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appunti delle lezioni dalla 7 alla 18, Sbobinature di Diritto Pubblico

Una panoramica sul Parlamento italiano, descrivendo le sue funzioni, l'organizzazione delle due camere, il corpo elettorale, il rapporto di fiducia tra parlamento e governo, il procedimento legislativo e l'organizzazione interna delle Camere. Vengono inoltre descritte le caratteristiche del voto e le commissioni congiunte. Il documento si conclude con una descrizione dei regolamenti parlamentari e dei gruppi parlamentari.

Tipologia: Sbobinature

2021/2022

In vendita dal 02/03/2023

lindaferghi
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Scarica appunti delle lezioni dalla 7 alla 18 e più Sbobinature in PDF di Diritto Pubblico solo su Docsity! PARLAMENTO Nella costituzione seconda parte (da 55 a 139 artt). TITOLO I - sezione I  Parlamento - sezione II  Funzione legislativa del parlamento Art. 55 Ci sono due camere: senato della repubblica e camera. Ogni camera agisce in modo indipendente e ha un regolamento diverso. La seduta comune avviene solo nei casi previsti dalla Costituzione, i senatori si recano in parlamento. In linea di massima lavorano separatamente. Art. 56  Camera dei deputati eletta a suffragio universale e diretto.  I deputati sono 400 (prima 630) e 8 sono eletti nelle circoscrizioni estero. Il mondo è diviso in 5 circoscrizioni estere.  Elettorato passivo= 25 anni  Elettorato attivo = 18 anni  Il numero dei seggi è assegnato ad ogni circoscrizione che varia in base alla popolazione Art. 57 – 58 – 59  Senato  Eletto a base regionale  I senatori sono 200 (prima 315) e 4 eletti nella circoscrizione estero  Nessuna Regione o Provincia autonoma può avere un numero di senatori inferiore a tre, ECCEZIONE: il Molise ne ha due, la Valle d'Aosta uno.  Distribuzione delle circoscrizioni si effettua su base regionale  Elettorato attivo = 40 anni (camera più anziana)  Elettorato passivo = 18 anni Art. 59  Senatori di diritto:  presidente della repubblica finita la carica  5 persone scelte dal presidente della repubblica scelti per aver illustrato la patria nei meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario Entrambe le camere sono di durata di 5 anni e non possono essere prorogate. Salvo casi di guerra e dopo una legge. Esiste una prorogatio: finché non sono riunite le camere le precedenti sono ancora attive. Norma per evitare l’estromissione del parlamento perché durante il periodo fascista non veniva convocato. Per iniziativa di un presidente, del presidente della repubblica o per iniziativa di un membro. FORMA DI GOVERNO PARLAMENTARE Si contraddistingue per il rapporto di fiducia tra parlamento e governo. Come si è creato all’interno della forma di governo italiana? Da una monarchia costituzionale (re con grande potere). Il governo controllato dal re e non esisteva un rapporto di fiducia. Il governo Cavour propone che il governo deve avere la fiducia del re e del parlamento. Tuttavia, si istaura in modo informale. Il re viene estromesso dal rapporto di fiducia (parlamentarismo monista). La costituzione regola e disciplina questo rapporto di fiducia. Funzioni:  Legislativa  Politico (revoca e concede la fiducia al governo) Il presidente della Repubblica può sciogliere una o entrambe le camere. Inoltre, nomina il presidente del consiglio e su consiglio di questo i ministri. CORPO ELETTORALE Chi vota Elettorato attivo è la capacità di votare Elettorato passivo consiste nella capacità di essere eletto Chi ha diritto di voto nelle elezioni italiane?  Tutti i cittadini che hanno raggiunto la maggiore età  Il Senato è eletto dagli elettori che hanno superato i 18 anni di età: modificato adesso con legge costituzionale! (novità) – vedi articolo Art. 58 Cost.  I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo diciottesimo anno di età (prima era 25 anni). Età abbassata con una riforma costituzionale.  Sono eleggibili a senatori gli elettori che hanno compiuto il quarantesimo anno Chi può essere eletto deputato o senatore?  Deputato: ogni cittadino che abbia compiuto i 25 anni  Senatore: ogni cittadino che abbia compiuto i 40 anni CARATTERISTICHE DEL VOTO (art.48, co. 2, Cost) Il voto è:  personale: è escluso il voto per procura (prima esisteva la possibilità di delegare qualcuno per votare in vece altrui)  uguale: esclude che a certi soggetti sia attributo il voto plurimo (il voto di tutti ha lo stesso peso)  libero: possibilità di esprimere senza condizionamenti la propria volontà elettorale (senza condizionamenti) 2. Commissioni congiunte 3. Parlamento in seduta congiunta PARLAMENTO IN SEDUTA COMUNE È un organo collegiale composto da deputati e senatori:  la maggioranza si calcola in base al numero totale di deputati e senatori  presieduto dal Presidente della Camera  per il suo funzionamento si applicano le norme del regolamento della Camera Funzioni:  Elezione di 5 Giudici Corte costituzionale  Elezione 1/3 Membri CSM  Elezione del Presidente della Repubblica (elezione di secondo grado)  Votazione dell’elenco dei cittadini dal quale sorteggiare i membri aggiunti alla Corte costituzionale per i giudizi sulle accuse costituzionali. Fa parte del procedimento di stato di accusa.  Messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica I REGOLAMENTI PARLAMENTARI Come funziona il parlamento? Ad esempio, come si mette all’ordine del giorno una proposta parlamentare, chi può presentare un disegno di legge, come si formano i gruppi ecc. (procedimento legislativo e organizzazione interna delle Camere) Alcune regole di funzionamento sono stabilite dalla Costituzione, ma i dettagli sono stabiliti dai regolamenti parlamentari (due uno per la camera e uno per il senato). I regolamenti ora si assomigliano mentre nel passato erano diversi.  Adozione: a maggioranza assoluta dei membri per ogni Camera • stabilità e adeguata condivisione delle regole  2 regolamenti (reg. Camera e reg. Senato) Emiciclo= membri eletti Una volta che ci sono delle elezioni. Si formano gruppi. I gruppi sono la proiezione in parlamento dei partiti politici, i gruppi hanno inoltre un loro regolamento interno. I parlamentari siedono da sx a dx rispettando l’orientamento politico (elemento politico del parlamento). Ci sono soggetti che servono per l’organizzazione: presidente, ufficio di presidenza, questori e segretari. Esistono anche le commissioni costituite in base al gruppo parlamentare che varia in base alla grandezza del gruppo parlamentare. Le commissioni sono piccoli parlamenti specializzati in altre materie. Per ogni gruppo c’è un capo gruppo che si incontra e suggerisce chi mandare nelle commissioni. Giunte hanno una funzione tecnica (es: giunta per il regolamento). Sono si politiche ma si occupano di modifiche del regolamento. Altra giunta importante è quella delle elezioni che verifica che siano state corrette. La sua grandezza dipende dalla grandezza del gruppo parlamentare. PRESIDENTE SENATO o CAMERA Funzione primaria: regola l’attività degli organi del Parlamento facendo osservare il regolamento Altre Funzioni di nomina  Collegio Antitrust, Garante dell’editoria, consiglieri amm.ne RAI-TV (concessionaria servizio pubblico televisivo)  Nominati fra la maggioranza parlamentare GRUPPI PARLAMENTARI  Elemento politico  Sono i membri di una Camera espressione dello stesso partito (o movimento politico) che si costituiscono con organizzazione stabile e disciplina di gruppo  Es. gruppo Lega: proiezione parlamentare della lista presentata alle elezioni politiche (1 partito = 1 gruppo)  http://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Gruppi/Grp.html  https://www.camera.it/leg18/46  Conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari stabiliscono per esempio quale proposte di legge vengono votate.  Hanno importanti funzioni organizzative Gruppo misto costituito da senatori che non si identificano in nessun gruppo e che sono di varia estrazione. CONSISTENZA DEI GRUPPI Ogni parlamentare è obbligato a iscriversi a un gruppo entro 2/3 giorni dalla prima riunione della Camera (c.d. dichiarazione di appartenenza) Numero minimo dei gruppi: - 10 senatori - 20 deputati Gruppo "misto “: formato da deputati anche di diverso orientamento politico - che non vogliono entrare a far parte dei gruppi costituiti - che non sono in numero sufficiente per formare un proprio gruppo È sempre consentito ad un deputato dimettersi dal gruppo cui appartiene per aderire ad altro gruppo o al gruppo misto (transfughismo). C’è un certo movimento durante i 5 anni. Fenomeno che ha raggiungo livelli molto alti. Limiti al transfughismo  possono costituirsi in gruppo solo i partiti che hanno partecipato alle elezioni Alcuni senatori o deputati si staccavano e creavano un loro gruppo che non avevano nessun rapporto con i partiti delle elezioni. Veniva per tanto distorta la rappresentatività, il voto dei cittadini non è rispettato. COMMISSIONI PARLAMENTARI I. commissione affari costituzionali II. commissione giustizia III. commissione IV. commissione V. commissione bilancio (se le politiche sono coperte) VI. commissione VII. commissione VIII. commissione IX. commissione X. commissione XI. commissione lavoro XII. commissione affari sociali XIII. commissione agricoltura XIV. commissione delle politiche dell’UE (aggiunta da poco, serve ad assicurare che il diritto dellUE sia applicato in Italia) Nella commissione il parlamentare si occupa di tutte le proposte di legge in temi specifici. Hanno un ruolo importante nell’ approvazione delle leggi Funzioni: - legislativa: svolta dalle commissioni permanenti (es. commissione affari costituzionali; comm. per materia). Si discutono su temi specifici. - un piccolo parlamento = domande e interrogazioni ai membri del governo - Indirizzo e controllo nei confronti del Governo - Informazione - Consultiva : sempre più importante, si invitano esperti in materia - Artt. 72 e 82 Cost.: le commissioni devono rispecchiare la consistenza dei gruppi parlamentari! Esistono anche Commissioni d’inchiesta su materie di pubblico interesse (nascono ad hoc) - Sono commissioni provvisorie - Es. sull’uso dell’amianto - Non hanno funzione legislativa ma di tipo quasi giurisdizionale GIUNTE • Organi collegiali permanenti investiti di funzioni tecnico-giuridiche di forte rilievo ai fini dell'organizzazione interna • Funzione: vigilano sul corretto funzionamento della Camera e sull’indipendenza del parlamento rispetto agli altri poteri • Es.: Giunta per il regolamento • Convocata dal presidente per l’interpretazione del regolamento o per proporre una modifica al regolamento • Es.: Giunta delle elezioni - Approvazione mozioni, risoluzioni, interrogazioni, interpellanze, ordini del giorno - Anche: Autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali (art. 80 Cost) (rinvio) 3. Funzioni di informazione e controllo • Interrogazioni • Interpellanze • Indagini conoscitive (invito di esperti a parlare di certe materie per votare in modo consapevole) • Inchieste parlamentari (istituzione di commissioni) 4. Funzioni elettive (in seduta comuna elegge il presidente della repubblica) 5. Funzioni di indirizzo politico e di controllo Per la definizione degli indirizzi dell’azione del Governo le Camere utilizzano vari strumenti. Il Governo è in parlamento (government in parliament).  L’interrogazione è una domanda rivolta da un parlamentare, per iscritto, al Governo o a un ministro per sapere se un determinato fatto sia vero. I parlamentari possono fare interrogazioni scritte a ministri o presidenti, sottosegretari e il governo risponde.  L’interpellanza è una domanda rivolta al Governo per iscritto riguardo a un fatto o a una situazione la cui sussistenza si d per scontata, al fine di apprendere quali siano le intenzioni dell’Esecutivo in à̀ merito (come si comporterà il governo)  La mozione, che pu essere presentata, alla Camera, da un presidente di un gruppo parlamentare oò̀ da dieci deputati e, al Senato, da otto senatori, è un atto attraverso il quale si mira a promuovere una deliberazione assembleare su una questione rilevante per l’attivit del Governo. Si presenta à̀ una certa mozione su un tema che se approvata dai parlamentari, il governo deve conformarsi.  La risoluzione, che pu essere presentata anche in commissione, mira a sollecitare l’Assemblea a ò̀ manifestare un preciso orientamento o indirizzo relativamente a un determinato argomento • http://www.camera.it/leg17/700  L’ordine del giorno è, infine, un atto politico di indirizzo avente carattere accessorio, poiché viene presentato nell’ambito della discussione relativa a un altro atto per dare direttive al Governo 10/11/2022 IL GOVERNO Organo costituzionale che fa parte della Repubblica. È un organo complesso che si compone di 3 organi necessari: presidente del consiglio, ministri e consiglio dei ministri. Se questi sono gli organi necessari del Governo, ciò non esclude che la legge possa individuarne altri, purché le loro competenze non invadano quelle degli organi governativi necessari (es. vicepresidenti del Consiglio, Ministri senza portafoglio, Sottosegretari di Stato, Comitati interministeriali, ecc.) FORMAZIONE Previsto dall’art. 92 Costituzione. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio. I ministri sono nominati dal Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio. Su proposta del presidente del consiglio vengono poi nominati i ministri. Art. 92, 2 co., Cost.: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio, e, su proposta di questo, i ministri.” La fase di formazione di un nuovo Governo è in gran parte disciplinata non direttamente dalla Costituzione, la quale si limita solo a dettare le regole fondamentali, ma soprattutto da conve n zioni costituzionali , cioè da una prassi consolidata che ha portato allo sviluppo di una serie di istituti di grande importanza che precedono la nomina vera e propria. Questa fase preliminare comprende, nell’ordine: - l’accettazione con riserva delle dimissioni del precedente Governo - le consultazioni (il presidente della Repubblica parla con diversi soggetti per decidere il presidente del consiglio) - il conferimento dell’incarico (le consultazioni terminano con il conferimento) - N.B.: https://www.quirinale.it/page/20221020 La Costituzione dice ben poco infatti questi procedimenti sono confermate per prassi. Le prassi disciplinano la fase preliminare (accettazione delle dimissioni del precedente governo  presidente uscente è salito al colle). Mattarella parla - Con l’ex presidente della Repubblica - Con il presidente del Senato e Camera (già eletti) - Mattarella ascolta tutti i gruppi parlamentari (il primo quello delle autonomie, gruppo misto senato, gruppo misto della camera - Infine, dà l’incarico a Giorgia Dalla maggioranza del centro dx c’è stata la maggioranza verso Giorgia. Svolge in questo caso la funzione di notaio. Perché la maggioranza era stata già indicata. NOMINA Il procedimento si conclude con l’emanazione di tre tipi di decreti del Presidente della Repubblica:  Decreto di accettazione delle dimissioni del Governo uscente (controfirmato dal Presidente del Consiglio nominato)  Decreto di nomina del Presidente del Consiglio (controfirmato dal Presidente del Consiglio nominato per attestare l’accettazione)  Decreto di nomina dei singoli ministri (controfirmato dal Presidente del Consiglio) Il presidente non firma mai un atto da solo, ci deve sempre essere la firma anche di un membro del governo (controfirma). L’ENTRATA IN FUNZIONE Art. 93 Cost.: giuramento nelle mani del P.d.R. Il giuramento rappresenta l'espressione del dovere di fedeltà che incombe su tutti i cittadini e, in modo particolare, su coloro che svolgono funzioni pubbliche fondamentali (in base all'art. 54 Cost.). La formula è “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”. Il giuramento e la firma sanciscono l’inizio della carica del presidente del consiglio. Poi tutti i ministri sono chiamati a firmare il decreto e fare il giuramento. Inizio della carica. LA FIDUCIA Prima mancava l’elemento politico. L’elemento della fiducia è regolato dall’art. 94 della Costituzione.  