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Appunti dell'anno accademico 22\23, Appunti di Archeologia

Appunti riguardo l'approfondimento trattato a lezione di archeologia nel Medio Oriente

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 06/07/2023

francesca140102
francesca140102 🇮🇹

4.5

(4)

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Scarica Appunti dell'anno accademico 22\23 e più Appunti in PDF di Archeologia solo su Docsity! Il vicino Oriente in età medievale L’archeologia islamica: si parla di territori controllati da élite musulmana, ma si trovano anche persone che professano altre religioni. La periodizzazione abbraccia un orizzonte culturale molto vasto. Per disciplinare il tutto si usa una successione di dinastie; a livello archeologico queste sono state raggruppate in 3 periodi a) prima età islamica 630-1055, b) media età islamica 1055-1500, c) tarda età islamica 1500-1700. L’archeologia islamica inizia l’interesse orientalista per alcuni monumenti, la data si collocherebbe nella spedizione in Egitto da parte di Napoleone (1809-1822 quando vengono diffusi i risultati). Per la prima volta vengono illustrati monumenti dell’islam medievale, si studiano anche la Persia e la Palestina. Tutta l’Europa presenta interesse per le antichità orientali, in Italia Michele amari si interessa alla storia musulmana della Sicilia. I primi fotografi si cimentano in oriente e raffigurano le prime vedute di moschee, poco accessibili infatti agli europei e preziose ad oggi perché queste sono state restaurate più volte. Nascono campagne di catalogazione, redazione di inventari e cataloghi in riferimenti all’arte islamica; i risultati vengono mostrati in loco con la fondazione di musei. Il primo manuale di archeologia islamica è italiano, esce nel 1966, l’attenzione è rivolta ad espetti della cultura materiale. In ambito anglosassone gli aspetti erano trattati sotto la storia dell’arte. Oggi i primi manuali sono recenti, parliamo di due filoni separati di arte e archeologia. Conquiste islamiche: a partire dal 630, sono rapide (Siria, Iraq, Iran ed Egitto), dopodiché saranno più graduali. Nel 642 in Egitto si trovano leggi bizantine, le addensano e mantengono le strutture amministrative. Gli omayyadi hanno la loro capitale a damasco, testimonianze in papiri ed architetture in area siriana. Le nuove fondazioni sono città guarnizioni, ricevevano una dotazione territoriale. Le residenze califfali sono tante perché la corte non è fissa ma itinerante (per motivi militare e di rappresentanza), forte impulso alle nuove fondazioni. Il califfato omayyade continua in Nordafrica e in spagna, scavalcato dagli abbasidi che spostano la capitale da damasco a Bagdad, sul Tigri. Il califfato abbaside presenta il controllo su regioni disparate, tentando di uniformare il territorio. Sotto gli abbasidi si sviluppa di più la cartografia. Si assiste dalla fine dell’VIII a dinastie sempre più autonome. Segue una frammentazione dagli Sciiti ed elementi destabilizzanti (ostilità con l’impero bizantino), nasce nel Nordafrica un nuovo califfato, i Fatimidi (sciiti che credono in un messia). I fatimidi cercano di tornare in oriente e nel frattempo conquistano la Sicilia. In Egitto i fatimidi costruiranno una nuova parte del Cairo. nell’XI il califfato fatimida ha affrontato tanti problemi (sconfitte contro i crociati, indipendenza della Sicilia e poi verrà scalzato dall’Egitto).    I turchi selgiuchidi infliggeranno danni all’impero bizantino e prenderanno la Siria, tagliano le rotte commerciali italiane che nel mar Nero trovavano porti fiorenti, l’arrivo di questi è causa della prima crociata. Successivamente gli Ayyubidi, di origine curda, tribù che servivano i turchi e si attestano in Siria. Saladino si trova tra gli stati cristiani, prende Gerusalemme. La dominazione loro è molto corta, circa un secolo; finiscono nei poli, in Egitto detronizzati dai mamelucchi (schiavi soldato prelevati da bambini dalle loro tribù turche) e in Siria con l’arrivo dei mongoli. I mamelucchi vengono allevati senza famiglia, ma uno di loro si impadronirà del potere. Tra di loro non vige un principio dinastico, spesso il potere viene acquisito sulla base del numero di fedeli di cui godevano. Nel 1250 sono inizialmente solo in Egitto e neutralizzano gli stati cristiani con campagne durature. Le invasioni mongole vengono gestite subito arrestandole fino alla Palestina. Paradigmi e questioni aperte continuità/discontinuità; rapporto città/campagna; regionalismo/prospettiva sovraregionale.    