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Appunti degli autori Michael Ende e Lewis Carroll, Appunti di Storia della Letteratura

Appunti riguardo gli autori Michael Ende e Lewis Carroll per l'esame di storia della letteratura per l'età evolutiva

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 19/07/2023

emma-foresti
emma-foresti 🇮🇹

4.8

(5)

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Appunti degli autori Michael Ende e Lewis Carroll e più Appunti in PDF di Storia della Letteratura solo su Docsity! MICHAEL ENDE E LEWIS CARROLL MICHAEL ENDE Nel 1958 due case editrici principali:  MARZOCCO BEMPOARD: pubblica molti classici stranieri (Burnett, Alcott, Twain)  VALLECCHI: avvia una politica editoriale, tra i suoi collaboratori c’è Donatella Ziliotto (autrice, traduttrice, editrice) che pubblica la collana “Il Martin Pescatore” tra 1958 e 1965 che contiene i primi lavori di Lindergen, Ende e Preussler, autori che prima della pubblicazione erano sconosciuti. Zilotto avvia una rivoluzione con queste collane. Ende si dedica per un breve periodo al teatro e prova, fallendo, la carriera da attore. Sposa un’attrice e nel 1971 lasciano la Germania e si trasferiscono a Gaenzano fino al 1986. La carriera di Ende inizia per caso perché una mico gli chiede di scrivere una storia per delle illustrazioni che deve vendere. Scrive un libro di 600 pagine, un ferroviere e mezzo in cui narra la storia di un bambino nero che viene consegnato in un pacchetto su un’isola sperduta e un ferroviere lo adotta e lo porta a fare un viaggio fantastico sulla sua locomotiva. Ende lascia la Germania perché cercò di affermarsi ma non riuscendo si trasferì in Italia. Nel 1994 pubblica il “Pifferaio Magico”, una rivisita della legenda medievale del pifferaio magico di Hamelin. Trasforma la storia in una fiaba moderna che parla della fantasia degli adulti oltre che dei bambini. LA STORIA INFINITA TRAMA: Dopo la morte della madre, Bastiano Baldassare Bucci non riesce più a comunicare con il padre e si rifugia nei libri e nelle storie fantastiche. Un giorno capita nella libreria dell’antiquariato Carlo Corrado Coriandoli e gli ruba un titolo chiamato “La Storia Infinita”. Si rifugia nella soffitta della scuola e inizia a leggere e viene sempre più coinvolto nelle avventure del protagonista Atreiu fino a scoprire che il libro parla anche di lui e quindi di essere anche lui un personaggio della storia. Dopo aver salvato il regno della fantasia e guarito l’infante imperatrice, Bastiano rimane imprigionato nel libo e va alla ricerca della propria volontà. Ma continuando a esprimere desideri, dimentica sé stesso, il suo passato e il suo scopo. Longanesi fiuta il potenziale di Ende e lo lancia sul mercato italiano in un’edizione bicolore, copertina rigida e mirata ad un pubblico adulto nel 1981. Nella copertina del libro il colore verde rappresenta la narrazione nel mondo di fantasia e il rosso le incursioni nella realtà. Incontra il successo mondiale grazie all’uscita nel 1984 dell’omonimo film si Wolfgang Petersen e il libro inizia a diventare famoso. La sceneggiatura del film doveva essere scritta in collaborazione con l’autore, però risultò molto difficile restare fedeli ad un volume così complesso e lungo e Ende si accorse che il suo contributo non veniva apprezzato e quindi si dissocia dalla scrittura del film. Ende sottolinea che la letteratura è per tutti, è un mondo abitale fatto di fantasia e realtà. La società ci ha tolto l’unico bene dell’umanità: la libertà, libertà di seguire ciò che detta il cuore, libertà di creare nuovi mondi attraverso la fantasia per modificare la realtà. Ed è questo il messaggio della storia infinita: creare la propria libertà, creare mondi nuovi al di fuori del consumismo e della realtà. La storia infinita è divisa in 26 capitoli, tanti quanti le lettere dell’alfabeto tedesco, e oltre ad essere numerati in cifre romane sono contrassegnati da un capolettera che ricorda le miniature medievali. Il romanzo di Ende è un metalibro, cioè un libro nel libro , un libro che parla di altri libri. Ende riesce a infrangere la barriera che divide lettore e personaggio, poiché Bastiano passa da un ruolo all’altri nel corso della storia e in questo modo anche il confine tra realtà e finzione risulta meno netto e quasi indistinto. Il personaggio di bastiano non è l’eroe perfetto ma un ragazzino grassoccio che viene bullizzato. Bastiano aveva paura della scuola, il luogo delle sue sconfitte quotidiane, aveva paura dei suoi compagni che si prendevano gioco di lui e non perdevano occasione per dimostrargli quanto fosse indifeso e maldestro. La scuola non permette la fantasia, si sente soffocati in un vicolo cieco, in un ambiente che lo distrugge, la scuola rappresenta la razionalità. La scuola per lui rappresenta una prigione, una punizione interminabile che sarebbe finita solo quando fosse stato grande, una penitenza in cui doveva stare zitto e subire. Bastiano legge e le ore a scuola passano e arriva la campanella di fine lezioni, è solo nella soffitta e pensa a suo padre e vorrebbe tornare a casa e riportare il libro, ma pensa che Atreiu non lo abbandonerebbe mai e quindi continua a leggere. Bastiano prosegue la sua strada creatrice, dando un nome ad ogni cosa che inventa, però ogni suo desiderio implica la perdita di un ricordo nella vita reale di Bastiano che dimentica tutto, anche il suo nome. Ma Atreiu lo salverà e lo accompagnerà sempre in modo invisibile e quindi si ribalta la situazione iniziale in cui era Bastiano a seguire Atreiu. Bastiano scopre sulla propria pelle la sensazione di tempo e spazio che esistono anche nella letteratura, leggere lo aiuta a diventare migliore e avere fiducia nel mondo che lo circonda e affrontarlo con le armi che possiede, è consapevole delle proprie capacità e ha più fiducia nel mondo. LEWIS CARROLL Lewis Carroll è lo pseudomino di Charles Luttwidge Dodgson. E’ un matematico, fotografo e scrittore. Scrive alla fine dell’800 “Alice nel Paese delle Meraviglie”ed esce nel 1865. L’idea del libro nasce durante una gita in barca con le sue sorelle e si inventa questa storia per soddisfare le richieste delle bambine che volevano una storia. Inizialmente la pubblica con illustrazioni fatte da lui ma non funzionano e si rivolge ad un editore che gli affianca un illustratore e diventa successo. Contesto postunitario:  Tasso di analfabetismo alto  Lingua unitaria il fiorentino colto  Volontà di cancellare le tradizioni linguistiche secolari e letterarie (fiabe)
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