Il Governo si deve presentare alle Camere entro 10 giorni dal giuramento per ottenere la fiducia da parte di entrambi i rami del Parlamento (espressione del bicameralismo perfetto). La fiducia è accordata sulla base di una mozione motivata e votata per appello nominale (art. 94, 3 co., Cost.).  Il governo esplica il programma.  I gruppi parlamentari intervengono e commentano dicendo se sono d’accordo o meno  Il centro dx è tutto a favore  Ci sarà una divisione tra maggioranza e minoranza (chi vota a favore e chi contro)  Si vota a fiducia per appello nominale (ciascun parlamentare vota per appello nominale = è chiamato a dire SI o No. È una questione politica e bisogna sapere chi vota)  Basta una maggioranza semplice o relativa Se il Governo nominato dal P.d.R. non ottiene la fiducia è giuridicamente obbligato a presentare immediatamente le dimissioni. Se non rassegna le dimissioni, il Presidente della Repubblica provvede a revocarlo ed a conferire ad altri l’incarico per la formazione di un nuovo Governo. Se è constatata l’impossibilità di formare un Governo in grado di ottenere la fiducia, il Presidente della Repubblica non avrà altra scelta che quella di sciogliere anticipatamente le Camere. In tal caso, l’ultimo Governo incaricato (ma non ancora investito della fiducia) avrà il compito di gestire le elezioni per il nuovo Parlamento (c.d. Governo “elettorale”).  Se non si trova un presidente del consiglio  Il rapporto di fiducia è un momento fondamentale è obbligatorio che si istauri PROBLEMA ITALIANO La durata breve dei governi. Il governo viene meno secondo la costituzione quando c’è una mozione di sfiducia. Il parlamento può votare la mozione di sfiducia nei confronti del governo. Un decimo dei componenti della camera entro 3 giorni dalla presentazione quando poi viene discussa e votata. Il Governo può venire meno a seguito di una:  concorda con i singoli Ministri le dichiarazioni pubbliche che possano impegnare la politica generale del Governo. MINISTRI Ministri hanno una duplice natura: 1. Sono componenti del Consiglio dei Ministri 2. Sono gli organi di vertice dei diversi rami di amministrazione in cui la legge ripartisce in modo organico l’amministrazione statale (Ministeri o Dicasteri) Il numero dei Ministri non è fisso, ma è determinato dalla legge. Tuttavia, il numero effettivo dei Ministri può non corrispondere a quello previsto per legge. Infatti: a) in alcuni casi (es. dimissioni) un Ministro (compreso il P.d.C.) può avere la responsabilità di più di un ministero (ad interim) b) accanto ai Ministri preposti a capo di singoli rami dell’amministrazione esistono anche Ministri, denominati “senza portafoglio”, che non hanno la responsabilità politica di un dicastero e che, perciò non gestiscono alcuno stato di previsione, in cui il bilancio pubblico è articolato, per la parte relativa alle uscite. Partecipano in ogni caso all’organo collegiale. Tali ministri svolgono le funzioni loro delegate dal P.d.C., sentito il Consiglio dei Ministri ed i compiti specifici eventualmente attribuiti da singole leggi. Es: ministro pari opportunità. Lavora a stretto contatto con il presidente del consiglio ed è senza portafoglio perché ha fondi ma più esigui e non specifici come altri ministri. Ministri senza portafoglio Es: ministro pari opportunità. Lavora a stretto contatto con il presidente del consiglio ed è senza portafoglio perché ha fondi ma più esigui e non specifici come altri ministri. Sottosegretari: non fanno parte del Consiglio dei Ministri. Il solo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio partecipa (senza diritto di voto) alle riunioni del Consiglio per redigerne il verbale. Sono scelti su proposta del P.d.C.M., di concerto con il ministro interessato. Segue la deliberazione del Consiglio dei ministri e la nomina con D.P.R.  Numero variabile.  Svolgono compiti politici e amministrativi all’interno del ministero  A non più di 10 sottosegretari può essere attribuito il titolo di viceministro, se gli sono conferite deleghe relativa all’intera area di competenza di una o più strutture dipartimentali o di più direzioni generali.  Non sono eletti Alti commissari: nominati con D.P.R. su proposta del P.d.C.M. Sono a capo di apparati amministrativi. Si differenzia per il tipo di potere che ha. Commissari straordinari: nominati per lo svolgimento di compiti determinati dal decreto di nomina. Nominati con D.P.R. su proposta del P.C.d.M., previa delibera del Consiglio dei Ministri, per un tempo determinato. *tutti soggetti con compiti amministrativi Ci possono essere i viceministri, nominati sottosegretari se hanno una delega ampia. COMITATO INTERMINISTERIALE Es: politica europea, economica, servono più ministri insieme che decidono insieme con anche il presidente del consiglio. Sono organi collegiali composti dai ministri interessati ai settori di attività del comitato, e quasi sempre dallo stesso P.d.C.M., che li preside.  CIPE (1967): predispone gli indirizzi della politica economica nazionale (presidente del consiglio, ministri economici, presidente banca d’Italia)  CIAE (2005): definisce la posizione italiana nella fase di preparazione degli atti comunitari e agevola l’adempimento dei vincoli derivanti dall’appartenenza all’Unione. Nel momento in cui l’Italia deve tenere una certa posizione a Bruxelles se ne discute all’interno del CIAE (funzione politica). Assume anche una funzione tecnica quando bisogna preparare le leggi di recepimento delle direttive europee. Decidono con propri decreti, decreti interministeriali. Come sono connessi con il consiglio? Problema: unitarietà e coordinamento della politica del Governo.  L. 400/88→ i comitati devono comunicare al P.d.C.M. l’ordine del giorno delle riunioni; il P.d.C.M. può deferire singole questioni al Consiglio dei Ministri affinché questo stabilisca le direttive per i comitati. Il presidente del consiglio presiede. a) Funzioni di indirizzo politico b) Funzioni amministrative c) Funzioni normative La funzione di indirizzo politico si traduce in una serie di atti (es. direttive, atti di indirizzo e coordinamento, ecc.) che definiscono gli obiettivi, i programmi e le priorità che devono guidare la complessiva azione di governo e, in particolare, l’uso dei poteri normativi e amministrativi. Tale funzione è esercitata in prevalenza dal Consiglio dei Ministri e dal P.d.C.d.M., solo raramente dai singoli Ministri. Tale funzione riguarda, fra l’altro: a) La definizione del programma di governo sul quale il P.d.C.d.M. chiede la fiducia, nonché le successive integrazioni e modificazioni b) L’iniziativa legislativa nei confronti del Parlamento (in particolare per quanto riguarda le leggi di bilancio annuale e pluriennale, D.E.F., legge di stabilità e disegni collegati) c) La direzione della politica internazionale (elaborazione trattati internazionali, relazioni con gli altri Stati e con le organizzazioni internazionali, ecc.) e comunitaria (tiene i rapporti con le istituzioni comunitarie) d) Le priorità del governo e iniziative legislative per attuarlo e) Le legge di bilancio annuale e pluriennale (legge più importante) Funzioni amministrative attribuite dalla legge al Consiglio dei Ministri (es. nomina dei dirigenti generali e dei segretari generali, nomina dei Consiglieri di Stato e della Corte dei Conti, poteri in materia di bilancio, poteri in materia di credito, ecc.) e, soprattutto, ai singoli Ministri (compreso il P.d.C.M.) quali organi di vertice dei diversi rami dell’amministrazione statale organicamente individuati dalla legge. a) Attività di nomina dei funzionari di stato più importanti Funzioni normative 1. Decreti-legge 2. Decreti legislativi 3. Regolamenti governativi 14/11/2022 I ministeri e l’amministrazione statale  Art. 97 Costituzione Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l'ordinamento dell'Unione europea, assicurano l'equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico (nuovo testo) I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge [95 c.3], in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari [28]. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge [51 c.1]. La funzione esecutiva La funzione amministrativa/esecutiva: svolta dalla pubblica amministrazione (PA) - Ha per scopo e per oggetto il soddisfacimento in concreto degli interessi pubblici della società (opere pubbliche, servizi di trasporto, pubblica istruzione, sicurezza sociale, assistenza sanitaria…) - Imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione - Anche trasparenza Soggetti: - Organi e apparati statali (Ministeri) - Enti territoriali (Regioni, Province, Comuni) - Enti pubblici (organizzazioni dotate di propria personalità e collegate allo Stato o agli enti territoriali) es. INAIL, CNR La funzione amministrativa I ministeri o modello tradizionale  Democrazia rappresentativa: responsabilità politica dei vertici Stretta interazione fra apparati politici e apparati burocratici La cessazione dalla carica presidenziale avviene per: - scadenza del mandato - morte o impedimento permanente - dimissioni - decadenza a seguito della perdita di uno dei requisiti di eleggibilità - destituzione per effetto di sentenza di condanna pronunciata dalla Corte costituzionale per reati di alto tradimento o attentato alla Costituzione (art. 90 Cost.)  Conclusione del mandato dopo 7 anni Ipotesi normale: 30 giorni prima della scadenza del mandato presidenziale, il Presidente della Camera dei Deputati deve convocare il Parlamento in seduta comune per l’elezione del nuovo P.d.R. Eccezione: Se le Camere sono sciolte o mancano meno di 3 mesi alla loro cessazione, la riunione ha luogo entro 15 giorni dalla riunione delle nuove Camere (art. 85, 3 co.) Nel frattempo, sono prorogati i poteri del Presidente in carica.  Per le altre cause di cessazione: Ipotesi normale: Se per morte, dimissioni, destituzione o impedimento permanente del P.d.R. in carica si deve procedere all’elezione di un nuovo Presidente, il presidente della camera convoca il parlamento in seduta comune entro 15 giorni. Eccezione: Se le Camere sono sciolte o mancano meno di 3 mesi alla loro cessazione, la riunione ha luogo entro 15 giorni dalla riunione delle nuove Camere (art. 86, 2 co., Cost.) Nel frattempo, le funzioni del P.d.R. sono esercitate in via suppletiva dal Presidente del Senato (art. 86, 1 co., Cost.) Responsabilità penale Il Presidente risponde penalmente per: 1. Reati commessi nell’esercizio delle funzioni: • Sul piano sostanziale  risponde solo per attentato alla Costituzione e alto tradimento; al di fuori di queste due ipotesi, la responsabilità è assunta dai Ministri che controfirmano gli atti presidenziali • Sul piano processuale  risponde davanti alla Corte costituzionale (in formazione integrata), la quale può sospenderlo dalla carica e adottare misure limitative della libertà (legge cost. n. 1/1989 e legge n. 219/1989) 2. Reati commessi al di fuori dell’esercizio delle sue funzioni • Sul piano sostanziale non gode di alcuna immunità • Sul piano processuale gode di una temporanea improcedibilità in sede penale (prassi controversa) Controfirma ministeriale Art. 89 Cost. 1. Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai Ministri proponenti che ne assumono la responsabilità. 2. Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri atti indicati  dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio  controfirma come condizione di validità di tutti gli atti presidenziali In via di prassi, sono esclusi dalla controfirma: - Gli atti c.d. personalissimi, es. dimissioni - Gli atti adottati come presidente di un organo collegiale (CSM, CSD) - Le manifestazioni di opinione diversi dai messaggi formali - gli atti di esercizio dell’autonomia organizzativa della Presidenza della Repubblica (regolamenti interni) - Il conferimento dell’incarico nella fase di risoluzione delle crisi di Governo Poteri P.d.R. vs Parlamento Scioglimento anticipato di una o di entrambe le Camere (art. 88 Cost.) Nomina di cinque senatori a vita (art. 59 Cost.) Poteri di esternazione: - Messaggi formali alle Camere - Messaggio in sede di rinvio di una legge - Messaggi informali Promulgazione e rinvio delle leggi (artt. 73 e 74 Cost.) Convocazione straordinaria delle Camere (art. 62, 2 co., Cost.) Focus: scioglimento anticipato delle camere La durata della legislatura di Camera e Senato è fissata in 5 anni. La Costituzione prevede tuttavia due eccezioni  La durata della legislatura può essere infatti - prorogata con legge in caso di guerra (art. 60, 2 co.) - ridotta mediante lo scioglimento anticipato di una o entrambe le Camere disposto con decreto dal Presidente della Repubblica (art. 88 Cost.) Lo scioglimento anticipato delle Camere rappresenta uno dei più significativi strumenti di razionalizzazione della forma di governo parlamentare  consente di superare uno stato di irrimediabile disfunzionalità politica o istituzionale. Può essere esercitato solo dopo aver sentito i Presidenti di Camera e Senato, il cui parere (obbligatorio) non è però vincolante. Nella prassi italiana, si tratta di un atto che può essere dettato: - da esigenze di corretto funzionamento del sistema (es. scioglimenti «tecnici» del Senato nel 1953, 1958 e 1963) - dall’impossibilità di formare una maggioranza politica in grado di garantire la governabilità (es. scioglimenti di entrambi i rami del Parlamento nel 1972, 1976, 1979, 1983, 1992, 1996, 2008) - dal mutamento radicale del sistema elettorale (unitamente all’esistenza di difficoltà politiche 1994) Il decreto di scioglimento delle Camere è controfirmato dal Governo in funzione di controllo sulla decisione presidenziale da parte dell’organo espressivo della maggioranza parlamentare. Il potere di scioglimento anticipato non può essere esercitato negli ultimi 6 mesi di mandato presidenziale il c.d. semestre bianco salvo che essi non coincidano in tutto o in parte con gli ultimi 6 mesi della legislatura (eccezione aggiunta dalla I. cost. 1/1991). Una volta, comunque, che le Camere sono state sciolte (o in ogni caso al termine della legislatura), finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti (art. 61 Cost.)  i poteri delle vecchie Camere “in prorogatio” sono tuttavia limitati. Promulgazione e rinvio delle leggi (art. 74 Cost.) La promulgazione è la fase integrativa dell’efficacia della legge. Quando entrambe le Camere approvano lo stesso testo, la legge è trasmessa dal Governo al Presidente della Repubblica per la promulgazione. La trasmissione della legge al P.d.R. è accompagnata da un messaggio del Presidente della Camera che ha approvato per ultima che attesta la regolarità del procedimento. La promulgazione da parte del Presidente della Repubblica deve avvenire: - Di regola, entro 30 giorni dall’approvazione del Parlamento - Entro un termine minore, se entrambe le Camere ne dichiarano l’urgenza La fase della promulgazione ha il compito di consentire al P.d.R. di svolgere un duplice controllo sulla legge: - Controllo formale : verifica che entrambe le Camere abbiano approvato un identico testo di legge e che sia stato rispettato il procedimento legislativo - Controllo sostanziale :  Verifica della legittimità costituzionale della legge  Sì  Sindacato sul merito politico della legge  No  Tra questi due estremi esiste una “zona grigia” non definibile in termini sicuri  c.d. “merito costituzionale” Se non supera il controllo  Il P.d.R. rinvia la legge al Parlamento assieme ad un messaggio motivato in cui illustra le ragioni del rinvio. Principi costituzionali Art. 23 Cost.: le prestazioni patrimoniali (=tasse imposte solo con legge) e personali (servizio militare per legge) sono stabilite solo per legge (riserva di legge - democraticità) - Obblighi tributari - Servizio militare obbligatorio o partecipazione alla composizione di giurie popolari (in casi particolari nelle Corte d’Assise, si viene nominati giurati e si ha l’obbligo di partecipare) È un principio che deve essere rispettato da tutti. I comuni devono seguire le direttive dello stato. Art. 53 Cost.: tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in relazione alla loro capacità contributiva. Il sistema tributario segue il criterio di progressività. Chi guadagna di più paga di più. Si distingue dal ‘800 qunado il sistema era di tipo proporzionale. L’introduzione della flattax richiede di tenere conto dell’art 53. Art. 119 Cost.: federalismo fiscale (=autonomia fiscale delle regioni) Approvare un sistema decentrato dove gli enti locali possono autofinanziarsi (IMI o IMU = tassa sugli immobili è comunale). Multe vengono incassate dal comune ma lo stato o provincia garantisce gettiti fiscali. Principio di autonomia finanziaria di entrata e di spesa (comuni, regioni, province, città metropolitane). Principio che lo stato stesso deve rispettare (il vincolo del debito pubblico e il principio dell’equilibrio di bilancio). Stabiliscono tributi propri in armonia con la costituzione. Le regione e gli enti locali hanno risorse autonome e applicano tributi ed entrate proprie. Articolo modificato nel 2001 e segue il principio dell’autonomia degli enti locali che dovrebbero decidere sulle proprie entrate e spese. - Tendenza verso un sistema a imposizione molto decentrata, dove i poteri locali hanno capacità di autofinanziarsi con tributi propri o in cui hanno garantito il trasferimento di quote predeterminate di tributi da parte dello Stato Nel ‘800 il bilancio era in pareggio. Dato che lo stato acquisisce funzioni in campo sociale il debito pubblico è aumentato. Lo Stato può farsi prestare denaro dai privati emettendo o vendendo buoni o certificati di credito del Tesoro. Chi ha questi bot ha un credito nei confronti dello stato. Lo stato paga interessi annuali perché si tratta di un debito. Pagamento di un interesse annuale competitivo rispetto ad altri impieghi del denaro (però vedi crisi euroarea) Art.23 e 119 Cost. Riserva di legge relativa art. 23 Cost. Criterio di democraticità Bilanciamento interessi in parlamento Anche legge regionale (art. 117.2 lett e) Cost.) La riserva non è applicabile alle fonti UE - Art. 119 cost. Le Regioni hanno una autonoma capacità impositiva, salva la capacità dello Stato di fissare i principi fondamentali del coordinamento tributario. - Le Regioni fissano tributi regionali e locali (IMU stabilito da Stato o Regione). Il comune può variare l’aliquota della tassa ma non può creare una nuova tassa che non esiste. - Fondo perequativo statale per territori con minore capacità fiscale per abitante. Le tasse dello stato vengono distribuite in base al gettito fiscale, una parte viene destinata a territori più poveri. Lo stato ha una funzione di redistribuzione del reddito e della ricchezza. - Risorse aggiuntive statali per rimuovere gli squilibri sociali (legge 42/2009 sul federalismo fiscale rimasta norma programmatica perché non attuata. I tributi dell’UE non sono sottoposti a riserva di legge. Art. 53 Cost. “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.» C’è un limite alla tassazione da parte dello stato. Due principi: 1. Capacità contributiva - Occorre garantire il minimo vitale per l’individuo (sent. 645/1958) - Discrezionale: è valutata in base alla valutazione media dei mezzi occorrenti per i bisogni essenziali della vita, alla situazione economica del paese e alle esigenze della spesa pubblica 2. Progressività (entità prelievo fiscale) - Ampia discrezionalità: depauperamento (impoverimento) più che proporzionale nei soggetti con più ricchezza e meno che proporzionale nei soggetti meno capaci - Possibilità di distanziare le aliquote fiscale oltre la proporzionalità - Equità tributaria - Le aliquote vengono fissate in base a ragioni che cambiano nel tempo (es: classi medie molto più tassate rispetto a quelle basse) Lo Statuto dei diritti del contribuente (legge 212/2000) - Principi fondamentali a tutela dei contribuenti - Irretroattività delle disposizioni tributarie, chiarezza e trasparenza delle disposizioni tributarie, effettiva conoscenza del contribuente degli atti a lui destinati - Una volta che un nuovo tributo è introdotto questo vale solo per il futuro e deve essere chiaro - È una semplice legge Bilancio dello stato Cavour (primo ministro nel regno d’Italia 1852): “gli atti pi importanti dei Governi sono quelli che si ù̀ riferiscono al pubblico tesoro” Decidere su quando si paga si decide anche sull’intera azione statale. Il pareggio di bilancio come principio dello Statuto Albertino. Nel 1864 e fino al 1875, furono adottati dall’allora ministro delle Finanze, Quintino Sella, una serie di provvedimenti volti a creare un sistema impositivo unico e a risanare il deficit di cassa provocato dalle guerre d’indipendenza e dagli investimenti nelle infrastrutture. Obiettivo= rendere la finanzia neutrale. Problema della mancanza di fondi: l’ampliamento dei servizi pubblici e dei costi. Lo stato al tempo contribuiva poco nell’ambito sociale. Le associazioni religiose e i privati contribuivano in larga parte. Bilancio dello stato dal 1948 al 2012 Il Bilancio dello Stato è un documento contabile, approvato ogni anno dal Parlamento, che autorizza le spese e la riscossione delle entrate, necessarie ad attuare le scelte politiche del Governo (programma governativo). Art. 81 Cost. (modificato nel 2012) Stabilisce la distribuzione spese/entrate fra i diversi settori della pa (i fondi sono dati alla pa che deve garantire certi servizi: scuola, sanità) È approvato con legge ogni anno Bilancio misto di competenza e di cassa - Competenza - Cassa = entrate e spese incassate o spese - Preventivo (si prevede nel 2021 le spese del 2022) - Autorizza gli organi statali a riscuotere le entrate e a disporre le spese Rendiconto - Consuntivo annuale (fatto per l’anno precedente). Per il bilancio 2022 il rendiconto è fatto nel maggio 2023. Si controlla come sono stati spesi i fondi pubblici come previsto. - Art. 81.1 Cost.: controllo della Corte dei conti. Svolge un ruolo fondamentale perché espone come è stato speso il denaro pubblico. Art. 81 (vecchio) Obbligo di presentazione del disegno di legge di bilancio da parte del Governo. La procedura di preparazione è tutta incentrata sul governo. Viene poi presentato alle camere e approvato con legge. Se non avviene entro il 31 di dicembre si incorre nell’esercizio provvisorio del bilancio (frequente nei comuni, a livello statale oggi no mentre nel passato si). Terzo e quarto comma letti insieme. Ogni legge deve stabilire una sua fonte di sostentamento. Es: stabilire corsi di medicina a ingresso libero (tante spese) nella legge stessa va esplicitato da dove si prendono i conti. Questo sistema è ripreso dal ‘800. Il bilancio era una fotografia di tutte le spese delle varie leggi. Le leggi venivano prese e messe dentro il bilancio. Con la legge di approvazione non si poteva stabilire nuove spese. Sulla base dell’art. 81 - Vedi il terzo comma art. 81 Cost (non più in vigore): Il bilancio non può stabilire nuovi tributi e nuove spese Il bilancio non era l’atto con il quale potevano essere stabilite nuove spese o tributi. Era una semplice fotografia. Le entrate e le spese autorizzate erano quelle derivanti dalle leggi in vigore. La legge finanziaria (ora non c’è più) Nel 1978 fu creata la c.d. «la Legge finanziaria» che era approvata insieme alla legge di bilancio. Il bilancio è solo un prospetto, mentre la legge finanziaria prende le leggi e le modifica per stabilire nelle varie leggi l’importo che veniva speso. Una volta approvata la legge finanziaria il bilancio era facile. La legge finanziaria riassumeva le modifiche alle entrate e alle spese delle leggi - Avrebbe dovuto razionalizzare e tenere sotto controllo la spesa, fissando annualmente l’entità del disavanzo (deficit, spese di ogni anno non devono superare il 3% del pil) e un tetto all’indebitamento - Tuttavia, in sede di approvazione parlamentare, la Finanziaria è sempre stata oggetto di un ‘assalto alla diligenza’ di emendamenti che gonfiano a dismisura la spesa pubblica. - Il sistema non è sostenibile ed è soggetto ad attacchi speculativi da parte di stranieri. Ciò diventa chiaro con l’Unione monetaria europea. Perché l’Ue è così importante per il bilancio? L’approvazione di Maastricht 1992. All’inizio molto amplio che prevede una moneta unica. Si stabilisce l’unione monetaria a cui appertengono solo alcuni stati che rispettano i parametri di convergenza L’Italia era all’epoca esclusa da questo sistema. Sistema pensato dalla Francia per vincolare la Germania a un sistema monetario comune. Si prevede l’adesione all’euro solo per stati con debito pubblico sostenibile con alcuni parametri di convergenza: - disavanzo annuale non superiore al 3% del PIL - debito pubblico non superiore al 60% del PIL (bisogna dimostrare di convergere verso una diminuzione) In Italia c’è la corsa per entrare nell’unione monetaria (Ciampi). Si agisce sul disavanzo annuale. Prima era necessario rispettare i parametri solo all’entrata poi nel 1997 si introducono: Patto di Stabilità e crescita - ciascuno Stato membro deve raggiungere e mantenere il proprio Obiettivo a medio termine (OMT o MTO, medium term objective) oppure attuare un percorso di avvicinamento verso l’OMT stesso - L’OMT è definito in termini strutturali, non nominali: pertanto esso si calcola come il saldo del conto economico delle amministrazioni pubbliche corretto per l’impatto previsto del ciclo economico (saldo corretto per il ciclo) e al netto delle misure una tantum. - Per l’Italia, l’OMT è il pareggio di bilancio. Nel 2010/2011 si crea una crisi del debito sovrano. È soggetta alle speculazioni internazionali Fiscal compact: stipulato dai paesi UE nel marzo 2012 in seguito alla crisi del debito sovrano - Impone il pareggio di bilancio sancito possibilmente in Costituzione (modifica l’art. 81 della Cost.) - Germania: riforma costituzionale 2009; Francia e Spagna: riforma costituzionale 2011. Gli altri stati si erano messi già al riparo prima della crisi. *L’Ue è attore di grande cambiamento Attuale art.81 Cost (2012)  Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. Principio per cui il bilancio deve essere in equilibrio (non necessariamente deve verificarsi un pareggio) dove l’indebitamento è possibile ma ristretto.  Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali. Ci si può indebitare per due casi. Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte (principio della copertura finanziaria delle leggi). Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo. L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.  Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principî definiti con legge costituzionale. È una legge di procedura: regole su come si fa il bilancio. Il debito dello stato e delle pa deve essere sostenibile: tutti gli enti devono rispettare un equilibrio di bilancio. L’art. 81 Cost. entra in vigore a partire dall’esercizio finanziario del 2014 L a legge finanziaria (introdotta negli anni ’80) è trasformata in legge di stabilità (approvata immediatamente prima del bilancio) poi in legge di bilancio. Sia legge finanziaria che legge di stabilità accompagnano la legge di bilancio. In ultimo anche la legge di stabilità viene eliminata e il bilancio stesso è il luogo della scelta delle spese. Funzione: - Modifica le leggi vigenti - Stabilisce il tetto massimo dell’indebitamento pubblico - 2020: L'importo massimo di emissione di titoli pubblici, in Italia e all'estero, al netto di quelli da rimborsare e di quelli per regolazioni debitorie, e' stabilito, per l'anno 2020, in 58.000 milioni di euro. Anche le pa in coerenza con l’ordinamento dell’UE assicurano l’equilibrio dei bilanci. Questo risulta in una modifica nell’art.97. Contenuto art.81 Cost. L’attuale testo dell’articolo 81 non prevede il pareggio di bilancio, bensì, più elasticamente, “l’equilibrio tra le entrate e le spese (…) tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico”. Non si tratta di un paraggio contabile ma di un equilibrio stabilito in ambito economico. Ricorso all’indebitamento. È consentito solo in due casi: a. al fine di considerare gli effetti del ciclo economico (es. aumento sussidi per la cassa integrazione) Necessità di adottare politiche anticicliche (se il ciclo è sfavorevole aumentano le spese per alcuni automatismi, per cui si può ricorrere all’indebitamento). b. al verificarsi di eventi eccezionali, i quali sono fondamentalmente le forti recessioni economiche, le crisi finanziarie e le gravi calamità naturali (es. emergenza covid) In tal caso occorre la previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti. Ultimo comma Il contenuto della legge di bilancio e i principi sulla sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera. Legge 243/2012 (legge rinforzata) L'equilibrio dei bilanci si considera conseguito quando il saldo strutturale (saldo tra entrate e spese, calcolato alla luce dell’andamento del ciclo economico) calcolato nel primo semestre dell'esercizio successivo a quello al quale si riferisce, soddisfa almeno una delle seguenti condizioni: - risulta almeno pari all'obiettivo di medio termine (è in pareggio) - assicura il rispetto del percorso di avvicinamento all'obiettivo di medio termine ovvero evidenzia uno scostamento