel gruppo cooperativo il principio di interdipendenza, l’interazione, la motivazione, il compito e il ruolo dell’insegnante, sono state diversamente interpretate e tali interpretazioni hanno sviluppato diverse correnti di Cooperative Learning: Ø Student team learning si caratterizza per l’ attenzione rivolta alla motivazione estrinseca e nel quale il ruolo dell’insegnante è di organizzare i gruppi secondo principi corretti di eterogeneità, presentare ricompense stimolanti, stilare e promulgare le classifiche di gruppo. Ø Group investigation secondo cui è il “desiderio di conoscere” ciò che stimola l’apprendimento. Ruolo dell’insegnante è suscitare l’interesse su un problema, suddividere il lavoro di ricerca tra i membri del gruppo o della classe e promuovere la collaborazione. Ø Structural approach si caratterizza per la predisposizione di strutture di lavoro che garantiscano un’interdipendenza positiva effettiva. Ruolo dell’insegnante è impadronirsi di queste strutture, trasformarle in attività e coordinarle nello sviluppo di una lezione. Ø Complex instruction che organizza l’interdipendenza positiva come interdipendenza di abilità tra i membri del gruppo. Ruolo dell’ insegnante è di individuare compiti complessi che richiedono una varietà di abilità per essere portati a termine. Ø Collaborative Approach nel quale la cooperazione è funzionale a obiettivi sociali o di apprendimento. Ruolo dell’insegnante è di strutturare un’ unità didattica secondo diverse fasi che si realizzano combinando diverse modalità di gruppo. Il LEARNING TOGETHER di Johnson e Johnson è il più diffuso ed è stato oggetto del maggior numero di sperimentazioni. Si fonda su cinque elementi essenziali: Ø L’interdipendenza positiva: la collaborazione reciproca determina il raggiungimento di un obiettivo. Ø L’interazione diretta costruttiva che si riferisce ai comportamenti con i quali i membri del gruppo mostrano interesse per il raggiungimento dell’obiettivo (contribuiscono con idee e lavoro, si ascoltano reciprocamente…) 2 Ø Le abilità sociali (comunicazione, funzioni di guida…) necessarie per una collaborazione efficace. Ø La responsabilità individuale in ciò che viene fatto che ogni membro del gruppo deve mantenere. Ø La valutazione individuale e/o di gruppo per migliorare il funzionamento e i risultati del gruppo. INTRODUZIONE L’apprendimento cooperativo aiuta a raggiungere alcuni importanti obiettivi: Ø eleva il livello di tutti gli studenti; Ø costruisce relazioni positive tra gli studenti; Ø fornisce agli studenti le esperienze di cui hanno bisogno per un sano sviluppo cognitivo, psicologico e sociale. Tale metodo va applicato in misura graduale e progressiva, fino ad utilizzarlo per la maggior parte del tempo. 1. COS’E’ L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO Apprendimento cooperativo: metodo didattico che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare reciprocamente il loro apprendimento. Si distingue dall’apprendimento competitivo (gli studenti lavorano l’uno contro l’altro) e dall’apprendimento individualistico (gli studenti lavorano da soli). Ricerche mostrano che attraverso la cooperazione: 1. Gli studenti ottengono migliori risultati: sviluppano una maggior motivazione intrinseca, aumentano la capacità di ragionamento, di pensiero critico e memorizzazione. 2. Nascono relazioni più positive tra gli studenti: si creano spirito di squadra, rapporti di amicizia, di sostegno reciproco caratterizzati da rispetto e apprezzamento della diversità. 3. Aumenta il benessere psicologico degli studenti, la loro autostima, autoefficacia, l’immagine di sé. Tre tipi di gruppi di apprendimento cooperativo: 1. GRUPPI FORMALI la cui durata va da una lezione ad alcune settimane, per insegnare contenuti ed abilità anche molto diversi. 2. GRUPPI INFORMALI la cui durata va da pochi minuti al tempo di una lezione, utilizzati durante l’insegnamento diretto (lettura, proiezione di filmati…) per focalizzare l’attenzione degli studenti, creare un clima favorevole all’ apprendimento. 3. GRUPPI DI BASE della durata di almeno un anno, formati da membri stabili che si scambiano l’aiuto, il sostegno, l’assistenza necessari per apprendere Procedure cooperative standard possono essere utilizzate per svolgere attività generali e ripetitive (scrivere relazioni) e gestire le routine di classe ( controllare i compiti). In una classe si possono utilizzare diversi tipi di gruppi: 1. PSEUDOGRUPPO DI APPRENDIMENTO: gli studenti devono lavorare insieme ma non hanno alcun interesse a farlo, collaborano solo in apparenza, in realtà sono in competizione e quindi il potenziale complessivo del gruppo è inferiore a quello dei singoli. 