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Appunti di educazione civica, Appunti di Diritto

Appunti lezioni in presenza di educazione civica e digitale

Tipologia: Appunti

2023/2024

Caricato il 02/07/2024

Ale__94
Ale__94 🇮🇹

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Scarica Appunti di educazione civica e più Appunti in PDF di Diritto solo su Docsity! EDUCAZIONE CIVICA E DIGITALE Lezione del 27/02/2024 - Introduzione di diritto costituzionale DOMANDE: ● 1 domanda sulla parte iniziale ● 3 domande sul libro ○ un caso ○ una domanda sulla RGDP / DMA ecc.. ○ domanda di carattere generale ● 1 domanda sulla parte speciale Quello che faremo a lezione sarà all’esame. L’esame sarà scritto con domande aperte. Il corso si dividerà in tre parti: 1. PARTE INTRODUTTIVA 2. PARTE GENERALE (i primi 5 capitoli del libro) 3. PARTE SPECIALE (articoli, approfondimenti, nuove tecnologie e democrazie, diritto di voto) CHE COS’È IL DIRITTO? Alla parola diritto si possono dare almeno due definizioni. 1. DIRITTO IN SENSO OGGETTIVO OVVERO COME INSIEME DI REGOLE. Non tutte le regole della nostra quotidianità sono giuridiche, un esempio sono le norme morali/ sociali. NORME GIURIDICHE: sono rette da una sanzione. Le consuetudini sono un tipo di norma giuridica non scritte. Negli ordinamenti di common law, ordinamenti britannici e nord americani, la consuetudine (una serie di comportamenti ripetuti nel tempo percepiti come obbligatori dai consociati) ha un ruolo fondamentale. Il Regno Unito non ha una costituzione totalmente scritta, perchè non è raggruppata in un unico testo, ma in vari. Il sistema giudiziario in UK e USA si basa sul binding precedent (precedenti vincolanti) cioè il giudice deve applicare quella norma per come è stata applicata in precedenza, seguendo cioè l’interpretazione che è stata data di quella norma a meno che non intervenga un giudice di livello superiore che stabilisca l’interpretazione corretta che nel caso degli USA è la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America. L’Italia invece fa parte degli ordinamenti di civil law dove il diritto è scritto e le norme scritte prevalgono sulle norme non scritte e il giudice è soggetto soltanto alla legge scritta e non al precedente che è stato fatto da altri giudici. 1 Cosa succede se non paghiamo una multa o un’imposta? Ad un certo ci arriva a casa cartella esattoriale dall’Agenzia delle entrate e se non paghiamo possono pignorare qualcosa e metterlo all’asta. Le norme giuridiche se violate possono avvalersi della forza pubblica / del monopolio della forza legittima (uno dei caratteri fondamentali dello Stato). NORME SOCIALI, prevedono una sanzione. In caso di violazione di una norma di tipo sociale la pena massima per l’individuo è l'esclusione sociale, dal gruppo / dalla comunità. L’individuo fuori dal gruppo poco campava. 2. DIRITTO IN SENSO SOGGETTIVO COME PRETESA DELL’INDIVIDUO. Io ho diritto a…, A COSA SERVE IL DIRITTO? Il diritto rientra a pieno titolo tra i fenomeni di tipo sociale, perché presuppone una dimensione comunitaria serve a disciplinare un insieme di regole che servono per garantire la pace sociale tra gli individui e dal punto di vista soggettivo è visto come pretesa degli individui di vedersi riconosciute determinate tutele. IL POTERE SOCIALE Nell’ambito dei gruppi di individui ci sono figure che riescono ad esercitare il potere sociale (capacità di uno o più individui di influenzare il comportamento degli altri individui che fanno parte di quella comunità). Tipi di potere sociale: ● POTERE ECONOMICO: avere a disposizione una risorsa di cui gli altri hanno bisogno e utilizzare questa mia disponibilità per influenzare il comportamento di quelli che altri non ce l’hanno. ● POTERE IDEOLOGICO: capacità di influenzare gli altri sulla base di un’idea che può essere di tipo religioso, di tipo conoscitivo (utilizzare la conoscenza per influenzare un gruppo di persone). ● POTERE POLITICO: può ricorrere all’uso della forza legittima. COS'È LO STATO? Lo Stato non è altro che una particolare forma di organizzazione del potere politico che ha tre caratteristiche: 1. esercita il monopolio della forza legittima 2. su un determinato territorio popolato da un insieme di individui 3. che si avvale di un apparato burocratico amministrativo stabile e organizzato. 2 La Costituzione Italiana garantisce anche l’EGUAGLIANZA SOSTANZIALE cioè che si vada alla radice delle cause sostanziali di disuguaglianza, cioè si aboliscono le cause che vanno a creare disuguaglianza tra i cittadini. Secondo comma dell’Art.3 obiettivo trasformare la società “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” L’obiettivo di questa norma è L’INTEGRAZIONE POLITICA ECONOMICA E SOCIALE degli individui all’interno della società. Le costituzioni uscite dal secondo conflitto mondiale sono costituzioni che delineano un programma e che hanno bisogno di essere attuate, la Costituzione non è solo un limite al potere assoluto. COME PUÒ ESSERE DEFINITA LA COSTITUZIONE? La Costituzione italiana è nata dal referendum del 1946 con cui venne scelta la Repubblica e accantonata la monarchia e in generale la caduta del fascismo, la fine del regime totalitario e l’uscita dell’Italia dalla Guerra Mondiale. La Costituzione può essere letta almeno in 3 modi: 1. NOZIONE DESCRITTIVA, dal punto di vista sociologico come la descrizione delle caratteristiche fondamentali di una società all’interno di uno Stato (modo d’essere di un popolo/ usi e costumi/ consuetudini sociali, ecc..) 2. NOZIONE POLITICA: come manifesto politico, nel 1800 si hanno delle Costituzioni liberali, manifesto della borghesia liberale, ovvero un rigetto del precedente regime/ tradizioni a fronte di una rifondazione di un nuovo ordine sociale che incarna una società più giusta dove vengono riconosciute quelle che chiamiamo “libertà borghesi” ovvero: il diritto alla vita, a manifestazione del pensiero e il diritto di proprietà, inviolabile secondo lo Statuto Albertino. 