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Bergson e la sua concezione del tempo e dello slancio vitale, Appunti di Filosofia

Su bergson, il più importante rappresentante del spiritualismo, e la sua filosofia, particolarmente nota per la sua concezione del tempo e dello slancio vitale. Bergson si oppone al positivismo e alla scienza di einstein, sottolineando l'importanza della coscienza e della creatività. La differenza tra la concezione di tempo di bergson e quella di einstein, l'importanza del passato nella coscienza umana, il ruolo del riso e la lotta tra materia e memoria.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 12/03/2024

camilla-devirgiliis
camilla-devirgiliis 🇮🇹

4.8

(8)

82 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Bergson e la sua concezione del tempo e dello slancio vitale e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! 1 SPIRITUALISMO nasce come reazione al positivismo,infatti, in Europa, in quel periodo dominava il positivismo; iniziano però ad apparire idee e filosofi che si slegano all’idea positivista. - in America nasce il pragmatismo - in Italia con Croce e Gentile, viene ripreso l’idealismo. (in Italia spesso c’è una tendenza a non essere al passo con le altre correnti europee, il pensiero italiano è sempre un passo indietro.) BERGSON (1859-1941) Il rappresentante più importante dallo spiritualismo è Bergson. Vince il premio Nobel per la letteratura. Lo spiritualismo cerca di superare i limiti del positivismo, mettendo in evidenza l’agire dello spirito assoluto (o spirito finito) rispetto alla scienza, ovvero gli spiritualisti riconoscono che l’ordine naturale non è sufficiente per l’uomo e esso ha bisogno di una spiegazione superiore. Bergson è contro il positivismo, paradossalmente conoscerà ma non capirà la fisica di Einstein perché la sua mente ottocentesca non capisce cosa stia accadendo. Tra Einstein e Bergson è uno scontro insolito dato che si dovrebbero capire, ma non lo fanno. Bergson è importante per - la definizione di tempo, spazio e slancio vitale, 'l'élan vital’. - è il filosofo della belle epoque (1880.1914), periodo in cui spicca anche la filosofia ebraica. - si rende conto dell’abisso in cui si sta dirigendo l’Europa, overo la perecuzione nazista, infatti si avvicina al cattolicesimo ma non si converte perchè si rende conto che ts aper nascere il nazismo. Alcuni critici non apprezzano Bergson per: - lo scontro con Einstein, dato che Bergson fallisce - ritengono che la sua filosofia fosse ‘di moda’, ovvero non era profonda e non incarna lo spirito ottimistico francese del primi dell’800. (viene visto con superficialità) L'obiettivo della sua filosofia era difendere la creatività e la coscienza dai tentativi del positivismo di ridurle in semplici spiegazioni scientifiche. Per Bergson, la conoscenza è un'attività creatrice e finita, sempre in lotta contro l gli ostacoli e le condizioni della materia che posso bloccarla e degradarla. 2 LA CONCEZIONE DEL TEMPO Per Bergson, la scienza sbaglia perché applica all’uomo e alla sua coscienza un tempo non adatto a spiegarlo. Per Bergson esistono due tipi di tempo: 1. il tempo DELLA SCIENZA (o meccanico), O DELL’OROLOGIO, questo è il tempo positivista, non spiega l'uomo perché è il tempo dell’orologio, diviso in 60 minuti, ogni minuto 60 secondi.. è un tempo spazializzato, ottimo per gli esperimenti ma non per l’uomo. Bergson lo paragona a una collana di perle tutte uguali. 2. Il tempo DELL’UOMO, (tempo della vita) , O DELLA DURATA 60 minuti, per un esperimenti passano velocemente, per l’uomo sembrano infiniti, sembra un tempo ciclico, fatto da istanti tutti uguali, è un tempo irreversibile. Per Bergson il positivismo fallisce proprio per il fatto che attribuisce all’uomo il tempo della scienza. Paragon il tempo dell’uomo a una valanga che crolla velocemente o a un gomitolo che si avvolge, i fili così avvolti lo ingrossano. l’uomo a differenza della natura ha una durata , un tempo limitato. - L’uomo ha una sola esistenza, non ha più vite, l’esistenza dell’uomo è unica e il tempo che ha è poco. - la natura è infinita, può avere più scelte. Bergson, non comprende infatti il tempo relativo di Einstein, anche se avrebbe tutte le abilità per farlo. Non lo comprende perché è un uomo ottocentesco, pensa come un uomo di quel tempi e non immagina che la scienza positivista si stia per sgretolare, avverrà presto una crisi dei fondamenti. Il tempo relativo di Einstein, è un nuovo modello di tempo, non comprensibile per Bergson, è il tempo relativistico, dove lo spazio e il tempo si