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Approfondimento su Kant, Appunti di Filosofia

questo documento va ad integrare il documento relativo a Kant e il periodo Romantico. Andrà ad integrare il primo ove sarà necessario

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 19/05/2024

melissa-penna
melissa-penna 🇮🇹

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Scarica Approfondimento su Kant e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Kan: CRITICA DELLA RAGION PURA: ci sono 3 facoltà conoscitive della ragione: ● sensibilità: la facoltà attraverso cui noi intuiamo gli oggetti sensibili. attraverso i sensi riusciamo a cogliere gli oggetti sensibili nella loro immediatezza. gli oggetti sensibili li intuiamo con: ● 5 sensi ● le 2 forme a priori: ○ spazio ○ tempo ● intelletto: facoltà con cui noi pensiamo i dati che derivano dalla sensibilità, non è più un intuizione ma un pensiero→ pensiamo attivamente e costruiamo i concetti; si utilizzano 2 forme a priori: ○ concetti puri o categorie ● ragione: è una ragione in senso stretto che si occupa di cercare di spiegare la realtà andando oltre l’esperienza, lo fa tramite tre idee: ● idea di anima ● idea di mondo ● idea di dio la critica della ragion pura si divide in due parti: ● dottrina degli elementi: in questa sezione kant analizza le forme a priori della conoscenza, provando a delinearne le caratteristiche→ operazione che fa per le forme a priori di ogni facoltà conoscitiva.. si divide in 2 parti: ■ 1 parte: estetica trascendentale→ studia la prima facoltà conoscitiva ovvero la sensibilità e le sue forme a priori (spazio e tempo) ● esposizione metafisica ● esposizione trascendentale ■ 2 parte: logica trascendentale→ si divide in due sotto sezioni: ■ analitica trascendentale→ studia l’intelletto e le sue forme a priori (categorie) ● deduzione trascendentale ■ dialettica trascendentale→ studia la ragione e le tre 3 (anima, mondo, dio) ● dottrina del metodo: in questa parte kant determina l’uso possibile di queste forme a priori che analizza nella dottrina degli elementi ESTETICA TRASCENDENTALE: trascendentale→ significa che è prima dell’esperienza, ovvero a priori. tutto ciò che è trascendentale in kant riguarda lo studio delle forme a priori. estetica→ ha un significato legato all’origine del termine; in greco estetica significa sensibilità, quindi tutto ciò che riguarda la sensibilità e la sensazione. è lo studio delle forme a priori della sensibilità la sensibilità si divide in due parti: ● sensibilità ricettiva o passiva→ si occupa di ricevere dall’esterno per intuizione determinati dati sensibili, tramite l’uso dei 5 sensi (come diceva locke). ● sensibilità attiva→ il materiale sensibile o intuizione empirica che ci arriva dai 5 sensi è un materiale che noi successivamente in modo intuitivo organizziamo, lo facciamo attraverso lo spazio e il tempo o intuizione pure (forme immediate) ● spazio→ forma del senso esterno in quanto riguarda quei dati della sensibilità che ci arrivano dall’esterno ● tempo→ è la forma del senso interno, noi riceviamo dei dati anche dall’interno, ovvero l’insieme delle sensazioni e dello stati d’animo. le sensazioni e gli stati d’animo non li possiamo inserire solo nello spazio, m li inseriamo nel tempo perché sappiamo quando le proviamo è anche la forma del senso esterno perché tutto quello che riceviamo da fuori lo poniamo dentro un tempo ESPOSIZIONE METAFISICA: sezione presente nell’estetica trascendentale in cui si confronta con le definizioni di spazio e tempo che erano state date dai filosofi precedentemente e confuta/critica quelle definizioni che erano state date in precedenza. 