3. LA COSTITUZIONE COME NORMA GIURIDICA O ATTO NORMATIVO: ovvero legge diversa dalle altre un testo che contiene regole giuridiche con caratteristiche particolari. L’apertura della Costituzione Italiana è dedicata ai PRINCIPI FONDAMENTALI, norme giuridiche e principi giuridici. Nei principi giuridici non troviamo la FATTISPECIE (viene descritto un caso astratto e ad esso è allegata la conseguenza giuridica), come accade invece per le leggi ordinarie. Es. art. 2043 del Codice Civile “ Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il 5 danno.” Mentre quando ci troviamo davanti ad articoli come Art. 1 della Costituzione non compaiono fattispecie. “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Art. 13 “La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.” → fattispecie Molte delle norme giuridiche della Costituzione sono dei principi, principi senza fattispecie, sarà il legislatore che dovrà farli incarnare nella vita quotidiana. Se due principi si scontrano uno con l’altro e a quel punto il legislatore deve attuare un’OPERA DI BILANCIAMENTO e poi un controllo, sul bilanciamento operato dal legislatore, da parte di un giudice della CORTE COSTITUZIONALE. Es. diritto al lavoro vs libertà d’impresa, caso più eclatante il licenziamento. La Costituzione disciplina a quali condizioni l’imprenditore può licenziare il lavoratore e a quali condizioni il lavoratore può rivendicare il posto di lavoro, es.Jobs Act del 2015 sul quale è intervenuta la Corte Costituzionale. DI COSA SI OCCUPA LA CORTE COSTITUZIONALE? La Corte Costituzionale controlla che i principi costituzionali vengano applicati in maniera conforme a quanto viene riportato dalla Costituzione. In Italia c’è un solo organo che può annullare le leggi ordinarie e quest’organo è la Corte Costituzionale. COSTITUZIONE LIBERALE VS COSTITUZIONE DEMOCRATICA PLURALISTA La Costituzione liberale si autoregola in base alle leggi di mercato, lo Stato è il riconoscimento del potere del Parlamento e deve mettere dei paletti al potere assoluto del re. La Costituzione Italiana non accetta l’oggettività delle leggi di mercato, l’economia di mercato rimane ma può essere fortemente limitata, l’utilità sociale è privilegiata rispetto alla libertà economica privata. Lo Stato deve intervenire sulle forze di mercato, questo perché tutte le costituzioni provenienti dalla II Guerra mondiale hanno la pretesa di INGLOBARE LA SOCIETÀ nella Costituzione non lasciandola al giogo delle forze di mercato. GUSTAVO ZAGREBESKY (giurista italiano): “Le costituzioni sono quelle regole che gli Stati si danno nel momento in cui sono sobri per i momenti in cui saranno ubriachi”. La costituzione è il limite dell’esercizio del potere politico ma non solo. Il tema è quale potere? 6 La Costituzione Italiana è anche un grande progetto di EMANCIPAZIONE COLLETTIVA, ci sono i diritti inviolabili ma comprendono anche i diritti di solidarietà, un esempio è l’INPS. Solo collettivamente ci si emancipa dalle dure leggi di mercato che dividerebbero in due la società. Il mercato è qualcosa di diverso dell’utilità sociale. Lezione del 19/03/2024 - Introduzione di diritto costituzionale: Guazzarotti ● Materiale: due sentenze della Corte Costituzionale in materia di manifestazione del pensiero Il COSTITUZIONALISMO non raggruppa soltanto una serie di norme ma veicola che un'ideologia. Non lascia la società alle dinamiche del più forte ma interviene per garantire i diritti individuali e i diritti delle minoranze. Al cuore del costituzionalismo c’è il PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA. La Costituzione Americana del 1787 riconosceva la schiavitù. La schiavitù fu abolita dopo la guerra dopo la guerra civile del 1861. Il costituzionalismo non è solo fotografare una certa costituzione ma è anche un programma di modifica della società e di rivoluzione. Nella Costituzione Italiana non c’è soltanto la sovranità popolare ma c’è anche il rispetto dei limiti, limiti anche all’esercizio della democrazia, le leggi incontrano i limiti dei diritti individuali singoli cittadini. I DIRITTI INDIVIDUALI sono elencati nella DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO. Ogni costituzione contiene al suo interno i diritti individuali dell’uomo, nella Costituzione Italiana li troviamo negli articoli Art. 13 e seguenti. Questi diritti inviolabili dell’uomo non sono soggetti alla volontà del legislatore ordinario in quanto fanno parte della Costituzione. In costituzione ci sono alcuni diritti ma altri mancano che potrebbero essere eliminate. Art.8 della CEDU è stato interpretato come diritto alla privacy, questo diritto alla tutela della privacy non lo troviamo in costituzione Italiana. Accanto alla Costituzione Italiana compare il trattato internazionale CEDU e la CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA (Bill of Rights): serve per la tutela dei diritti civili e politici. Art. 8: riguarda la protezione dei dati personali del singolo individuo. CHE FUNZIONE HANNO LA CEDU E LA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI? Sia la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) sia la Carta dei diritti fondamentali, non sono state ratificate con legge Costituzionale, non hanno formalmente valore costituzionale, sono state ratificate da una legge ordinaria, ma valgono di più delle leggi 7 “Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.” Il buon costume è limitato alla sfera della sessualità (contrari al pudore sessuale) La Costituzione italiana sembra molto più garantista rispetto a ciò che viene riportato nella