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Appunti completi bioetica, Appunti di Bioetica

Appunti completi per preparazione dell'esame

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 08/08/2023

erkenda-qosja-3
erkenda-qosja-3 🇮🇹

4.3

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Scarica Appunti completi bioetica e più Appunti in PDF di Bioetica solo su Docsity! LA PERDITA DELL’INNOCENZA - L'ORIGINE DELLA BIOETICA La bioetica nasce nel mo mento in cui l'essere umano perde la propria innocenza. nb — shallow (sei contento di questi tempi moderni?) Viviamo in un'età dove abbiamo perso il senso dell'innocenza originaria data dalla convinzione che il mondo ci protegge. Siamo noi che dobbiamo tutelare la natura. Bioetica : stare di fronte a domande che ci fanno essere lontani dalla banalità. y La perdita dell'innocenza ha inizio con la bomba atomica : Hiroshima e Nagasaki. Non c'è mai stata la paura che l'umanità potesse distruggersi, e questa paura è rimasta permanente nella nostra società. Non è solo paura della morte, ma la paura di tutti i disastri che una bomba atomica potrebbe provocare sul nostro corpo. La nostra sussistenza biologica che un tempo veniva custodita dalla natura che offre cibo e riparo, viene continuamente invasa dall'uso di tecnologie iper sofisticate di cui non ne sappiamo niente : eppure è la minaccia che più grava su di noi. Questa è la perdita dell'innocenza : siamo di fronte a un'invasione della tecnologia che ha delle ricadute molto concrete sul nostro corpo, e noi nella stragrande maggioranza dei casi non sappiamo nemmeno quello di cui si sta parlando, ritenendo sconosciute fino al 1980 le nuove situazioni di vita che l'uso di queste tecnologie genera. Il termine bioetica nasce negli anni 70’ ad opera di Potter negli Stati Uniti + stato che per primo ha introdotto tutta una serie di usi della tecnologia applicati al corpo umano. La bioetica si caratterizza per essere quella scienza della sopravvivenza che coniuga le conoscenze biologiche (la medicina, la biologia, le scienze della vita) e i valori umani cioè (l’etica della vita). Pessina si chiede : ‘si può parlare di dover essere dell’uomo? ossia di una prospettiva NORMATIVA?” è lecito utilizzare il giudizio ‘’non usare la bomba atomica per porre fine alla guerra?" Ciò significa formulare un giudizio normativo + dire cosa è bene e cosa è male. <<Si può fare>> non significa <<è giusto fare>>. Secondo lo studioso Warren Reich : le aree che hanno contribuito alla formazione della bioetica, sorta negli Usa sarebbero tre : 1. La sperimentazione sui soggetti umani 2. L’uso sociale della medicina 3. L'impiego dell'alta tecnologia nella pratica medica 1. La sperimentazione sui soggetti umani — Casi giudiziari che hanno generato la genesi del dibattito bioetico : si tratta di casi storici che si sono poi trasformati in casi giudiziari, che hanno scandalizzato l'opinione pubblica. Scuola per bambini affetti da gravi ritardi. Tra il 96 e 70 alcuni scienziati vollero verificare l'efficacia della profilassi contro l'epatite C. Per fare questo esperimento andarono nella scuola e infettano volontariamente con il virus dell’epatite 800 bambini affetti da ritardi mentali. Fecero firmare ai genitori un modulo (consenso informativo) sotto l’implicita minaccia che i figli non sarebbero stati ammessi in quella scuola se non avessero accettato di sottoporsi a questo progetto di ricerca. b. Jewish Chronic Disease Hospital, New York, 1964, cellule di cancro. Altri ricercatori andarono al Jewish Hospital, iniettando cellule vive di cancro a 22 pazienti anziani, per vedere il comportamento di quelle cellule nel loro corpo c. Studio sulla sifilide a Tuskegee, dal 1932 al 1972 su mezzadri e braccianti neri. Per 40 anni dal 32 al 72, una quantità considerevole di persone (quasi 600) - lo scoop era determinare gli effetti del corso naturale della sifilide quando essa non viene curata. Venne iniettata la sifilide in 399 uomini che non vennero curati e gli altri derivano da gruppo di controllo. Per 40 anni queste persone non sono state curate da alcun farmaco. Il New York Times ha portato alla luce l’esperimento e nel 17973 venne bloccato da una sentenza del governo, che affermò che <<la società non può più permettere che l’equilibrio fra i diritti individuali e il progresso scientifico venga determinato unicamente dalla comunità scientifica>>. 2. L’uso sociale della medicina → Questi tre terribili casi, implicavano : - Il Darwinismo sociale : dove sopravvive il più forte. Sviluppata a fine ‘800 - Discriminazioni razziali e su criteri di salute - Criterio utilitarista : sacrifico alcuni per un presunto benessere di molti 3. L’uso della tecnologia nell'ambito della medicina → Pessina analizza il caso di John Meyers : un uomo di 37 anni all’ultimo stadio di una malattia renale. Viene scelto per essere sottoposto a un trattamento non sperimentale, che si chiama DIALISI, dove una macchina fa il lavoro che dovrebbero fare i reni. La dialisi è il primo organo inventato dalla medicina. Viene creata nella prima volta nella storia una commissione bioetica, formata da medici e da esperti della farmacologia e da filosofi. Al tempo questo primo comitati era abbastanza ironico : c’era una casalinga, un banchiere, un avvocato, un ministro del culto, un funzionario statale, un organizzatore sindacale e un chirurgo. Dopo una prima scrematura di pazienti, devono decidere chi potrà sottoporsi alla dialisi. I criteri di valutazione sono stati : età - sesso - stato cicvile - la posizione sociale - l’evemtuale numero di dipendenti - la rendita - la stabilità emotiva - l’istruzione - l’occupazione - il numero di contributi sicoali versati - potenzialità futire - referienze. ↓ Il caso di Myers soleva le seguenti questioni : - La questione dei poteri decisionali del comitato etico : fino a che punto può decidere un comitato etico sulla base di quali criteri? - Il