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Appunti di Architettura Contemporanea - Lezione 04, In glass we trust - prof Gabriele Neri, Appunti di Storia Dell'architettura Contemporanea

Appunti relativi alla quarta lezione di Architettura Contemporanea, nello specifico sull'argomento "In glass we trust" del primo semestre del professore Gabriele Neri: - come questo materiale ha rivoluzionato l'architettura; - massima trasparenza; - Crystal Palace; - Paul Scheerbart --> Glasarchitektur (Architettura di vetro); - Bruno Taut, Glas Pavilion, Cologne, 1914; - "La Maison de Verre"; - "Model Factory", Walter Gropius, Koln, 1914; - Richard Neutra, Lovell «Health» House, Los Angeles, 1929; - Walter Gropius, Fagus Factory, Alfeld, 1911; - Bahuaus; - Casa del Fascio a Como costruita da Giuseppe Terragni; - Mies van der Rohe - Farnsworth House; - Padiglione di Barcellona; -Philip Johnson - Glass House; - Mies van der Rohe, Friedrichstrasse Grattacielo Project, Berlin-Mitte, 1921; - Seagram Building; - Mies van der Rohe, Neue Nationalgalerie, Berlin, 1962-1968;

Tipologia: Appunti

2022/2023

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Scarica Appunti di Architettura Contemporanea - Lezione 04, In glass we trust - prof Gabriele Neri e più Appunti in PDF di Storia Dell'architettura Contemporanea solo su Docsity! venerdì 13 ottobre 2023 Architettura Contemporanea In glass we trust Negli ultimi due secoli questo materiale ha rivoluzionato l'architettura. Ma come un materiale possa cosi essere caricato di significati? Come può avere un potere simbolico che ci accompagna ancora oggi? Il vetro è un materiale che con la rivoluzione industriale ha influenzato sempre di più anche l'architettura. Pensiamo all'800 con i passages parigini ad esempio e ai giorni d'oggi siamo pieni di progetti di Glass Houses, viste e progettate, divulgate come dei massimi sogni per ogni cittadino. Sono scatole vetrate dove il materiale principale, il vetro, viene visto come liberazione e assume una connotazione di un "certo grado di lusso", il lusso di potersi permettere una vista e un'intimità sconfinata sulla natura. Si abolisce quindi la protezione del clima, dagli animali, dai nemici e si mettono da parte quei soliti materiali che si usava per separare gli spazi, perché adesso abbiamo una serie di abitazioni e di case dove la caratteristica fondamentale è la massima trasparenza. Sono luoghi che percepiamo come lontani dal caos metropolitano con un massimo contatto con l'esterno. Sou Fujimoto, House NA, Tokyo 1 Mecanoo, Glass House, Lechlade, UK, 2018 Ryue Nishizawa, House in Chile, 2020 Penelas Architects, House near Madrid, 2017 Sou Fujimoto, House NA, Tokyo venerdì 13 ottobre 2023 Si nota una inesistenza di filtri tra l'esterno e l'interno. Il tema di poter vedere, il tema della visibilità, è un concetto che non abbiamo solo in architettura, anzi viene da altri settori. Tanti pareri diversi : «Dando alle persone il potere della condivisione, stiamo rendendo il mondo più trasparente» "La visibilità è una trappola" Michel Foucault, Discipline & Punish "THE TRANSPARENCY SOCIETY" BYUNG-CHUL HAN La società contemporanea è al servizio della "trasparenza": da una parte le informazioni sulla "realtà" sembrano alla portata di tutti, dall'altra tutti sono trasparenti - cioè svelati, esposti - alla luce degli apparati che, nel mondo post capitalista, esercitano forme di controllo sugli individui. Cosi il valore "positivo" della trasparenza maschera, sotto l'apparente accessibilità della conoscenza, il suo rovescio: la scomparsa della privacy; l'ansia di accumulare informazioni che non producono necessariamente una maggiore conoscenza, in assenza di un'adeguata interpretazione; l'illusione di poter contenere e monitorare tutto, anche grazie alla tecnologia. In questo saggio, Byung-Chul Han interpreta la trasparenza come un falso ideale, come la più forte delle mitologie contemporanee, che struttura molte delle forme culturali più pervasive e insidiose del nostro tempo. Il Crystal Palace ha ruolo concreto. Questo edificio smisurato, di 1851 piedi in onore dell'anno di apertura, come abbiamo già detto, è una costruzione metallica veloce da erigere, ricoperta di vetro, di cristallo; le lastre di vetro erano il vanto della produzione inglese e consentono di avere un palazzo trasparente. 