Scarica appunti appunti appunti appunti appunti appunti e più Appunti in PDF di Biometria solo su Docsity! METABOLISMO E BILANCIO ENERGETICO
METABOLISMO
Insieme delle trasformazioni di materia ed energia che si compiono negli organismi viventi
MATERIALE ENERGETICO
ANABOLISMO
Sintesi delle grandi molecole organiche a partire da piccole molecole
(significato plastico)
CATABOLISMO
Demolizione delle grandi molecole organiche per produrre piccole
molecole ed energia
(significato plastico ed energetico)
Qual è il peso giusto e quanti sarebbero i chili di troppo da perdere?
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)
Body Mass Index (BMI)
BMI (IMC) = — PESO 9)
Indice di Massa Coprporea ALTEZZA” (metri?)
IMC
24, 9 LIMITE SUPERIORE DI NORMALITA’
PER DETERMINARE UNA CORRETTA DIAGNOSI DI OBESITA’ OCCORRE
CONOSCERE LA COMPOSIZIONE CORPOREA IN MODO DA POTER
DISCRIMINARE L'ECCESSO DI ADIPOSITA’ (OBESITA' VERA) DALL'ECCESSO
PONDERALE LEGATO AD ALTRI FATTORI NON “GRASSI”, QUALI
L'IPERTROFIA MUSCOLARE DELL’ATLETA, LA RITENZIONE IDRICA E LA
COSTITUZIONE SCHELETRICA
Utilizzazione dei Macronutrienti • Digestione riduzione in composti semplici • Assorbimento internalizzazione • Metabolismo utilizzazione a scopo energetico o/e plastico • Il grado di utilizzazione di un nutriente che tiene conto di tutti e tre questi processi prende il nome di biodisponibilità… BIODISPONIBILITA' DEI NUTRIENTI Si definisce biodisponibilità la frazione di un nutriente che l'organismo è in grado di assorbire e di utilizzare per le proprie funzioni fisiologiche. La biodisponibilità può variare in relazione a numerosissimi fattori, dipendenti in parte dalla natura dell'alimento ed in parte dalle caratteristiche dell'organismo che lo assume. Come tali, questi fattori si distinguono in: - intrinseci, legati cioè all'individuo: età, sesso, stato fisiologico, nutrizionale e di salute, microflora intestinale, genotipo, eventuali intolleranze ecc. - ed estrinseci, legati cioè alla fonte nutrizionale: forma chimica del minerale, interazione con altri nutrienti, cottura, pH, trattamenti tecnologici, presenza di fattori antinutrizionali che ne limitano l'assorbimento o, viceversa, di altri che lo esaltano. BILANCIO ENERGETICO DELL’ORGANISMO
ENTRATE DI ENERGIA
DIETA
e Fame/appetito
e Sazietà
e Fattori sociali
e psicologici
CALORE (-50%)
® Termogenesi obbligatoria
® Termogenesi regolata
LAVORO (-50%)
® Trasporto di membrana
® Lavoro meccanico
e Movimento
® Lavoro chimico
® Sintesi per la crescita
e il mantenimento
e Energia accumulata
* Legami fosfato ad alta
energia (ATP,
fosfocreatina)
e Legami chimici
(glicogeno, grassi)
FIGURA 22.2
O BILANCIO ENERGETICO
(I) £
ENERGIA PRODOTTA = Energia termica + lavoro (+ ) energia chimica delle riserve organiche =
U= (
ENERGIA INTRODOTTA = Energia chimica degli alimenti
° Si ENERGIA PRODOTTA = ENERGIA INTRODOTTA
Energia termica + lavoro (£ ) energia chimica delle riserve organiche = Energia chimica degli alimenti
x
(
SC
Îa
n
L'unità di misura utilizzata negli studi di bilancio
energetico è la grande caloria
Cal. Kcal
& ) Si definisce grande caloria la quantità di calore necessaria per aumentare
ra di
pi
__» DIRETTAMENTE
VALORE CALORICO DEGLI ALIMENTI] _
——* INDIRETTAMENTE
di
e _L INDIRETTAMENTE
2 I
i £
ENERGIA PRODOTTA
{
& des
* CALORIMETRIA DIRETTA
di 1 °C (da 14,5 a 15,5 °C) la temperatura di 1 Kg, di acqua.
* = CALORE
PRODOTTO
* OSSIGENO
CONSUMATO
* CONSUMODI OSSIGENO
PRODUZIONE DI CO,
AZOTO URINARIO
» CALOREPRODOTTO
I legami C-H, in seguito a rottura, rilasciano più
energia di quando vengono rotti i legami C-O.
I grassi contengono più legami C-H, mentre i
carboidrati e le proteine contengono più legami C-O.
Ne deriva che i grassi contengono più energia
potenziale di carboidrati e proteine.
