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Approfondimento Le Corbusier, Appunti di Urbanistica

Approfondimento su Le Corbusier per l'argomento a scelta dell'esame di "Teorie dell'urbanistica e della pianificazione del territorio".

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 05/06/2022

t.2710
t.2710 🇮🇹

4.8

(4)

3 documenti

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Scarica Approfondimento Le Corbusier e più Appunti in PDF di Urbanistica solo su Docsity! Approfondimento: Le Corbusier Introduzione Le Corbusier, nome d’arte di Charles Eduard Jennaret (1887-1965) è stato uno dei principali esponenti del razionalismo, una delle avanguardie del XX secolo. L interesse per la questione urbana emerge già nel 1910 con un manoscritto chiamato La costructiones de ville, con cui cerca di riallacciarsi a i temi del Der Stadtebau di Camillo Sitte, idea un progetto urbano sulla propria città natale Cheaux de Fond che ovviamente rimarrà solo su carta. Riprende gli studi urbanistici nel 1915 che confluisco tra il 1920-21 in una dozzina di articoli che poi successivamente verranno riuniti nell opera Vers un architecture che descrivono il manifesto della sua poetica. All’interno di quest’opera emerge il bisogno di raggiungere una nuova classicità non stilistica in cui i principi armonici sono dati dall’architettura della ragione e dal moderno. Le Corbusier assegna all’architetto il ruolo del demiurgo (colui che crea - artefice e legislatore della città); una città che deve essere necessariamente armonica, razionale e capace di risolvere le contraddizioni sociali dentro la logica dell’architettura. Ville Contemporaine - 1922 Queste teorie si ritrovano nel primo progetto del 1922: invitato a progettare un arredo urbano, presenterà al Salon d’Autumne un progetto avveniristico per una città di tre milioni di abitanti. Questo piano utopico chiamato Ville Contemporaine è articolato su una chiara zonizzazione e pochi concetti chiave. È cosi suddivisa: 1. Centro: concepito come grande spazio vuoto a parte i 24 grattacieli di 60 piani, ben distanziati tra loro, immersi nel verde e ognuno può contenere da 10 a 50mila impiegati, nel baricentro di questo settore è prevista oltre la stazione centrale una piattaforma per l atterraggio degli aerei; 2. Zona residenziale: è articolata in tre fasce, con una densità abitativa che diminuisce andando verso la periferia. La fascia adiacente al centro contiene un 85 per cento di parco e un 15 per cento di blocchi abitativi. Segua una seconda fascia di lottizzazioni ad alveoli che ruotano intorno a una grande corte chiusa. 3. Nella terza e ultima fascia, sono previsti insediamenti abitativi a bassa densità: alcune città giardino. Nel suo insieme, Ville Contemporaine da un lato prevede una integrazione tra costruito e verde, modificando l’immagine urbana in un enorme parco attrezzato, dall altro lato preserva l’alta densità abitativa di una moderna metropoli. A collegare il centro con la periferia è una grande croce di arterie primarie e una griglia regolare di strade secondarie che scorrono in direzione ortogonale agli assi primari. Le Corbusier in Urbanisme: ho evitato i casi specifici, lo scopo è formulare i principi base per un urbanistica moderna, organizzandoli in un edificio teorico. Plan Voisin - 1925 La prima applicazione di tali principi è il Plan Voisin, proposto nell’ Esposizione delle arti del 1925: abbiamo un’evoluzione del rapporto tra superficie coperta dagli edifici e larghezza delle strade che porterà al - sistema auspicato - basato su un altissima densità abitativa concentrata in pochi grattacieli che occupano solo il 5 per cento della superficie edificata, lasciando il resto al verde. Questo è il primo piano nel quale i principi razionalisti si applicano ad un caso specifico: Parigi. Il centro da progetto verrà provocatoriamente smantellato per fare spazio ad un nuovo piano avente due assi perpendicolari in direzione nord-sud e est-ovest al centro del quale sorge una stazione ferroviaria, simbolo dell’importanza dei trasporti e della velocità all’interno dei principi razionalsti. I CIAM e la Carta d’Atene Le Corbusier fonderà nel 1928 assieme ad altri architetti i CIAM (Congressi internazionali di Architettura Moderna). Sarà questo organismo poi a dare vita nel 1933 alla Carta d’Atene. Ville Radieuse – 1930-1933 Presentata nel congresso di Bruxelles del 1930, si tratta di una utopia nel senso più letterale del termine in quanto città concepita senza legami con un luogo in quanto tale schema può essere applicato ai più disparati contesti: da Parigi, capitale dello stato di Le Corbusier, fino a Mosca. Il progetto prevede l edificazione di una metropoli con un altissima densità abitativa. È sorprendente pensare quindi che solo il 12 per cento del terreno è occupato dalle abitazioni, generalmente grattacieli mentre la restante parte del suolo è riservata ad un immenso parco con le attrezzature collettive e le arterie stradali sopra elevate. I blocchi residenziali (che possono contenere al massimo 2500 persone) sono a loro volta sospesi su pilotis (pilastri in cemento armato) e dotati di servizi comuni. Plan Macia – 1933 Una forte influenza di Le Corbusier sempre negli anni Trenta si registra in Spagna, in concomitanza e in collaborazione con altri urbanisti. Stiamo parlando del Plan Macia del 1933 redatto da Le Corbusier in collaborazione con gli architetti del Gatepack (gruppo fondato negli anni Venti, aderito al CIAM (congresso internazionale di architettura moderna – di prevalente orientamento socialista operante prima dell’instaurazione della dittatura franchista). Questo piano rappresenta una applicazione dei criteri della Ville Radieuse a un caso urbano specifico. Gli orizzonti lecorbusiani fanno si che egli abbia successo anche in stati molto lontano dall epicentro europeo: oltre alle sue conferenze nelle più disparate parti de mondo (Montevideo, San Paolo, Rio de Janeiro, Etc) egli progetterà numerosi piani lontani dalla Francia. Il più noto è la proposta urbana pensata per Algeri (piano Obus, rielaborando lo spunto di un piano per Rio de Janeiro). Viene concepito un modello urbano “a nastro” che si adagia sull’orografia collinare della citta, con una griglia strutturale che consente di incasellarvi le diverse unita di abitazioni, oltre ad un tetto autostradale. Le architetture Dopo la fine della seconda guerra mondiale il desolante panorama delle ricostruzioni è un terreno fertile per i progetti di Le Corbusier. Innovativo e autentico è il programma delle Unité di abitation, nelle quali possono essere ravvisate alcuni progetti di abitazione collettiva come l’immaginario Falansterio di Fourier o la fantascientifica città verticale di Hennard. Le Unité sono il punto di arrivo di un’idea a lungo covata: basti pensare al caso della maison Citroen presentata al Salon d’Autumne del 1922. Si trattò di un alloggio- duplex contraddistinto dal grande vuoto del soggiorno a doppia altezza intorno a cui ruotano gli ambienti della dimora. Tornando al discorso originario la prima Unité viene costruita a Marsiglia nel 1952: è sollevata da terra su 34 pilotis, è autosufficiente e climatizzata artificialmente; non essendo ancorata al terreno come una normale abitazione potrebbe virtualmente “viaggiare” in ogni parte del mondo e in ogni clima. Questo tema dell’adattamento ad ogni territorio si ritrova già nel piano di Ville Contemporaine e Radieuse. La struttura di una Unité è la seguente: 1. Spazio living: con cucina, zonar pranzo e soggiorno doppia altezza; 2. Spazio notte: camera da letto e bagno; 3. Spazio aggiunto: due ulteriori camere.
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