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Appunti Catalogazione dei Beni Culturali, Sintesi del corso di Storia Dell'arte

Appunti Esame Catalogazione dei Beni Culturali

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 03/03/2020

a.faccini
a.faccini 🇮🇹

4.5

(23)

23 documenti

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Scarica Appunti Catalogazione dei Beni Culturali e più Sintesi del corso in PDF di Storia Dell'arte solo su Docsity! La Scheda OA La scheda OA serve per schedare i dipinti sculture manufatti di rilevanza dal punto di vista artistico e storico culturale. Si definisce l’oggetto e si descrivono le sue caratteristiche formali. Diversi campi sono dedicati all’identificazione, descrizione e classificazione del soggetto dell’opera. Il paragrafo relativo a chi ha realizzato l’opera (definizione culturale). È importante perché fornisce informazioni sia sull’autore, sul suo ambito culturale di provenienza e sulla motivazione dell’attribuzione e sulla committenza. Si deve rispondere a domande sia sul bene, sulla sua storia e sulla scheda stessa. La strutturazione della scheda OA comprende: Codici Relazioni Altri Codici Oggetto Localizzazione Ubicazione e dati patrimoniali Altre localizzazioni Georeferenziazione Modalità di reperimento Rapporto Cronologia Definizione culturale Dati tecnici Conservazione Restauri Dati analitici Condizione Giuridica e Vincoli Fonti e documenti di riferimento Accesso ai dati Compilazione Annotazioni A quali domande devi rispondere una scheda così? Informazioni sull’oggetto: -Che cos’è e com’è fatto (oggetto, dati tecnici, date analitici, rapporto) -Stato di conservazione (conservazione, restauri) -Chi l’ha fatto e quando (definizione culturale, cronologia) -Dove si trovava (ubicazione, altre localizzazioni, modalità di reperimento) -Dove si trova (localizzazione, georeferenziazione) -A chi appartiene (condizione giuridica e vincoli) -Chi ne tratta (Fonti e documenti di riferimento, annotazioni) Informazioni sulla scheda: -Chi la fa compilare (codice) -Chi la compila (compilazione) -Riferimenti ad altre schede (altri codici, relazioni) -Dati visibili al pubblico (accesso ai dati) Georeferenziazione tramite punto Si usa nei casi in cui il bene sia ad esempio in campagna in montagna una valle. In quel caso vanno inserite le coordinate geografiche. Modalità di reperimento Viene compilata quando l’oggetto d’arte è stato reperito durante una campagna di scavo. Rapporto Va compilato quando l’opera si qualifica in rapporto a un’altra, è matrice, derivazione o parte di una serie. E prendi il caso di copie, calchi, modelli di un’opera d’arte. Cronologia Qui tu inserisci la data esatta dell’opera, rimandando alla fonte da cui si è ricavata la notizia. (Bibliografia, documentazione, iscrizione sull’opera stessa) se la datazione non si può ricondurre a un anno preciso, si indicano estremi cronologici entro i quali potrebbe oscillare. Anche in questo caso si deve indicare la fonte di riferimento. DTS È un sottocampo che riguarda la cronologia specifica. Si intende la data dell’opera che si sta schedando. Se si conosce ed è un anno preciso, si ripete nei campi DTSI DTSF distinti per indicare l’intervallo di tempo tra inizio e fine esecuzione. DTM Qui si deve motivare la datazione precisa, indicando da quale fonte abbiamo tratto la notizia (Bibliografia, iscrizione, documentazione) Definizione culturale Si trovano informazioni sull’autore. Nel caso in cui la paternità dell’opera è certa, si forniscono i dati anagrafici. Quando l’attore non è stato individuato, si indica il contesto culturale a cui si può ricondurre questa realizzazione. Va sempre indicata la fonte che si prende. Se ci trovassimo nella situazione in cui l’ideatore è una persona diversa dall’esecutore, vanno compilati i sottocampi AUTR (es. ideatore) e AUTM (es. firma) ripetendoli due volte. CMM È il sottocampo relativo alla committenza e quindi bisogna scrivere il nome, datazione fonti che la attestano. Dati tecnici Sono i dati relativi alle dimensioni, alla materia e alle tecniche di esecuzione dell’opera. MTC È un campo ripetitivo per poter indicare, i diversi materiali di cui è composta l’opera e le diverse tecniche di realizzazione. Conservazione Qui si forniscono indicazioni sullo stato di conservazione dell’opera attraverso un giudizio complessivo e uno più specifico. STCC è il sottocampo dove si esprime un giudizio sintetico sullo stato di conservazione dell’opera. Restauri Si forniscono indicazioni su restauri documentabili in cui possiamo indicare l’ente finanziatore, restauratore, data. RSTN è il sottocampo dove si scrive il nome del restauratore, indicato nella forma cognome, nome. È la forma per citare tutti nomi da inserire nella scheda eccetto quelli degli artisti che si danno, per esteso. Dati analitici Si valuta l’aspetto e il contenuto dell’opera che viene descritta in forma discorsiva nel sottocampo DESO e troviamo ulteriori specifiche sul soggetto rappresentato. Cos’è la codifica Iconclass? Il soggetto è tradotto in codici alfanumerici. Per esigenze di classificazione, rintracciabilità e correlazione dei dati. Tutto ciò si trova nel sottocampo DESI. Esistono ulteriori campi per segnalare la presenza di stemmi e iscrizioni. DESO Qui si descrive l’oggetto indicandone nel insieme nei particolari le caratteristiche formali e tipo logiche (esempio. statua a figura intera, basamento a forma di ara classica) DESI Sistema iconclass per classificazione delle immagini permette di descrivere ciò che l’oggetto rappresenta attraverso questo codice alfanumerico. DESS la descrizione del soggetto è fornita in modo sintetico, usando un vocabolario predefinito. ISRC È la tipologia di iscrizione presente sull’opera (esempio: funeraria, documentaria…) Condizione giuridica e vincoli Si segnala l’ente e il privato che ne detiene il bene nel momento in cui viene effettuata la schedatura. Nel paragrafo si possono anche indicare i passaggi di proprietà nel caso siano documentati. C’è un campo detto NVC in cui si indicano tutti i vincoli imposti sul bene.
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