Ha Ha Ha Ha Ha Ha Ha Ha O
Minore ooo oo e
Ho Ha Ha Ha Ha Hg Hg Ha OH
Tabella 50.2 Composizione a contenuto energetico medio di alcuni alimenti somuni. | valori si riferiscono alla sola parte edibile dell'alimento crudo.
Contenuto percentuale
Alimento koal/100g
Acqua Protidi Giucidi Lipidi
Cami fresche
Bue 76,5 19,8 - 26 105
Vitello 76,6 21,1 16 109
Maiale 82,4 21,6 - 46 131
Pollo 75,3 224 05 2,7 117
Cami insaccate
Mortadella 35,5 23,4 04 342 417
Prosciutto cotto 34,2 20,7 08 382 444
Prosciutto crudo 30,2 30,4 03 30,9 398
Salame 32,2 30,0 - 294 398
‘Animali di mare freschi
Sardella 14,5 19,4 13 52 134
Acciuga 73,5 21,8 17 36 129
Dentice 76,4 214 07 33 121
Tonno fresco 72,2 21,8 08 68 155
Segliola 78,5 21,3 09 17 108
Galamaro 79,2 16,5 07 17 88
Ostrica 811 11,5 17 18 n
Seppia 79,4 15,9 08 15 83
Aragosta 73,6 23,3 10 20 119
Gambero 81,2 16,0 13 09 79
‘Animali di mare conservati
Sardine all'olio 63,4 27,1 22 43 160
Tonno all'olio 53,5 34,1 25 98 241
Farinacei
Pane comune 23,0 10,6 600 10 298
Pane integrale 33,5 9,2 51,5 13 260
Grissini all'olio 65 12,3 714 62 399
Pasta comune 12,4 10,7 725 12 351
Riso 13,3 TA 778 08 355
Frutta
Arance 09 85 - 88
Banane 14 212 - 9
Castagne secche 5,6 809 30 382
Mele 04 119 - 50
Pere 0,2 106 - 50
Noci secche 19,3 3,1 67,8 721
Verdure
Asparagi 85,4 0,6 68 - 52
Fagiolini 92,0 2,1 24 - 19
Fagioli secchi 12,6 23,6 482 25 317
Piselli scochi 13.0 20,8 536 39 334
Patate 15,0 2,5 162 04 81
Insalata verde 93,6 13 19 - 14
Latticini
Latte di mucca 86,7 3,6 49 42 7a
Mozzarella 44,1 26,9 17 24,7 346
Provolone 412 29,0 - 25,9 358
Parmigiano 22,0 43,4 28 23,9 ALL
Burro 14,0 10 - 85,0 798
Vova
Tuorio 50,8 15,6 20 30,1 351
Albume 86,5 114 13 02 55
Curtune, Cicirutu, Aicurdî
Fo Fisiologia: dalle molecole ai sistemi integrati
Edisns
CALORIMETRIA DIRETTA Per la determinazione dell'energia dell'organismo Si basa sul principio secondo cui tutti i processi metabolici che si verificano nell’organismo portano alla produzione di calore Richiede l’utilizzo di una camera metabolica che rende possibile la misurazione del calore prodotto dal soggetto in esame, che viene fatto soggiornare nella camera per almeno 24 ore CALORIMETRIA DIRETTA CALORIMETRIA DIRETTA Vantaggi Precisione ed Accuratezza della Misura (= metodica di riferimento per la validazione delle altre tecniche) Svantaggi Costo elevato Difficoltà legate al funzionamento degli impianti Complessità Tempistiche d’esecuzione NON APPLICABILE A LIVELLO AMBULATORIALE Permette di stimare la spesa energetica a partire: dal consumo di ossigeno dalla produzione di anidride carbonica dall’escrezione urinaria di azoto CALORIMETRIA INDIRETTA Si basa sul principio della TERMOCHIMICA RESPIRATORIA: l’organismo ricava energia mediante l’ossidazione dei substrati energetici contenuti negli alimenti in reazioni stechiometriche conosciute in cui è consumato ossigeno e prodotta anidride carbonica Tabella 3.14 Valori riguardanti l'ossidazione di glucidi, lipidi, protidi.
