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Appunti Completi di Contabilità, Appunti di Contabilità

appunti completi di contabilità, perfetti per il corso di laurea triennale in economia e commercio, della Lumsa di Palermo

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 13/02/2024

giulianadaccurso
giulianadaccurso 🇮🇹

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Scarica Appunti Completi di Contabilità e più Appunti in PDF di Contabilità solo su Docsity! CONTABILITA’ E BILANCIO -LA CONTABILITA’ GENERALE—> il RUOLO della CONTABILITA’. La contabilità riguarda la modalità attraverso la quale è possibile REGISTRARE, ELABORARE E RAPPRESENTARE gli accadimenti amministrativi di un’azienda. Permette di immagazzinare, rilevare ed elaborare determinate operazioni amministrative, in modo da poter rappresentarle. Il metodo utilizzato è quello della PARTITA DOPPIA (il linguaggio che permette di registrare queste operazioni). —> l’informatica è il supporto tecnico di queste modalità contabili, ma senza l’intervento dell’uomo, i sistemi informatici non avrebbero modo di funzionare (NB. I software non funzionano in automatico). °FASI LOGICHE—> -1°FASE—> trasformazione dell’accadimento amministrativo in DATO attraverso la registrazione. Si passa dai fatti ai NUMERI. -2°FASE—> elaborazione dei dati e passaggio dai dati elementari ai dati AGGREGATI (es. aggregazione di costi e ricavi). Lo scopo è fornire una SINTESI ed una RAPPRESENTAZIONE dei numeri, in modo da ottenere il BILANCIO d’esercizio. -3° FASE—> interpretazione del dato che viene trasformato in informazione. Si tratta di una vera e propria analisi del bilancio, ossia scoprire il significato che diamo ai numeri. °COME SI ARRIVA AL BILANCIO D’ESERCIZIO? Per costruire un bilancio d’esercizio è necessario: un insieme di procedimenti informativi che utilizzano lo STRUMENTO CONTABILE ed il METODO DELLA PARTITA DOPPIA. —> il tutto viene riassunto nella ‘CONTABILITA’ GENERALE’ °OBIETTIVI DELLA CONTABILITA’: -rilevare in maniera continua i movimenti finanziari della gestione (la contabilità ha origine dai movimenti finanziari realizzati in un’azienda). -partendo dai movimenti finanziari, la contabilità permette di andare anche a seguire quelli che sono gli andamenti economici generali della gestione, (costi e ricavi) con rettifica periodica dei valori relativi al reddito ed al capitale di funzionamento. Facendo queste registrazioni, monitorando gli andamenti economici, riusciamo a calcolare ogni anno il reddito che va a modificare in meglio (utile) o peggio (perdita), il capitale di un’azienda. -la contabilità è generale perché riguarda tutta l’azienda, e dunque, tutte le combinazioni economiche complessive, che consentono di determinare il reddito, ossia un risultato economico complessivo dell’azienda. °PERCHE’ SI CHIAMA CONTABILITA’? Si chiama contabilità poiché tutte le tecniche utilizzate si basano sul CONTO. Il conto è lo strumento base, su cui si basa la contabilità. -IL CONTO—> attraverso il conto seguiamo, lungo tutto l’esercizio amministrativo, cosa succede ad un determinato oggetto di riferimento. Il conto non è altro che una serie di rilevazioni (derivanti dalle scritture contabili) relative ad un dato oggetto, variabile e misurabile, aventi lo scopo di fornire informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative di tale oggetto in un determinato momento, ed entro certi limiti, nel corso del tempo. (ES. all’interno del conto ‘cassa’, andiamo a registrare tutti i pagamenti e gli incassi di cassa. Segue, cioè, le variazioni subite da questo particolare oggetto di analisi, in questo caso, la cassa.) NB: a sinistra avremo sempre la sezione ‘DARE’, mentre a destra avremo sempre la sezione ‘AVERE’. -quando ‘aggiungiamo’ qualcosa alla sezione DARE, stiamo ADDEBITANDO una somma -quando ‘aggiungiamo’ qualcosa in AVERE, stiamo ACCREDITANDO una somma. -‘MASTRINO’ sta per ‘conto’. Quando parliamo di mastrini, andiamo a guardare i conti, e non le scritture. Il conto potremo ottenerlo solo dopo aver analizzato le scritture. °IL LINGUAGGIO DEL CONTO: -DARE E AVERE—> sono termini convenzionali del linguaggio contabile. NB: Quando i conti erano intestati a persone stavano a significare che Tizio, intestatario del conto, doveva dare o avere. Ora indicano semplicemente le due sezioni di un conto. -ISTITUIRE un conto—> significa precisarne oggetto e denominazione (es. conto cassa). -MOVIMENTARE un conto—> significa inserire una rilevazione in un conto, aggiungere qualcosa in dare o in avere, di un conto. -ACCENDERE un conto—> significa movimentare per la prima volta un conto. -ADDEBITARE E ACCREDITARE—> addebitare significa movimentare la sezione dare di un conto, accreditare significa movimentare la sezione avere di un conto. -CHIUDERE un conto—> un conto viene chiuso quando viene effettuato il SALDO, ovvero la differenza tra i valori iscritti in dare e quelli scritti in avere. Il saldo va inserito nella sezione con IMPORTO MINORE. Es. in dare ho 800, in avere ho 600. Il saldo è 200 (800-600), e va inserito nella sezione con importo minore, ossia l’avere. -CONTO A FUNZIONAMENTO BIFASE—> è un conto che viene movimentato in entrambe le fasi, sia in dare sia in avere. -CONTO A FUNZIONAMENTO UNIFASE—> viene movimentato solo in una sezione, o solo dare, o solo avere. °IL METODO DELLA PARTITA DOPPIA: La PARTITA DOPPIA è il metodo che utilizziamo per compilare le scritture (rilevazioni contabili), che ci permettono di movimentare i vari conti. Questo metodo (cosi come si può intendere dal nome) si basa sulla fondamentale distinzione che esiste tra aspetto finanziario (originario) ed aspetto economico (derivato). Nb. In dare, il denaro è positivo poiché comporta una diminuzione del debito. Dal punto di vista comico, ho una situazione positiva quando ho più ricavi, o meno costi. Viceversa, negativa, quando ho più costi e meno ricavi. Nei conti economici di capitale, si fa riferimento al cap.sociale/riserve/utile o perdita. *IL MOMENTO DELLA RILEVAZIONE DELLE OPERAZIONI AZIENDALI La RILEVAZIONE delle operazioni aziendali avviene al momento della manifestazione FINANZIARIA, perché è il modulo monetario a rappresentare l’unità di misura per valutare le variazioni reddituali. (A meno che siamo nella parte finale delle scritture di assestamento, quando correggiamo le situazioni anomale, in cui non abbiamo ancora avuto la manifestazione finanziaria di un costo o ricavo, ma abbiamo già avuto la manifestazione economica). *MA QUANDO AVVIENE LA MANIFESTAZIONE FINANZIARIA? °FASI ‘’ORDINARIE’' DI UNA CONTRATTAZIONE: -trattativa -stipula contratto -esecuzione contratto (consegna beni, esecuzione della prestazione) -fatturazione—> quando viene emessa la fattura, possiamo affermare sia avvenuta una manifestazione finanziaria, quindi posso procedere a fare la manifestazione finanziaria. -pagamento. *Per ragioni di praticità fiscale e per attuare in maniera più efficace il controllo finanziario (rilevando crediti e debiti) viene scelta la fase della fatturazione come momento per la rilevazione delle operazioni aziendali. (Poiché pur non avendo ottenuto