non significativo (converge verso l’equilibrio) Struttura del bilancio (I. 243/2012) Parte I – modifiche sostanziali alle leggi vigenti di entrata e di spesa (che prima veniva fatta dalla legge finanziaria e poi di stabilità) Parte II – stati di previsione di spesa distinti in base al singolo Ministero Ufficio parlamentare per il bilancio (su richiesta del Fiscal Compact) - Vigila sull’andamento della finanza pubblica - E’ nominato dai Presidenti delle Camere - Regioni ed enti locali Il vincolo di equilibro riguarda solo la competenza e non il bilancio di cassa. Lo Stato non deve garantire il trasferimento di fondi a Regioni ed enti locali ricavati da indebitamento pubblico. Sarà lo Stato che stabilisce con legge le modalità, ogni volta che si verifica questa possibilità. Procedura di adozione del bilancio Inizia con la presentazione del def (documento di economia e finanza) a marzo. Questo documento consiste in un programma di stabilità. La programmazione (legge 196/2009 poi modificata nel 2016) DEF - Documento di Economia e Finanza da presentare alle Camere ogni anno entro il 10 aprile Fatto dal governo e presentato al parlamento • Programma di stabilità: Vincoli derivanti dall’UE e ne attesta l’osservanza Il Semestre si sviluppa nella prima metà di ciascun anno di riferimento (connettere le politiche economiche degli SM con quelle dell’UE) - la politica economica e di bilancio degli Stati membri si trova ancora in una fase di programmazione ed è quindi possibile indirizzarne i contenuti e gli strumenti al fine di garantire la coerenza delle decisioni assunte a livello nazionale con gli obiettivi fissati dall'Unione Le fasi in cui si articola il ciclo: 1. da novembre a dicembre dell'anno precedente a quello di riferimento si analizza la situazione economica e di finanza pubblica dell'Unione europea, della zona euro e degli Stati membri; 2. da gennaio a marzo si discutono e adottano gli indirizzi di politica economica e di bilancio a livello UE; 3. da aprile a giugno si delineano gli obiettivi e le politiche specifici a ciascun paese; Secondo semestre: Negli ultimi sei mesi dell'anno, tra luglio e dicembre, si sviluppa invece il cd. "semestre nazionale", in cui ciascun paese attua le politiche programmate all'esito del dialogo con le istituzioni europee. I bilanci sono quindi sottoposti ad approvazione, secondo le procedure nazionali, entro fine anno. Esempio: nel 2022 si discute con l’UE il bilancio del 2024. Nel primo semestre 2023 ci saranno i vari incontri per coordinare nel semestre europeo il bilancio del 2024. L’ue RACCOMANDA che l'Italia adotti provvedimenti che non sono vincolanti. Non agisce solo con numeri ma delle vere raccomandazioni su come migliorare l’efficienza degli SM. Esempio: nel 2020 e nel 2021 • attuare, in linea con la clausola di salvaguardia generale, tutte le misure necessarie per affrontare efficacemente la pandemia e sostenere l'economia e la successiva ripresa; quando le condizioni economiche lo consentano, perseguire politiche di bilancio volte a conseguire posizioni di bilancio a medio termine prudenti e ad assicurare la sostenibilità del debito, incrementando nel contempo gli investimenti; rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario per quanto riguarda gli operatori sanitari, i prodotti medici essenziali e le infrastrutture; migliorare il coordinamento tra autorità nazionali e regionali; • fornire redditi sostitutivi e un accesso al sistema di protezione sociale adeguati, in particolare per i lavoratori atipici; attenuare l'impatto della crisi sull'occupazione, anche mediante modalità di lavoro flessibili e sostegno attivo all'occupazione; rafforzare l'apprendimento a distanza e il miglioramento delle competenze, comprese quelle digitali; • garantire l'effettiva attuazione delle misure volte a fornire liquidità all'economia reale, in particolare alle piccole e medie imprese, alle imprese innovative e ai lavoratori autonomi, ed evitare ritardi nei pagamenti; anticipare i progetti di investimento pubblici maturi e promuovere gli investimenti privati per favorire la ripresa economica; concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso puliti ed efficienti dell'energia, su ricerca e innovazione, sul trasporto pubblico sostenibile, sulla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche e su un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali; • migliorare l'efficienza del sistema giudiziario e il funzionamento della pubblica amministrazione. 2020: il recovery pact (approvato con Il PNRR) Quando si approva il bilancio si approvano anche tutte le proposte per attuare il PNRR. - Si allinea il Recovery Pact con la procedura dello European Semester - Gli Stati membri sono incoraggiati a presentare programmi nazionali di riforma e piani di recupero e di resilienza (Recovery Pact) in un unico documento integrato a novembre → Questi piani hanno fornito una panoramica delle riforme e degli investimenti che gli Stati membri intraprenderanno in linea con gli obiettivi dello strumento. - Valutazioni della Commissione sulla sostanza dei piani di recupero e di resilienza → Questi documenti hanno sostituito le relazioni dei paesi del semestre europeo nel 2021. SAPERE: art. 81, struttura, procedura di adozione interna, European Semester, coordinamento 24/11/2022 Unione Europea Dopo la guerra (anni ’50) sei stati decidono di mettere in comune alcune politiche. CECA Oggetto limitato: acciaio e carbone (dopo la guerra era necessaria una convivenza pacifica, perciò si partì da quegl’ambiti dove si poteva collaborare. Carbone e acciaio erano fondamentali per la produzione industriale soprattutto di armi. Si cede un pezzo di sovranità. Gli stati desiderano la pace. Paesi aderenti: Francia, Germania, Italia, Belgio, Lussemburgo e Olanda - Trattato del 1951. Un trattato internazione dove si stabiliscono gli obblighi e diritti. Viene poi firmato da un ministro plenipotenziario e poi passa al parlamento per l’autorizzazione e ratifica e solo una volta ratificato entra in vigore. Ebbe dei buoni risultati e quindi si stipula un nuovo trattato. - 1957: Trattato di Roma (in vigore dal 1.1.1958). Includeva il tratto sull’Euratom EURATOM: - energia atomica a fini pacifici - stabilisce standard di sicurezza unici CEE: - si riferisce a tutti i settori economici, mira ad estendere una collaborazione a tutti i settori CECA + EURATOM + CEE: le Comunità europee L’idea è stata promossa dalla Francia, Jamone che ha proposto di portare avanti il piano Schuman a cui aderiscono prima Germania e poi gli altri cinque stati). La CEE e il Trattato di Roma: discipline sostanziali Eliminazione della dogana interna ai sei stati Imposizione di una cintura unica doganale esterna. L’importazione di prodotti non dai sei paesi prevedeva una dogana unica da pagare in un dei sei stati. Sono previste 4 libertà fondamentali • Circolazione merci • Circolazione lavoratori (dipendenti e autonomi) • Circolazione servizi • Circolazione capitali Armonizzazione legislazioni, le norme degli SM vengono armonizzate tramite direttive (cioè rese più simili ma non uguali). Politiche comuni - Politica commerciale (verso paesi non aderenti). Sono previste spese nel bilancio finalizzate a sviluppare una politica agricola comune e una politica comune dei trasporti. - Politica agricola - Politica dei trasporti, ecc - Regime di libera concorrenza. Nell’obiettivo di favorire le quattro libertà bisognava garantire un regime di libera concorrenza tra le industrie sottostando a divieti. Vengono imposte regole sull’abuso dominante. Da Cee a Unione Europea La comunità si basa su accordi e trattati internazionali. - politica commerciale comune Competenze concorrenti Gli Stati membri esercitano le competenze nella misura in cui l’UE non ha esercitato le proprie (principio di sussidiarietà). In alcuni ambiti l’UE può intervenire ma non è richiesto, nel momento in cui lo fa gli SM devono adeguarsi. Solitamente si parla di collaborazione tra SM e Unione. Art. 4 TFUE: - mercato interno - politica sociale, per quanto riguarda gli aspetti definiti nel presente trattato - coesione economica, sociale e territoriale - agricoltura e pesca, tranne la conservazione delle risorse biologiche del mare - ambiente - protezione dei consumatori - trasporti - reti transeuropee - energia - spazio di libertà, sicurezza e giustizia, - problemi comuni di sicurezza in materia di sanità pubblica Coordinamento delle politiche economiche e occupazionali. L’UE ha il potere di coordinare e sorvegliare le politiche di bilancio. L’UE indirizza raccomandazioni agli SM, che possono adeguarsi o no. Politica estera e di sicurezza comune (vige il principio dell’unanimità; gli SM devono essere tutti d’accordo su un’azione coordinata), inclusa la difesa. Criteri regolatori dell’esercizio di competenze comunitarie Ci sono principi che regolano i rapporti tra SM e Unione. Principio di Sussidiarietà (competenze non esclusive quindi concorrenti o nella politica estera e del coordinamento delle politiche economiche) “Nei settori non di competenza esclusiva la Comunità interviene solo se e nella misura in cui gli obiettivi  dell’azione prevista non possano essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri (a livello statale o  regionale) e possono essere realizzati meglio a livello comunitario, a motivo della portata o degli effetti  dell’azione” Bisogna fare un’analisi sull’efficienza dell’azione, nel caso in cui L’UE fosse più efficiente è preposta a portare avanti atti e prendere decisioni. Molto discusso dalla GB, perché si dava troppo potere all’UE. Due condizioni: - L’azione comunitaria realizza meglio le finalità perseguite - Gli Stati membri non sono in grado di farlo al loro livello Principio di Proporzionalità (è più formale): il contenuto e la forma dell’azione dell’UE si limitano a quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi dei trattati. È stato introdotto per limitare l’azione dell’UE, che deve limitarsi a seguire i trattati. La sua azione non deve essere sproporzionata nel raggiungimento degli obiettivi. I parlamenti nazionali controllano l’osservanza della sussidiarietà, i parlamenti possono bloccare le iniziative comunitarie. “Cartellino Giallo”: quando c’è una proposta che viene trasmessa ai parlamenti nazionali, ogni camera può inviare una nota in cui si oppone in seno al principio di sussidiarietà. In quel caso la proposta va riesaminata. Fino ad oggi 3 procedure avviate del cartellino giallo. I parlamenti nazionali vigilano sul rispetto del principio di sussidiarietà secondo la procedura prevista dal protocollo n. 2. In virtù del suddetto meccanismo ("allarme preventivo" ex ante), ogni parlamento nazionale o ciascuna camera di uno di questi parlamenti può, entro un termine di otto settimane a decorrere dalla data di trasmissione di un progetto di atto legislativo, trasmettere ai presidenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione un parere motivato che espone le ragioni per cui ritiene che il progetto in causa non sia conforme al principio di sussidiarietà. Qualora i pareri motivati rappresentino almeno un terzo dell'insieme dei voti attribuiti ai parlamenti nazionali (un voto per camera nei parlamenti bicamerali e due voti in quelli monocamerali), il progetto deve essere riesaminato ("cartellino giallo"). Istituzioni dell’UE Art. 13 TUE Consiglio europeo (Capi di Stato e Governo et al.), non ha potere legislativo, funzione di impulso e politica Parlamento europeo: tutela gli interessi dei popoli Consiglio dell’UE: varie formazioni. Tutela gli interessi degli Stati, i governi degli SM Commissione: tutela gli interessi della Comunità - Corte di giustizia: tutela il principio di legalità, si adoperano per applicare i trattati - Corte dei conti - BCE - + CES; Comitato delle Regioni Potere decisionale Parlamento europeo 705 membri: Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo Il Consiglio UE: Ministri dagli Stati e diviso in formazioni La Commissione Europea: Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Ripartizione dei poteri nell’UE Funzione legislativa: Consiglio UE e Parlamento Funzione esecutiva: organo indipendente: Commissione Funzione di controllo politico: Parlamento Funzione giurisdizionale: Corte di giustizia - Vertice dei capi di Stato e di governo di tutti i paesi UE dei capi di Stato e di governo di tutti i paesi UE - Vertice euro - Solo paesi euro area - Si tiene almeno 4 volte all'anno - Definisce le linee generali delle politiche dell'UE - Presidente: Charles Michel Commissione europea - 27 commissari, uno per ogni paese dell'UE - Propone la nuova legislazione - Organo esecutivo - Custode dei trattati Politiche economiche: istituzioni Il Consiglio europeo - stabilisce i principali orientamenti politici Il Consiglio dell'UE (il "Consiglio” - ECOFIN) - coordina la politica economica dell'UE e decide se uno Stato membro può adottare l'euro L'"Eurogruppo" (ECOFIN con i soli membri paesi aderenti all’euro) - coordina le politiche di interesse comune per gli Stati membri dell'area dell'euro Gli Stati membri - fissano i loro bilanci nazionali entro i limiti concordati per il deficit e il debito, e determinano le loro politiche strutturali che riguardano il lavoro, le pensioni e i mercati dei capitali La Commissione Europea - controlla le prestazioni e la conformità La Banca centrale europea (BCE) - stabilisce la politica monetaria, con la stabilità dei prezzi come obiettivo primario e agisce come autorità di vigilanza centrale delle istituzioni finanziarie nell'area dell'euro Il Parlamento europeo - condivide con il Consiglio il compito di formulare la legislazione e sottopone la governance economica al controllo democratico, in particolare attraverso il nuovo Dialogo Economico La Banca Centrale europea - Istituita con il Trattato di Maastricht - Garantisce la stabilità dei prezzi - Controlla la massa monetaria e fissa i tassi d’interesse - Vigila sulla sicurezza delle banche - Agisce in modo indipendente dai governi - Tramite l’Eurosistema la BCE si coordina con le 19 banche centrali eurozona - Seguono il principio “No bail out rule” : i governi non possono farsi finanziare direttamente dalle istituzioni UE Unione monetaria ed economica - Solo 19 Stati membri eurozona per adesso - Danimarca opt-out - Altri paesi devono ancora aderire Trattato di Maastricht Adesione alla zona Euro possibile solo per i paesi con una situazione finanziaria positiva e margini di sostenibilità buoni. Parametri di convergenza: - disavanzo annuale non superiore al 3% del PIL - debito pubblico non superiore al 60% del PIL Patto di Stabilità e Crescita Ciascuno Stato membro deve raggiungere e mantenere il proprio Obiettivo a medio termine (OMT o MTO, medium term objective) oppure attuare un percorso di avvicinamento verso l’OMT stesso. L’OMT è definito in termini strutturali, non nominali: pertanto esso si calcola come il saldo del conto economico delle amministrazioni pubbliche corretto per l’impatto previsto del ciclo economico (saldo corretto per il ciclo) e al netto delle misure una tantum. Per l’Italia, l’OMT