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Appunti Completi Economia Aziendale (4/4), Appunti di Economia Aziendale

Riassunto di tutte le lezioni svolte in aula necessarie per l'esame, completo di esempi, immagini ed integrazioni. Parte 4/4 - Pratica Bilancio Aziendale.

Tipologia: Appunti

2018/2019

In vendita dal 04/01/2019

jacopo-capister
jacopo-capister 🇮🇹

4.6

(8)

12 documenti

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Scarica Appunti Completi Economia Aziendale (4/4) e più Appunti in PDF di Economia Aziendale solo su Docsity! Bialncio d’Esercizio Attività di verifica che rilevino il rispetto del principio di economicità e principale strumento delle attività di rilevazione che consente il loro funzionamento, composto di due schemi: • Stato patrimoniale determina il capitale netto (insieme dei beni e dei diritti che l’azienda ha in un dato istante, insieme di tutte le risorse aziendali) - Capitale netto = Attività - Passività (beni - impegni) • Conto economico determina l’utile (o reddito), la ricchezza prodotta in un dato periodo (detto esercizio, in genere l’anno solare) - Reddito/ Utile = Ricavi - Costi 1 Elementi di un Bilancio • Cassa e banche c/c attivo: denaro posseduto in c/c, - impiego di liquidità in un conto corrente - Attività • Banche c/c passivo: fidi bancari, concessione di andare in negativo nel c/c (apertura di credito su c/c), diverso da mutuo in quanto prestito o finanziamento a breve termine, - Diverso dal mutuo in quanto dà alla banca il diritto di chiedere la restituzione in ogni momento e con interessi più alti - Mutuo concede un finanziamento a lungo termine con restituzione schedulata in un piano di ammortamento - Passività , in quanto obbligo nei confronti di una banca • Crediti verso clienti: denaro che i clienti devono ancora pagare (differenza tra ricavi ed entrate) - Attività in quanto diritto a ricevere denaro • Rimanenze finali: valore materie già acquistate ma non ancora utilizzate per la produzione - Attività in quanto beni posseduti • Fondo trattamento di fine rapporto (TFR): denaro che l’azienda deve per legge riconoscere ai lavoratori dipendenti al termine del rapporto di lavoro (per volontà dell’uno o dell’altro) - Pari ad una mensilità all’anno - Passività in quanto debito verso i dipendenti • Impianti e macchinari: valore impianti utilizzati nella propria attività - Attività in quanto beni posseduti • Debiti vs fornitori - Passività in quanto debito vs terzi • Titoli - Azienda con eccesso di liquidità che decide di impiegarlo in attività finanziarie per farli fruttare - Titoli di stato, obbligazioni, azioni di altre aziende, ecc. - Attività in quanto beni posseduti • Mutui Passivi: mutui in corso - Passività in quanto debito verso terzi • Capitale Sociale: denaro apportato dai soci al momento 0 - Capitale Netto in quanto debito nei confronti dei soci Equilibrio reddituale alla base dell’economicità (insieme all’equilibrio monetario, che si ricava 1 invece dallo stato patrimoniale riclassificato) • Riserve: utili non distribuiti ai soci - Quota di utile che l’azienda deve ai soci, i quali decidono però di non distribuirsi sotto forma di dividendi, al fine di finanziare l’azienda stessa - Capitale Netto, in quanto comunque di proprietà dei soci • Utile d’esercizio: quota di reddito che l’azienda deve ai soci - Utile dell’anno corrente, diverso dalle riserve che sono parte dell’utile d’esercizio degli anni precedenti - Capitale netto in quanto proprietà dei soci Costruire un Bilancio d’Esercizio Analizzando ogni evento prodotto dall’azienda ed inserendo i dati tramite il metodo della partita doppia (metodo che consente di rilevare le operazioni aziendali nel modello del bilancio) • Rilevare