2. GRUPPO TRADIZIONALE DI APPRENDIMENTO: gli studenti devono lavorare insieme e accettano di farlo, ma i compiti sono strutturati in modo da richiedere poco lavoro in comune. La condivisione è minima. Il potenziale complessivo del gruppo è superiore di quello di alcuni suoi membri, ma gli studenti più diligenti otterrebbero risultati migliori lavorando da soli. 3. GRUPPO DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO: gli studenti devono lavorare insieme e sono felici di farlo. Ø L’obiettivo comune di massimizzare l’apprendimento di tutti, motiva gli studenti a raggiungere risultati superiori alle loro capacità individuali. Ø Tutti i membri del gruppo si ritengono ugualmente responsabili dello svolgimento di un buon lavoro. Ø Gli studenti lavorano e producono insieme. 5 affinché gli studenti isolati vengono coinvolti nelle attività didattiche e instaurino un rapporto costruttivo con i compagni di classe. I GRUPPI AUTOSELEZIONATI, ossia formati dagli studenti stessi, generalmente sono omogenei ( gruppi di soli studenti dotati, di soli maschi o sole femmine …) e sono caratterizzati da un minore impegno da parte degli studenti. L’insegnate potrebbe chiedere agli studenti di fare una lista dei compagni con cui vorrebbero lavorare e metterli in gruppi formati da una persona scelta da loro e una assegnata dall’ insegnante. La DURATA del gruppo dipende dal tipo di gruppo di apprendimento cooperativo usato. È bene lasciare che i gruppi stiano insieme finché riescono a lavorare efficacemente, sciogliere i gruppi che hanno difficoltà è controproducente perché gli studenti non imparano le abilità necessarie a risolvere i problemi che si incontrano lavorando insieme. Nell’arco di un quadrimestre o di un anno ogni studente dovrebbe poter lavorare con tutti gli altri. In molte lezioni può essere opportuno combinare gruppi di apprendimento cooperativo formali, informali e di base, variando le dimensioni a seconda delle attività svolte. Per velocizzare la ridistribuzione degli studenti nei nuovi gruppi è possibile fare delle esercitazioni utilizzando delle attività di riscaldamento per gruppi: chiedere agli studenti di allinearsi in ordine di altezza ( secondo l’ordine alfabetico del cognome, il luogo di nascita …) e poi di mescolarsi mettendosi i più bassi davanti e i più alti dietro o secondo altri criteri. È consigliabile RIDURRE LE DIMENSIONI DEI GRUPPI: Ø Se il tempo a disposizione è poco. Ø Per rafforzare la responsabilità individuale. Ø Per identificare le abilità sociali che gli studenti non possiedono e devono acquisire. Ø Per rafforzare la coesione del gruppo e lo scambio interpersonale di sostegno. Ø Se gli studenti non hanno esperienza nel lavoro cooperativo. È consigliabile AUMENTARE LE DIMENSIONI DEI GRUPPI: • Per aumentare le risorse operative del gruppo. 4.ASSEGNARE I RUOLI Per introdurre il concetto dei ruoli, l’insegnante può utilizzare un’ analogia con lo sport di squadra. Nei gruppi cooperativi i ruoli assegnati ad ogni membro, corrispondono spesso a funzioni Riguardanti: • LA GESTIONE DEL GRUPPO Ø Controllare i toni di voce. Ø Controllare i rumori. Ø Controllare i turni (assicurarsi che i membri del gruppo svolgano il compito assegnato secondo i turni prestabiliti). • IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO ( funzioni che aiutano il gruppo a raggiungere i suoi obiettivi e a mantenere produttivi rapporti interni di lavoro) Ø Spiegare idee e procedure ( l’incaricato espone le varie idee e opinioni). Ø Registrare (l’incaricato mette per iscritto le decisioni del gruppo e redige la relazione di gruppo). Ø Incoraggiare la partecipazione ( l’incaricato si assicura che tutti i membri del gruppo diano il loro contributo). Ø Osservare i comportamenti ( registra la frequenza con cui i membri si impegnano nelle abilità da acquisire). Ø Fornire guida ( supervisiona il lavoro di gruppo). Ø Fornire sostegno. Ø Chiarire e illustrare. 