è il pareggio di bilancio. Fiscal compact: stipulato dai paesi UE nel marzo 2012 in seguito alla crisi del debito sovrano Impone il pareggio di bilancio sancito possibilmente in Costituzione (modifica l’art. 81 della Cost.) Germania: riforma costituzionale 2009; Francia e Spagna: riforma costituzionale 2011 29/11/2022 Libertà e diritti La Cost. non contiene solo principi organizzativi. Ha una parte dedicata a diritti e libertà. Due concetti: - Libertà: aspetto negativo, di non costrizione  costituzioni liberali (dell’800) Es: diritto di proprietà che deve essere garantito da invasioni altrui (dell’ente pubblico o di altri privati) - Diritti: aspetto positivo, di pretesa  stato sociale L’individuo ha una pretesa nei confronti dello stato ad avere una prestazione (diritto ai servizi pubblici: sanità, pensione, scuola). Dallo stato liberale basato sul concetto di libertà si passa al concetto di diritto, incentrato sullo stato sociale. In realtà la distinzione è relativa, ci vuole sempre un intervento pubblico. L’organizzazione statale garantisce i due diritti. - Come si garantisce il diritto di proprietà? L’importanza di giudici, polizia che tutelano il nostro diritto di proprietà. - Come si garantisce la libertà individuale? Diritti assoluti e diritti relativi: verso chi sono fatti valere (definizione che riguarda il destinatario)  Assoluti: nei confronti di tutti (erga omnes) Diritti della persona: libertà personale, privacy, domicilio Diritti reali: proprietà  Relativi: solo nei confronti di soggetti specifici (es. figli nei confronti dei genitori) Libertà e diritti: es. lo sciopero Il concetto di diritto e libertà è mutato nel tempo. Zanardelli: aboliva la pena di morte (che era ancora in vigore nei principali Stati europei) per tutti i reati, con l'eccezione di alcuni reati militari in tempo di guerra, e consentiva una limitata libertà di sciopero. Durante i periodi storici una fattispecie può sia essere vietata, essere un diritto o una libertà. Come sono garantiti i diritti? Riserva di legge: solo la legge può stabilire limiti. Il parlamento che ha potere legislativo può porre limiti a diritti e libertà. - Assoluta: soltanto tramite solo legge del parlamento certe libertà possono essere limitate (nelle libertà dell‘individuo) - Relativa: nei diritti economici. La legge stabilisce limiti ma anche il governo può intervenire tramite regolamenti. Riserva di giurisdizione - Ci vuole un’autorizzazione del giudice per i provvedimenti che restringono la libertà dell’individuo Tutela giurisdizionale - Art. 24 Cost.: “Tutti possono ricorrere al giudice per tutelare i propri diritti e interessi legittimi” Il sindacato di costituzionalità - Concorsi per accedere agli uffici pubblici La tutela aumenta nel caso dei diritti umani che sono garantiti a tutti, i diritti politici solo se cittadini italiani Il principio di eguaglianza formale Art: 3.1 Cost: principio di eguaglianza formale (nucleo forte): Tutti i cittadini - hanno pari dignità sociale (valore all’interno della società, non sono previsti ceti) - sono eguagli davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, condizioni personali e sociali Le leggi non possono discriminare soggetti che si trovano nella stessa situazione. La discriminazione viene identificata in base a categorie: razza, sesso, lingua… L’art. 6 per es tutela tutte le minoranze linguistiche. L’art. 29 riconosce l’uguaglianza dei coniugi all’interno della famiglia. L’art. 37 prevede che la retribuzione tra donne e uomini è uguale in caso di stesso lavoro. L’art. entrambi i voti hanno lo stesso peso. L’art. 51 entrambi i sessi possono accedere agli uffici pubblici (posti nel settore pubblico che hanno un certo potere pubblico, giudice o prefetto). Questo principio di uguaglianza non è assoluto. Ci deve essere una giustificazione. Es. viene deciso un trattamento pensionistico e si decide che le donne accedono prima. La donna deve prendersi cura dei genitori anziani e della famiglia (concezione storica)  art. 37 “adempito della sua essenziale…” Contenuto - si devono trattare in modo eguale situazioni eguali. Ma se le situazioni sono diverse devono essere trattate diversamente (es. pubblici dipendenti e lavoratori nel privato) - se x = y, allora dx = dy; d è la disciplina giuridica - eguaglianza giuridica (dei trattamenti giuridici) - individua le discriminazioni dei trattamenti legislativi fra categorie di soggetti che invece sono eguali o simili Eguaglianza Formale Destinatario: il legislatore (non deve creare privilegi e discriminazioni fra categorie) Quali discriminazioni sono vietate? Quelle basate su “sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali” Problema: tutti gli individui sono diversi, tutte le situazioni sono diverse: questione della somiglianza. Es furto per fame, furto per droga Corte costituzionale: quanto è ragionevole differenziare? Non significa che il legislatore non possa differenziare, ma la differenza deve essere giustificata - Elementi obiettivi - Basata su valori e ragioni riconosciuti in Costituzione Discriminazione per sesso Art. 51 Cost. (l. cost. 1/2003) La Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità fra uomo e donna Art. 117.7 Cost. La legge regionale promuove le pari opportunità Sent. 49/2003: si liste con entrambi i sessi per le elezioni in Val d‘Aosta Codice pari opportunità fra uomo e donna (d.lgs. 198/2006 modificato da direttive UE) Quote e legge elettorale Rosatellum - proporzionale «A pena di inammissibilità, nella successione interna delle liste nei collegi plurinominali, i candidati sono collocati secondo un ordine alternato di genere” a livello nazionale per la Camera ed a livello regionale per il Senato, «nessuno dei due generi può essere rappresentato nella posizione di capolista in misura superiore al 60 per cento, con arrotondamento all’unità pi prossima» ù̀ Sistema efficace dato che in ciascun collegio plurinominale i candidati sono proclamati eletti secondo l’ordine di presentazione nella lista - collegi uninominali Nel complesso delle candidature presentate da ogni lista o coalizione di liste nei collegi uninominali a livello nazionale per la Camera e regionale al Senato, «nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento» misure essenzialmente promozionali Corte costituzionale: assoluta inidoneit della misura di genere ad incidere sugli esiti elettorali o a à̀ falsificare la composizione della rappresentanza. Problema in fase di applicazione per conflitto con candidature plurime. La lotta alla discriminazione - La legge 40/1998 vieta comportamenti che Comportino esclusioni, distinzioni, restrizioni … basata sulla razza, il colore, l‘origine nazionale o etnica Ricorso al giudice - Gli interventi del legislatore devono essere astratti e generali - DDL ZAN (non approvato): inasprimento delle pene contro i crimini e le discriminazioni contro omosessuali, transessuali, donne e disabili Sentenza Corte Costituzionale n.33 1960 Caso di Rosa Oliva La corte costituzionale era intervenuta perché alcune cariche pubbliche erano riservate agli uomini. Era giustificata una differenziazione sulla base delle diverse attitudini (donne no giudice, prefetto, assessore). Principio di eguaglianza sostanziale Art: 3.2 Cost: principio di eguaglianza sostanziale: punta a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono l’eguale godimento dei diritti e delle libertà. L’art. riconosce l’esistenza di differenze e si impegna ad eliminarle Fondamento delle politiche pubbliche volte a eliminare gli ostacoli economici e sociali Riconoscimento che in realtà esistono profonde differenze economiche e sociali: devo essere trattato come l’uomo più ricco del mondo? - es. Diritto allo studio: non abbienti  borse di studio - Famiglie con più figli  sovvenzioni - Esenzione dal ticket per le classi meno abbienti per usufruire del servizio sanitario - Diritto alla difesa. Colui che non supera un reddito annuo di 9.000 euro, è ammesso a gratuito patrocinio (cioè diritto ad un avvocato) La Cost. indica al legislatore un programma di intervento per eliminare gli handicap sociali (diversità economiche e sociali) Eguaglianza sostanziale: leggi che provvedono a singole situazioni di svantaggio (Stato sociale) - Strumenti compensativi per disabili - Borse di studio - Esoneri dal ticket sanitario - Esoneri dal pagamento del ticket della mensa scolastica - Agevolazioni per proprietà casa - Assunzioni obbligatorie per invalidi civili - Giustificazione dei monopoli (es. RAI) Obsoleto? Non più gestione, ma vigilanza da parte delle pubbliche autorità Leggendo la costituzione si vede che è il compromesso di diverse forze politiche, nel primo comma solitamente l’impronta è liberale nei secondi e terzi commi l’impronta è più comunista/sociale. Proprietà privata, credito e risparmio Art. 42 Cost.: proprietà privata e funzione sociale Primo comma: proprietà libera Secondo comma: - limiti alla proprietà: diritto all’abitazione, dove poche persone detengono tutte abitazioni e quindi è difficile rendere accessibile le case - soluzioni: 1. l’IPES, prezzi competitivi sulla base dei criteri del bisogno 2. raddoppiare l’IMI a chi non affitta Terzo comma: - l’ente pubblico può espropriare la proprietà - Può avvenire per realizzare un interesse della comunità riconosciuto in Costituzione (costruire strade, asilo) - Solo in casi previsti per legge - Salvo indennizzo (il proprietario viene risarcito non al prezzo di mercato ma con una somma compensativala Corte di Strasburgo ci ha connati per prezzi molto bassi) - Si ricorre di rado all’espropriazione - Si ricerca l’accordo con i proprietari per tutelare il diritto alla proprietà Art. 47 Cost.: Primo comma: - pone al centro la tutela del risparmio considerato come piccolo risparmio (gruzzolo) - negli anni ’90 ci sono stati casi in cui le Banche hanno utilizzato i risparmi in investimenti rischiosi e i soggetti non sono stati informati correttamente (caso Parmalat) - coordinato con il diritto dell’UE, la BCE ha il diritto di disciplinare la moneta in circolazione e di influenzare il credito (moneta che può essere prestata dalle banche) Secondo comma: favorisce il risparmio popolare e di investire il risparmio nei grandi complessi produttivi del paese Evoluzione nella tutela del credito e dei risparmi Negli anni ’30: - le banche pubbliche e normativa dirigistica e vincolistica Normativa entra in crisi negli anni ’90 - Adeguamento alle direttive UE (tub, d.lgs. 385/1993) - TUB = Testo unico bancario - Effetto dirompente: deve esserci una concorrenza tra le banche, gli italiani possono avere conti in altri SM, la banca tedesca può mettere una filiale in Italia - Modifica perché era una normativa nazionale - BCE gestisce il tasso di cambio e il tasso di interesse e autorizza l’emissione dell’euro - BCE rilascia e può revocare l’esercizio dell’attività bancaria - BCE vigila sugli enti creditizi «europei» (regolamento 1024/2013) - Creazione Unione bancaria europea Privatizzazioni e liberalizzazioni Negli anni ‘90 del XX secolo sono entrate in vigore una serie di direttive che hanno portato l’apertura del mercato italiano verso il mercato europeo. Il risultato: Privatizzazione delle imprese pubbliche: - Enti pubblici economici che un tempo erano monopoli o oligopoli trasformati in spa (ENI, ENEL, IRI, banche pubbliche ...) - Sono state trasformati in società private tuttavia le loro azioni erano in mano pubblica - Azioni immesse sul mercato: 6,5% PIL (un modo per aumentare il pil) Liberalizzazione dei servizi pubblici: - eliminare il monopolio statale e aprire alla concorrenza delle imprese private) - Settori: trasporto aereo, energia, servizio elettrico, telecomunicazioni - A livello locale e nazionale - Per controllare le aziende private sono state introdotte le autorità indipendenti per controllare la regolazione. Livello europeo - Tutela della concorrenza (legge 287/1990) - Vieta alcuni comportamenti scorretti fra imprese e istituisce l‘Antitrust - Commissione europea: https://ec.europa.eu/commission/commissioners/2019-2024/vestager_en - Vestager: commissaria «A Europe Fit for the Digital Age» Es: compensi a Poste Italiane per servizio unico pubblico universale Servizio pubblico per garantire a tutti un servizio (posta, energia, gas) ad un prezzo accessibile. In questo senso, ci sono servizi che non sono concorrenziali (i privati non hanno incentivi) quindi è richiesto l’intervento dell’azione pubblica. In base all’UE vige il principio del divieto degli aiuti di stato. In caso di aiuto pubblico le autorità devono notificarlo alla Commissione che valuta. https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_20_2276 1.12.2020: la Commissione europea valuta il compenso in linea con le regole UE sugli aiuti di stato per il periodo 2020-2024 Vestager: "Ensuring access to postal services is essential for all European citizens and businesses. Today's  decision enables Poste Italiane to continue delivering basic postal services across the Italian territory at  affordable prices, without unduly distorting competition." Ottobre 2020: l’Italia notifica alla Commissione europea il piano di compensare PI con 1.3 miliardi euro con un massimale annuo di 262 milioni euro per fornire servizi di posta di base nel paese a prezzi convenienti e con requisiti di qualità minimi. Poste Italiane è stata in parte privatizzata nel 2015: il 27 ottobre 2015 il 38,2% delle azioni di Poste Italiane ha iniziato le negoziazioni alla Borsa di Milano, mentre lo Stato ha trattenuto la parte restante (61,8%). Il mercato dei servizi postali italiani è stato completamente liberalizzato dal 2011 in conformità alla Direttiva Postale, e mentre Poste Italiane emana dalla pubblica amministrazione, ora opera in piena concorrenza con gli altri fornitori di servizi postali rilevanti. In sostanza, l’obbligo di servizio universale riguarda la consegna di lettere e pacchi (fino a un certo peso), su tutto il territorio italiano, almeno 5 giorni alla settimana, a prezzi accessibili. Crisi economica, finanziaria e pandemia I concetti di liberalizzazione entrano in dibattito con la crisi 2008 e il covid Intervento pubblico: - USA 2008 5% PIL - GB e Francia: nazionalizzazione di alcune banche Allentamento del regime europeo di divieto di aiuti di Stato e del rigore delle politiche di bilancio imposte dall‘UE: - Pandemia: Recovery Pact e New Generation EU - Sospensione delle norme sui divieti di aiuti di Stato e del Patto di Stabilità e di Crescita L’UE si è sempre ispirata alla libera concorrenza ma talvolta il sistema non ha funzionato durante le crisi economiche. Tutt’ora sono stati sospesi i patti di stabilità e crescita e il divieto degli aiuti di stato. La Costituzione italiana appoggia tutte le posizioni sia quelle più in favore dello stato che quelle in favore degli enti privati. I diritti politici: i partiti politici Art. 49 Cost.: i partiti politici “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a  determinare la politica nazionale” - È forma particolare di associazione - Sono associazioni di diritto privato senza personalità giuridica (nessun partito l’ha