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approfondimento su Montessori, Appunti di Storia dell'Educazione

Approfondimento sulla lezione su Montessori

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 05/01/2023

laura-minelli-1
laura-minelli-1 🇮🇹

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Scarica approfondimento su Montessori e più Appunti in PDF di Storia dell'Educazione solo su Docsity! MONTESSORI – IL METODO DELLA PEDAGOGIA SCIENTIFICA L’opera più importante della scrittrice, figura femminile più importante nella visione dell’espresione educativa contemporanea. Pubblicato nel 1909 e poi successivamente ripubblicato con delle modifiche. Ultima pubblicazione 1948 dal titolo “la scoperta del bambino”. Testo con carattere di documento utobiografico di ambito storico. La visione della Montessori congiunge una linea scientifica ad un approccio pedagogio puerocentrico. Quindi congiungendo queste due linee il metodo montessri parte dallo sviluppo sensoriale che porta ad uno sviluppo intellettuale (tutto ciò in un contesto di libertà). Un primo snodo di fondo su cui insisterà molto: parla di pedagogia scientifica, ma in quel periodo non era l’unica a farlo (positivismo pedagogico). La Montessori si forma in questo clima ma se ne distacca. Parla di pedagogia scientifica ma la distacca da quella del positivismo pedagogico. Capitolo 1. considerazioni critiche sulla scienza applicate alla scuola: Si parla di scuola perchè l’attenzione della pedagogia positivista si concentrava sulla scuola. Sulla igene scolastica, ginnastica, considerazione sull’ambiente e sull’arredo scolastico. La Montessori parla di esperienza (prima con I bambini ortofrenici e poi con quelli normo dotati), dalla quale trae nuovi metodi. Pedagogia scientifica non significa che applica astrattamente la scienza all’educazione, ma una visione e un metodo che si ricavano dall’esperienza. La pedagogia non va trasformata in una scienza esatta, come voleva il positivismo. Mentre prima la pedagogia come scienza filosofica si fondava su una psicologia filosofica, ora che la psicologia ha una struttura scientifica allora anche la pedagogia deve fondarsi su questa psicologia per diventare una scienza esatta. Tutti I positivisti intendono questo: pedagogia che applichi la psicologia scientifica e antropologia morfologica, ma la Montessori non ne è soddisfatta. Ella afferma che in realtà non esiste una struttura specifica di pedagogia scientifica. In Italia sorsero delle scuole di pedagogia scientifica per opera di medici esperti, scuole che ebbero molto successo. Il Sergi (maestro della montessori) aveva diffuso l’idea di cercare nell’osservazione scientificamente guidata una fonte di ampliamento dell’educazione. Sergi addita come preferenziale lo studio metodico dell’educando condotto sulla guida dell’antropologia e della psicologia sperimentale. La Montessori conosceva bene questi percorsi scientifici dei quali era stata partecipe (allieva di Sergi). Questa prospettiva di studiare scientificamente il bambino era sufficente per Sergi per avere un’educazione più approfondita; per la Montessori però sono due cose diverse, scienza ed educazione. Si può far uno stutdio sperimentale dell’alunno ma questo è diverso dal processo educativo. L’antropologia pedagogica fu chiamata pedagogia scientifica, anche se rispecchiano due cose diverse. La Montessori critica questa idea, secondo cui bastasse portare all’interno della scuola questo rinnovamento scientifico per avere un rinnovamento educativo/pedagogico. È rimasta una divisione di scienziati che formulano queste esperienze nei loro studi ma non sono mai stati pedagogisti e di maestri che portano tali idee nella scuola senza essere mai stati nei laboratori degli scienziati: scienziati – educatori. Secondo la Montessori, invece, deve esserci una coordinazione tra questi ruoli → venne fondata da Credaro (altro maestro della Montessori) a Roma una scuola pedagogica universitaria (per elevare la cultura di maestri). In questa scuola, embrione della futura facoltà universitaria, c’erano vari insegnamenti: igene pedagogica, antropologia e psicologia sperimentale. Rimangono I compartimenti senza approccio interdisciplinare. In questo periodo si vede un grande progresso che spinge ad un rinnovamento anche dell’educazione. L’errore che si è fatto nel pensare al rapporto tra scienza ed educazione per poter riedificare l’educazione, con troppa illusione. Creare I maestri sulla via delle scienze sperimentali non è facile, non si è elevato il maestro allo scienziato ma si è creato un “tecnico” meccanico (applicano meccanicamente senza conoscere le dinamiche profonde di conoscenza scientifica. Lo scienziato non è solo colui che riflette ed esperimenta ma ha uno spirito scientifico: indagare, appassionato che vuole approfondire. Bisogna preparare nei maestri più lo spirito scientifico che il meccanismo scientifico. Gli strumenti non sono il fine, sono il mezzo per conoscere I misteri della
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