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Espropriazione Forzata e Pignoramento: Regole e Procedura, Appunti di Diritto Civile E Commerciale

Espropriazione forzataPignoramentoDiritto di GaranziaDiritto civileEsecuzione forzata

Le regole e la procedura dell'espropriazione forzata e del pignoramento in diritto civile italiano. Viene descritta la natura e l'obiettivo di queste forme di esecuzione, i creditori intervenienti, l'espropriazione forzata e il pignoramento, i beni indivisi, i vincoli di indisponibilità, il conflitto tra i creditori, il sesto comma e la vendita forzata. Il documento illustra anche i casi in cui l'acquisto è a titolo originario e i diritti inopponibili al pignoramento.

Cosa imparerai

  • Quali sono i creditori intervenienti nell'esecuzione?
  • Che cosa significa il pignoramento?
  • Quali sono i beni indivisi in diritto civile italiano?
  • Che cos'è l'espropriazione forzata?
  • Come funziona la vendita forzata?

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 30/11/2022

giada.carboni
giada.carboni 🇮🇹

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Scarica Espropriazione Forzata e Pignoramento: Regole e Procedura e più Appunti in PDF di Diritto Civile E Commerciale solo su Docsity! 27.09.2022 ( verifica scritta) DIRITTO DELL ESECUZIONE CIVILE Debitori, che non adempiono le obbligazioni la ragione per la quale non adempiono non conta. Esecuzione individuale procedimento che il legislatore offre al creditore per tutti i casi in cui vi sia un debitore. Come si pone il procedimento esecutivo rispetto al rapporto obbligatorio, è un atto degli organi statali che vengono messi in moto dal debitore. Il rapporto obbli. Intercorre tra due soggetti, dove il creditore ha il diritto di ricevere una prestazione e il debitore è tenuto ad eseguire la prestazione Art 2740, responsabilità patrimoniale del debitore. Essa consiste nella responsabilità patrimoniale del debitore. Il creditore potrà mettere in moto gli organi statali affinché aggrediscano il patrimonio del debitore nei limiti stabiliti dalla prestazione dovuta. Questo solo nella civile. Art 2740, il debitore risponde dell obbligazione con tutti i suoi beni presenti e futuri. Risponde con tutti i suoi debiti, anche se ci sono dei limiti molto piccoli. No, fede nuziale Si, televisione I beni che vengono aggrediti crollano di valore. L ufficiale giudiziale si occupa dell esecuzione forzata, va a casa del debitore e impone un vincolo all utilizzo dei beni e dopo un procedimento vengono venduti. Questo articolo serve a spingere i debitori verso l adempimento. Beni futuri, posso essere aggrediti anche quei beni che al momento in cui l obbligazione è stata assunta non facevano parte del suo patrimonio. Allo stesso modo il creditore non può aggredire beni che sono usciti dal patrimonio del debitore. Anche se ci sono delle eccezioni. Un bene sottoposto a sequestro è un bene di cui il debitore non può piú disporre. Quel creditore potrà continuare ad aggredire il patrimonio del debitore Titolo esecutivo, documento che consente di iniziare l esecuzione forzata. AZIONE ESECUTIVA, offerta al creditore e il debitore la subisce. Se il creditore decide di porla in essere gli organi statali la cominceranno. Essa si divide in diretta e indiretta. ART 2741, parità di trattamento. I creditori hanno uguale diritto di essere soddisfatti dal debitore. Parità di trattamento sia in quella collettiva dove viene aggredito l intero patrimonio, sia in quella individuale dove vengono aggrediti sono determinati beni fino all ammontare del valore del debito. Nell’ individuale, il creditore che agisce per primo è uno ma possono intervenire successivamente anche altri creditori, ognuno per il proprio credito. Cosa succede? Se i beni sono ipoteticamente sufficienti a soddisfare tutti bene, se sono insufficienti e il debitori ne ha altri l esecuzione viene estesa. Se non sono sufficienti subentra la PARITÀ DI TRATTAMENTO. Vi è un grande limite, dove la parità di trattamento vale solo per i creditori che non possono vantare la prelazione, sono pagati per ultimi. Se invece vi sono le cause di prelazione, seguirò il destino di questa causa di prelazione. Es. ipoteca, io ho il diritto di essere soddisfatto per primo. Su una casa possono essere prescritte più ipoteche. Se dalla vendita si ricava una somma inferiore al debito, quelli vanno al chirografo. Parità di trattamento è un principio fondamentale. Esecuzione individuale diversa da quella collettiva. ARTT. 474-632 cpc ARTT 2910-2933 cc DIRITTO OGGETTO DI TUTELA ESECUTIVA —> diritto sostanziale Diritto di agire con l azione esecutiva —> diritto processuale 1 Oggetto del diritto e quindi dell esecuzione: - Somma di denaro - Consegna di una cosa certa e determinata, fare fungibile, non fungibile - Obbligo di concludere un contratto, - Obbligazioni non pecuniarie né suscettibile di esecuzione forzata Per ciascuno di questi obblighi vi sono delle diverse esecuzioni: Obblighi fungibili —> esecuzione diretta Obblighi infungibili —> esecuzione indiretta (misure coercitive) Esecuzione diretta: - Espropriazione, il creditore ottiene esattamente quello che gli spettava. Somma di denaro - Esecuzione in forma specifica, quando il creditore ottiene esattamente la cosa che gli spettava se non è possibile interviene il risarcimento Consegna, rilascio e fare o non fare purchè siano fungibili. ARTT. 2910, il creditore per conseguire quanto gli è dovuto, può fare espropriare i beni del debitore secondo le regole…. Possono essere espropriati anche i beni di un terzo, quando sono vincolati a garanzia del credito (io ho diritto di ipoteca su un immobile che è stato venduto, il diritto segue il bene), quando sono oggetto di un atto che è stato revocato perché compiuto in pregiudizio del creditore ( quando un atto è stato compiuto apposta per fregare il creditore, ma io sono in grado di dimostrarlo io potrò aggredire quel bene come se lui non lo avesse mai venduto). Lezione del 29.09.2022 Art 2932, esecuzione dell’obbligo di contrarre. Contratto preliminare, contratto per via del quale le parti si obbligano a concludere il contratto definitivo. Normalmente viene stipulato per la vendita delle case. Mentre il contratto di compravendita trasferisce la proprietà, il contratto preliminare quando viene firmato non c’è il trasferimento immediato della proprietà. Una volta concluso il preliminare, vi è l obbligo di concludere quello definitivo. Cosa succede se le parti non adempiono a questo obbligo? L altra parte qualora sia possibile, può ottenere una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso. Non è una sentenza che condanna il soggetto inadempiente a firmare, la firma non è più necessaria è come se ci fosse stata. La sentenza serve solo a produrre gli effetti del contratto. In capo al compratore sorge l’obbligo di pagare il prezzo, in capo al venditore l’obbligo di consegnare il bene. Ripassa le varie tipologie di sentenza. ESECUZIONE INDIRETTA ART 614 CPC Nasce per gli obblighi infungibili. Es.tu dovevi consegnarmi il quadro entro tot. E non lo hai fatto, cosa può fare il creditore della consegna del quadro? Se ottengo un provvedimento di condanna alla consegna del bene, io posso chiedere al giudice di stabilire al giudice una somma di denaro da dare per ogni giorno di ritardo. È un’esecuzione indiretta in quanto è una minaccia. Serve per costringere ad adempiere, con la minaccia di un male che potrebbe essere peggiore. Questo poi è stato allargato a tutti gli obblighi, salvo il pagamento di una somma di denaro, in quanto vi sono già gli interessi. 