2 venerdì 13 ottobre 2023 Bruno Taut, Glas Pavilion, Cologne, 1914 Il Glas Pavilion, è un piccolo tempio in cui si celebra l'industria tedesca, ma ha anche un'altra funzione, nel senso che sublima questa esperienza in un progetto simbolico, ossia dare vita a una nuova architettura. Come una nuova cultura di abitare, una nuova forma architettonica. Tutto questo ovviamente influisce sulla società, si nota che attraverso le prestazioni architettoniche hanno un potere di miglioramento dell'uomo. « Anche delle finestre non si parlerà più molto dopo l’introduzione dell’architettura di vetro; la parola stessa “finestra” scomparirà dal nostro Vocabolario» «ll vetro colorato elimina l’odio» «Senza un palazzo di vetro la vita è un peso» «Il vetro porta con sé ogni luce, impiegalo subito nell’edificio» «Il vetro ci introduce nella nuova era / la cultura del mattone ci fa soltanto compassione» "La Glass House non ha altro scopo che essere bella. È inteso puramente come struttura espositiva e dovrebbe essere una bella fonte di idee per l'architettura "duratura", ma non è di per sé inteso come tale. Secondo il poeta Paul Scheerbart, a cui è dedicata, la Glass House dovrebbe ispirare la dissoluzione della comprensione dello spazio troppo limitata dell'architettura attuale e dovrebbe introdurre gli effetti e le possibilità del vetro nel mondo dell'architettura. Possa essa, a suo modo, contribuire a favorire una trasformazione dell'edificio verso la luce e la grazia che attualmente le mancano.» 5 Bruno Taut, Glas Pavilion, Cologne, 1914 « Anche delle finestre non si parlerà più molto dopo l’introduzione dell’architettura di vetro; la parola stessa “finestra” scomparirà dal nostro Vocabolario» «ll vetro colorato elimina l’odio» «Senza un palazzo di vetro la vita è un peso» «Il vetro porta con sé ogni luce, impiegalo subito nell’edificio» «Il vetro ci introduce nella nuova era / la cultura del mattone ci fa soltanto compassione» venerdì 13 ottobre 2023 Sviluppato su una base rotonda decorata con grandi sfere di vetro colorate, l’edificio era composto da un tamburo di esili pilastri in cemento armato, sul quale si impostava una cupola ellissoidale con sottili nervature in cemento armato e lastre romboidali di vetro colorato, simile a un grande cristallo. L’intradosso della cupola era invece rivestito di piastrelline di vetro – i cosiddetti prismi luxfer4 – che filtravano la luce facendola divenire soffusa e senza ombre. 6 Sviluppato su una base rotonda decorata con grandi sfere di vetro colorate, l’edificio era composto da un tamburo di esili pilastri in cemento armato, sul quale si impostava una cupola ellissoidale con sottili nervature in cemento armato e lastre romboidali di vetro colorato, simile a un grande cristallo. L’intradosso della cupola era invece rivestito di piastrelline di vetro – i cosiddetti prismi luxfer4 – che filtravano la luce facendola divenire soffusa e senza ombre. venerdì 13 ottobre 2023 Un altro utilizzo del vetro si nota nella "La Maison de Verre". Ci troviamo all'interno di vari edifici e viene chiesto di costruire una abitazione addossata ad altri edifici già esistenti. In particolare è una casa per un medico, questo è da dire perché quest'ultimo aveva il suo studio nell'edificio accanto e quindi voleva uno spazio dove poter stare. Si tratta quindi di un edificio polifunzionale. 3.617 mattoni di vetro martellinato Nevada, prodotti dalla Saint-Gobain. Questi mattoni, di forma quadrata, sono raggruppati in moduli di 5 x 4 elementi scanditi da una struttura metallica portante, che rivestisce tutto e poi successivamente ricoperto dal vetro. Ma si noti bene che il vetro è trasparente solo in un punto, infatti negli altri spazi non è trasparenti, ma ci permettono di far intravedere la luce, pur non lasciando una visibilità diretta con l'interno. 