in partita doppia = ogni singola operazione posta in essere viene rilevata due volte, alternativamente o in sezioni contrapposte (SX vs DX o DX vs SX) o nella stessa sezione delle due SP e CE ma con segno inverso - Il totale di sinistra SP/CE deve corrispondere al totale di destra SP/CE - In tal caso il bilancio pareggia, o quadra • La contabilità generale rileva non tutti gli accadimenti, ma solo le interazioni tra l’azienda e l’ambiente esterno (es. non movimento da un magazzino all’altro), rileva quindi le operazioni di scambio con l’esterno (la contabilità analitica/ controlling controllerà invece i movimenti interni) - Contabilità come sensori in ingresso ed in uscita dell’azienda (es. entrano beni = escono soldi/ escono prodotti = entrano soldi/ ecc…) - Un singolo avvenimento dà origine a due operazioni interdipendenti - Possono essere di diverso tipo (es. pago subito con uscita di cassa o in ritardo con debito) CASO “IL TONDINO” (PAG. 254) 1. Acquisto materie prime a debito (ingresso di beni) - Se entrano beni a fecondità semplice vengono considerati costi (beni volatili nel conto economico, che guarda al presente) - Se entrano beni a fecondità ripetuta/ pluriennale sono considerati attività (beni duraturi nello stato patrimoniale, guarda al futuro) - Materie prime si pongono come costi a SX del conto economico (rilevazione I) - Sorge un debito verso un fornitore, passività a DX dello stato patrimoniale (rilevazione II) - Se le merci fossero state pagate subito, avrei un’uscita di cassa a SX dello SP (- 1552) 2. Vendita a credito (ricavo) - Ricavo a DX del conto economico (ril. I) - Credito verso clienti a SX dello stato patrimoniale (ril. II) - Se avessero pagati subito sarebbero finiti in cassa (incasso vendite sempre SX SP) 3. Pagamento energia in contanti - Costo (elettricità non stoccabile ed immediata, fec. semplice) SX CE - Pago subito (- cassa SX SP) 4. Incasso crediti commerciali - Entrata in cassa (non nei ricavi ma sola entrata effettiva del denaro, il ricavo era già stato contabilizzato precedentemente) - Diminuzione debiti clienti 5. Destinazione utile dell’esercizio precedente a riserve - Utile dell’anno precedente tolto - Aggiunto alle riserve - Per definizione le riserve sono gli utili degli anni precedenti non distribuiti, riaprendo il bilancio ci si troverà l’utile precedente, che può essere, come in questo caso, reinvestito in riserve CONCLUSIONI • Sommo i ricavi (componenti negativi CE) e i costi (componenti positivi CE) - Se ricavi > costi l’azienda genera ricchezza - L’ultima scrittura determina il risultato d’esercizio (o utile d’esercizio/ eq. reddituale) - Totale ricavi - totale costi = utile d’esercizio (da inserire a SX come ultima voce) - I totali ora coincidono, ed il conto quadra - Tale utile d’esercizio va rappresentato in partita doppia nel capitale netto SP (il reddito è dovuto ai soci, e può diventare dividendi oppure riserve) - Se anziché un utile ci fosse stata una perdita, sarebbe stata inserita a DX (per far quadrare, in CE no segni) e nell’SP sarebbe rimasta nel capitale netto, ma con segno - Ciò che faccio è portare ciò che l’azienda guadagna tra i debiti verso i suoi soci (remunerazione risorsa primaria capitale): gli utili vengono quindi annoverati tra i costi solo al fine di chiudere il CE, cancellandolo ma riportando tale valore nello stato patrimoniale • Sommo attività e passività SP - Il conto economico deve quadrare (DX e SX devono coincidere) - SP vuole così determinare il capitale di funzionamento o capitale netto (cap. Sociale + riserve + utile) - Tale capitale netto = ad attività - passività e chiude anche lo SP PAGAMENTI/ RICAVI A CAVALLO D’ANNO Ogni volta che ho un costo/ ricavo a cavallo d’anno: 1. Quanto di quel costo è competenza di tale anno? 2. Il pagamento è anticipato o posticipato? 