ancora il pagamento, ho già fissato un debito o credito) *LA RILEVAZIONE CRONOLOGICA SUL LIBRO GIORNALE Un’operazione finanziaria viene trascritta attraverso la SCRITTURA CONTABILE, che permette di trasformare il dato in numeri. Queste scritture verranno trascritte in un cosiddetto ‘LIBRO GIORNALE’, un libro contabile conservato dall’azienda, che contiene, giorno per giorno (quindi cronologicamente) le rilevazioni contabili (scritture) relative ad ogni operazione. NB. Ricorda che la scrittura avviene tramite il metodo della partita doppia. *in ogni scrittura del libro giornale viene riportata la data dell’operazione, la sua descrizione, l’indicazione del conto o dei conti da addebitare e del conto o dei conti da accreditare, i valori dell’operazione. ‘’SEMPLICE’’ NB: il conto x viene addebitato di 100 (dare) ed accreditato di 100 (avere). Vengono scritti prima i conti che vengono addebitati, poi quelli accreditati. ‘’COMPOSTA’’, abbiamo più operazioni. *LE PERMUTAZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE Sono operazioni aziendali che comportano una ‘variazione economica’ ed una ‘variazione finanziaria’ (ci sono entrambi gli aspetti). Esempi: -acquisto di fattori produttivi—> variazione economica negativa (costo di acquisto), variazione finanziaria negativa (diminuzione di denaro in cassa) -vendita di prodotti—> v.economica positiva (ricavi di vendita su prodotti), v. Finanziaria positiva (aumento di crediti di regolamento) -apporto di capitale proprio—>variazione economica positiva (aumento di capitale proprio), variazione finanziaria positiva (es.: versamenti su c/c bancario) *LE PERMUTAZIONI FINANZIARIE Sono operazioni aziendali che comportano una variazione finanziaria positiva ed una variazione finanziaria negativa. Esempi: -Acquisizione di finanziamenti da terzi: variazione finanziaria positiva (es.: entrata di denaro in cassa), variazione finanziaria negativa (es.: aumento debiti di finanziamento) -Rimborso di finanziamenti a terzi: variazione finanziaria positiva (diminuzione debiti di finanziamento), variazione finanziaria negativa (es.: prelevamenti da c/c bancario) *LE PERMUTAZIONI ECONOMICHE Sono operazioni aziendali che comportano una variazione economica positiva ed una variazione economica negativa. Esempi: -Apporti di capitale proprio in natura: variazione economica positiva (aumento di capitale), variazione economica negativa (costo pluriennale) -Rimborso di capitale proprio in natura: variazione economica positiva (diminuzione costo pluriennale), variazione economica negativa (es.: diminuzione di capitale) *OPERAZIONI DI ACQUISTO—> -acquisto di beni -rettifiche di valore sugli acquisti -acquisto di servizi -acquisti di immobilizzazioni (periodo prolungato, pluriennale) -modalità di pagamento degli acquisti (come regoliamo lo scambio di mercato) *REGIME I.V.A Esistono operazioni che hanno un regime IVA differenziato, in particolare 3 tipologie: -ACQUISTI IMPONIBILI (soggetti ad IVA)—> sono le cessioni di beni e servizi, devono essere effettuati da imprenditori, professionisti, artisti; in territorio italiano. -ACQUISTI ESENTI DA IVA—> sono operazioni con tutte le caratteristiche che rientrano nel campo di applicazione dell’iva, ma le quali sono escluse dal campo di applicazione dell’iva, da parte del legislatore, come ad esempio le operazioni creditizie. -ACQUISTI NON IMPONIBILI—> operazioni in cui l’iva non è imponibile poiché mancano i requisiti necessari. *MECCANISMO DI FUNZIONAMENTO DELL’IVA: L’IMPOSTA di VALORE AGGIUNTO si applica alle cessioni di beni ed alle prestazioni di servizi effettuate nell’esercizio delle imprese, arti o professioni. —> da un punto di vista SOSTANZIALE colpisce i consumatori che si vedono applicata l’imposta per i beni ed i servizi acquistati. —>da un punto di vista FORMALE sono ‘soggetti passivi’ imprese, esercenti arti e professioni che applicano l’imposta sui beni ceduti e sulle prestazioni effettuate. Si farà poi la differenza tra iva a credito ed iva a debito. (Se l’impresa acquista da un fornitore, questa iva non è dovuta, quindi diventa un credito, altrimenti, se un’acquirente paga un prodotto dell’azienda, l’iva diventa un debito). Per tali soggetti l’IVA non rappresenta per un’impresa un onere effettivo, ma un ‘credito’ (in caso di acquisto) o un ‘debito’ (in caso di cessione) verso l’ERARIO. ESEMPIO: -importo delle merci acquistate: 21.000 euro (costo per l’azienda) -percentuale di IVA applicata in fattura (22%): 4620 euro (il 22% di 21.000, credito che l’azienda ha nei confronti dell’erario) -importo complessivo della fattura: 25.620 euro ( costo più iva, calcolata in %) NB. Il valore dell’iva, in questo caso 4620 euro, deve essere pagato al soggetto che ha emesso la fattura (fornitore) e da quest’ultimo versato all’Erario (debito verso l’Erario); per il soggetto che ha ricevuto la fattura costituisce, invece, un ‘credito’ verso l’Erario, che, successivamente, può essere portato in diminuzione dei debiti verso l’erario per l’iva applicata sulle fatture emesse ai clienti. *ACQUISTO BENI O MATERIE PRIME, OGGETTO DI RILEVAZIONE: Si tratta di acquisti a FECONDITA’ SEMPLICE, che l’azienda acquista per utilizzarli subito nel processo produttivo, ossia esauriscono la loro utilità in un solo atto produttivo o comunque entro un anno). Il COSTO (variazione economica negativa) di tali beni viene rilevato in conti economici di ‘’ACQUISTO’’ secondo la denominazione del bene (materia x c/acquisti; merce y c/acquisti) e, o in conti sintetici (che utilizzeremo noi) (materie c/acquisti; merci c/acquisti). NB. Si parla di CONTI ECONOMICI, in cui i costi si registrano nella sezione DARE. *ACQUISTI DI MATERIE IMPONIBILI: ES. Acquisto di materia A per 800 euro + IVA al 22% dal fornitore alfa. L’operazione può essere scissa in due: -fase di LIQUIDAZIONE: accertamento del debito al ricevimento della fattura (nasce il debito) -fase successiva di PAGAMENTO: fase in cui avviene l’estinzione del debito. NB: anche se i due momenti dovessero essere congiunti è utile tenere separate le due fasi dell’acquisto, procedendo a due diverse fasi della registrazione contabile, perché : 1) la contabilità si fonda su documenti comprovanti l’operazione, giustificativi. I documenti relativi a liquidazione e pagamento sono DIVERSI: FATTURE e ORDINE DI PAGAMENTO. 2) Nelle aziende medio-grandi le persone che si occupano delle due fasi sono diverse: il RESPONSABILE DEGLI ACQUISTI ed il CASSIERE. 