7 Pierre Chareau + Bernard Bijvoet, Maison de verre, Paris, 1932 3.617 mattoni di vetro martellinato Nevada, prodotti dalla Saint-Gobain. Questi mattoni, di forma quadrata, sono raggruppati in moduli di 5 x 4 elementi scanditi da una struttura metallica portante. venerdì 13 ottobre 2023 È come vedere cosa si cela dietro un ragionamento, quando vai a vedere la struttura interna delle cose o delle case, quindi considerare secondario il rivestimento. Ad esempio il rinascimento valorizza l'esterno, la pelle strutturale, rispetto al barocco magari. Anche sulla scia del discorso dell'ingegneria, sono importanti le ossa delle strutture. Richard Neutra, Lovell «Health» House, Los Angeles, 1929 È denominata la "Villa Savoye americana" L'ossatura è ricoperta ma esternamente quasi completamente di vetro.viene considerata una casa della salute, o casa benessere. Si pensa adesso che il benessere fisico possa essere correlato a un'architettura moderna, infatti una vita sana si vede in molti edifici; oltre nella Lovell Health House, si vede anche nella School Amsterdam di Bernard Bijvoet, Jan Duiker, 1927-1930. La scuola sembra una fabbrica ed è fatta con una struttura chiara e semplice, un telaio in cemento armato e tutta rivestita di vetro. Il vetro è dedicato ai ragazzi e inoltre possiamo dire che permette di essere costruita grazie al tempo metereologico nella zona. 10 Le Corbusier, Sistema Dom-Ino, 1914 Richard Neutra, Lovell «Health» House, Los Angeles, 1929 Bernard Bijvoet, Jan Duiker, School, Amsterdam, 1927-30 venerdì 13 ottobre 2023 Si dice che questa ad oggi è un'architettura insostenibile. Oggi con i discorsi della sostenibilità ambientale, questo tipo di architettura non sarebbe stata possibile da costruire. L'architettura infatti contribuisce per circa il 40% all'emissione di CO2. Gli storici adesso leggono queste costruzioni come modelli sbagliatissimi. All'epoca per riscaldare una scatola di vetro ci voleva molto combustibile, ma ovviamente la situazione 100 anni fa era completamente diversa da quella dei giorni nostri. Diciamo che la situazione è complessa. Il nostro occhio ha altri filtri, ed è difficile caricare o non caricare di ulteriori significati questi progetti. Walter Gropius, Fagus Factory, Alfeld, 1911 Fabbrica dove venivano costruiti i modelli che servivano per costruire le sagome per poi creare delle scarpe È un tipo di lavorazione per cui servivano spazi illuminati. Gropius era ormai il campione nel creare spazi industriali moderni in Germania. ( anche se in America erano avanti per architettura industriale) 11 Walter Gropius, Fagus Factory, Alfeld, 1911 venerdì 13 ottobre 2023 BAHUAUS La parola BAHUAUS è formata dalla significativa riunione dell’Accademia di Belle Arti e della Kunstgewerbeschule (scuola di arte e mestieri). Praticamente è una scuola - fabbrica, ed è costruita come un'industria. La struttura è articolata in due volumi principali a forma di parallelepipedo. In uno vi sono le aule per le lezioni teoriche e nell'altro i laboratori per le esercitazioni pratiche. Un lungo corpo sospeso su pilastri in calcestruzzo armato collega i due settori accogliendo anche gli uffici amministrativi e la segreteria. Sotto questo «ponte coperto» (che per certi aspetti può essere considerato il capostipite di architetture sospese quali gli autogrill autostradali) passa la strada di accesso al Bauhaus. (Usa dei pilastri prima della teorizzazione di Le Corbusier + le finestre a nastro) - Si dice che sia un'architettura dinamica - La pianta che non ha una facciata principale (non la sappiamo definire) - Gioca con la rivoluzione dello spazio tempo - È un edificio aviatore, che si vede dall'alto, quindi si vede la quinta facciata, il tetto. - Si un un'uso totalizzante del vetro L'edificio come fabbrica, dove si producono delle cose: l'arte e l'industria vanno di pari passo, perché sono insieme in questa epoca di modernità. L'opera d'arte viene fatta con linguaggio industriale Collegandoci ora a un uso totalizzante del vetro, dobbiamo pensare che per riscaldare gli ambienti serviva un sacco di carbone, infatti il riscaldamento doveva essere mantenuto accesso anche durante le vacanze, se no ci sarebbe stato troppo freddo e varie complicanze della struttura. 