3. È un ricavo o un costo? Schema su quadernino + esercitazione “Fantasia” Analisi di Bilancio Analizzare e riclassificare un bilancio significa studiarlo in maniera profonda Riclassificazione SP sul modello Finanziario Riesposizione voci Sp su modello della liquidità decrescente (Indago equilibrio monetario) • Da voci liquide a meno liquide, fino alle immobilizzazioni (difficilmente convertibili in denaro) - Divise tra attivo corrente (esigibili in <12 mesi) e attivo fisso netto (esigibili in >12 mesi) 1. Prima voce totale Cassa: decido di inserirlo tra le liquidità immediate 2. Crediti vs clienti: liquidità differite 3. Rim. finali: disponibilità 4. Impianti: immobilizzaz. Materiali 5. Titoli: se di breve termine liquidità immediate, se di lungo termine (es. partecipazioni in altre imprese, aziende socie di altre, acquisti di altre aziende..) immobilizzazioni finanziarie • Le passività vengono invece disposti per esigibilità decrescente (scadenza più o meno lunga del pagamento) - Divise tra passivo corrente (<12 mesi) e passivo consolidato(>12 mesi) 1. Banche c/c passivo: passivo corrente (il fido può essere richiesto in ogni momento dalla banca) 2. Fondo TFR: pass. consolidato 3. Debiti vs fornitori: corrente (pagati massimo entro 4 mesi) 4. Mutui passivi: consolidato 5. Risconti passivi: corrente (sparisce il 1 gennaio dell’anno dopo) 6. Debiti verso erario: corrente (si pagano entro 6 mesi) 7. Capitale sociale, riserve ed utile: Capitale netto Riesponendo gli stessi numeri sulla base di nuovi concetti posso indagare l’equilibrio finanziario dell’azienda attraverso il confronto dei totali trovati (att. corrente, att. fisso netto / pass. corrente, pass. consolidato, cap. netto) • Se att. Corrente > pass. Corrente l’azienda potrà pagare i suoi debiti nel breve termine (eq. finanziario di breve periodo) • Se att. Fisso netto > pass. consolidato + cap. netto l’azienda potrà pagare i suoi debiti a lungo termine Lo stato patrimoniale così riclassificato risponde alla domanda: l’azienda rispetta l’equilibrio monetario? (al finanziario risponde da solo il CE) POSSIBILI ANALISI • Confrontare le componenti dell’attivo: attivo corrente vs attivo fisso netto - Informa sulla elasticità strutturale dell’azienda (attitudine a modificare il proprio attivo) - Azienda tanto più in grado di modificare le proprie attività quanto maggiore sarà il rapporto attivo corrente/ attivo fisso netto - es. agenzia aerea + attivo fisso netto, immobilizzata da proprietà aerei; azienda di consulenze + attivo corrente • Confrontare le componenti del passivo: passività vs capitale netto / pass. corr. vs pass. cons. - Passività (soldi che mettono i terzi) vs Cap. Netto (soldi messi dai soci) informa sull’indebitamento dell’azienda - Pass. corr. (debiti in scadenza) vs pass. cons. (debiti a lungo termine) informa invece sulla ripartizione di tale indebitamento - Un indebitamento a breve termine è più rischioso, in quanto costoso e in bilico • Confrontare attivo e passivo: att. corr vs pass. corr / att. fisso netto vs pass. cons. - Il primo confronto informa su quante entrate avrò rispetto alle uscite nel breve termine - Il secondo sulla copertura delle spese a lungo termine da parte dei debiti (es. mutui) e del capitale netto dei soci