Unità di misura Glucidi Lipidi Protidi
kcal/g (nella bomba cal.) 4,1 9,3 5,3
kcal/g (nell'organismo) 4,1 9,3 4,1
litri 02/g (nell'organismo) 0,75 2.03 0,97
litri €C0/9 (nell'organismo) 0,76 1,43 0,78
Quoziente resp. (nell'organismo) 1,0 0,71 0,80
kcal/litri Op (nell'organismo) 50 d,7 4G
ii Quoziente Respiratorio
Glucosio
C,xH3,COOH + 23 O,
Acido palmitico
6 CO, + 6 H,O
6 CO,
R= =1.0
a 60,
16 CO, + 16 HO
E’ un parametro utile a valutare la miscela metabolica utilizzata a riposo o durante un esercizio fisico La completa metabolizzazione di grassi, proteine e carboidrati richiede quantità diverse di ossigeno il tipo di substrato energetico ossidato andrà ad incidere anche sulla quantità di anidride carbonica prodotta QR carboidrati = 1 QR grassi = 0,7 QR proteine = 0,8 QR = CO2 prodotta/O2 consumato QUOZIENTE RESPIRATORIO TABELLA 36-Il,
Equivalenti calorici dell'O; nell'organismo
€ Cal derivate da:
0.R. non proteico Call adi O; e i s
"= | Gilucidi Lipidi
0,707 4,686 0 100
0,750 4,739 15,6 AA
0,800 4,801 33,4 66,6
0,850 4,862 50,7 | 49,3
0,900 4,924 67,5 32,5
0,950 4,985 84,0 16,0
1,000 | 5,047 100,0 0
DATO CHE LE PROTEINE SONO DEMOLITE SOLO FINO AD UREA, DETERMINANDO IL
CONTENUTO DI AZOTO NELL’URINA E’ POSSIBILE DETERMINARE LA QUANTITA’ DI
PROTEINE OSSIDATE
ESEMPIO
1 GRAMMO DI AZOTO = 6,25 GRAMMI DI PROTEINE
6,25 g. x 4,1 Kcal/g = 25,6 Kcal liberate nell’organismo
Per ossidare 6,25 g. servono circa 6 litri di O,
Dall’ossidazione di 6,25 g. si producono circa 4,8 litri di CO,
SE MISURO LA QUANTITA’ TOTALE DI O, CONSUMATO E DI CO,
PRODOTTA E SOTTRAGGO QUELLE DETERMINATE
NELL’OSSIDAZIONE DELLE PROTEINE POSSO CALCOLARMI........,.
Voo: totale © Voo: proteico
Q.R. non proteico =
Vorziotie = Vor proteico
Dato che il Q.R. non proteico è espressione del tipo di miscela metabolica
di glucidi e lipidi che viene ossidata, la quale a sua volta determina
l'equivalente calorico di 1 litro di ossigeno posso calcolarmi l’energia
termica (espresso in Kcal) prodotta dal soggetto durante la prova e dovuta
al consumo di glucidi e lipidi.
CALORIMETRIA INDIRETTA M = 3,941 VO2 + 1,106 VCO2 - 2,17 uN2 EQUAZIONE DI WEIR Come risalire da VO2 e VCO2 al dispendio energetico ? M = dispendio energetico (Kcal/min) uN2 = escrezione urinaria di azoto (gr/die) VO2 e VCO2 misurate in l/min Equazione adeguata per lo stato di digiuno Trascurando l’effetto del metabolismo proteico: errore dell’1% per ogni 12-13% di kcal derivanti da proteine -> equazione semplificata: M = 3,941 VO2 + 1,106 VCO2 CALORIMETRIA INDIRETTA A CIRCUITO APERTO A CIRCUITO CHIUSO Misura del consumo di ossigeno e dell’anidride carbonica prodotta, calcolo del quoziente respiratorio e delle kcal/die Misura del solo consumo di ossigeno e calcolo delle kcal/die tenendo conto di un equivalente termico per litro di ossigeno di 4,82 kcal CALORIMETRIA INDIRETTA Se si vuole valutare solo il DISPENDIO ENERGETICO e NON la tipologia di nutrienti ossidati si può determinare solo il CONSUMO DI OSSIGENO Questo spiega il diffuso utilizzo di strumenti (facilmente applicabili a livello ambulatoriale) contenenti equazioni calorimetriche basate solo sul consumo di ossigeno 100 0
90
62,5
Metabolismo basale (W/m
Età (anni)
igura 14.2 La dipendenza del metabolismo basale dall'età.
i noti che il metabolismo basale risulta più alto nel periodo
eonatale, durante il quale si verifica un accrescimento più rapido
iecondo #27).
Tabella 50.4 Equazioni per la determinazione del metabolismo basale {MB) a partire dal peso corporeo (Pc, espresso in kg) e dalla statura (A,
espressa in metri). Il metabolismo basale risulta espresso in kcal/giorno.