1) critica la definizione di spazio e tempo che era stata data dagli empiristi in particolare locke: locke→ l spazio e il tempo sono delle nozioni a posteriori (con esperienza), delle idee generali che noi riusciamo a trarre dall’esperienza, quindi facendo esperienza di tanti spazi e di tanti tempi noi riusciamo a costruire l’idea di spazio e di tempo kant→ critica questa visione e dice che spazio e tempo non possono derivare dall'esperienza perchè significherebbe che deve esserci necessariamente una prima volta in cui noi senza conoscere spazio e tempo abbiamo fatto esperienza di questi. noi quando ci approcciamo alla realtà esterna noi usiamo già lo spazio e il tempo, non possiamo fare esperienza di nulla senza spazio e tempo. → impossibile che derivino dall’esperienza perché se derivassero da questa non potremmo conoscere nulla.→ forme a priori alla base dell'esperienza 2) critica la visione oggettivistica, ovvero della tipica degli scienziati e soprattutto di newton: newton→ newton dice che spazio e tempo sono delle entità assestanti, ovvero che esistono in modo indipendente rispetto all’uomo, esistono al di fuori dell’uomo. sono da vedere come dei recipienti vuoti che possono contenere i vari spazi e i vari tempi. SUDDIVISIONE DELLE CATEGORIE: le categorie in kant sono 12 e si suddividono in 4 gruppi: 1. quantità a. molteplicità b. unità c. totalità 2. qualità a. realtà b. negazione c. limitazione 3. relazione a. sostanza-accidente b. causa-effetto c. azione reciproche 4. modalità a. possibilità b. esistenza c. necessità categorie sono il corrispettivo dei giudizi DEDUZIONE TRASCENDENTALE: ci mostra come noi usiamo le categorie per conoscere la realtà. il nostro intelletto opera tramite un attività di unificazione ovvero l’intelletto unifica le impressioni spazio temporali e questa operazione dell’intelletto che viene definita da kant come un'attività sintetica ovvero unificatrice. l’azione unificatrice viene compiuta da una specifica funzione dell’intelletto chiamata io penso io penso→ ciò che unifica tutte le impressioni sensibili e che noi sintetizziamo e mettiamo all’interno di una rappresentazione. Questa funzione per funzionare deve agire tramite dei giudizi (conosce la realtà fenomenica ma è come se la formasse). se formulo un certo giudizio io sto attivando la funzione dell’io penso e sto mettendo insieme i dati sensoriali all’interno di una rappresentazione. → quando percepisco un oggetto non lo percepisco nella sua unità ma lo percepisco tramite sensazioni sensoriali diverse, viene detto anche da locke. → i giudizi si fondano sulle categorie quindi l’io penso agisce tramite i giudizi a sé questi si basano sulle categorie queste sono i modo tramite cui funziona e agisce l’io penso. esempio→ la categoria dell’unità mi dice che l’oggetto è uno quindi se io vedo un banco, lo percepisco tramite i 5 sensi, lo inserisco nello spazio e nel tempo però solo tramite l’intelletto io unifico all'interno della categoria dell’unità quindi posso formulare il giudizio che è→ il banco è uno solo Sulla base di questo possiamo dire che il principio di causa ed effetto è valido perché percepiamo la realtà tutti nello stesso modo perché abbiamo le stesse strutture e categorie nell’intelletto e perchè usiamo allo stesso modo le stesse identiche forme a priori. il mondo ci appare oggettivo ma l’oggettività nel mondo è data da questa azione dell’intelletto. l’oggettività nel sapere è possibile perché vediamo il mondo allo stesso modo. LE CATEGORIE OBBEDISCONO ALLA REALTA’: Kant cerca di spiegare perché le categorie corrispondono alla realtà. elabora la teoria dello schematismo trascendentale ovvero è un altro strumento che Kant cerca di delineare per creare la connessione fra categorie e realtà. schemi trascendentali→ contatto fra intelletto e realtà. l’intelletto plasma la realtà secondo le categorie tramite il tempo→ imprime le categorie all’interno della realtà tempo→medium universale→ ovvero il punto di contatto tra intelletto e realtà la connessione fra realtà e categorie è data dal tempo. secondo kant l’intelletto tramite il tempo è in grado di condizionare gli oggetti, vuol dire che gli oggetti vengono percepiti e plasmati con l’intelletto che fa uso del tempo. tempo→ imprime le categorie all’interno della realtà tramite l’immaginazione produttiva che produce degli schemi temporali che sono la trasposizione nella realtà delle categorie. esempio→ 1)causa-effetto è una categoria che viene imposta nella realtà, questa categoria diventa lo schema trascendentale della successione nel tempo. 