Carta dei diritti e ha dei limiti molto più ampi. Esistono anche dei limiti inespressi alla manifestazione del pensiero purché si aggancino un altro bene costituzionale diverso dalla manifestazione del pensiero. Se i beni sono entrambi a pari merito si andrà ad un bilanciamento di diritti concorrenti. Lezione del 26/03/2024 - Introduzione di diritto costituzionale: Guazzarotti CONCETTO DI COSTITUZIONE E COSTITUZIONALISMO Le costituzioni moderne nascono principalmente dalle rivoluzioni (Rivoluzione Francese e Americana), fanno tabula rasa del potere precedente e pretendono di fondare un ordinamento costitutivo fondato su un atto giuridico quale la Costituzione, frutto di una volontà collettiva.. La costituzione è sia un MANIFESTO POLITICO sia un ATTO NORMATIVO (prevede di vincolare tutti i poteri nella fattispecie quello legislativo). Per tutto l’800 e inizio ‘900 le costituzioni ebbero una funzione normativa piuttosto debole, si chiamavano le cosiddette Costituzioni flessibili. A partire dalla Seconda Guerra Mondiale, si ebbe un crollo di molti regimi tra cui quello italiano e quello tedesco, si dà vita ad un nuovo tipo di costituzione che si pretende come una norma vincolante in particolare vincolante del potere legislativo, non si affida tutto il potere al Parlamento legislatore ma si cerca di vincolare il potere sovrano. Ogni costituzione contiene un elenco di DIRITTI INVIOLABILI DELL’UOMO. Non c’è vero costituzionalismo (movimento di pensiero) se non c’è un riconoscimento costituzionale dei diritti. ISTITUTI PER GARANTIRE I DIRITTI La Costituzione Italiana prevede due istituti per garantire i diritti: Il primo è la RISERVA DI LEGGE (esclude fonti secondarie, cioè atti normativi di autorità inferiori): è una garanzia dei diritti e contemporaneamente una garanzia di democraticità di un ordinamento, la legge è fatta dai rappresentanti del popolo; è come se gli stessi cittadini accettassero di limitare i propri diritti. Atti adottati democraticamente dai rappresentanti del popolo con le procedure demecrotico legislative. 10 La seconda è la RISERVA DI GIURISDIZIONE: la troviamo solo per i diritti ritenuti più fragili o per le limitazioni ritenute più invasive. Es. l’arresto (trarre una persona in detenzione). Es. Art. 13. Questi atti sono ammessi solo previo atto motivato dell’attività giudiziaria. Es. 3° comma articolo 21. Limitazione del pensiero, il sequestro della stampa può essere attuato solo previo autorità giudiziaria. In questo caso il giudice deve precedere la limitazione. TIPOLOGIE DI RISERVA DI LEGGE Si distingue in più tipologie, due principali: ● RISERVA DI LEGGE ASSOLUTA (divieto di integrare le fattispecie di legge con fonti secondarie). Le riserve di legge assolute dicono “in questa materia può intervenire solo la legge” Molte leggi non sono autoapplicative cioè hanno bisogno di regolamenti di esecuzione, attuazione. Noi troviamo una legge che rinvia a dei regolamenti di attuazione, che specificano i poteri della pubblica amministrazione. Es. la legalità delle pene: Es. ciò che riguarda la legalità delle pene: ovvero non si può demandare ad un regolamento del governo la specificazione di un reato, la legge deve prevedere i casi e i modi, deve cioè prevedere anche la fattispecie. Es. Reato di rave party introdotto dalla Meloni. Vedi Art.25 della costituzione. “[...] Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso.[...] ● RISERVA DI LEGGE RELATIVA: La legge deve esserci però all’interno della cornice. Le riserve relative invece contemplano anche l’intervento della fonte regolamentare per dettare le norme di dettaglio. Come le fattispecie più dettagliate, possono essere trovati anche in fonti secondarie, come i regolamenti del potere esecutivo. Es. Comma 2 Art.97 “ [...] I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione [...]” oppure Art 23 libertà individuale (generico diritto di fare tutto ciò che non è vietato dalla legge). ● RISERVA DI LEGGE RINFORZATA: ○ PER PROCEDIMENTO: riserve che prevedono procedimenti più gravosi per produrre una norma di legge. ○ PER CONTENUTO: la legge che prescrive in un determinato ambito deve avere un contenuto. La riserva di legge rinforzata non solo si rinvia al legislatore la scelta delle limitazioni che si possono apportare ad una determinata libertà ma si vincola il legislatore e si 11 dice come dev’essere la legge. Il legislatore non può porre i limiti che vuole. Es. Art. 16. “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza (riserva di legge rinforzata per contenuto). Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche” Non si dà carta bianca al legislatore come invece avviene nello Statuto Albertino. Beni fondamentali dell’individuo: la sanità (diritto alla salute) e la sicurezza (sicurezza dell’incolumità fisica), non si può per motivi politici limitare la libertà di circolazione e soggiorno dell'individuo. Art.22 “Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome” La Costituzione Italiana fissa un nemico e troviamo questo nelle leggi costituzionali, non compare mai il termine ordine pubblico perché veniva utilizzato nel periodo fascista con un'eccezione troppo ampia andando a comprendere anche l’ordine pubblico ideale. I LIMITI AI DIRITTI E ALLE LIBERTÀ COSTITUZIONALI ● REATO D’OPINIONE: sentenza della Corte Costituzionale 87 del 1966 che si pronunciava su l’artico Art. 272 del vecchio codice penale fascista che riguarda il Reato d’opinione. Nell’Art. 21 consente solo il limite espresso dal buon costume. La Corte definisce la propaganda come un non vero pensiero, infatti la propaganda sta tra il pensiero e l’azione, per questo per la tutela del metodo democratico viene vietata la propaganda atta a sopprimere una classe sociale (sentenza del ‘66) → Vietata la propaganda del