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Appunti del corso "CINEMA DEL REALE" anno 2022/2023, Appunti di Storia Del Cinema

Appunti del corso "CINEMA DEL REALE 2022/2023" divisi per argomenti con tanto di immagini relativi ai film trattati per ottimizzare lo studio. Le parole chiave sono state evidenziate o enfatizzate.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 28/02/2023

giada-tietto
giada-tietto 🇮🇹

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Scarica Appunti del corso "CINEMA DEL REALE" anno 2022/2023 e più Appunti in PDF di Storia Del Cinema solo su Docsity! La marcia su Roma 28 ottobre 1922 XIX sec. Liberismo e Belle époque il pre cinema= lanterne magiche e spettacoli di luce. 28 dicembre 1895= nasce il cinema con i fratelli Lumiérè =primo spettacolo con pubblico pagante. 1905= primo film storico italiano “la presa di Roma”di Filoteo Albertini 20/02/1909= Manifesto Futurista di Marinetti = evoluzione tecnologica continua. A livello sociale in questo periodo assistiamo a grandi cambiamenti di livello politico. Abbiamo visto documentari della marcia su Roma, il cinema muto di Luca Comerio. Fonti= girate al tempo( riprese del reale) e documentari ricostruite dalla Rai. Documentario DESCRITTIVO= riguardano il cinema del reale ,che ha un suggerimento soggettivo per chi lo fa e oggettivo per chi lo riceve. Il narratore che si sente ma non si vede(voce off)=dobbiamo fare riferimento alla didascalia sonora perché il commento funge da supporto di informazioni (valore pratico) Prima viene la voce narrante e poi montaggio per uso didattico. Modalità partecipativa ossia lavorare sul campo (immergiamo il protagonista) Modalità riflessiva, l’ intellettuale si mette in gioco e sta dentro per essere in dialogo con il soggetto. Cinegiornale viene prima del documentario. Nel 1924 nasce L’ Istituto Luce = cinegiornali, per volere di Mussolini che disse “la cinematografia è l’arma più forte”. Musiche a “marcetta”, qui le immagini prevalgono sul racconto. Il fascismo si raccontava soprattutto attraverso le immagini più che raccontarle. Film “Il grido dell acquila” del 1922 di Mario • Volpe( fascista di Firenze). È un film muto di finzione con didascalie, ha un storia un racconto retto della sceneggiatura. Erano attori di teatro e utilizzavano molto i gesti perché appunto il film era muto. Non fu un film molto preso in considerazione nemmeno da Mussolini stesso anche se il film racconta la presa del fascismo sulle masse (pestaggio del comunista) gli stessi operai poi si trasformano a fine film in marciatori. Trieste 18 settembre 1938 (ACNR e Istituto Luce e Cinecittá) = il duce promulga le leggi razziali. Le immagini di archivi devono molto per creare e informare, testimoniare sugli eventi del passato. Documentario La marcia su Roma del 1922, costruito con fonti storiche, girate al tempo della Marcia su Roma. Modalità descrittiva che riprende un modello fuori campo, descrive in maniera oggettiva, in cui il narratore si sente ma non si vede mai, voce off, forma di descrizione molto moderna. Al tempo la didascalia, il sottotitolo, era come la voce, in quanto al tempo il cinema era muto. La voce narrante è trainante e viene prima delle immagini, montate prima della registrazione. Siamo di fronte ad un documentario con modalità tipicamente descrittiva, e facente parte del cinema reale. Questo documentario racconta la storia del fascismo in maniera oggettiva, descrivendo elementi della storia e della letteratura. Il documentario è sintesi del cinema e il cinema è sintesi della letteratura. Modalità partecipativa legata al lavoro sul campo, sul luogo, raccogliere testimonianze, che dà un valore aggiuntivo. Modalità riflessiva ti metti in gioco come intellettuale. A noi: film ufficiale del partito nazionale fascista di Umberto Paradisi, film muto del 1923, prodotto dall’istituto Luce e sonorizzato nel 1930. Mussolini capisce l’importanza del cinema per il suo programma politico, si crea la ‘cinematizzazione’ delle masse. Non c’è la voce narrante, accompagnamento sonoro solamente dato da canzoni fasciste che ricordano l’andamento della marcia. Registrato qualche anno dopo la marcia. Film Il Grido dell’Aquila 1922, regista Mario Volpe. Film muto, con didascalie, attori teatrali che passano qui al cinematografo. Non ebbe molto successo e non riscosse l’attenzione del duce in quanto lui collaborava nella produzione dell’istituto Luce. Film di finzione fin dalle prime immagini ma alla fine mostra come gli operai stessi si trasformino in fascisti che marciano su Roma; quindi, è presente oltre alla finzione il reale. C’è una realtà superiore che arriva alle masse. 9 ottobre 1963 il disastro del Vajont Documentario di inchiesta= Luigi di Gianni fu il regista che per primo filmò le immagini da repertorio insieme a Tina Merlin( ex partigiana e giornalista) la quale fu la prima a scrivere sui primi segni di cedimento del monte Toc , qualche mese prima della catastrofe. Documentario per i 50 anni del disastro: la “Montagna infranta” del 2013 fatto dal prof. Melanco. Processo di sintesi tra immagini e suoni per fare cinema del reale. Uso della voce dei due soprani, uso di sistemi elettronici che si diramano ( evocazione del dolore) per manifestare il lutto. Suoni come voci narranti. Stile del documentario= documentare e raccontare il reale e il cinema del reale serve a questo.
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