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Appunti completi corso economia aziendale (slide+spiegazioni), Appunti di Economia Aziendale

Il problema economico dell'individuo e dell'azienda, analizzando i bisogni, le risorse e le scelte che intervengono nel soddisfarli. Si approfondiscono le funzioni della moneta e si contestualizza il problema economico nello spazio e nel tempo, considerando anche l'incertezza delle previsioni. L'azienda è oggetto di studio di diverse discipline, tra cui la macroeconomia, la microeconomia e l'economia aziendale.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 13/02/2023

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Scarica Appunti completi corso economia aziendale (slide+spiegazioni) e più Appunti in PDF di Economia Aziendale solo su Docsity! 21/09 ECONOMIA: Da sempre il singolo individuo ha un problema di natura economica → bisogni bisogni primari: essenziali ed indispensabili per l’individuo (mangiare, bere) bisogni secondari: non sono indispensabili e si suddividono ulteriormente (vestirsi di marca) I bisogni sono illimitati ma non tutti sono soddisfabili per mancanza di mezzi, ossia qualunque tipo di risorsa (non necessariamente denaro, es. acqua, materie prime). Ognuno di noi ha bisogni diversi (ad esempio in relazione all’età, interessi, luogo geografico, cultura) e qui intervengono tecniche di marketing al fine di individuare il target adatto in relazione al proprio prodotto da vendere. Risorse → qualunque cosa che possa soddisfare i bisogni dell’individuo (umana, naturale). A differenza dei bisogni sono limitate proprio perchè richiede uno sforzo. Problema economico : ricerca dell’ottimizzazione (del rapporto più favorevole) tra volume di bisogni e volume di mezzi. Il problema era già esistente nell’antichità ed è risolvibile svolgendo un’attività/processo economico detto produzione di beni, al fine di trovare un equilibrio tra bisogni e risorse. In un’economia individuale/primitiva consumo SOLO quello che riesco a produrre. L’attività serve per la produzione di beni,il consumo di questi è per il soddisfacimento del bisogno. In un’economia collettiva subentra la divisione del lavoro tra diversi soggetti, specializzati in varie mansioni. In questo caso tra produzione e consumo subentra la fase di scambio di beni con beni (baratto) oppure moneta con bene (monetario). Il baratto funziona quando i due soggetti hanno ognuno esattamente la cosa che desidera l’altro soggetto. E’ necessario non solo un reciproco interesse, ma questo deve presentarsi anche nello stesso periodo di tempo. Per esempio se venerdì voglio il pesce e l’altro soggetto non lo ha di venerdì, il baratto non si può fare. Per questo si è capito che il baratto non era funzionale e limitava la numerosità delle transazioni. Si inserisce la moneta che semplifica e favorisce gli scambi. Funzioni della moneta: 1. strumento di scambio, in quanto idonea ad essere scambiata con tutti i beni; bene intermediario, denominatore comune degli scambi in quanto li rende comparabili. 2. misura del valore dei beni, in quanto consente la misurazione dei valori di diversi beni. Esiste il valore intrinseco, ovvero quanto ho effettivamente speso per quel bene e il valore affettivo, un valore soggettivo condizionato da fattori personali 3. riserva di valore, in quanto il bene desiderato e richiesto ha valore in sé ed il suo possesso consente di accumulare valore; utile per consumi e necessità futuri. Questo valore potrebbe diminuire nel tempo con la perdita di valore della moneta ed un conseguente aumento dei prezzi (inflazione). 22/09 AZIENDALE: traslare il problema economico sull’azienda Valore di mercato/scambio → quantità di moneta a cui esiste almeno un individuo disposto a scambiare. Il problema economico deve essere contestualizzato nello spazio e nel tempo. Nello spazio perchè il soggetto compie la sua scelta considerando le scelte che simultaneamente compiono gli altri. Nel tempo perchè la scelta del soggetto è condizionata da una successione di dati storici (passato) e, di conseguenza, dati prospettici (futuro). A queste previsioni future subentra un fattore condizionante, l’incertezza delle previsioni. Esistono infatti determinazioni probabili (fatti prevedibili) e fattori indeterminabili, fatti non prevedibili es. lockdown, wall street. Per questo si associano alle previsioni future diversi gradi di probabilità, a seguito di valutazioni. I dati storici trovano infatti determinazione indicativamente certa, quelli futuri trovano una determinazione probabile. I fatti nuovi, invece, restano indeterminati e vi è un grande livello di indeterminismo. Con la pandemia, ad esempio, aziende e famiglie hanno cambiato drasticamente piani di acquisto/investimento per via delle difficoltà subentrate. Problema economico aziendale → esistono anche qui bisogni, più propriamente definiti obiettivi e sotto obiettivi (crescita fatturato, diminuzione costi) e mezzi (tutte le risorse a disposizione di un’azienda in un dato momento monetarie e non, SEMPRE LIMITATE). Anche l’azienda in ogni momento è tenuta a compiere delle scelte al fine di raggiungere gli obiettivi consumando meno risorse possibili o impiegandole al meglio. Dati determinati obiettivi, quantificati i mezzi a disposizione e individuate previamente soluzioni alternative, un’azienda è tenuta a compiere delle scelte in relazione a dati di mercato (presenza e forza dei concorrenti, spazi a disposizione, caratteristiche del mercato, possibilità di riuscita, barriere in entrata ad esempio nel caso in cui si scelga di delocalizzare), stato delle istituzioni (contesti più o meno favorevoli ad un impresa in relazione al Paese in cui si trova es. flessibilità del lavoro in Europa