 CE Riclassificato Obiettivo conoscitivo se il CE da solo dà l’utile dell’azienda, il CE riclassificato informa sul come siamo giunti a tale utile • Analizzare come ogni gestione ha contribuito alla formazione del risultato - Determina il contributo di ognuna delle 5 gestioni nell’utile - Da dove proviene l’utile? • Dati di partenza del CE civilistico 2008 (redatto sulla base del codice civile) • CE riclassificato non presenterà più sezioni contrapposte (DX vs SX senza segni) - Riclassificazione prevede schema a scalare - Ricavi ora con segno +, Costi con segno - • Scalerò man mano dall’utile la parte di esso generata da ogni particolare gestione - Risultati intermedi determinano i risultati specifici di ciascuna SCRITTURE 1. Ricavi: inserisco solo i ricavi delle vendite (ricavi di gestione caratteristica) 2. Ricavi netti: ricavi al netto di resi, sconti, abbuoni (merci vendute ma restituite/ scontate per arrotondamento o per pronto pagamento ) - Resi, sconti e abbuoni sono componenti dei ricavi netti (benché con segno - ) - Costi variabili variano al variare delle quantità prodotte (materie prime) - Costi fissi non variano al variare della produzione es. affitti 3. Costi variabili: devo ora sottrarre dai ricavi netti il totale dei costi variabili - Tolgo Acquisto materie prime - Tolgo Rimanenze iniziali (comunque consumate nel corso dell’anno) - Aggiungo rimanenze finali (non effettivamente consumate) - Sommo tra loro i costi variabili ottenendo il totale costi var. - Sommo algebricamente ricavi netti e tot costi variabili (A-B) ottenendo il margine di contribuzione 4. Margine di contribuzione: se dai ricavi netti tolgo i costi variabili mi rimane un margine utile per poter pagare i costi fissi - Se negativo significa che più vendo, più perdo, e dovrò cambiare robe (pricing, fornitori..) - Informa su quante vendite dovrò effettuare per andare in positivo - Fondamentale in un business plan 5. Costi fissi (devo sempre chiedermi se tali sono di gestione caratteristica) - Energia elettrica, Affitti passivi, Salari - Ammortam. impianti, TFR - Accantonam. Svalutazione crediti (di clienti, quindi gest. caratteristica!) 6. Sottraendo a margine di cont. I costi fissi ottengo il reddito operativo di gest. car. 7. Compilo il saldo gestione patrimoniale (investimenti surplus di denaro) - Interessi attivi sui titoli (- risconti passivi su titoli) - Possono essere es. anche affitti attivi da investimenti in immobili 4 - Possono esserci anche dei costi es. commissioni su azioni/ manutenzione appartamenti - Sommando al reddito op. gest. car. Ottengo il reddito operativo 8. Togliere costi della gest. Finanziaria (gestione finalizzata a recuperare denaro al fine della gestione caratteristica, es. mutui passivi, prestiti, fidi) - Oneri finanziari (interessi passivi su mutuo) - Non possono esserci proventi, in quanto per definizione sono costi per ottenere denaro (interessi oppure oneri) 9. Compilo Gestione Straordinaria: componenti posititve o negative di reddito relative ad operazioni eccezionali e non ricorrenti - Sopravvenienze attive/ passive (es. furto di un furgone, incendio) - Minusvalenze/ plusvalenze (rivendita di es. un impianto per più / meno del valore originale) 10. Compilo Gestione tributaria: fondamentalmente tasse ed imposte - accantonamenti imposte varie - Anche qui solo costi Affitti attivi sono gestione patrimoniale (guadagni da investimenti), mentre affitti passivi sono gestione 4 caratteristica (pagamenti necessari a produrre) RETURN ON SALES (ROS) Percentuale di fatturato che diventa reddito operativo (su 100$ guadagnati, quanti ne ho effettivi?) Reddito Operativo ————————- Risultato in percentuale da Fatturato (Ricavi Netti dello stesso anno, perché da CE) confrontare a media di settore • Ris. 2008: 28,02% - Risultato sempre da confrontare con media di settore - Molto utile il confronto per comprendere se siamo efficaci come crediamo RETURN ON EQUITY (ROE) Soldi messi dai soci su soldi che spettano ai soci: indica che diventando socio dell’impresa mettendo 100$, ciò mi renderebbe mediamente in un anno es. 