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Appunti approfondimento esercito romano con il professore Marco Rocco, Appunti di Storia Romana

Appunti approfondimento esercito romano con il professore Marco Rocco (10 ore) presi durante il corso di storia romana tenuto da Luca Fezzi anno 2020/2021

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 13/09/2021

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Scarica Appunti approfondimento esercito romano con il professore Marco Rocco e più Appunti in PDF di Storia Romana solo su Docsity! ESERCITO ROMANO Legione: termine legato al termine legere e lectio; nella fase monarchica con legione si intende l’intero esercito. L'esercito della fase latino-sabina: in questo periodo il rex è l'unico detentore dell’imperium (comando delle truppe). Fino alla riforma serviana il corpo civico romano è suddiviso in 3 tribù gentilizie (Ramnes, Tities, Luceres,) e questo aspetto e connesso all'aspetto dell’arruolamento: ogni tribù fornice un migliaio di milites (soldati) e un centinaio di celeres (cavalleria) che vengono coscritti (arruolati) dalle curiae (co-viriae : riunione di uomini). La legio originaria era formata da 3000 fanti comandati da tribuni militari e 300 cavalieri comandati da tribuni celeri. Il successore di Numa Pompilio, Tullo Ostilio raddoppia il numero di componenti dell'esercito Tarquinio Prisco, prima di diventare re, ottiene il comando dell'esercito quando Anco Marzio è ancora al potere (gli aveva donato l’imperium) diventando Magister populi. Tarquinio aumenta il numero dei fanti e raddoppiato o triplicato il numero dei celeres: voleva costituire una aristocrazia militare come nel mondo etrusco? Può darsi. | cittadini più potenti e influenti dovevano avere un ruolo importante nell'esercito (se Roma avesse perso loro avrebbero perso più degli altri: era nel loro interesse vincere) LE RIFORME SERVIANE (Servio Tullio già magister populi durante il regno di Tarquinio Prisco) Il sistema centuriato: rapporto diretto tra censo, diritti politici e i doveri/diritti militari del cittadino. Ogni cittadino serve nell'esercito in base alle proprie possibilità (inizialmente si dovevano pagare l'equipaggiamento); servire nell'esercito era un privilegio per il cittadino. Le centurie divento il core dell'esercito e conta 100 uomini (in realtà meno) La legio serviana è un esercito di tipo oplitico (fanti pesanti che combattono in una formazione chiuse a falange). Nel sistema serviano 18 centurie sono riservate alla cavalleria (equites) Divisione tra iuniores e seniores: i primi erano giovani (max 45 anni) e impiegati nel campo di battaglia i secondi più anziani avevano funzione di guarnigione Foto di come era formato l’esercito romano Scomparso il rex il detentore dell'imperium diventa il magister populi (che all’epoca inizia ad essere chiamato praetor maximus; è possibile però che l’imperium sia stato diviso tra due magistrati supremi eletti tra i patrizi denominati consules o praetores di cui uno dei due maximus a periodi alterni (Ccomandavano due legioni: dimezzamento della legio serviana) V-IV secolo guerre Nel V secolo a.C le città vicine a Roma si uniscono in una lega latina per sconfiggere Roma in un momento di passaggio dalla monarchia alla repubblica: battaglia del lago Regillo nel 476 a.C dove la lega viene sconfitta grazie all'intervento dei dioscuri; trattato tra le due parti; foedus cassianum: alleanza (militare) tra Roma e i Latini, riconoscimento reciproco dei diritti della lega latina (vari ius). Le guerre hanno carattere di razzia e non di conquista. Alcune spedizioni militare non sono condotto dall'esercito ma da una determinata gens e dai suoi clienti come nell'episodio dei Fabi al Cremera (477 a.C.) Alla fine del V secolo a.C. Roma ottiene una grande vittoria in una guerra di conquista territoriale contro Veio (che al Cremera aveva distrutto l'esercito dei Fabi) dopo, secondo le