tema della giustizia sociale : non puoi stabilire come criterio che l’essere uomo da punti in più per accedere alla dialisi rispetto che ad una donna - Uso degli strumenti artificiali : cioè l’invasività che questi strumenti hanno nel corpo umano debba vincolare gli esseri umani in quanto appartenenti alla specie homo sapiens. Alla luce di questo, rilegge anche il divieto di non uccidere. P.88 ‘’Se il feto ha la stessa pretesa alla vita di una persona, sembra che l’abbia neanche il neonato e che la vita di un neonato abbia meno valore di un maiale, un cane, uno scimpanzè.' Secondo Singer, ne consegue che l’infanticidio saerbbe preferibile all’aborto volintario, in quanto meno traumatico. Il diritto alla vita si può attribuire solo a chi rientra temporaneamente nella categoria di persona? L’essere umano diventa quindi portatore di diritti inalienabili solo in certe fasi della vita. LE ANTINOMIE DELLO SPECISMO - un’obiezione di Singer. Lo specismo L’accusa che Singer fa è : la specie umana si ritiene superiore alle altre specie. Non deve considerarsi superiore rispetto alle altre specie, deve considerarsi allo stesso livello degli altri animali. Occorre quindi distruggere le barriere tra la specie homo sapiens e le altre specie animali. Così come la scimmia consapevole di sé e la propria fame, diventa portatrice di diritti, al tempo stesso l’uomo nel momento in cui non è in grado di esercitare la propria razionalità, non deve pretendere che gli vengano attribuiti dei diritti specifici. Chi oggi afferma un legame tra essere una persona umana e appartenente alla specie Homo Sapiens è accusato di SPECISMO. Lo specismo è una forma di antropocentrismo che privilegia la specie umana come propria specie di appartenenza rispetto ad altre specie animali. Si tratta di una vera e propria accusa morale : chi è specista sarebbe paragonabile a chi è razzista o sessista. Nella visione dello specismo, l’uomo è un animale fra gli altri. 27 agosto giornata mondiale fine specismo. ↓ Questa animalizzazione dell’essere umano ha delle gravi conseguenze nella nostra vita. MA → Gli animali sono tutti specisti : mirano alla sopravvivenza della loro specie. Proprio perché l’uomo non è come gli altri, può farsi custode della vita di altri animali, può anche definirli ‘persone’ : questo accade perché l’uomo non è propriamente un animale. L’uomo, inoltre, non è uno specista perché il suo scopo non è la difesa della specie umana, ma la tutela dell’individuo, della singolarità umana. Si diventa casomai specisti quando si entra in una logica genetica a discapito del riconoscimento del singolo : cioè quando si dimentica il valore di ogni singolo uomo. In Singer e in altri autori si assiste a una dissociazione tra essere umano e persona. L’essere umano è l’unico a non essere specista, a interessarsi del singolo e non della specie. La confusione concettuale è una dissociazione tra il concetto di essere umano e il concetto di persona. Persona → depositario di diritti inalienabili, solo in certi momenti della vita e solo a certe condizioni. Persona quando si è in grado di esercitare la responsabilità morale e d essere autocoscienti e razionali. COS’E’ LA PERSONA? Ancora oggi siamo sprovvisti di un'idea unitaria. già Scheler nel 1928 ne <<la posizione dell’uomo nel cosmo>> - diceva che sci sono diverse risposte alla domanda ‘cos’è la persona?’ a seconda di quelle che potremmo chiamare diverse tradizioni di pensiero. - la tradizione teologica ci dice che l’essere umano è una creatura - la tradizione filosofica del mondo greco antico ci dice che l’essere umano si distingue dagli animali perché dotato di ragione - la tradizione scientista, ci dice che l’essere umano è il frutto dell'evoluzione e della selezione naturale (Darwin) Quindi non c’è una visione unitario di uomo e persona, e a maggior ragione ciò ci spinge a definire chi è la persona. Non per un gusto intellettuale ma perché ne va della nostra pelle. Quando parliamo di persona e ci riferiamo a noi esseri umani, dobbiamo parlare di persona umana. Persona è una parola che viene dal greco prosopon e significa maschera teatrale → la persona quindi andrebbe a indicare ciò che si vede di noi e ciò che cade sotto gli occhi dell’attore che guardava attraverso la maschera. Il concetto di persona, che nasce in ambito teologico, e in particolare grazie alla riflessione teologica di Tertulliano nel 160 d.C viene riferito alla persona divina. Questo concetto ha un’ulteriore evoluzione con Boezio nel V sec. d.C - il quale definisce la persona umana come sostanza individuale di natura razionale, cioè dotato di razionalità. Una ulteriore fase dello sviluppo del concetto di persona si ha nel 1200 nel medioevo con il pensiero di san Tommaso D’Aquino - la persona non indica per S. Tommaso una dimensione spirituale dell’essere umano, ma indica innanzitutto la corporeità. San Tommaso dice ‘io sono il mio corpo’ → Io sono questa carne, io sono queste ossa, certamente io sono quest'anima ma non è che io sono un’anima che ha un corpo. Io sono unità sostanziale di anima e corpo. Dove il corpo non è secondario rispetto all’anima. Viviamo in una cultura clinica molto dualista che tratta il nostro corpo non come noi stessi. Se si disgiunge la cura del corpo dalla cura dell’anima, non si guarisce più. La questione bioetica, sorge perché ci sono casi in cui persone umane, senza l’aiuto di altre persone, non possono vivere come persone. Il fatto che esistano persone, attualmente in grado di poter decidere per altri (che non possono farlo), dipende dal fatto che questi soggetti a sua volta sono stati resi oggetto di cura. Per l’essere umano la reciprocità è assolutamente necessaria. L'autonomia è un valore che però non definisce chi è la persona umana e chi non lo è. Più che dell’autonomia, la persona è caratterizzata dalla reciprocità. Definire la persona sulla base della propria autonomia è un gravissimo autogol. L’essere umano dimentica un piccolo particolare : la fragilità, la vulnerabilità → non sono peccati mortali ma rappresentano la condizione stessa del nostro esistere e dell’essere al mondo. Negare questo vuol dire non accettare di essere esseri umani. Questa vergogna di essere fragili corrisponde alla vergogna di essere esseri umani. Questo tentativo di superare costantemente i limiti in modo ansiogeno sta alla base di tante terapie che non sono degne dell’essere umano e di quel tentativo tragico di voler superare la nostra fragilità più grande (morte.) Tant’è vero che per questo esistono i centri di crioconservazione dopo la morte = espressione di un tentativo estremo di abbattere i limiti dopo la morte. Il limite non per forza è un nemico da abbattere, e ciò dipende dalla risposta che io do alla domanda ‘’cos’è la persona.’’ Cosa attribuire il diritto alla vita a chi lo può esercitare e negarlo a chi ha bisogno del riconoscimento altrui? Una persona priva di coscienza viene portata in un PS. Ha diritto di essere curata o no? Un fatto contingente, come la coscienza, non può essere trasformato in una condizione per essere persona. Per evitare equivoci, Pessina propone di utilizzare il termine essere umano anziché persona. Perché in gran parte del dibattito contemporaneo, il termine persona indica la punta dell’iceberg quindi la capacità di esercitare ragione né moralità. Certamente la persona è anche un soggetto morale e psichico ma l’essere persona, nel caso dell’uomo dipende non dall’esercizio di determinate facoltà ma da un aspetto ontologico che riguarda la mia natura. Pessina dice parliamo di essere umano → perché l’essere umano è chiunque esca dal ventre di una donna. Così come qualunque animale che esce dal ventre di una leonessa sarà un leone ecc… Per quali motivi? per motivi biologici. Pessina dice : parliamo di essere umano, che riguarda qualsiasi essere generato da donna. Il tema = cosa mi permette ad esempio di dire che corpi embrionali / feti ecc o corpi deformi / siano persone umane? Qui Pessina eredita il criterio di San Tommaso → cioè San Tommaso dice che sono persone perché sono stati partoriti da una donna. l’essere umano è colui che nasce da altri esseri umani. Il criterio per identificare un essere umano è la sua corporeità = ciò che afferma Tommaso e Pessina. Quindi riconoscere che chiunque venga generato da una donna, è un essere umano significa tutelare la singolarità di ciascun essere umano. Una donna che ha dentro di sé nuova vita vuol dire chi è dentro di sé a un altro essere umano. Un corpo può rientrare nella categoria dell'essere umano? se io pongo come condizione di appartenenza al gruppo essere umano quello che fa Singer, cioè la razionalità, la coscienza, la responsabilità morale, allora posso tranquillamente dire questo individuo non è una persona. Posso stabilire che chi non manifesta razionalità, responsabilità morale, autocoscienza, possa essere eliminato in quanto non le manifesti? Riconosce che quello sia un essere umano in quanto una donna non può che generare un essere umano appartenente alla propria specie non può generare un essere appartenente ad altre specie. Se porto avanti questa argomentazione devo trarne tutte le conseguenze. C’è chi sostiene questa tesi, deve affrontare tutte le conseguenze di questa tesi. Tema → sul fronte dell'aborto Se dovessi stabilire come criterio dell'essere persona delle capacità lo sviluppo di determinate capacità, noi saremo persone a intermittenza. Non è che a seconda della circostanza sociali, psicologiche, emotive, economiche e politiche un embrione diventa persona o non è più persona… Ci sono tante situazioni purtroppo una donna, una famiglia si trovano in condizioni di gravi difficoltà e quindi optano vedono nella nella porta una possibilità per uscire o affrontare queste difficoltà. ma : non si giudicano le persone e portare avanti una gravidanza non desiderata è un problema sociale molto serio. Siccome oggi non sia né la forza psicologica, neil sostegno relazionale ne le reti sociali per portare avanti una gravidanza indesiderata, la cultura d'oggi fa prima a dire ma quello lì non è una persona ma un insieme di cellule. Questo interpella tutta la società. Che nelle nostre democrazie liberali Iper occidentali di fatto, abbiamo accolto, abbracciato, sostenuto una visione eugenetica che ha origine molto diverse rispetto all'esperienza democratica. Questo giudizio ha a che fare con il senso della mia e con una società che intenzionalmente fa fuori il più debole : è una società disumana, che non ha rispetto della dignità umana in quanto tale. Posso tutelare la dignità dell’altro solo se rispetto la sua corporeità, perché io non ho un corpo ma sono un corpo. perché critica la bioetica come disciplina? - perché introduce confusione all’interno della deontologia e della medicina legale che già si occupano del quadro normativo delle professioni che hanno la vita come oggetto. - Criticata da parte di alcuni teologi al ‘razionalismo’ della bioetica come impresa filosofica che darebbe un’impresa fallace e non riuscirebbe nel proprio intento. Perchè pensare di risolvere queste problematiche attraverso l’uso della ragione sarebbe insufficiente. Cosa servirebbe? la fede - critica che viene dal versante teologico. 