uniscono Questo tempo è esterno all’uomo e si comporta in un modo che nessuno aveva mai previsto, ovvero si può accelerare o rallentare a seconda delle velocità dei corpi e delle masse dei corpi stessi. esempio: la luce che raggiunge la velocità più alta possibile è il punto dove il tempo rallenta fino a quasi bloccarsi, inoltre, vicino ai corpi celesti di notevole massa, lo spazio e il tempo si deformano e si piegano. Bergson e Einstein si scontrano parecchie volte, Bergson accusa Einstein di aver costruito una fisica che è pura illusione matematica e intuitiva. Einstein afferma che le idee di Bergson sono deboli costruzioni psicologiche su come l’uomo percepisce il tempo e che non hanno a che fare con l’idea di tempo. L’idea di tempo di Einstein distrugge l’idea kantiana del tempo e spazio perché per Einstein, il tempo e lo spazio sono indipendenti dalla mente umana dato che la fisica è anti intuitiva. 5 La società chiusa produce anche la MORALE DELL’OBBLIGAZIONE, morale della società chiusa, che è stata costruita basandosi sulle abitudini dell’individuo, in questa società l’individuo si trova nella posizione in cui si deve adeguare alle regole imposte dalla società, così facendo ci si può sentire al sicuro, come una formica in un formicaio. L'individuo funzione come parte del tutto. La morale dell’obbligazione mantiene stabile la famiglia, la nazione, e anche forme sociali come i club (una cerchia ristretta di persone) (epoca in cui i club vanno di moda). 2. SOCIETÀ APERTA, ha come morale la LA MORALE ASSOLUTA è la morale dei santi del cristianesimo, dei saggi e dei grandi profeti d'Israele. Non si rivolge a gruppi ristretti di persone, ma si rivolge all’umanità intera. Tende a cambiare il mondo, è una morale dinamica, si rivolge all’umanità intera, non al singolo. La società aperta non si inchioda sull’abitudine, dà la possibilità all’individuo di esprimere tutta la sua intelligenza e le sue capacità e potenzialità. Questa società è libera ma porta un certo livello di stress perché l’individuo non è protetto. Un genio vive meglio nella società aperta, nella società chiusa sarebbe oppresso. Quindi: - o si fa parte dell’ordine e si ha protezione - o ci si collega allo slancio vitale, con una morale dinamica che spinge all’evoluzione. Il contenuto è l’amore verso tutti. RELIGIONE STATICA E RELIGIONE DINAMICA Dalle società si genera così; sia una religione statica sia una religione dinamica. 1. RELIGIONE STATICA, ha una funzione importante, grazie all'attività fabulatrice, ovvero la produzione del sistema mitico e religioso che fa capire all’individuo in modo indiretto la verità che colpisce la parte intima dell’individuo, ad esempio le parabole, con essa ha il compito di proteggere la mente dell’individuo dai pericoli della vita posti davanti alla sua intelligenza. Essa ha una potente funzione protettiva sulla sanità mentale dell’individuo, un uomo che crede fermamante tende meno a disperarsi o al suicidio. 2. RELIGIONE DINAMICA, è la religione dei Mistici, ovvero tutti quegli individui che utilizzano i dogmi come cristallizzazione del pensiero, devono però essere superati. Per Bergson non esiste solo la religione statica, ma esiste questa che è tipica dei mistici. Lui ritiene che essendo il misticismo qualcosa che è legato a tutte le religioni, sia esso l’unica prova indiretta dell’esistenza di Dio, per il semplice motivo che esso sorge in tutti i tipi differenti di religione. il Misticismo: nasce, si verifica, quando il mistico capisce che la religione non è solo una serie di dogmi cristallizzati, ma è una vera vita interiore che si immerge nello slancio vitale, fa parte di esso, e attraverso l’esperienza del mistico si riverbera nel mondo, lo modifica e chiama a sé tutta l’umanità. Questa fusione con lo slancio vitale implica un contatto diretto con l’opera di Dio oppure con Dio stesso. Bergson ama 6 tutti i mistici, ma ha una certa preferenza per i mistici cristiani perché questi in particolare puntano sull’amore verso gli altri, e quindi spingono il mutamento dello slancio vitale ad agire in modo molto più vasto riguardando tutti. Per Bergson il misticismo sarà ancora più necessario nel futuro perché la tecnica e la scienza hanno reso potente e gigantesco il corpo umano, che adesso può fare molto di più di quanto fosse possibile nel passato, e questo supplemento di corpo richiede a sua volta un supplemento di anima. Questo per Bergson sarà appunto il compito del misticismo nel futuro. Bergson è uno dei primi ad accorgersi (inizia ad intuire) che forse la tecnica e la scienza stavano