fonti, un assedio decennale (come Troia: leggende); annettendo il territorio di Veio l’ager Romanus (territorio) raddoppia: nel Lazio le città erano alleate dei romani e non erano loro stessi a controllarle. Questo fatto provoca uno squilibrio nella bilancia tra Roma e i Latini. Per pagare i soldati che erano contadini e non hanno potuto lavorare il loro terreno lo stato rilascia uno stipendium per indennizzare i danni. Lo stipendium è finanziato grazie alla tassa del tributum (imposta diretta versata da ogni centuria) L'esercito serviano tra monarchia e repubblica Nel V secolo a.C. aumentano le competenze dei tribuni militum che sono posti al comando di 1000 fanti e sono tratti sia dal patriziato che dalla plebe. Nel 444 a.C., fino al 376 a.C., il senato decide che a guidare lo stato non ci siano più due consoli ma dei tribuni militum consulari potestate. Questa idea dovrebbe consentire ai plebei di raggiungere sia le massime cariche dello stato e la carica consulare; in realtà i plebei non possiedono gli auspicia quindi non sarà possibile per loro arrivare in alto Ogni centuria di fanteria è formata da un numero variabile di soldati ed è comandata da un centurione (sottoufficiale). La centuria non è ancora un reparto in grado di agire autonomamente sul campo di battaglia Ogni turma (squadrone) di cavalleria sono comandate da un decurione (sottoufficiale) Foto di esempi di opliti nel V secolo a.C. rispetto al guerriero di Lanuvio Schema del tipico schieramento dell'esercito Cavalleria Servio Tullio aveva fissato il numero di centurie dei cavalieri a 18 così divise: - 6ribattezzate sex suffragia a causa del prestigio che godevano durante le votazioni - 12 nuove dette semplicemente equitum centurie I cavalieri erano reclutati tra i più ricchi della prima classe (in base al censo). Livio e Dionigi attestano che tutti questi cavalieri erano equites Romani equo publico: godevano dell'onore che fosse lo stato a fornire e mantenere la cavalcatura (aes equestre; aes horderarium (foraggio)). Perché fornire l’equipaggiamento?? 1) Romaera influenzata dal modello greco 2) Queste indennità sono il fossile della persistenza della tradizione pre-serviana Questa nobiltà trovava la sua più alta espressione nel culto dei cavalieri Dioscuri (Castore e Polluce) (che salvarono la battaglia contro la lega Latina). Questi cavalieri si mostrava una volta l’anno in una parata militare. Già durante l'assedio di Veio però, secondo quanto racconta Tito Livio, la maggior parte dei cavalieri romani non erano equo publico ma equis suis, cioè provvisti di un cavallo proprio ma sicuramente dotati di un censo equestre per poter mantenere la cavalcatura. Anche questi avevano lo stesso stipendium dei cavalieri equo publico ma esso era a tempo determinato e durava soltanto durante il tempo di guerra. A partire dal IV secolo a.C. si viene a creare una dicotomia tra: Distruzione di Corinto, dissoluzione della Lega Achea. La Grecia è ridotta ad appendice della provincia della Macedonia; diventerà provincia sotto Augusto Donazione di Attalo III di Pergamo e creazione della provincia Asia (133) In Spagna Conquista dei territori spagnoli dei cartaginesi durante la seconda guerra punica (210-206) Creazione di due province spagnole (197) Guerre intermittenti in: O Spagna(197-178) O Lusitania (147-139) contro viriato O Celtiberia (137-133), fino alla distruzione di Numanzia (133) con scipione l'emiliano Terza guerra punica (149-146) distruzione di Cartagine e creazione della provincia Africa Polibio espone le differenze tra la falange ellenistica e la legione manipolare: la falange ellenistica è inarrestabile se l'attacco avviene in linea retta su una pianura e se i fianchi sono ben protetti dai cavalieri La legione manipolare sconfigge la falange grazie alla sua duttilità in quanto può operare in qualunque terreno; la legione possiede inoltre una cavalleria molto ingente e ben addestrata