2 2. Il debitore 3. Terzi sono nel processo di espropriazione EFFICACIA DEL TITOLO ESECUTIVO: Da esso deve emergere sia le parti, sia il soggetto dell’ esecuzione. Come regola generale, la legittimazione spetta al soggetto che nel titolo esecutivo è indicato come creditore, nei confronti del soggetto indicato come debitore. Possono aver luogo dei fenomeni successori, disciplinati dal 475,2, cpc e dal 477,1. Art 475,2, la spedizione del titolo in forma esecutiva, può essere fatta o alla parte nei confronti del quale è stata pronunciato il provvedimento o l’obbligazione o nei confronti dei suoi successori. QUESTO PER IL LATO ATTIVO. Il diritto può essere fatto valere sia dal soggetto che dai suoi eredi. Art 477,1, il titolo esecutivo contro il defunto ha efficacia contro i suoi eredi.QUESTO PER IL LATO PASSIVO. Qui parla solo di eredi, ci si deve limitare loro all successore universale? NO, si può anche applicare anche contro i successori a TITOLO PARTICOLARE. DA GIUGNO DELL ANNO PROSSIMO QUESTO CAMBIERA’: NON HO CAPITO COME La successione può avvenire sia prima dell’ inizio dell’ esecuzione che dopo. NORME CHE VERRANNO MODIFICATE MA SONO ATTUALMENTE IN VIGORE: Art 475,1, cpc, le sentenze e gli altri provvedimenti… per valere come titolo esecutivo devono essere provvisti della formulaa esecutiva. Art 475,3, cpc. Formula esecutiva, timbro nel quale si legge… Nel caso in cui non vi sia, il titolo esecutivo non è ancora tale. LE COSE CAMBIERANNO, la formula verrà eliminata e nel 474 verrà aggiunto un comma, nel quale si spiega che il titolo deve essere messo in esecuzione da tutti gli ufficiali giudiziari cbee ne siano richiesti e da chiunque spetti PROCESSO ESECUTIVO Il creditore desidera iniziare la sua azione esecutiva. Cosa deve fare? Inizia LA FASE PRODROMICA ( comune a tutti i tipi di esecuzione forzata), il creditore deve notificare il titolo esecutivo (conforme all originale) e del precetto. Questo non vale per i titoli formatesi tra privati (cambiali, assegni…), perché di questi il creditore ha in mano il titolo esecutivo. La notificazione avviene copiando parola per parole il titolo esecutivo sullo stesso foglio nel quale è contenuto. ATTI PRODROMICI (PREPARATORI): 1. Notificazione al debitore del titolo esecutivo e del precetto, art 479 cpc. La notificazione deve essere fatta personalmente art 137 cpc e ss, il destinatario non può essere il difensore della parte, ma alla parte personalmente. Se sono società è più semplice perché hanno una PEC. Vi sono però casi in cui la sentenza deve essere notificata al difensore, quando si vuole far decorrere il termine breve per appellarla (esecuzione, personale. Appello, difensore). Il precetto, può essere redatto dopo il titolo esecutivo, ma devono essere notificati insieme. 5 Art 477 cpc, il titolo esecutivo contro il defunto ha efficacia contro i suoi eredi, ma la notifica del titolo e del precetto (dopo 10 gg, del titolo) devono essere notificati separatamente, vengono lasciati un tot di giorni, perché magari vogliono pagare spontaneamente. Entro un anno dalla morte la notificazione agli eredi può essere fatta personalmente nell’ultimo domicilio del defunto. IL PRECETTO (sorta di ultimatum), è l’atto con cui il creditore intima al debitore di pagare entro un termine la prestazione dovuta, avvertendolo che in mancanza inizierà l azione esecutiva. Se entro un certo termine tu non adempi spontaneamente, sappi che io inizierò l esecuzione forzata. Il creditore è obbligato a farlo. ART. 480 cpc e ss, il precetto consiste nell’ intimazione di adempiere l obbligo entro un termine che non può essere minore di 10 gg… in casi particolarmente gravi il termine viene accorciato. Con l avvertenza che in mancanza di adempimento si procederà con l’esecuzione forzata. Il precetto deve contenere l avvertimento al debitore, il quale può avvalersi del sovraindebitamento. Attualizza e integra il titolo esecutivo, nel precetto devo chiedere la somma precisa liquida e deve essere data entro quel giorno. O se è un obbligo di fare es. non dovevi costruire lo fai lo stesso, devi buttarlo giù. PRODUCE GLI EFFETTI DELLA DOMANDA GIUDIZIALE. DOPO CHE è STATO NOTIFICATO, ha una data di scadenza. Diventa inefficace se non è iniziata un esecuzione forzata entro 90 gg. Se questo non avviene devo notificare nuovamente il precetto. Se contro il precetto viene proposta OPPOSIZIONE, il termine di 90gg è sospeso e prenderà a decorrere dal passaggio in giudicato della sentenza di opposizione. ART 482 cpc, se vi è pericolo per il bene o per la garanzia patrimoniale si può chiedere al giudice di iniziare subito l’ esecuzione forzata, senza rispettare il termine di 90 gg VISTO CHE DEVE ESSERE NOTIFICATO E’ UN ATTO RECETTIZIO, quindi produce il suoi effetti solo una volta portato a conoscenza della persona. Lezione del 6.10.2022 DIVERSI TIPI DI ESECUZIONE: Secondo il tipo di diritto o obbligo che vogliamo far valere diverso è il tipo di esecuzione. L’art. 2910 cc, spiega che il creditore per conseguire quanto gli è dovuto, può far espropriare i beni del debitore secondo le regole stabilite dal Codice di procedura civile. Per il diritto a ricevere una somma di denaro vi è L’ ESPROPRIAZIONE FORZATA, la quale consiste nel sottrarre i beni al debitore e trasformarli in denaro da distribuire al creditore procedente o agli eventuali creditori intervenienti. Questo in relazione alla garanzia generica che consiste nella responsabilità patrimoniale del debitore, con tutti i suoi beni presenti e futuri. NORME: 1. Generali comuni a tutti i tipi di espropriazione. Art 2910, art 2808, art 2901. 2. Norme specifiche per ogni tipo di espropriazione, FASI DELL ESPROPRIAZIONE: 1. PIGNORAMENTO , si individuano i beni del debitore e si pone su quelli sufficiente un vincolo di indisponibilità (il debitore può ancora utilizzarlo ma non vi può compiere atti giuridicamente rilevanti come ad esempio la vendita), questa attività è giuridica compiuta dall’ufficiale giudiziario, si dà al debitore un elenco di beni di cui non può più disporre. Se il debitore dispone lo stesso dei beni dunque lo vende, vi sono gli effetti sostanziali del pignoramento. Gli atti compiuti dal debitore saranno inefficaci vs il creditore precedente e i creditori intervenuti. Quindi il pignoramento avrà comunque effetto è come se la vendita non fosse avvenuta. 6 2. EVENTUALE INTERVENTO DEI CREDITORI, che vogliono partecipare alla distribuzione del denaro 3. TRASFORMAZIONE COATTIVA IN DENEARO (EVENTUALMENTE) 4. DISTRIBUZIONE DEL RICAVATO , se i creditori sono più di uno spetterà una parte proporzionale al suo diritto di credito TIPI: 1. E. DI BENI MOBILI PRESSO IL DEBITORE (quadri, frigo, televisione…) 2. E. PRESSO TERZI , sempre di beni del debitore, ma che non si trovano presso il debitore Esempio, automobile che si trova in un’officina o autorimessa o anche dei soldi in banca o soldi prestati ad altri, il creditore può agire sui miei soldi che si trovano presso questa persona. (DA NON CONFONDERE CON L’ESPROPRIAZIONE PRESSO IL TERZO PROPRIETARIO) 3. E. CONTRO IL TERZO PROPRIETARIO , beni che si trovano presso terzi ma di cui il terzo è proprietario. Il creditore può soddisfarsi anche se… non ho sentito. 