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appunti completi di economia aziendale, Appunti di Economia Aziendale

appunti completi presi durante tutte le lezioni, ricchi di esempi dello stesso professore e integrati con il libro. Voto: 30 e lode

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 01/07/2023

martisim
martisim 🇮🇹

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Scarica appunti completi di economia aziendale e più Appunti in PDF di Economia Aziendale solo su Docsity! È una disciplina relativamente giovane, prima di essa c'era la RAGIONERIA/contabilità (accounting) che faceva tre cose principali: rileva i fatti amministrativi: i fatti amministrativi sono tutto ciò che avviene con uno scambio tra un'azienda e l'esterno, con impatto economico-finanziario, es. la vendita di un bene 1. rilevazione contabile: annoto i dati in modo sistematico per poi studiarli e analizzarli con il linguaggio contabile 2. determina i risultati delle performance aziendali: le performance aziendali e i risultati sono relativi a molte cose, come ad esempio cosa voglio conoscere 3. interpreta i risultati: cerco di capire perché ho quella dimensione di profitto tramite il controllo dei risultati La ragioneria produce informazioni, serve a orientare tutti, dallo stato al cittadino, tramite conoscenze economico-finanziarie. Colui che utilizza l'informazione, il destinatario, è l'utilizzatore (user), Ciò è stato inventato da un frate in convento La ragioneria diventa economia aziendale quando Gino Zappa, prof di ragioneria a Venezia, nel 1926 fa una lezione in cui afferma che bisogna inventarsi una nuova disciplina: l'ECONOMIA AZIENDALE, che deve studiare l'azienda, uno studio che deve essere svolto dai ragionieri perché conoscono più da vicino il mondo economico, partendo dagli assetti istituzionali, dalla gestione l'economia aziendale diventa una scienza economica e a Gino seguono molti successori che non portano avanti solo la ragioneria L'economia aziendale è una scienza economica, esiste aspetto economico nell'attività umana quando sussistono 4 condizioni: finalità molteplici 1. priorità diverse gerarchizzabili per importanza e termini temporali (breve termine, medio termine e lungo termine), costanti o meno, che io voglio raggiungere 2. risorse e mezzi scarsi, suscettibili ad utilizzi alternativi3. ECONOMIA AZIENDALE "oikos nomos": sono le regole della casa specifica le regole di cosa, l'oggetto di studio, poiché ci sono diversi tipi di economie (es. macro, micro che studia un ambito più specifico) il linguaggio contabile è una convenzione che può riguardare diversi contesti. Le aziende, infatti, muovendosi in tutto il mondo, devono dare informazioni che sono incanalate in un sistema convenzionale che varia a seconda della platea che hanno davanti (che sia a livello internazionale o nazionale). Se ne sta cercando uno universale Nasce così il vincolo del bilancio, definito vincolo perché si devono allocare risorse scarse per soddisfare finalità molteplici, e questo è il problema economico che persiste sempre nell'economia. L'economia cerca di risolvere questo problema di allocazione studiando i criteri di scelta, le decisioni la gerarchizzazione è quindi fondamentale perché le risorse sono ristrette… è tutto un discorso di priorità. es. l'Eni prima era un azienda di petrolio, mentre ora, per necessità, lo è anche di energia, e si allocano tutte le risorse per quella nuova finalità Colui che ha definito i contenuti dele scienze economiche è Robbins l'economia aziendale studia i comportamenti di chi ha responsabilità di gestione (quindi le scelte aziendali) DECISIONE AZIONE CONTROLLO colui che possiede la responsabilità di gestione segue 3 momenti logici (presenti in tutte le aziende): DECISIONE: nasce da un processo decisionale, con decisioni di aspettative1. perché è una cosa complessa che riguarda più soggetti (+ ce ne sono + complesso) perché mi aspetto qualcosa, sto pianificando, es. decido di studiare economy sono le performance attese (ex ante) COSA STUDIA L'ECONOMIA AZIENDALE? : LE ORIGINI: Le aziende sono complessi costituiti da + persone organizzati x raggiungere determinate finalità ECONOMIA AZIENDALE (business economics) venerdì 30 settembre 2022 15:31 economia aziendale Pagina 1 Quando un manager prende decisioni raccoglie ciò in un documento, diverso a seconda del termine: 2. AZIONE: nasce così il processo esecutivo in cui la strategia a monte viene eseguita, es. studio economy sono le performance effettive/il risultato atteso (ex post)m 3. CONTROLLO: si confronta l'ex post con l'ex ante, ciò che è realizzato con ciò che è atteso, in modo da poter capire, eventualmente, dove si ha sbagliato si possono verificare 2 casi: - sono il linea tra loro - l'ex post è migliore/ peggiore dell'ex ante colui che analizza i possibili scostamenti (gap) è il controller individuate le cause degli scostamenti nasce un feedback/ meccanismo di retroazione perché è una cosa complessa che riguarda più soggetti (+ ce ne sono + complesso) perché mi aspetto qualcosa, sto pianificando, es. decido di studiare economy sono le performance attese (ex ante) pianificazione strategica se sul lungo o medio termine Budget sul breve termine. Il Budget è un documento sia qualitativo che quantitativo che accogli le previsione dei risultati attesi più vicini al momento in cui faccio la previsione (il più vicino solitamente è l'anno successivo) Il budget deve essere in linea con il documento di pianificazione strategica, che, essendo sul lungo medio termine non ha numeri precisi, che invece possiamo avere sul breve termine che è più accurato Dewby, autore classico, studiando i processi logici, scrisse, in un libro del 1910, ci dice che l'uomo, in ogni contesto, per prendere delle decisioni, attraversa 5 momenti logici: Individuazione del problema: si presenta un problema davanti a noi1. Definizione del problema: definisco come risolvere il problema secondo tempo, vincoli e risorse2. Sviluppo soluzioni alternative per risolvere il problema: le soluzioni sono tendenzialmente infinite, ci si ferma quindi alle opzioni soddisfacenti, tenendo presente: tempi, vincoli e risorse 3. Sviluppo delle conseguenze associate ad ogni alternativa: valuto i pro e contro di ogni alternativa4. Effettuazione della scelta sulla base di una prefissata funzione di utilità: "prefissata" perché a monte ci sono un insieme di valori (funzione di utilità) che mi permettono di prendere una decisione, essi dipendono ad esempio dal momento storico (perché mutano nel tempo), è pluridirezionale 5. La scelta viene effettuata nella 5° fase dal cosiddetto SOGGETTO DECISORE, e varia a seconda del modello che su cui si basa: MODELLO DI RAZIONALITA' OBBIETTIVA: Qui il soggetto decisore è detto UOMO ECONOMICO, è onnisciente e x compiere la scelta: individua TUTTI i problemi1. li definisce PERFETTAMENTE secondo vincoli e risorse2. individua TUTTE le soluzioni alternative per risolvere i problemi3. individua TUTTE le conseguenze4. compie una scelta OTTIMA, la migliore in senso assoluto5. MODELLO DI RAZIONALITA' LIMITATA: Il sociologo Simon si chiede se questo modello è adatto; l'uomo non è mai un uomo economico, ma un UOMO AMMINISTRATIVO, che x compiere una scelta: Individua POCHI problemi1. Definisce i problemi in base alle sue CAPACITA'2. Individua QUALCHE opzione x risolvere il problema3. Individua POCHE conseguenze4. Attua una scelta che ritiene soddisfacente sulla base di 2 parametri qualitativi: 5. Per questa intuizione il sociologo vince il Nobel per l'economia nel 1978 l'esperienza che ha• il livello di aspirazione a crescere• COME AVVIENE IL PROCESSO DECISIONALE IN UN AMBIENTE COMPLESSO COME L'AZIENDA? COS'E' L'AZIENDA: Ci sono many definizioni: I giuristi nell'art. 2555 del codice civile la definiscono come: il complesso dei beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa. • Questa definizione xò non è esaustiva perché non coglie a pieno il fenomeno aziendale: - Non descrive tutte le aziende. L'impresa, infatti, è UN TIPO di azienda, ce ne sono altri tipi anche + complesse - Le imprese inoltre possono essere gestite non solo dall'imprenditore ma ad esempio anche dal manager, motivo x cui noi aziendalisti parliamo del GESTORE Le imprese sono legata indissolubilmente al profitto, legato indissolubilmente al rischio d'impresa (si indica con sigma) Per gli aziendalisti è un: • Istituto: vuol dire che l'azienda è un insieme di beni, persone, operazioni avvinte da un vincolo di complementarità, un organizzazione complessa costituita da + elementi. "complementarità" perché se l'azienda ha successo il valore del complesso aziendale vale di + della Tramite l'esperienza dei feedback e delle simulazioni della gestione, il feed forward fornisce le info per porre interventi correttivi in anticipo economia aziendale Pagina 2 ORGANO AMMINISTRATIVO ORGANO ESECUTIVO dà potere all': produzione commerciale finanza personale amministrativa ognuno di essi ha un direttore 3. SUBSISTEMA DELLE OPERAZIONI: studio della gestione aziendale è il complesso delle operazioni svolte durante l'intera vita di un'azienda, ed è unitaria nel tempo L'azienda viene fondata al momento , io posso studiare la gestione solo uando essa fallisce o viene espulsa dal mercato Si fanno poi dei tagli infra annuali (trimestrali) nella gestione obbligatoria x società quotate in borsa perchè l'economia vive di informazioni può accadere che: si rivede quindi tutto ciò che si ha sbagliato, e si rivedono anche le previsioni di fine anno, per confermarle o aggiornarle si sta nel budget si è sforato il budget ciò nel FORECAST: un documento redatto in corso del periodo amministrativo per l'anno stesso che ci dice, con riferimento a previsioni dell'anno scorso: "stando ai risultati dobbiamo procedere così o aggiustare il tiro?". Mette insieme previsione iniziale con il consultivo FUNZIONI AZIENDALI: Henri Fayol dice che le funzioni aziendali si possono dividere in 2 raggruppamenti: FUNZIONI ESECUTIVE FUNZIONI DI MANAGEMENT Funzione di programmazione: sistema di decisioni che determina il comportamento aziendale • Funzione di controllo: *momento del controllo*• funzione di produzione: a capo c'è un direttore della produzione. • Si occupa dell'approvvigionamento delle materie prime, servizi, tutto ciò che serve alla produzione, applica una tecnologia All'inizio ci sarà una pianificazione strategica con dati sia qualitativi che quantitativi (con durata minima di 5 anni, ma dipende dal tipo di azienda), qui troviamo le idee strategiche; ho una vision e mission 1. Faccio poi il budget, documento con previsioni quantitative, con obbiettivi da raggiungere entro l'anno successivo (fa sempre parte del corredo previsionale) 