MASCHI
Età in anni ME (a partire dal peso) ME (a partire da peso e statura)
<3 59,5 Pc-31 16,7 Pc+1517 A - 616
39 22,7 Pc+ 504 19,59 Pc+131A+416
10-17 17,7 Pc+ 650 16,2 Pc+ 136 A + 516
18-29 15,3 Pc+ 679
30-59 11,6 Pc+ 879
60-74 11,9 Pc+ 700
> 75 8,4 Pc+ 819
FEMMINE
Età în anni MB (a partire dal peso) MB (a partire da peso e statura)
<3 58,3 Pc - 31 16,24 Pc+1022 A- 413
3-9 20,3 Pc+485 16,96 Pc+162 A + 370
10-17 13,4 Pc + 693 8,36 Pc+466 A + 201
18-29 14,7 Pc + 496
30-59 8,7 Pc+ 829
60-74 9,2 Pc+ 688
> 75 9,8 Po+ 624
Carbone, Cicirata, Aicardi
Fisiologia: dalle molecole ai sistemi integrati
EdiSES
Tabella 50.6 Fabbisogno energetico di adulti italiani di 18-60 anni in funzione del peso e del tipo di attività svolta. | dati riportati in tabella hanno un valore indi-
cativo, | limiti inferiori e superiori di fabbisogno energetico corrispondono ai limiti inferiori e superiori di peso corporeo riportati nella colonna a sinistra. Attività
leggera: impiegati, studenti. Attività moderata: commessi e altri lavoratori che svolgono attività fisica moderata stando in piedi. Attività pesante: atleti, agricoltori.
MASCHI
Peso {kg} Fabbisogno energetico (kcal/giorno)
Attività leggera Attività moderata Attività pesante
55 - 60 2140 - 2250 2575-2715 3045 - 3205
60 - 65 2220 - 2360 2675 - 2840 3160 - 3360
65-70 2300 - 2465 2770-2975 3280 - 3515
70-75 2380 - 2575 2870 - 3100 3395 - 3870
75-80 2465 - 2680 2970 - 3230 3510 - 3825
80-85 2545 - 2790 3070 - 3360 3630 - 3975
FEMMINE
Peso (kg) Fabbisogno energetico (kcal/giorno)
Attività leggera Attività moderata Attività pesante
40 - 45 1540 - 1730 1690 - 1900 1875-2110
45 - 50 1645 - 1795 1805 - 1970 2000 - 2185
50 - 55 1750 - 1855 1920 - 2040 2130 - 2260
55 - 60 1855 - 1960 2035 - 2150 2260 - 2385
60 - 65 1920 - 2060 2105 - 2265 2340 - 2510
65-70 1980 - 2165 2175-2380 2410 - 2640
Carbone, Cicirata, Aicardi
Fisiologia: dalle molecole ai sistemi integrati
EdiSES
Qual è il peso giusto e quanti sarebbero i chili di troppo da perdere?
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)
Body Mass Index (BMI) BMI (IMC) = PESO (Kg)
Indice di Massa Coprporea ALTEZZA? (metri?)
IMC
24, 9 LIMITE SUPERIORE DI NORMALITA’
BMI 25+29,9 OBESITA’'DI I° GRADO
BMI 30-+39,9 OBESITA’'DI II° GRADO
BMI > 40 OBESITA’ DI III° GRADO
PER DETERMINARE UNA CORRETTA DIAGNOSI DI OBESITA’” OCCORRE
CONOSCERE LA COMPOSIZIONE CORPOREA IN MODO DA POTER
DISCRIMINARE L'ECCESSO DI ADIPOSITA’ (OBESITA' VERA) DALL’ECCESSO
PONDERALE LEGATO AD ALTRI FATTORI NON “GRASSI”, QUALI
L’IPERTROFIA MUSCOLARE DELL’ATLETA, LA RITENZIONE IDRICA E LA
COSTITUZIONE SCHELETRICA
Magrezza grave Magrezza Sottopeso Normopeso Sovrappeso
moderata
Altezza {m})
ING 14,0 IMC 25,0
Obesità
moderata
IMC 30,0
IMC 40,0
75 80
Peso (kg)
Figura 50.4 Diagramma per la valutazione del peso corporeo in un soggetto adulto.
Carbone, Cicirata, Aicardi
= Fisiologia: dalle molecole ai sistemi integrati
asd EdiSES
POOL DI NUTRIENTI E METABOLISMO
Sintesi
proteica
Depositi
di glicogeno
ES
—m uu
ECO Pool di glucosio_> i glucosio (< Giuconeogenesi____
| — Ambito normale
Pool degli
aminoacidi
della glicemia
Metabolismo
nella maggior parte Metabolismo del
sistema nervoso,
— dei tessuti
Eccesso
FIGURA 22.3
DUPLICE CONTROLLO (PUSH-PULL)
(a) Senza regolazione dell’attività enzimatica, la via seguirà un circolo
vizioso. Non c’è produzione netta del substrato A o B.
Enzima 1 x
A > B Nessuna produzione
x@m— netta di A o B
Enzima 2
(b) Il metabolismo dello stato assimilativo è sotto l’influenza
dell’insulina, aumenta l’attività enzimatica per la reazione verso
l’avanti. Gli enzimi per la demolizione del glicogeno sono inibiti.