4. E. DI BENI IMMOBILI 5. E. DI BENI INDIVISI - Art 483, un creditore può cumulare più mezzi di espropriazione, es.una sui beni immobili e una sui mobili. - Art 484, L'espropriazione è diretta da un giudice dell’esecuzione, il presidente del tribunale nomina il giudice dell’esecuzione su presentazione a cura del cancelliere del fascicolo* dopo due giorni dalla sua formazione, al giudice verranno applicate le disposizioni previste dagli art. 174 e 175, norme che prevedono l’immutabilità dello stesso. Il giudice dell’esecuzione non ha poteri decisori, ma poteri direttivi e ordinatori. ci si rivolge a lui in maniera informale. Dirige le fasi dell’espropriazione. Davanti a questo giudice si svolge di regola il processo per l’autorizzazione alla vendita dei beni e all’assegnazione delle cose pignorate e si possono svolgere altre sentenze. Per esempio, quando ritiene necessario ascoltare le parti o altri soggetti interessati. Si occupa delle controversie sulla distribuzione del ricavato. - Art 485, Audizione interessati e contraddittorio - Art 487, i provvedimenti del giudice di esecuzione vengono presi sottoforma di ordinanze, le quali devono essere pronunciate con le medesime modalità e comunicati negli stessi modi previsti per le ordinanze del giudice di cognizione (art. 176-186), hanno anche le medesime caratteristiche di revocabilità e modificabilità, fino a quando le ordinanze non abbiamo avuto esecuzione. - Art 488*,il fascicolo dell’esecuzione, il cancelliere lo forma per ogni procedimento di espropriazione e ne quale ‘ sono inseriti tutti gli atti compiuti dal giudice, dal cancelliere e dall’ufficiale giudiziario e gli atti e documenti depositati dalle parti e dagli eventuali interessati’. Il momento che prevede la formazione del fascicolo da parte del cancelliere è un momento successivo rispetto al processo, qui si forma dopo l’iscrizione a ruolo del processo per espropriazione. L’onere spetta al creditore e avviene presentando in cancelleria la nota di iscrizione. Inoltre, il creditore deve occuparsi di depositare in cancelleria il titolo esecutivo e il precetto, i quali vanno inseriti a loro volta nel fascicolo. L’ISCRIZIONE A RUOLO però potrebbe essere svolta a un soggetto diverso dal creditore, l’istanza di iscrizione potrebbe provenire dall’ ufficiale giudiziario, in questo caso è il cancelliere che deve provvedere d’ ufficio all’iscrizione, il deposito telematico della nota inoltre può essere fatto dai difensori delle parti ecc. il creditore deve comunque entro i termini stabiliti, al deposito delle copie conformi del titolo esecutivo a pena di inefficacia del pignoramento. - Art. 489, durante il processo può essere necessario effettuare comunicazioni o notificazioni con il creditore procedente. Tali notificazioni e comunicazioni vanno effettuate alla residenza del creditore o al suo domicilio, in mancanza presso la cancelleria del giudice competente. - Art. 490, parla della pubblicità di taluni atti di espropriazione. Nel caso in cui debba essere data pubblica notizia di un avviso di espropriazione, questo deve essere messo sul ‘portale delle vendite pubbliche’. È facoltativa intersezione nei quotidiani locali con maggiore diffusione o di informazione nazionale quando opportuno. Per i beni immobili registrati con un valore superiore a 25.000 euro 7 dell’art. 495, può chiedere di sostituire le cose una somma di denaro pari all importo dovuto al creditore pignorante, comprensivo delle spese, degli interessi… Il TERZO comma, spiega che il pignoramento deve contenere l avvertimento che a norma del 615,2, l opposizione è inammissibile se proposta dopo che è stata disposta la vendita o l assegnazione a norma degli artt 530,552 e 569, salvo che sia fondata su fatti sopravvenuti e l opponente dimostri che non sia stato possibile proporla tempestivamente per cause a lui non imputabili. 3. QUARTO COMMA , ‘ quando per il creditore i beni risultano insufficienti, oppure funesta la durata della liquidazione, l ufficiale giudiziario invita il debitore a ad indicare ulteriori beni utilmente pignorabili, i luoghi in cui si trovano. Avvertendolo della sanzione prevista per l omessa o falsa dichiarazione. 4. QUINTO COMMA , contiene una disciplina distinta per i diversi tipi di espropriazione. In base a tale disciplina: I. Se sono indicate cose mobili queste dal momento della dichiarazione sono considerate pignorate II. Se sono indicati crediti o cose mobili, che sono in possesso di terzi, il pignoramento si considera perfezionato nei confronti del debitore esecutato dal momento della dichiarazione e questi (il terzo) è costituito custode della somma o della cosa. III. Se sono indicati beni immobili, il creditore procede ai sensi dell art. 555 e ss 5. SESTO COMMA , se a seguito dell intervento di altri creditori, il compendio pignorato diventa insufficiente, il creditore procedente può richiedere all ufficiale giudiziario di procedere ai sensi dei precedenti commi fino all esercizio della facoltà di cui all art.499,4. 6. OTTAVO COMMA, configura un altro adempimento da parte dell ufficiale giudiziario. Se il debitore è un imprenditore commerciale, l ufficiale deve acquisire le sue scritture contabili al fine di individuare cose e crediti pignorabili. HAI SALTATO LA LEZIONE DEL 10 E 11 OTTOBRE. LEZIONE DEL 13.10.2022 L’ESPROPRIAZIONE IMMOBILIARE ART. 555 CPC Oggetto del pignoramento: diritto trasferibile che l’esecutato ha sull’immobile. Non sono il diritto reale della proprietà, ma anche quelli minori come l uso-frutto, enfiteusi, nuda proprietà, diritto di abitazione…). Tutti i diritti reali che possono essere trasferiti possono essere oggetto di pignoramento. Come funziona: il creditore procedente sceglie i beni da pignorare dai pubblici registi, dai quali emerge anche i possibili diritti di prelazione di altri creditori, (oppure può procedere tramite il 492 bis.). VI E’ PERO’ UN LIMITE, che riguarda il creditore ipotecario non può scegliere il bene da ipotecare a caso, ma deve sottoporre a pignoramento il bene sul quale ha la garanzia. ART. 2911, il creditore che ha pegno sui beni del debitore non può pignorare altri beni al debitore medesimo, se non sottopone a pignoramento anche gli immobili gravati da ipoteca. La stessa disposizione si applica se il creditore ha privilegio speciale su determinati beni. ATTENZIONE, non confondere prelazione con privilegio !!! Come avviene: il pignoramento avviene sempre redigendo un atto dal quale deve emergere il credito, titolo esecutivo, deve essere sottoscritto dal creditore ecc… ci deve essere la descrizione degli estremi catastali + l ingiunzione dell’ufficiale giudiziario. Successivamente l atto si notifica al debitore e poi s trascrive sui registri immobiliari. È LA TRASCRIZIONE, ciò che rende inopponibili le alienazioni che avvengono in un periodo successivo (Art 2914 cc). Gli effetti del pignoramento immobiliare si avranno solamente con la trascrizione. Cosa avviene subito dopo: l’ufficiale giudiziario deve consegnare tutta la documentazione. Vi è un passaggio che dovrebbe essere svolto dall’ufficiale, ma nella realtà lo svolge il creditore, il quale entro 15 gg dalla 10 consegna di tutta la documentazione, deve andare a iscrivere il procedimento in cancelleria. No aspetta quando è il creditore a iscrivere lo deve fare appena gli viene restituita la nota. Come funziona la conservazione dell’immobile, il debitore può rimanere al suo interno, con delle regole. Effettuato il pignoramento: bisogna procedere all’istanza di vendita entro 45 gg. Entro 60 gg dal deposito dell’istanza, il creditore richiedente deve depositare tutta la documentazione idonea a individuare a livello catastale il bene immobile. ESPROPRIAZIONE CONTRO IL TERZO PROPRIETARIO Pignoramento nei confronti di un soggetto che non è il debitore. ART 2910 CC, il creditore può sottoporre a espropriazione anche i beni di terzi. Questo solo in alcuni casi, quando sono vincolai a garanzia del credito (pegno o ipoteca) o quando sono oggetto di un atto che è stato revocato perché compiuto in pregiudizio del creditore. ART 2808 CC, l ipoteca attribuisce al creditore il diritto di espropriazione, anche in confronto del terzo acquirente ( anche terzo datore di pegno o ipoteca garanzia di un debito altrui), i beni vincolati a garanzia del suo credito e di essere soddisfatto con preferenza sul prezzo ricavato dell’espropriazione. Se il credito risulta superiore, quella parte residua del mio credito concorrerà con gli altri creditori chirografari. ART 602 CPC, quando oggetto dell’espropriazione è un bene gravato da pegno, una volta che tu abbia ottenuto una sentenza che revoca l atto non ho capito guarda libro. DOMANDA CHE SI FA SPESSISSIMO SU QUSTO ARGOMENTO!!!! Ipotesi di responsabilità per debito altrui: o Il terzo ha acquistato un bene gravato da un diritto reale di garanzia o Il terzo ha concesso una garanzia r ART 2901 CC, LA REVOCATORIA, il creditore può domandare che siano inefficaci solo nei suoi confronti gli atti dispositivi con i quali il debitore reca pregiudizio alle sue ragioni, devono sussistere però le seguenti condizioni: 1. Il debitore conoscesse il pregiudizio e l’atto arrecava alle ragioni del creditore o trattandosi di atto anteriore al sorgere del credito l atto fosse dolosamente preordinato al fine di pregiudicarne il soddisfacimento. Es. io voglio mettere su una star-up, ma ho paura che le cose vadano male. Intesto quindi i miei soldi a un mio parente e poi chiedo il finanziamento. Se questo è dimostrabile l atto è inefficace. 