3) Infine, registrando in maniera separata le due fasi, io ho due informazioni contabili in più. Le rilevazioni separate permettono di avere informazioni contabili sul volume di affari realizzato con ciascun fornitore. *ACQUISTI IMPONIBILI (SCRITTURE) -FASE DELLA LIQUIDAZIONE: Sotto l’aspetto finanziario avremo: -una variazione negativa (debito verso i fornitori)—> AVERE -una variazione positiva (credito verso l’erario)—> DARE Sotto l’aspetto economico avremo: -una variazione economica negativa (costo per acquisto materie prime)—> DARE *ACQUISTI MATERIE PRIME IMPONIBILI (ES.2) -acquisto di materia B per 1.100 euro + IVA al 22% dal fornitore Beta. La fattura perviene e viene registrata il 2 febbraio 2019. -Ricevimento della fattura di acquisto (2 Febbraio 2019) Sotto l’aspetto finanziario avremo: 1) Una variazione negativa (debito verso i fornitori) —> AVERE 2) Una variazione positiva (credito verso l’erario) —> DARE Sotto l’aspetto economico avremo: 1) Una variazione negativa (costo per acquisto materia prima) Libro giornale Libro mastro Nb. Materia b c/acquisti corrisponde al conto di natura economia. Iva a credito e fornitore beta corrispondono al conto finanziario. *ACQUISTI ESCLUSI DALLA DISCIPLINA IVA / NON IMPONIBILI Secondo l’art. 2 e 3 del decreto IVA vi sono operazioni che non hanno i requisiti previsti dalla normativa in vigore (esercizio di impresa o di attività professionale; cessione o prestazione di servizio; territorialità). Esempi: - Acquisti da privati - Cessione di denaro Sotto l’aspetto finanziario avremo: 1) Una variazione negativa (debito verso fornitori) —> AVERE 2) Una variazione positiva (credito verso l’erario) —> DARE Sotto l’aspetto economico avremo: 1) Una variazione negativa (costo per consulenza amministrativa) —>DARE *SERVIZI NON IMPONIBILI ED ESENTI: I servizi non imponibili sono previsti dall’art. 8 e 8 bis del decreto sull’IVA e si riferiscono principalmente alle cessioni all’esportazione (e a tutte le operazioni assimilate) e servizi collegati a scambi internazionali. I servizi esenti sono indicati dall’art. 10 e tra questi spiccano i servizi di credito e finanziamento e i servizi assicurativi. ES. Liquidate spese di trasporto relative ad un’esportazione per 1.500 euro Sotto l’aspetto finanziario avremo: -Una variazione negativa (debito verso i fornitori di servizi) —>AVERE Sotto l’aspetto economico: -Una variazione negativa (costo per acquisizione servizio) —> DARE *ASSICURAZIONI: Motivazione dell’operazione—> copertura del rischio legato ad eventi negativi di varia natura riguardanti prevalentemente eventi con bassa probabilità di verificarsi ma con elevata entità del danno massimo. Esempio: - Rischi per incendio,furto,allagamento - Rischio per deperimento di beni - Rischio di insolvenza dei debitori - Rischio di oscillazione dei cambi Caratteristiche: pagamento di un premio con cui l’assicuratore si impegna a rivalere (entro i limiti stabiliti) l’assicurato del danno prodotto dall’evento negativo. I servizi assicurativi rientrano nel campo delle operazioni esenti dall’IVA Pagamento del premio: I contratti di assicurazione vengono stipulati con imprese specializzate che provvedono alla copertura di varie categorie di rischi contro il pagamento di un premio. Il pagamento del premio determina il rilascio di una ricevuta o quietanza sulla cui base si può effettuare la registrazione contabile. ES. Stipulato in data 1 giugno 2019 un contratto di assicurazione contro il rischio di incendio e furto dello stabilimento industriale. Pagato contestualmente il premio di 15.000 euro con assegno bancario. Sotto l’aspetto finanziario avremo: -una variazione negativa (sorgere di un debito verso assicurazioni)—> AVERE Sotto l’aspetto economico avremo: -una variazione negativa (costo per premio assicurativo) —> DARE Nb. Variazione economica di reddito —> ‘premio assicurativo’ (segnato in azzurro). *ACQUISIZIONE IMMOBILIZZAZIONI L’immobilizzazione è un ‘'costo pluriennale’’ ovvero un fattore produttivo che cede il proprio valore nell’arco di più esercizi. Da un punto di vista economico il suo valore va quindi ‘’spalmato’’ su più esercizi attraverso il processo di ammortamento (dividere il costo complessivo tra tutti gli esercizi nei quali sarà utilizzato il bene). (Sono beni acquistati dall’azienda con lo scopo di farne uso per un periodo prolungato di tempo, pluriennale, che coinvolge più esercizi). Contabilmente—> nel momento in cui acquisto immobilizzazione, io accendo un conto, che dal punto di vista formale, funziona come qualsiasi altro conto (variazione negativa in dare, variazione positiva in avere). Un conto acceso ad un’immobilizzazione ‘formalmente’ funziona come un conto economico (il costo pluriennale è registrato in dare) ma nella sostanza è un conto ‘atipico’ poiché in dare, nella sostanza, rileviamo il ‘valore’ del bene che ritroveremo nello stato patrimoniale (decurtato dal relativo fondo di ammortamento). Il costo di esercizio riferito all’immobilizzazione sarà invece la ‘quota di ammortamento’ che ritroveremo in conto economico (scritture di fine esercizio). *IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI—> sono costituiti da beni immobili e beni mobili durevoli: Terreni, fabbricati civili, fabbricati industriali, impianti e macchinari, attrezzature, mobili e macchine d’ufficio, automezzi. Modalità di acquisizione: -acquisto in senso stretto -permuta, o scambio di beni (baratto) -conferimento da parte di soggetti proprietari (direttamente nelle casse aziendali, o in natura, quando un socio affida all’azienda un immobile di un certo valore). -l’acquisizione in ‘leasing’ -la costruzione interna (in economia) Regima IVA: -sono soggetti ad IVA, tranne l’acquisto di beni da privati, o acquisto di terreni non edificabili (es. terreno agricolo) -per acquisto di autovetture IVA può essere in parte detraibile Scritture: L’acquisto di immobilizzazioni non presenta particolari differenze con l’acquisto di beni a fecondità semplice: variazione economica negativa (costo), variazione finanziaria negativa (uscita di cassa o banca o altre modalità di regolamento), variazione finanziaria positiva (IVA a credito). Gli eventuali oneri accessori, ossia costi che l’azienda sostiene per poter utilizzare l’immobilizzazione x (spese notarili, imposte di registro, spese di montaggio, installazione) vanno ad incrementare il costo dell’immobilizzazione e partecipano al processo di ammortamento (capitalizzazione del costo—> non sono considerati costi di esercizio, ma vanno solo ad aumentare il costo dell’immobilizzazione). ES. acquisto di un terreno agricolo per 100.000 euro (non c’è iva, poiché si tratta di un terreno non edificabile) Aspetto finanziario: -variazione negativa (sorgere di un debito nei confronti del fornitore)-> AVERE. Aspetto economico -variazione negativa (costo pluriennale, conto economico pluriennale, non di reddito)—> DARE. *IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI, ONERI ACCESSORI ES.: Il giorno 30 Agosto 2019 perviene una parcella dal notaio che ha seguito la pratica del passaggio di proprietà dell’immobile aziendale per un importo pari a 1.000 euro più IVA al 22%. Aspetto finanziario: -variazione negativa (debito verso i fornitori) —> AVERE -variazione positiva (credito verso l’erario) —> DARE Aspetto economico: -variazione negativa (costo pluriennale, aumento il valore dell’immobilizzazione)—> DARE *IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI—> LEASING: Il LEASING è un contratto atipico (non previsto dal codice) con cui l’azienda acquisisce il diritto all’utilizzo di un bene per un periodo di tempo stabilito, dietro corrispettivo di una serie di pagamenti (canone iniziale e canoni mensili). A seconda della tipologia di leasing, al termine del periodo, per il tramite di un riscatto, l’azienda