2) la categoria di sostanza corrisponde allo schema trascendentale delle categorie nel tempo. l’oggetto è riconoscibile perché permane nel tempo. risposta: le categorie obbediscono alla realtà nel momento in cui vengono inserite nel tempo plasmando la realtà RISPOSTA ALLA DOMANDA SULLA FISICA COME SCIENZA: è possibile la fisica come scienza ?→ SI risposta: la fisica (consiste nello studio del movimento e di tutta la realtà) può essere definita una scienza pura ed universale perché tutti noi abbiamo le stesse forme a priori dell’intelletto, le stesse categorie che strutturano la realtà in un certo modo e fanno si che il sapere che noi abbiamo possa essere un sapere oggettivo e universale. la conoscenza/il sapere (legato alla realtà fenomenica), si basa sulle categorie che obbediscono alla realtà e quindi obbedisce alle leggi della fisica che rientrano nelle categorie e nel principio di casualità. la fisica come scienza è possibile? → si,obbedisce: ● categorie ● leggi generali ● io penso SCHEMI TRASCENDENTALI e APPLICAZIONE NEL TEMPO: anche gli schemi trascendentali sono 12 come le categorie e corrispondono alle categorie, quindi per ogni schema trascendentale corrisponde una categoria. sostanza→ una delle tre categorie che fanno parte del gruppo della relazione. la sostanza ha un corrispettivo schema trascendentale, dato che lo schema trascendentale è la categoria trasposta nel tempo, lo schema trascendentale della sostanza è la cosiddetta permanenza nel tempo. infatti la sostanza è un oggetto che rimane permanente nel tempo. causa-effetto→ una categoria che fa sempre parte del gruppo della relazione. Questa categoria si può applicare nel tempo tramite lo schema trascendentale chiamato successione nel tempo. il principio di causa-effetto consiste nel fatto che ad una certa causa corrisponde un certo effetto, quindi se ad una causa corrisponde un determinato effetto noi dobbiamo far si che questo avvenga nella realtà e nel tempo. noi organizziamo i singoli eventi solo perchè li caliamo in una dimensione temporale quindi possiamo dire ciò che c’è prima e ciò che c’è dopo. la realtà viene organizzata attraverso le categorie che necessitano sempre di un processo di mediazione rappresentato dagli schemi trascendentali o temporali che sono il flusso di quella facoltà mediana dell’immaginazione produttiva. PRINCIPI DELL’INTELLETTO PURO: i principi dell'intelletto puro o leggi supreme dell’esperienza o proposizioni di fondo della scienza sono delle leggi generali che si rifanno ai 4 gruppi delle categorie, ovvero quelle che organizzano l’intera realtà. per organizzare e conoscere la realtà utilizziamo i principi dell'intelletto puro, che sono 4. Per ogni gruppo delle categorie corrisponde un principio dell'intelletto puro. CRITICA A HUME: kant riprende la critica che aveva fatto a hume il quale sosteneva che l’esperienza può smentire le leggi che noi abbiamo dentro di noi, e anche per il rapporto di causa-effetto, noi ogni volta dobbiamo verificare che in natura ci sia effettivamente un effetto che corrisponda ad una specifica causa, in conclusione noi non possiamo sostenere che il rapporto di causa ed effetto sia una legge scientifica e assoluta. kant critica superando il pensiero di hume dicendo che l’esperienza è un qualcosa che viene dopo alla legge scientifica perché la stessa natura è organizzata secondo le categorie dell’intelletto, quindi noi possiamo formulare delle leggi a priori perché quelle leggi sono le stesse che organizzano la realtà e non dobbiamo verificarle. natura si organizza secondo queste leggi→ si organizza grazie al nostro intelletto, noi organizziamo la realtà e noi imprimiamo il principio di causa-effetto.
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