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Appunti del corso di storia dell'Arte medievale sul Ricamo di Bayeaux, Dispense di Storia dell'arte medievale

Il Ricamo di Bayeux, un manufatto medievale che rappresenta la conquista dell'Inghilterra da parte di Guglielmo di Normandia nel 1066. Il ricamo è un esempio di manufatto molto diffuso nel medioevo soprattutto a nord delle Alpi. informazioni sulla committenza, sulla destinazione e sulla sequenza narrativa del ricamo. Inoltre, viene descritto il tipo di ricamo utilizzato e la sua importanza storica e culturale.

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 01/05/2023

Niccolò13
Niccolò13 🇮🇹

4.6

(7)

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Scarica Appunti del corso di storia dell'Arte medievale sul Ricamo di Bayeaux e più Dispense in PDF di Storia dell'arte medievale solo su Docsity! 23 novembre L’arte della narrazione: il Ricamo di Bayeux Abbiamo a che fare con un manufatto che nell’Occidente oggi è un unicum, ma è esempio di un manufatto che nel medioevo soprattutto a nord delle Alpi era molto diffuso. Questo è a volte erroneamente detto arazzo. Contesto: Inghilterra. Edoardo il Confessore, Re dal 1043, era stato educato presso la corte normanna e aveva portato nel regno dignitari normanni, alimentando contrasti con i dignitari anglo-danesi, guidati dal duca Aroldo, figlio del potente conte Godwin del Wessex e fratello della consorte di Edoardo. Di fatto l'influenza politico-economica di Aroldo non era inferiore a quella del re. In tale situazione Edoardo investì quale successore Guglielmo di Normandia, figlio illegittimo di suo cugino Roberto. Aroldo, in visita presso Guglielmo nel 1064, avrebbe giurato su reliquie (nel ricamo quelle della cattedrale di Bayeux) di volerne assecondare le pretese al trono, avendo già lasciato a garanzia 'in ostaggio' presso Guglielmo il fratello e il nipote. In punto di morte Edoardo, recuperando 'miracolosamente' lo stato di coscienza, avrebbe cambiato idea (legittimamente secondo le consuetudini inglesi) investendo Aroldo, che dunque si fece incoronare Re rompendo il patto con Guglielmo. La reazione del duca di Normandia, supportata da una coalizione europea (appoggiata dal futuro imperatore Enrico IV e dal papa Alessandro II), portò allo sbarco con un contingente armato ad Hastings e alla battaglia del 14.10.1066, con cui Guglielmo sconfisse l'esercito di Aroldo, che morì in battaglia. Guglielmo, detto Il conquistatore, fu incoronato Re di Inghilterra a Westminster il 25.12.1066 Cosa rappresenta il ricamo? La prima fonte scritta utile, l'inventario dei beni della cattedrale di Bayeux del 1476, al cap. V riferisce di "un ricamo di immagini e scritte raffiguranti la conquista dell'Inghilterra". La sequenza dispiegata lungo il ricamo è impressionante per l'efficacia narrativa e per la precisione con cui sono mostrati aspetti e oggetti della vita quotidiana. Il primo intento del manufatto non sarebbe storico (la conquista del trono di Inghilterra da parte di Guglielmo), quanto soprattutto 'civile': 1) la ricomposizione della frattura fra anglo-danesi e normanni, visto che gli sconfitti sono presentati come degni e valorosi, e che di Aroldo in particolare si riconoscono lo status, la valorosità, l'intimità con Edoardo; 2) la sfiducia nell'instabile classe aristocratica (Provero 2015). Non si individuano vinti e vincitori, ma una dinamica complessa, volutamente ambigua, che richiede una riconciliazione. A riprova, il ricamo tace di molti eventi essenziali legati alla conquista del 1066 (NON sono utilizzate né la Cronaca di Guglielmo di Jumièges del 1070 circa, né quella 'di corte' di Guglielmo di Poitiers, biografo di Guglielmo, del 1074 circa), e a