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Anatomia dell'Apparato Respiratorio: Cavità Nasali, Strutture Paranasali e Trachea, Schemi e mappe concettuali di Anatomia

La struttura e le funzioni dell'apparato respiratorio, con un focus particolare sui processi nasali, le strutture paranasali e la trachea. Viene inoltrata informazione sui seni paranasali, le cavità nasali, la divisione superiore-inferiore dell'apparato respiratorio e la struttura della trachea.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2018/2019

Caricato il 02/05/2022

valerio-vartolo
valerio-vartolo 🇮🇹

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Scarica Anatomia dell'Apparato Respiratorio: Cavità Nasali, Strutture Paranasali e Trachea e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Anatomia solo su Docsity! APPARATO RESPIRATORIO Formato da una serie di canali tubolari che arrivano nell’organo fondamentale (vie aeree e polmoni). CAVITA NASALI—> FARINGE—> LARINGE—> TRACHEA—> BRONCHI—> POLMONI L’apparato respiratorio si divide in VIE AEREE SUPERIORI (cavita nasali, coane, faringe prima parte della laringe) e VIE AEREE INFERIORI (laringe, trachea, bronchi, bronchioli, polmoni), divisione che avviene a livello della laringe. *Bocca, cavita orale, non fa parte dall’apparato respiratorio, prendere aria dalla bocca corrisponde ad una funzione secondaria (quando le cavita nasali sono ostruite o durante l’attività sportiva, dal momento che la richiesta di ossigeno diventa maggiore). Finisce con l’istmo delle fauci.* CAVITA’ NASALI Sono la struttura di confine tra il mondo esterno e il mondo interno del nostro organismo e rappresentano la via principale per l’ingresso dell’aria. Al loro interno troviamo un percorso frastagliato e tortuoso affinché l’aria venga filtrata e riscaldata (conche nasali), a supporto di ciò troviamo i peli che hanno la stessa funzione depurativa e di riscaldamento. Punto di confine tra cavita nasali e altre strutture sono le coane (apertura nasale posteriore). Le cavità nasali sono separate dal setto nasale (divide il naso in due parti simmetriche, anteriormente troviamo il vestibolo e posteriormente le cavità nasali propriamente dette) e comunicano con l’esterno anteriormente tramite le narici e posteriormente con la faringe tramite le coane. Cavita nasale è delimitata da: - Parete mediale (sette nasale); - Parete laterali rilievi caratteristici (cornetti sup, med e inf per rallentare l’aria); - Volta: anteriormente dalle ossa proprie del naso e posteriormente dalla lamina orizzontale dell’etmoide.; - Pavimento: volta palatina, palato duro e palato molle. I seni paranasali sono collegati alla cavita nasale attraverso piccoli orifizi chiamati OSTI. Vengono facilmente ostruiti da infiammazioni allergiche o dal rigonfiamento della mucosa nasale causato dal comune raffreddore. Seni paranasali sono il seno frontale, seni mascellari, seno etmoidale anteriore e posteriore e seno sfenoidale formati dalle ossa pneumatiche. Funzioni dei seni paranasali: • Far diminuire il peso delle ossa del cranio specie quelle della faccia: la struttura delle ossa facciali è importante, poiché su esse si appoggiano moltissimi muscoli (piccoli) che regolano l’espressione facciale, strumento comunicativo; • Incrementare la risonanza della voce; • Fornire un cuscinetto per aumentare la resistenza delle ossa ai colpi facciali; • Isolare dale fluttuazioni rapide di temperatura che dall’esterno giungono fino alla fossa nasale, le strutture sensibili com le radici dei denti e gli occhi; • Umidificare e riscaldare l’aria inalata, mediante il meccanismo di lento ricambio dell’aria contenuta nei seni. Grande anello linfatico di Waldeyer consiste in una catena di tonsille importanti perché vanno a costituire una prima barriera difensiva nei confronti