6 • L’APPRENDIMENTO Ø Ricapitolare. Ø Precisare. Ø Verificare la comprensione. Ø Fare ricerche/comunicare. Ø Elaborare. Ø Approfondire. • LO STIMOLO AL GRUPPO Ø Criticare le idee, non le persone. Ø Chiedere motivazioni (l’incaricato chiede ai membri di esporre i fatti e il ragionamento che giustificano le loro conclusioni e risposte). Ø Distinguere (evidenzia come i membri abbiano idee e logiche diverse). Ø Sintetizzare (riassume idee e ragionamenti diversi in un’affermazione condivisa da tutti) Ø Sviluppare (le idee e conclusioni degli altri membri). Ø Verificare (attraverso delle domande la comprensione del materiale). Ø Sviluppare opzioni. Ø Valutare (il lavoro di gruppo in riferimento alle istruzioni fornite dall’insegnante). • IL FORNIRE RISORSE (ogni membro fornisce informazioni chiave) • IL FORNIRE PROSPETTIVE DIVERSE (ogni membro contribuisce con un punto di vista al prodotto finale del gruppo) • IL FORNIRE FUNZIONI COGNITIVE DIVERSE ( ogni membro contribuisce con un aspetto del pensiero critico al prodotto finale; es. analisi, elaborazione, sintesi). Nell’ assegnazione dei ruoli è opportuno rispettare una SEQUENZA GRADUALE: Ø Per alcune volte far lavorare gli studenti in piccoli gruppi senza assegnare ruoli, abituandoli al lavoro di gruppo. Ø Inizialmente assegnare i ruoli di gestione di gruppo e ruoli semplici come leggere, registrare, incoraggiare la partecipazione. Ø Disporre una rotazione dei ruoli. Ø Aggiungere periodicamente nuove funzioni più complesse e poi assegnare i ruoli per il funzionamento del gruppo. Ø Aggiungere le funzioni per l’apprendimento e lo stimolo del gruppo. È importante che l’insegnante sappia spiegare i ruoli in termini adeguati all’età. I ruoli possono essere ordinati in sequenza dai più semplici a quelli più complessi e impegnativi: prima si assegnano le FUNZIONI DI GESTIONE DEL GRUPPO, poi si insegnano le abilità di guida assegnando i RUOLI DI FUNZIONAMENTO e infine i RUOLI DI APPRENDIMENTO e DI STIMOLO al gruppo i quali richiedono un insegnamento specifico e diretto. L’assegnazione dei ruoli: Ø Riduce le possibilità di un membro di non contribuire al lavoro di gruppo o di dominare gli altri. Ø Assicura che le abilità essenziali per il lavoro di gruppo vengano usate e che gli studenti acquisiscano quelle desiderate. Ø Crea interdipendenza tra i membri assegnando loro ruoli complementari e interconnessi. Ø Assicura che il lavoro di gruppo sia agevole e produttivo. Per aiutare gli studenti nella comprensione dei ruoli è possibile dare ad ognuno un cartellino che da un verso riporti il ruolo assegnato e dall’altro frasi che competono quel ruolo e che lo studente dovrebbe dire. Gli studenti potrebbero esercitarsi nei ruoli prima che il gruppo cominci a lavorare e man mano che si introducono nuove funzioni, potrebbero ripassare quelle già introdotte. L’ insegnante dovrà far ruotare i ruoli, in modo che tutti gli studenti possano impratichirsi in tutte le funzioni. 7 5.SISTEMARE L’AULA L’ORGANIZZAZIONE dello SPAZIO e dell’ARREDAMENTO dell’ AULA: Ø Mostra simbolicamente i comportamenti che si devono tenere i classe. Ø Facilita o ostacola l’apprendimento. Ø Può determinare la qualità dell’atmosfera di apprendimento. Ø Aiuta o non aiuta lo studente a focalizzare l’attenzione a livello visivo e uditivo. Ø Facilita o ostacola la gestione della classe. Ø Agevola od ostacola il funzionamento dei gruppi di apprendimento. Ø Agevola od ostacola le relazioni tra studenti. Nella disposizione dell’aula, in modo che gli studenti possono lavorare in gruppo è importante osservare alcuni principi: Ø I membri del gruppo dovrebbero sedere faccia a faccia per condividere idee e materiali, parlarsi a voce bassa e mantenere il contatto oculare. Ø Gli studenti dovrebbero sedere con la faccia o il fianco rivolti verso al cattedra, in modo da poter vedere l’insegnante. Ø I gruppi dovrebbero essere distanziati in modo da non interferire tra loro e da essere facilmente raggiunti dall’insegnante. Ø Permettere agli studenti di cambiare rapidamente la composizione e le dimensioni del gruppo. Per modificare la disposizione dei banchi e degli studenti da file a coppie o gruppi di tre o quatto, definire i confini degli spazi di lavoro, focalizzare l’attenzione degli studenti su punti di particolare interesse nell’aula si possono usare: Ø Etichette, segnali, luci, del nastro adesivo per delimitare le aree di lavoro. Ø Colori e frecce appese al soffitto o alle pareti per attirare e guidare l’attenzione. Per un uso efficace dell’apprendimento cooperativo occorre sistemare l’aula in modo da fornire SCHEMI DI MOVIMENTO ADEGUATI: gli studenti dovrebbero accedere facilmente ai compagni, all’insegnante e ai materiali. L’organizzazione dell’aula può ridurre o aumentare i problemi disciplinari. È importante disporre l’aula in modo da raggiungere tutti i gruppi e controllare l’intera classe (spesso gli studenti si comportano male perché pensano che l’insegnante non si stia occupando di loro e quindi che non li noterà). È bene ricordarsi che gli studenti seduti i fondo all’aula partecipano meno alle discussioni in classe, al lavoro di gruppo, prestano minor attenzione conseguendo risultati inferiori. È consigliabile spostare gli studenti più volte nell’aula sia durante l’anno scolastico che durante la lezione in modo che nessuno rimanga in fondo per troppo tempo. 