volte deroga dalla sequenza storica per meglio illustrare concetti e convinzioni. In tutto ciò l'elemento religioso rimane sullo sfondo Da chi è quando fu commissionato? Molti studiosi concordano nel localizzare il concepteur e l'atelier in Inghilterra, mentre divergono sulla committenza, sulla data, sulla destinazione. I più ritengono che il manufatto sia stato commissionato dal vescovo di Bayeux Oddone, fratellastro di Guglielmo, fra 1070 e 1080, in tempo per la dedicazione della ricostruita cattedrale di Bayeux, avvenuta il 14.7.1077. La realizzazione sarebbe invece stata affidata ad un atelier dipendente dal monastero di S. Agostino a Canterbury. Altre opzioni restano possibili. Oddone compare quattro volte nella trama narrativa del ricamo, pur non essendo una figura chiave della narrazione (stando alle cronache). A parte Edoardo, Guglielmo, Aroldo, Oddone, la misteriosa AElfgyva e il nano Turold, le uniche altre figure nominate sono Wadard e Vital, vassalli di Oddone. Infine, Aroldo giura sulle reliquie a Bayeux, mentre le cronache situano l'episodio a Rouen o a Bonneville-sur- Touques. Il Ricamo sembrerebbe pensato per essere ciclicamente appeso alle arcate della cattedrale, come documentato nell'inventario del 1476. Tale eventualità non è verificabile, perché l'edificio subì un incendio nel 1106 e fu rifatto in stile gotico. Non si può scartare la possibilità che l'esposizione originaria avvenisse nel palazzo episcopale, o a turno in entrambe le sedi. Altri studiosi (fra cui Barral) sostengono che il ricamo di Bayeux costituisca una committenza retrospettiva, realizzata all'inizio del XII secolo. A supporto soccorre un poema del cronista Baudry de Bourgueil, che descrive un ricamo analogo, intessuto di oro e argento e seta, raffigurante le imprese di Guglielmo dal 1047 al 1066, visto nella 'camera' della figlia di Guglielmo, Adele di Blois. In tal caso il Ricamo sarebbe stato destinato ad un edificio del potere civile. Tale prospettiva però convince meno. Nel tardo XVII sec., il Ricamo risulta essere arrotolato sue due fusi e all'occorrenza srotolato come una pellicola cinematografica. Dal 1983 il Ricamo si conserva presso il museo allestito nell'antico Seminario diocesano di Bayeux, interamente svolto e protetto da cristalli Ricamo, non arazzo Broderie, non tapisserie Enbrodery, not Tapestry Non si tratta di un arazzo perché le immagini non sono intessute, cioè non sono ricavate nella trama del tessuto impiegando filati di colori diversi, ma scaturiscono da un ricamo con fili di lana di otto diversi colori su tessuto di lino color bigio, lungo 68,3 metri e alto circa 50 cm. Nel XVIII secolo il telo fu cucito su di un telo di lino più largo e dalla trama più grossolana, recante una possibile numerazione delle scene. Il tipo di ricamo viene detto “punto Bayeux” che è comporta da punto ombra e punto erba. Da chi e come fu realizzato il ricamo? Quale diffusione per tali manufatti? Se il committente sembrerebbe proprio Oddone di Bayeux, il concepteur delle scene figurate sarebbe un inglese, vicino ai modi della miniatura di Canterbury di XI secolo e con specifiche conoscenze di ambito militare e marittimo (conosce bene le navi, i cavalli, le armi e il loro uso, ma anche i castelli, i reliquari, ecc.). 16. Guglielmo e il suo esercito, ma anche Aroldo e il suo seguito, proprio o è un vassallo, organizzano una spedizione per portare aiuto ad un vassallo di Guglielmo minacciato dal conte Conan. Passano da Mont Saint-Michel. 17. Qui attraversano il fiume, e Aroldo salva alcuni normanni che stanno per essere inghiottiti dalle sabbie mobili (le acque sono minacciose, piene di mostri). 