2. Trattandosi di titolo oneroso, il terzo fosse consapevole del pregiudizio e nel caso di atto anteriore al sorgere del credito, fosse dolosamente partecipe delle dolosa preordinazione. Anche qua bisogna dimostrarlo per ottenere una sentenza di inefficacia. Visto che tutto questo è molto complicato il legislatore ha introdotto l art. 2929 bis CC, ha dei limiti per gli atti a titolo gratuito. La norma prevede che: cercala. Il pignoramento sia trascritto nel termine di un anno dalla trascrizione dell’atto pregiudizievole, interviene nell’esecuzione da altri promossa. Il terzo soggiace di presunzione di inefficacia relativa dell’atto dispositivo ex art 2929 bis cc. MADONNA NON STO CAPENDO UN GAISER Come funziona il pignoramento ART. 602 CPC: in questi casi il titolo esecutivo e il precetto debbono essere notificati sia al debitore che al terzo. Nel precetto deve essere fatta espressa menzione del bene del terzo che si intende espropriare, lui risponde limitatamente a quel bene. Al terzo si applicano tutte le norme che vanno applicate al debitore. Non possono intervenire altri creditori del medesimo debitore, questa espropriazione è a vantaggio solo del creditore titolare di una garanzia reale sul bene di colui che abbia esperito vittoriosamente una revocatoria. È ammesso l intervento dei creditori del terzo, però il creditore del debitore prevale comunque. 11 Il terzo assume la posizione di esecutato e può proporre l opposizione ai sensi dell’art 615. ESPROPRIAZIONE DEI BENI INDIVISI ART 599 CPC Vi possono essere dei beni in comunione con altri soggetti e vi può essere solo un creditore che vanta un credito verso uno solo di questi comproprietari. ARTT 559 CPC, possono essere pignorati i beni indivisi anche quando non tutti i comproprietari sono obbligati verso il creditore. Il pignoramento è notificato al debitore e deve essere dato avviso anche agli altri comproprietari, questo perché impediscano al debitore di separare la sua quota o godere dei frutti del bene. Alla vendita del bene ci si può arrivare per diverse strade. Se la separazione in natura non è possibile, il giudice dispone che si proceda alla divisione a norma del codice civile, salvo che ritenga probabile la vendita della quota indivisa ad un prezzo pari o superiore al valore della stessa, determinato da una norma dell’articolo 568. Art 600 CPC, divisione della comunione. Vi sono 3 scenari: 1. Separazione in natura 2. Vendita della quota indivisa 3. Divisione della comunione. In questo caso l esecuzione forzata è sospesa finché non è stato raggiunto un accordo ovvero finché non vi è una sentenza. Parente della espropriazione sui beni indivisi è l espropriazione di partecipazione sociali srl. Vi sono gli atti prodromi e l atto di pignoramento. La notificazione deve essere fatta non solo al debitore ma anche alla società questo per evitare che il debitore distribuisca gli utili. L atto di pignoramento deve essere anche iscritto al registro delle imprese e da quel momento tutti gli atti successivi non saranno opponibili al processo esecutivo. Il creditore deve notificare l ordinanza di vendita alla società. Se la partecipazione non p liberamente trasferibile e non si trova un accordo, la partecipazione è venduta all’ incanto(all’ asta), ma essa è inefficace se entro 10 gg non viene presentato un soggetto disposto ad acquistare quella stessa quota allo stesso prezzo. LEZIONE DEL 17.10.2022 INTERVENTO DEI CREDITORI Nel nostro ordinamento vige il principio della par conditio creditorum, il quale però rimane attenuato da alcune modalità. La regola della par conditio è enunciata dall’art. 2741, il quale spiega che ‘I CREDITORI HANNO UGUALE DIRITTO DI ESSERE SODDISFATTI SUI BENI DEL DEBITORE SALVE LE CAUSE LEGITTIME DI PRELAZIONE’, ossia i privilegi, i pegni e l’ipoteca, queste non sono in contrasto con la regola ma ne costituiscono semplicemente un limite. La regola della par conditio ha poi un altro limite (sempre facendo salvo alle cause di prelazione), a vantaggio non solo del creditore procedente, ma anche di quei creditori che hanno tempestivamente effettuato un intervento nel processo espropriativo. A seguito di tale intervento i creditori concorrono con il creditore procedente alla ripartizione del ricavato della vendita dei beni pignorati, in misura proporzionale ia crediti di ciascuno. Il codice si preoccupa di far in modo che l espropriazione non inizi, senza che tutti i creditori dotati di diritto di prelazione abbiamo avuto la possibilità di intervenire. Perché se ciò avvenisse la prelazione sarebbe vuota di contenuto. Nel caso in cui il diritto di prelazione risulti dai pubblici registri l’art 498 dispone che ‘ il creditore pignorante notifichi ai creditori assistiti da prelazione un avviso contente: l indicazione del creditore pignorante, il contenuto del credito, del titolo e delle cose pignorate. Questo deve essere fatto entro 5 gg dal pignoramento, ma è un termine perentorio, in mancanza però il giudice non può procedere 12 Vi sono poi norme che ci spiegano cosa deve fare il creditore che chiede la vendita o l assegnazione e cosa deve fare il giudice.  Vi sono beni che devono essere assegnati senza previo tentativo di vendita (crediti in scadenza 90 gg o crediti scaduti), non possono quindi essere assegnati a meno che la scadenza sia entro 90 gg  Beni che possono essere assegnati senza prima tentativo di vendita, in questo caso il giudice valuta se sia più conveniente vendere o assegnare (titolo di credito o beni il cui calore risulta da listini ufficiali)  Beni che devono essere assegnati dopo un tentativo di vendita, altrimenti si passa all assegnazione coattiva  Beni che possono essere assegnati dopo un tentativo di vendita fallito FORME DELLA VENDITA FORZATA: 1. Può essere disposta senza incanto (asta), si tratta quindi di offerte a busta chiusa, il legislatore preferisce questa modalità 2. Vendita con incanto, vi è un prezzo base stimato in base al valore e poi le persone fanno le loro offerte.vi sarà un aggiudicatario provvisorio, ma se entro 10 gg ci sono delle offerte migliorative, si riapre la gara. Se non succede niente si diventa aggiudicatari definitivi e con il decreto del giudice si diventa proprietari. Essendo un atto vi possono essere dei vizi. Il decreto di trasferimento costituisce titolo esecutivo per la consegna e il rilascio del bene. FASE DI LIQUIDAZIONE SINTESI: 1. Istanza 2. Udienza 3. Vendita con o senza asta 4. Aggiudicazione 5. Eventuali offerte ulteriori e gara 6. Pagamento del prezzo 7. Decreto di trasferimento della proprietà al terzo acquirente + ordine di cancellazione delle trascrizioni di pignoramento e ipoteche GLI EFFETTI: 1. Articolo 2919cc, EFFETTI TRASLATIVO DELLA VENDITA FORZATA. ‘ la vendita forzata trasferisce all acquirente i diritti che spettavano a colui che a subito l espropriazione. Salvi gli effetti del possesso in buona fede. Questa regola deve essere coordinata con le norme precedenti del codice civile. I conflitti tra l acquirente del bene e un terzo soggetto che vanta un diritto su quel bene. Quando può esistere un terzo che vanta dei diritto su questo bene, per stabilirlo si guardano gli articolo 2913,i quali ci dicono quando l acquisto di un terzo è inopponibile all espropriazione. Deve essere un terzo con un titolo opponibile al pignoramento. Se il terzo ha questo titolo prevale, può darsi che in alcune ipotesi la vendita forzata sia a titolo originale. Il tipo che ha il bene in possesso in buona fede, la regola appena vista non è applicabile. Questo vale per i beni mobili. 