3. OLTRE LE POLEMICHE → Nell’ambito della biomedicina e nelle biotecnologie si svolgono esperimenti che riguardano l'intera umanità : a. I finanziamenti per le ricerche provengono anche dai nostri contributi b. Le ricerche delineano un certo ideale di uomo, del perfezionamento suo e dell’ambiente in cui vive Affidare alla categoria degli scienziati la soluzione dei problemi bioetici significherebbe dimenticare che i problemi di cui si discute non sono scientifici, ma morali. Si tratta di una riflessione a livello globale, e anche i nostri stili di vita dipendono da questa immersione nella civiltà tecnologica, di cui siamo anche protagonisti. PARTE 2 La genetica è oggetto di riflessione della bioetica, perché tramite l’intervento del Dna è possibile intervenire sul patrimonio genetico su ciascuno di noi. Il nostro patrimonio genetico può essere modificato artificialmente e questo viene ereditato in modo modificato. Tuttora c’è l’ipotesi di costruire degli ibridi da uomo-animale. Attraverso questo intervento ci sarebbe una modifica del genoma umano, perché questo non sarebbe più un patrimonio appartenente al genere umano ma un patrimonio che viene da un miscuglio di un genoma umano e un altro animale. Si è parlato molto di questo progetto genoma perché si è ipotizzato di intervenire sul patrimonio genetico per evitare la trasmissione di malattie ereditarie. In ambito preventivo per evitare la trasmissione di quei geni che sono portatori di malattie. Succede che questo progetto genoma potrebbe portare alla generazione di uomini che manifestino un carattere predominante rispetto a caratteri di tipo recessivo. Attraverso il progetto genoma io potrei dare origine ad una nuova razza. Una razza di uomini più sani, meno suscettibili, più longeva, che vive di più ecc. questa possibilità è resa possibile da due fattori che interagiscono tra di loro: - la conoscenza della genetica, senza di essa tutto questo sarebbe stato fantascientifico - E l’uso delle tecnologie che rende possibile intervenire sul patrimonio genetico. Tutto questo però va a creare degli ibridi genetici fra individui appartenenti alla medesima specie Homo sapiens, allora tutto questo implica il fatto che il valore dell'essere umano non venga riconosciuto come tale, nel senso che l’essere umano viene trattato come un insieme di codici che posso scomporre e ricomporre a seconda degli scopi che intendo perseguire. Qui assistiamo a quello che Pessina chiama un depotenziamento assiologico e metafisico dell'uomo, io posso utilizzare l'uomo e la sua struttura genetica per perseguire gli scopi che desidero è chiaro che tutto questo implica ad una trasformazione di criteri scientifici in dogma. Non esiste una scienza che va avanti da sé, esiste qualcuno che fa delle scoperte scientifiche ed è in grado di mettere in piedi una tecnologia. Pessina dice che dobbiamo interrogarci sulla natura umana, il corpo umano rappresenta qualcosa, incarna un valore che io non posso modificare senza andare a ledere la dignità dell'uomo oppure è semplicemente un pezzo di natura che io posso tagliare e cucire a mio piacimento a seconda degli scopi che intendo raggiungere? Dawkins dice sì lo possiamo fare, possiamo fare come l'agronomo ha fatto con le pesche perché l'essere umano fa parte della natura. Essa è definibile come una specie di noi volto alla sopravvivenza quindi possiamo tagliare, cucire il Dna e ricomporlo come vogliamo perché la nostra sopravvivenza è evitare la trasmissione di malattie ereditarie. La sopravvivenza di questo noi vale più della vita del singolo individuo, Dawkins quindi propone una specie di esaltazione della natura in cui l'uomo costituirebbe una parte integrante ma non sarebbe in qualche modo un valore superiore. Propone quindi un'esaltazione della natura dove la natura non indica solo l'uomo ma indica anche gli animali. Qui ci troviamo davanti alla teoria del gene, secondo la quale il corpo umano sarebbe uno dei tanti elementi che costituiscono la natura quindi come posso agire su una pianta o un animale posso fare la stessa cosa con l’essere umano. Lo studio del Dna, che poi ha portato alla creazione del progetto genoma, è uno studio che ha avuto una lunga storia. Non tutto è stato scoperto negli anni recenti, mentre diciamo che una delle più grandi conquiste, dal punto di vista della biologia, è stato l'uso del microscopio (quindi attraverso delle lenti io ingrandisco delle cellule ne studiò la conformazione biologica); il progetto genoma implica un salto di qualità nettamente più importante. Se prima l'uso del microscopio sembrava un grandissimo traguardo per studiare la microbiologia per la genetica rappresenta un traguardo molto più radicale, perché non si tratta solamente di andare a vedere ciò che non si può vedere all'occhio nudo ma implica anche la possibilità di scomporre e ricomporre ciò che io non vedo e non conosco ad occhio nudo. L’ingegneria genetica è un’invenzione molto recente, consiste nella possibilità di produrre in laboratorio nuove forme viventi, o di modificare una parte del patrimonio genetico di animali già esistenti, innestando il patrimonio genetico di alcuni animali nel patrimonio genetico di altri. Lo scopo dell'ingegneria genetica, nel caso se è applicata alla zoologia, è quello di creare una specie o di preservare la creazione di una specie che non sia portatrice di difetti. Codice genetico: individuazione dell’alfabeto con cui sono scritte le informazioni che dovranno seguire le singole cellule per svilupparsi e per costruire un organismo vivente. Ciò che caratterizza una specie e, al suo interno, ogni individuo è il patrimonio genetico (le lettere con cui sono scritte le informazioni biochimiche corrispondono ai 4 tipi di basi nucleotidiche, Adenina, Timina, Citosina e Guanina, cambia però la loro disposizione e la loro sequenza). L’informazione presente nel genoma umano corrisponde a una successione di circa 3 miliardi di caratteri. (esempio Divina Commedia) Pessina dice che alla domanda “chi è l'uomo?” non può rispondere la scienza. Non è che una conoscenza più approfondita del genoma umano risponda alla domanda chi è l'uomo. Se per assurdo una mappatura del genoma umano ci rivelasse che il genoma differisce poco o non differisce affatto da quello delle scimmie antropomorfe, da questo potremmo concludere forse che l'essere umano è una scimmia. Allora se da un lato a questa domanda sorge in noi una risposta istintiva abbastanza intuitiva, dall’altro non lo è perché, ritornando al caso dei bambini all’encefalo, se ci fosse una risposta così chiara a questo