6.ORGANIZZARE I MATERIALI La scelta dei materiali per una lezione è determinata dal tipo di compito richiesto. Per svolgere il compito assegnato e lavorare insieme in modo cooperativo, gli studenti hanno bisogno di materiali opportunamente scelti, organizzati e distribuiti dall’insegnante. È possibile: Ø Dare ad ogni studente il proprio set completo di materiali (testo, problema di matematica, tavola periodica …) Ø Dare ad ogni gruppo una sola copia del materiale, stabilendo un’ interdipendenza positiva tra gli studenti costretti a lavorare insieme (metodo efficace soprattutto durante i primi incontri del gruppo). Ø Dare parte del materiale ad ogni studente (brano) e parte al solo gruppo (domande). 10 Ø INTERDIPENDENZA RISPETTO ALL’AVVERSARIO: i gruppi possono essere in competizione così che i membri di ogni gruppo si sentono interdipendenti nel lavoro per riuscire ad ottenere risultati migliori rispetto agli altri gruppi. L’interdipendenza è il principale agente di coesione e sta alla base dell’impegno reciproco necessario per il benessere ed il successo dell’intero gruppo. I risultati positivi dati dall’applicazione dell’apprendimento cooperativo possono essere estesi attraverso la COOPERAZIONE INTERGRUPPO, ad es. quando un gruppo finisce il proprio lavoro, l’insegnante può incoraggiarlo a confrontarlo e discuterlo con altri gruppi che hanno finito. In un gruppo cooperativo ogni membro è responsabile del proprio apprendimento e di quello degli altri membri del gruppo. La responsabilità individuale serve a far capire che non si può sfruttare il lavoro altrui e vivere sulle spalle del gruppo: tutti devono contribuire con le loro risorse e il loro impegno. Per strutturare la responsabilità individuale: Ø L’insegnante valuta le prestazioni di ogni studente e informa questo e il suo gruppo dei risultati ottenuti. Ø Il singolo e il gruppo confrontano i risultati con lo standard prestabilito, apprezzando lo sforzo comune, scambiandosi aiuto, incoraggiamento e per rimediare se necessario, ridistribuendo le responsabilità e quindi il carico di lavoro. Ø L’insegnante si assicura che i membri del gruppo si considerino responsabili di contribuire con la loro parte di lavoro. La responsabilità individuale può essere sviluppata: Ø Usando gruppi di piccole dimensioni, perché più il gruppo è piccolo maggiore è la responsabilità individuale. Ø Somministrando ad ogni studente un test o una verifica individuale. Ø Interrogando a caso gli studenti, chiedendo loro di spiegare il lavoro del gruppo. Ø Osservando ogni gruppo e ogni componente , registrando la frequenza con cui lo studente contribuisce al lavoro di gruppo. Ø Incaricando uno studente di ogni gruppo di controllare la comprensione. Ø Assicurandosi che gli studenti insegnino ciò che hanno imparato a un compagno. Ø Assicurandosi che i membri del gruppo correggano a vicenda i loro lavori. Ø Assicurandosi che gli studenti applichino le conoscenze e le abilità acquisite alla soluzione dei nuovi problemi. Dopo aver partecipato ad una lezione cooperativa i membri del gruppo dovrebbero saper svolgere compiti analoghi da soli. Per strutturare la responsabilità di gruppo l’insegnante valuta la prestazione complessiva del gruppo, che confronterà il giudizio con le prestazioni standard e discuterà la possibilità di migliorare la sua efficacia. L’ interdipendenza positiva e la responsabilità individuale sono strettamente correlate: maggiore è l’interdipendenza positiva e maggiore è il senso di responsabilità personale nel contribuire con impegno al raggiungimento degli obiettivi del gruppo. La responsabilità comune accresce la motivazione dei membri attraverso il concetto di dovere: si deve fare la propria parte, si deve contribuire. 9.INSEGNARE LE ABILITA’ SOCIALI La capacità di interagire produttivamente con gli altri si apprende con l’esperienza. Le abilità sociali e di piccolo gruppo vanno insegnate, per insegnarle occorre definire: 1. Quali abilità interpersonali e di piccolo gruppo insegnare. Per coordinare i loro sforzi gli studenti devono Ø Conoscersi e fidarsi gli uni degli altri; Ø Comunicare con chiarezza e precisione. Ø Accettarsi e sostenersi a vicenda. Ø Risolvere i conflitti in maniera costruttiva. 