2. EFFETTO PURGATIVO, il bene viene venduto libero da garanzie reali, non c’è la garanzia per i vizi della cosa, non c’è la garanzia per evizione. Non può essere impugnata per cause di lesione. Come vengono affrontati i momenti di prevalenza dell’uno o dell’altro soggetto. VENDITA A TITOLO ORIGINARIO, è in favore dell’assegnatario. La vendita forzata è normalmente una vendita a titolo derivativo, quindi l acquirente acquista lo stesso diritto nella stessa quantità. Quindi se quello stesso diritto non esisteva in capo al debitore Vi sono alcuni casi però in cui l acquisto è a titolo originario, l acquirente in buona fede è l aggiudicatario, il suo acquisto All aggiudicatario non sono opponibili i diritti dei terzi inopponibili al pignoramento, cioè al creditore… 15 LEZIONE DEL 20.10.2022 VENDITA Se l’oggetto della vendita è un bene mobile, coloro che avevano la proprietà sul bene ma non hanno fatto valere il loro diritto nella distribuzione del ricavato*, non possono farle valere nei confronti dell acquirente in buona fede, né possono ripetere dai creditori la somma distribuita. Resta ferma l ipotesi della responsabilità del creditore procedente il mala fede per i danni e le spese. *tuttavia possono se la distribuzione è già avvenuta acquistano il diritto di partecipare alla distribuzione. Possono inoltre agire in giudizio nei confronti del creditore procedente una volta dimostrato che egli era in mala fede. Il terzo con il titolo opponibili che ha perso la proprietà del bene mobile in favore dell’aggiudicatario può: 1. Far valere il suo credito sulla somma ricavata dalla vendita (in sede distributiva) 2. Chiedere i danni al creditore procedente, se in malafede 3. Azione ingiustificato arricchimento vs debitore ASSEGNAZIONE ART. 2926 CC Se l assegnazione ha per oggetto beni mobili i terzi che ne avevano la proprietà possono, entro 60 gg, rivolgersi contro l assegnazione che ha ricevuto in buona fede il possesso ( non possono agire in rivendica perché acquisto ex 1153), al solo scopo di ripetere la somma corrispondente al suo credito soddisfatto con l assegnazione. La stessa cosa spetta, con dei limiti, ai terzi che avevano diritti reali sulla cosa. Quindi, il terzo che ha perso la proprietà del bene mobile in favore dell assegnatario può entro 60 gg ripe…..ho perso la slide ACQUISTO DEL BENE/ASSEGNAZIONE A TITOLO DERIVATIVO Il terzo vanta un titolo opponibile al pignoramento: v. Artt. 2913 e 2919 cc, prevalenza del terzo sull aggiudicatario. L acquirente della cosa espropriata, Se l assegnatario subisce l evizione della cosa, ha diritto di ripetere quanto ha pagato agli altri creditori, VIZI DELLA PROCEDURA ESECUTIVA Come in ogni processo ci sono delle regole formali, se non vengono rispettate sorgono de vizi, vi sono poi degli strumenti per poter sanare questi vizi. Quali sono gli atti che si riverberano al di fuori delprocesso esecutivo. Non sto capendo un cazzo di quello che sta dicendo, mi devo soffiare potentemente il naso, voglio andare a casa e ho sonno. Mi sento sola, non mi vuole nessuno ho paura che ci siano i mitici dietro di me a prendermi in giro anche se so che il giovedì solitamente non vengono. Ho un sonno pazzesco. Voglio andare a casa mettermi a letto e non uscirne mai più tanto che senso ha. Odio tutto e tutti. Mi sto trasformando in una persona che non mi piace e la cosa mi da parecchio fastidio. Vorrei che qualcuno mi trovi e mi faccia ritornare la persona spensierata che ero prima. Vabeh in tutto questo recupera la slide e integra con il libro. Quella puttana di Alice, mi ha rovinato la vita e io scema le sono sempre stata appresso. Sto male stiamo per finire prima. E io non sono riuscita a prendere un appunto fatto in grazia di Dio. DISTRIBUZIONE DEL RICAVATO 16 Quarta e ultima fase dell espropriazione. Questa fase è più complicata quando sono presenti più creditori in quanto bisogna redigere piano di riparto. LEZIONE DEL 24.10.2022 ESECUZIONE IN FORMA SPECIFICA Ipotesi in cui il creditore ottiene esattamente ciò che gli spettava sulla base dell’obbligazione originaria. Essa può prevedere: 1. Consegna di un bene mobili o rilascio di un bene immobile, obbligo di dare 2. Obblighi di fare o non fare fungibili, si trasforma in un fare positivo se viene violato significa che qualcuno ha fatto qualcosa che non avrebbe dovuto fare. Es.io chiedo al mio vicino di non costruire il muro difronte alla mia finestre. Lui lo fa lo stesso. Ha quindi violato l obbligo di non fare. Si trasforma quindi in un esecuzione in positivo, bisognerà distruggere quello che è stato creato. Questo vale per gli obblighi infungibili. In quanto può essere fatto da chiunque. 3. Tutti gli altri obblighi di fare non fare infungibili—> indiretta. Per ogni giorno di ritardo nel momento in cui è stata pronunciata una sentenza di condanna io possono chiedere al giudice di stabilire una somma di denaro che il debitore mi deve dare per ogni giorni di ritardo o per ogni giorno in cui il debitore continua a porre in essere le condotte che gli sono state vietate dalla sentenza. Attraverso l esecuzione forzata tutte diventano prestazioni in positivo, l esecuzione consiste nel fare in modo che il bene venga trasferito al… 1.ESECUZIONE PER CONSEGNA/RILASCIO DEL BENE Art. 2930 cc, se non è adempiuto l obbligo di consegnare una cosa determinata, mobile o immobile, l’avente diritto può ottenere la consegna o il rilascio forzati a norma delle disposizioni del codice di procedura civile. Art. 474 cpc, l’esecuzione forzata non può avere luogo se non in virtù di un titolo esecutivo, l’elenco è dato da questo articolo comma 2° e 3° ( le sentenze, i provvedimenti giudiziari, gli atti ai quali la legge attribuisce efficacia esecutiva…) Nell espropriazione il creditore aggredisce dei beni che non sono identificati nel titolo esecutivo, Qua conta quel bene specifico che mi devi dare, il diritto è proprio su quello specifico bene. Non c’è una fase di pignoramento esecuzione… C’è solo una fase prodromica e PROCEDIMENTO CONSEGNA BENI MOBILI: Il procedimento è interamente affidato all ufficiale giudiziario, il quale a seguito di richiesta del creditore, notifica al debitore il titolo esecutivo e il precetto, una volta trascorso il termine l ug, munito anche egli di titolo e precetto si reca nel luogo dove sono tenuti i beni mobili e dopo averle rinvenute se ne impossessa e ne fa consegna la creditore. SE PERO’ LE COSE MOBILI RISULTANO PIGNORATE, la consegna non può 17 Ragioni alla base dell opposizione: 1. Manca il titolo esecutivo  Inefficacia originaria, cerca che cosa vuol dire  Inefficacia sopravvenuta, va in relazione alla necessaria permanenza del titolo lungo tutta l azione. 2. Manca il diritto di credito per cui si procede (opposizione di merito dell’esecuzione), esistenza del titolo esecutivo non significa esistenza del diritto di credito.  