e Stati Uniti,) e progresso tecnologico (l’azienda deve essere ad un livello minimo di tecnologia in linea con le concorrenti per per poter competere). Il tutto sempre in una visione spaziale, ovvero in un dato tempo e sempre guardando anche cosa fanno gli altri concorrenti. Caso Bag and Bag srl (vedi powerpoint) Aspetti del problema economico che influenzano la scelta: - Oggettivi: caratteristiche qualitative e quantitative dei dati considerati (es quantità e qualità del bene da acquisire) - Soggettivi: risentono della personalità umana (sentimenti, impulsi, e giudizi) - Extra economici: ordinamento politico, giuridico, morale che caratterizza il Governo e la collettività in cui il singolo opera. L’azienda costituisce un oggetto di studio di diverse discipline: Macroeconomia: studio dell’azienda cercando di modellizarne il funzionamento. Esiste la teoria del produttore e del consumatore; il sistema economico è studiato nella sua globalità, ossia cercano di individuare il comportamento di consumatore e produttore al fine di trovare un equilibrio di mercato e le leggi che lo regolano. Microeconomia: l’azienda è oggetto di osservazione, si studia il suo comportamento che è effetto di un funzionamento complesso che non è tuttavia indagato direttamente (Teoria del produttore e del consumatore, Metodologia della logica pura). Economia aziendale: studia le aziende nel loro funzionare operativo, nelle loro manifestazioni nelle loro condizioni di esistenza per aiutare le aziende ad una migliore gestione (finalità conoscitive e di controllo). Economia aziendale nasce nel ‘900 grazie a Gino Zappa durante una sua prolusione (Tendenze nuove negli studi di ragioneria). Nasce in questo momento per motivi storici, quando in Italia stavano nascendo le prime grandi imprese; riflette l’evoluzione della società e in particolare il passaggio da un’economia agricola (fino all’800) a un’economia fondata sulla grande impresa (fine dell’800). Nel 1926 viene fondata come scienza autonoma unitaria che indaga “le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita delle aziende, cioè la scienza dell’amministrazione economica”. - analisi delle relazioni instaurate tra gli elementi qualificati e quantificati In un sistema composto da N parti le relazioni che si instaurano sono: N x (N-1) sistema composto da 2 parti → numero relazioni 2 x (2-1) = 2 sistema composto da 3 parti → numero relazioni 3 x (3-1) = 6 La teoria nota come dinamica dei sistemi (fine anni ‘50) elaborata da Forrester ed altri studiosi presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) contribuisce allo studio dei sistemi complessi e ultracomplessi caratterizzati da: - Elevato numero di variabili - Complesse relazioni tra le parti del sistema - Pluralità di circuiti di retroazione (feed-back loops) utili per azioni e scelte future. Per Forrester l’azienda è un sistema di retroazione che recupera i risultati delle azioni passate e sulla loro base, indirizza le azioni future. Per lui la gestione dell’azienda è un processo di conversione dell’informazione in azione, attraverso la decisione. La concezione sistemica dell’azienda permette di: - collocarla nel sistema macroeconomico → investimenti, consumi, risparmi - Esaminare le caratteristiche del sistema. Es. alcune relazioni tra le parti sono prevedibili (deterministiche), altre hanno invece natura probabilistica (stocastiche) vedi schema - Studiare i sub sistemi che la compongono. Non semplifica ma aiuta sicuramente a lavorare in maniera più specifica e ricercata. Questi sono 3: - sub sistema organizzativo → schema di relazioni e di comunicazioni istituito tra le parti componenti l’unità aziendale - sub sistema decisionale/gestionale → complesso di decisioni e dalle conseguenti operazioni aziendali - sub sistema informativo → complesso delle procedure che consentono all’azienda di disporre delle informazioni necessarie per prendere le decisioni di gestione. Si basa su rilevazioni che, se tenute in modo sistematico secondo appropriate regole, danno origine alla contabilità 29/09 Recenti ridefinizioni del concetto «azienda», anziché distinguere tra aziende di produzione e di consumo, considerano l’azienda come un fatto di produzione, intesa come realizzazione di ciò che è utile a soddisfare esigenze e bisogni umani. L’azienda è infatti uno strumento al servizio di determinate persone con finalità diverse; la produzione è oggetto dell’azienda, non è il fine, il quale è dato invece dalle persone. Le aziende no profit, che sono aziende di erogazione, sono tutte quelle aziende che svolgono un’attività produttiva ma con finalità diverse dal profitto. Si distingue tra aziende pubbliche, con diretto o indiretto riferimento allo Stato e aziende private, che sono espressione della libera iniziativa dei singoli in campo economico. Queste a loro volta si dividono in orientate al profitto e orientate ad altre finalità (autoproduttrici, imprese sociali). Questo settore ha assunto e assumerà sempre una maggiore importanza per le opportunità di crescita e di lavoro. Si distinguono: Le aziende autoproduttrici che destinano la produzione di beni o servizi a soggetti predeterminati, che in quanto portatori di comuni bisogni vi hanno dato origine, e producono esclusivamente per soddisfare i bisogni di questi soggetti. Rientrano in questo gruppo anche le aziende o le aggregazioni di imprese per l’acquisizione più conveniente di certi beni o servizi (esempio associazioni di categoria). Le aziende di erogazione nascono dal desiderio degli uomini di aggregarsi per un comune impegno e si manifestano attraverso organismi variamente ordinati (associazioni, comitati ecc…) per svolgere azioni in grado di conseguire i fini stabiliti (assistenza, sviluppo