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Rousseau: Vita e Opere - Discorsi su Scienze, Arti e Disuguaglianza, Schemi e mappe concettuali di Filosofia

Biografia di Jean-Jacques Rousseau, dalla sua nascita a Ginevra fino alla pubblicazione del Contratto Sociale. Incluso il Discorso sulle Scienze e sulle Arti e il Discorso sull'Origine e i Fondamenti della Disuguaglianza tra gli uomini. Rousseau critica l'influenza negativa delle scienze e delle arti sulla società, esplorando la natura umana e l'origine della disuguaglianza.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

Caricato il 16/06/2022

Mariarizzi33
Mariarizzi33 🇮🇹

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8 documenti

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Scarica Rousseau: Vita e Opere - Discorsi su Scienze, Arti e Disuguaglianza e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Filosofia solo su Docsity! ROUSSEAU (1712-1778) LA VITA E LE OPERE 1712 Rousseau nasce a Ginevra 1722 muore il padre di Rousseau che viene affidato ad un pastore presso il quale apprezza l'incanto della campagna e si dedica agli studi, 1725 presto interrotti per la necessità di lavorare a Ginevra come scrivano e apprendista incisore. In seguito a dei maltrattamenti, decise di andarsene da Ginevra e quando al suo ritorno trovo le mura della città chiuse, decise di dare inizio alla sua vita errabonda. 1728 Ad Annecy trovò rifugio presso una vedova svizzera di nome Madame de Warens dalla quale fu inviato a Torino per abbracciare la religione cattolica. De Warens gli fu amica, madre e amante e con lei attraversò un periodo in cui potè studiare le scienze immerso nella natura e nell'amore. 1740 dopo la fine del rapporto con de Warens, Rousseau si trasferisce a Lione dove farà l'insegnante privato presso le famiglie nobili oltre a lavorare come precettore dei figli di un magistrato fratello di Codillac 1743 è a Venezia come segretario dell'ambasciatore francese della città 1744-1749 si dedicherà alla musica e al teatro, infatti redigerà per incarico di Diderot, alcuni articoli musicali per l'Enciclopedia 1745 inizia una relazione la una giovane incolta di nome Therese Levasseur, dalla quale avrà 5 figli che abbandoneranno all'ospizio perchè d'intralcio e per la teoria platonica dell'educazione della prole per opera dello Stato. 1750 scrive il Discorso sulle scienze e le arti per un concorso che vince 1754 torna a Ginevra e si riconverte al calvinismo In Savoia ritrova la de Warens caduta in miseria 1755 scrive il Discorso sull'origine e i fondamenti della disuguaglianza tra gli uomini per un altro concorso che non vince 1762 pubblica il Contratto Sociale al quale lavorò a Montmorency presso Madame d'Epinay e il maresciallo di Luxembourg. Nello stesso anno esce anche l'Emilio 1758-1762 si sommano le aspre reazioni suscitate dai suoi scritti che vengono condannati e bruciati. Inizialmente partendo dall'Emilio che viene considerato dall'arcivescovo di Parigi contenente una dottrina abominevole atta a distruggere i fondamenti della fede cristiana e a far ribellare i sudditi contro l'autorità del loro sovrano. Rousseau risponde con una Lettera a Christophe, attaccando il cattolicesimo e sperano di trovare appoggio da parte dei calvinisti. Deluso dal divieto di stampa della lettera, rinuncia alla cittadinanza ginevrina. 1762 trasferitosi in Svizzera, si accorge che la progressiva ostilità arrivava da tutte le parti, anche dai calvinisti. Perfino da Voltaire, che scriverà in un libello anonimo di Rousseau come amico infido, un marito infame e padre snaturato. Odiato, solo, assalito pure a casa, accetta nel 1766 l'asilo offertogli da Hume in Inghilterra. Ma ormai psicologicamente instabile, accusa Hume di cospirazione e decide di tornare in Francia come vagabondo. 1768 sposa Therese Negli ultimi anni della sua vita comporrà altri scritti a Parigi tra cui il suo capolavoro autobiografico le Confessioni; Poi ospitato dal marchese Renè de Girardin 1778 muore DISCORSO SULLE SCIENZE E SULLE ARTI Prima parte Le scienze e le arti hanno contribuito a corrompere i costumi perchè rappresentano ornamenti superflui che servono ad abbellire e abituano gli uomini ad “apparire” piuttosto che ad “essere” ovvero a seguire schemi di comportamento artificiali e uniformi. > alla verità subentra la menzogna e i suoi vizi Seconda parte Mostra come le scienze anzichè scaturire dalle virtù, siano nate da altrettanti vizi e, alimentate dall'ozio e dal lusso, abbiano favorito la disuguaglianza sociale e la perdita di virtù etiche: "Abbiamo geometri, fisici [...] ma non più cittadini" Non era forse eccessivo attribuire alle scienze e alle arti i guasti della civiltà? Davanti alla folla di polemisti, Rousseau fu costretto a rimeditare sulle cause della decadenza. In particolare ci fu un'obiezione secondo cui erano le ricchezze a costituire il fattore patogeno primario. Cambiando leggermente prospettiva, Rousseau giunge alla problematica della disuguaglianza, dalla quale sono arrivate le ricchezze, il lusso e