2. La contabilità a fine anno fa il bilancio d'esercizio/ consultivo3. economia aziendale Pagina 5 Funzione di controllo: *momento del controllo*• Funzione di organizzazione: organizzazione azienda nella sua interezza • Funzione di leadership: guida le persone nei processi di decisione azione e controllo • Non sono settoriali ma vedono azienda nel complesso, coordinano l'azienda Realizzano l'oggetto tipico dell'attività aziendale, il principale obbiettivo, sono in prima linea tutto ciò che serve alla produzione, applica una tecnologia produttiva occupandosi dell'apparato produttivo e produce beni o servizi Funzione commerciale: a capo c'è il direttore commerciale. • Se produco devo successivamente vendere; studia e cura le relazioni con i mercati di sbocco, i gusti e bisogni dei potenziali clienti, il target; collocando beni e servizi sul mercato Funzione finanziaria: a capo c'è il CFO (chief financial officer). • Se vendo devo fare soldi; il direttore finanziario gestisce i flussi finanziari, reperisce le fonti di finanziamento e investe eventuali eccedenze di denaro Funzione di contabilità/amministrazione: a capo c'è un direttore amministrativo, il quale ha competenze sul bilancio e contabilità, x controllare come vanno le cose. Fa i risultati aziendali, produce informazioni che servono per gestire l'azienda • Funzione di sicurezza: a capo c'è il direttore della sicurezza, • il quale si occupa della sicurezza delle cose e delle persone int. o est. all'azienda, studiando tutte le potenziali situazioni di rischio che devono essere compresse il + possibile. Ad esempio i rischi che non riesco a togliere li traslo a compagnie di assicurazioni che lo gestiscono al posto mio L'OBIETTIVO AZIENDALE: L'obiettivo aziendale è generare delle utilità, che possono essere: beni, servizi o ruoli organizzativi (=lavoro bene in un'azienda se l'ambiente mi piace), che soddisfano i bisogni umani di soggetti interni (es. personale) o esterni (es. clienti, fornitori, intermediari finanziari, sindacati) all'azienda questi soggetti sono definiti stakeholders "soggetto portatore di interessi"; e l'economia, essendo di aspettative, studia i loro interessi Il rapporto tra l'azienda e fornitore non è un rapporto di semplice fornitura, le aziende attraggono gente sia dall'interno che dall'esterno; nel primo caso x creare una comunità all'interno dell'azienda, dare ruoli appropriati, e dall'esterno, esaltando il concetto di partnership Si cerca di creare un senso di comunità e interesse intorno all'azienda È una politica win-win, tutti dobbiamo vincere qualcosa Bisogna studiare i bisogni umani perché le persone agiscono, hanno delle motivazioni/ comportamenti, scaturiti da bisogni non soddisfatti questo studio è definito ECONOMIA COMPORTAMENTALE Abram Maslow studiò per primo la motivazione e la personalità ed elaborò una TEORIA DEI BISOGNI: PIRAMIDE DI MASLOW noi studiamo di conseguenza questi comportamenti perché fanno parte dell'azienda (noi studiamo l'azienda=azienda fatta da persone=noi studiamo i loro comportamenti) I bisogni ("needs") motivano e generano comportamenti quando essi non sono soddisfatti (detti "in tensione"); Maslow quindi individua la categoria dei bisogni da soddisfare; perché il bisogno soddisfatto non genera motivazione e quindi comportamento. Elabora quindi una gerarchia dei bisogni: di altri stima di sé BISOGNI DI ORDINE INERIORE: Sono i bisogni che non generano comportamenti nei paesi occidentali perché sono mediamente soddisfatti BISOGNI DI ORDINE SUPERIORE: Bisogna studiarli perché nei contesti occidentali non sono soddisfatti economia aziendale Pagina 6 Per Maslow io mi dò degli obiettivi per arrivare alle mete che soddisfano i miei bisogni, ma ci può essere un ostacolo tra me e il mio obiettivo, con il quale mi posso rapportare con un duplice comportamento: razionale o mediamente: studio razionalmente il problema e vedo come abbatterlo, anche mettendoci + tempo→ Irrazionale: sviluppo meccanismi auto-ingannatori, per cui rendo l'obiettivo di scarsa importanza e dimostro un atteggiamento rinunciatario nei confronti dell'obiettivo. Ma il comportamento ne risentirà e quell'obiettivo ritornerà alla luce portando frustrazione. Tutto ciò al manager interessa perchè un dipendente frustrato è controproducente per l'azienda; in un contesto organizzativo tutti siamo importanti → CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE: Ci sono 2 big raggruppamenti aziendali: 1. aziende di erogazione= è un sistema di beni, persone e operazioni finalizzate alla produzione di utilità, x lo + servizi, che istituzionalmente devono erogare/ offrire per soddisfare i bisogni di soggetti beneficiari precedentemente ben identificati, talvolta x legge, che non pagano mai un prezzo remunerativo degli oneri/ costi che l'azienda sostiene ma solo un contributo; sono dette no profit (prezzo oneri), dal momento che non c'è un profitto, esse non devono pagare le tasse/ imposte I soggetti beneficiari possono essere: Interni all'azienda: in tal caso l'azienda si dice azienda di consumo; producono utilità che consumano loro stessi (es. circoli sportivi)→ Esterni all'azienda: l'azienda si dice azienda di erogazione propriamente detta; poiché vi è l'effettivo atto di erogazione verso soggetti beneficiari esterni all'azienda (es. sanità) → Sono + complesse xchè: - è immateriale, quindi deve avere un apparato di persone, sono dette ad alta intensità di lavoro "labour intensive" - non si capisce subito se sta facendo bene o male poiché non c'è un'attività di scambio commerciale (non c'è una domanda e un'offerta), ma un'erogazione in. o est. - non essendoci lo scambio è + complessa anche la valenza informatica (cioè capire se il mio servizio è gradito) poiché non ho informazioni dirette -- per controllare se il livello del servizio è adeguato posso fare dei questionari Tutte le aziende di erogazione hanno: Un ciclo operativo: acquisisce gli input/ fattori produttivi→ eroga servizi ai beneficiari effettua investimenti Il ciclo operativo genera un ciclo finanziario che genera: uscite finanziarie per comprare→ entrate finanziarie le entrate e uscite finanziarie sono riepilogate in un conto finanziario: Studio tutto ciò per fornire ruoli organizzativi adeguati alle persone che lavorano nell'azienda, poiché, se non sono motivate, non lavoreranno al meglio; i ruoli devono essere motivanti. Per questo un manager attento sa ascoltare le persone. Ma si devono studiare anche gli interessi delle persone esterne all'azienda: Clienti Fornitori Intermediari finanziari Ma per alcuni Maslow sbaglia qualcosa perché questa piramide è un ascensore, si può anche scendere e ricominciare dall'inizio. Es. puoi perdere prestigio e tornare indietro cambiando comportamento ciò nonostante può accadere che essa faccia un profitto su un'attività (diff. Positiva tra prezzo e oneri), ma non deve essere prevalente rispetto all'attività principale; in questo caso vengono tassati in modo consueto (es. gita scolastica) materie servizi personale materie servizi pagare il personale dalle persone int. e est. all'azienda i rendimenti degli investimenti un mix Se tot E=tot U PAREGGIO finanziario Se tot E tot U AVANZO finanziario Se tot E tot U DISAVANZO finanziario Accanto al conto finanziario c'è il conto economico della gestione dell'intero servizio: economia aziendale Pagina 7 Io posso calcolare il tasso di rendimento del capitale investito: ROI "return to investment"= Posso calcolare anche il tasso di rendimento di ciò che ho investito io: ROE "return to equity"= Posso calcolare il costo medio di indebitamento finanziario: i= Il capitale investito netto dal p.v. finanziario genera un fabbisogno finanziario che viene coperto con il capitale proprio "equity" o i debiti finanziari "debts" Margine operativo netto (MON) Capitale investito netto (CIN) Risultato netto equity Oneri finanziari debiti ROI• ROE• i• Sono i primi 3 indicatori da prendere in considerazione per confrontarsi velocemente con il mercato dal p.v. di spazio (con altre aziende concorrenti sul mercato) e tempo (relativo a differenti periodi temporali) l'impresa svolge un'attività attraverso un ciclo operativo x giungere a un profitto in condizioni di equilibrio economico il margine di profitto è congruo quando il ROE ha un determinato valore (è relativo, non c'è una misura oggettiva) CHI SONO I SOGGETTI CHE GESTISCONO L'IMPRESA? I soggetti che gestiscono le imprese sono di 2 tipi: SOGGETTO GIURIDICO: "la persona o gruppo o l'ente nel cui nome l'azienda è esercitata a cui fanno capo i diritti e gli obblighi derivanti dalla costituzione e dal funzionamento aziendale" In Italia chi può esserlo? PERSONA FISICA: la quale possiede • Capacità giuridica: astratta idoneità ad essere titolare di diritti e doveri, posseduta dal nascituro Capacità di agire: capacità di istituire, modificare e estinguere rapporti giuridici tra soggetti, posseduta per presunzione al compimento di 18 anni Ci sono delle eccezioni: l'impresa sta in equilibrio economico se il flusso dei ricavi remunera il costo dei fattori produttivi in posizione contrattuale (sono ad esempio i servizi, materie prime, personale ecc.; la loro caratteristica è che la loro remunerazione è certa, fissa e prioritaria) e lascia un congruo margine al fattore produttivo in posizione residuale (che sarebbe il capitale proprio; la sua remunerazione è variabile, incerta e successiva, infatti il profitto cambia di anno in anno) es. capitale proprio cioè l'equity I costi non sono tutti uguali tra loro; i costi delle materie prime, servizi, personale sono simili tra loro in quanto generano un'uscita finanziaria, da essi si distingue l'ammortamento in quanto corrisponde all'imputazione di una quota di costo, legata a un processo di investimento, al conto economico, e non genera uscite finanziarie l'ammortamento della struttura produttiva serve dunque x calcolare in modo corretto il risultato netto, se io non lo prendessi in considerazione nel mio conto economico avrei un risultato netto maggiore (che genera + aspettative) Il minore può essere soggetto giuridico di un'azienda e agire per il tramite di un tutore (il quale, per alcuni atti, ha bisogno del consenso del giudice tutelare) minori emancipati: minori che hanno contratto matrimonio e possono compiere atti di normale amministrazione con l'autorizzazione di un tutore - Interdetti: persona maggiorenne o minore emancipato che si trova in uno stato abituale di infermità mentale che li rende incapaci di provvedere ai proprio interessi - Inabilitato: maggiorenne infermo di mente, il cui stato non è così - economia aziendale Pagina 10 SOGGETTO ECONOMICO: è colui che ha il potere decisionale PERSONA GIURIDICA: "è un ente astratto che nasce in forza di legge o di usi riconosciuti come fonte di diritto"• le persone giuridiche si distinguono in: Persone giuridiche pubbliche: sono enti astratti nati mediante manifestazione di volontà di un ente pubblico mediante una legge apposita o provvedimento speciale (lo stato in senso largo). In genere svolgono attività di servizio pubblico, di interesse generale, che non generano profitto. Sono: Enti pubblici istituzionali: le istituzioni, es. Croce rossa, università ecc.