culturale, scientifico, ecc…). Traggono le risorse finanziarie da contribuzioni volontarie, da trasferimenti di enti pubblici, da proventi derivanti da beni patrimoniali, da eventuali proventi di attività collaterali. Le fondazioni finanziano le loro attività sostanzialmente attraverso ricchezza derivante da un patrimonio loro attribuito dai soggetti fondatori. Le associazioni finanziano le loro attività prevalentemente dalle quote versate dagli associati. Le aziende sociali destinano al mercato la loro produzione, la quale è strumentale a finalità diverse dal profitto, quali ad esempio dare occupazione a categorie di persone che non sarebbero assorbite dal mercato del lavoro, offrire beni o servizi che né lo stato né il mercato producono, nei termini di qualità e prezzo, richiesti da soggetti appartenenti a ceti economicamente disagiati. Producono beni e servizi per il mercato che stato e imprese non producono, il primo per mancanza di fondi, le seconde per assenza di remunerazione in caso di produzione. Sono molto vicine alle imprese ma svolge una funzione sociale. I caratteri distintivi delle aziende: SISTEMATICITA’ → essere un tutto organizzato ECONOMICITA’ → capacità di mantenere un equilibrio. Efficienza operativa: capacità di raggiungere l’obiettivo (mission) impiegando la minor quantità di risorse possibili). Efficacia strategica: capacità di attuare produzioni che soddisfino le attese degli utilizzatori. Fare quello per cui esisto e farlo al meglio AUTONOMIA → l’azienda ha un’esistenza distinta con andamenti propri che si separano da quelli dei singoli soggetti (soci, azionisti, dipendenti). Nelle aziende familiari, ad esempio, spesso questa autonomia non è applicata, famiglia e business sono troppo collegati. Azienda è libera di prendere le proprie decisioni strategiche, il che comporta però delle responsabilità sociali, di sostenibilità ma anche di rispetto delle leggi. Nelle aziende in cui l'autonomia manca o è scarsa, sono le più deboli e vulnerabili perchè vengono facilmente eliminate e accantonate dal mercato. Fattore umano: le aziende esistono proprio perchè sono state le persone a formarle, per rispondere al bisogno di soddisfacimento dei bisogni umani; quindi determina il fine delle aziende stesse. Nessuna azienda nasce da sola, nasce perchè ci sono degli individui che le danno vita (soci, imprenditori); inoltre non funziona se, oltre a chi la crea, non vi sono altri soggetti che la facciano funzionare. In ogni azienda questi soggetti hanno diversi ruoli. Soggetto giuridico, la persona fisica o giuridica che si assume diritti ed obblighi derivanti dallo svolgimento delle operazioni aziendali. Si tratta di una responsabilità importante, dal momento in cui il patrimonio della persona è aggredibile e in caso di mal andamento dell'azienda, questo viene intaccato. Soggetto economico, la persona o il gruppo che domina o controlla l’amministrazione dell’azienda, traendone in prevalenza vantaggi. Imprenditore: colui che al principio ha la business idea; promuove e formula i piani di impresa, definendone le azioni e le linee generali di svolgimento. Amministratore: attua i piani dell’imprenditore coordinando i dirigenti Dirigente: affianca e continua l’opera di attuazione dei piani condotta dall’amministratore, coordinando in particolare gli esecutori Esecutore: attua i compiti assegnati secondo quanto definito dal dirigente. Il direttore generale, i dirigenti, gli impiegati, gli esecutori sono legati all’azienda da un contratto di lavoro dipendente. Il finanziatore fornisce i mezzi finanziari necessari per realizzare i piani ideati dall’imprenditore. Non si assume rischio di impresa, a prescindere dall’andamento dell’azienda a lui deve tornare il denaro con i relativi interessi pattuiti. Il capitalista è colui che mette i capitali, senza però alcun contratto che preveda la restituzione, assumendo un rischio di impresa. In caso di cattivo andamento, perde i suoi dividendi e la sua parte conferita in precedenza, di cui ne era proprietario. Le forme giuridiche aziendali: SOCIETA’ DI PERSONE → non sono dotate di personalità giuridica e prevale l’elemento soggettivo; la responsabilità è delle persone che firmano per se stesse • Società semplice S.S. • Società in nome collettivo S.N.C. • Società in accomandita semplice S.A.S. SOCIETA’ DI CAPITALI → la società diventa esplicitamente titolare di diritti e obblighi aziendali, acquisisce personalità giuridica e le singole persone non sono più responsabili. Chi firma, firma per conto dell’azienda e non per sua responsabilità • Società a responsabilità limitata S.R.L. • Società per azioni S.P.A. • Società in accomandita per azioni S.A.P.A 03/10 Nelle società di persone il soggetto giuridico ed il soggetto economico coincidono. Ha piena responsabilità in quanto viene coinvolto anche il suo patrimonio personale e in caso di cattivo andamento questo viene intaccato Nelle società di capitali vi è una netta distinzione tra soggetto economico e soggetto giuridico. La società assume personalità giuridica (è il soggetto giuridico) e quindi è completamente distaccata dai soci (soggetti economici). In caso di situazioni negative il patrimonio personale dell’imprenditore non viene intaccato. In quelle di capitali i soci hanno diverse percentuali di possesso di quote/azioni. SI parla di controllo di diritto quando uno dei soci possiede il 50+1 di quote e detiene dunque il maggior potere decisionale. Vi è poi il controllo di fatto quando si ha la maggioranza relativa: ho meno del 50% ma ho comunque la maggioranza di quote fra tutti i soci. Lo Stato (azienda di erogazione) è soggetto giuridico mentre i cittadini sono soggetti economici (rappresentanti). Ogni azienda svolge un’attività economica