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appunti completi su nietzsche, Appunti di Filosofia

Una breve biografia di Friedrich Nietzsche, filosofo tedesco del XIX secolo, e una descrizione delle sue opere divise in tre periodi. Si parla della sua critica alla società massificata e alla ricerca della verità assoluta, della sua ammirazione per la musica di Wagner e della sua concezione della scienza come conoscenza libera e creatrice. Si approfondisce il motivo della morte di Dio e si fa riferimento al libro Così parlò Zarathustra. Lo stile di scrittura di Nietzsche è descritto come pieno di aforismi, metafore, immagini e simboli.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 19/05/2022

Gaiademare
Gaiademare 🇮🇹

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Scarica appunti completi su nietzsche e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! FRIEDRICH NIETZSCHE Cenni biografici: F. Nietzsche si formo in un contesto culturale dominato dal positivismo, dalla fiducia nella scienza e nella tecnica. Tutti quei fenomeni che lui identifica come negativi sono segno di una MASSIFICAZIONE DELLA SOCIETA’ che in nome dell’uguaglianza, umilta e giustizia comporta un livellamento degli individui conducendoli alla perdita della propria identità. Il filosofo fu una figura singolare. Nacque in Sassonia nel 1844 da un pastore protestante. Con la morte prematura del padre, venne a trovarsi immerso in un ambiente tutto femminile ( nonna, madre, zie, sorella); quest’ultima si mostro estremamente gelosa e possessiva tanto da cercare di allontanarlo dalla giovane di cui s’innamoro . Si formo presso la scuola di Pforta dove scoprì una grande passione per la musica e la letteratura. Dopo essersi diplomato nel 1864, studiò filologia classica nelle Universita di Bonn e Lipsia, allontanandosi dalla tradizione della famiglia (teologia). Ben presto si rivelo uno studente d’eccellenza difatti a soli 25 anni venne chiamato a ricoprire l’incarico di docente di filologia classica a Basilea dove rimase dal 1869 al 1879. E’ di questo periodo l’amicizia con il musicista Wagner. Gli anni d’insegnamento rappresentarono un periodo felice; il filosofo compone la prima opera importante: la nascita della tragedia dallo spirito della musica, accolta tuttavia con freddezza e ostilita . Cio porto alla manifestazione dei suoi primi dubbi circa la propria carriera universitaria e nel 1879 a causa di problemi di salute decide di dimettersi diventando così un “vagabondo” in viaggio. Continuo comunque a studiare e scrivere nonostante la sua solitudine aumentasse. Scrisse poi “Così parlò Zarathustra” pubblicata nel 1889; anch’essa non riscosse tanto successo. L’autore ormai si sentì fuori da ogni legame con gli uomini del suo tempo. IMPORTANTE: A 45 anni si verifico il CROLLO PSICHICO: 3 gennaio 1889 abbraccio in lacrime un cavallo maltrattato e poi venne riportato in hotel in preda alla disperazione a ai vaneggiamenti. E’ la rivelazione della follia, la malattia lo accompagnera per altri 11 anni. Morì a Weimar nel 1900 accudito dalla madre e dalla sorella. Alba di un nuovo secolo, data emblema di un nuovo pensiero forse, dice Nietzsche, venuto troppo presto e che solo i posteri possono capire. NOTA BENE: Negli anni seguenti alla crisi nervosa del filosofo, la natura mentale di questo diventa spunto per le prime discussioni tra coloro che considerano casuale e lo mettono in relazione al troppo lavoro e quelli che riconoscono in tutti i libri i segni della follia. Il dibattito e alimentato dal fatto che il pensiero del filosofo e affidato a scritti di difficile interpretazione. La