Non c’è mai stato  Si è modificato/estinto  Negazione della corrispondenza tra ciò che si chiede e titolo 3. Il bene è impignorabile (solo per l espropriazione) OPPOSIZIONE ALL ESECUZIONE PER RAGIONI DI MERITO: La distinzione tra titolo esecutivi stragiudiziale e giudiziale. Stragiudiziale, tutti quelli che si formano al di fuori di un processo, non ‘è un vero e proprio accertamento.io debitore possono opporre a chi agisce qualunque tipo di contestazione di merito. Tutte le eccezione che non ho mai avuto la possibilità di far valere. Giudiziale, bisogna distinguere se il titolo esecutivo sia o no definitivo, se sia ancora modificabili attraverso i mezzi di riforma o sia divenuto irretrattabile es. sentenza passata in giudicato. Noi sappiamo che c’è un limite alla possibilità di proporre un opposizione ex. Art 615 cpc. Non possono far valere quello che è accaduto prima se si tratta di un momento irretrattabile. Bisogna aver presente quindi il tema dei limiti cronologici del giudicato. Se invece il titolo è giudiziale e non è ancora passata in giudicato, il limite è ancora maggiore il debitore non può fare un bel niente, in quanto tutti i fatti introduttivi modificativi ecc, bisogna… SOGGETTI: 1. Legittimato attivo, chi subisce l esecuzione (debitore o terzo proprietario) 2. Legittimato passivo, i creditori o il creditore muniti di titolo esecutivo C’è un inversione delle parti, OPPOSIZIONE ALL ESECUZIONE: Art. 615 cpc, quando si contesta un diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata e questa non è ancora iniziata, si può proporre opposizione al precetto con citazione davanti al giudice competente, si svolge. È stato compiuto il prima atto L atto di citazione, Ricorso, viene prima depositato nella cancelleria, fissa l udienza per le parti io creditore notifico il ricorso alla controparte. Il giudice dell’esecuzione è competente solo a ricevere questo ricorso. Fissa la prima ud Boh non sto capendo un cazz OGGETTO DELLA SENTENZA: Sussistenza o inesistenza del diritto di procedere a esecuzione forzata. Se si tratta di estinzione del debito, OPPOSIZIONE AGLI ATTI ESECUTIVI Art. 617cpc, le opposizioni relative alla regolarità formale del titolo esecutivo e del precetto si propongono, prima che sia iniziata l esecuzione che dopo. Le opposizioni relative alla regolarità formale 20 LEZIONE 27.10.2022 Lezione prima del parziale del 3.11.2022 OPPOSIZIONE DI TERZO ALL ESECUZIONE Art.619 cpc, opposizione che può proporre un soggetto che vede il proprio bene sottoposto a pignoramento, con ricordo al giudice dell’esecuzione. PRIMA che sia disposta la vendita o l assegnazione dei beni, questo non vuol dire che poi diventi improponibile significa che se vuole beneficiari di tutti gli effetti dell’opposizione è meglio che lo faccia prima.esiste però anche l opposizione TARDIVA, proposta quinid dopo l assegnazione. Si tratta di un terzo che vanta un titolo che dovrebbe essere prevalente rispetto al pignoramento. Si tratta di una domanda con la quale il terzo chiede di far uscire il suo bene dell’ambito della procedura esecutiva il suo bene che è rimasto coinvolto. Prima del pignoramento il terzo non ha idea che un giorno arriverò l ug ha pignorarglielo perché non è il destinatario del titolo esecutivo. La domanda è una domanda di sospensione, sospensione del processo di vendita. Art. 620 cpc. Art 2920 cc, Se si tratta di beni mobili, se la vendita è ormai avvenuta, il terzo potrà solo cercare di rivelarsi sulla somma ricavata dalla vendita in sede di distribuzione del ricavato. Non potrà invece agire con una azione di rivendica nei confronti di colui che ha acquistato il bene. La disciplina che abbiamo visto fino ad ora si applica solo per gli acquisti a titolo originario (?). Art.2921 cc Art. 2927cc SINTESI Il terzo che si affermi titolare di un bene sottoposto a pignoramento, può opporsi citando in giudizio il creditore procedente e il debitore + gli eventuali altri creditore intervenuti. La domanda deve essere proposta prima che sia fatta la vendita altrimenti si tratta di opposizione tardiva la quale ha dei limiti.l azione non può essere proposta prima del pignoramento, in quanto il terzo non può sapere che un giorno verrà l ug a pignorarli il bene. Come si svolge: Viene proposto un ricorso al giudice dell’esecuzione, il quale con decreto fissa l udienza, il ricorso deve essere notificato a cure del terzo opponente a tutti i soggetti necessari. All udienza il giudice dell’esecuzione, il giudice può sospendere la vendita. Se non si raggiunge l accordo il giudice fissa l udienza per iniziare il processo per la vera e propria opposizione. Esso poi si chiude con una sentenza che potrà essere sottoposta a ricorso. La sentenza potrà essere di accoglimento o rigetto dell’opposizione. In questo giudice il terzo non deve provare semplicemente il suo titolo di proprietà deve anche fornire in giudice la prova dell’affidamento, perché il bene si trovava presso il suo indirizzo e questa prova non può essere fatta da testimoni. Deve avere data cerca anteriore alla procedura esecutiva. SOSPENSIONE ED ESTINZIONE DEL PROCESSO ESECUTIVO Influiscono sul regolare svolgimento del procedimento esecutivo. Con la SOSPENSIONE, noi abbiamo un periodo di tempo determinato in cui non possono essere compiuti atti Si divide in sospensione propria, il giudice di una causa che si renda conto che penda un altro processo avente una causa… Sospensione impropria, la litispendenza è unica ma all’interno sorga una questione che non può essere risolta da quello stesso giudice. 21 ESTINZIONE, è qualcosa di più drammatico in quanto segna il termine innaturale del processo. Queste ragione si dividono in : 1. rinuncia agli atti del giudizio, tuttavia vi deve esse l accettazione dell’altra parte che si sia costituita se si sia difeso 2. Inattività delle parti, si divide in inattività… e inattività qualificata, quando tu hai omesso qualcosa di più importante. sospensione propria es. non mi ricordo ahahahah giudizio di divisione Effetti della sospensione: Art 623 cpc, limiti della sospensione, essa può essere sospesa solo dalla legge, dal giudice (impugnazione davanti al giudice di appello o cassazione…) o con provvedimento del giudice dell’esecuzione. Sospensione dell’efficacia esecutiva del titolo da parte del giudice dell’impugnazione Sospensione dell’esecuzione da parte del giudice dell’impugnazione Sospensione dell’esecuzione da parte del giudice dell’esecuzione 624 cp 3 e 4 Una volta che io mi sono opposta e ho ottenuto la sospensione instaurare un processo di opposizione può non interessarsi. Il debitore opponente può limitarsi a chiedere la sospensione. Art 624 bis norma che prevede la sospensione volontaria del processo esecutivo sospensione che non può durare più di 24 mesi. ESTINZIONE: Per inattività delle parti, in tutti i casi in cui è espressamente voluto dalla legge Libro: diritto della crisi e dell insolvenza, i capitoli da fare li dice domani Lezione del 7.11.2022 DIRITTO FALLIMENTARE Introduzione alla lezione: Procedure conconcorsuali, istituti previsti dal nostro ordinamento per regolare la soddisfazione dei creditori nell’ipotesi in cui in debitore versi in stato di insolvenza. In queste situazioni l ordinamento vuole che la soddisfazione del credito avvenga in un un contesto per da un lato far si che sia rispettata la parconditio creditorium e da un lato non sono soltanto volte a tutela dei creditori ma anche per i debitori, per far si che egli possa contenere questa crisi non trasformandola in insolvenza. Fino allo scorso anno si faceva riferimento alla legge fallimentare Reggio decreto 1267 1942, quest’anno è entrato in vigore il codice sulla crisi e sull insolvenza. La novità più importante è una forte pressione del debitore commerciale per far si che egli affronti lo stato ddi crisi tempestivamente, perché solo così può essere superata. In quanto in passato si tendeva a intervenire troppo tardi quando ormai la crisi era irreversibile. Le ragioni per cui si interveniva tardi sono le 22 Nel corso delle tratttive che la composizione apre l esperto prende contatti con i creditori emersi ercercare di trovare una soluzione. Il suo obbiettivo è quello di cercare di trovare un accordo con tutti i creditori o con quelli che pongo limprenditore in maggior difficoltà. Durante queste trattative può filare tutto liscio,oppure ci può essere un creditore che minacci