Qasr al-Hayr al-Sharqi: è un castello del deserto, fondazione degli amministratori omayyadi per l’assestarsi dell’amministrazione islamica; insediamento fortificato che non aveva solo una funzione rappresentativa o estetica era anche il centro dello sfruttamento del territorio, gestione delle acque con mulini e aggregazione di un abitato contadino intorno al centro. Il sistema di sfruttamento del territorio è una formula per mettere in mostra il proprio potere. Genequand ha dimostrato che l’abbandono dei centri non è avvenuto con la fine del califfato omayyade ma con l’imporsi dei turchi. Risultati simili sono stati proposti a Tell Hisban, scavano per la prima volta negli anni 60 per confermare il sito nominato nella Bibbia. L’insediamento si configura con una cittadella fortificata con un contingente militare mamelucco e alle pendici un villaggio contadino. I modelli di consumo sono molto simili, troviamo presenza delle stesse carni e la presenza di ceramica e vetri sia nella cittadella che nel villaggio. L’insediamento è considerato un centro in via di urbanizzazione, la popolazione possedeva risorse e ideali di prestigio. Il modello insediativo prevede assembramenti di stanze singole disposte intorno ad un cortile centrale, insediamenti di famiglie estese. La cittadella di Amman: gli scavi hanno permesso di individuare standard ceramici, grazie a quella di Damasco si riesce a studiare quella di Damasco (metodi etnografici, confronto con le fonti scritte. A Damasco le cittadelle ci informano riguardo le dinamiche di residenza delle élite; all’interno dello stesso periodo possiamo trovare più discontinuità. Momenti di cesura segnano un modo diverso di vivere la città, per esempio si tende a fuoriuscire dalle cittadelle per attestarsi in nuove zone con intento rappresentativo. Sulla questione del regionalismo è importante il fenomeno di pellegrinaggio; indicatori della cultura materiale… il commercio è a lungo raggio, i caravanserragli sono i luoghi di riposo delle carovaniere, strutture ricettive che permettevano ai commercianti di riposare, attraverso le fonti si può capire l’intensità della loro presenza. Le tendenze di oggi prevedono: ricognizioni, paleobotanica, archeometria, epigrafia, archeologia ottomana. 26/04/2023 Dinastia di origine curda, si impadroniranno del potere verso la metà dell’XI. Il contesto per loro è estraneo, hanno origine di latri territori. I primi sovrani sentono l’esigenza di difendersi da coloro che si trovavano nel posto; loro fondano la cittadella, un nucleo fortificato che si appoggia alla collina che bloccava il Cairo ad est 8somina tutta la città).    Da questa fondazione consegue il percorso delle mura e la cittadella diverrà il centro della vita politica al Cairo. Il loro impero da nuovi arrivati arriverà anche all’uso delle milizie a servizio della corte con una caserma vicino Fustat. Gli ayubidi si approvvigionano degli schiavi soldato, importano giovani al Cairo e costituiscono reggimenti per poter mantenere il potere. Gli ayubidi ci lasciano fondazioni diverse, scuole per l’insegnamento del corano, secondo le dottrine ortodosse dei sunniti, hanno 4 esedre in cui i maestri si riunivano con gli studenti per tenere le lezioni. Danno una spinta molto forte associata al mausoleo del fondatore (associazione tra insegnamento e tomba del fondatore). Al Cairo ad oggi ci sono 3 necropoli principali, prevedevano sepolcri di uomini importanti che attiravano le visite dei fedeli; gli ayubidi fanno loro le visite pie e si attesteranno principalmente nella necropoli meridionale. La monumentalizzazione del fondatore della