12 venerdì 13 ottobre 2023 L'architettura è aperta alla città, come si nota nelle foto prima, i gerarchi si mostrano alla città facendosi vedere sulle balconate, proprio per rappresentare il fatto che il partito fascista fosse aperto, si potesse vedere all'interno di esso proprio perché vi era trasparenza. P. Lingerii + G. Terragni, Danteum, Rome, 1938. Paradise Questo è un edificio non realizzato, che porta la Divina Commedia in architettura. La sala è pensata per essere costruita con delle colonne di vetro, dove quindi vediamo questo materiale utilizzato come funzione strutturale, come sublimazione dell'architettura. Un'altra cosa importante da dire è che si simboleggia il fatto che il vetro vada verso il cielo Dan Ghramm In occasione del centenario della nascita di Giuseppe Terragni, il Comitato Nazionale han invitato l’artista americano Dan Graham a realizzare un’opera inedita per la città di Como. Graham ha ideato un padiglione intitolato Half Square/Half Crazy. È un padiglione vetrato con una concavità. La struttura in vetro riflettente (Antelio Elite) e acciaio inox è costituita da quattro lati perpendicolari, due dei quali sono curvi. Non è visibile, ma è l'idea dinamica molto piu complessa. 15 P. Lingerii + G. Terragni, Danteum, Rome, 1938. Paradise venerdì 13 ottobre 2023 PURITY Mies van der Rohe Farnsworth House In questa casa all'interno si è protetti, ma allo stesso modo anche all'esterno. La pianta è costituita di due rettangoli. Una di queste è una piattaforma più bassa in cui si sale attraverso dei gradini in quella più in alto, dove poi girando verso destra si entra all'interno della casa vera e propria. La cosa particolare di questa casa è che non si entra direttamente, nel senso che appunto si deve girare verso un lato, altrimenti ciò che ti troveresti davanti sarebbe solo la natura. Quando la pianta posso dire che entro in uno spazio fluido, uno spazio che fluisce attorno a un blocco, dove ci sono i servizi. L'interno sembra essere un'unica stanza aperta, il cui spazio fluisce e fluisce attorno a due blocchi di legno; A causa della posizione della Farnsworth House nella pianura alluvionale del fiume Fox, il sito è spesso soggetto a inondazioni di basso livello. La casa infatti viene sollevata dal terreno per proteggersi dall'acqua ed è su delle palafitte. Una casa ritiro, fatto per una donna con cui Mies van der Rohe ha avuto una relazione. 16 Mies van der Rohe, Farnsworth House, Plano, IL, 1945-51 venerdì 13 ottobre 2023 Si nota ovviamente l'ampio uso di vetro trasparente dal pavimento al soffitto apre l'interno al suo ambiente naturale in misura estrema.  I bordi della soletta sono definiti da elementi strutturali in acciaio a vista verniciati di bianco puro. La casa è elevata 5 piedi e 3 pollici (1,60 m) sopra una pianura alluvionale da otto colonne in acciaio con flangia larga fissate ai lati delle lastre del pavimento e del soffitto.   Qui ha applicato il concetto di uno spazio libero e flessibile per l'uso da parte delle persone. Ci interessa la radicalizzazione dell'abitazione. È un percorso ascensionale, che ci rimanda alla natura e in cui arriviamo dalla natura. È considerata una casa radicale, aperta all'esterno, oserei dire aperta a un iper visibilità. Flooding at the FH Esondazione del fiume che trasforma la casa in una struttura ideale e ancora più inabitabile. Alann Dunn - cartoon form architecture observed. Alla grande qualità visiva, poi si devono far i conti sul fattore di "chi pulisce i vetri?" E si vede la donna che si mette con una impalcatura a pulire le grandi vetrate 17 Alan Dunn, cartoon