ed i loro processi produttivi sono tendenzialmente diversi. Tutte hanno come obiettivo il conseguimento del reddito, sostenendo dei costi al fine di ottenere ricavi. Attuano un processo di trasformazione economica creando valore. Il processo produttivo nell’aspetto tecnico è espresso da attività di diversa natura: manifatturiera o industriale (tessile, chimica, metalmeccanica): la centralità dell’attività è la produzione industriale di beni e servizi. commerciale: centralità è la fase dello scambio, compravendita di beni (esselunga) bancaria o finanziaria: si inserisce tra aziende di produzione e di erogazione raccogliendo risparmi ed impiegandoli per finanziare le imprese. (negoziazione di credito e altri servizi) assicurativa: negoziazione di rischi specifici, lavorano sulle probabilità (vedi esempi slide) L’istituzione dell’azienda può avvenire oltre che attraverso conferimenti di singoli beni, anche sulla base di un’azienda pre-esistente che viene conferita come unità funzionante. Il valore dell’azienda (w) considerata nella sua unità e quindi come un complesso di beni già funzionante dipende dalla sua capacità di produrre ricchezza, ossia reddito, ed è determinato procedendo alla capitalizzazione dei redditi medi attesi. L’azienda pre-esistente, in quanto un tutto organizzato, ha un valore maggiore rispetto alla singola somma dei beni che la compongono. Questo si chiama avviamento, in virtù del fatto che è un tutto organizzato operante sul mercato. Reddito: differenza tra ricavi e costi positiva. Per capire quanto vale un’azienda si valuta la redditività attesa da questa. Reddito medio annuo atteso W = ————————————————— i (tasso di capitalizzazione) W è il valore dell’azienda o capitale economico, N il capitale netto. Se W > N, la differenza positiva rappresenta l’avviamento. Questo è un plusvalore dell’unità aziendale rispetto al valore dei singoli elementi che la compongono, espressione di un’attitudine a produrre redditi che indichino la presenza di profitti, ossia redditi superiori alla minima convenienza economica. L’avviamento è inoltre una risorsa immateriale, data dalla pre-esistente capacità di produrre ricchezza dell’azienda conferita, della quale l’azienda di nuova istituzione può immediatamente disporre. Esempio: vedi esercizio svolto 13/10 Per funzionamento si intende che l'azienda svolge una serie di operazioni. L’insieme di operazioni è chiamato gestione. In senso ampio è un processo costante di trasformazione delle informazioni in azioni, attraverso il momento della decisione che genera dei risultati. Queste decisioni nel presente si trasformeranno in informazioni su come agire con il passare del tempo, nel futuro. In senso stretto, invece, è una parte dell’amministrazione economica, si manifesta con decisioni e operazioni conseguenti. 1. L'azienda prende il denaro nel mercato dei capitale, raccogliendo mezzi propri (capitale di rischio, proprio) oppure ottenendo dei finanziamenti (capitale di debito, di terzi). Questo comporta un'entrata di denaro ma nel primo caso la remunerazione è il profitto, nel secondo sono gli interessi sul prestito. 2. Una volta ottenuti i mezzi finanziari li impiega nei mercati dei fattori produttivi per acquistare tutti i fattori produttivi necessari, durevoli (macchinari) e non (materie prime). Questo, invece, comporta un’uscita di denaro. 3. Ottenuti tutti i fattori, li combina in maniera efficace ed efficiente svolgendo il processo produttivo. E’ una fase essenziale per un’industria perchè qui si svolge la trasformazione economica: i singoli fattori con un determinato valore vengono combinati e trasformati in un prodotto finito che vale di più, si crea valore. 4. Ottenuto il prodotto finito, l’azienda si rivolge al mercato prodotti, il mercato di sbocco per vendere, disinvestire. Dalle vendite ottiene delle entrate con cui può avviare nuovamente la trasformazione economica, oppure destinare queste alla remunerazione del capitale ottenuto (proprio, a seconda dei dividendi e di terzi, a seconda degli interessi pattuiti). Come rappresentare queste operazioni in azienda: Si distinguono finanziarie: denaro, crediti, debiti (detti temporanei sostituti del denaro, perchè l’uscita o l’entrata è futura). Sono anche dette misuratrici perchè danno la misura monetaria del valore di grandezze economiche, che sono costi, ricavi e capitale che rappresenta la ricchezza economica dell’azienda. Può non corrispondere esattamente con il denaro che ho in cassa. (es. denaro in cassa più un macchinario). Il costo, invece, è il sacrificio economico da affrontare per acquistare un prodotto. Detto sacrificio perchè scegliendo questo, scarto gli altri. Debiti di funzionamento: derivano dall’attività propria dell’azienda; nascono da una transazione commerciale con oggetto i beni necessari appunto per il funzionamento dell'azienda. Debiti di finanziamento: deriva da finanziamenti ottenuti; si riceve denaro dalla banca contraendo un debito. In questo caso la transazione ha come oggetto non un bene ma il denaro che verrà restituito un futuro insieme agli interessi. Per le grandezze economiche si distinguono invece quelle reddituali, dette così perchè la differenza tra ricavi e costi rappresenta il reddito e il capitale (solo quello di rischio, quello di terzi viene considerato all’interno dei debiti !) vedi esempi Ottengo un prestito dalla banca di 10mila euro. Ho un'entrata di denaro di 10mila (VFA), ma ho anche un aumento del debito di finanziamento (VFP) perchè i soldi sono della banca e li devo restituire con un costo che sono gli interessi. Acquisto fattori di produzione (materie prime) per 5mila con pagamento differito. Ho un sorgere di debito di funzionamento (VFP) e un costo dei fattori di produzione (VEN). 