difficolta deriva dallo STILE pieno di aforismi, metafore, immagini e simboli; stile perfettamente coerente con il suo progetto filosofico: contrapporsi alla cultura tradizionale anche attraverso una modalita di scrittura estrema e paradossale. La produzione di Nietzsche viene suddivisa in 3 fasi: 1. la fase FILOLOGICO-ROMANTICA ( La nascita della tragedia dallo spirito della musica) 2. la fase ILLUMINISTICO-CRITICA (Umano, troppo umano) 3. la fase dell’ETERNO RITORNO e della VOLONTA’ DI POTENZA (Così parlo Zarathustra) LE OPERE DEL PRIMO PERIODO: ➢ La prima opera importante e LA NASCITA DELLA TRAGEDIA DALLO SPIRITO DELLA MUSICA in cui si avverte la sconfinata ammirazione per il musicista tedesco Wagner. Il loro rapporto e molto complesso: esso fu segnato prima da una grande stima poi dall’ostilita e dalla contrapposizione. Il filosofo reputa che nella musica di Wagner riviva lo spirito dionisiaco_ principio distruttivo e caotico, ma anche creativo e liberatorio_ questo suscita il suo entusiasmo. Quando pero il musicista si converte al cristianesimo, Nietzsche interpreta questa decisione come un tradimento, per tale motivo si allontana e matura verso di lui una grande ostilita . ➢ Un altro saggio venne scritto nel 1873, SULLA VERITA’ E LA MENZOGNA IN SENSO EXTRAMORALE; qui rifiuta il positivismo, le pretese della scienza e l’idea dell’esistenza di una verita universale e oggettiva. IMPORTANTE: PER NIETZSCHE NON ESISTE UNA VERITA’ ASSOLUTA MA SOLTANTO INTERPRETAZIONI SOGGETTIVE, CHE DIPENDONO DAL MOMENTO STORICO E DAGLI INTERESSI DEGLI INDIVIDUI. LE OPERE DEL SECONDO PERIODO: Nelle opere del secondo periodo si approfondisce la critica nei confronti dei valori della propria epoca. In questi scritti Nietzsche mostra di apprezzare la SCIENZA concepita come una CONOSCENZA LIBERA E CREATRICE che opera per trasformare la realta proprio come fa l’arte. Tra scienza e arte deve esserci, infatti, collaborazione al fine di smascherare le illusioni. • Del 1878 e “ UMANO, TROPPO UMANO” opera dedicata al filosofo francese Voltaire noto per la sua ironia contro i dogmi del cristianesimo. In essa Nietzsche intende presentare una chimica delle idee e dei sentimenti. Dimostra che quest’ultimi sono espressione di istinti e bisogni materiali degli uomini; tutto il mondo viene ricondotto a una dimensione istintuale e biologica primaria. • Del 1882 e “ LA GAIA SCIENZA” si affaccia il motivo della “MORTE DI DIO” cioe venir meno dei valori su cui si e costruita la societa occidentale. La scienza allora diventa GAIA= LIETA; una scienza che si e svincolata dalla tradizione, da una concezione quantitativa, rigida e riduttiva del sapere. LE OPERE DEL TERZO PERIODO: ➔ Tra il 1883 e 1885 pubblica “ COSI’ PARLO’ ZARATHUSTRA” un libro per tutti e per nessuno. Egli fa riferimento alla figura di Zarathustra ( profeta persiano vissuto nel periodo compreso tra il 1000 e il 600 a.C). Il libro e per tutti e per nessuno nel senso che si rivolge a coloro che saranno capaci di andare oltre l’uomo vecchio, reso schiavo dalle regole della morale e della fede, per raggiungere l’uomo nuovo, il SUPERUOMO o OLTREUOMO. ➔ L’opera è certamente la piu nota e costituisce una novita dal punto di vista stilistico. E’ un racconto allegorico, ricco di immagini e parabole, scritto sul modello del Vangelo. ➔ Utilizza una modalita comunicativa insolita nel panorama filosofico. “La nascita della tragedia dallo spirito della musica.” Come il cammello delle metamorfosi, che porta pazientemente il suo carico lungo il deserto, anche il filosofo assume su di seE il peso del passato e inizia il suo percorso attingendo alle