Ne risulta sintesi netta di glicogeno.
NoN
©
(c) Nel metabolismo dello stato post-assimilativo sotto l’influenza
del glucagone, gli enzimi che demoliscono il glicogeno sono più
attivi, e gli enzimi per la sintesi del glicogeno sono inibiti.
Ne risulta sintesi netta di glucosio.
©
= ji Sintesi netta
GLUCOSIO E glicogeno di glucosio
GLICOGENO Sintesi netta
glucosio di glicogeno
FIGURA 22.4
CONTROLLO OMEOSTATICO DEL METABOLISMO
PANCREAS
GColedoco
Dotto
pancreatico {
Intestino tenue —
(duodeno)
Cellule
esocrine
Cellule alta @
che secernono Cellule
glucagone endocrine
Cellule D @ Isola
che secernono di Langerhans
somatostatina.
Cellule beta @)
che secernono
insulina, amilina.
(b) Cellule delle isole di Langerhans, che costituiscono il pancreas endocrino
FIGURA 22.13
L'amilina umana, o Human Islet Amyloid Precursor Polypeptide (hIAPP), è una proteina altamente conservata costituita da 37 residui amminoacidici secreta nelle cel lule beta del pancreas insieme all'insulina. Il gene che la codifica è situato nel braccio corto del cromosoma 12. ● L'amilina è un ormone cosecreto con l'insulina in risposta alla presenza di alte concentrazioni nutrienti nel sangue ed è assente sia nel diabete tipo 1 che in quello tipo 2. L'amilina è prodotta insieme all'insulina e la sua glicazione provoca deposito di sostanza amiloide a livello pancreatico) ● FUNZIONI: ● rallenta lo svuotamento gastrico ● riduce le secrezioni digestive (bile, succhi gastrici, enterici e pancreatici) ● riduce il glucagone plasmatico, ormone catabolico dagli effetti iperglicemizzanti ● aumenta il senso di sazietà AMILINA
Biosintesi e struttura della insulina |
Preproinsulin Proinsulin Mature
110 AA NH,y 86 AA insulin
ZIAA + 30AA
sequence ti HaN- N Ha
A chain E B chain
|
COOT
00C-
Signal sequence C peptide
24 AA sen
INSULINA
Aminoacidi
coinvolti nel distacco
del peptide C
Figura 22.2 Struttura chimica dell'insulina. A) Struttura primaria della molecola di insulina, in cui sono riportate le posizioni delle cisteine coinvolte nella for-
mazione dei punti disolfuro. B) Conformazione tridimensionale della molecola di insulina. ©) Struttura della proinsulina, in cui sono evidenziati gli aminoacidi
coinvolti nel taglio operato dagli enzimi proteolitici.
r Cartone, Cicirata, Aicandi
SRI Fiologia dalle molecole a iste integrati
[EINES cases
Tabella 22.1 Principali modulatori della secrezione insulinica e relativo meccanismo d'azione,
Stimolatori Meccanismo d'azione Inibitori Meccanismo d'azione
Glucosio Glut2 + glicolisi > Tapi permeabilità canali Somatosta- —Recettore accoppiato a proteine G inibitore — ini
K.p > depolarizzazione —> T permeabilità canali tina bizione del segnale mediato da PKA — 4 libera-
del calcio voltaggio-dipendenti —» Î ingresso calcio zione di insulina
+ Î liberazione di insulina
Aminoacidi Trasportatori specifici > metabolismo —> Î ATP > |Catecolam- Recettore alfa, adrenergico accoppiato a proteine
(Arg, Gli, Ala) come il glucosio (azione sinergica) mine G inibitorie — inibizione del segnale mediato da
e acidi grassi PKA + Y liberazione di insulina
Incretine Recettore accoppiato a proteine G stimolatorie > | Diminuzione Sia per azione diretta, sia per attivazione della
(GIP, GLP1) | T cAMP— attivazione PKA —> T calcio intracellu- | della glicemia secrezione degli ormoni iperglicemizzanti
lare — È liberazione di insulina (azione sinergica
con glucosio)
Acetilcolina —Recettore muscarinico > PLC + 1 calcio intracel- | Digiuno, eser- Azione mediata dalla diminuzione della glicemia
lulare + T liberazione di insulina (azione sinergica | cizio fisico
con glucosio)
Catecolam- —Recettore beta adrenergico accoppiato a proteine G
mine stimolatorie > Î cAMP — attivazione PKA > T
calcio intracellulare — È liberazione di insulina
(azione sinergica con glucosio)