proveniente anche dai regni alleati Ma contro la Spagna? : il territorio è montagnoso e le popolazioni iberiche conoscono il territorio, sono ben equipaggiati e sono in grado di combattere sia a cavallo che a piedi. Cause di sconfitte romane contro le popolazioni iberiche: Inappropriata strategia del senato Incapacità tattica di alcuni proconsoli Frazionamento territoriale dovuto alla presenza di massicci montagnosi Disagi quotidiani per i legionari che diventano sempre più irrequieti (non ci sono bottini da saccheggiare) Soluzioni: Accorpamento di arcieri e frombolieri tra i ranghi delle centurie Maggior utilizzo di cavalleria e fanteria leggera numidica Adozione di armamenti iberici superiori, soprattutto il tozzo gladius di ferro Creazione della coorte (reparti più piccoli della legione): 10 per legione formata ciascuna da 3 manipoli e da poca fanteria leggera (in tutto circa 500 uomini); è un reparto autonomo e solido, compatto, più mobile della legione e capace di opporre più resistenza del manipolo Progressiva romanizzazione e colonizzazione della Spagna Foto della legione coortale Gaio Mario È un grande generale che sconfigge Giugurta (principe numidico), sconfigge Cimbri e Teutoni in Gallia Cisalpina, sconfigge i soci italici nella guerra sociale e sconfigge Silla nella guerra civile (anche se muore all’inizio) Nel 107 a.C. riforma l’esercito mentre è console per sconfiggere il principe numidico Giugurta Negli ultimi decenni le soglie di censo per la distribuzione della popolazione era stata ridotta per garantire l'arruolamento di un buon numero di uomini; ciò non bastava perché i fronti continuavano ad ampliarsi e la piccola proprietà terriera era sempre più in crisi (i cittadini soldati stavano lontani dai campi e quindi cedevano le loro terre ai grandi proprietari) Con Mario l'arruolamento diventa anche volontario La prospettiva di un impiego stabile nell'esercito (16 anni) attira i nullatenenti, allettati di legarsi quasi come clienti ad un generale brillante e vittorioso capace di assicurare loro bottini e al congedo terre. Riforma dell’equipaggiamento e dell’addestramento: - La legione coortale è costituita solo da fanteria pesante - C'è cura sempre maggiore per l'ingegneria militare - Nascelo spirito di corpo: Mario introduce l'aquila come simbolo di tutte le legioni - Ognilegionario di ferma lunga è addestrato scrupolosamente e quotidianamente al maneggio delle armi, alla manovre e alla marcia con equipaggiamento completo (armi, armature, razioni, strumenti per preparare i pasti e per erigere l'accampamento) Lezione 06 I secolo a.C. la legione coortale si diffonde sostituendo la legione manipolare: - L'organico di ogni legione viene incrementato (anche 6000 uomini) grazie alle nuove modalità di arruolamento (volontari) - Scompaiono i velites convertiti in fanteria pesante - Nonesistono più le differenze di equipaggiamento e impiego (hastati princepes e triari) anche se l’acies triples rimane. Tutti sono equipaggiati con elmo, cotta di maglia, scudo ampio (ovale), giavellotti e la spada - Tutte le altre specialità tattiche sono garantite dalle alae sociarum italiche o da auxilia irregolari stranieri (numidia) - Scomparela cavalleria legionaria Nel corso del | sec a.C. il servizio militare non è più obbligatorio per i romani abbienti e non c'è neanche necessità che entrino nell'esercito grazie alla grande quantità di volontari. AI massimo fanno parte dell’esercito come generali o ufficiali. Le 18 centuriae equitum restano una classe sociale prestigiosa ma che impedisce l'ingresso in senato in seguito ad un plebiscito che prevedeva che i cavalieri che volessero entrare in senato dovessero rinunciare all’equus publico e uscire dalle 18 centurie. Frattura netta tra classe dei cavalieri e dei senatori Nel 91 a.C. scatta la guerra sociale: i soci reclamano l'ottenimento della cittadinanza romana. All'indomani della guerra quasi tutta l'italia