chiesta) - Servono a determinare la politica nazionale assieme ad altri partiti - Devono adottare un metodo democratico I partiti possono diventare associazioni con personalità giuridica, tuttavia nessuno l’ha mai richiesto. Hanno un ruolo pubblico: A livello nazionale  Consiglio di Stato - Corte dei conti: giurisdizione in tema di responsabilità dei pubblici amministratori, qualora abbiano recato danno ai soggetti pubblici dai quali dipendono. Es. se l’università utilizza denaro pubblico (dei fondi) per fini privati, per finanziare la costruzione o comprare cose esterne all’attività dell’università. La Corte dei Conti interviene qualora ci sia un disborso di denaro pubblico. - Giudici tributari: controversie fra cittadini e amministrazione finanziaria dello Stato - Giudici militari All’interno dei tribunali ci sono persone che assistono i minori *Non possono essere istituiti altri giudici speciali Primo, secondo e terzo grado di legittimità cioè i giudici devono stabilire se le norme sono state applicate in modo corretto da parte del giudice precedente. Chi perde al primo grado può appellarsi al secondo per motivi di legittimità (se le norme sono state applicate nel modo corretto). La Corte di Cassazione è sia giudice civile che penale. Nell’ambito penale la questione è più complicata. La procura della Repubblica ha il compito di esercitare l’accusa nell’ambito del processo penale. Ci sono i pubblici ministeri e hanno il compito di esercitare l’azione penale. Ci sarà un imputato assisto da un avvocato e un pubblico ministero che esercita l’accusa davanti a un giudice. I procuratori possono scegliere di far parte della magistratura giudicante o dei pubblici ministeri. Quest’ultimi sono soggetti a metà fra una funzione di magistrati e poliziotti, cioè operano con la polizia giudiziaria che li informa di ciò che accadde (es. devono convalidare l’arresto). Quando ci sono abbastanza prove esercitano l’azione penale, cioè sporgono denuncia. Attraverso la polizia raccolgono le prove di colpevolezza che mostrano durante il processo. Hanno una funzione di collaborare alle indagini (compito della polizia). Il pubblico ministero sulla base delle indagini ritiene la presenza di materia necessario per dare via al processo. Hanno uffici all’interno della procura della repubblica (in tribunale). Il pm non è imparziale. Corte suprema di Cassazione Due funzioni: 1. giudice della legittimità Valuta le violazioni di legge commesse dai giudici e non il merito delle questioni decise (non ricostruisce i fatti). Es. in ambito penale, nel primo grado si ricostruisce il fatto (la rapina e come è avvenuta). Il giudice guarda le prove, intercettazioni, video, chiama testimoni per la ricostruzione del fatto. Oltre al fatto c’è il diritto, ci si chiede quale norma X del codice penale che disciplina il reato di rapina. Dopodiché sulla base della ricostruzione ci sarà una sentenza. Chi perde si può appellare al secondo grado, dove nuovamente viene ricostruito il fatto e emetterà una decisione (quale articolo applicare Y). Terzo grado il fatto non viene più ricostruito (si dà per acquisito), la Corte di Cassazione si interroga se l’art. Y era quello appropriato. È un giudice di legittimità e non di merito (= il fatto). Si incentra sulla tecnica giuridica, cioè sulla norma. 2. regola i conflitti di competenza e di attribuzione Es. se ha deciso il tribunale civile ma doveva farlo un altro giudice. Il conflitto di competenza avviene quando giudica il giudice di Napoli ma la competenza era del giudice di Bari. Organi inquirenti nel processo penale Pubblici ministeri (PM) Art. 112 Cost  obbligo dell’azione penale - attivazione della giurisdizione penale per accertamento dei reati sia stati commessi e la condanna dei colpevoli in seguito a una notizia della commissione criminis dotata di un certo fondamento - deve portare in giudizio le persone che potrebbero aver commesso un reato secondo le prove raccolte - sono indipendenti secondo la Cost. - garantisce l’imparzialità del PM Art. 108.2 Cost  indipendenza del PM Nell’organizzazione interna permane però una marcata impronta gerarchica (dipendenza dal governo e dai superiori gerarchici). Ci sono poi pubblici ministeri specializzati (es. antimafia) Principi costituzionali Art. 24 Cost  diritto di difesa “Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni  giurisdizione. La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari” - Esiste sia il diritto di agire in giudizio per difendere i propri diritti e sia la possibilità di difendersi dalle accuse. Questo avviene nel contraddittorio fra le parti (=confronto dialettico paritario fra le parti). Entrambe le parti devono avere gli stessi mezzi per ottenere le prove. - Imparzialità e terzietà del giudice CSM (Consiglio superiore della Magistratura) 2/3 magistrati ordinari eletti da tutti i magistrati ordinari (oltre al primo presidente e al procuratore generale della Corte di Cassazione) 1/3 eletti dal Parlamento in seduta comune - fra professori universitari ordinari in materie giuridiche e avvocati dopo 15 anni di esercizio Il Presidente del CSM: il Presidente della Repubblica Il CSM non è un giudice, ma ha funzioni amministrative Perché il Presidente della Repubblica presiede il CSM? La presidenza del capo dello stato ha proprio la funzione di garantire l’autonomia e l’indipendenza della magistratura dal potere legislativo e da quello esecutivo. Efficienza Il problema è a livello della Cassazione dove i processi durano troppo. La corte Costituzionale Artt. 134 Cost.: Le competenze: deve decidere per quanto concerne le accuse promosse contro il Presidente della Repubblica in caso di alto tradimento e attentato alla Costituzione (art. 90 Cost.). Può essere accusato dal Parlamento in seduta comune e giudicato in seduta penale dalla Corte Costituzionale. Giudizio di ammissibilità del referendum Giustizia costituzionale (giudizio di legittimità costituzionale) La giustizia Costituzionale Sistema di controllo del rispetto della Costituzione da parte di giudici - in caso di violazione della Costituzione è possibile rivolgersi alla Corte costituzionale Prevalenza gerarchica della Costituzione rispetto alle altre fonti (legge e atti con forza di legge - rigidità della Cost.) Anche violazione di leggi costituzionali Caratteri - Sindacato o controllo accentrato: svolto da un unico organo ossia la Corte costituzionale - Sindacato o controllo diffuso: più rischioso perché fatto dai giudici - Diverso dal controllo del rispetto del diritto UE, che è un controllo diffuso da parte di tutti i giudici e amministrazione - Sindacato in via indiretta: non vi possono ricorrere direttamente i cittadini, ma solo il giudice Organo giuridico-politico Nomina: - 5 eletti dal Parlamento in seduta comune (prassi: designazione dei partiti). C’è un’influenza partitica; - 5 nominati dal Presidente della Repubblica (prassi: nomine ispirate da criteri di rappresentanza politica); - 5 nominati dalle supreme magistrature ordinarie e amministrative: Cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei conti Membri: giuristi, ma non solo giudici (art. 135.2 Cost.) Magistrati delle giurisdizioni superiori ordinaria e amministrativa, professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati dopo 20 anni di esercizio Mandato: 9 anni, ma i giudici scadono uno alla volta, non tutti insieme (mandato più lungo) Il giudizio di legittimità costituzionale Atti soggetti al controllo: - Legge (art. 134.1 Cost.) - decreti-legge e decreti legislativi - Leggi regionali «Parametro di giudizio»: termine di confronto impiegato nel giudicare la legittimità degli atti legislativi. È costituito da: - Disposizioni costituzionali e leggi costituzionali Es. art. 3 Cost.: principio di eguaglianza Giudizio incidentale La questione di legittimità costituzionale è sollevata durante un procedimento giudiziario quindi sollevata da un giudice (c.d. giudizio a quo o principale), con conseguente sospensione del giudizio e remissione della questione alla Corte costituzionale. Il giudice ordinario solleva la questione e sospende il processo. Quando può farlo? Il giudice a quo giudica se: - se la questione è rilevante; la questione è rilevante per la soluzione del giudizio in corso (legame di pregiudizialità). La norma è rilevante per la conclusione del processo? La risoluzione della questione è pregiudiziale alla risoluzione del caso - se la questione è fondata; la questione non sia manifestamente infondata (ossia abbia un minimo di fondamento giuridico): è sufficiente un minimo dubbio sulla costituzionalità della legge per la rimessione Es. è stata già decisa in senso negativo in precedenza dalla Corte costituzionale: manifestamente infondata  Sospensione del giudizio *la stessa Corte Costituzionale può essere giudice a quo • È un atto storicamente individuato Nell’ordinamento non esistono procedimenti per adottare le Costituzioni (funzione costituente), ma per modificarle (funzione di revisione costituzionale). Tramite la funzione di revisione costituzionale possono essere fatte delle modifiche. Cost. flessibile:  Cost. che non prevedono un procedimento particolare per la loro modificazione ma consentono che avvenga con la normale attività legislativa (Cost. ‘800 – di solito testi corti) Cost. rigida:  Cost. che dispongono di un procedimento particolare, più gravoso di quello previsto per la formazione delle leggi ordinarie: es. la Costituzione italiana Art. 138: prevede che per la modifica della Costituzione e delle leggi costituzionale ci siano procedimenti più gravosi. Es: approvazione statuto. Leggi costituzionali: leggi adottate con una procedura particolare che integrano o adeguano il testo costituzionale - È la Costituzione stessa che richiede la l. cost. in alcuni casi (Es. Fondazione di più Regioni o creazione di nuove) - Dal 1948 sono state approvate circa 30 LC (fra cui quelle che approvano gli Statuti delle regioni speciali) Procedimento di revisione costituzionale PROCEDIMENTO AGGRAVATO: vedi art. 138 (c.d. doppio binario) Approvazione 2 volte da parte delle 2 Camere (4 votazioni in totale). Fra la prima e seconda votazione ci deve essere un intervallo di 3 mesi. - Nella prima votazione basta una maggioranza relativa - Nella seconda votazione occorre raggiungere la maggioranza assoluta sia alla Camera sia al Senato, altrimenti la riforma non passa. Viene poi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Sulla modifica si può chiedere un referendum, a meno che nella 2° votazione non si raggiunga la maggioranza dei 2/3. Referendum confermativo (il popolo può decidere sulla modifica) È un referendum: - Eventuale - Sospensivo (sospende l’entrata in vigore della riforma) Può essere richiesto da: - 500.000 elettori (si forma un comitato che raccoglie firme autentificate) - 5 Consigli regionali (nel caso di riforme che riguardano il regionalismo) - 1/5 dei membri di una Camera (es. l’Opposizione parlamentare ha chiesto referendum sulla modifica della costituzione per la riduzione dei parlamentari) Se non è richiesto: la legge cost. entra in vigore (referendum è eventuale) Se è richiesto: la legge è promulgata solo se è approvata dalla maggioranza dei voti validi (non occorre un quorum di partecipazione, come nel referendum standard ex art. 75 Cost.). Differenza rispetto al referendum normale, si chiama referendum costituzionale. Con questa procedura non si possono modificare tutti gli articoli della Costituzione. Es. principi fondamentali che sono inviolabili. Limiti alla revisione costituzionale Limiti espressi: - Art. 139 Cost.: “la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale” Tornare alla monarchia richiederebbe un nuovo patto costituzionale e una nuova assemblea costituente. Limiti impliciti (sono ricavati dalla Costituzione, non è scritto espressamente che non sono modificabili. La Corte ha ricavato dei limiti impliciti alla modifica): - Art. 1: sovranità popolare e carattere democratico - Art. 2: diritti dell’uomo inviolabili - Art. 3: eguaglianza - Art. 5: unità nazionale (no secessione o divisione del territorio). Non si può dividere il territorio in modo da creare tre parti di Italia oppure la secessione di una parte. È una regola costituzionale e integrata con i principi di diritto internazionale Clausola di eternità: principi che in base alla costituzione non possono essere modificati (nella Costituzione tedesca, il principio del federalismo non può essere modificato). Nemmeno tramite una procedura particolare attuata dalle Camere possono essere modificati. Fonti Primarie La costituzione è al vertice ma sono presenti. Hanno tutti la stessa forza normativa. Caratteri: sono quelle stabilite dalla Cost. • Art. 70 Cost. Legge ordinaria (artt. 71-74 Cost.) Referendum abrogativo delle leggi (art. 75 Cost.) Atti aventi forza di legge • Decreto legislativo delegato (art. 76 Cost.) • Decreto-legge (art. 77 Cost.) Il Referendum Democrazia rappresentativa: la funzione legislativa spetta al Parlamento, non direttamente al popolo Democrazia diretta: il popolo attraverso il Referendum può controllare che le scelte fatte dal Parlamento corrispondano alla volontà popolare, abrogando le leggi parlamentari. Viene concepito nei limiti e nelle forme previsti della Costituzione. Tipi: 1. R. abrogativo di leggi: art. 75 Cost. Attuato con legge 352/1970 2. R. di revisione costituzionale 3. R. a livello regionale 4. R. modifica territoriale di Regioni, Province e Comuni (artt. 132 e 133.2) 5. R. a livello comunale e provinciale Referendum propositivo (Bolzano richiesto se vogliono il tram). Il referendum ha una funzione politica. se si richiede bisogna seguire il risultato. Decreto-legge Atto con forza di legge che il Governo può adottare in “casi straordinari di necessità e urgenza” (art. 77 Cost.). Si apre con una limitazione e poi vengono elencati i casi straordinari. Il decreto-legge è un atto provvisorio che ha la forza di legge ma che non perdura piè di 60 giorni. Il processo è invertito: il governo prende l’iniziativa e poi il parlamento deve eventualmente convertirlo in legge entro 60 giorni perde efficacia fin dall’inizio (come se non fosse mai stato approvato). Se le camere hanno deciso di non convertilo in legge possono regolare i rapporti sorti nel mentre (es. superbonus che non è stato convertito. Il governo si riprende i soldi, chi li ha ottenuti può tenerli o renderli 50%  il parlamento può decidere come gestire i rapporti). Se le camere sono sciolte devono riunirsi e lo fanno entro 5 giorni dalla presentazione del decreto-legge. PROBLEMA: solo eventi naturali catastrofici? No, anche casi di crisi finanziaria o ritardi che richiedono l’intervento del governo. L’approvazione di una legge è molto più lunga rispetto all’approvazione di un decreto-legge. Es. crisi finanziaria, pandemia Es. adeguamento all’ordinamento UE Es. Ogni volta che è opportuno intervenire con urgenza: abuso Decreto-legge: procedimento e conversione Deliberazione Consiglio dei Ministri (Emanazione Presidente della Repubblica e Pubblicazione immediata sulla GU). È di per sé fragile. È richiesta la presentazione