comunismo, si basa sul concetto di odio di classe. Si sta vietando una forma di istigazione che però è puro pensiero, il buon costume come limite espresso. ● Vilipendio al presidente della Repubblica ● L’unico limite è il buon costume (se dal pensiero puro si va in un'area borderline tra pensiero e azione che istiga l’istigazione violenta della società, la Corte non garantisce più i diritti degli individui. ● Vietata la propaganda che genera reazioni estreme ● Vietate le manifestazioni che ricostituiscono il partito nazional fascista 12 norme giuridiche. Esempio di fonti del diritto: la Costituzione, le leggi, gli atti aventi forza di legge, regolamenti dell’esecutivo. È l’ordinamento stesso che sceglie quali sono le proprie fonti (chi può e in quali termini può dettare delle norme dentro quell’ordinamento) per il cosiddetto PRINCIPIO DI ESCLUSIVITÀ. Le fonti del diritto sono tra loro ordinate in qualche modo. GERARCHIA DELLE FONTI DEL DIRITTO Struttura a piramide: fonte suprema Costituzione; fonti primarie: leggi e atti aventi forza di legge; fonti secondarie e usi e consuetudini. Ogni fonte deve rispettare la fonte superiore. Costituzione (fonte suprema sta al vertice): si occupa di disciplinare come vengono approvate le leggi e chi può approvare le leggi. Decide quali siano le fonti di rango primario. 1. Atti aventi forza di legge: atti che hanno la stessa forza della legge ma hanno una forma diversa dalla legge. Fanno parte i DECRETI LEGGE e i DECRETI LEGISLATIVI DELEGATI. I decreti legge (deliberati dal Governo, emanati dal Presidente della Repubblica, pubblicati in Gazzetta Ufficiale e il Parlamento ha 60gg di tempo per convertirli in legge) dovrebbero intervenire solo in casi straordinari, di necessità e urgenza (Art.77 della Costituzione). I DECRETI LEGISLATIVI DELEGATI e le LEGGI DI DELEGA: fanno sempre parte degli atti aventi forza di legge. Mentre il decreto legge viene deliberato dal Governo e poi convertito dalle Camere, per i decreti legislativi delegati le Camere delegano il Governo ad adottare uno o più decreti aventi natura legislativa. Il Parlamento delega la funzione legislativa al Governo su determinati ambiti. La legge di delega deve prevedere: l’oggetto della materia, principi e criteri direttivi (linee d’azione) e termine per l’esercizio di questa delega. In che casi si fanno leggi di delega? Per le materie ad alto contenuto tecnico, di conseguenza in alcuni ambiti il Parlamento si trova meno attrezzato rispetto al Governo che è a capo della pubblica amministrazione. Per le leggi e gli atti aventi forza legge se contrastano con la legge superiore viene annullata con effetto retroattivo dal giudice della Corte Costituzionale in quanto considerata illegittima. 2. Fonti secondarie: ovvero i regolamenti dell'esecutivo più in generale le fonti di natura regolamentare. Sono le leggi (fonti di rango primario) che disciplinano e prevedono le fonti secondarie. I regolamenti dell’esecutivo hanno bisogno di una legge alle spalle che ne costituisca il fondamento di validità. Ogni regolamento deve avere una legge previa che ne costituisca il fondamento, cioè il Governo non si può inventare dei regolamenti se non c’è una legge precedente che li autorizza a farli. Il contenuto dei regolamenti deve essere approvato in conformità alla legge, I REGOLAMENTI NON POSSONO CONTRADDIRE LA LEGGE. 15 Cosa dovrebbe fare un regolamento? Specificare il contenuto delle legge o dettare delle norme procedurali per poter rendere una legge operativa. Se un regolamento contrasta la fonte superiore viene annullato da un GIUDICE AMMINISTRATIVO (tribunali amministrativi regionali). Anche l’annullamento del regolamento è retroattivo. 3. Usi e consuetudini: possono intervenire solo se non contraddicono le fonti superiori e nei casi in cui non ci sia una legge. PRINCIPIO DI LEGALITÀ Non è la riserva di legge. Principio in forza del quale qualsiasi atto del potere pubblico deve essere autorizzato dalla legge. Si afferma con l’Illuminismo e con la Rivoluzione Francese. Tutti i poteri pubblici devono trovare il loro fondamento dentro la legge, non ci sono poteri slegati dalla legge. In quanto la legge è approvata dal Parlamento e il Parlamento rispecchia una volontà popolare, in quanto eletto dai cittadini. DECLINAZIONI DEL PRINCIPIO DI LEGALITA’ ● Principio di legalità formale: la legge si limita ad attribuire la legge quel potere ad un determinato organo cioè a riconoscere allo Stato la possibilità di fare una determinata cosa. Visione delle prime Costituzioni dell’Ottocento, i poteri del sovrano trovano fondamento nella legge. ● Principio di legalità in senso sostanziale, la legge non deve limitarsi ad attribuire l'esercizio di un potere allo Stato o al Governo ma deve anche specificare le modalità del suo esercizio. Questo implica che la legge debba riconoscere, i fini, gli obiettivi ovvero come e in che modo questo potere deve essere esercitato. Lezione del 16/04/2024 - CAPITOLO 1° NORME DELL’UNIONE EUROPEA L’ingresso dell’Italia nell’ordinamento europeo, produce a sua volta delle FONTI CON VALENZA SUPERIORE ALLA LEGGE E AGLI ATTI AVENTI FORZA DI LEGGE. Inoltre gli atti dell’Unione Europea possono prevalere anche sulle fonti di rango costituzionale ad eccezione dei principi supremi. I principi supremi rappresentano l’essenza della Costituzione. Il principio supremo è rimesso all’interpretazione caso per caso. Dopo il trattato di Lisbona del 2009 diventa Unione Europea . L’Italia fa parte dell’UE ma non ha modificato la sua Costituzione entrando nell’Unione Europea. Per giustificare l’ingresso dell’Italia nell’Unione l’Art.11 “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri 16 Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.” Questa norma era stata pensata per