entra a far parte della cittadinanza di Roma. Non esistono più i soci: i soci possono arruolarsi come volontari nell'esercito; l'esercito romano è costretto ad arruolare irregolari al di fuori dell’Italia (fanteria leggera e pesante spagnole, frombolieri delle isole baleari, arcieri cretesi, guerrieri della gallia e cavalleria africana). In questo periodo questi auxilia vengono reclutati per la durata di una singola campagna e vengono distinti in: - Coortidi fanteria (200-400 uomini) - Alidi cavalleria (200-400 uomini) La marina dopo la sconfitta di Cartagine e della Grecia viene molto poco curata da parte di Roma che preferisce delegare il controllo dei mari a stati clienti asiatici Problema contro Mitridate che sfrutta la debolezza della marina romana e da inizio ad attività di pirateria Iniziativa di Roma guidata da Gneo Pompeo contro i pirati. Gli viene assegnato un imperium straordinario per debellare i pirati in Cilicia. Pompeo compare sulla scena molto prima e diventa famoso per la campagna contro Sertorio (un Mariano che aveva creato in Spagna una Roma alternativa con tanto di senato). Ritornando in Italia Pompea ha la fortuna di incontrare l’esercito sconfitto di Spartaco e li distrugge ottenendo il trionfo a Roma incontrando prima il contrasto e poi l'accordo con Crasso che aveva sconfitto Spartaco in Calabria. Infine sconfigge Mitridate in Oriente riducendo in seguito la Siria a provincia romana. Durante queste guerre e anche durante quelle di Cesare in Gallia e poi nella guerra civile tra Cesare e Pompeo si consolidano due fenomeni: - Prolungamento della ferma anche per 24 armi (non più cittadino-soldato-contadino; ormai il soldato è quasi un professionista) - Diversificazione dell'impiego tattico della coorte legionarie: questi reparti sono molto versatili e possono essere usati per missioni specifiche (esplorazione, riserva tattica...) La legione diventa sempre più complessa tanto che sono necessari generali professionali e abili e non politici con a seguito tanti clienti. Il senato è costretto a dare imperia eccezionali. Riforme di Cesare: - Aumenta il numero di legionari e auxilia ma riduce gli effettivi di ogni legione (5000 max, 3000 min) - Raddoppia lo stipendium portandolo a 225 denari per tenere legati a se i soldati e dopo alesia ciascun soldato ricevette uno schiavo - Facompiere ai suoi soldati imprese ingegneristiche (ponte sul Reno; fortificazioni attorno Alesia) - Accresce il ruolo dei centurioni - Favorisce la meritocrazia e la professionalità a tutti i livelli; pone a capo delle legioni dei legati di sua fiducia. L'introduzione dei legati fa si che i tribuni militari perdano alcune prerogative di comando IL PRINCIPATO Dall’instaurazione del regime imperiale di augusto fino alla metà del III secolo d.C. (fine dell'età dei Severi). Svetonio in merito alle riforme dell'esercito da parte di augusto racconta: distribuì le legioni e le truppe ausiliarie nelle provincie. Quindi i reparti militare sono stanziati ai confini. Stanzia due flotte militare a Miseno e a Ravenna a difesa del Tirreno ed Adriatico (flotte sono trasporti rapidi ma necessitano di essere sicuri). Regola con norme stabili gli stipendi e i premi dei soldati in base al grado, alla durata del servizio, al tipo di reparto e fissa anche i premi del congedo per far si che una volta congedati abbiano la possibilità di vivere e reinserirsi nella società senza creare disordini. Costituisce a mezzo di nuove imposte un erario militare. Cassio Dione dice anche che Mecenate consigliò che le truppe furono dislocate permanentemente sui confini e che queste truppe fossero selezionate sia tra i cittadini che tra la popolazione locale. Queste truppe devono essere sempre addestrate e devono essere dislocate perennemente in degli accampamenti situati in punti strategici e che siano adeguati anche per la vita anche invernale.
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