- Enti pubblici territoriali: hanno competenze solo su un determinato territorio, es. Stato, regione, provincia e comune - Enti pubblici economici: sono enti pubblici di natura economica- CHE FORMA GIURIDICA HA 'AZIENDA? Devo individuare la forma giuridica adeguata da assumere per intraprendere una certa attività poiché da ciò ho conseguenze sotto il profilo civile commerciale (=dipende dalla nostra RESPONSABILITA') e fiscale tributario (=dipende dalla TASSAZIONE) Svolgono un'attività dell'art. 2195 Art. 2195 c.c. (imprenditori soggetti a registrazione) "sono soggetti all'obbligo dell'iscrizione nel registro imprese gli imprenditori che esercitano: Un'attività industriale diretta alla produzione di beni o servizi1) Un'attività intermediaria nella circolazione dei beni2) Un'attività di trasporto per terra, acqua o aria3) Un'attività bancaria o assicurativa4) Altre attività ausiliarie delle precedenti5) Le disposizioni della legge che fanno riferimento alle attività e alle imprese commerciali si applicano, se non risulta diversamente, a tutte le attività indicate in questo articolo e alle imprese che le esercitano" l'Italia, tra gli anni 80/90 venne condannata dalla corte europea di giustizia in quanto se un ente pubblico (che non ha il vincolo del profitto), svolge un'attività commerciale, vende le cose come vuole e effettua una concorrenza sleale. l'Italia in seguito fece una serie di riforme avviando un processo di privatizzazione; con cui gli enti pubblici vennero soppressi diventando società per azioni S.p.A. (presentano il vincolo del profitto e del bilancio). Al giorno d'oggi ne esistono solo 3: agenzia delle entrate, del turismo e SIAE Inabilitato: maggiorenne infermo di mente, il cui stato non è così grave da far luogo all'interdizione - Persone giuridiche private: Ci vuole una manifestazione di volontà/ consenso legittimamente manifestato davanti a un pubblico ufficiale (in genere notaio) che redige l'atto pubblico ad substantiam (=deve essere scritto), con un controllo dei pubblici poteri (prefetto) Sono rappresentate da: Associazioni: sono costituite da un'organizzazione stabile di persone che perseguono scopi e interessi 1. comuni, utilizzando il patrimonio dell'associazione (di norma costituito dai contributi dei soci e eventuali acquisti di beni) Individuano il terzo settore e si occupano di tutelare e considerare ciò di cui normalmente lo stato o le imprese non si preoccupano Finché il prefetto non emette il decreto prefettizio l'associazione non è riconosciuta e non esiste una persona giuridica, in questo caso la responsabilità va in capo non all'associazione ma a chi l'ha compiuto. Quando nasce l'imputazione soggettiva, quindi l'azienda è riconosciuta e nasce la persona giuridica, la responsabilità va in capo all'associazione. Es. circoli sportivi o ricreativi Fondazioni: è preponderante il patrimonio che può essere immobiliare o composto da investimenti in 2. titoli azionari. I proventi sono utilizzati a scopo benefico per soddisfare i bisogni di persone esterne, e non x fare profitto. esse non svolgono mai un'attività commerciale e di conseguenza non possono fallire (ciò non vieta di effettuare investimenti); sono no profit, gestiscono aziende di erogazione Es. fondazioni che finanziano la ricerca scientifica Società commerciali con personalità giuridica3. Ciò grazie ai driver: sono l'abc di ogni scelta fatta al momento iniziale economia aziendale Pagina 11 Un'impresa commerciale (delineata dall'art. 2195) può essere: Individuale, possiamo avere:→ Imprenditore commerciale ai sensi dell'art. 2082- Piccolo imprenditore; è più piccolo perché muove poco e non può fallire- Imprenditore agricolo; non è commerciale e quindi non rientra nell'art. 2082 e ha una disciplina giuridica a parte, non può andare in liquidazione giudiziaria (=non può fallire) - In forma collettiva, quando si è + soci che dividono il rischio:→ Essa prenderà la forma giuridica di una società che dipende dal regime di responsabilità che si vuole assumere e tassazione che si vuole subire La società può essere: Di persone: - Non hanno responsabilità giuridica piena ma x le obbligazioni derivanti dalla gestione dell'impresa ne risponde in prima ista nza la società e se ciò non basta affianco i soci che sono illimitatamente (con tutti i beni presenti e futuri) e solidalmente (tra soci) responsabili Es. il sign. Rossi e Bianchi fondano una SNC, ad esempio i creditori non potranno richiedere il pagamento dai singoli soci Per la SAS però possiamo differenziare i soci in 2 categorie: Godono dell'autonomia patrimoniale imperfetta: ciò vuol dire che se il creditore del socio x si accorge che esso non è in grado di pagare i debiti, non può chiederli alla società, perciò dovrà cercare un qualsiasi altro socio (il + abbiente per recuperare ciò che gli serve) Di capitale: - È una manifestazione di volontà di + soci. Si fa di fronte a un notaio con cui si ha il riconoscimento di una personalità giu ridica a seguito di un decreto di omologa emesso dal tribunale di competenza e ordina l'iscrizione della persona giuridica al registro delle imprese CCIAA "camera di commercio industria, artigianato e agricoltura" Per le obbligazioni delle SPA e SRL ne risponde unicamente la società, limitatamente ai beni conferiti, ciò vuol dire che non potrò mai chiedere soldi ai soci: ciò è detto autonomia patrimoniale perfetta Le forme giuridiche hanno un: Organo proprietario: il quale si riunisce in un'assemblea che nomina gli amministratori; assemblea degli azionisti per le società per azioni • Organo amministrativo: può essere unico (amministratore unico) o pluralistico (si divide in consiglio di amministrazione in cui si decide l'amministratore delegato e consiglio direttivo) • Organo di controllo: il quale può essere o un sindaco unico o un collegio sindacale• Accomandatari: colui che ha + responsabilità e ci rimette tutto Accomandanti: hanno responsabilità limitata alla quota versata CHI COMANDA LE IMPRESE? Il SOGGETTO ECONOMICO: 1 o + persone fisiche unite per formare una coalizione ristretta che di fatto (perché non importa chi appare ma la sostanza) detiene il massimo potere decisionale in azienda: S.n.c. "società in nome collettivo" S.a.s. "società in accomandita semplice" S.r.l. "società con responsabilità limitata" S.p.A. "società per azioni" S.a.p.a "società in accomandita per azioni" Determina l'orientamento strategico di fondo• Controlla il funzionamento e il comportamento dell'organizzazione aziendale imponendo con autorità e influenza non autoritaria una gerarchia di: • Obiettivi Decisioni Organi Ci dice come proietto l'organizzazione aziendale, una buona vision non esaurisce mai la sua portata strategica. È fondamentale per generare motivazione per le persone int. e est. all'azienda Ciò che effettivamente l'azienda fa Vision sul lungo periodo + mission economia aziendale Pagina 12 Di diversificazione: si entra in contesti diversi rispetto alla propria attività tradizionale• Possono essere: l'azienda + diversificata è la Samsung legno così da ridurre il rischio per la mancanza di materie prime a monte, e a valle vengono fronteggiato i rischi legati al mercato di sbocco Sviluppo orizzontale: tipico dei mercati maturi in cui H è già famosa, l'impresa H acquista imprese che producono lo stesso bene per conquistare alte quote di mercato che possono creare situazioni di monopolio. La società utilizzerà + marchi; es. la Fiat acquista la lancia e la Ferrari per aumentare la presenza/quota sul mercato Conglomerale: max grado della diversificazione, ci sono mercati che non hanno alcuna affinità di mercato e tecnologia produttiva, con l'obiettivo di diversificare il rischio d'impresa in modo merceologico Laterale: pur diversificando c'è un' affinità di mercato o tecnologia produttiva; es. produco carta da parati e carta da imballaggi Geografica: si occupa della collocazione dei prodotti su aree di mercati diversi per sfruttare i vari andamenti economici che si verificano diversamente nei vari contesti geografici. Può essere: nazionale in cui ad esempio produco in Italia multinazionale in cui ho stabilimenti produttivi all'estero "QUAL'E' IL CRITERIO DI SCELTA IN AZIENDA?" Per capire il criterio di scelta aziendale ci aiutano i GIUDIZI DI ECONOMICITA': sono i criteri guida che ci consentono di prendere decisioni in materia di istituzione (ex novo), modificazione/ affinamento (in fieri) o estinzione di una certa iniziativa economica Essi si dividono in base all'ambito: Aziendale: in cui si parlerà di economicità aziendale; considero l'azienda da sola "stand alone" senza tener conto di eventuali rapporti esistenti • Un'impresa risponde al requisito di economicità aziendale (stand alone) quando sono verificati 2 parametri per meritarsi la fiducia del mercato economico: EQUILIBRIO ECONOMICO: che si verifica quando il flusso dei ricavi è pari alla remunerazione dei costi dei fattori produttivi in posizione contrattuale (con remunerazione certa, fissa e prioritaria) + congrua remunerazione del fattore produttivo in posizione residuale (incerta, variabile e successiva) 1. tale condizione è definita "a tendere" perchè non la devo realizzare immediatamente ma nel medio/ lungo periodo xchè c'è uno sfasamento temporale tra i ricavi e i costi Fase di introduzione del prodotto: introduco il mio nuovo prodotto e ho un lento aumento delle vendite. Es. Gatorade fu introdotto nelle palestre così da avere un pubblico già selezionato 1. Sviluppo: fase in cui i ricavi crescono a un tasso elevato2. Maturità: con il tempo il prodotto perderà la sua attrazione ma le vendite continueranno ad aumentare anche se con un tasso più basso 3. Saturazione: le vendite si stabilizzano4. Declino: le vendite calano. Per posticipare queste 2 fasi si attuano nuove campagne pubblicitarie, promozioni o cambi di packaging 5. Dovuto a: Utilizzo di tecnologie che richiedono tempi relativamente lunghi e comportano notevoli investimenti i) Caratteristiche del ciclo di vita del prodottoii) l'equilibrio economico tende a perdersi con il passare del tempo a seconda della: Struttura del mercato: • + competitivo: il modello + estremo è quello di concorrenza perfetta→ - competitivo: ho l'oligopolio, non si considera il caso estremo