può acquisire la proprietà del bene (es. aggiungendo una somma ulteriore, tramite il riscatto, l’azienda acquisisce il diritto di proprietà del macchinario). ES. un debito verso un fornitore per 6.000 euro viene pagato con assegno bancario (banca c/c) Aspetto finanziario: -variazione positiva (estinzione del debito verso fornitori) —> DARE -variazione negativa (diminuzione conto corrente bancario)—> AVERE *nessuna variazione economica* ES. Un debito verso un fornitore per 3.000 euro viene pagato in contanti (conto cassa) Aspetto finanziario: -variazione positiva (estinzione del debito verso fornitori) —>DARE -variazione negativa (diminuzione di cassa)—>AVERE *Nessuna variazione economica* *PAGAMENTO CON ACCETTAZIONE O FIRMA DI CAMBIALI PASSIVE: Una cambiale è un titolo di credito con una promessa (“pagherò”) o un ordine (“tratta”) di pagamento a un beneficiario di una determinata somma ad una determinata scadenza. La cambializzazione di un debito si determina al momento della firma del pagherò o della tratta a saldo di un precedente debito (un debito si trasforma in cambiale) ES. Il 20 Agosto l’azienda decide di accettare una tratta a tre mesi (scade tra tre mesi) che copre interamente un suo debito di 20.000 euro. Maggiorazione per spese di emissione dell’effetto pari a 10 euro. Il 19 Novembre gli effetti vengono regolarmente pagati tramite assegno bancario. *CAMBIALIZZAZIONE DEL DEBITO* Aspetto finanziario: -variazione positiva (estinzione del debito)—> DARE -variazione negativa (sorgere del debito attraverso la cambializzazione)—> AVERE. Aspetto economico: -variazione negativa (costo per emissione effetti)—> DARE ES. PAGAMENTO DELLA CAMBIALE Aspetto finanziario: -variazione positiva (estinzione del debito relativo agli effetti passivi)—> DARE -variazione negativa (diminuzione del conto corrente)—> AVERE *NESSUNA VARIAZIONE SOTTO ASPETTO ECONOMICO* *GIRATA O CESSIONE DI CAMBIALI ATTIVE L’azienda debitrice cede al proprio creditore, le cambiali attive (cioè di cui beneficiaria) per regolare la propria posizione. (Ho una cambiale da incassare, ma la cedo a te, per saldare il debito). ES. Si decide di pagare un fornitore che vanta un credito di 8.000, cedendogli una cambiale attiva in portafoglio del valore di 6.000 regolando il rimanente debito tramite assegno bancario. Aspetto finanziario, abbiamo 3 variazioni: -positiva (estinzione del debito verso i fornitori di beni)—> DARE -negativa (estinzione del credito per la cessione degli effetti attivi)—> AVERE -negativa (diminuzione del c/c bancario)—> AVERE *nessuna variazione economica* *VENDITA DI PRODOTTI E SERVIZI La vendita è un contratto con cui si trasferisce il diritto di proprietà di un bene o un diritto contro il corrispettivo di un prezzo. Dal punto di vista contabile (partita doppia), al momento della registrazione della vendita, la manifestazione finanziaria avviene nel momento dell’emissione della fattura (registrazione contabile). Vado a registrare che l’azienda ha conseguito un ricavo, ossia una variazione economica positiva (AVERE DI UN CONTO ECONOMICO). Il ricavo della cessione viene rilevato in conti sintetici (es. prodotti c/vendite, merci c/vendite), ed in conti specifici accesi alla tipologia di bene venduto (es. prodotto A c/vendite, merci A c/vendite) *VENDITE IMPONIBILI DI BENI Per le vendite imponibili va calcolata una quota IVA, che per l’azienda rappresenta un debito verso l’erario (il cliente versa l’iva come tributo, in quanto l’azienda non può trattenerla, e funzione come un vero e proprio debito nei confronti dell’erario). La rilevazione contabile quindi registrerà sempre una variazione finanziaria attiva (credito o entrata di cassa), una variazione finanziaria passiva (debito verso erario per iva) ed una variazione economica attiva (ricavo di vendita). ES. Vendita di merci per 1800 euro + IVA al 22% Sotto l’aspetto finanziario avremo: 1) Una variazione positiva (credito verso clienti) —>DARE 2) Una variazione negativa (debito verso l’erario)—>AVERE Sotto l’aspetto economico avremo: 1) Una variazione positiva (ricavo di vendita)—>AVERE *VENDITE NON SOGGETTE AD IVA / NON IMPONIBILI Le cessioni esenti sono regolate dall’articolo 10 del dpr sull’iva, e per esse non sono previsti obblighi formali di fatturazione. Le cessioni non imponibili sono regolate dagli art. 8 (cessioni all’esportazione), 8 bis (assimilabili a cessioni all’esportazione) e 9 (servizi internazionali) e per esse sono previsti gli obblighi formali di registrazioni pur non essendo dovuta l’imposta Ci sarà dunque sempre un addebito (dare) di conti che esprimono una variazione finanziaria (credito o entrata di cassa) e un accredito di conti che esprimono una variazione economica. ES. Vendute merci ad esportatore per 1.400 euro con addebito spese di trasporto al cliente, per complessive 140 euro. Sotto l’aspetto finanziario avremo: 1) una variazione positiva (sorgere del credito verso il cliente)—> DARE. Sotto l’aspetto economico avremo: 1) una variazione positiva (ricavo di vendita)—> AVERE 2) Una variazione positiva (recupero spese, costo in meno, incrementa il ricavo)—> AVERE Dal punto di vista contabile la quota di ammortamento rappresenta un costo di esercizio (quella parte del costo pluriennale attribuibile all’esercizio)—> variazione economica passiva—> DARE. Il fondo di ammortamento è alimentato dalle quote di ammortamento. Rappresenta una posta rettificativa che va a diminuire il costo pluriennale. Contabilmente quindi va contrapposto al costo pluriennale per cui va registrato in AVERE. A fine esercizio il suo valore (che rappresenta il valore già consumato) andrà nello stato patrimoniale. Valore contabile (valore ancora da utilizzare) = costo storico – fondo di ammortamento—> (per la scrittura rimando alle scritture di assestamento). Quindi al termine di ogni esercizio avremo contabilmente: -costo storico immobilizzazione—> in DARE del relativo conto (es. conto macchinario) -fondo ammortamento—> in AVERE del relativo conto (es. conto fondo amm. macchinario) -valore contabile (a-b)—> determinazione indiretta, non ci sarà nessun conto in cui direttamente possiamo evincere il valore contabile dell’immobilizzazione. NB. (Da ciò deriviamo se stiamo generando una plusvalenza, o una minusvalenza) *DISMISSIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Esistono vari modi attraverso cui possiamo ‘dismettere’, ossia eliminare dall’azienda, le immobilizzazioni materiali: -dismissione per eliminazione dal processo produttivo—> se il cespite ha ancora valore si produce una perdita straordinaria (è come se fosse una minusvalenza) -dismissione per vendita—> si genera una plusvalenza o minusvalenza a seconda che il prezzo di vendita sia superiore o inferiore al valore contabile (è dunque necessario calcolare il valore contabile per determinarlo). -dismissione per permuta—> come fosse vendita con prezzo uguale al valore del cespite preso in permuta. ES. Un fabbricato industriale acquistato per 100.000 euro viene venduto a 90.000 euro più IVA al 22%. Il relativo fondo di ammortamento ammonta a 50.000 euro a) Costo storico = 100.000 b) Fondo ammortamento = 50.000 c) Valore contabile (a-b) = 50.000 d) Ricavo di vendita = 90.000 e) Plusvalenza (d-c) = 90.000 – 50.000 = 40.000 ‘’Utilizzo del fondo di ammortamento per vendita del cespite’’ Aspetto finanziario: -nessuna variazione Aspetto economico: 1)variazione negativa (utilizzo del fondo di ammortamento—> annullamento di una rettifica al costo pluriennale )—> DARE. 2) variazione positiva (diminuzione valore fabbricati industriali—> diminuzione costo pluriennale) —-> AVERE. Prima di vendere l’immobilizzazione, ho solo i 50.000 in avere, come fondo ammortamento accumulato negli anni, ed i 100.000 in dare, come costo storico dei fabbricati. Per vendere, devo chiudere il conto dei fondi di ammortamento, quindi aggiungo 50.000 in dare, e di conseguenza, 50.000 in avere , in modo da effettuare il saldo e poter chiudere il conto (valore contabile, effettuato dalla differenza tra costo storico e fondo di ammortamento, per poi determinare se è una plusvalenza o minusvalenza). ‘’Vendita del fabbricato’’ Aspetto finanziario: -variazione attiva (credito verso compratore)—> DARE -variazione passiva (debito verso erario)—> AVERE Aspetto economico: -variazione attiva (plusvalenza, componente positiva di reddito)—> AVERE -variazione attiva (diminuzione valore costo pluriennale)—> AVERE. Al termine devo avere zero. *INCASSO DEI CREDITI L’incasso dei crediti ha i medesimi meccanismi per tutte le operazioni di vendita o disinvestimento: I crediti possono essere analizzati secondo due aspetti: - I mezzi tecnici di pagamento - I tempi di pagamento I possibili mezzi tecnici di pagamento sono: - Contanti/cassa - Utilizzo del conto corrente bancario —————> questi primi tre mezzi sono assimilabili. - Utilizzo del conto corrente postale - Emissione di cambiali attive *INCASSO IN CONTANTI O SIMILARI (BANCA, POSTE) L’incasso tramite contanti (o conto corrente bancario o postale) si sostanzia in una semplice permutazione finanziaria con: 1) Una variazione finanziaria positiva (entrata di cassa o aumento di conto corrente) 2) Una variazione finanziaria negativa (diminuzione del credito) *INCASSO TRAMITE BONIFICO Esempio: vendita di merci per 2.000 euro + IVA al 22% con regolamento a 30 giorni dalla fattura. La fattura viene emessa e registrata il 15 marzo 2022. La banca comunica l’avvenuto incasso del bonifico relativo alla vendita, il 15 Aprile 2022 ‘’Emissione della fattura il 15 marzo 2022’’ Sotto l’aspetto finanziario avremo: 1) Una variazione positiva (sorgere del credito verso il cliente) —>DARE 2) Una variazione negativa (debito verso l’erario)—>AVERE Sotto l’aspetto economico avremo: 1) Una variazione positiva( ricavo di vendita)—>AVERE *LA LIQUIDAZIONE PERIODICA DELL’IVA *IL REGOLAMENTO DELLA POSIZIONE IVA (confronto tra iva registrata a debito e iva registrata a credito, per capire quanto si deve all’erario per questa imposta). -periodicamente (mensilmente o trimestralmente) le imprese devono regolare la loro posizione IVA nei confronti dell’erario. Si procede mettendo a confronto l’iva a credito con l’iva a debito, per capire se l’azienda ha una posizione debitoria (favorevole, poiché sottintende che l’azienda abbia avuto molte vendite) o creditoria nei confronti dell’erario. *POSIZIONE DEBITORIA—> quando l’IVA a DEBITO risulta MAGGIORE all’ IVA a credito (versamento per saldare il debito verso l’erario). *POSIZIONE CREDITORIA—> quando l’IVA a CREDITO risulta MAGGIORE all’ IVA a debito (in questo caso l’azienda avrà un credito nei confronti dell’erario, dunque si procede rinviando il credito al periodo successivo, stornandolo-aggiungendolo al periodo successivo). NB. Per determinare la posizione IVA, contabilmente viene creato un conto sintetico nel quale vengono riportati i saldi dei conti IVA a credito o a debito (conto ‘erario c/IVA’). In particolare, chiudo il conto iva a credito e ne faccio il saldo, stessa cosa per il conto iva a debito, e poi inserisco i saldi nel conto sintetico. ES. Si determina in data 31 Maggio 2022 la posizione nei confronti dell’erario per IVA. Dal registro IVA su vendite emerge un debito di 70.350 e dal registro IVA su acquisti un credito 55.000 euro. Il successivo 16 Giugno si effettua il versamento mensile.—> posizione debitoria! *31/05/2022—> liquidazione posizione IVA a credito* Aspetto finanziario: -variazione positiva (credito nei confronti dell’erario)—> DARE -variazione negativa (estinzione del credito nei confronti dell’erario, contabilmente il saldo del conto iva a credito viene riportato in DARE del conto riepilogativo Erario C/IVA)—> AVERE (variazione finanziaria negativa, non ho più credito nei confronti dell’erario). Aspetto economico: nessuna variazione. *31/05/2022—> liquidazione posizione IVA a debito* Aspetto finanziario: -variazione positiva (estinzione debito verso l’erario, contabilmente il saldo del conto iva a debito viene riportato nella sezione AVERE del conto riepilogativo Erario c/iva) —>DARE. -variazione negativa (sorgere del debito nei confronti dell’erario)—> AVERE Aspetto economico: nessuna variazione. *16/06/2022 VERSAMENTO IVA* Aspetto finanziario: -variazione positiva (estinzione debito verso l’erario, saldo di Erario c/iva)—> DARE. -variazione negativa (diminuzione conto corrente)—> AVERE. Aspetto economico: nessuna variazione. *L’ACQUISIZIONE DEL FATTORE LAVORO -LA LIQUIDAZIONE PERIODICA DELLE RETRIBUZIONI—> retribuzione periodica. -IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (TFR)—> retribuzione posticipata. Il fattore lavoro è un fattore produttivo ‘’particolare’’: il lavoratore fornisce lavoro, la controprestazione è la remunerazione. È come se acquistassi un servizio, ossia il lavoro fornito dal lavoratore. La RETRIBUZIONE consiste di vari elementi : -retribuzione diretta (proporzionale rispetto al lavoro svolto) -retribuzione indiretta (non proporzionali all’attività di lavoro svolta, es. 13° o 14° mensilità, aggiunte dal datore di lavoro, e in quanto tale non può essere proporzionale alle ore di lavoro). -contributi sociali ed assicurativi -trattamento di fine rapporto e fondi pensione (è una retribuzione posticipata, che si somma nel tempo). *RETRIBUZIONE LORDA Si tratta delle competenze che spettano al lavoratore commisurate al periodo di effettiva prestazione lavorativa. Solitamente liquidata mensilmente in base alle ore lavorate o alle giornate presenza. Retribuzione “netta” è quanto viene effettivamente versato al lavoratore dopo una serie di obblighi per l’azienda e per il lavoratore. Es. retribuzione lorda Liquidate in data 31/03 retribuzione lorde per il mese di marzo pari a 25.000 euro. Si considerino: assegni familiari 200 euro; ritenute previdenziali per 2.140 euro. NB. Assegni familiari aggiungono una somma. Le ritenute previdenziali invece tolgono una certa somma, e sono prese dai contributi versati dal dipendente all’Inps. (Debito nei confronti dell’ente). ‘’Liquidazione delle retribuzioni lorde’’ Aspetto finanziario: -variazione negativa (sorgere di un debito nei confronti dei dipendenti)—> AVERE. Aspetto economico: -variazione negativa (costo relativo al fattore lavoro)—> DARE NB. È una permutazione economico