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Giovanni Pascoli: La Poesia e la Vita, Appunti di Italiano

Biografia e analisi poetica di giovanni pascoli, noto scrittore e poeta italiano. Esploriamo la sua infanzia troncata, gli studi interrotti e la sua dedizione alla poesia, con un focus particolare sui suoi opere, tra cui 'myricae', 'poemetti', 'canti di castelvecchio' e 'poemi conviviali'. Viveremo con lui la tematica del 'nido', il ricordo della infanzia, l'attenzione per il dettaglio e l'impegno civile.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 12/04/2024

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6 documenti

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Scarica Giovanni Pascoli: La Poesia e la Vita e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! PASCOLI Giovanni Pascoli nasce a San Mauro, in Romagna, nel 1855, e trascorre un’infanzia serena finchè il 10 agosto 1867 viene ucciso suo padre per mano di sconosciuti. Prosegue gli studi e successivamente muoiono la sorella e i fratelli Giacomo e Luigi. Le difficoltà economiche lo costringono a lasciare gli studi e, coinvolto in una manifestazione sovversiva, viene arrestato. Esce dal carcere grazie a Carducci, suo insegnante, e nel 1882 si laurea. Nel 1884 ottiene un incarico di insegnamento a Massa, dove può riunire con sé le sorelle Ida e Maria, così da ricostruire il nido. Il nido però diventa un’esperienza totalizzante, impedendo ai 3 fratelli di avere una vita sentimentale. Il nido diventa allora una gabbia: quando Giovanni tenta di instaurare una relazione con una donna, viene bloccato dalla gelosia della sorella Maria. La sorella Ida cerca di uscire dal nido e, il suo matrimonio del 1895, viene vissuto da Pascoli come un tradimento. Successivamente, Pascoli tenta una relazione segreta con una donna, ma di nuovo tutto viene mandato all’aria per le gelosie di Maria. In questo periodo si sviluppa la poesia incentrata sul culto dei morti e sul lutto. Muore a Bologna nel 1912. OPERE DI GIOVANNI PASCOLI  Myricae (nove edizioni dal 1891 al 1911): il titolo è tratto da un verso di Virgilio (arbusta iuvant humilesque myricae, mi piacciono gli arbusti e le umili tamerici), richiamando con il nome di una semplice pianta la poetica degli oggetti. La poesia è semplice, fatta di paesaggi di campagna, di piccole cose. La natura è il simbolo di qualcosa di più profondo e viene descritta sempre con intenti metaforici. Il titolo inoltre allude alla brevità dei componimenti e al linguaggio semplice. Le tematiche sono principalmente il nido, i paesaggi campestri, il tema funebre. La raccolta è dedicata alla memoria del padre.  Poemetti (1897, 1900, 1904) e Nuovi Poemetti (1908): si tratta di componimenti più impegnativi, emergono personaggi della vita contadina a cui bisogna ispirarsi. La campagna infatti è promotrice di uno stile di vita semplice e ricco di valori positivi. Inoltre, il mondo contadino, chiuso e protetto, rimanda alla tematica del nido.  Canti di Castelvecchio (1903): sono dedicati alla memoria della madre. I componimenti sono incentrati sulle cose semplici, ma sono più lunghi e complessi. Il simbolismo è più accentuato, il tema funebre è più ossessivo e la tematica del nido è più complessa. La morte è fonte di angoscia, tuttavia i morti sono presenze che proteggono il nido. Compaiono anche l’amore e l’eros, esperienze che però sono negate al poeta.  Poemi conviviali (1904-1905): Raccolta di 16 poemetti di argomenti più elevati. I testi sono incentrati su personaggi storici come Alessandro Magno o mitologici come Ulisse. Pascoli inserisce tali figure nel clima del decadentismo e della crisi del positivismo. Questi non sono i vincitori ma si presentano antieroi consumati dalla sfiducia verso se stessi e l’essere umano. L’antichità per Pascoli è un luogo dove custodire il proprio dovere. E’ un mondo perduto che sembra vivere nella memoria delle sofferenze dell’uomo. FANCIULLLINO Il Fanciullino è il più importante saggio di teoria poetica di Giovanni Pascoli. E’ composto da venti capitoli e secondo il poeta dentro di noi esiste un fanciullino, un bambino che rimane così com’è anche quando cresciamo e diventiamo adulti. Il fanciullino continua a comunicare emozioni e sensazioni con la stessa voce, ma quando cresciamo non lo ascoltiamo, in quanto siamo impegnati con i problemi che dobbiamo affrontare quotidianamente. Solo il poeta riesce ad ascoltare la voce del fanciullino, il quale vede tutto come nuovo e meraviglioso e viene affascinato da avventure ed eroi. Questo bambino che non cresce mai è presente in tutti gli esseri umani e in ognuno di noi ride, sogna, si meraviglia, prova entusiasmo e curiosità. TEMI:NIDO
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