del monopolio → economia aziendale Pagina 15 Super aziendale: in cui l'azienda non è più da sola ma viene inserita in contesti + ampi. Tale giudizio è spesso formulato da uomini politici responsabili dello viluppo socio-economico di determinate aree geografiche depresse. Essi si distinguono in: • 2. ADEGUATA POTENZA FINANZIARIA: cioè capacità dell'imprenditore di coprire pienamente, continuamente e convenientemente il fabbisogno finanziario, che nasce dallo sfasamento temporale tra gli investimenti (uscite finanziarie ben ponderate) e i fabbisogni per il funzionamento aziendale (entrate finanziarie), attraendo risorse finanziarie a titolo di capitale proprio o a titolo di capitale di debito (di terzi) è un susseguirsi di pagamenti e incassi, anche se ci sono alcune attività a ciclo invertito; es. assicurazione e supermercati Se invece i 2 parametri non sono rispettati sarà il mercato stesso ad espellere l'azienda Nel caso in cui però l'impresa non sia più singola ma considerata in un contesto di gruppo la situazione è diversa; non avrò più solo X ma anche Z, Y ecc.. Si applica la TEORIA DEI VANTAGGI COMPENSATIVI Nel caso in cui X da sola abbia un equilibro economico e una potenza finanziaria negativi sarebbe da eliminare perché non risponde ai requisiti di economicità aziendale, ma in questo caso mi pongo l'interrogativo: "conviene al gruppo mantenere X?" Per rispondere a questa domanda è necessario confrontare i risultati del gruppo ex ante e ex post (due licence) X talvolta infatti X rimane in piedi perchè inserita in un contesto di gruppo societario, nell'economia complessiva, è conveniente poiché ad esempio cede utilità; quindi i vantaggi del suo mantenimento sono maggiori degli svantaggi nella sua eliminazione Risponde alla super economicità del gruppo Un esempio sono: Gli uffici studi dei grandi gruppi: es. "ENI University", se la elimino sul lungo periodo la mia forza lavoro è sempre + scadente ILVA di Taranto la quale porta benefici allo stato garantendo la pace sociale occupando 20.000 posti di lavoro, nonostante essa rispetti i criteri di macro economia ma non quelli di economicità aziendale Talvolta le imprese possono essere salvate dallo stato che si fa carico degli oneri con un "fondo salvataggio imprese" nel momento in cui vede un fondo di risanamento (ad esempio le grandi aziende che forniscono occupazione) Economia di gruppo: teoria dei vantaggi compensativi→ Macro-economia: quando l'azienda è inserita in un contesto + ampio e ho esigenze collettive territoriali → nuove campagne pubblicitarie, promozioni o cambi di packaging Se ciò è verificato si rimanda al concetto di solidità aziendale e autosufficienza economica e finanziaria: che mi dà l'opportunità di ricevere anche finanziamenti dalle banche l'equilibrio economico tende a perdersi con il passare del tempo a seconda della: Struttura del mercato: • condotta: che l'azienda adotta di fronte ai vari eventi che accadono nel mondo del mercato; essa si basa sulle politiche e azioni messe • in atto dai management performance: i risultati aziendali• + competitivo: il modello + estremo è quello di concorrenza perfetta→ - competitivo: ho l'oligopolio, non si considera il caso estremo del monopolio → forma di mercato che si caratterizza per un numero ridotto di imprese che producono un bene e fronteggiano una domanda formata da molti consumatori Il tasso di congrua remunerazione: L'equilibrio economico si verifica se è presente anche un congruo margine per la remunerazione del fattore produttivo in posizione residuale (=capitale proprio) Ci sono 2 modi per calcolare il fabbisogno finanziario, i quali si basano entrambi sul confronto tra le entrate e uscite, nel la fase di accertamento per le entrate, nella fase di pagamento per le uscite: Sintetico: 1. prendo il totale dell'attivo a x data• 2. detraggo le liquidità giacenti in cassa e in banca 3. ottengo gli investimenti in attesa di realizzo= che rappresentano il fabbisogno finanziario Analitico: sappiamo che nel ciclo dell'impresa si susseguono pagamenti e incassi caratterizzati da uno sfasamento temporale• Fase delle entrate (cioè degli incassi): 1. previsione: ho un budget di previsione delle entrate▪ 2. accertamento: identifico il mio/miei clienti e nasce giuridicamente il diritto di credito 3. incasso: ho materialmente i soldi x fronteggiare le uscite Fase delle uscite: 1. previsione▪ 2. liquidazione: identifico a chi dovrò pagare; nascono i debiti giuridicamente protetti 3. pagamento effettivo: uscita finanziaria vera e propria Inoltre è importante anche conoscere gli investimenti perché mi proiettano verso il futuro, essi possono essere: Indifferibili: sono indispensabili e talvolta obbligatori; es. investimento per la manutenzione di un aereo → Procrastinabili: non indispensabili→ Essi hanno this andamento a scaloni: economia aziendale Pagina 16 il congruo margine dipende dal rischio, che io devo valutare perché è strettamente connesso al rendimento (deve essere adeguato) Ci sono iniziative con vari livelli di rischio (sempre 0) Per far sì che il rischio sia adeguato al rendimento faccio un'analisi di marcato in cui analizzo il tasso di rendimento che lo stato offre sulla base del rischio Il tasso di congrua remunerazione del capitale proprio è lo spartiacque "tasso soglia" che separa la zona di convenienza dalla zona di non convenienza dell'investimento; è un tasso che sta in linea con i migliori investimenti alternativi data una certa dose di rischio assunta e la durata di impiego del capitale proprio; si determina sommando tre elementi: i1: è il compenso della remunerazione degli investimento a rischio pressoché nullo (titoli di stato: BTP e CCT)• Per ottenere il tasso reale (cioè al netto dell'inflazione) su poi ragiono devo fare la differenza tra il tasso nominale che sconta l'inflazione e il tasso d'inflazione i2: è il compenso per il rischio; sarà più basso se lo è anche il rischio (es. alimentare) e viceversa (es. attività per la ric erca)• Posso misurare i2 con la teoria Modigliani Miller è "lo scostamento quadratco medio" che ci dice qual è l'andamento di un determinato titolo rispetto al mercato e può essere: I3: è il tasso per la remunerazione dell'imprenditore che lavora all'interno dell'azienda, che solitamente non viene considerat o xchè o è assente o viene retribuito a parte con uno stipendio che è ricompreso tra i costi aziendali • Il premio di mercato/ spread corrisponde alla differenza tra il rendimento medio di mercato dei titoli di rischio (azioni) e i rendimenti dei titoli senza rischi (i1); ed è il di + che un'attività di rischio deve offrire x essere + attraente Il tasso di congrua remunerazione va successivamente confrontato con il ROE (tasso di remunerazione effettivo): Se ROE i: l'impresa è molto profittevole, di conseguenza ha + rischio- Se ROE = i: l'impresa ha un tasso di remunerazione del rischio uguale al mercato- Se ROE i: l'impresa non risponde ai criteri di economicità- I titoli di stato sono le attività con rischio minore, in particolare i BTP e CCT; il loro rendimento dipende dalle condizioni macro economiche dello stato dice che per misurare i2 faccio riferimento al coefficiente che moltiplica il premio medio di mercato (= differenza tra il rendimento medio di mercato di titoli con rischio e il rendimento dei titoli senza rischio) : quando l'attività è definita - rischiosa; il titolo preso in considerazione si muove più lentamente rispetto al mercato - : quando tutti i titoli si muovono allo stesso modo (sincronia)- : quando l'attività viene definita + rischiosa; il titolo si muove + velocemente rispetto al mercato - è misurato per settori costruendo statistiche sul lungo periodo che vengono messe insieme e elaborate; ha un enorme portata di conoscenza e informazioni al suo interno. La fonte + autorevole è la NY University (=capitale proprio) L'EFFICIENZA: L'efficienza aziendale è un concetto che qualifica l'economicità: consente di individuare le cause dell'economicità o della non economicità di un'azienda, questo perché talvolta può capitare che si abbia un profitto elevato ma che l'azienda non sia efficiente. Bisogna perciò studiare il GRADO di economicità che si raggiunge Da qui nasce il concetto di EFFICIENZA che qualifica l'economicità aziendale con particolare riferimento a come l'impresa impiega le risorse (fattori produttivi) e realizza output (prodotti) Il grado di economicità dipende anche dalla forma del mercato il quale può essere + o - competitivo (non esiste un mercato di concorrenza perfetta) Per capire le cause del livello di economicità si effettua lo studio dell'efficienza, composta da 2 parametri: RENDIMENTO dei fattori e dei processi produttivi: rendimento, efficienza, economicità (e viceversa)1. I rendimenti possono essere misurati in valore (produttività economica) e quantità (produttività fisico-tecnica degli input), li utilizzo per fare un confronto spaziale e temporale con altre aziende così da avere un giudizio qualitativo su come sta andando l'azie nda Analisi dei COSTI AZIENDALI: costi, efficienza, economicità (e viceversa)2. I costi aziendali possono essere calcolati e controllati in riferimento a vari "oggetti di costo" (sono parametri) o "centro di costo" se l'oggetto è un centro organizzato, come ad esempio un reparto ospedaliero, essi possiedono una contabilità interna dei costi per vedere se è efficiente e come collocare le risorse) La rilevazione e il controllo dei costi è un'operazione eseguita dalla contabilità dei costi, dunque dal sistema di contabili tà interna Il costo serve per comprendere l'adeguato prezzo di vendita, poiché esso dovrà essere maggiorato di un prezzo di profitto (ch e stabilisco io confrontandolo con il mercato); si arriva quindi al prezzo unitario di vendita Devo quindi rilevare, studiare e gestire i costi economia aziendale Pagina 17 CONTROLLO DEI COSTI A LIVELLO DI SISTEMA AZIENDALE: il controllo può essere effettuato con un conto economico a forma scalare che parte dai ricavi: 3. GESTIONE MONETARIA, ECONOMICA, FINANZIARIA DELL'AZIENDA: La gestione è il sistema delle azioni svolte durante la vita dell'azienda Si distingue in: A B ricavi 1000 2000 Costi diretti variabili 100 100 Primo margine 900 1.800 Costi diretti fissi 200 200 Margine di contribuzione specifico ai costi di produzione indiretti 700 1.600 Qui termina il direct costing e l'obbiettività; si ferma a contrapporre i ricavi ai costi diretti fissi e variabili Se si volesse far riferimento sia ai costi diretti che indiretti si perviene al costo pieno o "full costing", il quale, al contrario del direct costing, è basato su ipotesi soggettive Ricavi Costo del venduto Risultato lordo industriale Costi di ricerca e sviluppo Costi