from Architecture Observed, Architectural Record Books, New York 1971. venerdì 13 ottobre 2023 Mies ha progettato ogni dettaglio del Padiglione e dei suoi interni, comprese le sedie e gli sgabelli in acciaio di Barcellona rivestiti in pelle bianca che sono visibili nell'immagine di Wall. Mentre il rigore formale dell'edificio e i suoi materiali opulenti trasmettono un senso di lusso, l'aspetto di un pulitore richiama l'attenzione sui sistemi di supporto necessari per mantenere la visione artistica di Mies, che ha caratterizzato con il famoso principio 'less is more'. Glass house Philip Johnson Allievo di Mies, ha creato una Glass House, famosa come quella del maestro. Ma con quest'ultimo si hanno delle differenze. Essa è una scatola vetrata, che non ha una piattaforma, quindi nessun percorso ascensionale; la pianta allo stesso modo si mostra in maniera diversa, infatti la struttura non è all'esterno. Viene sottolineato questo particolare perche, Mies Van Der Rohe poneva le colonne all'esterno, in acciaio, che creavano un ordine quasi classico; invece ora queste strutture si trovano all'interno e viene data importanza alla superficie vetrata quasi ininterrotta. Anche l'angolo è diverso, perché la colonna insiste nell'angolo; in Van Der Rohe non è cosi, in quanto l'angolo libero non insiste sull'angolo, per mantenere un ordine più chiaro. Lo spazio in entrambe è fluido, non c'è una separazione. 20 Philip Johnson, Glass House, New Canaan, Connecticut, 1949 Philip Johnson, Glass House, New Canaan, 1949 venerdì 13 ottobre 2023 Brick House Quando l'architetto Philip Johnson progettò la sua famosa Glass House , progettò contemporaneamente una struttura adiacente, conosciuta come Brick House. Completata nel 1949, pochi mesi prima della sua controparte, la Brick House fungeva da foresteria, oltre a contenere i sistemi di sostegno di entrambi glibedifici. La Brick House doveva essere in contrasto con la sua vicina di vetro, essendo racchiusa da solide mura, sebbene i lucernari e le finestre ad oblò forniscano molta luce naturale all'interno. L'immagine dell'architettura moderna diventa riconoscibile, questi edifici sono diventati parte del patrimonio iconografico del 900. 21 Philip Johnson, Brick House, New Canaan, Connecticut, 1949 venerdì 13 ottobre 2023 Casa de Vidro Questa casa permette alla natura di infiltrarsi nella spazio all'interno dell'architettura Si accede da una scala, come in una astronave e si ha una visione panoramica e scenografica Il soggiorno si affaccia e il patio ha un contatto diretto con la natura Privacy La casa è fatta in buona parte di vetro. Torniamo al tema della trasparenza, di sguardi indiscreti. "Kandinskij ed io non eravamo molto contenti dell'architettura di Gropius. Ci sono stati alcuni problemi che hanno reso la vita piuttosto scomoda. C'era una stanza con un grande parete di vetro trasparente che permetteva a qualsiasi passante di scrutare l'interno della strada. Ciò irritò Kandinskij, che avrebbe preferito una maggiore protezione per la sua vita privata, spingendolo un giorno a dipingere improvvisamente di bianco la parete di vetro. Gropius non voleva il colore nei suoi edifici, mentre Kandinskij amava vivere la sua vita a colori e con i colori. Questo è ciò che ci ha portato a dipingere le nostre camere " Nina Kandinsky, 1976 22 venerdì 13 ottobre 2023 "Nel mio progetto per il grattacielo della stazione Friedrich a Berlino, per cui c'era a disposizione un piazzale triangolare, mi sembrò che la soluzione giusta fosse costituita da una forma prismatica che si conformasse alla forma triangolare della piazza, e diedi una leggera angolazione alle singole superfici frontali in modo da scongiurare il pericolo di un effetto spento, che spesso si verifica nelle realizzazioni in cui il vetro occupa grandi superfici. I miei studi su un modellino di vetro mi mostrarono la via, e ben presto mi accorsi che con il vetro non si tratta di creare effetti di luci e ombre, bensì un ricco gioco di riflessi