immediata alle Camere per la conversione (art. 77.2 Cost.). Conversione in legge e anche può sussistere una modifica del decreto. - Termine 60 gg. - Si emendamenti al decreto-legge in sede di conversione (conseguenza dell’uso abnorme dei decreti-legge) - Il decreto decade sia se il parlamento non si esprime sia se vota in modo contrario Decreto-legge non convertito I decreti-legge, se non convertiti, perdono efficacia sin dall’inizio (cessano di esistere retroattivamente) Perdita di efficacia (decadenza) - Rifiuto di conversione da parte del Parlamento - Decorrenza del termine Effetti della decadenza: travolge tutti gli effetti Es. gli importi riscossi dallo Stato in base al decreto-legge devono essere restituiti Però il parlamento può approvare una “legge di sanatoria” degli effetti del decreto-legge decaduto Fonti primarie sono riconducibili al parlamento. E hanno tutte la stessa forza normativa (ognuno può abrogare l’altro) Fonti secondarie sono riconducibili al governo (chi esplica l’attività esecutiva) Regolamenti Hanno una forza normativa inferiore rispetto alle fonti primarie e devono rispettarle. Vari tipi: - Atti statali: r. del Governo e dei Ministri (consiste in atti emanati dal Governo) - Atti non statali: r. regionali, comunali e statuti degli enti pubblici Hanno una forza normativa inferiore a quella della legge - Nella forma sono d.p.r. (=emanati dal Presidente della Repubblica) - Nella sostanza sono leggi perché contengono prescrizioni generali e astratte Non sono sempre emanabili, nei casi dei diritti fondamentali sono richieste delle leggi Servono per attuare le leggi *Categoria speciale: regolamenti parlamentari (emanati per il funzionamento del parlamento stesso): subordinati solo alla Costituzione. I regolamenti del Governo Procedimento dei Regolamenti del Governo - Deliberati dal Consiglio dei Ministri - Parere del Consiglio di Stato - Emanati dal Presidente della Repubblica: DPR - Controllo di legittimità della Corte dei conti (Legge 400/1988) stabilisce le regole sull’emanazione: - devono essere controllate dalla Corte dei Conti. Se il costo sia previsto dalle leggi - c’è un parere del Consiglio di Stato Il governo emana regolamenti in materie di legislazione esclusiva dello Stato (Art. 117.6 Cost) Sono norme specifiche ma tuttavia sempre generali ed astratte e si riferiscono sempre ad una legge che viene applicata tramite regolamento. Molte volte le leggi non sono approvate perché manca il regolamento di attuazione. Regolamenti ministeriali (=decreti ministeriali) I singoli ministri dispongono di poteri regolamentari soprattutto in caso di norme di contenuto tecnico (caratteristiche di materiali, standard tecnici...). I ministri emanano decreti nei loro settori di interesse. Atti tecnici e specifici. Talvolta si parla di criteri, modalità, indici, standard, norme di sicurezza, ecc. Forma: DM - Però devono recare la denominazione di “regolamento” Procedura: - parere Consiglio di stato - ministro comunica al Presidente del Consiglio - controllo Corte dei conti della legittimità Hanno una funzione attuativa delle leggi, che essendo generali richiedono un regolamento di attuazione. 13/12/2022 Fonti internazionali e Diritto dell’Unione Europea Diritto internazionale: le consuetudini internazionali Art. 10 Cost.: «L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale  generalmente riconosciute» (convertitore automatico). L’articolo funziona come un convertitore, una consuetudine sul piano internazionale viene traslata tramite l’art.10 nell’ambito del diritto interno. - Consuetudini internazionali o norme riconosciute come principi di diritto internazionale - Si adattano in modo automatico, senza bisogno di recepimento (non è necessario un procedimento interno di attuazione, legge, che attui questa consuetudine) - Caratteristica principale delle consuetudini: quando si fa un patto bisogna osservarlo Esempi: - il calcolo del mare territoriale (miglia marine), nel passato si calcolava con un lancio di un cannone. - confini (montagna) si sono formati tramite consuetudini internazionali - accreditamento dei rappresentanti diplomatici, cioè riconoscimento degli ambasciatori di altri stati che ora sono mandati dal P.d.R. e non più dal re. Il diritto internazionale si basa sulle consuetudini cioè comportamenti che si ripetono da un gruppo sociale. (considerare la cima di una montagna come confine di due stati e secondo elemento considerano questa frontiera come un obbligo dà luogo ad una consuetudine). Le consuetudini hanno rilevanza solo locale e ricoprono il livello più basso della piramide della fonte del diritto. Hanno una certa importanza nell’ambito del diritto internazionale. Il diritto internazionale riguarda il rapporto tra Stati e le relazioni tra di loro e anche delle organizzazioni internazionali. Lo stato può decidere di concedere una parte della sua sovranità a un’organizzazione internazionale. Si muove tramite consuetudini internazionali o tramite trattati/convenzioni/accordi internazionali (Convenzione europea dei diritti dell’Uomo). A cui si possono aggiungere dei protocolli che precisano e completano i trattati. I trattati internazionali Il diritto internazionale interviene tramite trattati. La dichiarazione dei diritti dell’uomo è stata stipulata da molti stati del mondo. Un trattato per essere in vigore deve essere recepito a livello nazionale (serve un atto interno). Diritto primario Diritto di primo grado (originario): TUE, TFUE sono trattati internazionali. Non hanno effetto diretto, ma alcune disposizioni lo hanno per effetto di decisioni della Corte di giustizia UE. La CG ha detto che alcune disposizioni del Trattati di Lisbona hanno effetto diretto perché era stata registrata una lentezza nella ratifica degli SM. CEDU = protezione dei diritti umani di tutti gli SM del Consiglio d’Europa (ci si può ricorrere come individui, si può andare a Strasburgo) Carta dei diritti fondamentali dell’UE = è dell’UE ed è introdotta all’interno dei trattati dell’UE (Corte di Lussemburgo ma con difficoltà, adiscono SM o istituzioni non singoli) Diritto secondario Diritto di secondo grado (derivato): Regolamenti: portata generale cioè si riferiscono a tutti, obbligatori in tutti i loro elementi, direttamente applicabili (no esecuzione da parte del legislatore italiano). - Hanno efficacia immediata, self executing. - Creano obblighi o diritti ai destinatari. - Non è necessaria una legge o dlgs - Sono emanati per materie tecniche (es. composizione degli alimenti). Si crea un regolamento eguale in tutti i 27 SM ed entrano direttamente nell’ordinamento, molto conveniente nella formazione del mercato unico. Direttive: hanno come destinatari solo gli Stati membri e vincolano per i risultati da raggiungere, lasciando agli Stati la discrezionalità su forma e mezzi utilizzati. Gli SM devono emanare un atto interno per recepire la direttiva. - Lo SM emana uno dlgs e quindi spesso non si capisce che è un atto europeo - Vincolano per il risultato da raggiungere - Lasciano la libertà sui mezzi e la forma da utilizzare - forma=tipo di atto, in Italia è dgls, in Germania regolamento interno - mezzi utilizzati Decisioni: obbligatorie in tutti i loro elementi. Se designano i destinatari sono obbligatorie solo nei confronti di essi. Sono indirizzate a soggetti, imprese o Stati (come provvedimenti amministrativi). - hanno efficacia immediata, self-executing  - sono simili ai regolamenti - riferiti a singoli destinatari - sono notificate al destinatario - categoria residuale Raccomandazioni, pareri: non sono vincolanti (libri bianchi, verdi) Regolamenti portata generale - Astrattezza e generalità - Destinatari sono tutti i soggetti giuridici dell’UE: persone fisiche e giuridiche e Stati membri obbligatori in tutti i loro elementi - Devono essere applicati nella loro interezza - Possibili misure di esecuzione di un’autorità UE o nazionali direttamente applicabili (self-executing) - non esecuzione da parte del legislatore nazionale - Si inseriscono direttamente negli ordinamenti nazionali Attribuiscono ai singoli diritti che devono essere tutelati dai giudici nazionali Direttive hanno come destinatari solo gli Stati membri (tutti o solo alcuni) - Occorre un atto di recepimento interno - Il recepimento deve avvenire entro un certo termine, altrimenti può aprirsi un’azione per infrazione davanti alla Corte di Giustizia. se non viene rispettato il termine si va incontro a un’inadempienza/infrazione che è punita con una multa vincolano per i risultati da raggiungere, lasciando agli Stati membri la discrezionalità su forma e mezzi utilizzati - D.lgs, legge, regolamento, ecc. Creano diritti e obblighi per i singoli solo in seguito all’adozione di atti di recepimento nazionali Sono usate per armonizzare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli SM, gli SM non hanno la stessa norma ma piuttosto norme armonizzate. Decisioni obbligatorie in tutti i loro elementi Di solito designano i destinatari, in tal caso sono obbligatorie solo nei confronti di essi - Sono indirizzate a soggetti, imprese o Stati (come provvedimenti amministrativi): caso più frequente nella prassi - Sono notificate ai destinatari Possono anche essere indirizzate nei confronti di tutti - Es. il Consiglio autorizza l’avvio di negoziati per accordi internazionali o nomina i componenti di alcune istituzioni - Non sono notificate ma sono pubblicate nella GUCE Rapporti fra ordinamento UE e diritto interno È stata regolamentato diversamente negli stati. Da ricordare due concetti: 1. EFFETTO DIRETTO Regolamenti e decisioni (efficacia diretta) Inoltre, è riconosciuto ad alcuni articoli dei Trattati UE o ad alcune norme di direttive che sono sufficientemente precisi e completi tali da potersi applicare immediatamente. Tale effetto è riconosciuto dalla Corte di giustizia UE (escamotage in caso in cui gli Stati siano inadempienti) Es. sent. Van Gend and Loos (art. 30 TFUE divieto dazio doganale) L’art. 30 TFUE ha un effetto diretto nell’ordinamento nazionale, senza bisogno di una norma interna di recepimento, poiché pone un obbligo chiaro e incondizionato («non pagare dazi doganali») che non deve essere esplicitato ulteriormente con una norma interna. Così, la società poteva esigere dalle autorità doganali di importare la merce senza pagare dazi. Il principio dell’effetto diretto fu poi esteso dalla CG ad altri articoli dei Trattati che stabilivano norme chiare e incondizionate. Effetto diretto è solo per regolamenti e decisioni. La norma è self-executing.  Limiti all’effetto diretto Esiste un limite nel godimento di questi diritti riconosciuti dalla CdG: possono essere invocati dagli individui e le imprese soltanto nei confronti dello Stato (c.d. effetto diretto verticale) e non nei confronti di altri individui o imprese (c.d. effetto diretto orizzontale), poiché si tratta essenzialmente di un rimedio enunciato dalla CG contro il mancato rispetto del diritto europeo da parte delle autorità statali. Solo in casi di diritti soggettivi particolarmente rilevanti la CG ha riconosciuto la possibilità di un effetto diretto orizzontale (caso della differenza di retribuzione fra lavoratori uomini e donne hostess e steward, sent. Defrenne, causa 43/1975). La GB non applicava quel principio poi la CG ha esteso l’effetto diretto. - Trauma: regime totalitario e Shoah - cambiamento: condizionalità e riabilitazione Ragion d‘essere - ratio dello Stato tedesco (occidentale) - Complementare al principio democratico come base di legittimità Struttura - Catalogo: apertura e base della Legge fondamentale, GG (“dignità della persona “) A differenza dalla Costituzione italiana dove nei primi articoli andavano messi i denominatori comuni. Nella costituzione tedesca (20 articoli) prevedono i diritti fondamentali che nella Costituzione di Weimar erano posizionati in fondo. La dignità della persona deve essere accompagnata dai suoi diritti. La novità fondamentale è che i diritti erano frasi programmatiche cioè indirizzati al potere - Obblighi vincolanti per tutte le autorità (art. 1.3 GG) - Direttamente applicabili ed efficaci (art. 1.3 GG) Tutte le autorità devono rispettarli dal momento che non richiedono un’applicazione tramite legge. I diritti sono direttamente applicabili e soprattutto efficaci. Questi elementi permettono alla gente comune di recarsi al tribunale e mostrare le tali disposizioni che devono essere rispettate. È un catalogo rilevante nella vita quotidiana delle persone (=funzionale alla rieducazione dei tedeschi). - Controllo giudiziario: tramite il diritto devo poter mordere (i diritti devono avere i denti). Controllo significa la possibilità di recarsi in tribunale e richiedere che i propri diritti vengano rispettati. Ruolo centrale della Tribunale costituzionale federale (BVerfG) - Ricorso diretto e individuale (Verfassungsbeschwerde) Con la sola affermazione che i diritti inviolabili sono stati violati dal tribunale amministrativo, il cittadino può recarsi al tribunale costituzionale. Dunque, deve quindi sorvegliare che tutte le amministrazioni svolgano i loro compiti in termini di rispetto dei diritti. Il giudice amministrativo può essere richiamato dal più alto giudice tedesco. Si crea una sensibilità nelle cose molto concrete che riguarda il rispetto dei diritti fondamentali. I diritti sono operabili in questo senso. Il nazismo è diventato un tabù, non si poteva proclamare pubblicamente. Serviva a scardinare l’inerzia dell’apparato amministrativo (polizia, giudici per esempio) tuttavia non bastava scrivere e parlare di diritti serviva metterli in pratica. In Germania non c’è mai stata un’approvazione della Costituzione. I diritti hanno un ruolo complementare con il principio democratico. - Dimensione europea: “dialogo“con CdG (e CorteEdu) Anche nella Carta dei Diritti fondamentali Europei abbiamo una forte legittimazione. Legge fondamentale (Grundgesetz – GG) - Catalogo di diritti: artt. 1-19, 20.4, 33, 38, 101, 103, 104 GG Nel art.20 comma 4 ogni cittadino ha il diritto di partecipare alla resistenza del sovvertimento del sistema. Il cittadino ha il diritto di rivolgersi contro lo stato nel momento in cui il sistema non garantisce i diritti e prevede leggi incostituzionali. Gli ultimi articoli riguardano la giustizia. - Principio sistemico fondamentale (art. 20 and 79.3 GG) e clausola di omogeneità (art. 28 GG) Evince che alcuni elementi della Costituzione possono non essere modificati. L’art. sulla modifica della forma repubblicana è nel mezzo (parte integrante del procedimento legislativo). Dice che la dignità della persona e i suoi diritti non possono essere modificati. - Garanzia: ricorso cost. diretto e individuale (art. 93 4a GG) - Stessi diritti e obblighi per tutti i cittadini federali (art. 33.1 GG) in tutti i Länder Giurisprudenza e dottrina - Alto numero di casi, poche chance di successo, alta reputazione Costringe i giudici a essere molto precisi con i diritti (è tuttavia una dimensione molto completa e presente). Contribuisce all’effetto educativo e permette ai diritti di entrare nel sistema per intero. - Dottrina articolata dei