17/10 Dopo la fase di istituzione di un’azienda, inizia la fase di funzionamento, in cui si esplica l’esistenza dell’azienda e la sua capacità di creare valore. E’ fondamentale capire come descrivere e seguire il funzionamento dell’azienda. f = quantità fattori produttivi r = ricavi p = prezzo unitario q = quantità venduta c = costo Distinguiamo un ramo finanziario dove ci sono variazioni finanziarie positive (e=entrate) e variazioni finanziarie negative (u=uscite). Nel ramo economico, invece, troviamo grandezze di reddito tra cui costi che sono variazioni economiche negative (f x p) e ricavi che sono variazioni economiche positive (q x p). CI sono poi le grandezze di capitale tra cui aumenti e diminuzioni. In quello economico appare anche il processo di trasformazione economica attraverso il processo produttivo e l’ottenimento di prodotti. Diventa utile dare evidenza anche alla fondamentale relazione con i mercati: operazione 4 Pagamento del debito contratto con l’operazione 3 Quindi con lo schema dell’attività complessiva si può rappresentare lo svolgersi dell’attività aziendale (operazioni) ma non si può rappresentare il suo funzionamento, perchè deve essere integrato con lo schema economico. Reddito → valore creato dall’azienda, incremento (utile) o decremento (perdita) che subisce il capitale per effetto della gestione. Si fa riferimento al capitale netto e al risultato della gestione, ossia del processo di trasformazione economica; ciò significa che se ad esempio entra un nuovo socio, il capitale aumenta ma non è considerato reddito. Cn fin - Cn iniz Lo schema del capitale, però, non mostra come si sono composte le risorse consumate e prodotte. Nell’azienda in funzionamento, rispetto alla fase di istituzione, è utile introdurre un altro schema detto conto economico che confronta le risorse consumate (costi) e le risorse prodotte (ricavi). Se maggiore di 0 utile, se minore di 0 perdita 31/10 La continuità della gestione aziendale implica che essa fluisce nel tempo e nello spazio in modo dinamico. D’altro canto è importante controllare periodicamente l’andamento dell’azienda per comprendere se si sta creando valore. Se ad esempio vogliamo conoscere la composizione del capitale in t1 e il risultato economico del periodo t0-t1, non possiamo “bloccare” l’azienda, ma solo idealmente fissiamo una data di analisi. In questa data (t1) i processi produttivi proseguono, crediti e debiti esistenti, rimanenze in magazzino ecc. Come confronto risorse consumate con risorse prodotte? vedi esempi Si parla di competenza economica in quanto ogni costo ha il suo ricavo che lo copre e viceversa ogni ricavo ha il suo costo che lo ha generato. La relazione è biunivoca Un ricavo è di competenza di un esercizio se: - è maturato nel periodo amministrativo corrispondente - ha trovato nel periodo amministrativo corrispondente il correlativo costo. Un costo e’ di competenza di un esercizio se: - è maturato nel periodo amministrativo corrispondente - ha dato nel periodo amministrativo corrispondente la sua utilita’ - ha trovato nel periodo amministrativo corrispondente il correlativo costo. Le rimanenze sono un esempio di determinazione della competenza economica: Il concetto si estende anche ai fattori durevoli che, per definizione, contribuiscono a generare ricavi su piu’ periodi: In questo caso, la parte di competenza annualmente, ossia viene reintegrata tramite i ricavi si chiama ammortamento e ogni anno, a fine anno si ha il valore residuo del bene (dato dal valore iniziale – ammortamento). Esempio macchinario di 10mila euro e 5 anni di ammortam Nei singoli anni l’ammortamento evidenzia l’utilizzo (consumo) del macchinario da confrontare con i ricavi generati nel periodo corrispondente (competenza economica). Alla fine del 5° anno il macchinario è completamente consumato e ha valore residuo pari a zero. In questi casi (rimanenze attive, ammortamento) si è sostenuto un costo che non è stato completamente integrato tramite i ricavi; puo’ accadere anche che si abbiano dei ricavi, ma parte dei costi connessi saranno sostenuti in futuro (rimanenze passive): si rinviano al futuro quote di costo o di ricavo che troveranno il reintegro nel futuro. Vi sono inoltre situazioni in cui il costo o il ricavo non viene rilevato perchè non c’è la manifestazione finanziaria (incasso/pagamento, credito/debito) ma è di competenza economica nel senso definito sopra. Ad esempio l’anno prossimo pagheremo un affitto che copre il periodo 1-11/1-4 → la manifestazione finanziaria sarà il 1-4 del prossimo anno ma l’edificio si sta utilizzando anche a novembre e dicembre di quest’anno, producendo ricavi. Dunque si immettono dal futuro quote di costo o di ricavo che sono di competenza ma non sono state rilevate. La competenza economica si determina a fine anno tramite operazioni di assestamento che permettono di ristabilire la corretta relazione biunivoca tra costi e ricavi. 