l’ingresso dell’Italia nell’ONU. Esempio di legge europea. Legge europea sull’Intelligenza artificiale: la prima normativa che regola l’uso dell’intelligenza artificiale al fine di garantire una maggiore sicurezza ai consumatori e promuovere l’innovazione. PERCHÉ È NATA L’UNIONE EUROPEA? Gli stati che aderirono per primi alla CECA volevano evitare ulteriori conflitti europei scaturiti dal possesso delle risorse quali il carbone e l'acciaio. L’ordinamento sovranazionale aveva come obiettivo la gestione e sviluppo di queste risorse naturali. Poi nacque l’EURATOM per la gestione del nucleare. Di lì a poco è nata la COMUNITÀ ECONOMICA EUROPEA che ha avuto come scopo la creazione del MERCATO UNICO EUROPEO che poi è diventato UNIONE EUROPEA. FONTI DELL’UNIONE EUROPEA Il diritto dell’Unione Europea è un ordinamento autonomo e distinto rispetto agli ordinamenti nazionali. Ed è un ordinamento nel quale possiamo individuare al proprio interno: ● NORME DI DIRITTO ORIGINARIO: i trattati fondativi dell’UE e le loro successive modificazioni. ● NORME DI DIRITTO DERIVATO: tutte quelle norme che hanno il loro fondamento nelle norme di diritto originario. Norme prodotte negli ambiti di competenza dell'Unione Europea. Si suddividono in tre tipologie: a. i regolamenti: sono fonti generali astratte che producono effetti all'interno degli ordinamenti nazionali senza bisogno che siano recepiti dagli stati membri perché godono di una loro efficacia ed entrano nell’ordinamento nazionale a prescindere dallo stato membro, quindi si dice che sono DIRETTAMENTE APPLICABILI. I regolamenti dell’Unione Europea sono superiori alla legge, possono prevalere sulle norme costituzionali con una limitazione non possono prevalere sui principi supremi costituzionali, vengono ricavati dalla Corte Costituzionale volta per volta. Es.il diritto di difendersi davanti al giudice. Se un regolamento dell’Unione Europea contrasta con una norma nazionale, il giudice deve disapplicare la norma interna e applicare la norma europea. b. le direttive: sono degli atti dell’Unione che fissano degli obiettivi da raggiungere per gli Stati membri, fissando un termine entro quando arrivarci, le modalità sono a discrezione dello Stato membro. 17 tengono presente Internet. es.Art. 21 bis rodotà, inserire in Costituzione la possibilità di accesso a tutti ad Internet. Lezione del 26/04/2024 - CAPITOLO 1° La forma STATO DIGITALE non si riferisce solo al potere pubblico (Stato classico come lo conosciamo) ma anche per indicare alcune caratteristiche di SOGGETTI PRIVATI. Queste organizzazioni sono dotate di poteri enormi sia dal punto di vista economico, mediatico e sociale. L’espressione Stato digitali a soggetti privati ha delineato un’altra tendenza ad assumere poteri giuridici simili a quelli che caratterizzano gli Stati. Queste grandi imprese non hanno incontrato vincoli (con particolare riferimento all’accesso all'infrastruttura (accesso ad Internet) e hanno potuto usufruire di numerosi incentivi, soprattutto nella seconda metà degli anni ‘90. La disciplina che valeva per gli operatori telefonici, ovvero il Telecommunications Act del 1996, non è stata applicata ai SERVIZI DELL’INFORMAZIONE. Queste start-up potevano sviluppare la loro attività senza alcun tipo di vincolo con particolare riferimento all’accesso alla struttura (Internet) e al mercato di riferimento. Solitamente lo Stato regolamenta l'accesso ad ogni tipo di infrastruttura esempio nascita della radio e della televisione. Il MODELLO AMERICANO, ha ritenuto il modello europeo troppo interventista, questo decide di lasciare alle start-up libero sviluppo senza porre vincoli sull’uso della rete Internet, questi soggetti sono diventati oligopolisti e questo ha determinato una gestione della rete in mano a pochissimi operatori. Queste imprese possono contare su un mercato grandissimo sfruttando la rete Internet che non presenta costi di accesso, queste varie piattaforme (es. social network, siti di e-commerce, ecc..) guadagnano tramite Internet ma non c’è nessun compenso per chi gestisce la rete a differenza di ciò che accade per le altre infrastrutture. I servizi che vengono offerti sono: motori di ricerca, distribuzione di contenuti digitali, software, servizi di messaggistica, social network, ecc..Tutte queste piattaforme, hanno in comune la GESTIONE e la COMMERCIALIZZAZIONE DEI DATI. Questo fenomeno di raccolta, aggregazione e commercializzazione dei dati ha creato il fenomeno dei BIG DATA. I dati sono DATI PERSONALI DEGLI UTENTI che comprendono i dati di navigazione degli utenti e vengono utilizzati dai Big Data Analytics per creare dei tipi ideali di soggetti. Questi dati vengono utilizzati per creare delle pubblicità mirate rivolte all’utente. Tutti questi dati che lasciamo sul web costituiscono la DIGITAL FOOTPRINT utilizzata dalle piattaforme di aggregazione di dati. Le aziende pagano i social network per pubblicare le loro inserzioni, loro in cambio ricevono i dati degli utenti. 