scuola ortodossaà varie dinastie tendono a monumentalizzare a fini politici alcune necropoli; ci sarà un maggiore investimento delle élites nelle necropoli, il potere di attrazione renderà fondamentale farsi seppellire nelle vie principali per attirare le preghiere dei fedeli. (Una sorta di firma immagine con un albero con perle; il marito di questa donna sarà ucciso dagli schiavi mamelucchi e uno di loro sposerà la donna). I mamelucchi Si dividono abbastanza tra bahri (caserma dell’isola vicino fustat) e sono di origine turca, a partire dal XIV ci sarà una rivoluzione e il potere passerà ai mamelucchi della cittadella ayubide, i burji di origine circassa. Talvolta può esserci una distinzione più forte tra i membri della stessa dinastia. La prima moschea viene fondata dopo 16 anni dalla presa del potere, fondata su un campo di polo, la moschea di Al-Zahir; la seconda è fondata dentro la cittadella, sede del potere ayubide. I due grandi problemi dei mamelucchi è il rapporto con crociati e mongoli. Con la cancellazione dell’ultimo avamposto crociato i mamelucchi avranno meno problemi esterni così si concentreranno sull’edilizia interna al Cairo. Per la prima parte della dinastia la fondazione di moschee è limitata, preferiscono fondare i complessi con diverse funzioni (scuola coranica, mausoleo del sultano, ospedali, fontane, librerie); saranno insediamenti dal carattere anche commerciali come caravanserragli, collocati nella via principale. Come mai la pluralità? Si tratta di fondazioni waqf, risorse con intento religiose destinate ad un fine di beneficenza, i beni diventeranno inalienabili perché la famiglia del donatore non potrà reclamarli mai, sarà sempre un’opera pia. Sotto il sultano Nasir Muhammed si concluderanno le campagne crociate, ci lascia un portale della presa di Acco che dimostra la fine del pericolo, come un bottino di guerra. La moschea-madrasa del sultano Hassan: le tradizioni si uniscono, un sultano fonderà questo esempio ibrido, si tratta di una fondazione monumentale crollata durante la fondazione, fu un cantiere dispendioso. Si trova di fronte la cittadella, l’orientamento della facciata doveva essere visto dalla cittadella. Il palazzo dell’emiro Taz, 1352: il palazzo avrà un’evoluzione molto complessa, pensato fin dalla fondazione con botteghe artigiane. Ci sarà un’evoluzione dell’abitato che porta ad un altro segmento di necropoli con fini abitativi. I nuovi sultani vogliono trovare un nuovo spazio rappresentativo, i complessi sono simili a quelli del centro. Aule di udienza, sale per ricevimento, fontane e biblioteche. Accanto alla sua fondazione funeraria verrà posto un caravanserraglio urbano. Il Cairo rimarrà con gli stessi nuclei che però si espanderanno dando alla luce reperti oggi esposti. Il Cairo diventerà crocevia di reperti e di opere artistiche. 27/04/2023 Gerusalemme È complicata, città 3 volte santa delle religioni monoteiste, focus di tensioni. I racconti sono parziali e le storie spesso ricostruite (anche da prof universitari). Con gli accordi di Sykes-Picot del 1916 nasce lo stato mandatario di Palestina. Lo stato di Palestina viene frazionato in due nel 47 (ebraico e islamico) e Gerusalemme è una città senza stato. Con il 49 la città viene divisa in 2 ovest israeliana e ovest sotto protettorato giordano. Nel 67 Israele annette anche Gerusalemme està la tutela archeologica, quindi, scava anche nella zona precedentemente posseduta dalla Giordania. Gerusalemme si trova su un altopiano vicino il corso del Giordano, le cime sono rocciose e scendono gradualmente verso la pianura, a sud una zona semidesertica. A livello storico possiamo collocarla in Palestina a partire dai primi decenni d.C., i maggiori investimenti erano collocati principalmente nella costa. Con la conquista islamica verrà inserita nel frazionamento della Palestina, con i mamelucchi la città si avvicinerà a Damasco. La riscoperta archeologica avviene grazie all’archeologia biblica; a metà dell’800 si moltiplicano gli scavi urbani. Grazie a sintesi archeologiche si traccia la storia di