03/11 Le aziende di erogazione sono unità economiche finalizzate all’erogazione di ricchezza per il soddisfacimento dei bisogni umani. (vedi sopra). Si distinguono ulteriormente in aziende pubbliche (Stato, Regioni, Province, Comuni, aziende partecipate da enti pubblici) e private (famiglie, il singolo, associazioni e fondazioni). La famiglia (erogazione) soddisfa i bisogni dei suoi membri erogando ricchezza raccolta attraverso una pluralità di fonti, quali: - reddito dei suoi componenti (ad esempio lavoro) - reddito derivante da investimenti patrimoniali fruttiferi (affitti di seconde case) - reddito derivante dall’eventuale gestione di imprese (imprese familiari) Le associazioni nascono dall’aggregazione di soggetti che si organizzano per il raggiungimento di obiettivi comuni di carattere non lucrativo (culturali, benefici, politici, sportivi, ecc…). Nascono dalla volontà di una pluralità di persone e sono soggette alla vedi esercizio verdi e neri 07/11 Equilibrio significa relazione favorevole tra diverse grandezze. RICORDA: non ho azienda se non ho coordinazione e organizzazione dei fattori La teoria è un insieme di proposizioni, affermazioni esprimibili in vari linguaggi che puntualizza i rapporti di causa effetto e di interdipendenza esistenti tra le grandezze, nel tempo e nello spazio. Aiuta a rappresentare le relazioni tra grandezze; può essere raccontata in diversi linguaggi: formule, grafici ecc Il modello, invece, è una rappresentazione matematica di una teoria. E’ una sintesi logica di una teoria espressa con linguaggio matematico Abbiamo equilibrio quando ci sono condizioni oggettive di composizione e funzionamento. L’economia dell’azienda si esplica oggettivamente in un sistema di operazioni ed è, al contempo, soggettivamente legata a un soggetto operatore, l’imprenditore. Quest’ultimo giudica (in senso favorevole o sfavorevole) il complesso dei fatti aziendali in relazione agli obiettivi che si propone. Esiste quindi la dimensione oggettiva (esempio ricavi superiori a costi) che prescinde dagli obiettivi personali dell’imprenditore, e quella soggettiva, invece, quando si pone attenzione agli obiettivi ed ai valori soggettivi dell'imprenditore. Si parlerà di condizioni minime di equilibrio, generalmente valide, atte a definire uno stato di equilibrio oggettivo e di condizioni di equilibrio soggettivo, che dipendono dal giudizio dell’imprenditore sullo stato del sistema in relazione agli obiettivi definiti. Modello dei Fattori di Vita, Impulso e Sviluppo e delle condizioni di equilibrio ❑Sistema – Teoria – Modello ❑Modello generale dell’impresa → aspetto quantitativo e simbologia matematica Lo studio del sistema aziendale comporta l’individuazione di: - condizioni di equilibrio (relazioni costanti di andamenti variabili) - fattori di impulso che conducono a quelle condizioni. I fattori di Vita, Impulso, Sviluppo (V.I.S.) 1. Risorse umane (energie) → capacità, abilità umane delle persone che collaborano nell’attività dell’azienda. Si tratta di capacità che devono trovare un’armonizzazione in relazione agli obiettivi perseguiti. 2. Capitali → ricchezza allocata nell’azienda, che proviene sia da ricchezza allocata dal proprietario o dai soci, denominata capitale proprio o di rischio, che da ricchezza immessa da terzi a titolo di finanziamento a breve e a medio lungo termine 3. Fattori organizzativi → riguardano l’organizzazione nei suoi vari aspetti coinvolgenti la veste legale dell’azienda (società di capitali o di persone), la capacità dell’impresa di programmare la gestione, la natura delle fonti del capitale investito, la natura degli investimenti, ecc… 4. Fattori ambientali e congiunturali → individua l’ambiente esterno al sistema aziendale, riconducibile ai mercati con i quali l’impresa opera, allo stato delle Istituzioni e al progresso tecnologico. Politica economica generale, politica fiscale, disponibilità di fonti energetiche, vie di comunicazione. L’impresa si pone quindi come una combinazione di capitale e lavoro (ricchezza e risorse umane), che insieme ai fattori organizzativi e ambientali delineano l’impresa come una coordinazione economica. Questi fattori VIS hanno un rapporto di causa effetto, dal momento in cui l’equilibrio viene realizzato solo se questi sono coesi, ben sviluppati e solidi tra loro. Viceversa, anche un forte equilibrio permette una conseguente crescita delle VIS. Si parla poi di breve e lungo periodo. Il primo è un arco temporale stabilito, solitamente un anno, e che viene poi rendicontato in bilancio; il secondo è invece l’intera durata dell’azienda Le equazioni fondamentali riguardano il sistema nel suo complesso ed esprimono la convenienza e la possibilità di mantenere in vita l’azienda nel tempo. Cambiano nel lungo e nel breve. (es. costi e ricavi). Le equazioni particolari riguardano la verifica di condizioni particolari che sono strumentali alla verifica delle condizioni fondamentali; vanno ad approfondire e cercare di osservare delle parti dell'azienda particolarmente rilevanti. Sono uguali nel lungo e nel breve (es soldi sul conto corrente). Per quanto riguarda il lungo periodo, le condizioni di equilibrio sono: - tutto ciò che ho acquistato è stato consumato - tutto ciò che ho prodotto è stato venduto - I fattori produttivi durevoli hanno valore residuo pari a 0. L’imprenditore prima ancora di creare l’azienda si deve chiedere: Conviene economicamente dar vita all’impresa? → convenienza economica Si parla di equazione economica (lungo periodo) che indica la convenienza ad intraprendere l’attività economica, che deve consentire all’imprenditore di realizzare un profitto puro α (ricavi - costi) che remuneri il rischio d’impresa, dopo aver remunerato attraverso i ricavi qxp, tutti i fattori fxp, inclusi i costi figurativi (interesse di computo, stipendio direzionale). L’interesse di computo è il capitale proprio per tasso di interesse mentre il salario direzionale è lo stipendio che avrei se lavorassi in un’altra azienda, con la stessa mansione ma senza assumere il rischio d’impresa. Gli oneri figurativi li abbiamo solo nell’equazione economica di lungo periodo, non perchè non siano importanti, ma perchè non servono nel breve. fxp → fattori a breve - Fxp → fattori durevoli - fxp’ → oneri figurativi Convenienza economica = fxp + Fxp + fxp’ + α Reddito = ricavi - costi Ricavi = fattori a breve + fattori durevoli + reddito Profitto puro α = reddito - oneri Caso Fabula — Equazione F.FT. La Signora Fabelli, all’inizio dell’anno t0 intende dar vita a all'impresa individuale