dei microrganismi provenienti dall’estero. Fanno parte di questa catena la tonsilla faringea, tonsilla palatina, tonsilla linguale e tonsilla uditiva (tuba uditiva comunicazione faringe orecchio). - Tonsille palatine: sono situate tra i pilastri palatini nella parte posteriore del palato molle (o velo palatino), cioè in quella porzione di palato con forma concava che separa la cavita orale delle fosse nasali; - Tonsille faringee: sono dette anche adenoidi ed hanno le stesse funzioni delle tonsille palatine ma, trovandosi sulla parete posteriore del rinofarige, se crescono troppo possono causare anche notevoli difficoltà di respirazione; - Tonsille tubariche: (della rinofaringe) sono situate sul contorno dello sbocco delle trombe di Eustachio nel lume faringeo; - Tonsilla linguale: si trova dietro la lingua, in basso, da entrambi le parti. In seguito avviene la separazione dei due apparati, la LARINGE è la prima struttura vera e propria per l’app. repsiratorio e l’ESOFAGO per l’app.digerente (posteriormente rispetto alla laringe ed unico canale fino al livello dello stomaco, si tratta di un percorso più semplice). Dopo la laringe troviamo la TRACHEA, ultimo tubo (viadotto) che alla fine farà ingresso all’interno dei polmoni attraverso le sue diramazioni (troviamo i bronchi, diramazioni finali della trachea nei polmoni). Struttura a livello della laringe (simile ad una porta) che impedisce il soffocamento EPIGLOTTIDE (cartillagine), ovvero impedisce il passaggio di ciò nella laringe. Apparato respiratorio presenta 3 tonache, assenza di quella muscolare che invece troviamo nell’apparato digerente. FARINGE La faringe è il canale muscolo-membranoso che si connette con la cavità nasale, con la cavità orale, con l'esofago, con la laringe e con l'orecchio medio. È comune sia alle vie respiratorie che a quelle digerenti (al suo interno passa aria e cibo), ha la forma di un cono rovesciato, con l'apice rivolto inferiormente e la base superiormente, ed è lungo mediamente dai 12 ai 14 cm con una larghezza variabile principalmente in base al tono muscolare. Origina all’altezza delle coane con l’apertura superiore faringea e termina infine all’altezza di C6 e della cartilagine cricoidea. Superate le coane, si divide in tre porzioni a seconda del tratto con cui è in comunicazione, nel primo tratto la faringe che sta in comunicazione con le cavita nasali prende il nome di rinofaringe (porzione superiore), la seconda porzione prendere il nome di orofaringe (porzione media), poiche è in comunicazione con la cavità orale, e la terza porzione (inferiore) che comunica con la laringe si chiamera ipofaringe o laringofaringe. Triangolo di Killian è la porzione finale e posteriore della faringe, zona triangolare pressoché priva di componente muscolare. Esso rappresenta un unto di potenziale debolezza (proprio per la mancanza di parete muscolare) in cui è probabile che si verifichi un diverticolo faringo-esofageo (diverticolo di Zenker). POLMONI Sono organi pari e parenchimatosi (ovvero si tratta di organi pieni) a forma di cono. Presentano: - Una faccia costale, anteriore; - Una faccia mediastinica, mediale a contatto con il mediastino (polmone esterno al mediastino ma prende contatto con esso); - Una base o faccia diaframmatica, inferiore; - Un apice, superiore; - Un margine ant; - Un margine post; - Un margine inf. Il peso assoluto dei polmoni è di 65 grammi nel feto che non ha ancora respirato, 90 grammi nel neonato (dopo il primo vagito) e da 900 a 1300 grammi nell’adulto. Il polmone destro presenta sulla superficie due scissure (una orizzontale ed una obliqua) dividendo questo in 3 lobi, uno sup, uno medio e uno inf (pertanto troviamo tre bronchi lobari), e il polmone sinistro che presenta solo la scissura obliqua, pertanto troviamo solo due