interrogativo non ci troveremmo nemmeno di fronte a casi talmente controversi in cui un essere umano viene utilizzato come riserva di organi per altri esseri umani Lez. 3 nov DIAGNOSI GENETICA E CONTROLLO EUGENETICO IL PROGETTO GENOMA Si prefigge di creare un database di tutti i geni che compongono il DNA. - Ingegneria genetica / Editing genomico : permette di produrre in laboratorio nuove forme di viventi o di modificare, come nel caso degli animali transgenici, parte del patrimonio genetico di una specie correggendolo con i geni di un’altra specie. Può essere utilizzato in una direzione Eugenetica HUMAN GENOME PROJECT Ricerca internazionale che vuole scoprire l’esatta sequenza e mappa di tutti i geni. Fin dall’inizio questo progetto è stato molto controverso : 1. Per la questione della privacy: informazioni che possono essere utilizzata contro di te. Circa 100 persone provenienti da diverse nazionalità ed etnia si sono fatte sottoporre ad analisi genetica : queste persone non sapevano che il campione appartenesse a qualcuno (erano anonimi) e chi ha partecipato al progetto non ha più saputo se il proprio campione è stato analizzato o meno. Patologie ereditarie: prima si risaliva dal soggetto malato (espressione fenotipica della malattia) all’individuazione dei caratteri genetici della malattia (il genotipo) Serve : per curare patologie ereditarie. Prima di questa mappatura si risale al soggetto malato - tramite l’espressione fenotipica della malattia (dove il bambino presenta dei sintomi) dell’alterazione del patrimonio genetico che ha causato la malattia. Oggi si procede direttamente dall’analisi del gene mutante e si inaugura un’impostazione sempre più predittiva (PROGETTO GENOMA) La genetica sarebbe quindi in grado di farci sapere in anticipo a quali malattie saremmo predestinati o quali sarebbero inscritte nel nostro destino genetico. Tema che si apre a fronte di queste scoperte → il dilemma di cui si è discusso la controversia in laboratorio negli Stati Uniti dove è stato avviato il Progetto Genoma. (((film Gattaca))) Eugenetica : nasce da un applicazione del Darwinismo sociale, ampiamente utilizzata all’interno di tutti i sistemi totalitari. Disciplina nata verso la fine dell'Ottocento che, basandosi su considerazioni genetiche e applicando i metodi di selezione usati per animali e piante, si poneva l'obiettivo del miglioramento della specie umana. Diffusa anche negli Stati Uniti all’interno dei regimi liberali. La violenza si esercita già nel progetto che viola l’immagine stessa dell’uomo : Questione del potere dell’uomo sull’uomo. Per cui per creare una linea genetica pura e non affetta da malattie o di cui non voglio trasmettere caratteri genetici, per trasmettere questa linea pura io non posso più parlare di essere umano, ma devo parlare di genoma. perchè per parlare di linea pure io dovrò sacrificare tanti individui. Ed è questo il livello di violenza più radicale e profondo rispetto alla violenza materiale. immagina di intervenire all’interno di un contesto sociale in cui devi mettere in piedi un percorso che offra alle persone degli strumenti riflessivi e delle pratiche concrete che aiutino le persone che si ha davanti a non dare per scontato che l’unica opzione sia il modello gattaca ma che esista un’altra o altre prospettive ma che non sono necessariamente succubo di questo modello 2. —------- INTERVENTO —------ Louis Brown : prima bambina nata tramite la provetta (inghilterra 1978). Pratica che non nasce dal nulla : FIVET (fecondazione in vitro e trasferimento dell’embrione) ⇓ Dislocazione spazio- temporale dell’origine ⇓ Che ne è dell’identità dell’essere umano nel tempo della PMA (procreazione medicalmente assistita)? DALLA TERAPIA ALLA LIBERTA’ DI PROCREAZIONE Primo esperimento riuscito : ◦1958: McLaren e Biggers dimostrano che blastocisti di ratto coltivati in vitro una volta impiantati in utero di una femmina di ratto adottiva giungono a svilupparsi fino a ratti adulti, normali e fertili ◦Nel 1963 Edwards a Cambridge inizia i suoi lavori con oociti umani - materiale genetico femminile. ◦Il vasto pubblico ha cominciato a familiarizzare con termini estranei al linguaggio ordinario (zigoti, embrioni etc), attenzione al depotenziamento linguistico, possibile convinzione che non ci sia ancora un essere umano ◦Possibilità di vincere la sterilità FIVET come terapia. la Fivet inoltre erroneamente è stata presentata come una terapia : non è una terapia né nei confronti della sterilità, né nei confronti dell'infertilità. Con sterelità : si intende che una donna ha per almno 1 o 2 anni rapporti sessuali potenzialmente fertili ma non rimane incinta Con Infertilità : una donna ha rapporti sessuali, rimane incinta ma non riesce a portare a termine la gravidanza. Quindi c’è un aborto spontaneo. Considerato come problema di coppia e non della singola persona. → video spiega i processi della fecondazione in vitro e esplica dei giudizi morali molto forti. Propone alle donne che soffrono o di infertilità o di sterilità di rispondere ai loro problemi. Termini : Ovuli di buona qualità FECONDAZIONE ASSISTITA : cosa accade? ◦Occorre parlare di sterilità o infecondità di coppia: l’atto generativo è costitutivamente relazionale, non occorre solo che i soggetti non siano affetti da patologie, ma che entrambi vogliano avere un figlio ◦Caso dell’omosessualità per cui la Fivet sarebbe ‘terapeutica’ - perchè mancano gli ovuli. ◦Obiezioni di Mori sul carattere terapeutico della Fivet 1)Mori legittima la Fivet a chiunque ne faccia richiesta, escludendo che possa essere annoverata tra le terapie 2)In questo caso sia Mori che Pessina dicono che La Fivet non è una terapia perché non attua il ripristino delle funzionalità fisiologiche, ma semplicemente si sostituisce a una o più parti del processo riproduttivo. La fivet non è una terapia perché non attua il ripristino delle funzionalità fisiologiche, ma semplicemente la