18. Giungono poi al castello di Dol, il castello di Conan, e qui all’arrivo della cavalleria normanna (la loro novità è combattere a cavallo) Conan scappa calandosi con una fune dal castello. La cavalleria lo insegue (i movimenti dei cavalli sono molto ben costruiti + i vestiti dei cavalieri sono molto ben costruiti). 19. Arriviamo a Rennes dove i milites del duca Guglielmo combattono contro Dinan (alleato di Conan) in una battaglia furiosa. I normanni accerchiano il castello e appiccano il fuoco. 20. Dinan allora consegna le chiavi della città. 21. Allora Guglielmo da le armi ad Aroldo, lo veste come un normanno, secondo un rito che era concesso a chi si fosse mostrato valoroso, sempre nascondendo i simboli del vassallaggio. 22. Guglielmo arriva a Bayeux. 23. (!Scena madre) Aroldo fa un giuramento su due reliquiari (della cattedrale di Bayeux). Le fonti però dicono che questo giuramento si fece da un’altra parte. Aroldo qui sembra quasi obbligato, e per questo i suoi gli “dicono” di tornare in Inghilterra. 24. Aroldo allora prende di nuovo il mare. Tornando in terra inglese. 25. Vanno a riferire della spedizione a re Edoardo, che è già vecchio e malato. A differenza del colloquio iniziale Aroldo non entra nell’ambiente e dopo essere stato additato si piega e si ingobbisce, sembra non essere una conversazione tranquilla come quella iniziale. [<—] 28. Qui re Edoardo ormai in punto di morte parla con i suoi fedeli. In presenza dell’arcivescovo di Canterbury e forse di sua moglie Edith sta per dare la mano ad Aroldo. Qui le fonti di parte inglese dicono che il re recuperò lucidità per investire Aroldo. Il re ormai morto viene preparato per la cerimonia. 26. Abbiamo la cerimonia funebre: la bara ha un seguito quasi come quello della regina Elisabetta II di pochi mesi fa. Arrivano a Westminster (era stata fatta ricostruire da Edoardo secondo forme monumentali normanne, che erano sconosciute dal mondo inglese a quei tempi). 29. La scena precedente è funzionale a quello che succede in questa scena [—>]. I dignitari anglo- danesi danno la corona ad Aroldo, che viene rappresentato in trono (30.). 31. Aroldo qui non è mostrato come un usurpatore (le fonti normanne lo dicono invece) ha tutte le insegne e i simboli che lo giustificano. 32. Nel 1066 venne avvistata la cometa di Alley (visibile tra vent’anni), diventando chiaramente un presagio che anticipava qualcosa di funesto. Un messo va subito da Aroldo che poggia storto su un trono, con sotto delle navi fantasma. 33. Una nave inglese va ad avvertire Guglielmo. 34. Guglielmo viene avvertito che Aroldo è diventato re. 35. E si comanda di edificare una flotta. Con tutte le scene della costruzione: gli operai abbattono gli alberi e poi costruiscono le barche. 36. Portano poi le navi in acqua. E trasportano le cotte di maglia, le armi e il vino. 37. C’è poi un carro che porta altri armamenti e le botti, e poi Guglielmo va verso la sua nave principale. È da intarsi che hanno portato su anche i cavalli. 38. La nave di Guglielmo si riconosce dai gonfaloni e dall’uomo che suona il corno. Il gonfalone crociato sembra indicare l’appoggio del Papa e dell’Imperatore. La flotta in mare attende l’arrivo del vento per arrivare verso nord ma questo non arriva. Quando il vento arriva è ormai settembre inoltrato mentre erano partiti ad agosto. (Aroldo nel frattempo era impegnato a nord per respingere l’attacco di un altro pretendente al trono (Harald di Norvegia), quindi le truppe erano concentrate altrove. 39. Qui fanno sbarcare i cavalli. 40. I soldati di fretta arrivano ad Hastings con l’intento di raccogliere cibo e tutto il necessario per la battaglia. Vengono presi gli animali e macellati. 41. Vvad, vassallo di Oddone, soprintende la raccolta e poi la carne viene cotta.
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