finanziaria (entrambe variazioni negative ma opposte). ‘’Versamento delle ritenute fiscali’’ Aspetto finanziario: -variazione negativa (diminuzione del conto corrente)—> AVERE -variazione positiva (diminuzione del debito nei confronti dell’erario)—> DARE Aspetto economico: nessuna variazione . *Il trattamento di fine rapporto e i fondi pensione Si tratta a tutti gli effetti di una retribuzione differita (posticipata) che spetta al lavoratore al termine del rapporto di lavoro. Essa è proporzionale alla durata del rapporto e per l’azienda rappresenta a tutti gli effetti un costo per acquisire il fattore lavoro. -quota TFR—> rappresenta un costo -fondo TFR—> rappresenta un debito NB. Dal 2007 il quadro normativo è divenuto più complesso (riforma del TFR): Il lavoratore può scegliere tra: a) Mantenere il tfr secondo le regole tradizionali (rimane all’interno dell’azienda) b) Destinare il tfr maturato a un fondo pensione allo scopo di formarsi un vitalizio integrativo (l’azienda prende i soldi maturati e li versa al fondo pensione) Per le aziende si hanno 3 ipotesi: 1) Accantonamento e utilizzo del tfr tradizionale nelle aziende con meno di 50 dipendenti 2) Accantonamento e utilizzo del tfr tradizionale nelle aziende con 50 o più dipendenti 3) Destinazione del tfr maturato a un fondo pensione *ACCANTONAMENTO E ADEGUAMENTO ANNUALE NELLE IMPRESE CON MENO DI 50 DIPENDENTI (regole tradizionali).—> in questo caso si deve annualmente accantonare la quota maturata nell’esercizio ad un fondo del passivo dello stato patrimoniale. La quota consta di due parti: a)quota maturata in rapporto alla retribuzione b) quota che rivaluta il fondo già esistente *modalità di calcolo—> a) Si ottiene dividendo il monte retribuzioni annuo (lorde) per 13,5 (il numero delle mensilità annue) b) Due componenti: b.1) in misura fissa, il 1,5% del fondo pre-esistente b.2) il 75% dell’aumento annuale dell’indice del costo della vita calcolato dall’ISTAT ES. Al 31/12/X si ha la seguente situazione: a) Fondo TFR acceso per 25.000 euro b) Retribuzioni lorde pari a 81.000 euro c) Un Incremento dell’indice ISTAT su base annua del 6% Calcolo della quota tfr—> 1) Quota TFR maturata nell’esercizio: 81.000/13,5 = 6.000 2) Rivalutazione del Fondo TFR = 25.000 euro x 1,5% = 375 + 25.000 x (0,75 x 6%) = 1.125 Totale rivalutazione = 1.500 Totale accantonamento TFR = 6.000 + 1.500 = 7.500 ‘’Accantonamento per trattamento di fine rapporto’’ Aspetto finanziario: -variazione negativa (sorgere di un debito nei confronti di dipendenti per TFR)—> AVERE Aspetto economico: -variazione negativa (costo per accantonamento a fondo TFR)—> DARE *UTILIZZO DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Il fondo TFR viene utilizzato quando si verifica l’interruzione definitiva di un rapporto di lavoro (dimissioni, licenziamento, pensione).—> l’azienda deve saldarne il debito. L’azienda deve regolare la propria posizione in proporzione rispetto agli anni di servizio. Contabilmente distinguiamo: a) liquidazione e determinazione dell’entità del debito; b) materiale estinzione del debito al netto della ritenuta fiscale ES.Si dimettono in data 30/09 due dipendenti che hanno maturato 25.000 euro di TFR di cui 1.350 maturato durante l’esercizio. Pagamento con assegno bancario applicando ritenute fiscali per 3.750 euro. ‘’Liquidazione del trattamento complessivo’’ Aspetto finanziario: -variazione negativa (sorgere debito verso dipendenti per liquidazione)—> AVERE -variazione positiva (diminuzione debito per TFR)—> DARE. Aspetto economico: -variazione negativa (costo per accantonamento TFR)—> DARE ‘’Pagamento del trattamento netto’' Aspetto finanziario: -variazione positiva (estinzione del debito nei confronti dei dipendenti)—> DARE -variazione negativa (debito verso l’erario per ritenute)—> AVERE -variazione negativa (diminuzione del conto corrente)—> AVERE Aspetto economico: nessuna variazione. -3750—> ritenute fiscali, ossia un debito che l’azienda ha nei confronti dell’erario. *Accantonamento e utilizzo TFR in imprese con più di 50 dipendenti Se in un’impresa con più di 50 dipendenti il lavoratore opta per il TFR “tradizionale”, l’azienda non lo accantona come in passato ma deve versarlo all’INPS (al momento della liquidazione il datore «anticiperà» la liquidazione e poi stornerà quanto versato dai contributi INPS). NB.La parte eventualmente maturata fino al 2006 rimane in azienda, la parte dal 2007 in poi finisce nel Fondo Di Tesoreria dell’INPS. ES.In una azienda con più di 50 dipendente la quota annua relativa al TFR è pari a 10.000. ‘’Liquidazione annuale del TFR’’ Aspetto finanziario: -variazione negativa (debito verso INPS per quota TFR da versare)—> AVERE Aspetto economico: -variazione negativa (costo per accantonamento TFR)—> DARE *Accantonamento e utilizzo TFR destinato a fondo pensione Il lavoratore (in qualsiasi tipologia a prescindere dalla dimensione aziendale) può scegliere di destinare ad un fondo pensione il proprio TFR (scelta irrevocabile). I versamenti al fondo pensione avverranno periodicamente (mensilmente, bimestralmente, etc.) Al termine del rapporto di lavoro, egli ha diritto ad un vitalizio che si affianca alla pensione pubblica (oppure può chiedere la metà della somma accumulata e il resto tramite vitalizio) ES.Si ipotizza che per i lavoratori che destinano il TFR ad un fondo pensione, l’accantonamento annuo sia pari a 15.000 euro. ‘’Pagamento di una rata di rimborso’’ Aspetto finanziario: -variazione negativa (diminuzione conto corrente)—> AVERE -variazione positiva (diminuzione del debito nei confronti della banca)—> DARE (720.000 / 12) Aspetto economico: -variazione negativa (costo per interessi passivi)—> DARE (6% del valore nominale, 6% di 720.000 /2) ‘’Calcolo della quota annua oneri per contrazione mutui (al 31/12/x)’’—> scrittura di assestamento (tiene conto del principio di competenza) Aspetto finanziario: -nessuna variazione (non comportano uscite di denaro in quell’operazione) Aspetto economico: -variazione negativa (costo per quota annua oneri accessori)—> DARE (60.000 / 6) -variazione positiva (diminuzione costo pluriennale)—> AVERE *I VALORI DI CAPITALE Sono tutti quei movimenti o operazioni che riguardano l’azienda. Per creare capitale di azienda, i soci devono ‘conferire’. *APPORTI INIZIALI DI CAPITALE PROPRIO Il capitale di costituzione è l’entità iniziale di capitale messa a disposizione dai proprietari (soci) tramite conferimenti. Esso è il capitale sociale iniziale (beni o denaro iniziale). Nelle fasi successive il capitale netto (o mezzi propri o patrimonio netto) è rappresentato dalla differenza tra attività e passività aziendali che equivale alla somma di capitale sociale, utili e riserve di utili e capitali. *SOTTOSCRIZIONE CAPITALE SOCIALE Si tratta dell’operazione con cui un socio dell’azienda si impegna a versare una somma in denaro o natura per poi poter acquistare una somma futura. I soci si impegnano ad apportare i conferimenti relativi alla propria quota di capitale, e dal punto di vista contabile: sorge immediatamente, dal punto di vista finanziario, un credito nei confronti dei soci (DARE) e c’è una