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Appunti analisi "Ciaula scopre la luna" e "il treno ha fischiato" di Pirandello, Appunti di Italiano

Analisi di queste due opere e comparazione con "Rosso malpelo" di Verga

Tipologia: Appunti

2020/2021
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Caricato il 23/03/2021

nikiniki150
nikiniki150 🇮🇹

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Scarica Appunti analisi "Ciaula scopre la luna" e "il treno ha fischiato" di Pirandello e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! CIAULA SCOPRE LA LUNA DISTANZA DAL VERISMO Rifacendosi al verismo di Verga in Rosso Malpelo, in questa novella Pirandello tratta il tema del duro lavoro nelle gallerie della miniera e della figura del reietto sul quale i minatori sfogano il loro malessere. Al contrario di Verga però Pirandello non adotta il procedimento dell’eclisse dell’autore e della regressione, ma al contrario la sua narrativa è alta. Il narratore sembra osservare quel mondo dall’alto della propria superiorità culturale e giudica ciò che accade. Una delle differenze più notevoli tra le due opere è che rosso malpelo è cosciente della crudeltà della vita (eroe intellettuale), mentre Ciaula (cornacchia) vive una vita puramente istintiva, priva di consapevolezza. Lo scopo di Pirandello è quello di descrivere un’esperienza irrazionale e per fare questo sceglie un’anima elementare, sprovvista di consapevolezza. I VALORI SIMBOLOCI Secondo Roberto Alonge la fase in cui Ciaula emerge all’aperto dalla miniera rappresenta simbolicamente una rinascita, una risurrezione. Infatti i cunicoli bui della miniera possono ricordare il regno della morte, l’inferno e l’uscita all’aria aperta è una liberazione come se tornasse alla vita dopo aver vissuto nella morte. L’APPARIZIONE DIVINA Ciaula quando esce all’esterno trova quello che temeva, ovvero il buio e il vuoto ma trova la luce della luna, che per lui è come una vera e propria apparizione divina. (Nei miti antichi la luna è la dea Iside cioè la dea che presiedeva alla resurrezione). La dimensione della novella non è realistica ma tutto ciò che viene rappresentato è una sorta di esperienza mistica e simbolica. (Ambito decadente) IL TRENO HA FISCHIATO La novella inizia dalla fine riportando i commenti dei colleghi che sono stati a fare visita a Belluca ricoverato in un ospedale psichiatrico (medias res) • Successivamente viene narrato l’episodio della sera precedente quando l’impiegato ha avuto un comportamento strano e si è lasciato andare ad una violenta lite con il capoufficio • Quindi si ha l’intervento diretto del vicino di casa - voce narrante - che descrive la situazione familiare di Belluca, molto opprimente e descritta in modo grottesco. • Infine, la narrazione di Belluca stesso: racconta di avere sentito il fischio inaspettato di un treno due sere prima che gli ha fatto riscoprire un mondo fino ad allora dimenticato, e provoca in lui la tendenza all'evasione nel mondo dell'immaginazione della fantasia. L'inchiesta su cui si basa il racconto segue un movimento dell’esterno all’interno del personaggio, che prima viene visto con gli occhi estranei dei colleghi, poi attraverso la prospettiva più familiare del narratore e infine dal punto di vista di Belluca, che rivela le cause del fatto (mediante discorso indiretto libero). LA TRAPPOLA DEL LAVORO E DELLA FAMIGLIA La novella ritrae un tipico ambiente piccolo borghese, infatti Belluca rappresenta l’uomo imprigionato nella trappola della forma, la quale si incarna nella sua squallida condizione di impiegato. La vita per lui non è più spontanea poiché è prigioniero di un meccanismo monotono e ripetitivo: il suo lavoro che non gli lascia mai del tempo libero e la sua famiglia opprimente, che lo soffoca. LA SCOMPOSIZIONE UMORISTICA Pirandello porta i fatti all’estremo poiché la presenza della moglie cieca susciterebbe commozione ma la famiglia Belluca non fa altro che suscitare il riso per quanto assurda (si passa al “sentimento de contrario”). L’EVASIONE CONSOLATORIA La rottura di quel meccanismo monotono genera comportamenti folli. Dopo il gesto folle e liberatorio Belluca ritornerà però dentro il meccanismo, riprendendo la sua normalità. Riuscirà però a sopportare questa monotonia soltanto perché ho trovato la sua valvola di sfogo ovvero la fantasia, quell’attimo di evasione che gli consentirà di sostenere il peso della quotidianità. Belluca è uno degli eroi pirandelliani che hanno “capito il giuoco” e che hanno preso coscienza della vera natura della realtà.
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