11 Esistono quattro livelli di abilità cooperative: Ø GESTIONE: le abilità necessarie per gestire il gruppo (parlare sottovoce, non gironzolare, fare a turno …) Ø FUNZIONAMENTO:le abilità necessarie per controllare le attività del gruppo nello svolgimento del compito (condividere le proprie idee, incoraggiare …) Ø APPRENDIMENTO:le abilità necessarie per una comprensione approfondita del materiale didattico, per promuovere l’uso di strategie meta cognitive (spiegazione del proprio ragionamento, collegamento dei nuovi apprendimenti con quelli già acquisiti…) Ø STIMOLO: le abilità necessarie per stimolare la riconcettualizzazione del materiale che si sta studiando, la discussione, la ricerca di ulteriori informazioni ( criticare le idee…). 2. Come insegnarle: Gli studenti devono avere: Ø La possibilità di lavorare insieme, quindi devono esistere delle condizioni in cui le abilità per il lavoro di squadra si possono manifestare. Ø Una motivazione per usare queste abilità. Ø Una competenza nel loro utilizzo. L’ insegnante deve assicurarsi che gli studenti capiscano l’importanza delle abilità sociali per il lavoro di squadra e a questo scopo può: Ø Chiedere agli studenti quali siano queste abilità, sceglierne alcune ed evidenziarne l’utilità durante la lezione. Ø Stabilire le abilità da insegnare, mostrane i vantaggi o darne una dimostrazione. Ø Utilizzare un gioco di ruoli che evidenzi come la mancanza di certe abilità dia grossi problemi. L’insegnante deve assicurarsi che gli studenti capiscano il tipo di abilità richiesta, come applicarla e quando e a questo scopo può: Ø Oltre a dire agli studenti quali abilità utilizzare durante la lezione, deve spiegare loro esattamente cosa fare. Ø Fare una dimostrazione dell’abilità, spiegarne ogni aspetto finchè gli studenti non abbiano un’idea chiara delle sue componenti verbali e non verbali. Ø Fare una dimostrazione dell’abilità e lasciare che gli studenti si esercitino con essa. L’insegnante improvvisa situazioni pratiche che incoraggino gli studenti ad acquisire padronanza dell’ abilità e a questo scopo può: Ø Assegnare l’abilità sociale come ruolo specifico di alcuni membri o come responsabilità generale di tutti i membri del gruppo. Ø Osservare ogni gruppo annotando quali studenti la applicano, con quale frequenza ed efficacia. Ø Verificare periodicamente la padronanza dell’abilità durante la lezione chiedendo a un membro del gruppo di darne una dimostrazione. L’insegnante fornisce agli studenti un feedback sul loro uso dell’abilità, incoraggiandoli a riflettere su come migliorarne l’applicazione. L’insegnante deve assicurarsi che gli studenti si esercitino costantemente nell’abilità finché non la applicano con naturalezza. Il processo di apprendimento di un’abilità è il seguente: Ø Uso innaturale e goffo dell’abilità. Ø Senso di innaturalezza nell’applicazione dell’abilità (è qui utile l’incoraggiamento dell’insegnante). Ø Uso efficace ma meccanico dell’abilità. Ø Uso naturale: lo studente la applica spontaneamente con la massima naturalezza. Per insegnare un’abilità tre sono le regole: Ø ESSERE SPECIFICI: definire l’abilità in termini concreti e operativi. Ø ANDARE PER GRADI:non sovraccaricare gli studenti con più abilità di quante ne possano imparare. Ø ESERCIZIO: gli studenti devono esercitarsi in un’abilità fino a quando essa diventa parte integrante del proprio repertorio comportamentale, arrivando all’ applicazione spontanea. 12 10.LA LEZIONE COOPERATIVA L’uso corretto dell’apprendimento cooperativo richiede una programmazione specifica delle lezioni. Esistono procedure standard, istantanee, delle routine che danno struttura e scioltezza alle lezioni. Gli studenti possono utilizzare una serie di procedure cooperative: 1. PRENDERE APPUNTI IN COPPIE Si suddividono gli studenti in coppie. Entrambi devono concentrarsi per aumentare la qualità e la quantità degli appunti presi durante la lezione. Ogni 10 min. la lezione viene interrotta per permettere alle coppie di condividere gli appunti. Ciascuno studente prende spunto dalle note del suo partner per migliorare i propri appunti. 2. RICAPITOLARE CON IL COMPAGNO DI BANCO L’insegnante sceglie uno studente a cui viene chiesto di rispondere a una domanda o di riassumere quanto è stato detto durante la lezione dandogli la possibilità di chiarire ciò che ha appreso, mentre il resto della classe ascolta. Oppure l’insegnante può chiedere all’intera classe di spiegare le nozioni date o di riassumere lavorando in coppie. In questo caso gli studenti per rispondere a una domanda che richiede loro di riassumere la lezione, si rivolgono al proprio compagno di banco dando ognuno la propria risposta. Attraverso un lavoro di ascolto, analisi, riflessione e sintesi la coppia di studenti formuleranno una risposta comune che entrambe ritengono corretta e sono in grado di spiegare. L’insegnante monitora le coppie ed aiuta ad applicare la procedura. 