coppia rimane potenzialmente sterile e infertile. Rispetto alla sterilità e la fertilità non si può dire mai dire mai, tranne nel caso di patologie confermate. La Fivet semplicemente si sostituisce a una o più parti die processo riproduttivo : si tratta di una sostituzione dell'essere umano in una o più fasi della generazione di una nuova vita. - Differenza tra Fivet e dialisi dal pdv concettuale: ➤La Fivet è un nuovo modo di procreare, non guarisce l’infertilità e non avviene tramite il rapporto sessuale. ➤La critica alla Fivet può basarsi sul suo carattere artificiale? No, anche gli occhiali sono artificiali che rendono possibile l’atto visivo senza sostituirlo. → Nel caso della fivet chi attua la fecondazione è il personale clinico : ➤La questione etica non è sollevata dall’artificialità o meno dello strumento che interviene, ma dalla specificità della trasformazione degli atti umani e del loro esito introdotte da queste tecniche riproduttive ◦La Fivet non è una terapia, anche se è praticata in un contesto medico ◦Novità introdotta dalla FIVET: Che si ha uno spostamento del controllo della generazione (prima avveniva su di sé): dopo la consulenza, il controllo viene spostato dagli atti al materiale genetico, poi lavora sul soggetto generato (gli embrioni) e ai tempi entro cui farlo nascere (gli embrioni). ➤Il giusto desiderio di avere figli sani si modifica profondamente quando diventa l’eliminazione volontaria di quelli non sono figli / embrioni sani ➤ Ombra del fallimento che grava su quei mezzi che la Fivet ha messo in campo (a questo si aggiunge la Fivet come intervento invasivo) ➤Per il personale sanitario la manipolazione del materiale genetico, la selezione dell’essere umano e la sua crioconservazione non può essere neutralizzata in nome dello scopo, anzi lo scopo rende illegittima la prassi FIVET ETEROLOGA ➤I donatori sono veri e propri genitori, figura di un estraneo nel processo generativo ➤In questo caso abbiamo una scissione tra genitorialità biologica diversa dai genitori sociali. Qui il giudizio di Pessina è più pesante rispetto alla Fivet omologa : perché pessina dice che → Viene leso il diritto, da parte del figlio, di conoscere i suoi genitori biologici. Un estraneo viene chiamato in causa da parte della coppia stessa per entrare nel bel mezzo del processo generativo : quindi donare ovociti o spermaozoi. ➤Complicità della coppia nel fare intervenire un estraneo nel processo generativo ➤ Con la Fivet eterologa le strutture sanitarie si fanno promotrici di una vera e propria confusione delle relazioni parentali permettendo la nascita di fratelli biologici che ignorano di essere tali La fecondazione avviene in vitro attraverso lo stesso processo : mi impiantano gli embrioni selezionati sulla base della qualità : il processo è lo stesso sia su Fivet eterologa che omologa. Una sottoclasse della fivet eterologa è la maternità surrogata. (Illegale in Italia) - una donna si offre di fare da madre gestante (una coppia non può avere figli e la maternità non giunge a termine nemmeno con la Fivet classica o donne in super carriera che non possono vivere il periodo della gravidanza). Gli embrioni di buona qualità vengono impiantati su questa donna - sottoposta a test clinici - se li supera firma un contratto, porta a termine la gravidanza e il figlio portato in grembo andrà ai genitori legali. ◦In una donna che si propone come gestante vengono trasferiti gli embrioni generati attraverso l’uso di gameti di una coppia che, dopo la nascita, tornerà in possesso del figlio biologico ◦Varianti della maternità surrogata (p. 141) ◦La figura materna si scinde in biologica, gestante e legale ◦L’origine ha sempre un peso nella storia e nella costruzione dell’identità sociale di ogni essere umano Il caso più eclatante di Fivet eterologa : La maternità surrogata in Ucraina durante la guerra - i genitori legali non sono più riusciti a recuperare i figli legali - la guerra non ha interrotto questo ‘mercato’ della maternità surrogata che va avanti come se la guerra non esistesse, perchè la gente paga e vuole il figlio. LA SOFFERENZA E IL DOLORE Dalla sospensione dei trattamenti all’eutanasia Da dove nasce storicamente questo dibattito bioetico? da un caso specifico : il primo caso nella storia : 1975 il caso di Karen Ann Quinlan - una ragazza di origini irlandesi adottata dalla famiglia Quinlan. Questa ragazza inizia a soffrire di disturbi alimentari, per cui si sottoponevano a una dieta esagerata. Decide di andare a vivere con degli amici, lasciando la famiglia adottiva, con la quale però rimane in rapporto. Durante un festeggiamento, fa un mix di farmaci a metà tra psicofarmaci / droghe e dell’alcol. Il risultato è che perde i sensi e non si riprende più. I coinquilini la soccorrono e sembra non respirare più / morta. Anche se dopo poco riprende faticosamente a respirare. La ragazza viene attaccata a una macchina che le permette di respirare meglio, in realtà utilizzata per pazienti affetti da malattie respiratorie (ventilatore). La ragazza respira tramite questo ausilio, ma non dà segni di relazionalità e non sembra uscire da questo stato in cui si trova. I genitori chiedono che il respiratore venga tolto. L’ospedale è contrario e i genitori si appellano alla corte di giustizia, che stabilisce che il padre adottivo di karen possa lasciarla morire, togliendo il respiratore se i dottori vedono che non ci sia alcuna speranza di ripresa ad una vita ‘’normale’’. Il respiratore viene tolto e con grande sorpresa di tutti la ragazza sospira e vive. Questo è il primo caso storicamente acclarato da un pov clinico di stato vegetativo persistente. LO STATO VEGETATIVO : QUESTIONI ETICHE Una persona viene dichiarata clinicamente morta : - morte cerebrale → cuore batte, polmoni respirano ma il cervello nella sua interezza è morto. Questo viene diagnosticato tramite tac e risonanza magnetica. A quel punto la persona è clinicamente morta