20 La raccolta dati riguarda il rapporto tra l’utente e la piattaforma, tra la piattaforma e il fornitore (a chi vengono dati i dati) e tra il fornitore e il consumatore finale. Queste raccolte di dati possono avere un impatto sulla vita dei cittadini, sul dibattito pubblico, democratico. L’origine del problema nasce in ambito americano in quanto nella seconda metà degli anni ‘90 si definì con il Communications Decency Act del 1996 che i fornitori di servizi non dovessero essere equiparati agli altri fornitori di servizi di informazione, le regole che valgono per l’editore del giornale, della radio, non sono le stesse per i fornitori di contenuti digitali / service provider. Queste piattaforme hanno goduto per anni di un ESONERO DI RESPONSABILITÀ. In questo quadro emerge come esista una concentrazione di potere (economico, sociale e mediatico) in mano a queste piattaforme e come esistano delle difficoltà nel gestire ambiti giuridici come la tutela della privacy, tutela delle informazioni, ecc.. Per regolare queste piattaforme c’è stata inizialmente l’AUTOREGOLAZIONE DELLE PIATTAFORME. Queste piattaforme acquistano sempre più una FORMA STATALE ovvero si dettano da sé delle regole che si auto applicano, c’è qualcuno chiamato ad applicarle e c’è qualcuno chiamato a giudicare i casi in cui queste regole vengano applicate più o meno correttamente. Facebook è stato un esempio di questo modello delimitando ad esempio quali contenuti possono essere pubblicati, censurando contenuti pornografici, notizie false, messaggi d’odio. Il problema è che queste regole vengono applicate in maniera automatizzata da algoritmi che spesso sbagliano in quanto non hanno la capacità di CAPIRE IL CONTESTO. Facebook ha istituito un comitato indipendente OVERSIGHT BOARD per gestire i reclami, questo organo può essere paragonato in parte ad un organo avente natura giurisdizionale. Da una parte abbiamo: ● lo Stato digitale ● gli Stati digitali Di fronte a questi tentativi di autoregolazione da parte di queste piattaforme c’è il tentativo da parte degli Stati di porre delle REGOLE GENERALI per queste piattaforme. Ad oggi non c’è stato grande successo su questo tipo di iniziative es. Artificial intelligence act dell’Unione Europea, servizio sulle Deep fake. Le tecnologie hanno sempre avuto un impiego all’interno della sfera politica, es. utilizzo della radio e della televisione come strumenti di comunicazione politica, es. utilizzo della radio e del cinema nel regime fascista. 21 Nel caso delle piattaforme digitali è successo il contrario ovvero soggetti privati che si sono immessi sul mercato, si sono dotati di sistemi di gestione propri, sui quali gli Stati stanno cercando di dettare delle regole. L’USO POLITICO DELLE PIATTAFORME DIGITALI Es. Utilizzo delle piattaforme digitali per incentivare la raccolte delle firme del 2022. L’utilizzo dello SPID per la sottoscrizone del referendum per la legalizzazione della cannabis e sull’eutanasia. Quali interrogativi porsi: la tecnologia ha rafforzato le democrazie oppure ha distorto il processo il democratico? Analisi del caso CAMBRIDGE ANALITICA in merito alla manipolazione dei processi politici. Cambridge Analitica raccoglieva i dati di navigazione online, questi dati vengono utilizzati per creare pubblicità mirate, la società si era procurata questi dati attraverso l’utilizzo di un’applicazione di nome This is your digital life che prometteva di produrre dei profili psicologici, l’utilizzo di questa applicazione era gratuito amenochè non accadesse con il profilo Facebook, così facendo venivano raccolti sia i dati dell’iscritto sia dei suoi ignari amici, questi dati sono stati condivisi con Cambridge Analitica andando a violare i termini di utilizzo di Facebook. Facebook ha provveduto solo in un secondo momento. L’uso che è stato fatto di questi dati, sono stati per PROFILAZIONI E MICROTARGETING politico. In base alle preferenze dell’utente l’algoritmo poteva indirizzare un messaggio politico a lui congeniale. Le limitazioni che sono state introdotte non riguardano il microtargeting politico. Lezione del 30/04/2024 - I MODELLI DI RESPONSABILITÀ Profilazione e microtargeting la diffusione di queste pratiche insieme alla pubblicazione di contenuti offensivi e violenti sulle piattaforme hanno aperto il dibattito su quali MODELLI DI RESPONSABILITÀ possano essere seguiti per disciplinare questo tema. MODELLO AMERICANO: da un lato c’è l’esigenza di abbandonare le storture del modello americano che segue la strada della massima tutela della libertà di comunicazione ed espressione e in poche parole ci dice che in capo agli internet service provider non c’è nessun obbligo di controllo sui comportamenti degli utenti né nessun obbligo di denuncia degli eventuali reati commessi attraverso le piattaforme online (approccio “fate voi”). MODELLO INTERMEDIO: prevede solo un obbligo di denuncia da parte degli illeciti di cui gli internet service provider vengono a conoscenza con un onere di collaborazione con l’autorità seguito all'immediata eliminazione di questi contenuti. 22 impiegata per identificare una persona che magari sta manifestando contro dei regimi politici. IN ITALIA - Il tema del riconoscimento facciale In italia le autorità utilizzano il SARI (Sistema automatico di riconoscimento di immagini) ci permette di inserire un’immagine di un soggetto non conosciuto all’interno di una banca dati, in modo che venga fornito un elenco ordinato di immagini che avevano un certo grado di similitudine rispetto all’immagine del soggetto iniziale. Nel luglio 2018 il garante per la protezione dei dati personali ha ammesso la compatibilità di questo strumento con disciplina sulla tutela della privacy però si è pronunciato in termini negativi nel momento in cui questa tecnologia viene utilizzata in tempo reale. Finchè si tratta di utilizzo di immagini già raccolte che anche manualmente potevano essere raggruppata non c’è lesione delle norme sulla privacy se viene utilizzato come metodo di identificazione in tempo reale allora compaiono problemi di lesione della privacy e il garante della privacy ne esclude l’utilizzo. ORDINAMENTO EUROPEO - Il tema del riconoscimento facciale L’agenzia europea per i diritti fondamentali ha segnalato l’esigenza di arrivare ad un quadro normativo chiaro che definisca in modo preciso le garanzie per la tutela degli individui in campo delle tecnologie di riconoscimento facciale. Serve maggior attenzione nel caso in cui queste tecnologie vengono utilizzate per l’identificazione delle persone si può avere un approccio più soft nel