Fabula per la quale programma nei 36 mesi successivi le seguenti operazioni | piani di produzione e di vendita nel lungo periodo t,-t, prevedono: . Acquisto di un macchinario per 20.000 . Acquisto di un impianti per 10.000 1 2 3. Acquisto di materie prime per 18.000 4. Acquisto di ore di forza lavoro per 2.400 5 . Acquisto servizi vari per 600 F, Xx p1 = 20.000 Macchinario » Si prevede un fondo cassa minimo di 2.000 ann ° . . V,=T riferimento/T ritorno fattore 1 = 36 mesi /36 mesi=1 » Il tempo di ritorno dell’investimento è pari a: F2% P. = 10.000 Impianti >4 mesi per le materie prime V,=T riferimento/T ritorno fattore 1 = 36 mesi /36 mesi=1 >12 mesi per la forza lavoro fa x p3 = 18.000 Materie prime >6 mesi per i servizi vari V3=T riferimento/T ritorno fattore 1 = 36 mesi /4 mesi = 9 f,X Pa = 2.400 Forza lavoro Si determini il capitale minimo necessario per la V, =T riferimento/T ritorno fattore 1 = 36 mesi /12 mesi = 3 programmi di produzione e di vendita dell’impre f. x p; = 600 Servizi vari Vs =T riferimento/T ritorno fattore 1 = 36 mesi /6 mesi = 6 Caso Global Spa: Equazione economica e FFT Calcolo della convenienza economica ss Equazione economica SY aixmra=Y Va Ea ist kE * F,xp; = 30.000 * F1xp, = 30.000 * foxp, = 10.000 * f,xp,= 10.000 * fyxp'3= 700 interesse di computo (Cn'° 35.000 x 2% x 1) * V,=T riferimento/T ritorno = 5 anni /5 anni=1 * f,xpj = 1.000 stipendio direzionale * V,=T riferimento/T ritorno = 5 anni /1 anno=5 (60 mesi/12 mesi) ii ri Entei Y y fé xp; 40.000 + $ y FE xp;1.700+@ 300= $ y gh x py42.000 . Ci = F,xp, 30.000/V,1 +f,xp10.000/V,5 + FC min 3.000 = 35.000 30.000 2.000 3.000 Abbiamo visto le due equazioni fondamentali (economica e di fabbisogno totale); tra le equazioni parziali, invece, troviamo l’equazione di cassa. La cassa è la liquidità dell’azienda che si innalza o si abbassa a seconda delle entrate o delle uscite di denaro. Rappresenta la dinamica delle entrate e delle uscite di denaro e quindi come si modifica la consistenza di cassa. Verifica se il denaro esistente in cassa ed i successivi incassi consentono di adempiere totalmente e puntualmente ai pagamenti del periodo. Equazione di cassa → Fct0 + ΣE += ΣU + Fctn Grandezze di flusso → entrate (E) e uscite (U), flussi finanziari relativi a un dato intervallo di tempo che incrementano o decrementano il livello di cassa Grandezze di livello → ammontare della cassa a seguito del flusso Fondo cassa Fc → differenza tra le due grandezze, è una grandezza finanziaria di livello che indica il livello del denaro ad un certo istante. 14/11 L’equazione degli accertamenti e degli impegni (o equazione del capitale liquido) esprime la relazione esistente tra il fabbisogno corrente e le fonti di finanziamento a breve termine. Consente di verificare se si realizza un andamento regolare tra accertamenti e impegni. Equazione → Clt0 + ΣA = ΣM + Cltn Accertamenti (A)→ flussi finanziari positivi, relativi ad un dato intervallo di tempo, che incrementano il capitale liquido netto. Essi sono le entrate di denaro (E), l’aumento dei crediti a breve (Cb+) e il decremento dei debiti a breve (Db-). A = E + Cb+ + Db- Impegni (M)→ flussi finanziari negativi, relativi ad un dato intervallo di tempo, che decrementano il capitale liquido netto. Essi sono le uscite di denaro (U), l’aumento dei debiti a breve (Db+) e il decremento dei crediti a breve (Cb-). M = U + Db+ + Cb- Capitale Liquido Netto → grandezza finanziaria di livello composta dal fondo cassa e crediti a breve termine, detratti i debiti a breve. Cl = Fc + Cb – Db Trattandosi di una differenza algebrica si può avere anche un Cl netto negativo, cioè un deficit di capitale liquido, il quale esprime una situazione di tensione finanziaria. Capitale Liquido Lordo → somma del livello di cassa e del livello dei crediti a breve. Fo + E U + Fe ch! Cb* Cb: Chî -Dbto Db Db* = -Db" À A FLUSSI - 0A Ò somma algebrica sommatoria 2 sommatoria 2 somma algebrica Caso Four spa Due soci intendono dar vita alla società Four spa investendo capitale di rischio per 15.000 ciascuno | piani di produzione e di vendita nel lungo periodo tt, prevedono: 1. Acquisto di materie prime per 10.000, pagamento differito 2. Pagamento di metà del debito derivante dagli acquisti di materie 3. Vendite prodotti finiti per 20.000, incasso differito 4. Incasso di metà del credito derivante dalle vendite Oneri figurativi * Lo stipendio direzionale è pari a 1.000 pro-capite = L'interesse di computo è pari a 2% per il periodo tit, Rappresentare le variazioni finanziarie ed economiche nello schema complessivo e esporre le equazioni di cassa e del capitale liquido VE (4) VEG E uU EQUAZIONE CASSA t, -t, + denaro io ci - denaro 5.000 (2) QI oun Li Li Fc!° 30.000 + E 10.000 = U 5.000+ Fc!" 35.000 + crediti 20.000 (3) - crediti 10.000 (4) - debiti 5.000 (2) + debiti 10.000 (1) Circuito dei finanziamenti EQUAZIONE CAPITALE LIQUIDO (accertamenti/impegni) to - t, Ramo CI°° 30.000 + A_35.000 = M 25.000 + Clî" 40.000 FINANZIARIO namo N Fe'° 30.000 E 10.000 U 5.000 Fe!" 35.000 ECONOMICO Cb!I° O Cb* 20.000 Cb10.000 Ch® 10.000 -Db!