andando un po’ troppo oltre, e afferma quindi che il corpo umano ha aumentato a dismisura il suo potere. ((scienza tecnica moderna: navi, aerei, poter comunicare a miglia di distanza, ...)) Secondo Bergson il corpo umano sta acquisendo un potere eccezionale, ma incomincia ad essere pericoloso: per tanto potere ci vuole tanto spirito e tanta mente per controllarlo. Con le scoperte del Novecento, la scienza e la tecnica sono arrivate al punto di poter distruggere il nostro unico pianeta, e, nonostante ciò, stanno dominando il nostro pianeta e noi ne stiamo subendo le conseguenze (((riscaldamento globale))). SLANCIO VITALE Bergson parla dell’evoluzione contrapponendosi a Darwin e a tutti coloro che pensavano, per motivi religiosi o meno, che l’evoluzione fosse un processo ordinato. Per Bergson l'evoluzione assomiglia a uni scoppio di una granata i cui i frammenti esplodono a loro volta come tanti steli: - una parte va nella direzione delle piante, che rimanendo immobili si costruiscono il cibo da sé - l'altra parte è indirizzata verso gli animali che hanno scelto la mobilità per cercare il cibo. A loro volta gli animali si dividono in: - vertebrati : hanno sviluppato mano a mano l’intelligenza che significa saper usare i mezzi del mondo come tecnica, ovvero il mondo esterno. - invertebrati : hanno sviluppato l’istinto, ovvero il saper usare alla perfezione il proprio corpo - l'intelligenza costruisce strumenti artificiali; l'istinto usa il corpo dell’animale - l'istinto si eredita e l'intelligenza si acquisisce - l'istinto è ripetitivo e lintelligenza è inventiva ma l’intelligenza conosce i rapporti tra le cose e finisce per frantumarle attraverso i concetti ovvero: <<mille fotografie di Parigi, non sono Parigi.>> = l'istinto è adeguato alla realtà ma non ci riflette, l’intelligenza studia la realtà ma non la sente; 7 nonostante tutto le due vie dell'evoluzione non sono completamente separate perché, anche l'uomo può essere istintivo e l'animale, se costretto intelligente, ma quando l’intelligenza e l’istinto si uniscono, si genera l’intuizione: ovvero l'istinto che diventa consapevole e per simpatia intuisce la vera realtà delle cose che né l'intelligenza né l'istinto hanno. esempio: un cane è istintivo ma sa usare l'intelligenza, gli animali di solito usano l’intelligenza in situazioni anomale, solitamente e generalmente usano l’istinto. un animale selvatico sa cosa deve fare per istinto ma forza l'intelligenza in una situazione anomala. GLI INSETTI (soprattutto gli insetti sociali) hanno sviluppato in modo forte l’istinto, ad esempio: le api trasformano il loro corpo (hanno dei periodi della vita in cui sanno utilizzare al meglio il loro corpo, per esempio le api impollinatrici, operaie, ecc..). - l’istinto è legato alla vita, perché l’animale è cosciente di ciò che sta facendo, ma non gli permette di riflettere sulla vita - mentre l’intelligenza permette di riflettere sulla vita, ma finiamo per perderla, perchè spazializzare la realtà Questa suddivisione porta alla formazione dei 2 vertici dell’evoluzione. = Solo quando uniamo intelligenza e istinto abbiamo l'intuizione, ovvero ci collega alla realtà perché, per simpatia, conosciamo l’oggetto. Lo slancio vitale ha spinto la vita nelle due direzioni, tuttavia per Bergson viene contrastato dalla resistenza della MATERIA BRUTA che è slancio vitale decaduto; = lo slancio vitale si può paragonare all’onda del mare che si infrange sugli scogli, essa si divide in più direzioni che poi si fermano, perché bloccate dalla roccia, e solo in un punto,che è l’uomo, è sfociata nell’autocoscienza, anche per questo lo slancio vitale è l’io dell’uomo e azione creatrice. EVOLUZIONE, DIFFERENZE CON DARWIN A differenza di quanto pensava Darwin, l'evoluzione non è solo casualmente meccanica, bensì trova tutte le strade che non vengono sbarrate dalla presenza della materia bruta. - Per Darwin l’evoluzione è puro caso, - Per Bergson è un ondata che trova varie soluzioni, ma non può provarle tutte, perché ci sono dei limiti strutturali nella materia che impediscono certe soluzioni. Bergson fa l’esempio ‘’dell’occhio’’ perchè ai suoi tempi, l’occhio degli invertebrati seguiva, abbastanza fedelmente, lo stesso schema delle parti dell’occhio (iride, cornea, pupilla) e questo schema non può cambiare più di tanto, altrimenti non si potrebbe vedere. Se si seguisse il ragionamento di Darwin, la maggior parte di noi dovrebbe essere cieca perché ognuno nascerebbe con un occhio diverso dagli altri, per effetto del caso .
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