amministrativi Costi commerciali Risultato operativo Oneri finanziari Proventi finanziari Risultato della gestione ordinaria Oneri straordinari Proventi straordinari Risultato ante imposte imposte Risultato netto Il costo del venduto è determinato dall'insieme dei costi legati al bene che ho venduto: Rimanenze iniziali di mat. 1°, semilavorati e prodotti finiti Costo delle mat. 1°, semilavorati e p.f. acquistati nel periodo di riferimento Costo del lavoro dipendente industriale Costo ammortamenti deli impianti industriali Rimanenze finali Gestione monetaria: sistema delle entrate e uscite di cassa/banca relative alle operazioni di gestione • Gestione finanziaria: sistema delle operazioni volte a reperire e rimborsare il cap. sociale e cap. credito necessari x finanziare gli investimenti aziendali • Gestione economica: sistema dei costi e ricavi• Si affronta a questo punto i problema della copertura del fabbisogno finanziario: Ci sono 2 modalità per calcolare il fabbisogno finanziario: Metodo analitico: *spiegato prima*→ Metodo sintetico: utilizzo lo stato patrimoniale riferito alla data in cui si vuole calcolare il fabbisogno finanziario e da esso prendo la situazione contabile in attivo → Da essi detraggo: Da essa detraggo: - la liquidazione in cassa e banca (sono investimenti già realizzati) e ottengo gli investimenti in attesa di realizzo - Fondi di rettifica: i + imp. fondi ammortamento e fondi svalutazione crediti) - Riserve: tecnicamente è detta redenzione di utili: è una riserva proveniente dagli utili dell'anno precedente che non ho distribuito ma trattenuto nell'azienda per renderla + robusta - Utile d'esercizio Ottengo quindi gli investimenti netti in attesa di realizzo (= fabbisogno finanziario) - Fondo ammortamento: l'insieme delle quote dell'ammortamento accumulate nel tempo (sempre in dare c/economico) - Fondi vanno sempre in passivo - Ammortamenti e Accantonamenti sempre in dare nel c/economico - Le riserve non sono mai a c/economico - l'ammortamento è una delle voci + importanti dell' autofinanziamento perché è una ripartizione del costo nel tempo, se imputo l'ammortamento a economia aziendale Pagina 20 - "le azioni possono essere emesse sotto la pari?" MAI - "il prestito obbligazionale?" NON CHIEDE: - come avviene la scelta delle fonti di finanziamento? - posso fare autofinanziamento se ci sono dei margini - miscela ottimale tra debiti e capitale sociale qual è? Non c'è una risposta univoca, dipende da Quando finanzi un'azienda finanzi a sistema, non c'è correlazione diretta tra attivo e passivo1. Il rapporto tra debiti e equity (capitale di debiti e capitale proprio) è detto everage Dipende dalle condizioni in cui versa il mercato finanziario; se ne occupa il CFO2. La scelta tra cap. proprio e cap. di terzi comporta che se mi indebito troppo (quindi non riesco a rimborsare i debiti), perdo l'azienda. Quindi la terza regola ci dice che devo stare attento al rapporto di indebitamento, cercando di mantenere il rapporto di indebitamento a un livello di sicurezza che conosce solo l'amministratore, non c'è un valore preciso. La scelta del mix dipende dalla necessità di mantenere il ruolo ricoperto dal soggetto economico quini mantenere l'everage a un livello di sicurezza 3. Devi scegliere una forma tecnica delle fonti di finanziamento a seconda delle caratteristiche del fabbisogno finanziario. l'equity non si rimborsa mai, solo quando perdi l'impresa (postergato). Studia le caratteristiche dal fabbisogno, dividilo in 3 fasce: costante, variabile crescente, denaro caldo 4. La scelta delle fonti di finanziamento dipende dal rapporto tra il margine operativo netto e il ROI: rendimento del capitale investito netto; ciò messo a confronto con il costo medio dei debiti per vedere l'impatto sul ROE (rendimento equity). Metto insieme quanto rende tutta l'azienda con la mia propensione al rischio e l'impatto sul ROE - Fondi vanno sempre in passivo - Ammortamenti e Accantonamenti sempre in dare nel c/economico - Le riserve non sono mai a c/economico - l'ammortamento è una delle voci + importanti dell' autofinanziamento perché è una ripartizione del costo nel tempo, se imputo l'ammortamento a conto economico l'utile aumenta. È l'unico costo non monetario Quali sono le fonti di finanziamento ? Le fonti che vanno a finanziare l'insieme degli investimenti aziendali sono classificate: Capitale sociale: • d: costituito principalmente da: • Autofinanziamento: è il processo mediante il quale si soddisfa il fabbisogno finanziario senza ricorrere, o ricorrendo in misura minore, al cap. di credito o cap. sociale; ciò la porta a essere indipendente dal p.v. finanziario • Come si calcola l'autofinanziamento È una grandezza flusso poiché riferita a un arco temporale Obbligazioni (debiti della società verso i finanziatori)- Credito bancario: può essere a breve, medio o lungo termine- Credito mercantile: è il credito dei fornitori (dilatazioni di pagamento) che viene concesso senza particolari indagini e ha la caratteristica di essere molto elastico - Credito dei dipendenti: diretto e indiretto (es. TFR)- Metodo globale/stadi patrimoniali:→ Metodo analitico:→ economia aziendale Pagina 21 13 10% (40) => 30-40 3 LO Ris UTIATO ID foe : 20 _ 20, 05 RO dI Conuene invegrtaRmi / ASI. 104 economia aziendale Pagina 22 Le imprese sono legata indissolubilmente al profitto, legato indissolubilmente al rischio d'impresa (si indica con sigma) Per gli aziendalisti è un: • Istituto: vuol dire che l'azienda è un insieme di beni, persone, operazioni avvinte da un vincolo di complementarità, un organizzazione complessa costituita da + elementi. "complementarità" perché se l'azienda ha successo il valore del complesso aziendale vale di + della somma analitica delle singole parti che lo compongono (ciò è detto AVVIAMENTO), questo perché beni, persone e operazioni perdono la loro individualità e specificità per riconoscersi in qualcosa di + ampio che è l'azienda/una coordinazione produttiva. Questo valore emerge quando vendo l'azienda Economico: all'interno delle aziende si prendono decisioni economiche x adattare mezzi scarsi a finalità molteplici Duraturo: vuol dire che quando l'azienda viene fondata si pensa che perduri nel tempo (l'azienda+ vecchia sta in Giappone 1320 anni gestisce un albergo) Destinato a produrre utilità/benessere: il prodotto/utilità è tangibile, il servizio/benessere è intangibile. E' + complesso gestire un azienda di servizi perché necessitano di + persone (la complessità aziendale viene dalle persone) COME SONO COMPOSTE LE AZIENDE: L'azienda è un sistema all'interno di un macro-sistema più ampio, formato almeno da 3 subsistemi al suo interno SUBSISTEMA DEI BENI:1. I beni possono essere: Il proprietario del bene varia a seconda del bene preso in considerazione, ad esempio se mi rubano la macchina dalla targa posso dimostrare che è mia, se mi rubano il quaderno no. (Beni immobili , beni mobili registrati, beni comuni non registrati??) Il concetto di bene è statico (grandezza stock) Il bene per l'azienda costituisce il patrimonio aziendale è una massa eterogena di beni che io posso studiare sotto l'aspetto qualitativo tramite l'INVENTARIO: un documento riepilogativo dei beni aziendali descritti qualitativamente ad una certa data materiali (dotati di fisicità) • immateriali (sono beni intangibili, es. brevetti, software)• Ne esiste un secondo modello per descrizioni quantitative del patrimonio: - Fa sempre riferimento a una data (grandezza stock) - Si parte sempre dall'inventario qualitativo - Scelgo una moneta di conto (es. €) applico i criteri di valutazione per esprimere quantità fisiche in quantità monetarie così che si possano sommare Così ho lo STATO PATRIMONIALE economia aziendale Pagina 25 è la situazione che si verifica quando le passività sono maggiori delle attività (situazione di patologia) 2. SUBSISTEMA DELLE PERSONE: Attiene all'organizzazione aziendale, l'oggetto di studio sono le persone che fanno parte della gestione. Questo perché se parlo di organizzazione devo pensare all'elemento umano; che è quello che ne determina la complessità del sistema, perché lo rende instabile, portandolo al processo di entropia: decadimento del sistema. Il vero successo delle aziende dipende dal nostro cervello e dalla qualità dell'organizzazione, non dall'eccellenza delle macchine, motivo per cui le aziende vincenti sono quelle con modelli partecipativi, modelli in cui nelle decisioni aziendali c'è interazione/ partecipazione L'organizzazione è l'insieme di: 1. Attività aziendali coerenti con ciò che l'azienda vuole fare, con le sue finalità 2. Regole da rispettare per assicurare un ordinato funzionamento dei processi di decisione, esecuzione e controllo. Niente è a caso ,tutto è organizzato; questo xchè l'azienda deve essere efficace ed efficiente 3. Dei ruoli delle persone che fanno parte dell'organizzazione: il ruolo è il comportamento atteso della persona che si trova dentro l'organizzazione L'obbiettivo fondamentale dell'organizzazione è di affinare in maniera continua il funzionamento della struttura aziendale cercando di contenere e contrastare la naturale disgregazione cui tende ogni azienda. Ci sono 2 principi fondamentali che vengono rispettati e che sono alla base del processo ordinativo: SPECIALIZZAZIONE con cui vedo le competenze COORDINAMENTO FASI DEL PROCESSO ORGANIZZATIVO: Fissazione degli obbiettivi da raggiungere: gli obbiettivi possono essere generali o di settore. Un obbiettivo deve però sempre essere misurabile, e di conseguenza tracciabile, x rendere + semplice il controllo 1. I capi azienda hanno un team e si occupano solo di organizzazione, così da rendere efficace la struttura organizzativa Determinazione delle funzioni da svolgere per conseguire gli obbiettivi fissati: nascono le funzioni aziendali, che ci permettono di fare uno studio più analitico per capire di quale unità operativa si ha bisogno 2. Analizzo più approfonditamente le funzioni aziendali mediante il processo di scomposizione e ricomposizione delle funzioni3. individuo i ruoli organizzativi da assegnare alle persone Faccio ciò perchè le risorse sono finite, vanno ottimizzate in maniera efficace ed efficiente (= vincolo del bilancio) Formalizzazione dei ruoli: scrivo i contenuti dei compiti (task) nel MANSIONARIO 4. Coordinamento dei ruoli: per coordinarli definisco le linee di influenza tra i diversi ruoli, per farli parlare istituzionalmente tra loro. 5. Stabiliamo le procedure operative: precisano: come, cosa, dove, quando e chi deve effettuare determinati atti aziendali6. Creazione di un sistema informativo: è un sistema contabile. Il sistema informativo rileva le attività che facciamo ,le registra e fa dei report che servono a migliorare