limiti e degli effetti indiretti - Risultati: cambiamento culturale – penetrazione dell‘intero sistema - Nessun cambiamento maggiore dopo l‘unificazione Fondamentali, articoli 1 e 2 GG: - riconoscimento della dignità individuale della persona La dignità umana è un concetto molto astratto e ampio, di conseguenza, si è deciso pragmaticamente che al centro ci deve essere la persona e questa non piò essere degradata ad oggetto. I trattamenti devono essere congrui. I diritti fondamentali valgono ovunque. - combinazione con il diritto all’autodeterminazione personale la dignità della persona collegata ad un diritto più concreto. Autodeterminazione si riferisce alla realizzazione personale secondo i propri criteri. Si tratta del punto di partenza che poi deve essere regolato. Ognuno deve essere libero di fare quello che vuole. - punto di partenza e riferimento per l’esercizio del potere pubblico Art. 1 c.3 GG: ” I seguenti diritti fondamentali vincolano la legislazione, il potere esecutivo e la giurisdizione come diritti immediatamente applicabili.": - Diritti fondamentali: artt. 1 – 19 GG - Diritti equivalenti: artt. 20 c.4, 33 c.1-3, 38 GG e “Garanzie giudiziarie “: artt. 101, 103 e 104 G Art. 19 GG: limitazioni, garanzia del nucleo essenziale e tutela giudiziaria. Anche nel caso di limiti dell’esercizio del diritto deve essere garantita la tutela della dignità. Funzioni dei diritti fondamentali - Tutela contro interventi delle autorità senza giustificazione particolare (strumento: tutela giudiziaria), status negativus - Partecipazione al processo politico e democratico (in part. artt. 5, 8, 9 GG), status activus. Il diritto di voto è riservato al cittadino. - Servizi – presupposti: capacità e risorse, status positivus. Diritto ad ottenere qualcosa dallo stato come servizi che hanno un costo, di conseguenza, il legislatore si occupa della loro gestione. È un limite alla diretta applicabilità (altrimenti sarebbe contro producente inserire questi diritti in costituzione) - Protezione: obbligo delle autorità di proteggere (diritto alla vita e dell’integrità fisica - ambiente) - Garanzie e procedure: obbligo delle autorità di garantire efficacia e efficienza dei diritti fondamentali, status activus processualis. Jellinek costituzionalista austriaco parla di status che si riferiscono principalmente al cittadino. Tuttavia, la dignità prescinde dalla cittadinanza. Due dimensioni dei diritti fondamentali: Diritti individuali soggettivi - Nei confronti degli interventi di tutte le autorità (artt. 1 c.3, 19 c.4 GG) - Drittwirkung (effetti mediati, nei confronti di privati): operatività indiretta nei rapporti fra privati, attraverso l‘interpretazione di clausole generali e aperte. Queste clausole devono essere interpretativi anche in termini di diritti. Dimensione oggettiva quelle dell’11 Settembre, il ministro della difesa può ordinare l’abbattimento di un aereo. Questi casi eccezionali: non devo aspettare la verifica del fatto posso fare ricorso anche prima che la legge venga applicata (=> l’importanza della dignità della persona). Personale di bordo, piloti hanno fatto ricorso perché hanno considerato contro la dignità della persona. Il Verfassunggericht si è pronunciato dicendo che il legislatore non può promulgare una legge tale che non metta al centro la persona. La persona non può essere degradata. 12/01/2023 Regioni e enti locali Origini e Costituzione italiana Titolo V (2nd parte) tratta delle regioni Regno d’Italia: modello francese - accentramento (concentramento del potere presso le autorità statali a Roma) Costituzione italiana - art. 5: la Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali (Comuni e Province) - Attua il più ampio decentramento amministrativo (Criterio organizzativo all’interno dell’organizzazione statale) Art. 114 Cost.: «La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle  Regioni e dallo Stato»  modalità organizzativa dello stato L’Italia è in mezzo tra uno stato federale e uno stato accentrato=>Stato regionale). Le regioni godono di una certa autonomia. Il regionalismo è stato scelto dall’Assemblea costituente, con lo Statuto Albertino l’Italia seguiva un modello accentrato. Repubblica contiene il concetto di Regioni, Stato, Comuni e Province 2nd principio si riferisce alla Repubblica come indivisibile, tuttavia, riconosce e promuove le autonomie locale (gli enti di governo più piccoli: province e comuni). Lo stato oltre a riconoscere i comuni che erano stati creati molto prima (enti locali più antichi) riconosce le province (stabilite nell’800), si impegna a promuoverle e secondariamente attua il decentramento amministrativo, cioè tutti i servizi amministrativi gestiti dai ministeri hanno sede decentrata in Italia. Ministero della scuola è a Roma, tuttavia, le intendenze scolastiche sono dislocate in tutta la penisola (e hanno lo stesso valore). Tre livelli di autonomia riconosciuti nella Costituzione italiana: - Decentramento uffici scolastici - Riconoscimento di enti locali che hanno una loro autonomia decisionale che gestiscono servizi (già presenti nel 1947: comuni e province) - Secondo l’art. 114 esistono anche le regioni che conservano una determinata autonomia. Le regioni nel 1947 non esistevano, sono la novità della costituzione Le regioni sono 20 Le regioni: CREAZIONE - Processo piuttosto lungo Cinque regioni a statuto speciale: create subito (riconoscimento da parte dell’Assemblea immediato) - 1948: Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige (l.cost 1948, l. cost. 1/1971) - 1963: Friuli-Venezia Giulia (l. cost. 1963)  nel 1948 non erano chiari i confini con l’ex Jugoslavia, serviva definire i confini con un trattato internazionale - Conservano specificità dal punto di vista culturale e geografico (Sicilia e Sardegna sono isole) e di conseguenza richiedono norme adatte per lo spostamento. Inoltre, nel 1946/7 la Sicilia conosceva moti di autonomisti molto forti. La Sicilia scrisse uno stato di autonomia che presentò all’Assemblea e altre regioni le si accodarono: la Sardegna dal canto suo conserva un dialetto sardo molto forte. - Le regioni dell’arco alpino sono particolare perché confinanti con altri stati e a seconda del momento storico sono appartenute ad altri Stati. - Sono state create attraverso una legge costituzionale - Gli statuti speciali sono contenuti in leggi costituzionali Lo stato funziona in modo accentrato. Le altre regioni vennero create in secondo luogo perché poteri amministrativi e burocrazie andavano trasferiti agli enti regionali (anche per diverse discrasie). Nel ’70 inizia il loro funzionamento Regioni ad autonomia ordinaria: create solo a fine anni ’70 - Lo Stato deve trasferire le sue funzioni alle Regioni - 1977 trasferimento delle funzioni amministrative e del personale da parte dello Stato - D. lgs. 616/1977 - 1999 elezione diretta del Presidente della Regione – L.cost. 1/1999 - 2001 estensione alle Regioni a statuto speciale delle riforme adottate per le Regioni a statuto ordinario nel 1999 - L. cost. 2/2001. L’elezione diretta si estende alle regioni a statuto speciale ad eccezione del TTA - 2001 modifica del Titolo V Cost (art. 117 Cost.) (Referendum costituzionale positivo) - L. cost. 3/2001 (accentuamento del carattere regionalistico dello stato) Cosa significa autonomia? Art. 114: la Repubblica è articolata in Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni Nel 2001 è stata introdotta la città metropolitana (forma organizzativa di città più grandi). Questi enti sono autonomi (si vede nello statuto). Ogni regione conserva uno statuto che contiene i poteri. Per comprendere il funzionamento di una regione inizialmente si osserva la Costituzione e secondariamente lo statuto. Costituzione e Statuti regionali 1. Autonomia politica (art. 114 Cost.) 2. Autonomia legislativa (art. 117 Cost.) 3. Autonomia amministrativa (art. 118 Cost.) 4. Autonomia finanziaria (art. 119 Cost.) 1. Autonomia politica (art. 114 Cost.): la forma di governo regionale Lo Statuto regionale disciplina l’autonomia che si incentra su tre organi: Consiglio regionale, Giunta Regionale e Presidente regionale. Consiglio regionale (vi fa parte anche il Presidente della Giunta: potere legislativo: durata 5 anni): eletto a suffragio universale diretto. Una sorta di parlamento e assemblea che contiene i consiglieri e si schierano nella maggioranza e opposizione. Si vota la fiducia verso la giunta regionale che ha una funzione amministrativa e tutti gli assessori (equivalenti dei ministri). Giunta - potere esecutivo (amministrativo). - Consta di un presidente della giunta o della regione (modifica introdotta nel 1999) che è eletto direttamente dal corpo elettorale - I suoi componenti sono chiamati assessori e sono nominati/revocati dal Presidente - Dunque, il presidente è molto forte. È a capo dell’amministrazione regionale. Il presidente fa parte del Consiglio - È simile al Governo, ma non può emanare decreti-legge o decreti delegati - Ha l’iniziativa legislativa Presidente della Regione (o presidente della Giunta) – vertice dell’esecutivo e capo della Regione poiché rappresenta la Regione L’art. 117 prevede tre tipi di potestà legislativa e regola la potestà legislativa. La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. *Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato (materie residuali) Art. 117: divisione delle competenze: Distinzione fra legislazione esclusiva e concorrente - Legislazione esclusiva dello Stato: alcune materie fondamentali (art. 117.2) - Es. immigrazione, rifugiati, ambiente, contratti, processi… alcune materie sono uguali in tutta Italia. Se una regione emana una legge in materia di ambiente, il governo impugna quella legge davanti alla Corte Costituzionale che determina l’incostituzionalità. Legislazione concorrente: allo Stato spetta dettare i principi fondamentali, mentre la normativa di dettaglio resta alle Regioni (art. 117.3) - Es. sanità, energia, ricerca, istruzione. La sanità è gestita su base regionale seguendo dei principi statali. Il bilancio di ogni regione finanza in gran parte la sanità (scelta criticata). Legislazione esclusiva delle Regioni: - limiti: Cost., ordinamento UE e obblighi internazionali (no principi fondamentali!) Art. 117.4 : Potestà legislativa residuale - Es. agricoltura Vincoli a cui sottostanno tutte le leggi sia statali sia regionali: - rispetto della Costituzione - vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario - obblighi internazionali Competenze esclusive dello Stato Varie materie, es.: - Forze armate - Immigrazione e diritto di asilo - Tutela della concorrenza - Tutela dell’ambiente - Cittadinanza, stato civile - Determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale - NB: tutto ciò che riguarda i rapporti tra privati, reati e sanzioni penali, giudici e processi Competenze concorrenti Stato-Regione Es.: istruzione, professioni, tutela della salute, professioni, ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi, energia, casse di risparmio La competenza concorrente delle Regioni deve esercitarsi nel rispetto dei principi fondamentali della materia stabiliti dallo Stato Leggi cornice apposite Principi desunti dall’ordinamento vigente (soluzione usata) Cosa sono i principi fondamentali della materia? Non hanno carattere di universalità e di rigidità La Corte costituzionale gioca un ruolo fondamentale Potestà residuale delle Regioni Se non è chiaro di chi è la materia di competenza la Corte Costituzionale decide a chi sono affidate. Si applica se non è stabilito niente dall’art. 117 Cost. Casi di competenza regionale piena: Turismo, artigianato, trasporto pubblico locale, ordinamento degli uffici regionali, formazione professionale, comunità montane, servizi pubblici locali Chi decide di chi è la competenza? La Corte costituzionale, su ricorso delle Regioni o dello Stato Implica una competenza generale residuale su tutte le materie non nominate nella Costituzione? La prassi è andata in senso contrario: lo Stato legifera anche in queste materie usando competenze esclusive - Es. livelli essenziali delle prestazioni LEP concernenti i diritti civili e sociali (lett. m) - Es. funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane - Es. rispetto di diritto UE e internazionale La sanità deve comunque rispettare un livello essenziale delle prestazioni; tuttavia, la sanità è competenza esclusiva delle regioni. Principio concretamente difficile da rispettare, dovrebbe garantire un’uniformità delle prestazioni che il cittadino riceve (ambito sociale, civile = scuola, sanità). Dunque, lo stato interviene se ci sono differenze marcate. 3.L’autonomia amministrativa e il principio di sussidiarietà Art. 118 Cost: 1.La potestà amministrativa è attribuita ai Comuni, con la sola eccezione delle funzioni che, per assicurarne  l’esercizio unitario, siano attribuite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato sulla base dei principi di  sussidiarietà, differenziazione (dalla grandezza del comune) e adeguatezza (la prestazione deve essere  adeguata al cittadino). 2. comuni, le province e le città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle  conferite con legge statale o regionale  - L’amministrazione pubblica è di tipo locale (ente più vicino al cittadino: comune). I servizi mensa, scuola sono a carico del comune secondo il principio di sussidiarietà. Tuttavia, nei casi particolari l’ente più ampio si può occupare di gestire certi servizi per assicurare un esercizio unitario. - L’amministrazione riguarda la prestazione che deve essere adeguata nei confronti dei cittadini. - Es. raccolta dei rifiuti (investire in un termovalorizzatore è costoso, quindi alcuni servizi vengono gestiti da unioni di comuni per garantire una prestazione ai cittadini) Principio di sussidiarietà: può essere usato dallo Stato per assumere o disciplinare con propria legge funzioni amministrative ricadenti in ambiti di competenza legislativa concorrente o residuale regionale, ogni qual volta si tratti di realizzare “esigenze di carattere unitario”. 4.Autonomia finanziaria ART. 119 Cost.: (modificato nel 2012) I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa nel rispetto dell’equilibrio dei relativi bilanci, e concorrono ad assicurare l’osservanza dei vincoli economici e  finanziari derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea (in vigore dal 2014).  - Va rispettato il principio di pareggio di bilancio anche negli enti locali Gli enti territoriali hanno: - tributi/entrate proprie (stabiliti con legge, art. 23 Cost.) - compartecipazioni al gettito di tributi statali riferiti al loro territorio (percentuale del prelievo tributario realizzato mediante tributi previsti e applicati dallo Stato). Lo stato restituisce una percentuale alle regioni in modo proporzionale (chi paga più tasse riceve più soldi = le Regioni più ricche prendono più soldi) ES. : IMU-TASI (abolizione imposta sulla prima casa e sui terreni agricoli), IRAP agricola, IRES Comunque, le Regioni e gli enti locali devono rispettare l’equilibrio di bilancio
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