l'ozio, le belle arti e le scienze. che è lo Stato. La nascita dello Stato non fece che accelerare un processo di decadimento antropologico articolato in tre tappe: 1. fondazione della legge e diritto di proprietà (ricchi/poveri) 2. istituzione della magistratura (potenti/deboli) 3. trasformazione del potere legittimo in potere arbitrario (padrone/schiavo) <Rousseau è portato a credere nella possibiltà di un riscatto dell'uomo attraverso l'uomo. Se l'uomo è arteficie del proprio male, egli sarà anche l'unico salvatore di sè stesso e può farlo attraverso l'educazione e la politica (Emilio, Nuova Eloisa)> CONTRATTO SOCIALE : rifondazione etico-politica della società volta a fare dell'uomo un cittadino > un individuo che sappia vivere nella dimensione artificiale dell'io comune. La struttura del patto Inizia a passare in rassegna le tradizionali giustificazioni del potere politico (volontà divina, potestà paterna, forza ecc...), rifacendosi al contrattualismo afferma che non esiste autorità senza consenso pattuito. Poi > ritiene illegittima ogni abdicazione alla libertà, sostenendo che in tal modo si rinuncerebbe alla propria qualità di uomo. Per entrare in società, gli uomini devono alienare i propri diritti originari ma allo stesso tempo non devono risultare soggetti ad altri che a se medesimi. Come si conciliano alienazione e libertà? problema : trovare una forma di associazione che protegga la persona e i beni di ciascun associato e per la quale unendosi a tutti, non obbedisca tuttavia che a se stesso e resti libero come prima soluzione: un patto la cui clausola fondamentale è l'alienazione totale di ciascun associato a tutta la comunità il patto > è autonomo, in quanto è il patto di ciascun individuo con se stesso Il suo scopo è la salvaguardia della > sicurezza : perchè tutela la persona e i beni di ognuno > libertà: perchè obbedendo all'io comune in realtà ognuno obbedisce a se medesimo, o a quel più impegnativo io che ha scelto di essere > uguaglianza:    perchè i cittadini si obbligano tutti sotto le stesse condizioni e devono tutti godere degli stessi diritti La persona pubblica che si forma dall'unione di tutte le altre , si chiama repubblica o corpo politico e la sovranità risiede nel popolo. La volontà propria del corpo politico è la volontà generale che mira solo all'interesse comune. La volontà è sempre > retta perchè il popolo vuole sempre il bene > infallibile perchè non sbaglia mai > giusta in quanto tende all'uguaglianza > indistruttibile La sovranità e il governo L'esercizio della volontà generale la cui funzione è quella di emanare leggi, risiede nella sovranità del popolo; essa è >Assoluta: non limitata da alcuna legge >Inalienabile: in quanto rinunciare alla sovranità equivale rinunciare alla libertà e quindi all'essere uomo >Indivisibile: da qui ne segue il rifiuto della teoria della divisione dei poteri di Montesquieu Il governo, al quale compete l'esecuzione delle leggi, è il ministro del popolo sovrano : "i depositari del potere esecutivo non sono i padroni del popolo, bensì i suoi funzionari". La funzione legislativa non può essere delegata. In più Occorre credere nel sentimento dell'amore. Il vincolo familiare deve essere fondato sulla libertà degli istinti naturali > nessuna sottomissione del sovrano o del padre > se gli amanti si scelgono, esce la vera natura dell'uomo e ci si allontana dalla corruzione E' contradditorio perchè è convinto sia dell'importanza della ragione che dei suoi limiti, mettendo in risalto il sentimento. Si trova quindi a metà tra l'Illuminismo e il Romanticismo (infatti molto spesso viene definito pre- romantico). La ragione ha dei limiti che scopre essa stessa. Secondo Rousseau "La scienza ha corrotto lo spirito e il costume" e cioè che l'uomo con la scienza ha perso la sua natura. Quindi c'è una differenza e contraddizione tra Natura e Artificio. La prima è qualcosa di positivo (idea opposta a Hobbes), l'altra, creata dalla scienza, è qualcosa di negativo come la società. Se un uomo è lasciato allo stato di natura, è buono e diventa cattivo solo in società. Gli uomini allo stato di natura sono buoni e possono autogovernarsi Perchè la scienza ha peggiorato tutto? Come si può tornare allo stato natura ora che si ha la tecnologia e la scienza? E' necessario un contratto sociale (--> Guida dei Rivoluzionari Democratici durante la Rivoluzione Francese) Abbiamo Locke (come Montesquieu) che pensa al Liberalismo Moderno, ovvero divisione dei poteri Rousseau che pensa alla Democrazia Moderna, Radicale, e Totalitaria perchè vuole realizzare l'uguaglianza sostanziale non solo formale. Questo tipo di democrazia può però diventare dittatoriale > uno vuole interpretare la volontà generale Rousseau diventa allora critico della società: > bisogna eliminare la rappresentanza politica = contro la Democrazia Rappresentativa I rappresentanti sono solo dei delegati > bisogna abolire la proprietà privata (e quindi l'ipocrisia, il possedimento, le cariche politiche ecc...)
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