caso vengano utilizzate per procedure di verifica. PROTEZIONE DEI DATI E SOVRANITÀ DIGITALE - CAPITOLO 3° La TUTELA DELLA PRIVACY nell’ambito dell’Unione Europea nasce prima delle nuove tecnologie e prima che i dati personali diventassero così importanti. Nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea o Carta di Nizza era stato riconosciuto il diritto di ogni individuo al rispetto della propria vita privata del domicilio e delle sue comunicazioni (Art.7). Secondo la carta questi dati devono essere trattati secondo un principio di: ● lealtà ● per finalità determinate ● in base al consenso della persona ● oppure per un altro fine legittimo previsto dalla legge La Carta ci dice anche che il controllo sul rispetto di queste regole NON DEVE ESSERE AFFIDATO AD UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE qualsiasi perché risponde al Governo e il Governo risponde alla sua maggioranza, ci dev’essere un’autorità amministrativa indipendente. 25 LE AUTORITÀ AMMINISTRATIVE INDIPENDENTI Sono quei soggetti che fanno parte della pubblica amministrazione ma sono dotate, grazie ad una serie di norme, di particolari requisiti di indipendenza rispetto al Governo e che di solito hanno poteri di: ● regolazione ● di vigilanza ● sanzionatori Il garante della privacy è un’autorità amministrativa indipendente, come anche il garante delle comunicazioni come il garante antitrust. TUTELA DELLA COME LIBERTÀ POSITIVA I diritti e la tutela della privacy sono delle LIBERTÀ POSITIVE, cioè per la loro garanzia / attuazione richiedono un intervento di tutela da parte dello Stato e l’individuo mantiene comunque dei poteri di controllo delle proprie informazioni stabili sui propri dati. Non basta più che per rispettare la privacy si venga lasciati in pace, ci dev’essere un’azione da parte dello Stato. Essendo una libertà positiva l’individuo ha la possibilità di mantenere un controllo permanenti e stabili sulle proprie informazioni e sul trattamento dei propri dati. COSA SIGNIFICA TRATTAMENTO DEI DATI? Significa la loro raccolta, la loro conservazione, il loro utilizzo e la disponibilità di questi dati ad essere fatti circolare. Il soggetto ha la possibilità di intervenire sul trattamento dei propri dati. LIBERTÀ NEGATIVA e POSITIVA IN RIFERIMENTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI LIBERTÀ NEGATIVA: sono quelle libertà che per il loro soddisfacimento si accontentano di una astensione da parte dello Stato, basta che lo Stato non venga a intromettersi (libertà che stanno alla base dello Stato liberale) es. libertà personale (Art.13) la libertà di domicilio, la segretezza delle comunicazioni e della corrispondenze, la libertà di circolazione e movimento, la libertà di riunione, la libertà di associazione, libertà legate al culto, libertà di manifestazione del pensiero . La libertà negativa per la sua attuazione è sufficiente che l’individuo venga lasciato per conto suo e che non ci sia un’interferenza da parte di altri. In riferimento al trattamento dei propri dati personali: non c’è un'interferenza da parte di altri. LIBERTÀ POSITIVE: occorre che ci sia un intervento da parte del potere pubblico per garantire questa libertà e che l’individuo abbia la possibilità di mantenere un controllo sul 26 trattamento dei propri dati. Il cittadino ha il diritto di intervenire sul trattamento dei propri dati personali. La Corte di Giustizia ha decretato la libertà negativa e la libertà positiva sono dei diritti fondamentali. Quindi nell’UE sono state ritenute libertà fondamentali prima del regolamento RGDP del 2016. Come tutti i diritti possono ENTRARE IN BILANCIAMENTO tra di loro cioè che i diritti non esistono mai in una dimensione assoluta ma esistono sempre in relazione gli uni con gli altri. Il legislatore è colui che deve trovare un punto di equilibrio. INVENZIONE DEL DIRITTO ALL’OBLIO (caso particolare della tutela della privacy) Caso GOOGLE SPAIN in cui la Corte di giustizia dell’Unione Europea si è trovata a decidere se un cittadino spagnolo potesse pretendere da Google la rimozione di link che rinviavano a delle notizie su una causa di fallimento che lo aveva riguardato che si era concluso con il pagamento da parte del cittadino spagnolo. La Corte di giustizia ha bilanciato il DIRITTO ALLA PRIVACY e la LIBERTÀ DI INFORMAZIONE, è arrivata a decidere che esisteva un DIRITTO ALL’OBLIO (diritto ad essere dimenticati) ovvero un diritto ad essere dimenticati da parte del motore di ricerca e che Google era responsabile della cancellazione dei dati o della loro deindicizzazione (renderli più attuali) questo obbligo vale a prescindere dal luogo in cui si trova la sede dell’azienda in questione. Alla Corte di giustizia non interessa che Google si trovi negli USA nel momento in cui si occupa di cittadini che fanno parte dell’Ordinamento dell’UE. Lezione del 03/05/2024 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI IL CASO GOOGLE SPAIN Nel caso Google Spain: questa sentenza del 2016 ha rappresentato un primo passo per la costruzione della cosiddetta SOVRANITÀ DIGITALE EUROPEA, perché si dice il diritto dell’Unione può produrre effetti anche su soggetti al di fuori del territorio Europeo. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è mossa in base all’Articolo 8 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE che ha valore, a partire dal trattato di Lisbona del 2009, ha lo stesso valore giuridico dei trattati, i trattati sono un po’ la carta costituzionale dell’Unione. SENTENZE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA: ● Digital Rights Ireland (2008) con cui è stata annullata la direttiva 2006 in merito al tema della conservazione dei dati. Questa direttiva permetteva di conservare i dati per un periodo non inferiore ai 6 mesi e non superiore ai 2 anni ai fini di indagini di accertamento e perseguimento di reati gravi. Questa direttiva non precisava che 27 Da questi principi nascono i diritti per i soggetti a cui i dati si riferiscono e conseguentemente degli obblighi per i soggetti ai quali questi dati non si riferiscono. Gli Stati membri possono dettare a loro volta delle esenzioni delle deroghe sul regolamento dei dati personali in casi particolari. 