luminosi". “ALVEARE” (titolo del progetto di Mies) Pianta con punte triangolari A un'osservazione superficiale il contorno della pianta può sembrare arbitrario. È il risultato di molte ricerche effettuate sul plastico di vetro. Per la linea curva sono stati determinanti l'illuminazione dell'interno dell'edificio, l'effetto della massa costruttiva nell'ambito della strada e, infine, il gioco dei riflessi di luce. La pianta, in cui le curve erano calcolate sulla luce e sulle ombre, si dimostrarono sul plastico del tutto inadatte all'utilizzazione del vetro. Gli unici punti mantenuti dalla pianta originale sono i blocchi delle scale e degli ascensori". La pianta ha la forma di un'ameba. 25 Concorso epr un edificio per uffici alto 80 m “ALVEARE” (titolo del progetto di Mies) Triplice prisma di vetro di 20 piani, senza base nè coronamento. Ossatura d’acciaio. Mies van der Rohe, Friedrichstrasse Skyscraper Project, Berlin-Mitte, (perspective from north), 1921 In 1921 this design for a fully glass-sheathed skyscraper was unprecedented. It was based on the untried idea that a supporting steel skeleton could free the structure’s exterior walls from their load- bearing function, allowing a building to have a surface more translucent than solid. Mies van der Rohe referred to this concept as an architecture of “skin and bones.” Inspired by the exposed structures of the American towers then being built, he argued that “only skyscrapers under construction reveal the bold constructive thoughts, and then the impression of the high-reaching steel skeletons is overp wering.” Mies van der Rohe developed this radical proposal in response to an architectural competition for Berlin’s first skyscraper, intended for a triangular site bounded by the Spree River, the busy shopping street Friedrichstrasse, and the train station of the same name. Submitted under the title “Honeycomb,” his entry was distinguished by its crystalline plan, the daring use of glass, and an expressive silhouette that seemed to owe nothing to history. Conceived only a few years after the end of World War I, this seminal project presented a bold vision of the skyscraper as a new architectural typology for the modern metropolis, anticipating the proliferation of the tall steel-and-glass buildings that have since become ubiquitous in cities worldwide. venerdì 13 ottobre 2023 Mies trova un dialogo con il sistema edilizio americano. Infatti l'industrializzazione e la pre fabbricazione trovano grande successo progettando sistemi edilizi che sono creati la composizione di parti pre fabbricate, come il grattacielo Seagram Building. La facciata non è liscia di vetri. È la sede di una company di saponette dove il vetro, nella facciata, è un prisma puro. La superficie doveva dare l'idea di splendore, di essere lisca e pulita. In facciata si vede qualcosa che viene fuori: sono travi Travi, a doppio t, puramente inutili dal punto di vista strutturale. Ma allora perché li mette? È una sorta di decorazione, un espediente che cerca di comunicare come è fatta la struttura interna dell'edificio. Si ha una sovrapposizione all'esterno dell'edificio che evoca una logica strutturale interna. 26 Mies van der Rohe, Seagram Building, New York, 1954-58 SOM, Lever House, New York, 1951-52 venerdì 13 ottobre 2023 Mies van der Rohe, Neue Nationalgalerie, Berlin, 1962-1968 Il museo ha una enorme copertura metallica. Vi è un assemblaggio di travi, che formano un enorme struttura metallica. Si vede la sapienza tecnica, in quanto elevano la struttura che poggia alla fine solo da 8 colonne in acciaio. Il quadrato tratteggiato è il tetto, che sta sopra. Le colonne sono abbastanza piccole per la portata dell'edificio e sono poste in mezzo. La vera e propria mostra è al piano inferiore, in quanto in quella superiore si hanno solo delle mostre temporanee (talvolta è vuota); la galleria vera e propria si raggiunge scendendo le scale. 27 Lifting up the roof, 5 April 1967
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