3. ANALIZZARE IL TESTO IN COPPIE Per svolgere un compito di lettura e comprensione del testo, l’insegnante può dividere la classe in coppie formate da uno studente bravo in lettura e uno con delle difficoltà. L’obiettivo cooperativo può essere di definire di comune accordo il significato di ogni paragrafo e fare un riassunto comune che entrambi sapranno spiegare all’insegnante. Entrambe gli studenti devono leggere in silenzio il materiale, alla fine di ogni paragrafo, a turno, uno studente è incaricato di riassumere sintetizzando con parole proprie il contenuto e l’altro di controllarne l’accuratezza, aggiungendo eventuali informazioni. Alla fine del testo gli studenti faranno un riassunto comune. L’ insegnante monitora le coppie, fornisce aiuto, verifica la responsabilità individuale e ricorda che le coppie possono cooperare tra loro. 4. COMPRENDERE IL TESTO IN GRUPPI DI TRE La lettura e comprensione di un testo può essere effettuata anche in gruppi da tre: il gruppo deve fornire una serie di risposte con cui tutti concordano e che tutti sanno spiegare. Per facilitare il lavoro di gruppo si affida ad ogni membro un ruolo specifico: leggere, registrare, controllare … Il gruppo può controllare le procedure, la risposte e le strategie con un altro gruppo (cooperazione intergruppo). L’ insegnante monitora i gruppi, fornisce aiuto, verifica la responsabilità individuale. 5. METODO JIGSAW L’insegnante divide la classe in gruppi cooperativi. Fornire il materiale: all’ interno dei gruppi ogni studente riceve solo una parte del materiale. Formare coppie di studio: ogni studente si mette in coppia con uno studente di un altro gruppo che abbia la stessa sua parte di materiale e insieme usando la procedura per la lettura di coppia imparano il proprio materiale che dovranno poi insegnare agli altri membri del proprio gruppo. Formare coppie di preparazione all’insegnamento: ogni studente si mette in coppia con uno studente di un altro gruppo ancora che abbia la stessa sua parte di materiale per esercitarsi ad insegnare la propria parte di materiale, attraverso la formulazione, l’ascolto, l’integrazione reciproca dei contenuti. Lavoro nei gruppi cooperativi: gli studenti ritornano nei propri gruppi per insegnare la propria parte di materiale ed apprendere quella degli altri. L’obiettivo cooperativo è la padronanza da parte di tutti i membri del gruppo di tutto il materiale assegnato. Monitoraggio: l’insegnante monitora il lavoro a coppie ed in gruppo. Valutazione: l’insegnate verifica il livello di padronanza del materiale con un test individuale. 6. SCRIVERE E CORREGGERE UN TESTO IN COPPIE Per far scrivere una composizione ( relazione, tema, poesia, riassunto…) l’insegnate forma delle coppie nelle quali almeno uno degli studenti sia bravo in lettura. L’obiettivo cooperativo è di verificare che la composizione di ciascun membro della coppia soddisfi pienamente i criteri stabiliti dall’insegnante 15 Checklist COMPORTAMENTI SI NO NOTE Gli studenti capiscono il compito? Gli studenti accettano l’interdipendenza positiva e la responsabilità individuale? Gli studenti lavorano per raggiungere gli obiettivi e questi obiettivi sono adeguati? Gli studenti applicano le abilità richieste? Ø NON STRUTTURARE o ANEDDOTICHE:vengono registrati eventi significativi e specifici che accadono nel gruppo che colgano aspetti importanti del comportamento di uno o più studenti e che aiutino a valutare l’efficacia dell’applicazione del metodo cooperativo. Si registrano i fatti positivi e dopo averli utilizzati per dare un feedback positivo allo studente, li si riporta sulla sua scheda personale. Osservazioni informali Osservatore:______ Data:_____ Nota 1: Gruppo:__________________________________________________ Studente/i:_______________________________________________ ________________________________________________________ Nota 2: Gruppo:__________________________________________________ Studente/i:_______________________________________________ ________________________________________________________ Nota 3: Gruppo:__________________________________________________ Studente/i:_______________________________________________ ________________________________________________________ 3. INTERVENIRE QUANDO NECESSARIO PER MIGLIORARE IL LAVORO DI STUDIO O DI GRUPPO Sulla base delle osservazioni svolte, l’insegnante interviene per: Ø Facilitare il lavoro sul compito: ascoltando gli studenti che spiegano ai compagni come svolgere un compito l’insegnante può stabilire il loro livello di apprendimento e le loro aree di difficoltà. Quando si procede al monitoraggio dei gruppi l’insegnante potrà ripete le procedure e le strategie per svolgere il compito, rispondere alle domande degli studenti e insegnare nuove abilità. Dovrà utilizzare espressioni specifiche che rafforzino l’apprendimento (es. Si, questo è un buon modo per trovare l’idea principale del paragrafo). Potrà inoltra interrogare il gruppo chiedendo cosa stanno facendo, perché e a che cosa vi servirà. Ø Facilitare la cooperazione di gruppo: durante il monitoraggio l’insegnate darà agli studenti la possibilità di migliorare le proprie abilità sociali e di sostituire schemi di interazione inefficaci con quelli efficaci e fornirà loro opportunità positive, riconoscendo esplicitamente le azioni efficaci, restituendo feedback positi, festeggiando il contributo dello studente/i al lavoro di gruppo. COME INTERVENIRE COSA SI RISCHIA Intervenire solo in caso di assoluta necessità Interferire spesso per risolvere i problemi Intervenire con il contatto oculare Avere un atteggiamento di eccessivo distacco dagli 16 alunni Fare in modo che tutto il gruppo vi presti attenzione Solo un componente del gruppo vi presta attenzione Criticare le azioni, non gli studenti Mettere in imbarazzo o offendere uno studente criticandolo Concentrarsi sul qui e ora Fare riferimento al passato Far risolvere i problemi agli studenti Dire agli studenti cosa devono fare Fare in modo che gli studenti elaborino tre programmi di lavoro Approvare subito il primo programma che gli studenti presentano 4. FAR VALUTARE AGLI STESSI STUDENTI LA QUALITA’ DEL LORO CONTRIBUTO INDIVIDUALE NEI GRUPPI E INCORAGGIARE L’AUTOMONITORAGGIO Ogni studente verifica la frequenza e l’efficacia con cui lui o il gruppo hanno applicato le abilità e hanno eseguito le azioni richieste, compilando un checklist o un questionario. Ogni studente raccoglie le valutazioni sulle sue prestazioni dai compagni di gruppo. Le valutazioni delle prestazioni dei compagni forniscono loro un feedback sull’efficacia delle loro iniziative e dei loro comportamenti. Le valutazioni delle prestazioni complessive del gruppo permettono a questo di identificare e discutere le azioni che hanno favorito o ostacolato il suo lavoro. Infine i membri del gruppo usano i dati relativi per analizzare la qualità del loro lavoro comune. 12.CHIUDERE LA LEZIONE Per chiudere une lezione, occorre considerare innanzitutto chi debba farlo, se l’insegnante o gli studenti. Poiché l’apprendimento è un processo interno, chiudere la lezione è un processo attivo e poiché il modo migliore per farlo è spigare agli altri cosa si è imparato, dovrebbero essere gli studenti a chiudere la lezione, aiutati dall’insegnate che fornisce le procedure adatte per farlo. Avvalendosi del metodo cooperativo l’insegnante può chiudere la lezione utilizzando: 1. LA DISCUSSIONE FOCALIZZATA IN GRUPPI L’insegnante raduna gli studenti nei loro gruppi cooperativi (o ne forma di nuovi) chiedendo loro di scrivere: Ø l’argomento della lezione; Ø le cinque cose più importanti che hanno imparato; Ø le due domande che vorrebbero fare. Discutendo gli studenti organizzano concettualmente le informazioni apprese, integrandole a quelle preesistenti, preparandosi così allo svolgimento dei compiti a casa e alla lezione seguente. L’insegnante raccoglie le risposte dei gruppi per valutare l’apprendimento degli studenti e le riconsegnerà con delle brevi note che aiutino gli studenti a migliorare il loro lavoro cooperativo. 2. LA SINTESI IN COPPIE L’insegnante divide gli studenti in coppia chiedendo loro di scrivere una sintesi della lezione sulla quale entrambi siano d’ accordo e che entrambi sappiano spiegare. Nella sintesi gli studenti dovrebbero scrivere: un paragrafo introduttivo, la definizioni dei concetti e dei termini presentati, un riassunto e giudizio del materiale trattato, tutto ciò che conoscono sull’argomento e che a lezione non è stato detto. 