lobi, sup e inf (due bronchi lobari e non tre). ILO o PEDUNCOLO rappresenta la zona di entrata ed uscita di mote strutture (bronco. Arteria polmonare e vene polmonari), situata nella porzione centrale della faccia mediale dei due polmoni. Oltre alla tre strutture citate troviamo a destra il solco della vena brachioceflica di dx, solco della vena azigos, solco della vena cava sup, a sinistra invece il solco dell’arco aortico, solco esofageo, solco dell’arteria succlavia. Sia a dx che a sn troviamo la fossa cardiaca, tuttavia impronta cardiaca più grande a sinistra (il cuore ha rapporto con entrambi i polmoni). Apparato respiratorio, microstruttura, scambio gassoso. Prima suddivisione: bronchi principali, lobari e segmentali. Dopodiché troviamo i bronchi zonali, che si dividono in bronchi subsegmentali, bronchioli intralobulari, bronchioli terminali, bronchioli respiratori, dotti alveolari e sacchi alveolari che racchiudono al loro interno gli alveoli polmonari (unita morfofunzionale del polmone). (A che altezza comincia lo scambio gassoso? Comincia dai bronchioli respiratori (presenza una minima percentuale di alveoli)). ALVEOLO POLMONARE Si tratta di una specie di palloncino, nel quale troviamo due tipi di cellule fondamentali: - Pneumociti di I tipo, sono sulla membrana dell’alveolo e sono quelli che intervengono direttamente con i capillari nello scambio gassoso, presentano epitelio monostratificato basso; - Pneumociti di II tipo, producono la sostanza sulfactante (sostanza tensioactiva), consente all’alveolo di mantenere in tensione le sue pareti (collabbire, sgonfiamento degli alveoli) se manca il gradiente di pressione, collassa il polmone. Troviamo inoltre i macrofagi, fagocitano sostanze di rifiuto ripulendo gli alveoli polmonari, e le cellule di Clara. Le cellule di Clara hanno il ruolo di secernere materiale sieroso che mantenga fluido il materiale mucoso prodotto dalle cellule caliciformi mucipare. Trovano posto nell'epitelio cilindrico semplice ciliato dei bronchioli lobulari e terminali. Ogni alveolo polmonare ha la parete costituito da un epitelio pavimento semplice e da uno strato connettivale ricco di capillari. L'endotelio dei capillari e l'epitelio alveolare (che formano la parete alveolare) stabiliscono, per tratti estesi, un intimo rapporto attraverso le rispettive membrane basali e costituiscono la barriera aria-sangue o ematogas. (la superficie di un capillare è a contatto con più alveoli, anche di acini diversi). Questa barriera permette, senza consumo di energia, gli scambi gassosi tramite i quali l'aria inspirata cede ossigeno al sangue, che da venoso diventa arterioso, mentre l'anidride carbonica fuoriesce dal sangue e passa nell'alveolo dal quale, con l'espirazione, viene eliminata nell'ambiente esterno. La barriera varia è formata da: l'epitelio alveolare, la lamina basale dell'epitelio alveolare e dell'endotelio capillare (spesso fuse in un'unica lamina) ed infine l'endotelio capillare. MUSCOLI CHE INTERVENGONO DURANTE LA RESPIRAZIONE Attivi durante l’inspirazione: • Diaframma; • Intercostali esterni; • Scaleni; • Dentato anteriore; • Dentato posteriore superiore; • Elevatori delle coste; • Piccolo pettorale. Attivi durante l’espirazione: • Intercostali interni; • Trasverso del torace; • Sottocostali; • Dentato posteriore inferiore. PLEURA: membrana sierosa composta da foglietto viscerale e foglietto parietale; tra i due foglietti è compreso il Cavo Pleurico che in condizioni normali è virtuale mentre reale con aria o liquido. A livello dell’ilo del polmone la pleura è forata. 1. Pleura parietale 2. Pleura viscerale 3. Cavo pleurico 4. Seno pleurico costo-diaframmatico 5. Seno costo-mediastinale ant. 6. Seno costo-mediastinale post. 7. Ilo del polmone
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