100 + 40% di 100 = 140$ Reddito Netto ——————————————— Risultato in percentuale da confrontare al rendimento Capitale Netto anno precedente medio sugli investimenti alternativi di pari rischio • Dato che ad un maggiore rischio corrisponde un maggiore ROE, si confrontano valori ROE di imprese con il medesimo rischio - Si sceglie dove investire in base ai ROE di pari rischio Anche il ROE può essere scomposto per studiarne i componenti: Esso è uguale al ROA x Rapp di Ind. II dell’anno precedente x Tasso di Incidenza (misura il peso delle gestioni non operative) • Quanto incidono gestione finanziaria, tributaria e straordinaria sul reddito operativo? Reddito Netto Reddito Operativo Attivo Netto AP Reddito Netto ————————- = ————————— X ————————— X ———————- Capitale Netto AP Attivo Netto AP Capitale Netto AP Reddito Op • Un’azienda poco solida (molto indebitata) è poco redditizia? - Rapp. di indebitamento alto = alto ROE (indebitandosi ha un maggiore ROE) - Spesso le aziende si indebitano per migliorare il ROE ROE studiato in particolare dagli investitori nell’azienda (soci) Indici di Sviluppo Misurano la capacità dell’azienda di svilupparsi in termini strutturali ed operativi INDICI DI SVILUPPO STRUTTURALE Hanno a che fare con lo stato patrimoniale, tasso di variazione del capitale netto in percentuale Tasso di crescita capitale netto: Capitale Netto - Capitale Netto AP ———————————————— Capitale Netto AP Tasso di crescita Attivo Netto: Attivo Netto - Attivo Netto AP ———————————————— Attivo Netto AP INDICI DI SVILUPPO OPERATIVO Hanno a che fare con il fatturato, dona i risultati competitivi, ovvero come varia il fatturato Tasso di crescita Fatturato: Fatturato - Fatturato AP ————————————— Risultati in percentuale, da Fatturato AP confrontare con media sett.
 Relazioni tra gli Indici In particolare relazioni di redditività (attitudine a creare ricchezza) nei confronti della liquidità (far fronte agli impegni di breve periodo), della solidità (indebitamento) e dello sviluppo 1. Un’azienda poco liquida (QD <1 e QL < 1) non è in grado di pagare le passività correnti • Dovrà in tal modo pagare indebitandosi (tendenziale indebitamento) • Tale indebitamento comporterà interessi passivi (i, costo del denaro, gestione fin. CE) 5 • La sua redditività peggiorerà • Scarsa liquidità comporta una minore redditività 2. Una negativa solidità aziendale (RI1 >1 e RI2 >2) comporta una maggiore redditività • ROE = ROA x RI2 x TI • Dalla scomposizione del ROE, un crescente RI2 farà crescere lo stesso ROE • Tale relazione è vera solo se il ROA > i (interessi, spread positivo) - Un’azienda poco solida è redditizia solo se i soldi che mi faccio prestare riesco ad investirli ottenendo più denaro rispetto a quello speso per il prestito - Azienda si può indebitare solo finché ROA = i, massimizzando la mia redditività 3. Una maggiore redditività comporta una maggiore capacità di sviluppo • Capacità di auto-finanziamento, in quanto il ROE è stato speso per far crescere l’attività • Azienda può spendere il proprio ROE dell’anno per accrescere le proprie attività nell’anno successivo senza variare il proprio rapporto di indebitamento - Non vuole far crescere RI in quanto non vuole costi aggiuntivi (i) • Forte indebitamento = maggiore redditività, ma aumentando l’indebitamento aumentano i tassi i e diminuisce il ROA, il quale se diventasse negativo verrebbe comunque amplificato negativamente dalla stessa leva Risultati Aziendali • Risultiati economici da misurare con gli indici di redditività, - Dovrebbero evidenziare una alta redditività (rispetto alla media di settore) • Risultati competitivi (gradimento clienti) da misurare con la quota di mercato - Quota di mrk assoluta ( /vendite di