3. COMPLETARE GLI APPUNTI IN COPPIE L’insegnante raggruppa gli studenti in coppie e da loro il compito di completare a vicenda i propri appunti, riflettendo sulla lezione e scrivendo le informazioni e i concetti principali che sono stati presentati. Ogni studente firma gli appunti del compagno ad indicare che li ritiene completi, chiari, accurati. L’obiettivo cooperativo consiste per entrambi gli studenti nell’ avere un corredo completo, ampio e accurato di appunti. 17 13.VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Verifica: raccolta dei dati necessari a formulare un giudizio. Valutazione: giudizio di valore formulato sulla base dei dati disponibili. Verifica e valutazione dell’apprendimento sono responsabilità dell’insegnante, che può verificare senza valutare me non valutare senza verificare. 5 regole per verificare e valutare: Ø Verificare e valutare la preparazione di ogni studente nel contesto dei gruppi di apprendimento. Ø Verificare con costanza e assiduità Ø Coinvolgere direttamente gli studenti nella verifica del livello di apprendimento proprio e dei compagni, affinché il gruppo possa organizzarsi per promuovere il massimo apprendimento da parte di tutti. Ø Verificare e valutare usando criteri oggettivi e mai fare confronti tra gli studenti. Ø Usare metodi di verifica diversi. L’insegnante deve preparare un piano di verifica che può focalizzarsi sui seguenti aspetti ( che coincidono con l’utilizzo di determinati metodi): Ø Processi di apprendimento: per il principio di APPRENDIMENTO DI QUALITA’ TOTALE, attraverso il miglioramento continuo dei processi di apprendimento, migliorano costantemente la qualità e la quantità dei prodotti; quindi i processi di apprendimento devono essere sottoposti ad una verifica continua. Per raggiungere la qualità totale si devono formare dei gruppi in cui tutti si assumano la responsabilità per la qualità del lavoro degli altri. Ø Risultati dell’apprendimento: verificare effettivamente la quantità e la qualità di ciò che gli studenti hanno appreso, misurando le prestazioni attraverso l’utilizzo e l’applicazione concreta delle conoscenze (temi, progetti, filmati, lavori manuali …). Ø Contesto di verifica; la verifica autentica richiede che gli studenti dimostrino la padronanza delle abilità o delle procedure acquisite in un contesto reale, assegnando compiti da svolgere o problemi da risolvere in situazioni di simulazione. L’insegnante deve poi definire i criteri di valutazione e le modalità di raccolta dei dati necessari alla formulazione del giudizio. APPRENDIMENTO COOPERATIVO E VERIFICA DURANTE LA LEZIONE Durante la lezione l’insegnante verifica l’apprendimento degli studenti osservandoli e interrogandoli: forma piccoli gruppi, assegna un compito, incarica uno studente di controllare la comprensione e passa di gruppo in gruppo raccogliendo dati sulla qualità delle spiegazioni e degli scambi di informazioni tra i membri, raccogliendoli su schede di osservazione formale,checklist e annotando le proprie impressioni. A caso seleziona uno studente e poi un altro e lo si interroga: quando questo ha finito di rispondere, gli altri membri del gruppo possono completare la risposta. Se il gruppo non riesce a dare risposte adeguate, deve ritornare al compito, ripassare de esercitarsi finché non è pronto. VERIFICA DOPO LA LEZIONE: L’USO DI PROCEDURE COOPERATIVE Al termine della lezione si verifica l’apprendimento degli studenti con test scritti, interrogazioni orali, esercizi, compiti a casa e dimostrazioni in contesti reali o simulati. Tale processo di verifica può essere agevolato attraverso l’uso di procedure cooperative: Ø Correzione dei compiti a casa: i gruppi di apprendimento cooperativo contribuiscono alla correzione dei compiti a casa, discutendo il compito, comprendendo le informazioni o le procedure necessarie per svolgerlo, verificando la qualità del lavoro svolto da ogni membro e fornendo aiuto immediato e chiarimenti. L’insegnante passa di gruppo in gruppo ascoltando le spiegazioni e fornendo i chiarimenti richiesti. Per assicurarsi della responsabilità individuale può chiedere spiegazioni ai singoli studenti. Ø Test: il test serve a valutare la conoscenza di ogni studente e a stabilire cosa debba ancora imparare: • Gli studenti si preparano per il test nei gruppi, discutendo per trovare una risposta alle domande che l’insegnante ha dato loro, assicurandosi che tutti i membri del gruppo capiscano come rispondere correttamente alle domande (obiettivo cooperativo). • Ogni studente sostiene il test individualmente, facendo due copie delle sue risposte: una la consegna all’insegnante che la valuta e da un giudizio, l’altra la conserva per la discussione di gruppo.
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