Gerusalemme, esplorazione voluta dagli inglesi, tutto ciò porta a studi geologici, cartografia. Si produce una cartografia che mostra le piscine sommerse sotto Gerusalemme, per purificazione e per stoccaggio dell’acqua potabile. Con l’inizio del 900 iniziano grandi restauri, arrivano colonne provenienti da Carrara in una moschea. L’archeologa Kenyon cerca il primo insediamento di Gerusalemme (X a.C.). dopo gli anni 60 scaveranno principalmente gli israeliani, viene creato un tunnel nel muro occidentale, si tratta di un modo per mostrare le fondazioni del tempio di Erode e tracce di impianto della gestione delle acque per far arrivare l’acqua nel tempio. Le tracce ci mostrano anche case proto-islamiche, una chiesa poi traslata vicino il muro del pianto. Le operazioni continuano e aumentano. Il tessuto urbano è continuo. Le prime testimonianze risalgono al XIV a.C. e sono delle sepolture, tracce di una struttura del XII- XI secolo a gradoni interpretata come il terrazzamento del palazzo di Davide, il tempio sorgerà sulla cima più alta. I resti del monte Moriah non sono sufficienti. Nel 586 abbiamo una distruzione del tempio dai babilonesi e dopo 50 anni ricostruito. La II grande distruzione sarà nel 70 con la campagna di Tito; successivamente verrà costruita una fortezza. Dopo la conquista romana cambia nome in Aelia Capitolina (sotto adriano), luogo del santo sepolcro. L’area sarà devoluta al culto cristiano con la consacrazione della basilica del santo sepolcro (di cui non abbiamo molte notizie). Poco dopo, nel VI, troviamo la prima rappresentazione della mappa di Gerusalemme, la pianta aveva vie porticate (oggi ci sono ma sono una ripresa di quelle originali romane). La porta monumentale è chiamata di “damasco”. Gerusalemme è sede di committenze, anche da parte di Giustiniano, che operò una committenza parallela anche a Betlemme, dedicata alla natività di Gesù. Nel VI avviene la conquista della Palestina, la conquista non basta, le fonti ci parlano del califfo Omar che avrebbe preso in consegna le chiavi della città, rifiuta di pregare all’interno della chiesa per non farla successivamente prendere dai musulmani e prega su quella che era la spianata del tempio. Oggi il racconto è considerato leggendario, dà legittimità o meno ai luoghi di culto. Il primo luogo di culto musulmano fu una moschea del VII di cui non abbiamo tracce, a ridosso dell’antica cinta muraria. Qualche anno dopo viene fondata la cupola della roccia, monumento focale del centro sacro. La decorazione prevede grandi mosaici, ci sono dei fregi epigrafici lungo il perimetro dalla cupola e riportano frasi del corano, condannano la trinità (e quindi i cristiani). L’islam scelse Gerusalemme, il legame si basa su un versetto che riporta il sogno notturno di Maometto, trasportato ad una lontana moschea in cui pregò con gli angeli ed ebbe delle rivelazioni. La città non viene menzionata ma si scelse il luogo comunque (tradizione fondata sul riconoscimento di un luogo nonostante questo non sia esplicitato). L’edificio non era isolato, aveva intorno possibili esempi; un santuario a cesarea ha un assetto simile (edificio a pianta ottagonale con strutture legate al santuario). Nel periodo omayyade un quartiere della città aveva strutture palaziali. Un accesso monumentale sul lato orientale sorreggeva una porta per accedere alla spianata. Nel 1009 per volontà del califfo al Hakim il santo sepolcro viene distrutto e poi ricostruito qualche decennio dopo. L’arrivo dei turchi selgiuchidi porta alla prima crociata e la spedizione porterà alla creazione dei 4 regni crociati, quello di Gerusalemme cadrà primaà Goffredo di Buglione rifiuta il titolo di re e lo cede al vescovo di Pisa. I successori si installeranno nella spianata delle moschee. Sulla cima del monte degli ulivi sorge una capella crociata su una basilica paleocristiana (modello cupola della roccia forse); si fondano altre due chiese fuori dalle mura (Assunzione di Maria e chiesa di sant’Anna). La prevalenza dei monumenti è cristiana; nel 1189 viene
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