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Guide e consigli
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Guida per recensione critica testo esame finale Scienze e tecniche psicologiche, Appunti di Matematica

Linee guida per scrivere una recensione critica di un testo in relazione all'esame finale di Scienze e tecniche psicologiche. redatto da Prof. Alberto Zatti e copre principi fondamentali, consigli pratici per iniziare la stesura, e fasi specifiche della recensione critica. Il documento include anche esempi e consigli per la compilazione della bibliografia.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 13/11/2021

bgb
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Scarica Guida per recensione critica testo esame finale Scienze e tecniche psicologiche e più Appunti in PDF di Matematica solo su Docsity! Linee guida per la stesura di una recensione critica (analisi critica) di un testo per l'elaborato di prova finale di Scienze e tecniche psicologiche A cura di: Prof. Alberto Zatti Bergamo, aprile 2007 PRINCIPI La prova finale ha la funzione di aiutare lo studente a familiarizzarsi con la metodologia di ricerca e scrittura di un elaborato scritto. Pertanto si potrebbe ben dire che il contenuto del lavoro finisca sullo sfondo rispetto alla posizione in figura che viene presa dall'esperienza metodologica. A tal proposito, e per rispettare le consegne di un lavoro da svolgere in 20 pagine circa (equivalenti a 470 parole per pagina, ovvero 2500 battute senza spazi, o 3000 battute con spazi, mediamente), è consigliabile preparare uno scritto secondo i canoni della “recensione critica di un testo”, di cui si dirà in questo documento. I testi da analizzare fanno mediamente riferimento ai classici della psicologia, generale, ma non solo. E’ vero altresì che le cose vengono bene quando, oltre al metodo, c'è anche un po’ di "amore". Pertanto è “normale” (anche se non strettamente necessario), che fra argomento e lavoro di elaborato finale debba esserci una qual certa sintonia. Una cosa analoga, mutatis mutandi, vale per il rapporto fra docente e studente. Non sempre è cioè necessario che il docente sia anche “l’esperto sommo” sull'argomento. Ciò per dire che nel rapporto fra studente e docente supervisore, quest’ultimo può curare la trasmissione della competenza metodologica, mentre il primo si impegnerà nel trovare le migliori idee sui contenuti dell'elaborato finale. Anche nel rapporto fra docente e studente vale certamente la regola che serve una certa sintonia (relazionale e contenutistica) per avviare un rapporto di collaborazione significativo. RAPPORTO CON IL DOCENTE Per l'elaborazione di un lavoro scritto l’ordine è tutto! Saranno pertanto rifiutati fogli sparsi, non almeno graffettati insieme, con il loro numero di pagina e la chiara intestazione dello/a studente, la data di consegna e il titolo dell'argomento del lavoro. Ad ogni documento sottoposto al docente è buona regola allegare l’indice di massima (o comunque l'indice al suo stato attuale di revisione) e la bibliografia. Saranno rifiutati documenti via e-mail da stampare a cura del docente, secondo il principio che "l'onere della prova è a carico dello studente". RESPONSABILITA' Reciproche Responsabilità del docente Responsabilità del discente Indicare le tappe metodologiche Contenuti Guidare il processo di lavoro L'italiano e le espressioni linguistiche utilizzate Indicare-suggerire modifiche Errori grafici, ecc. Giudicare “pronto” per la discussione l'elaborato NON è responsabilità del docente correggere e curare l'italiano! Di fatto il docente interviene, dopo avere avviato il lavoro con il discente (decisione del testo da trattare; selezione del materiale bibliografico; e stesura dell'indice di massima del lavoro), raccoglie la stesura delle prime 10-15 cartelle prodotte dal candidato. Lo scopo di questa fase è di dare un feedback opportuno allo studente in particolare sulla correttezza dell'italiano utilizzato e sulla correttezza del linguaggio. A questo punto lo studente, fatto salvo ogni possibile appuntamento per chiarimenti, deve proseguire a stendere la maggior parte del lavoro in proprio. E’ sua responsabilità rivedere il proprio lavoro tante volte quante siano necessarie per renderlo più che sufficiente (non ci si deve aspettare che sia cioè il docente a leggere le diverse versioni di alcuni paragrafi o capitoli). Fondamentale, anche per una indicazione prognostica da parte del docente (fra quanto tempo un candidato potrebbe essere pronto per la discussione finale) è la verifica delle prime 10 - 15 pagine sottoposte al docente. In queste sarà cura del docente dare indicazioni sulla correttezza della lingua utilizzata (sintassi e grammatica; convenzioni stilistiche e/o grafiche; indicazioni sugli aggiustamenti per essere meglio compresi da un lettore-tipo - chi è il lettore immaginato e/o da immaginare? -). Altro punto di verifica è la padronanza dei concetti essenziali per il lavoro, con l'eventuale indicazione di un approfondimento o meno. La lettura delle “prime dieci cartelle” andrebbe fatta in presenza del docente, il quale potrà dare immediatamente i suggerimenti del caso. LUNGHEZZA DELL’ELABORATO 10-12 cartelle, corpo 12, spazio 3,3,3,3 cm (alt., basso, dx, sn), interlinea 1,5, con una variabilità di più o meno 2 pagine, comprendendo anche la bibliografia. CONSIGLI PRATICI PER INIZIARE LA STESURA Non preoccuparsi in prima battuta del numero di pagine scritte (va bene anche se oltre i limiti delle 20 cartelle). Successivamente vale la regola correggere e tagliare, correggere e tagliare, ecc.; fino ad avere un prodotto finale soddisfacente ed entro i limiti richiesti. LE FASI DELLA STESURA FASE 0: INTRODUZIONE ED ESPOSIZIONE DEI “VINCOLI” DEL LAVORO PRESENTATO Indicare bene i dati riguardanti il testo analizzato: Autore, titolo, casa editrice, edizione esaminata ed eventuali edizioni precedenti, numero delle pagine, con le eventuali pagine della prefazione se fatta da un altro autore. Introdurre brevemente l'argomento di massima di cui si occupa il testo. Spiegare al lettore che dati i limiti prefissati di 20 pagine circa, non sarà possibile dare pieno riscontro della ricchezza dell’opera esaminata. FASE 1:IL CONTESTO Bio-bibliografia dell’autore Collocazione del testo nell'arco della produzione scientifica dell'autore. Esposizione del contesto teorico dentro cui si muove il contributo: passato, presente, prospettiva futura. FASE 2: IL TESTO
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