continuamente l'organizzazione aziendale. Il sistema informativo viene utilizzato per il cont rollo interno (internal audit); sistema in cui si cerca di rilevare tutto ciò che avviene all'interno dell'azienda, vede e analizza il processo di vendita per poter poi cambiare ciò che non ha funzionato 7. COM'E' LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA: Organigramma aziendale: rappresentazione grafica delle funzioni dei ruoli, delle funzioni e delle linee d'influenza attiene alla modalità di utilizzo delle risorse attiene alle capacità dell'azienda di raggiugere gli obbiettivi aziendali è un documento formalizzato curato dall'organizzazione aziendale, dove abbiano compiti, responsabilità e poteri per ogni ruolo individuato possono essere autoritarie/gerarchiche, oppure non autoritarie es. io lavoro nella finanza, chi produce può aver bisogno di alcuni concetti di finanza, prenderli dall'esterno mi costa di +, quindi l'organizzazione introduce una linea di influenza trasversale/non autoritaria, così da poter usufruire di quella competenza, uno ha le competenze, l'altro conosce il prodotto, si uniscono. Esempio lampante in ospedale ORGANO AMMINISTRATIVO dà potere all': economia aziendale Pagina 26 ORGANO AMMINISTRATIVO ORGANO ESECUTIVO dà potere all': produzione commerciale finanza personale amministrativa ognuno di essi ha un direttore 3. SUBSISTEMA DELLE OPERAZIONI: studio della gestione aziendale è il complesso delle operazioni svolte durante l'intera vita di un'azienda, ed è unitaria nel tempo L'azienda viene fondata al momento , io posso studiare la gestione solo uando essa fallisce o viene espulsa dal mercato Si fanno poi dei tagli infra annuali (trimestrali) nella gestione obbligatoria x società quotate in borsa perchè l'economia vive di informazioni può accadere che: si rivede quindi tutto ciò che si ha sbagliato, e si rivedono anche le previsioni di fine anno, per confermarle o aggiornarle si sta nel budget si è sforato il budget ciò nel FORECAST: un documento redatto in corso del periodo amministrativo per l'anno stesso che ci dice, con riferimento a previsioni dell'anno scorso: "stando ai risultati dobbiamo procedere così o aggiustare il tiro?". Mette insieme previsione iniziale con il consultivo FUNZIONI AZIENDALI: Henri Fayol dice che le funzioni aziendali si possono dividere in 2 raggruppamenti: FUNZIONI ESECUTIVE FUNZIONI DI MANAGEMENT Funzione di programmazione: sistema di decisioni che determina il comportamento aziendale • Funzione di controllo: *momento del controllo*• funzione di produzione: a capo c'è un direttore della produzione. • Si occupa dell'approvvigionamento delle materie prime, servizi, tutto ciò che serve alla produzione, applica una tecnologia All'inizio ci sarà una pianificazione strategica con dati sia qualitativi che quantitativi (con durata minima di 5 anni, ma dipende dal tipo di azienda), qui troviamo le idee strategiche; ho una vision e mission 1. Faccio poi il budget, documento con previsioni quantitative, con obbiettivi da raggiungere entro l'anno successivo (fa sempre parte del corredo previsionale) 2. La contabilità a fine anno fa il bilancio d'esercizio/ consultivo3. economia aziendale Pagina 27 Posso fotografare il risultato del conto finanziario in due momenti: Le entrate e le uscite possono essere classificate in base all'impatto che hanno sul patrimonio aziendale: 2. aziende di produzione: è un sistema di beni, persone e operazioni finalizzate a produrre beni e servizi che scambiano con il mercato, quindi c'è un prezzo remunerativo, cioè in grado di coprire gli oneri sostenuti per la produzione (costi) e mi dia u n margine di profitto = imprese (a ciò fanno riferimento i giuristi nell'art. 2555) Il gestore può essere Gli obbiettivi dell'impresa sono: Il profitto• Crescita/ sviluppo dimensionale• Sopravvivenza nel medio/ lungo periodo• Per studiare l'azienda utilizziamo uno studio sistemico Il PROFITTO si genera tramite l'acquisto di input produttivi (materie prime, servizi, personale) il gestore li mette insieme e trasforma/combina i fattori produttivi ottenendo prima dei semi lavorati e poi dei prodotti finiti che vend e sul mercato di riferimento (precedentemente identificato) nel momento in cui vendo i prodotti finiti sul mercato si genera un RICAVO (che misura la quota di mercato, che posso misurare in valore o quantità) I prodotti finiti sono quelli fatti dall'azienda stessa, le merci/beni vengono acquistate dai fornitori e rivendute senza app ortare alcuna modifica Ex ante in sede previsionale: nel bilancio di previsione deve essere necessariamente in pareggio finanziario (entrate=uscite) Ex post in sede consuntiva: in cui non è e detto si verifichi ciò che ho previsto, c'è spesso un avanzo o disavanzo l'obbiettivo fondamentale è che l'azienda sia: Quelle che hanno un impatto modificativo (lo aumentano o diminuiscono) sono dette ENTRATE O USCITE EFFETTIVE→ Es. se ho lo stesso immobile e lo vendo a 150 avrò una plusvalenza; sotto il profilo finanziario entra in cassa 150, di cui 50 hanno impatto modificativo Quelle che ne modificano solo la composizione qualitativa sono dette ENTRATE O USCITE X MOVIMENTO CAPITALE→ Es. io ho un bene nella mia contabilità a 100 e lo vendo a 100; a me entreranno dei soldi ma non avranno impatto modificativo, cambierà solo la composizione qualitativa del patrimonio (da immobili a soldi) Se spese+oneri=rendite proventi PAREGGIO economico Se spese+oneri rendite proventi DISAVANZO economico Se spese+oneri rendite proventi AVANZO economico è buona prassi che ci sia in sede previsionale Efficace: capacità dell'azienda di raggiungere gli obbiettivi x cui è stata costituita• Rispetti i criteri di economicità: che attenga all'equilibrio generale dell'azienda, cioè il pareggio finanziario ed economico • Efficiente: attiene alla modalità di utilizzo degli input/ fattori produttivi• il proprietario: imprenditore non proprietario: si affida a un gruppo di management l'azienda viene vista come un sub-insieme composto da beni, persone e operazioni gestiti dal gestore, inserito in un sistema più ampio che è l'ambiente BENI PERSONE OPERAZIONI ALTRE Istituzioni interessate MERCATO DI SBOCCO (=clienti) MERCATO APPROVVIGIONAMENTO (=fornitori) STATO (=tassazioni) MERCATO FINANZIARIO (=banche/ assicurazioni) MERCATO DEL LAVORO (=dipendenti) Acquisto di fattori produttivi Trasformazione dei fattori produttivi Vendita dei fattori produttivi ricavo dal ricavo detraggo Il margine (il di +) che l'impresa ottiene con l'attività di vendere prodotti e servizi sul mercato e l'acquisizione di fattori produttivi dal mercato (= plus ci sono quindi una serie di interazioni tra l'impresa e l'ambiente, e per studiare il fenomeno dell'impresa dobbiamo capire il contesto In ogni contesto di riferimento è sempre presente un'autorità di vigilanza, fondamentale per il corretto funzionamento dell'economia. Questi enti, le leggi, i regolamenti ecc. si ispirano al MODELLO DI CONCORRENZA PERFETTA È una forma di mercato ideale in cui tutti sono perfettamente informati e tra l'impresa e il cliente si crea un prezzo di equilibrio: il minimo che qualcuno può pagare Per questo ad esempio è stato introdotto l'anti-trust (per tutelare la concorrenza) economia aziendale Pagina 30 Il margine (il di +) che l'impresa ottiene con l'attività di vendere prodotti e servizi sul mercato e l'acquisizione di fattori produttivi dal mercato (= plus lavoro Marxiano) l'imprenditore al tempo definisce la struttura produttiva che deve essere dimensionata in modo corretto (investimento pluriennale) devo individuare la dimensione minima dell'impianto, adatta alla quantità di prodotti che penso di vendere sul mercato devo calcolare quindi una quota di ammortamento della struttura produttiva Es. se devo produrre 100 scarpe non faccio una struttura per 1.000 devo avere la capacità di produzione installata ma il MOL non è il profitto, manca un impianto di produzione Per rendere il modello + vicino alla realtà manca la variabile temporale: IL TEMPO Nelle aziende abbiamo dei tipi di dinamiche temporali: TEMPO ECONOMICO TECNICO: è il tempo collegato alla tecnologia produttiva applicata. Es. per fare un'autovettura prima ci volevano 40 gg, oggi 3gg perché la tecnologia è avanzata. 1. Da qui nasce però un problema: la gestione dei magazzini per le materie prime, semilavorati e prodotti finiti TEMPO ECONOMICO FINANZIARIO: al tempo t0 fondo l'impresa creando la struttura produttiva e assumendo qualcuno (ogni mese pagherò lo stipendio). Ottengo le materie prime, inizio a produrre per avere i prodotti finiti e venderli 2. Ma ho un problema: la gestione dei crediti verso i clienti (=posticipazione dei miei ricavi); nasce il rischio di contro-parte, poiché il cliente potrebbe non pagare. Da ciò nasce un secondo problema: la gestione dei debiti verso i fornitori, perchè dato che i clienti mi pagano lentamente altrettanto io cercherò di pagare lentamente i miei fornitori; cercano di compensarsi AMMORTAMENTO: è la quota di costo legata a un fattore produttivo che dura per + esercizi/ pluriennale secondo la vita utile del bene e il grado di competenza economica Le aziende vorrebbero i magazzini al minimo poiché la loro gestione è un problema (es. scadenza di alcun prodotti), ciò nonostante non deve perdere la sua funzionalità come è possibile ciò Ad esempio con la tecnica giapponese del "just in time": produco quando serve. In tal modo ho una riduzione enorme delle scorte di magazzino (quindi anche del rischio), e ne beneficia il profitto Impianto di produzione 3 magazzini Crediti v/clienti (al netto dei debiti) CAPITALE INVESTITO (CI) CAPITALE INVESTITO NETTO (CIN) da ciò io ottengo i RICAVI Saldo della gestione crediti-debiti di gestione Risultato della mia gestione+: utile -: perdita = oneri tasso interessi economia aziendale Pagina 31 Io posso calcolare il tasso di rendimento del capitale investito: ROI "return to investment"= Posso calcolare anche il tasso di rendimento di ciò che ho investito io: ROE "return to equity"= Posso calcolare il costo medio di indebitamento finanziario: i= Il capitale investito netto dal p.v. finanziario genera un fabbisogno finanziario che viene coperto con il capitale proprio "equity" o i debiti finanziari "debts" Margine operativo netto (MON) Capitale investito netto (CIN) Risultato netto equity Oneri finanziari debiti ROI• ROE• i• Sono i primi 3 indicatori da prendere in considerazione per confrontarsi velocemente con il mercato dal p.v. di spazio (con altre aziende concorrenti sul mercato) e tempo (relativo a differenti periodi temporali) l'impresa svolge un'attività attraverso un ciclo operativo x giungere a un profitto in condizioni di equilibrio economico il margine