azioni esecutive verso l’impreditore e queste impedirebbero il raggiungimento di qualsiasi accordo anche con gli altri imprenditori. In che modo l imprenditore può difendersi da queste minacce utilizzando l istituto delle misure protettive art 18 del codice della crisi. LE FIGURE PROTETTIVE, sono una misura nuova e si trovano anche nell art. 2 dove sono scritte le definizioni generali. FIGURE PROTTETTIVE, sono le misure temporanee richieste dal debitore per evitare che le richieste del creditore possano pregiudicare il buon fine delle trattative. Esse possono essere richieste con la composizione negoziata, ma per la loro conferma deve intervenire l AG. Possono essere richieste nei confronti di tutti i creditori o solo ne confronti di alcuni di essi è una scelta che deve compiere il debitore. Magari sceglie solo una categoria es. solo i fornitori, solo le banche… Esse servono a proteggere limpresa dall istanza che uno di questi creditori può fare per l apertura della liquidazione giudiziaria. Un ulteriore effetto art. 18,5, i creitori di cui nei confronti opera le misure non possono rifiutare l adempimento dei contratti… norma molto importante. Spesso le controparti degli imprenditori in difficoltà scappano, perché non vogliono più avere a che fare con i debitori visto che non gli pagherebbero. Quindi queste misure proteggono i debitori anche dalla sospensione risoluzione dei contratti in corso. Oltre a queste si possono chiedere le MISURE CAUTELARI. L autorità giudiziaria può essere coinvolta in altri casi disciplinati dall art. 22 del codice, essa interviene per aiutare ilbuon esito della composizione. Questo articolo prevede delle ipotesi dove il tribunale può autorizzare ildebitore a contrarre finanziamenti prededucibili con soggetti terzi con i soci o con una o più società appartenti al gruppo di imprese. Come sappiamo uno dei rischi è che le banche revochino gli aiuti dati e questo non farebbe altro che mettere in difficoltà gli imprenditori. Ancora più difficile sarebbe poi richiedere un altro finanziamento durante la crisi, dato ch il rischio di perdere quei soldi sarebbe elevatissimo. Il legislatore ha quindi introdotto un articolo che faccia si che i terzi non si allontanino dall impresa ma anzi si avvicinino. L art. 22 è uno strumento che fa si che vengano pagati determinati crediti Se il socio di una società per azioni o srl eroga un finanziamento quel finaziamento saràun credito postergato, un credito che verrà pagato per ultimo anche dopo i creditori chirografari. Ma il tribunale può autorizzarlo e diventa boh non ho sentito… in pratica da ultimo della lista diventa primo della lista Altra ipotesi in cui può intervenire è quando autorizza l imprenditore a trasferire qualunque forma l azienda o uno o più di suoi rami. Il trasferiment è lo strumento più utilizzato per cercare di salvare l impresa e soprattuto per salvare i posti di lavoro. Si cercano terzi che operano magari nello stesso settore ma sono più solidi e vogliono acquisirla. Art 2560 cc, che sacisce la regola che non ho capito ma ho cercato di scrivere qui sopra. Se l azioenda è quella in difficoltà nessun soggetto terzo si proporrebbe come potenziale cessionario a fronte di questa regola che non ho scritto bene. Se limprenditore accede alla composizione negoziata può far accesso all cessione senza gli effetti dell art. 2560, in questo modo i terzi sono più invogliati alla cessione. Un ulteriore beneficio è disciplinato dall art. 20, la sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione e dellacause di scioglimento di ui all art 2476… Quini molti strumenti che dovrebbero aiutare l impresa alla conclusione della trattative che è disciplinata dall art. 23 del codice Le varie conclusioni riguardano determinati istituti che studieremo più avanti. Le trattative durano 180 gg, una vlta concluse leparti posono conlcudere un contratto, quindi uno o più accordi la cui conclusione fa concludere l effetto che la continuità aziendale sia assicurata per un perido di due anni. Sono accordi che risolvono la crisi e assicurano la continuità aziendale per un periodo non inferiore adue anni. Le altre possibili modalità di chiusura sono… 25 PROCEDURE CONCORSUALI VERE E PROPRIE, LA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE Essa è la procedura concorsuale che si applica all’impresa commerciale che versi in stato di insolvenza e abbia i requisiti dimensionari superiori a quelli previsti dall art. 2 lettera D o T, non ho capito, questo è un presupposto soggettivo. Deve presentare i seguenti requistiti: 1. Attivo pratromoniale inf. 300.000 2. Ricavi non superiori a 200.000 3. Debiti non sup. a 500.000 Affinchè l impresa non possa essere sottoposta a liuidazione èsufficiente che uno di questi tre requisiti venga superato. Devono per forza essere rispettati tutti e tre congiuntamente. Essa può essere avviata su iniziativa di tre soggetti: 1. Uno o più creditori 2. L’imprenditore commerciale 3. Il pubblico ministero Affinché il tribunale di competenza possa dichiarare un impresa insolvente non piccola. I creditori possono presentare l’Istanza anche se non muniti di titolo esecutivo, è sufficiente affermarsi di essere titolari di un credito. Oltre al credito l iniziativa spetta allo stesso imprenditore o meglio agli organi amministrativi della società he versa nello stato di insolvenza novità molto importate è stata introdotta dall art.37 del codice, vai a leggerlo. In presenza di uno stato di insolvenza i sindaci ecc hanno il dovere di richiede la liquidazione giudiziale, hanno il dovere in quanto il contrario comporterebbe una sanzione risponde di bancarotta semplice l imprenditore che astenendosi o ritardando l accesso a uno strumento ha aggravato il suo stato di insolvenza. La prende in quel posto sostanzialmente. In quanto non risponderà non sono civilmente ma anche penalmente. Ultimo soggetto è il PUBBLICO MINISTERO, qui il codice della crisi ha comportato delle innovazioni, l art. 38 il PM può presentare l istanza in ogni caso in cui ha notizia di insolvenza da parte di un imprenditore commerciale. La dichiarazione di ufficio non è stata introdotta ma sono stati ampliati i poteri del PM. LEZIONE DEL 10.11.2022 Ho perso i primi 5 minuti della lezione. Non so di cosa stiano parlando che fastidio. Principio costituzionale del giudice stabilito per legge. Stanno parlando della competenza. Presupposto processuale che sta prima della competenza è la giurisdizione, per capire se spetti al giudice italiano aprire la liquidazione vi sono diverse fonti. Se il possibile conflitto di giurisdizione è tra giudici europei la fonte è il regolamento dell’unione europea con il criterio CONI. La disciplina del procedimento. Nel codice della crisi è definito come procedimento unitario, con un unico modello ecc boh non ho capito oggi non è giornata. Il titolo della sezione seconda del codice della crisi articolo quaranta e seguenti del codice della crisi. M è anche annunciata al art. 7. Un principio talmente forte che è ripetuto più volte all interno del codice. Il procedimento unitario: 1. Il tribunale è a composizione collegiale 26 2. La camera di consiglio può essere modellata adattandola al caso concreto. Perché il tribunale possa prendere la decisione è possibile anche sono un scambio, oppure occorre un attività più complessa un attività istruttoria, la quale deve essere rivolta boh non sto seguendo. Deve essere data all impresa la possibilità di svolgere attività difensiva. Nella legge fallimentare precedente il contraddittorio, non era previsto come certo ma sono una mera possibilità. In questo procedimento possono intervenire terzi e oggi sono previsti dei meccanismi di indagine sui pubblici registri telematici, il tribunale gode di una serie di strumenti istruttori particolarmente efficaci. Il tribunale può procedere di ufficio. 3. 