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Approfondimento di scienze: "I Virus", Guide, Progetti e Ricerche di Scienze umane e sociali

Approfondimento di scienze sui virus per comprendere meglio la situazione che stiamo vivendo

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2019/2020

Caricato il 17/11/2020

chiara-taratufolo
chiara-taratufolo 🇮🇹

3 documenti

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Scarica Approfondimento di scienze: "I Virus" e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Scienze umane e sociali solo su Docsity! «USCIREMO, RIEMPIREMO LE STRADE, MA SOPRATTUTTO CI RITROVEREMO». Questi sono stati alcuni pensieri dei numerosissimi studenti in tutta Italia che, proprio come me, come i miei compagni e come il resto degli italiani sono in attesa della fine di quello che può considerarsi un incubo, per poter tornare alla vita normale, per respirare l’aria di libertà che ultimamente ci è stata preclusa a causa di un dannato virus: il Covid-19 Numerosi sono gli studiosi che da anni si preoccupano di combattere contro queste entità piccolissime che sono causa di epidemie e pandemie come quella che stiamo vivendo oggi. I virus sono particelle minuscole, anche più piccole dei batteri e sono in grado attaccare l’uomo, di farlo ammalare e a volte di ucciderlo. Da dove provengano i virus nessuno lo sa ma, quello che le analisi filogenetiche, per quanto siano limitate a causa della rapida capacità di cambiamento dei virus, fanno ipotizzare è che siano elementi molto antichi, cioè probabilmente parassiti delle prime cellule di 3 miliardi di anni fa. Oggi si pensa che i virus siano degli elementi cellulari provenienti da cellule primitive con capacità di vita autonoma, diventati successivamente dei parassiti. I virus sono molto antichi ed è il motivo per cui, durante l'evoluzione, hanno imparato a infettare le cellule di qualsiasi organismo vivente e ad adattarsi alla risposta che l'ospite mette in campo. Questo è quello che è successo ad alcuni virus: hanno lasciato la loro impronta genetica all'interno del nostro genoma in particolare i retrovirus, come HIV. In un giorno si possono generare miliardi di virus che, mutando rapidamente, diventano resistenti alle terapie farmacologiche a causa dell’accumulo di mutazioni in ogni posizione del genoma. I virus si presentano come frammenti di DNA o RNA avvolti da una protezione ( capside), il loro scopo è di moltiplicarsi in quanto non sono in grado di sopravvivere da soli e quindi devono invadere una cellula e usarla come incubatrice. La cellula quindi ingloba il virus e, se è un virus a DNA, si darà inizio ad un ciclo litico o ad un ciclo lisogeno che porteranno a rilasciare nuovi virus o a produrre cellule contenenti il DNA fagico. I virus a RNA, detti anche retrovirus, si moltiplicano in maniera differente: si riproducono per mezzo di una molecola di DNA, quindi invertono il normale flusso di trascrizione e, per mezzo dell’enzima “trascrittasi inversa”, catalizzano la sintesi del DNA usando l’RNA. Individuare i virus non è mai stato facile e inizialmente non si capiva cosa distruggesse le nostre cellule; solo con la scoperta del microscopio elettronico si venne a conoscenza dell’esistenza di tali entità. Nel 1918 la Pandemia della spagnola colpì gli Stati Uniti e fu la causa di numerose vittime, una delle peggiori catastrofi del mondo e la sua diffusione fu accentuata dalla guerra. Solo negli anni ' 30 si arrivò ai vaccini che promettevano di liberare il mondo dalle malattie virali. Il termine “vaccino” deriva dal vaiolo bovino; le mungitrici, che si erano infettate, sembravano le sole ad essere immuni da questa malattia. Edward Jenner pensò quindi di estrarre del materiale purulento dalle pustole di un mungitore e, successivamente, di iniettarlo nel braccio di un bambino. Dopo alcuni mesi, al ragazzo fu inoculato del pus vaioloso umano, ma, come previsto da Jenner, il virus non attecchì. James fu il primo a diventare immune al vaiolo senza esserne mai stato ammalato. I vaccini sono efficaci in quanto il nostro organismo, nel caso in cui si dovesse ripresentare il virus, è pronto a debellarlo. Il coronavirus che è arrivato da una specie animale ci ha portato a vivere la seconda pandemia del XXI dopo quella del 2009 dell'influenza suina. Oggi siamo in balia di un nuovo virus: il nuovo coronavirus che sta circolando in tutte le nazioni del mondo più intensamente nell'emisfero boreale. E’ un virus che ha un forte impatto, in termini di letalità, sulla popolazione anziana che purtroppo è quella maggiormente colpita. L'epidemia sta lentamente rallentando e questo effetto è dovuto soprattutto alle misure di distanziamento sociale che porteranno a interromperne le trasmissioni. Il virus viaggia con gli ospiti, ma se due persone non sono vicine il virus non si trasmette: in questo modo si interrompe la catena e si riducono le infezioni. I sintomi, all'inizio, sono molto generici ma, possono progredire in forme più gravi come la polmonite interstiziale. Per capire il concetto di infettività si utilizza un indice numerico il famoso R0. Da un punto di vista pratico questo viene definito come il numero di persone che un singolo individuo ammalato può infettare, questo implica che maggiore è l’R0, maggiore è la velocità di diffusione di una epidemia; se questo numero è uguale a 1 ogni persona ne infetta un'altra ed ecco che non si parla più di epidemia ma di circolazione stabile. Se questo valore si abbassa sotto l’1 si arriva alla fase di spegnimento dell'infezione. Il coronavirus è un esempio di zoonosi cioè di un virus di provenienza animale che è passato all’uomo con un salto di specie. I coronavirus sono virus molto diffusi nelle specie animali in particolare nei pipistrelli, questi però non sono le uniche fonti di contagio, infatti tutte le specie animali sono potenziali serbatoi di virus che noi non conosciamo. Il nuovo coronavirus viene probabilmente da un pipistrello, ma ci sono già altri coronavirus che infettano l'uomo e che provocano però solo un raffreddore. Altri invece, i nuovi coronavirus, come Sars e Covid2, sono più particolari e pericolosi. Oggi non sappiamo con certezza da quale fonte animale sia passato il coronavirus per arrivare all'uomo e, l’unico modo che abbiamo per combattere questi virus è mettere in atto strategie per impedire il salto di specie. Il caso emblematico che consente di capire meglio come avvengono i salti di specie è quello dell'influenza: i virus influenzali sono centinaia di migliaia escono ospiti degli uccelli acquatici migratori dai quali, poi, sono passati ai mammiferi. Nelle ultime pandemie il virus si trasmette sempre per vie respiratorie, questa è la modalità di contagio che più facilmente può diffondersi su un ampio numero di persone quindi da origine ad epidemie estese e porta a pandemie. Il contagio per via respiratorie però, non è l'unico meccanismo di trasmissione di un virus, l’HIV infatti si trasmette per via sessuale o attraverso sangue infetto e, nonostante ciò si è diffuso in tutto il mondo come è avvenuto anche per l'epatite C o per l'epatite B. Il nuovo coronavirus ha un meccanismo di penetrazione del tutto analogo a quello di molti altri virus; la famosa proteina che si chiama spike interagisce
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