Glucagone Recettore accoppiato a proteine G stimolatorie >
T cAMP — attivazione PKA — È calcio intracellu-
lare > È liberazione di insulina (azione sinergica
con glucosio)
| Carbone, Cicirata, Aicardi
Fisiologia: dalle molecole ai sistemi integrati
EdiSES
O È) | glucosio (> 5mM)
è trasportato all'intero della cellula
Amminoacidi
Acidi grassi
Giucochinasi SUR1
Glu-6P
Piruvato
Raticole endoplasmatico: i livalli di ATP
la
DAG» 00,+H,0 I canala del K,jp
@t si chiude
PIE, Le cellula
5) _ si cepolarizza
Fosforlazione Si aprono
Fosfolipasi “9 proteica i canali del Ca”
a
a; la
By
ACchBD+- ©
Fosforilazione ®@ ©
proteica © Aumenta
! © la secrezione
{Prosa ini) diinsulna
Granuli
di secrezione ;) Cv
# Ss Adonito GT ®
9 cdlasi e
Agonisi ‘Agonisti
Glucagone Somatostatina 60 mv _ L
Già Ere
GLPI i
Figura 22.4 Secrezione dell'insulina. L'ingresso di glucosio e il suo utilizzo nella glicclisi aumentano i livelli di ATP che chiudono un canale del potassio
ATP-dipandente (K,,5). La depolarzzazione cellulare apre i canali voltaggio-dipandenti del calcio (VDCC). L'aumento della concentrazione intracellulare di
calcio attiva il processo di esocitosi. Gi altri moduiztori cella secrezione ccoperano ella variazione del calcio intracellulare disattivando (agonisti alfa-
adrenetgici, somatostatina) 0 attivando (agonisti beta-adrenergici, glucagone, GIP, GLP1, acetilcolina) meccanismi di tasduzione del segrale. A} Varia
zioni del potenziale di membrana durante l’attività secretiva della cellula beta. Per un approfondimento del meccanismo cellulare alla base
dell'accoppiamento tra aumento della glicemia e secrezone insulinica si veda la scheda seguente.
2 Carbone, Ciciata, Aicardì
I Fisiologia: dalle molecole ai sistemi integrati
EdiSES
basna SO
Glucosio È
o
8 Ò Potassio
Aminoacidi Fosfato
Magnesio
Recettore Autofosforilazione
dell'insulina
Tirosina
chinasi
Segnali
di membrana
Fosforilazione/defosforilazione _
Trasportatori Segnali
Segni |,
GLUTA Attivazione/disattivazione Mmitogenici
Acido piruvico. ——T_—____E;îtiberigio) | Sintesi
proteica
Induzione/soppressione
Glicogeno
Fattori
di trascrizione
Figura 22,5 Meccanismo d'azione dell'insulina sui tessuti bersaglio, Il legame dell'insulina alle subunità alfa del recettore causa l'autofosforilazione delle
subunità beta, A seconda della cellula bersaglio, il recettore attivato è in grado di fosforilare in tirosina substrati differenti che a loro volta iniziano una cascata di
fosforilazioni in serina/treonina di proteine cellulari ed enzimi determinando: la traslocazione delle vescicole contenenti i GLUTA (PI-3 chinasi) nel muscolo €
nel tessuto adiposo; l'attivazione/disattivazione di numerosi enzimi del metabolismo glucidico, proteico e lipidico; l'attivazione di proteine coinvolte nella
proliferazione cellulare. Viene inoltre attivata la trascrizione genica di numerose proteine ed enzimi cellulari e viene facilitato l'ingresso nella cellula di
amminoacidi e ioni.
Z| Carbone, Cicirata, Aicardi
fisiologia: dalle molecole ai sistemi integrati
EdiSES
GLUCAGONE
Gene
Esone \
29 aa. PM 3.5 KDa
PROORMONI:
Quando il proglucagone
viene trasformato dalla PCS a livello
endocrino da origine a:
MPGF ( Major-proglucagon-fragmenter):attività biologica
sconosciuta
CP AVO EROGATE ORIO
sconosciuta
IP-1 ( Intervening-Peptide-1): attività biologica sconosciuta
PROORMONI:
Nelle cellule
il proglucagone
Sta SESte Estero ll OZ
5 differenti peptidi:
| Polipeptide pancreatico |
Glucagone
—— Stimolazione == Inibizione
Figura 22.8 Schema che illustra il controllo reciproco della secrezione
degli ormoni prodotti nelle isole del Langerhans.
E | Carbone, Cicirata, Aicardi
mes Fisiologia: dalle molecole ai sistemi integrati
EdiSES
Tabella 22.3 Principali effetti di insulina e glucagone sul metabolismo glucidico, proteico e lipidico.
