Scarica APPUNTI BUSINESS HISTORY e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! “Greppi incarna il modello di funzionario ideale. Devoto e competente che la monarchia asburgica era riuscita a imporre nel corso degli anni 60 70 grazie a un processo di radicale riforma delle istituzioni locali. Anche nell'esercizio di queste cariche il suo operato corrisponde alle aspettative della Corte. Quindi funzionale a questo disegno, ma capace di far emergere un business per sé. Come protagonista della vita economica politica del Ducato, Greppi ottiene la cittadinanza milanese, prima tappa di un'ascesa sociale con carattere tradizionale. L'accumulo di una grande fortuna, l'investimento in molti campi compresa la terra, l'assunzione di un importante ufficio pubblico, l'acquisto di palazzi e ville. Simboli della ricchezza e del prestigio raggiunto, dicono di un desiderio di integrarsi nel ceto aristocratico. Per lui l'integrazione in questo centro di stocastico non aveva solo significato di promozione sociale, ma comportava l'opportunità di accrescere il prestigio della casa, il credito a cui poteva attingere, la rapidità con cui seppe condurre la famiglia al vertice di una élite arroccata nella difesa dei propri privilegi, testimonia una capacità che va a completamento di quella puramente imprenditoriale. All'inizio degli anni 80 Greppi, all'apice della fortuna e del successo lo stesso Pietro Verri, arriviamo ai riformisti illuminati che, facendosi interprete del malcontento nei confronti di Ferrieri, era stato negli anni 70 suo avversario tenace. Scrive: Greppi è il solo che io abbia conosciuto il quale, avendo ammassato una grande ricchezza abbia sempre avuto un animo magnifico e signorile. Ed è il solo uomo che, immerso negli affari importanti, non ha perduto l'energia e la sensibilità di cuore. Egli è bene presso la corte e bene presso la città … Quindi Antonio aveva comunque anche questa capacità di intercettare e di venire incontro alle esigenze anche di chi lo combatteva. Al di là di questo giudizio, che pure importante, abbiamo anche da questo la conferma di un suo sostanziale inserimento nel contesto sociale milanese. Ma qui siamo già ben dentro gli anni 80 e inizia l'ultima stagione. Deciso a consolidare lo status raggiunto e a sancire l'appartenenza della sua famiglia nobiliare, Greppi assume a partire dal 779, quando acquista la proprietà ex gesuitica della Galliavola nella Lomellina, una grande proprietà terriera nella Lomellina. Decide per un nuovo indirizzo nella gestione del patrimonio familiare. Si dedica cioè con crescente interesse alla gestione delle aziende agricole. Si poi si sposta da imprenditore innovatore, un pochettino nella prospettiva dell'arrogante, ma non nel senso del proprietario agricolo assente, ma nel senso dell'imprenditore che cerca di gestire in una prospettiva capitalistica anche la terra. Portò così nell'agricoltura la capacità imprenditoriale di cui ha dato prova, nella gestione della ferma e delle altre imprese e prendendo ad esempio l’operato dei grandi affittuari della zona pianeggiante e irriguo della Lombardia. Fa delle sue proprietà imprese con una spiccata vocazione capitalistica. In particolare, verso la fine della sua vita si