perchè il cervello, in quanto organo è l’organo deputato alla sopravvivenza e al coordinamento di tutti gli altri organi fra di loro. Fase in cui può avvenire la donazione degli organi. - Sindrome locked-in → persona cerebralmente viva, cosciente ma come conseguenza di un ictus / tumore cerebrale / uso farmaci o traumi…tutti i muscoli volontari sono completamente bloccati, tranne quelli degli occhi. Sindrome che si può parzialmente superare a seconda della gravità. - Stato vegetativo → Paziente che respira in modo autonomo, non è intubato e non ha attaccato il respiratore. E’ in grado di aprire gli occhi, dorme e si sveglia, non è consapevole del luogo dove si trova e del perché. Sicuramente può esserci un parziale riconoscimento delle persone ristrette, ma è difficile quantificare il riconoscimento, perché la persona non parla e non è in grado di esprimere un gestualità tale da ricondurre il riconoscimento. E’ stato introdotto dall’utilizzo di tecnologie che fino a pochi decenni prima non erano disponibili - Coma → la condizione in cui il paziente è privo di coscienza, ha gli occhi chiusi. Necessita di un supporto respiratorio. Non respira da sé o respira in modo parziale per cui potrebbe avere un blocco respiratorio imminente. Lo stato di coma può avvenire per motivi svariati : a seguito di un trauma, ischemia, ictus…Il coma può essere anche indotto. Al come possono seguire : 1. morte 2. stato vegetativo : respirazione spontanea autonoma, apertura degli occhi, alternanza sonno-veglia, assenza di consapevolezza ambientale. Se dopo alcune settimane il paziente non risponde agli stimoli esterni (continua a respirare in modo autonomo, aprire occhi, alterna fasi di sonno e veglia), ma non riesce ad es. muovere la mano, seguire la luce, parlare…lo stato vegetativo sarà persistente, si per sé non porta alla morte. 3. una persona può risvegliarsi dal coma e riprendere gradualmente tutte le funzioni. Condizioni di stato vegetativo : Dobbiamo utilizzare delle ‘etichette’ generiche, perchè queste condizioni neurologiche variano dal pov clinico da persona a persona. Inoltre la nostra riflessione riguarda una condizione dell’esistenza umana sulla quale effettuiamo una riflessione di tipo filosofico. Consideriamo alcuni casi di stato vegetativo persistente, ma caratterizzati dalla presenza di sintomi e reattività a livello differente tra loro : - Caso cronologicamente più recente di Vincent Lambert : si ritrova in uno stato vegetativo persistente. La moglie si oppone alla somministrazione delle cure, mentre i genitori volevano che le cure proseguissero. Chi sospende il trattamento è moralmente responsabile di questo. Ci sono casi in cui invece la sospensione è legittima. → Responsabilità morale di chi sospende il trattamento (quando invece la sospensione è legittima, p. 186). La Dignità intrinseca del malato permette di distinguere: 1. atti che salvano la vita 2. atti che impediscono la morte 3. atti che rallentano il processo di morire Es: La stessa manovra di rianimazione può essere considerata doverosa - perché salva la vita o impedisce l’incorrere della morte - oppure illegittima, cioè - l’anziano in fase terminale o morente per l’età che ha un arresto cardiaco, non sempre si interviene con una manovra di rianimazione, che deve essere praticata in un contesto che tuteli la dignità del morente - (importanza del quadro concreto). Chiedere al medico di stabilire il valore della vita significa attribuirgli un compito che non gli spetta né come professionista, né come essere umano. è un grave atto di responsabilità morale. ↓ La vita umana è un valore indisponibile alla volontà perché è condizione di ogni ulteriore valore e diritto : es. se dico non ha più senso vivere la mia vita, perchè sono diventato ieco e non posso più leggere → dunque formulando tale giudizio il valore dell mia vita dipende dalla mia volontà. La conclusione di questo ragionamento è che allora niente ha più valore. ‘Living will’ Quale autonomia per il paziente - Testamento biologico - DAT - Una sorta di documento come un testamento che viene depositato come un atto notarile dove stabilisco cosa desidero e quali manovre vengano operate su di me nel caso in cui mi trovi in uno stato di incoscienza. Lo scopo è preservare il più possibile l’autonomia del paziente DAT: DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO (legge del 2017. p. 188) Le richieste di una persona non possono mai avere valore assoluto non possono mai avere valore assoluto -Vincolo leggi vigenti - La vita è un valore base, ma non un valore assoluto (legittima richiesta di essere accompagnati in modo dignitoso alla morte) Occorre però tener conto di un fattore : le richieste di una persona, per quanto rispettabili, non possono avere un valore assoluto, nel senso che devono essere collocate in un contesto più ampio. Aspetto positivo delle DAT : principio di autonomia : (attenzione: valutare il contesto, noi apparteniamo all’intera famiglia umana, relazionalità e reciprocità). Cioè la manifestazione del riconoscimento del valore, del giudizio e della mia libertà. Di fronte a questa autonomia non possiamo correre il rischio di trasformarci in una società di macellai. Il caso di Shanti De Corte : attentato a Bruxelles - depressione post traumatica. Eutanasia. Come dice Pessina, il vero dramma principale, prima ancora della malattia, della depressione, è il dramma di una sofferenza che non si senta accolta, perché abbiamo davanti persone che muoiono di SLA giovanissime e persone che chiedono di morire per altri motivi… Rispettare la libertà non significa rispettare qualsiasi scelta libera, cioè una scelta libera che va contro il valore di sé e contro la dignità dell'essere umano, non deve per forza essere sostenuta in quanto espressione del libero pensiero : c’è un valore che viene prima del libero pensiero : ovvero il valore stesso della persona. Se io non tutelo il valore della