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Approfondimento autismo, Appunti di Psicologia dello Sviluppo

Lezione di approfondimento della lezione di Psicologia dello sviluppo

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 28/10/2020

debora-ferioli
debora-ferioli 🇮🇹

4

(7)

19 documenti

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Scarica Approfondimento autismo e più Appunti in PDF di Psicologia dello Sviluppo solo su Docsity! APPROFONDIMENTO PDS SULLO SPETTRO AUTISTICO Il disturbo dello spettro autistico è una patologia pervasiva dello sviluppo, significa che è una patologia che intacca tutte le aree di funzionamento dell’individuo (domestico, sociale) E’ una patologia molto complessa , c’è una fortissima variabilità interindividuale. E’ pervasivo → quindi ricade in diverse abilità socio-comunicative C’ è un deficit nella reciprocità sociale che si definisce sia dal punto di vista verbale della comunicazione che non verbale, quindi sia linguistico che non linguistico , c'è poco interesse negli scambi sociali, questa tipo di atipicità ha poi una conseguenza più grave che probabilmente è quella che poi fa scattare l’isolamento sociale che viene fuori in età scolare quando il bambino viene esposto in maniera più critica C’è un forte aspetto che è una mancato controllo della frustrazione che porta ad una forte sregolazione sia emotiva che comportamentale quindi attacchi di rabbia , attacchi di pianto e così via, il sistema neurale funziona in modo diverso, ci sono connessioni sinaptiche che sono diverse rispetto ad individui di sviluppo tipico e l’aderenza alle routine che ha acquisito molto importanza nei comportamenti agli interessi. Nelle prime fasi dello sviluppo il cervello ha una caratteristica funzionale La​ plasticità​ è fondamentalmente quella caratteristica neurale per cui il cervello si adatta nel corso dello sviluppo nei confronti degli stimoli ambientali, il cervello ha questa caratteristica di adattarsi all’ambiente, a seconda di come l’individuo interagisce con l’ambiente, il cervello ha la capacità di modificare strutturalmente sulla base degli stimoli ambientali, e questa capacità è molto importante per la riabilitazione di una patologia neuronale, perché diventa il punto di forza che bisogna sfruttare per cercare di rendere quanto più funzionante il comportamento di un bambino nella condizione autistica. Lo scopo diventa cercare di fornire degli strumenti ai bambini con autismo all’interno dei primi mesi di sviluppo in modo da sfruttare la plasticità neuronale in modo da correggere la struttura tipica del neuronale sfruttando la plasticità. Quindi il tempo è la variabile più importante, perchè prima riesco a fare diagnosi, prima riesco a rilevare l’autismo nell’ individuo e prima riesco ad intervenire e più sarà efficace il trattamento. Quali sono i criteri che si usano attualmente? (manuale dsm) Si delineano con un deficit centrale con aspetti socio-comunicativi, Il problema fondamentale di questi criteri è che non è possibile effettuare una diagnosi affidabile prima del terzo anno di vita. Risulta importante anticipare quanto più possibile la diagnosi, perchè prima l’anticipo e prima riesco a correggere il trattamento desiderato. Passando al trattamento iniziando prima programmi intensivi di intervento significa massimizzare, dare più possibilità al bambino autistico di cercare di sviluppare le proprie competenze socio-comunicative, migliorare l’outcome alla fine dell'intervento, interventi psico - educativi, aspetti motori , psicomotricità , interazioni sociali di musicoterapia, e logopedia (linguaggio) Gli obiettivi sono appunto cercare di trovare dei marker efficaci e che possano essere sistematicamente misurabili, facili di misurare. Cosa può fare l’intelligenza artificiale? L’intelligenza artificiale nel corso degli ultimi anni è esplosa nelle sue applicazioni in Psicologia. Fondamentalmente l’idea è quella di costruire un modello, sono dei veri propri algoritmi matematici che sono poi informatizzati, sono funzioni a cui vengono dati impasto un dataset di training (per addestrare la macchina, analizzare un comportamento che lei impari a capire cosa significa un dato ) dopo di che prenderò l'algoritmo addestrato e lo testerò su dati anche che non ha visto (su video o di comportamenti che ha ancora non gli è stato dato ) e si vedrà la performance, se è abbastanza alta significa che il modello è stato in grado di capire quali sono le componenti del video che determinano la rilevazione del comportamento. Esempi: -Strumenti screening ( app mobile) → in cui veniva chiesto al bambino di guardare una serie di video con simboli sociali e non , e attraverso la webcam del telefono venivano registrati i movimenti del viso e sulla base di come venivano codificate le emozioni negative e positive e l’orientazione del viso, se il bambino guardava o meno lo stimolo del video erano in grado di costruire un modello che sapeva differenziare tra bambini con lo spettro autistico o bambini tipici già a partire dal secondo anno di vita anticipando quindi i tre anni di vita di diagnosi attraverso il manuele. L’ultimo aspetto, quello più importante, il grosso vantaggio che ha l'intelligenza artificiale nel fornire dei sistemi non intrusivi di misurazione del comportamento. Si ha la possibilità di analizzare in modo sistematico video tagliando tutta la parte di codifica manuale. Sono in grado di analizzare espressioni facciali, coordinazione motoria, aspetti di attenzioni visiva e tutto attraverso il video senza codifica manuale. Qual’è il potenziale dell'intelligenza artificiale nell’autismo? Il potenziale è quello di avere delle misure che sono automatizzate, sono affidabili, veloci, mi aiutano a velocizzare il processo e non c’è la codifica manuale. Uno dei più importanti vantaggi è quello di analizzare il comportamento ad età precoci in maniera non intrusiva. Il sorriso sociale è un'espressione facciale che matura molto precocemente nel corso dello sviluppo ha un ruolo molto critico, è principalmente uno dei pilastri delle abilità socio-comunicative, inizia a coordinarsi in modo funzionale tra il 2 e 3 mese di vita, tra il 3 e 6 mese di vita entro il primo semestre inizia a rafforzarsi questo legame tra esperienze interattive con la madre e sorriso sociale come strumento comunicativo che osserva nella madre all’interno dei primi scambi.
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