variazione economica (di capitale) positiva connessa all’apertura di un conto acceso al capitale sociale (AVERE). ES.Si costituisce la società “Spem”. Capitale iniziale sottoscritto 200.000 euro. ‘’Sottoscrizione capitale sociale’’ Aspetto finanziario: -variazione positiva (credito nei confronti dei soci)—> DARE Aspetto economico: -variazione positiva (aumento di capitale)—> AVERE NB. Il capitale sociale non va nel conto economico di reddito, ma nello stato patrimoniale. *LIBERAZIONE DEI CONFERIMENTI: APPORTI IN DENARO Al momento della costituzione nelle società per azioni deve essere versato presso una banca almeno il 25% dei conferimenti in denaro. ES.Per la costituzione della “Spem” l’atto costitutivo prevede esclusivamente dei conferimenti in denaro. Pertanto si richiede un versamento preliminare di 50.00 euro. ‘’Versamento del 25% del conferimento in denaro’’ Aspetto finanziario: -variazione positiva (aumento conto corrente)—> DARE -variazione negativa (diminuzione del credito nei confronti dei soci)—> AVERE Aspetto economico: nessuna variazione. *RICHIAMO DEI DECIMI Gli amministratori richiedono ai soci il versamento delle somme dovute secondo le esigenze finanziarie che si manifestano ovvero in gergo tecnico “richiamano” i decimi ancora da versare. Gli amministratori fissano anche un termine entro il quale i decimi richiamati dovranno essere versati dai soci. I DECIMI rappresentano quella parte di credito di sottoscrizione del capitale, non ancora versata, che viene ufficialmente richiesta. ES.Gli amministratori della Spem decidono di richiamare in un’unica soluzione il 75% del capitale sottoscritto per un totale di 150.000 euro. I soci provvedono ad effettuare il versamento. ‘’Richiamo decimi mancanti’’ Aspetto finanziario: -variazione positiva (sorgere credito per decimi richiamati)—> DARE -variazione negativa (estinzione del credito per sottoscrizione)—> AVERE Aspetto economico: nessuna variazione. ‘’Liberazione dei decimi richiamati’ Aspetto finanziario: -variazione positiva (aumento conto corrente)—> DARE -variazione negativa (estinzione del credito per decimi richiamati)—> AVERE Aspetto economico: nessuna variazione. Liberazione dei conferimenti: apporti in natura L’atto costitutivo può prevedere che i conferimenti siano liberati attraverso apporti “in natura” che possono essere di vario tipo: finanziario (es. crediti commerciali) o economico (impianti, macchinari, merci, materie) In questo caso la valutazione è difficile perché non proviene da scambio di mercato per cui la legge prevede vincoli stringenti e la liberazione immediata dei conferimenti in parola. Se il conferimento è in natura, la sottoscrizione deve essere totale ed in maniera immediata. ES. Per la costituzione della “Trinacria” spa l’atto costitutivo prevede un capitale sociale di 200.000 euro da liberarsi per la metà in denaro, per 40.000 in crediti e per il resto tramite apporto di un immobile. Trascurando la registrazione dell’accensione del conto “capitale sociale”, si registri il preventivo versamento del 25% in denaro e i conferimenti in natura. ‘’Versamento del 25% del conferimento in denaro’’ Aspetto finanziario: -variazione positiva (aumento del conto corrente)—>DARE -variazione negativa (diminuzione del credito nei confronti dei soci)—> AVERE Aspetto economico: nessuna variazione. *UTILIZZO DELLE RISERVE PER AUMENTO DI CAPITALE SOCIALE Si può aumentare il capitale sociale, non perché è stato rilevato un utile, ma perché è l’azienda a deciderlo. Il capitale sociale può essere aumentato o in maniera virtuale o in maniera reale. -in maniera virtuale—> non deriva da nuovi apporti di capitale, ma dall’utilizzo di riserve di utili realizzati. Spostamento di valore dalle riserve al capitale sociale. Non c’è movimento di liquidità. Può essere effettuato tramite: -emissioni di nuove azioni assegnate gratuitamente ai soci in proporzione a quelle già possedute. -aumento del valore nominale delle azioni in circolazione. -in maniera reale—> c’è nuova liquidità che entra in azienda. ES. La società Delacroux decide di destinare parte della riserva straordinaria pari a 50.000 euro all’aumento di capitale sociale mediante emissione di azioni da assegnare gratuitamente agli azionisti. —> siamo in una permutazione economica (due variazioni economiche di capitale di segno opposto). ‘’Destinazione riserva ad aumento capitale sociale’’ Aspetto finanziario: nessuna variazione Aspetto economico: -variazione negativa (diminuzione di riserva)—> DARE -variazione positiva (aumento di capitale)—> AVERE *COPERTURA DELLE PERDITE In caso di risultato economico negativo la perdita può essere coperta: -virtualmente, utilizzando le riserve di utili -in maniera reale, mediante il reintegro a carico dei soci. ES. La GSM spa rileva una perdita di 60.000 euro. Per coprirla decide di utilizzare tutte le riserve esistenti (Riserva legale 24.000; riserva statutaria 10.000). Per la parte restante si decide di reintegrare la perdita tramite un nuovo conferimento. ‘’Rilevazione contabile perdita di esercizio’’ Aspetto finanziario: nessuna variazione Aspetto economico: -variazione negativa (perdita di esercizio)—> DARE -variazione positiva ( saldo del conto del risultato economico)—> AVERE ‘’Copertura della perdita’’ Sotto l’aspetto finanziario avremo: 1) Una variazione positiva (credito verso soci per reintegro della perdita) —>DARE Sotto l’aspetto economico: 1) Una variazione positiva (copertura perdita)—>AVERE 2) Una variazione negativa (diminuzione riserva statutaria) —>DARE 3) Una variazione negativa (diminuzione riserva legale) —>DARE *MODIFICHE AL CAPITALE PROPRIO NON ATTINENTI ALLA GESTIONE Sono modifiche al capitale sociale non derivanti da operazioni di destinazione di utile, copertura di perdite o utilizzo riserve: -Aumento di capitale sociale(a pagamento): spesso l’apporto è superiore al valore nominale per cui la parte in eccedenza alimenta la riserva per sovrapprezzo azioni - Dismissione soci: si liquida la percentuale di capitale sociale più la quota delle riserve più l’utile maturato (nell’esercizio) ES. AUMENTO DI CAPITALE PROPRIO La tecnoprint emette 10.000 nuove azioni che sono integralmente sottoscritte per un valore nominale di 10 euro con un sovrapprezzo di 0,80 euro per azione. ‘’emissione di nuove azioni’’ Sotto l’aspetto finanziario avremo: 1) Variazione positiva (sorgere del credito nei confronti dei soci) —>DARE Sotto l’aspetto economico: 1) Una variazione positiva (aumento capitale sociale)—>AVERE 2) Una variazione positiva (aumento riserva sovrapprezzo azioni)—>AVERE *SCRITTURE DI ASSESTAMENTO, CHIUSURA E RIAPERTURA -SCRITTURE DI INTEGRAZIONE—> aggiungiamo costi e ricavi. -SCRITTURE DI RETTIFICA O DI STORNO—> modifichiamo costi e ricavi. *SCRITTURE DI FINE ESERCIZIO Dette anche scritture di assestamento. Possono verificarsi due situazioni diverse che ci spingono a fare queste scritture di assestamento. -Alcuni costi e ricavi che sono stati rilevati in base al criterio della manifestazione finanziaria non sono totalmente o parzialmente di competenza dell’esercizio (rinvio al futuro)—> scritture di storno o di rettifica -Alcuni