5 Lezione del 14.11.2022 ORGANI DELLA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE Soggetti grazie ai quali la procedura si svolge e giunge a compimento. Quei soggetti che per legge gestiscono la procedura stessa. Sono: il tribunale concorsuale, lo stesso che ha aperto la liquidazione, il giudice delegato, il curatore, il comitato dei creditori. 1. CURATORE, la sentenza che apre la liquidazione priva l imprenditore di disporre e amministrare il proprio patrimonio. Non perde il diritto di proprietà quel patrimonio ma perde appunto il diritto di amministrarlo. Questo potere passa in capo al CURATORE, il quale sotto la vigilanza del giudice delegato dovrà individuare il patrimonio, censire i beni che sono conducibili compito non semplice, dovrà poi compiere gli atti conservativi nel corso della procedura, amministrarlo e incrementarlo, per far si che diventi il più consistente possibili. Il suo ultimo compito è procedere alla liquidazione, trasformazione del patrimonio in denaro per soddisfare il patrimonio dell’impresa. Deve poi definire i rapporti passivi dell’ impresa stessa, deve ricostruire quali sono i creditore dell’impresa fallita. CHI PUÒ ESSERE NOMINATO CURATORE? Art. 356 cdc, occorrono delle condizioni positive, dei requisiti professionali scritti nell’art. 358 cdc, elenca le categorie che possono essere nominate curatori. L art. poi spiega che anche chi non fa parte si quell’elenco di categoria di professioni può essere nominato curatore se ha svolto attività di amministrazione in quell’impresa. I professionisti si possono iscrivere a degli albi, per iscriversi deve anche frequentare dei corsi di formazione dettagliati sul codice della crisi, se è alle prime armi. Tanto più il professionista avrà mostrato di essere efficiente tanto più potrà essere nominato. Vi è poi un meccanismo di rotazione, in modo che non si verifichino episodi in cui i curatori erano nominati a discapito di altri. Compenso del curatore, retribuzione sulla percentuale dell’attivo e in una percentuale più bassa sul passivo. Oltre alle condizioni positive vi sono anche le condizioni negative, se vi sono quel tale soggetto non può essere nominato curatore. Es. il coniuge del debitore, il convivente di fatto, i partenti e gli affini fino al 4º e chiunque si trovi in un conflitto di interessi. Inoltre coloro che hanno un rapporto di assidua frequentazione con i magistrati di quel caso. COMPITI E DOVERI? Il curatore ha due giorni per accettare l’incarico, perché la procedura della liquidazione ha bisogno immediatamente di un curatore. Art. 127 cdc, il curatore è un pubblico ufficiale per poter applicare le norme del codice penale che prevedono i reati propri dei pubblici ufficiali è una norma di garanzia per indurre il curatore ha essere estremamente cauto nello svolgere la sua attività. Il curatore può avvalersi di altro professionisti in due casi, due figure i COADIUTORI E I DELEGATI. IL COADIUTORE, professionista dotato di competenze tecniche di cui il curatore né è sprovvisto. IL DELEGATO, competenze uguali a quelle de curatore ai quali egli delega alcune delle sue funzioni in quanto la procedura di liquidazione è lunga e complicata. Il compenso del coadiutore si aggiunge a quello del curatore, per quello del delegato viene sottratto a quello del curatore. Il delegato è al pari del curatore un pubblico ufficiale, il coadiutore non è pubblico ufficiale, in quanto la sua funzione è di supporto interna alla procedura stessa. 27 EFFETTI PROCESSUALI Cosa succede se il debitore viene sottoposto a liquidazione giudiziale. Dal punto di vista processuale, la liquidazione ha concorso formale tra i creditori in quanto in base alla non sto capendo un cazzo sono scomoda voglio dormire mi viene da piangere voglio andare a casa basta con queste cazzo di lezioni. Se vuole ottenere la soddisfazione del credito deve presentare la domanda di ammissione al passivo. È inutile qualunque azione di cognizione proposta nei confronti del creditore, l unica cosa che si può fare è il giudizio di ammissione al passivo. Non e possibile l azione di cognizione per le stesse identiche azioni art 150 dispone che salvo diverso dal giorni di apertura… Art 152-153, spiegano che fanno capire qual è il senso che ha nella procedura la circostanza di essere un creditore privilegiato. Vi sono varie categorie di creditori: 1. I più fortunati, quelli che vengono soddisfatti sicuramente sono i titolari dei credito pre-deducibili, quelli che sono assunti dalla stessa procedura di liquidazione giudiziale, un esempio sono i costi della stessa procedura. E tutti i soggetti che collaborano e partecipano alla procedura 2. I creditori privilegiati 3. I creditori chirografari 4. I creditori postergati e subordinati Gli art. 152-153, spiega qual è la portata del privilegio che può essere o di origine legale (es. i crediti vantanti dai lavoratori subordinati), o do origine generale, significa che nel momento. In cui il patrimonio del debitore viene venduti, i creditori avranno diritto di essere soddisfatti prima dei creditori chirografari. Un'altra categoria è Sta parlando di una regola di incapienza boh non sto seguendo mi sto rompendo le palle cerca questi articoli e basta. Per il creditore pignoratizio vi è una tutela particolarmente forte. Pagamento integrale ha detto qualcosa su questo argomento boh. EFFETTI SUGLI ATTI PREGIUDIZIEVOLI AI CREDITORI LA REVOCATORIA CONCORSUALE. Mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale, ha il diritto di contare fare affidamento sul patrimonio del proprio debitore. Una garanzia patrimoniale sequestro conservativo, azione surrogatoria e azione revocatoria ordinaria, Boh cercale dovrebbero essere art. 163 ecc. LEZIONE DEL 24.11.2022 LIQUIDAZIONE DELL ATTIVO La funzione del curatore è quella di individuare il patrimonio attivo oggetto della procedura e conservare questo patrimonio e incrementarlo. Facendo rientrare nel patrimonio liquidità che ne sono uscite. Poi siccome l obbiettivo è quello di soddisfare i creditori deve procedere alla liquidazione. Liquidazione= trasformare i beni in liquidità, denaro. Entro 60 gg dalla redazione dell inventario, atto con i quale si individuano i beni e non oltre 150 gg dalla sentenza che apre la liquidazione, in procuratore deve predisporre il programma della liquidazione, deve avere le idee chiare su quale sia il modo migliore per ricavare dalla liquidazione dell attivo l importo più alto possibile per soddisfare nella maniera più corretta i creditori. Alternative del curatore e come deve procedere alla vendita: come criterio generale è che l interesse che deve tutelare è quello del ceto creditorio. Per proseguire questo obbiettivo deve tentare di procedere alla liquidazione conservando quell attività produttiva, quindi es. i posti di lavoro e l attività produttiva. 30 Il procuratore può trovarsi davanti a un impresa che ha un patrimonio abbastanza significativo, come ad esempio capannoni ecc, oppure il marchio o brevetti. Per queste imprese potrebbe essere difficile che la vendita dell impresa implichi. Un ricavo superiore rispetto alla vendita dei singoli beni. La procedura stipula. Un contratto di affitto di azienda, quindi il curatore va alla ricerca di un imprenditore capace di svolgere la stessa attività il quale è in grado di proseguire lui l attività d impresa, viene stipulato il contratto di impresa dove l affittuario paga un canone i affitto e continua lui l attività e anche i ricavi andranno in capo all affittuario. Art. 114 la cessione dell. Impresa, conserva il patrimonio produttivo e i posti di lavoro e va alla ricerca di un cessionario dell azienda, Cessionario dell’imrpresa è spesso Il curatore cede quell azienda e va alla ricerca di acquirenti Per cercare di prevenire questi meccansmi fraudolenti, il ciratlo 31
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