Insulina Glucagone
Glice mia Diminuzione Aumento
Diffusione del glucosio nelle cellule muscolari e adipose Aumento
Degradazione del glucosio Aumento Diminuzione
Gluconeogenesi Diminuzione Aumento
Glicogenolisi Diminuzione Aumento
Glicogenosintesi Aumento Diminuzione
Sintesi proteica Aumento Diminuzione
Catabolismo proteico Diminuzione Aumento
Produzione epatica di urea Diminuzione Aumento
Lipogenesi Aumento Diminuzione
Lipolisi Diminuzione Aumento
Produzione di corpi chetonici Diminuzione Aumento
| Carbone, Cicirata, Aicardi
Fisiologia: dalle molecole ai sistemi integrati
EdiSES
INSULINA E GLUCAGONE
Il metabolismo è controllato dal rapporto tra insulina e glucagone
(a) Stato assimilativo: domina l’insulina
4 ossidazione
del glucosio
4 Sintesi del glicogeno
# Sintesi dei lipidi
È Sintesi delle proteine
(b) Stato post-assimilativo: domina il glucagone
4 Glicogenolisi
4 Giuconeogenesi
4 Chetogenesi
di glucosio, glucagone e insulina prima e dopo il pasto
Pasto ;
n Concentrazione
plasmatica
125 |
Concentrazione di guucosio
plasmatica (mg/dl)
di giucagone L 140
(pg/mL)
90 + Leo
130 +
Concentrazione
plasmatica
di insulina
Um)
10 H
TITTI
-60 0 60 120 180 240
Minuti
LEGENDA
-.-- Concentrazione plasmatica di glucosio
—— Concentrazione plasmatica di glucagone
FIGURA 22.14 —— Goncentrazione plasmatica di insulina
Ho
Deidroepiandrosterone (DHEA) O -idrossipregnenolone
CH,
0
“i
o
170 -OH-progesterone
o
y
CH,OH
0S0
Deidroepiandrosterone
solfato (DHEAS)
11 "| gio
di
Ho o OA
Androstenedione Cortisolo
Figura 23.3 Biosintesi degli ormoni della corteccia surrenale.
Cicivata, Aicrndi
a: dalle molecole a sistemi integrati
Colesterolo
AGTH
CH, Ci
è-0
> sab
SE sa idrossipregnenolone
CH,
I
c=0
0
Progesterone
CH, OH | Celi
I
co co
Ho
———
o o
Corticosterone 11-desossicorticosterone
O puor
î 6-0 qui
d CH Ho CH
R-CH,OH
Aldosterone 18-idrossicorticosterone
Figura 20.6 Steroidogenesi. A) Ciclopentanoperidrofenantrene, struttura chimica di riferimento di tutti gli ormoni steroidei; per una migliore compren-
sione della biosintesi dei singoli ormoni, viene riportata anche la numerazione degli atomi di carbonio. B) Rappresentazione schematica delle prime tappe
colesterolo circolante (colesteroloLDL) 0 quello prodotto dalla cellula stessa viene esterificato e accumulato nel citoplasma sotto
forma di gocciole lipidiche. Da qui può essere recuperato e traslocato nei mitocondri grazie alla proteina StAR (Steroid Acute Regulatory protein). Nei
mitocondti, l'enzima 20,22 desmolasi (definito anche P450-cholesterol-side chain cleavage [P450-C27scc], prodotto del gene CYP11A) taglia la catena
laterale del colesterolo trasformandolo in pregnenolone. Successive tappe biosintetiche produrranno in modo tessuto-specifico i differenti ormoni steroi-
dei. Ciascuna tropina ipofisarica stimola, nella ghiandola steroidogenica bersaglio, la captazione del colesterolo circolante e l'idrolisi del colesterolo
della steroidogenesi:
Desmolasi
INS,
N° atomi C Classe Residui (R)
Ri: CHy Ra. CH
Colesterolo | 27 | Colestani | 8% -CHHCHaxCH-CHs
CH, CH,
FCHy RS Hg
Pregnenolone| | 21 Pregnani i POR
Corticoidi 21 Pregnani Ù oi Hg;
Testosterone | 19 Androstani a so LoncLo
Estradiolo 18 Estrani
libero
via
delta
Via della 5
y
[_Estadicio _]
Tropine
i |
Iniermedi inattivi
estere, aumentando quindi la disponibilità di colesterolo libero da avviare alla steroidogenesi.
Z| Carbone, Cicirata, Aicardi
Fisiologia: dalle molecole ai sistemi integrati
EdiSES
Il Cortisolo
Tasso di secrezione del cortisolo
12:00 4:00 8:00 12:00 4:00 8:00 12:00
AM —!I_ pM—'!
Mezzogiorno
che è presente in molti tessuti
e rende il cortisone esogeno
una fonte efficace di attività
cortisolica.