costi e ricavi che avranno manifestazione finanziaria in futuro sono, invece, di competenza dell’esercizio in chiusura (non devo rinviare al futuro quote di costo o ricavo, ma devo integrare costi o ricavi, anche se non hanno ancora avuto manifestazione finanziaria, ma sto già utilizzando quel determinato fattore, )—> scritture di integrazione. *I FONDI SPESE FUTURE • Riguardano costi relativi ad uscite finanziarie certe ma future e correlate con l’esercizio finanziario in chiusura (ad esempio TFR in ipotesi tradizionale) • Il costo di competenza lo chiamiamo accantonamento, il debito presunto futuro lo chiamiamo fondo. ES. La Virez ha acquistato un macchinario, programmando con il fornitore una manutenzione programmata di 21.000 euro da svolgersi tra tre anni ‘’Rilevazione accantonamento’’ Sotto l’aspetto finanziario avremo: 1) Variazione negativa (per debito presunto futuro, ovvero il debito che nascerà al momento della contabilizzazione del costo per manutenzione) —> AVERE Sotto l’aspetto economico: 1) Una variazione negativa (per costo di esercizio relativo a manifestazione finanziaria posticipata) —> DARE 21.000 / 3 (MESI IN CUI UTILIZZO MACCHINATRIO) *SCRITTURE DI STORNO O RETTIFICA Hanno lo scopo di rinviare all’esercizio successivo costi e ricavi già rilevati contabilmente (dal punto di vista finanziario) che in tutto o in parte sono di competenza economica dell’esercizio o degli esercizi futuri. ‘’Rilevazione contabile RICAVI (identica scrittura seppur al contrario vale per i costi)’’ Sotto l’aspetto finanziario avremo: Nessuna variazione Sotto l’aspetto economico: 1) Una variazione negativa (rettifica di ricavo, epilogato al conto economico)—> DARE 2) Una variazione positiva (ricavo sospeso ovvero un ricavo futuro – debito economico-, farà parte dello stato patrimoniale)—> AVERE *SCRITTURE DI STORNO—> RIMANENZE FINALI DI MAGAZZINO Alla fine del periodo occorre verificare se le materie prime acquistate sono state tutte interamente consumate e se vi sono semilavorati o prodotti finiti in magazzino. I costi delle materie prime non ancora consumate devono essere “rinviati” all’esercizio successivo. ES.Accertate rimanenze di merci in magazzino per 25.000 euro ‘’Storno rimanenze finali’’ Sotto l’aspetto finanziario avremo: Nessuna variazione Sotto l’aspetto economico: 1) Una variazione negativa (costo sospeso, costo futuro) —>DARE 2) Una variazione positiva (rettifica di costo, costo in meno quota del costo delle merci acquistate da rinviare al futuro)—> AVERE *SCRITTURE DI STORNO—> RISCONTI I RISCONTI sono una particolare tipologia di scritture di storno.Si tratta di operazioni a cavallo tra due esercizi dove la manifestazione finanziaria (e dunque la contabilizzazione) è anticipata. Per cui il risconto è da considerarsi una quota di costo o di ricavo che pur avendo avuto manifestazione finanziaria è di competenza dell’esercizio successivo. Il criterio di ripartizione del costo è in base al tempo o alle quantità fisiche- tecniche accertate. ES. Pagato anticipatamente in data 1/11, premio di assicurazione semestrale per incendio e furto su immobili di proprietà pari a 6.000 euro. Effettuare la scrittura di gestione e al 31/12 la scrittura di assestamento. ‘’Pagamento anticipato premio – 1/11’’ Sotto l’aspetto finanziario avremo: 1) Una variazione negativa (diminuzione conto corrente) —> AVERE Sotto l’aspetto economico: 1) Una variazione negativa (costo di esercizio) —> DARE ‘’Storno quota del premio di competenza dell’esercizio successivo’’ Sotto l’aspetto finanziario avremo: Nessuna variazione Sotto l’aspetto economico: 1) Una variazione negativa (costo sospeso, costo futuro) —> DARE 2) Una variazione positiva (rettifica di costo, quota del premio assicurativo rinviato al futuro) —> AVERE *IL PROCESSO DI AMMORTAMENTO Si tratta del processo attraverso il quale si distribuisce il costo di un’immobilizzazione sugli esercizi in cui essa è utilizzata. Il costo da ammortizzare è chiamato costo storico. Durata utile: è una previsione e in quanto tale arbitraria. Dipende da: obsolescenza, politiche aziendali di rinnovo, fattori ambientali, condizioni di utilizzo e manutenzione. Criteri di ammortamento: quote costanti metodo più diffuso. Dal punto di vista fiscale il legislatore ha individuato le aliquote che determinano l’ammortamento deducibile ES.Fabbricati industriali acquistati per 200.000 euro vengono ammortizzati del 5% ‘’Determinazione quota di ammortamento a fine esercizio’’ Sotto l’aspetto finanziario avremo: Nessuna variazione Sotto l’aspetto economico: 1) Una variazione negativa (costo di competenza, quota di ammortamento) —>DARE 2) Una variazione positiva (rettifica di valore di costo pluriennale)—>AVERE 10.000 è il 5% di 200.000 L’epilogo al conto del risultato economico e la determinazione del reddito. Dopo le scritture di assestamento, possiamo ricavare il reddito dalla differenza tra i saldi dei conti accessi a componenti(compresivi quindi delle componenti derivanti dall’assestamento) negativi e positivi di reddito (definiti conti senza ripresa di saldo, conti che alla riapertura dei conti, all’esercizio successivo, ripartono da zero, e lo sono solo i conti del risultato economico). Per i componenti negativi: in avere del singolo conto si registra il saldo che va epilogato (cioè riportato) nella sezione dare del conto di sintesi (denominato conto del risultato economico) Per i componenti positivi: in dare del singolo conto si registra il saldo che va epilogato (cioè riportato) nella sezione avere del conto di sintesi (denominato conto del risultato economico). NB. Calcolo il reddito per verificare se ho creato valore economico (quindi un utile), o distrutto valore economico (perdita). ‘’SOLTANTO I CONTI ACCESSI A VALORI ECONOMICI DI REDDITO’’ (Conti scritti in azzurrino). Per tutti questi conti, all’anno successivo, ripartiamo dal saldo dell’esercizio precedente. - Per le attività patrimoniali: in avere del singolo conto si registra il saldo che va epilogato (cioè riportato) nella sezione dare del conto di sintesi (denominato stato patrimoniale finale) - Per le passività patrimoniali: in dare del singolo conto si registra il saldo che va epilogato (cioè riportato) nella sezione avere del conto di sintesi (denominato stato patrimoniale finale *BILANCIO DI ESERCIZIO Dopo la chiusura dei conti è possibile redigere i due prospetti contabili di sintesi: - - Conto economico - - Stato patrimoniale *RIAPERTURA DEI CONTI SIGNIFICA ‘’RICOMINCIARE’’ LA CONTABILITA’. Per potere iniziare le rilevazioni delle operazioni di gestione del nuovo periodo è necessario riaprire i conti “con ripresa di saldo” precedentemente chiusi ovvero quelli la cui rilevazione prosegue in continuità rispetto l’esercizio precedente (i conti riportati allo stato patrimoniale). I conti “senza ripresa di saldo” (quelli accesi a costi e ricavi di esercizio) “ripartono da zero” *LA CHIUSURA DEI CONTI TRANSITORI Con la riapertura dei conti è necessario chiudere i conti transitori di bilancio ovvero quelli accesi a debiti o crediti futuri o a ricavi e costi sospesi.
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