di profitto è congruo quando il ROE ha un determinato valore (è relativo, non c'è una misura oggettiva) CHI SONO I SOGGETTI CHE GESTISCONO L'IMPRESA? I soggetti che gestiscono le imprese sono di 2 tipi: SOGGETTO GIURIDICO: "la persona o gruppo o l'ente nel cui nome l'azienda è esercitata a cui fanno capo i diritti e gli obblighi derivanti dalla costituzione e dal funzionamento aziendale" In Italia chi può esserlo? PERSONA FISICA: la quale possiede • Capacità giuridica: astratta idoneità ad essere titolare di diritti e doveri, posseduta dal nascituro Capacità di agire: capacità di istituire, modificare e estinguere rapporti giuridici tra soggetti, posseduta per presunzione al compimento di 18 anni Ci sono delle eccezioni: l'impresa sta in equilibrio economico se il flusso dei ricavi remunera il costo dei fattori produttivi in posizione contrattuale (sono ad esempio i servizi, materie prime, personale ecc.; la loro caratteristica è che la loro remunerazione è certa, fissa e prioritaria) e lascia un congruo margine al fattore produttivo in posizione residuale (che sarebbe il capitale proprio; la sua remunerazione è variabile, incerta e successiva, infatti il profitto cambia di anno in anno) es. capitale proprio cioè l'equity I costi non sono tutti uguali tra loro; i costi delle materie prime, servizi, personale sono simili tra loro in quanto generano un'uscita finanziaria, da essi si distingue l'ammortamento in quanto corrisponde all'imputazione di una quota di costo, legata a un processo di investimento, al conto economico, e non genera uscite finanziarie l'ammortamento della struttura produttiva serve dunque x calcolare in modo corretto il risultato netto, se io non lo prendessi in considerazione nel mio conto economico avrei un risultato netto maggiore (che genera + aspettative) Il minore può essere soggetto giuridico di un'azienda e agire per il tramite di un tutore (il quale, per alcuni atti, ha bisogno del consenso del giudice tutelare) minori emancipati: minori che hanno contratto matrimonio e possono compiere atti di normale amministrazione con l'autorizzazione di un tutore - Interdetti: persona maggiorenne o minore emancipato che si trova in uno stato abituale di infermità mentale che li rende incapaci di provvedere ai proprio interessi - Inabilitato: maggiorenne infermo di mente, il cui stato non è così - economia aziendale Pagina 32 Si occupa della visione generale e non del particolare Nelle piccole aziende (= aziende familiari) il soggetto economico coincide con il proprietario Per essere soggetto economico si devono possedere 3 REQUISITI: Avere la volontà di governare1) Avere le competenze in tema di management: programmazione, organizzazione, controllo e leadership2) Disporre della maggioranza dei voti, per imporre la propria volontà nelle assemblee dei soci3) Controlla il funzionamento e il comportamento dell'organizzazione aziendale imponendo con autorità e influenza non autoritaria una gerarchia di: • Obiettivi Decisioni Organi Comandi Il soggetto economico è perciò l'unità centrale di direzione e controllo del sistema aziendale Nelle società a base ristretta:→ All'interno dell'assemblea di una società ristretta si individua un SOGGETTO CAPACE, competente e disponibile, il socio + capace di tutti (il soggetto economico) Nelle società a base allargata:→ Essendoci più soci è complesso individuare il + capace quindi si cerca sul mercato dei manager affidandosi agli "head hunters" Assemblea ordinaria: adotta le decisioni + importanti. Nomina gli amministratori, revisori e approva il bilancio Assemblea straordinaria: delibera cose di altro tipo CON RIFERIMENTO ALLE S.P.A.:→ Nel caso particolare delle S.p.A. il soggetto economico è legittimato dall'assemblea degli azionisti Nelle società per azioni i soci si riuniscono in 2 assemblee a seconda del caso A questo punto la decisione è deliberata e ho nominato il soggetto economico Si compone di 2 momenti : Quorum costitutivo: se è rappresentata dal 50%+ 1 del capitale sociale Una volta che l'assemblea è costituita abbiamo il Quorum deliberativo: decide se la delibera è valida o - Orienta la sua guida e la regola adeguatamente in modo che siano conseguite le finalità prestabilite, cercando di ovviare all' "inerzia manageriale": tendenza dei dirigenti a rimanere prigionieri della loro formula di successo che nel passato ha consentito loro di raggiungere traguardi economici a causa dell'autocompiacimento che genere miopia rispetto all'evoluzione dell'ambiente interno e sterno all'azienda È l'unico modo x capire le decisioni che prende la società perché posso decriptare le decisioni che sono state prese in passato Nell'assemblea entra solo chi possiede azioni e il voto conta in base alle azioni che si posseggono (quanto si ha investito nell'azienda), non è una democrazia Le S.p.A. sono distinte in base: Al tipo di attività svolta: in Europa sono codificate con un n° statistico per il settore di riferimento; ce ne sono alcune ordinarie e altre + particolari (es. banche e assicurazioni) 1. Possesso di licenze: non tutte ne hanno bisogno2. Dimensione e complessità: valore dei ricavi, numero di dipendenti, totale attività e passività del bilancio ecc.3. ASSETTO PROPRIETARIO: il capitale sociale (= patrimonio) delle S.p.A. è diviso per azioni. Se io sono un'azionista all'interno dell'azienda sarò il soggetto legittimato se avrò il controllo sull'assemblea ordinaria. Si possono quindi verificare diversi casi: 4. In ITALIA sono molto rari i casi di soci con meno del 50%+1 del capitale; se troviamo il contrario è solo apparente: alcuni s oci si riunisco per l'assemblea così da avere la maggioranza Il 100% delle azioni è in mano a una persona che possiede il controllo totalitario: S.p.A. unipersonale→ Le azioni sono divise tra i soci: i problemi in questo caso nascono nel momento in cui i soci non si trovano d'accordo, di conseguenza inizia a essere rilevante la percentuale di azioni che si detengono: → 50%+ 1: colui che la possiede ha azione ha il controllo di maggioranza assolutaa) 50%+ 1 ma la + alta: il socio possiede la maggioranza relativa; es. ha il 30%, ma il restante 70% o è frammentato tra i soci, oppure sono stati emesse azioni a voto limitato e di conseguenza ha il controllo b) 50%+ 1: minoranzac) Vari soci, alcuni con quote significative ( 10%)d) Alcuni soci che, riuniti in un patto parasociale, controllano la maggioranza dell'assembleae) Nessun azionista possiede una % significativa poiché il capitale è troppo polverizzato: è l'esempio delle imprese mature (es. Apple) in cui si assiste alla traslazione del controllo dalla proprietà al manager f) Le azioni, cioè titoli rappresentativi della società (alcuni quotate sul mercato), possono essere: ORDINARIE (ORD.): hanno tutti i diritti incorporati nel titolo, dette azione piena→ Con VOTO LIMITATO: sono dette azioni di risparmio ed è uno strumento finanziario partecipativo; hanno tutti i diritti tranne quello di voto nell'assemblea ordinaria (in compenso hanno un dividendo maggiore) → Hanno il limite del 50% I GRUPPI SOCIETARI: economia aziendale Pagina 35 Posso avere il controllo di una S.p.A. anche senza investimenti diretti nel capitale ma in modo indiretto tramite la costituz ione di gruppi societari ESEMPIO. "perché l'impresa è esercitata in forma di gruppo?" Ricordiamo che gli obbiettivi dell'impresa sono: fare profitto, crescere per aumentare il potere sociale e sopravvivere sul lungo termine Secondo questo principio io applico strategie di sviluppo misurate in base a 3 parametri: Che possono essere: INTERNE nelle sue dimensioni aziendali → ESTERNE per acquisizione di altre entità esistenti (necessita di ingenti risorse finanziarie ma è + veloce e ho già delle conoscenze sull'ambiente) mediante processi di M&A "merger & acquisition" → Possono essere di 2 tipi: Sono la max espressione del capitalismo moderno che si caratterizza per la presenza di tanti soggetti giuridici distinti sottoposti alla direzione unitaria dell'unico soggetto economico che li coordina siamo una H S.p.A. "società holding" (colei che propone gli investimenti) che nel corso degli anni ha fatto 3 investimenti diretti del capitale sociale di altre società: 1) A S.p.A. 80% 2) B S.p.A. 40% 3) C S.p.a. 100% Ipotizziamo che: 4) A investa al 60% nella società Z S.p.A. 5) C investa al 55% nella X S.p.A. 6) Z investa al 50% in P S.p.A. la società H ha il controllo indiretto sulle due H ha investito l'80% del 60% in Z S.p.A. Abbiamo quindi tanti soggetti giuridici distinti (tanti quanti ne vediamo). Dato che sono distinti ogni società farà un proprio bilancio d'esercizio detto BILANCIO SEPARATO Ma essendoci un unico soggetto economico la Holding farà un bilancio di gruppo detto BILANCIO CONSOLIDATO Il gruppo attua lo sviluppo dimensionale, così che l'impresa sia in grado di gestire meglio i rischi assumendone dosi e avere un rendimento più alto possibile Ricavi Investimenti Dipendenti Conservative: è tradizionale, mono settoriale; l'impresa propone investimenti in altre entità appartenenti allo stesso settore che già ricopre, vuole solo aumentare la mia presenza > Quelle + importanti sono: sviluppo verticale: l'impresa X crea o acquista le aziende che sono direttamente connesse con la propria attività, così da controllare gli approvvigionamenti e le vendite; es. Ikea compra società che producono legno così da ridurre il rischio per la mancanza di materie prime a monte, e a valle vengono fronteggiato i rischi legati al mercato di sbocco Per acquisire le aziende c'è però una quota di mercato che non può essere superata, imposta dall'anti trust alla quale si deve chiedere l'autorizzazione per evitare di concentrare le cose in mano ad una sola persona La Holding, capogruppo può essere: Pura: quando svolge soltanto attività finanziaria e non operativa; nel patrimonio solo voci di natura finanziaria→ Mista: svolge attività finanziaria + attività operativa di una normale azienda industriale; nel patrimonio ci sono entrambe le voci→ I GRUPPI SOCIETARI: Talvolta l'impresa ne controlla un'altra senza alcun investimento, ciò è definito influenza dominante: ho accordi commerciali per cui la nostra holding ci dice che si compra la produzione e offre la tecnologia produttiva. Succede solo per particolari vincoli contrattuali economia aziendale Pagina 36 Di diversificazione: si entra in contesti diversi rispetto alla propria attività tradizionale• Possono essere: l'azienda + diversificata è la Samsung legno così da ridurre il rischio per la mancanza di materie prime a monte, e a valle vengono fronteggiato i rischi legati al mercato di sbocco Sviluppo orizzontale: tipico dei mercati maturi in cui H è già famosa, l'impresa H acquista imprese che producono