origini della culturale occidentale. Affrontando lo studio del mondo greco, egli ritiene che la cultura occidentale si sia formata su due principi contrapposti: APPOLINNEO e il DIONISIACO. NOTA BENE: queste due forze secondo il filosofo si trovano fuse insieme nella produzione tragica di Eschilo e Sofocle: nelle loro opere infatti il dionisiaco si esprime nella forza primitiva e irruente della musica e del corpo; l’apollineo nelle gesta dell’eroe e nel dialogo razionale tra i personaggi. Anche per Nietzsche la tragedia e da collegarsi ai canti corali in onore di Dioniso. Dopo Eschilo e Sofocle l’equilibrio dei due principi si rompe con Euripide, ultimo dei grandi tragici greci. Con esso si afferma il predominio dell’impulso apollineo a svantaggio di quello dionisiaco. Egli porta l’uomo nella sua quotidianita e riduce, invece, l’elemento dionisiaco; con le sue opere la razionalita prevale sulla naturalita , perisce la tragedia e NASCE LA FILOSOFIA. Emblema della misura e dell’ordine. Apollo e infatti dio della luce, garante dell’equilibrio e della serena contemplazione della vita. Principio del caos e della distruzione ma anche della potenza creatrice, della gioia e della sensualita . Dioniso e infatti dio del vino e dell’ebrezza, in cui si esprime l’impulso vitale dell’uomo, libero da regole e convenzioni sociali. Egli e personificazione dell’energia caotica ed irrazionale, con la quale la vita cerca di affermarsi con ogni mezzo. E’ da questa originaria esperienza del caos, realizzata nelle cerimonie dionisiache che deriva, secondo Nietzsche, l’impulso alla forma e all’arte tragica. Solo attraverso la mediazione dell’ordine apollineo, infatti, per l’uomo greco e possibile sopportare e accettare la profonda irrazionalita e drammaticita della vita. E’ solo grazie alla rappresentazione poetica della tragedia che i Greci riescono ad affrontare il disordine che contraddistingue la realtà. Nella teoria di Nietzsche, dunque, la tradizionale visione dell’Ellade e ribaltata: l’armonia e l’equilibrio che contraddistinguono questa civilta non sono considerati come caratteri originali, ma vengono collegati all’esigenza di contenere la drammaticita , il disordine e il caos dell’universo, che costituiscono un’esperienza primaria. Il personaggio che segna il PASSAGGIO DALLO SPIRITO TRAGICO AL PENSIERO RAZIONALE e SOCRATE e il genere letterario che sostituisce la tragedia e il DIALOGO FILOSOFICO. Nietzsche condanna Socrate per aver inaugurato una tradizione che esalta il concetto e il pensiero a discapito della vita concreta e dei suoi valori. Con Socrate le passioni e gli istinti sono stati imbrigliati e soggiogati a ideali etici orientati dalla ragione. Da Socrate in poi si tende a confidare in un ordine razionale dato e rassicurante che la scienza deve soltanto rivelare. Nota bene: per non perdere lo spirito dionisiaco, Nietzsche si serve dell’arte, interpretata come una disciplina in grado di contrastare la tendenza teorica e liberare le forze oscure e creative della vita. ( musica di Wagner recupera elemento dionisiaco solo inizialmente ). LA SECONDA METAMORFOSI: IL LEONE, AVVENTO DEL NICHILISMO Nietzsche si allontana da Wagner il quale manifesta i sintomi di decadenza per il suo profondo idealismo, per la ricerca esasperata di una redenzione dell’uomo, inevitabilmente connessa a una dottrina, come quella cristiana, che sottomette l’individuo a una morale rigida e antivitale e svaluta il mondo dei sensi e degli istinti. Con il distacco dal musicista, per il filosofo prende forma la convinzione che sia preferibile assecondare il nichilismo della cultura europea. E’ questo l’obiettivo che egli si pone e persegue nella seconda tappa simbolicamente rappresentata dal LEONE che morde e lacera e quindi incarna lo spirito critico e libero della scienza intesa come metodo in grado di emancipare l’uomo dalla menzogna e dalle false credenze. (periodo di Nietzsche definito illuministico)- Della scienza il filosofo apprezza la tendenza a ricercare gli elementi costitutivi delle realta indagate. IMPORTANTE: la filosofia deve smascherare le credenze che da Socrate in poi hanno dominato in tutti i campi della cultura europea e mostrarne l’infondatezza. Essa deve chiarire come tali visioni del mondo non siano altro che espressione di interessi, bisogni e desideri del Fornisce una spiegazione rassicurante del mondo e rimuove i lati piu oscuri della personalita umana Nell’opera di Euripide l’elemento apollineo diventa dominante; i personaggi riflettono con una logica fredda e disincantata e la tragedia assume caratteri dell’ottimismo e della sistematicita . Per Socrate la virtu massima e il sapere La seconda fase e caratterizzata dalla critica della cultura condotta con metodo rigoroso. La storia culturale dell’occidente e la storia del progressivo allontanamento dalla natura istintuale dell’uomo e della sua vitalita . Compito del filosofo e annunciare questa decadenza e descrivere la storia che verra tutto umani e materiali; per questo e definita FILOSOFIA DEL MATTINO: consente di liberare gli uomini dalle tenebre del passato. Le grandi teorie della morale, della filosofia e della scienza non sono altro che un ’INVENZIONE CONSOLATORIA di chi e in cerca di RASSICURAZIONI non potendo tollerare la profonda sofferenza derivante dal disordine, dall’insensatezza e dall’irrazionalita dell’esistere. Infatti a partire dall’eta di Socrate, gli uomini hanno perso la forza dell’eroe tragico e non sono piu riusciti sopportare lo “ sguardo dell’orrido” che rappresenta il vero volto dell’essere; hanno percio elaborato “diverse forme di menzogna” allo scopo di proteggersi. A questa realta essi hanno contrapposto l’immagine di un cosmo ordinato e razionale e, con Platone, si sono formati l’idea di un mondo vero e perfetto al di là di quello concreto IMPORTANTE: la resistenza ad accogliere l’annuncio della morte di Dio deriva dal bisogno di non essere lasciati soli e di continuare ad avere un punto di riferimento saldo. Il compito e molto impegnativo da poter essere assunto solo da colui che sapra farsi Dio egli stesso , che sarà in grado di oltrepassare l’uomo e diventare l’oltre-uomo inaugurando una nuova epoca. Nota bene: Nietzsche rifiuta la morale infatti paragona le normi di essa a una maschera dietro cui l’uomo ha sempre nascosto la sua autentica natura. Percio e importante capire da dove derivano i nostri pregiudizi morali, quale origine abbiano i nostri concetti di bene e male e quale valore attribuire a loro. (per cercare di comportarsi in modo giusto). In questa prospettiva, l’idea di Dio e vista come il prodotto della tradizione metafisica, che ha negato la vita, la natura, il corpo, ponendo il senso dell’essere in una dimensione trascendentale. Dio, secondo Nietzsche, è la più grande menzogna: incarna tutte le credenze escogitate per proteggersi dal caos e dall’ignoto. Si tratta di una grande bugia che pero ha avuto un’importantissima funzione storica: RASSICURARE GLI UOMINI. Secondo il filosofo, e giunto il tempo di fare a meno di Dio e di tutte le concezioni metafisiche. Difatti nelle epoche moderne tali credenze si rivelano solo favole senza fondamenti. Da qui l’esito estremo del NICHILISMO: DIO E’ MORTO. Gli uomini hanno ucciso Dio in virtu