tutto il mercato) e relativa ( /vendite segmento di riferim.) - Dovrebbero evidenziare una dominanza del mercato • Risultati sociali (gradim. stakeholder) da misurare con i vari indici di soddisfazione - Diversi per ciascun interlocutore - Dovrebbero evidenziare un consenso sociale generale Caso Ambrogio Gelati Analizzando i risultati di Ambrogio, la banca deve capire se poter elargire il prestito richiesto • Risultati economici positivi rispetto alla media di settore • Risultati competitivi positivi, dominante nel mkt di riferimento - Quota mkt assoluto 2%, 5° posto su scala nazionale - Segmento mercato riguarda gelato in vaschetta (allora poco diffuso), 1° posto • Risultati sociali positivi con tutti gli stakeholders - Rapporti con le banche ok - Rapporti con i lavoratori ok - Nessun risultato negativo esplicito Ambrogio sarebbe apparentemente affidabile, tuttavia i risultati storici non garantiscono un buon andamento futuro dell’azienda: è necessario valutare anche i risultati prospettici Interessi passivi peraltro aumentano all’aumentare dell’indebitamento dell’azienda5 ULTERIORI INDICI • Indici di liquidità negativi (entrambi <1) • Indici di solidità molto negativi (RI entrambi >1 e 2, GCI indica un 40% di mezzi propri) Basandoci solo sui risultati passati avremmo fatto una stima sbagliata sull’affidabilità di A. RISULTATI PREVISIONALI Ambrogio sarà in grado di mantenere i propri risultati economici, competitivi e sociali? • Relazioni tra gli indici - Liquidità bassa significa che i risultati economici si abbasseranno (sempre maggiori costi da interessi) - Solidità negativa indica che l’azienda ha buona redditività sfruttando la leva solidità- redditività, situazione pericolosa se ROA < i • Ingresso di potenziali concorrenti non può essere contrastato da Ambrogio - Ciò abbatte la sua quota di mercato • Aumento potere contrattuale distributori - Alti guadagni comportano vincoli • Sviluppo private label (es. Biscotti marchiati esselunga) Aspetti di natura strategica che lasciano intendere che i risultati di Ambrogio non erano replicabili Ambrogio gelati insegna che valutando i risultati non dobbiamo focalizzarci solo sui risultati passati, ma concentrarci ancor più sulla prevedibile evoluzione di tali risultati, dando un peso importante alla replicabilità dei risultati Strategia Aziendale Insieme di scelte che configurano il modello di interazione tra gli elementi del sistema-azienda ed ambiente esterno (sceglie risorse, attività, sistema di prodotto, ecc.), articolata su più livelli: • Strategia corporate, strategia di portafoglio ASA (scelgo in quali entrare e in quali uscire) - In quali ASA voglio operare? • Strategia competitiva, una volta scelto in quali aree competitive competere, cerco di ottenere per ciascuno un vantaggio competitivo - Vantaggio competitivo (VEDI DISEGNINO PROF) quando un’azienda ottiene stabilmente più ROA rispetto alla media del settore di riferimento - Per ottenere una redditività superiore posso puntare su un vantaggio di costo (costi più bassi e competitivi) oppure di differenziazione (offerta unica + premium price) - Quale deve essere il mio vantaggio competitivo per una maggiore redditività? • Strategia Funzionale, una volta deciso come agire in ogni ASA, andrò a calibrare le singole funzioni (marketing, ricerca & sviluppo, ecc.) coerentemente con le precedenti scelte - Quali sono i singoli obiettivi da raggiungere? Caso Caterpillar CAT ha un vantaggio competitivo? Quale è? Come lo ottiene? • ROA = RO / AN anno prec. = 24% - Redditività media di settore 10% - Evidente vantaggio competitivo (redditività stabilmente superiore) • Quali delle 10 Leve di Porter utilizza CAT?
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