Mantenimento = =
della funzione = = Assottigliamento
muscolare: Diminuzione della formazione. ea della a e dei
diminuzione della ossea Aumento del
massa muscolare riassorbimento osseo
que Cortisolo ——»
Mantenimento della gittata cardiaca,
“aumento del fono arteriolare; diminuzione
della permeabilità endoteliale
Prostaglandine.
f NatK+ ATPAsI
tfAdren.
“Pressione arteriosa
Volume circolante
Ghiandola [elet 1[p4Zz}t:1 [IENE]
regione anteriore del collo, davanti
alla trachea.
Costituita da due lobi, destro e
sinistro, uniti dall’istmo.
Pesa circa 10-20 grammi
E° formata dai seguenti tipi
cellulari:
producono
producono
*Fibroblasti, adipociti, linfociti
La tiroide
* La funzione principale della tiroide è la regolazione della
velocità dell'intero metabolismo corporeo, compreso il suo
aspetto più importante: il consumo di ossigeno. La tiroide
svolge anche un ruolo importantissimo nei processi di
accrescimento e di sviluppo.
» La tiroide produce gli ormoni tiroidei T, e T,
* Oltre che gli ormoni tiroidei, la tiroide produce la calcitonina,
che partecipa al controllo dell'omeostasi del calcio e del
fosfato ed ha effetti significativi sulla fisiologia dell'osso.
Tyrosine ie ti
10-60-00 ° 4, Yo Fri-tÈ.
H NHy H NHg
(2 tyrosine +41)
Tyrosine “rilodothyronine di
HH :
I 1° \
Ho-)-c-c-c, so-Y-0 ii c- c°
H NH, OH H NHg
(2 tyrosine +31)
METABOLISMO DELLO IODIO
E Lo iodio è assorbito attivamente:
— ghiandola tiroidea
— stomaco
— ghiandole salivari
21 +H,0, SI,
L'ossidante immediato (accettore di elettroni) per la reazione ioduro-iodio molecolare è
l'acqua ossigenata. Il meccanismo attraverso cui si forma l'acqua ossigenata è oggetto
di discussione, ma sembra che l'ossigeno sia ridotto ad opera del NADPH per azione
della NADPH ossidasi.
Sequenza di reazioni catalizzata dalla perossidasi tiroidea 0 tireoperossidasi
(complesso enzimatico localizzato sulla membrana plasmatica apicale del tireocita)
thyraglobulin Thyroid Thyroid
peroxidase peroxidase
tyrosine diiodoturosine thyroxine
TBG
I Tg and Tg TBPA
Protein
synthesis
x
hyroglobuli
follicle
cell
I" + Thyroglobulin
Tao
4
Colloid Tg
T4
LT talia toe re] ate ate Ugo] ot
Gli ormoni tiroidei agiscono
attraverso il legame a recettori
[ate (Stele ola EST SE ERE
si associano a proteine
Ult EEE PINA ed tiva ip eniione e —
Tiroxina se FTSE Tm , . .
Regolano ES I
genica, promuovendo la ba Ed
LU te gr (]2(3! di acidi Pio vlad
leto] a["e=Xfe) messaggeri Î 07° sei
(MRNA) tessuto-specifici, il cui JI
messaggio è tradotto in fesa) < 400
lo) GIg(o) con funzioni Chmpieso recettore > Tana /
enzimatica o strutturali (es. nel Na. 104
miocardio le catene pesanti REA” ne produce prose
della miosina o del collagene correlare con la funzione ormonale
(ol Rit[o/oRi}
> Crescita e maturazione tissutale
> Respirazione cellulare (consumo 02)
> Ricambio di tutti i substrati essenziali
LEE
2. Gluconeogenesi e glicogenolisi
3. Sintesi mobilizz. e catab. colesterolo
uptake di glucosio
gluconeogenesi
assorbimento intestinale
secrezione di insulina
a
e
| colesterolo, fosfolipidi e
trigliceridi nel plasma
massa magra
richiesta di vitamine
| massa adiposa
Vai
output cardiaco
frequenza cardiaca
volume ematico
rate respiratoria
secrezioni e motilità gi
Î mobilizzazione dei grassi dai tessuti
ossidazione degli acidi grassi
ASSE Ipotalamo-Ipofisi- Tiroide
La sintesi degli ormoni
tiroidei è sotto il controllo
dell'asse ipotalamo-ipofisi-
tiroide.
Il REA 1944 L0)
AIN 2,3
eo leuo UNTIL
anteriore dove stimola la
secrezione di TSH.
II viene trasportato
alla tiroide stimolandone la
crescita e la produzione di
Other Brain Centers |
(egq.cold exposure) |
Ae
Hypothalamus
Anterior
Pituitary
+
+
Thyroid Thyroid
gland Hormones
_
target cells throughout body