persona, io non potrò mai tutelare il suo libero criterio. Questo non vuol dire calpestare la libertà della persona ma prendere seriamente e farsi carico della sua sofferenza e condividere questa sua sofferenza nel percorso della vita quotidiana. --Rispettare la libertà non vuol dire permettere qualsiasi scelta libera --Le DAT si radicano in un contesto di paura diffusa Pessina dice che ultimamente le DAT si radicano in un contesto di paura diffusa : tutti noi abbiamo paura di morire in un contesto artificiale (come in un ospedale, isolati con tubi addosso) → la soluzione a questa paura che tutti noi vediamo non sono le DAT. Il medico che attua un intervento immediato per strappare la persona dalla morte, non condanna quella persona alla vita. Lo scopo della sua azione significa restituire al paziente la propria esistenza e quindi renderlo nuovamente libero e in grado di disporre di sé stesso. Le DAT finiscono poi per favorire il paternalismo medico. Aspetti negativi : -depotenziamento prassi PS (restituire un uomo all’esistenza significa permettergli di disporre ancora di sé, non equivale a 'condannare' alla vita) - Le DAT finiscono per favorire il paternalismo medico (il medico decide x chi non ha sottoscritto? Pp. 195-96) ↓ Se lo scopo delle DAT non è introdurre l’eutanasia ma evitare l’accanimento clinico perché mai tale scopo dovrebbe essere attuato per scelta?. Kant: nesso dignità-autonomia ➤Nel procurarsi la morte si va contro quell’autonomia e quell’amore a se stessi che sono alla base di tutti gli altri valori morali ➤Il diritto di morire implica il dovere di uccidere ➤Il suicidio implica l’impossibilità di disporre di sé, è negazione dell’autonomia ➤La propria esistenza è indisponibile perché è la condizione stessa per disporre di sé2 Pericolo di una ‘mistica del cervello’, l’uomo non è il suo cervello e non pensa esclusivamente attraverso di esso (così come lo era del cuore) L’uomo non inizierebbe ad esistere quando esiste come organismo umano (embrione) e non cesserebbe di esistere come organismo umano (stadio cadaverico) ma diventerebbe uomo e cesserebbe di esserlo quando smette di funzionare il suo cervello L’identificazione della morte con la morte del tronco encefalico può fungere da ‘prognosi’ della morte ma non da diagnosi, perché la morte del troncoencefalo può accompagnarsi a persistenza dell’encefalogramma anche per diversi giorni e perché esistono condizioni cliniche reversibili caratterizzate da depressione dell’attività funzionale del tronco encefalico che possono simulare la morte troncoencefalica Una precisa definizione di ‘morte cerebrale' dovrà riguardare l’intero cervello ed essere rilevata attraverso diverse procedure compreso l’elettroencefalogramma nonché avvenire in un lasso di tempo che permetta di confermare i dati acquisiti (normativa italiana per espianto degli organi) La diagnosi di morte cerebrale equivale alla diagnosi di morte umana? MORIRE : COSA SAPPIAMO DELLA MORTE? Benché la morte non sia evidente come evento questo non significa negare che essa lo sia Viviamo nella temporalità e nella processualità per cui possiamo legittimamente indicare come ’evento’ l’esserci di qualcuno che prima non c’era o il non esserci più di qualcuno che è morto La morte è uno stato immodificabile e irripetibile; in questo caso si contrappone ai fenomeni della vita che, pur essendo irreversibili, sono sempre modificabili e ripetibili (un cuore fermo può tornare a battere) La distinzione tra la morte dell’organismo come un tutto e la morte di tutto l’organismo (che avviene in modo processuale) risulta decisiva per cercare di comprendere il significato e la validità della definizione di morte cerebrale (organo) come morte di tutto l’uomo (organismo) Quando ci si trova davanti a una persona a cui è stata diagnosticata la morte cerebrale si vedono due fenomeni inconciliabili → Si vede un corpo umano in cui sono attive diverse funzioni, le attività respiratorie e cardiache sono vive → Si vede un encefalogramma piatto e si vede che l’intero cervello è morto La morte celebrale coincide con la morte dell’essere umano a un certo stadio del suo sviluppo ‘essere umano’ è un termine accettabile tanto dalla filosofia quanto dalla scienza Il riferimento allo sviluppo comporta il riconoscimento dell’esistenza dell’essere umano prima della formazione del suo cervello (stadio embrionale) o in presenza solo di parti del cervello (neonati anencefalici), impedendo la confusione tra morte celebrale e morte corticale Poiché dopo la morte del cervello (che è un organo) si constata la morte dell’organismo, si può dire che ‘a un certo stadio di sviluppo dell’essere umano, la morte del cervello sancisce anche la morte dell’essere umano’ (se si sospende la ventilazione anche cuore e polmoni muoiono) La morte cerebrale detiene la medesima plausibilità empirica della morte cardiaca e polmonare ↓ L’evento della morte è da sempre riferito ad alcuni episodi (morte cardiaca, polmonare, cerebrale) a cui se ne è attribuita la causa ↓ Nessuno ha mai pensato di identificare l’uomo con il cuore o con i polmoni, altrettanto erroneo sarebbe identificarlo col cervello CHE COSA FARE? Morte cerebrale: zona d’ombra tra certezza scientifica e non evidenza empirica dove la scienza vede un cadavere, i parenti e gli operatori vedono un uomo che respira È legittimo il prelievo degli organi senza lo spegnimento delle macchine se il soggetto ha disposto in questo modo Caso dei neonati anencefalici (per usare i bambini anencefalici come donatori di organi bisogna procedere senza la certezza della loro morte), mancato riconoscimento e rispetto della loro dignità La medicalizzazione dell’esistenza rischia di avallare una concezione puramente salutista della vita umana, direttamente funzionale alle logiche utilitaristiche dell’economia, che permette lo sviluppo della medicina e della tecnologia
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