lo stesso bene per conquistare alte quote di mercato che possono creare situazioni di monopolio. La società utilizzerà + marchi; es. la Fiat acquista la lancia e la Ferrari per aumentare la presenza/quota sul mercato Conglomerale: max grado della diversificazione, ci sono mercati che non hanno alcuna affinità di mercato e tecnologia produttiva, con l'obiettivo di diversificare il rischio d'impresa in modo merceologico Laterale: pur diversificando c'è un' affinità di mercato o tecnologia produttiva; es. produco carta da parati e carta da imballaggi Geografica: si occupa della collocazione dei prodotti su aree di mercati diversi per sfruttare i vari andamenti economici che si verificano diversamente nei vari contesti geografici. Può essere: nazionale in cui ad esempio produco in Italia multinazionale in cui ho stabilimenti produttivi all'estero "QUAL'E' IL CRITERIO DI SCELTA IN AZIENDA?" Per capire il criterio di scelta aziendale ci aiutano i GIUDIZI DI ECONOMICITA': sono i criteri guida che ci consentono di prendere decisioni in materia di istituzione (ex novo), modificazione/ affinamento (in fieri) o estinzione di una certa iniziativa economica Essi si dividono in base all'ambito: Aziendale: in cui si parlerà di economicità aziendale; considero l'azienda da sola "stand alone" senza tener conto di eventuali rapporti esistenti • Un'impresa risponde al requisito di economicità aziendale (stand alone) quando sono verificati 2 parametri per meritarsi la fiducia del mercato economico: EQUILIBRIO ECONOMICO: che si verifica quando il flusso dei ricavi è pari alla remunerazione dei costi dei fattori produttivi in posizione contrattuale (con remunerazione certa, fissa e prioritaria) + congrua remunerazione del fattore produttivo in posizione residuale (incerta, variabile e successiva) 1. tale condizione è definita "a tendere" perchè non la devo realizzare immediatamente ma nel medio/ lungo periodo xchè c'è uno sfasamento temporale tra i ricavi e i costi Fase di introduzione del prodotto: introduco il mio nuovo prodotto e ho un lento aumento delle vendite. Es. Gatorade fu introdotto nelle palestre così da avere un pubblico già selezionato 1. Sviluppo: fase in cui i ricavi crescono a un tasso elevato2. Maturità: con il tempo il prodotto perderà la sua attrazione ma le vendite continueranno ad aumentare anche se con un tasso più basso 3. Saturazione: le vendite si stabilizzano4. Declino: le vendite calano. Per posticipare queste 2 fasi si attuano nuove campagne pubblicitarie, promozioni o cambi di packaging 5. Dovuto a: Utilizzo di tecnologie che richiedono tempi relativamente lunghi e comportano notevoli investimenti i) Caratteristiche del ciclo di vita del prodottoii) l'equilibrio economico tende a perdersi con il passare del tempo a seconda della: Struttura del mercato: • + competitivo: il modello + estremo è quello di concorrenza perfetta→ - competitivo: ho l'oligopolio, non si considera il caso estremo del monopolio → economia aziendale Pagina 37 L'impresa è composta da innumerevoli oggetti di costo, che possono essere semplici (es. prodotti), intermedi o complessi (l'i ntera azienda è il + complesso), essi vengono classificati in base a: Modalità di imputazione agli oggetti di costo: • break even point: I totali dei costi si incontrano con il totale dei ricavi nel punto qx (punto del break even point) Se l'impresa effettua nuovi investimenti aumentano i costi fissi (ipotizziamo i costi variabili rimangono uguali), il break even point si sposterà a destra, quindi aumenta il rischio e l'area delle perdite quindi più è vicino all'origine + è alto il profitto Comportamento al variare del volume dell'attività aziendale:• Costi fissi: non variano quindi sono + rischiosi perché modificabili con difficoltà es. impianti, macchinari ecc → Costi variabili: variano e quindi sono - rischiosi→ Costi diretti/speciali: sono costi imputati direttamente all'oggetto di costo e lo si può trovare solo associato ad esso; non c'è soggettività → Es. energia elettrica consumata che può essere obbiettivamente misurabile con il contatore Costi indiretti/comuni: sono costi che si manifestano e fanno riferimento a + produzioni; sono imputati indirettamente ai vari oggetti di costo mediante stime, sono + soggettive → Es. un'azienda è articolata nel reparto A e B e vuole ripartire i suoi costi in modo distinto tra i due reparti; avremo una situazione di questo tipo: Reparto A Lavoro industriale Materie Energia personale 80 800 50 80 Costi complessivi 1210 Reparto B Lavoro industriale Materie Energia personale 20 1000 10 20 Costi complessivi 1090 è un punto di equilibrio in cui c'è il pareggio tra ricavi e costi, ma non c'è equilibrio economico perché non c'è il congruo margine per la remunerazione del fattore produttivo in posizione residuale economia aziendale Pagina 40 L'EFFICACIA: Un'azienda innanzitutto deve essere efficace: l'efficacia attiene alla capacità dell'azienda di raggiungere gli obiettivi, è + qualitativo Clark ha studiato approfonditamente i costi aziendali e identifica e studia tre tipi di costi: Beta: i costi fissi1. Alfa: i costi variabili proporzionali2. Gamma: i costi variabili più proporzionali3. Quantità che produciamo Costi beta Costi alfa Costi gamma Costi totali Costi medi unitari Costi suppletivi/ marginali 0 10 0 0 10 0 0 1 10 1 2 13 13 +3 2 10 2 6 18 9 +5 3 10 3 11 24 8 +6 4 10 4 18 32 8 +8 5 10 5 35 50 10 +18 Per studiare i costi li divide per le quantità prodotte: : se i costi fissi sono elevati devo produrre molto, così da poterli ripartire su un grande n° di prodotti1. 2. l'incidenza sul costo medio è crescente3. la produttività economica è rispettivamente decrescente l'incidenza sul costo medio è decrescente La produttività economica è rispettivamente crescente l'incidenza sul costo medio è k La produttività economica è rispettivamente k Il controllo dei costi: Il controllo dei costi, di cui si occupa il controller, può essere effettuato a vari livelli: Oggetto specifico: si utilizzano le configurazioni di costo1. Sub-sistemi aziendali: si utilizza il direct costing2. Intero sistema aziendale: si parla del conto economico a costo del venduto3. CONFIGURAZIONI DI COSTO: sono una somma dei costi dei fattori produttivi, usata per trarre info utili per la gestione aziendale; quelle + usate sono: 1. DIRECT COSTING: ci consente ad esempio di calcolare i costi di uno specifico reparto dell'azienda tramite l'uso di un conto economico parziale (in questo caso del reparto) 2. il quale fornisce info sull'andamento economico, finanziario e contabile dell'azienda Costo economico tecnico = costo primo = costo di produzione = costo complessivo = Costo materie prime + costo lavoro industriale direttamente + oneri accessori imputabile d'acquisto La configurazione è utile per controllare l'efficienza del lavoro industriale e l'utilizzo della materie prime Costo primo + quota di oneri industriali indiretti + altri costi industriali (es. ammort.) diretti La configurazione è utile per la valutazione delle rimanenze e controllare l'efficienza della produzione tramite un processo di progressivo addensamento dei costi Costo di produzione + oneri indiretti amministrativi, spese generali La configurazione è utile per controllare l'efficienza della gestione complessiva Costo complessivo + quota di oneri figurativi legati alla congrua remunerazione È la configurazione + ampia, utile per calcolare i prezzi minimi di vendita dei prodotti REPARTO A REPARTO B ricavi 1000 2000 Costi diretti variabili 100 100 Primo margine 900 1.800 economia aziendale Pagina 41 CONTROLLO DEI COSTI A LIVELLO DI SISTEMA AZIENDALE: il controllo può essere effettuato con un conto economico a forma scalare che parte dai ricavi: 3. GESTIONE MONETARIA, ECONOMICA, FINANZIARIA DELL'AZIENDA: La gestione è il sistema delle azioni svolte durante la vita dell'azienda Si distingue in: A B ricavi 1000 2000 Costi diretti variabili 100 100 Primo margine 900 1.800 Costi diretti fissi 200 200 Margine di contribuzione specifico ai costi di produzione indiretti 700 1.600 Qui termina il direct costing e l'obbiettività; si ferma a contrapporre i ricavi ai costi diretti fissi e variabili Se si volesse far riferimento sia ai costi diretti che indiretti si perviene al costo pieno o "full costing", il quale, al contrario del direct costing, è basato su ipotesi soggettive Ricavi Costo del venduto Risultato lordo industriale Costi di ricerca e sviluppo Costi amministrativi Costi commerciali Risultato operativo Oneri finanziari Proventi finanziari Risultato della gestione ordinaria Oneri straordinari Proventi straordinari Risultato ante imposte imposte Risultato netto Il costo del venduto è determinato dall'insieme dei costi legati al bene che ho venduto: Rimanenze iniziali di mat. 1°, semilavorati e prodotti finiti Costo delle mat. 1°, semilavorati e p.f. acquistati nel periodo di riferimento Costo del lavoro dipendente industriale Costo ammortamenti deli impianti industriali Rimanenze finali Gestione monetaria: sistema delle entrate e uscite di cassa/banca relative alle operazioni di gestione • Gestione finanziaria: sistema delle operazioni volte a reperire e rimborsare il cap. sociale e cap. credito necessari x finanziare gli investimenti aziendali • Gestione economica: sistema dei costi e ricavi• Si affronta a questo punto i problema della copertura del fabbisogno finanziario: Il fabbisogno finanziario è sempre riferito ad un certo momento Rappresenta il bisogno di denaro per fronteggiare gli investimenti richiesti dalla gestione Sono gli investimenti finanziati con il cap. dei soci (compresa la riserva da sovrapprezzo azioni) e con il cap. di credito Ci sono 2 modalità per calcolare il fabbisogno finanziario: Metodo analitico: *spiegato prima*→ Metodo sintetico: utilizzo lo stato patrimoniale riferito alla data in cui si vuole calcolare il fabbisogno finanziario e da esso prendo la situazione contabile in attivo → Da essi detraggo: Da essa detraggo: - la liquidazione in cassa e banca (sono investimenti già realizzati) e ottengo gli investimenti in attesa di realizzo - Fondi di rettifica: i + imp. fondi ammortamento e fondi svalutazione crediti) - Riserve: tecnicamente è detta redenzione di utili: è una riserva proveniente dagli utili dell'anno precedente che non ho distribuito ma trattenuto nell'azienda per renderla + robusta - Utile d'esercizio Ottengo quindi gli investimenti netti in attesa di realizzo (= fabbisogno finanziario) - Fondo ammortamento: l'insieme delle quote dell'ammortamento accumulate nel tempo - Fondi vanno sempre in passivo - Ammortamenti e Accantonamenti sempre in dare nel c/economico economia aziendale Pagina 42
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