° (0) Db" 5.000 —Db*10.000 -Db!" (5.000) qup 20.000 (3) f«p 10.000 (1) 30.000 35.000 25.000 40.000 +Cn 30.000 (0) -Cn VE (4) VEN Analogamente per i costi, abbiamo rimanenze anche per i ricavi: Le rimanenze passive finali (Rpasstx+1) vanno a rettificare, ossia a ridurre i ricavi al termine del periodo considerato, sono rinviati al futuro. Rappresenta un impiego di capitale nell’equazione dei capitali riferita alla fine del periodo considerato, come ricavo anticipato e sospeso in attesa di partecipare alla formazione del reddito. Le rimanenze passive iniziali (Rpasstx) vanno a integrare, ossia ad aumentare i ricavi provenienti dal passato e sono riferite all’inizio del periodo considerato. L’equazione economica breve periodo consente di verificare se tutti i flussi economici positivi qxp, rettificati ed integrati da flussi correttivi (Rpass), remunerano tutti i flussi economici negativi fxp integrati e rettificati da flussi correttivi (Ra). R è il reddito netto dell’esercizio (breve periodo) e indica la variazione della ricchezza (incremento o decremento) generato dalla gestione in un certo periodo. Ratx + Σ fxp + Rpasstx+1 + R = Rpasstx + Σ qxp + Ratx+1 I risconti sono quote di costi o ricavi non ancora maturati, ma che hanno già avuto la relativa manifestazione finanziaria. (esempi quaderno) I risconti attivi sono quote di costi non di competenza dell’esercizio, che riducono costi già rilevati, ma maturati solo in parte. Si rinvia un costo all’anno successivo. I risconti passivi sono quote di ricavi non di competenza dell’esercizio, che riducono ricavi già rilevati, ma maturati solo in parte. Si rinvia un ricavo all’anno successivo. 24/11 I ratei sono quote di costi o ricavi futuri già maturati, ma non ancora rilevati poiché la loro manifestazione finanziaria avrà luogo in esercizi futuri. (esempi quaderno) I ratei passivi sono quote di costi di competenza dell'anno corrente, ma che verranno pagati in un esercizio futuro I ratei attivi sono quote di ricavi di competenza dell’anno corrente, ma che verranno incassati in un esercizio futuro. L’equazione del capitale o impieghi/fonti del lungo periodo esprime la relazione tra investimenti totali (impieghi esposti al primo membro) e fonti di finanziamento totali (fonti esposte al secondo membro). Questa rappresenta un caso particolare di determinazione del fabbisogno finanziario che, nel BP, è dato dal capitale allocato nell’azienda in un determinato periodo, ossia Ci. L’individuazione del Capitale investito (Ci) permette di definire la ricchezza che l’azienda deve acquisire (Ca) attraverso capitali propri (Cpr) o di terzi (Ct). Fctx+1 +Cbtx+1 + Ratx+1 + Fttx+1 = Rpasstx+1 + Dbtx+1 + Dltx+1 +Cntx+1 Fttx+1 fattori tecnici: valore iniziale Fxp al netto della quota di ammortamento (fxp’). Rappresentano il capitale fisso Cntx+1 capitale di proprietà: ossia capitale netto più reddito R Capitale circolante lordo: destinato per sua natura a girare e integrarsi velocemente Capitale fisso: si contrappone al precedente ed è composto dai fattori tecnici, quelli durevoli e che ci metteranno tanto tempo a rientrare e diventare liquidità Capitale permanente: destinato a permanere in azienda per lungo tempo, Cn + Db L’equazione di cassa breve periodo rimane invariata e rappresenta la dinamica delle entrate e delle uscite di denaro e quindi come si modifica la consistenza di cassa. Verifica se il denaro esistente in cassa ed i successivi incassi consentono di adempiere totalmente e puntualmente ai pagamenti del periodo. (vedi sopra) Fct0 + ΣE += ΣU + Fctn L’equazione del capitale liquido breve periodo rimane invariata ed esprime la relazione esistente tra il fabbisogno corrente e le fonti di finanziamento a breve termine. Consente di verificare se si realizza un andamento regolare tra accertamenti e impegni. (vedi sopra) Clt0 + ΣA = ΣM + Cltn Le scritture contabili sono un insieme di annotazioni realizzate attraverso schede o registri contenenti conti o dati da iscrivere nei conti. Si classificano in base a: ➢ Momento in cui vengono redatte: antecedenti, concomitanti, susseguenti ➢ Strumento di rilevazione: contabili, extracontabili ➢ Oggetto: elementari, complesse ➢ Momenti del periodo amministrativo: iniziali, di gestione, finali ➢ Norme di legge: obbligatorie, facoltative ➢ Criteri di rilevazione: cronologiche, sistematiche Il metodo di scrittura/rilevazione Insieme di regole riguardanti ordine, forma e collegamento dei valori posti nei conti. La partita doppia è un micro insieme di regole aritmetiche che si fonda sul postulato fondamentale che prevede la costante uguaglianza tra accreditamenti e addebitamenti. Da questa derivano 3 leggi su cui si basa: 1. In ogni momento la somma degli importi in dare di tutti i conti è uguale alla somma degli importi in avere di tutti i conti. 2. In ogni momento la somma dei saldi in dare di tutti i conti è uguale alla somma dei saldi in avere di tutti i conti. 3. In ogni momento la somma algebrica dei saldi di una parte dei conti è uguale e di segno opposto alla somma algebrica dei saldi della restante parte dei conti. Il sistema di scritture è l’insieme ordinato di annotazioni riguardanti un determinato oggetto complesso, al fine di quantificarne la consistenza e le variazioni. A seconda dell’oggetto indagato ci sono diverse tipologie di sistemi contabili: Sistema del capitale e del risultato economico Elaborato da Amaduzzi e applicabile in tutte le aziende, porta alla rilevazione dei fatti di gestione in due ordini di conti: finanziari (originario) ed economici (derivato) Distinguiamo: Conti finanziari certi: accolgono il denaro (cassa, banca c/c) Conti finanziari assimilati: temporanei sostituti del denaro (crediti v/clienti, debiti v/fornitori) Conti finanziari presunti: valori di costi o ricavi di competenza dell’esercizio ma che si manifestano finanziariamente in futuro (ratei attivi/passivi, fondi rischi) Conti economici di reddito: - accesi a costi e ricavi d'esercizio: componenti positive e negative di reddito (materie prime c/acquisti e prodotti c/vendite) - accesi a costi pluriennali: costi di fattori a fecondità ripetuta (macchinari, impianti) - accesi alle rimanenze: costi e ricavi sospesi (rimanenze e risconti) Conti economici di capitale: - accesi al capitale: capitale netto - accesi alle sue parti ideali: utile/perdita d’esercizio
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