di quella razionalita che, con le progressive acquisizioni della scienza, si e spinta a una critica radicale. Tuttavia non sono ancora pronti ad accettare le terribili conseguenze dell’evento per cui hanno sostituito Dio con nuovi idoli: i miti del progresso, della scienza e dello Stato. Quindi la concezione del tempo ha una valenza ANTICRISTIANA: la storia non ha un fine assegnato dalla divina provvidenza,. Il senso della storia coincide con l’uomo. Alla vita e restituita la sua dignita e perfezione. Si costruisce momento dopo momento. ORIGINE CONTENUTO IMPLICAZIONI PER LA VITA DELL’UOMO CONCEZIONE LINEARE DEL TEMPO Propria della tradizione ebraico- cristiana, secondo la quale la storia inizia con la creazione e ha termine con la fine del mondo e il giudizio universale. Il passato, presente e il futuro si susseguono uno dopo l’altro, in modo irripetibile e ogni istante ha senso soltanto in funzione degli altri. - il compimento del senso della vita e rimandato al futuro (l’aldila ultraterreno nella religione cristiana) - l’attimo e il presente sono svuotati di significato; si vive sempre in un ottica di la da venire, aspettando un appagamento e una felicita continuamente differiti. CONCEZIONE CICLICA DEL TEMPO Propria della tradizione greco- orientale, in cui non compare il concetto di “creazione” e il mondo esiste ab aeterno. La storia e un grande circolo in cui i fatti e gli avvenimenti sono destinati a ripetersi e a ritornare eternamente. - ogni istante contiene in seE il proprio valore e il proprio fine, ha senso in se stesso e deve essere vissuto al massimo grado - piena assunzione di responsabilita nei confronti della vita: il “così fu” (del passato) e trasformato in “così volli che fosse” (dell’eterno presente). IMPORTANTE: Il concetto di volontà di potenza e al centro di un’opera di cui ci sono pervenuti solo frammenti. Con questo concetto il filosofo vuole indicare l’essenza della vita che si caratterizza come impulso a crescere e a volere sempre di piu . “POTENZA” quindi e da intendere come strumento per migliorare se stessi ed andare oltre alle condizioni di partenza. Il concetto di volontà di potenza s’identifica con l’arte che costituisce la forma suprema della vita. La figura dell’artista incarna perfettamente la figura dell’oltre-uomo. Inoltre essa si qualifica come AZIONE CREATRICE DEL SENSO DEL MONDO E DEL VALORE DELLE COSE. L’OLTRE-UOMO e quindi l’espressione piu compiuta della volonta di potenza percheE e creatore, e colui che si assume la responsabilita di offrire nuovi significati, nuove prospettive e di proporre NUOVI VALORI. L’OLTRE-UOMO E’ COLUI CHE E’ IN GRADO DI “REDIMERE” IL TEMPO DALLA SUE CATENE E DI LIBERARE L’UOMO DAL PESO DEL PASSATO. Con l’affermazione dell’amor fati, la volonta di potenza opera in modo tale da trasformare il “così fu” in “così volli che fosse”. Infine nella creativita dell’oltre-uomo risiede la possibilita di una “TRASVALUTAZIONE DEI VALORI”. Cio indica da parte di Nietzsche l’andare oltre il Nichilismo, oltre il nulla e il vuoto che si sono affermati dopo la morte di Dio. Il nulla per lui non e piu fonte di sgomento, di nostalgia e di perdita ma rappresenta la liberta , la gioia, la possibilita di autoaffermazione della vita. Ecco la gioia del fanciullo. Esso e l’oltre-uomo, e l’artista in grado di affermare la propria volonta di potenza come fonte di significati e valori nuovi; inaugura un nuovo modo di rapportarsi ai valori, intesi come libere manifestazioni dell’uomo. Nietzsche confida pienamente nell’uomo e nelle sue inesauribili risorse e capacità.
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