1. PRINCIPI GENERALI: ○ principio di liceità, correttezza e trasparenza. La condizione fondamentale da cui partire è che deve valere sempre il principio di liceità del trattamento dei dati, ci dev’essere una norma che consenta questo trattamento o bisogna chiedere il consenso del diretto interessato. Il regolamento indica i casi in cui il trattamento è lecito operando un bilanciamento tra diritto della protezione dei dati e altri principi o interessi dall’altro. La previsione dei casi in cui il trattamento dei dati è necessario viene demandata al diritto dell’unione, o al diritto dello stato membro che si applica al titolare del trattamento. Fuori dai casi in cui non ci sia una norma, la condizione di liceità può essere soddisfatta solo attraverso il consenso da parte dell’interessato in maniera esplicita. In particolare questa richiesta di consenso deve essere espressa in maniera esplicita (form, modulo, ecc..). La revoca deve poter avvenire in maniera semplice come la modalità in cui è stato redatto il consenso. Il consenso è un atto autorizzativo di diritto privato e opera come condizione di liceità del trattamento oppure il consenso è un atto di disposizione del bene. Il trattamento deve essere anche trasparente e corretto, la trasparenza richiede che debbano essere conosciute e facilmente conoscibili le modalità di raccolta, utilizzo e trattamento dei dati e vengono importi ai titolari del trattamento degli obblighi informativi nei confronti degli interessati in modo che questi possano aver chiaro chi sia il responsabile del trattamento e con quali finalità sono stati raccolti i dati, sapere se questi dati verranno utilizzati in un paese terzo o essere utilizzati in processi di automatizzazione. La liceità dei dati non garantisce che i dati siano utilizzati in maniera corretta. 2. PRINCIPI SULLA RACCOLTA E UTILIZZO DEI DATI: limitazione della finalità (i dati raccolti per un determinato scopo non possono essere utilizzati per scopi diversi salvo le eccezioni previste dal regolamento stesso), la minimizzazione dei dati (obbligo di motivazione sulla misura in cui i dati vengono raccolti, pone in capo al soggetto del titolare del trattamento un obbligo di dimostrare la proporzionalità di tale misura. Dei dati deve essere fatto un utilizzo minimo, i dati devono essere utilizzati nella minima forma possibile, il soggetto titolare del trattamento deve dimostrare in che modo e perchè utilizza quei dati e se questo utilizzo è proporzionato rispetto al 30 fine che il soggetto si propone. Questo riguarda anche la limitazione nel periodo di conservazione dei dati) e la limitazione della conservazione. L’INPS è uno dei più più grandi organi d’Europa per quanto riguarda il trattamento e raccolta dei dati. Le banche e le assicurazioni hanno bisogno di avere dati aggiornati dei propri clienti per capire se possono pagare o meno. 3. PRINCIPI SULLA QUALITÀ DEI DATI RACCOLTI E CONSERVATI: sono esattezza, integrità e riservatezza dei dati: come devono essere trattati i dati, i dati devono essere esatti, accurati e non contenere informazioni falsate, questo deve presupporre l’aggiornamento continuo dei dati. Chi tratta i dati ha l’obbligo di aggiornare i dati in possesso. Il titolare deve adottare tutte le misure tecniche e organizzative per evitare che questi dati vengano trattati in maniera non autorizzata, illecita, vengano distrutti o sottratti. Tra questi obblighi uno di maggiore rilevanza è L'OBBLIGO DI VALUTAZIONE D’IMPATTO AL RISCHIO, viene richiesto ai titolari del trattamento, deve valutare tutte quelle misure che devono risultare idonee a limitare i rischi in materia di integrità e riservatezza dei dati. Es. dati relativi a condanne penali o reati, o dati relativi alla sorveglianza di un'area accessibile al pubblico. Es. le telecamere che r tale da ridurre i dati personali da trattare (PRIVACY BY DESIGN) e gli strumenti automatizzati devono assicurare la minima incidenza del trattamento dei dati sulla sfera della persona (PRIVACY BY DEFAULT) (pochissime domande all’esame) Lezione del 07/05/2024 - IL REGOLAMENTO EUROPEO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Il trattamento dei dati deve garantire il DIRITTO ALLA TRASPARENZA, ovvero diritto per l’interessato di sapere che c’è un trattamento di questi dati ma anche nell’obbligo da parte del titolare di adottare modalità trasparenti per comunicare il trattamento. Un altro diritto importante è il DIRITTO DI ACCESSO, ovvero l’interessato può chiedere e deve ottenere tutte le informazioni relative a: ● finalità del trattamento, ● le categorie di dati personali ● i destinatari della comunicazione dei dati ● il periodo della conservazione dei dati ● l’esistenza di un processo decisionale automatizzato compresa la profilazione DIRITTO DI CONTROLLO ovvero l’interessato può chiedere: 31 ● la rettifica ● la correzione ● la cancellazione (diritto all'oblio) ● possibilità di richiedere la limitazione del trattamento, si limitano le possibilità del trattamento dei dati Se c’è un’opposizione da parte dell’interessato può scattare il DIRITTO DI OPPOSIZIONE e il trattamento dei dati deve cessare. Il diritto di opposizione non non è assoluto ma va bilanciato con i diritti di altri individui. L’opposizione incontra un limite se il trattamento è necessario per l'esecuzione di un compito di interesse pubblico (finalità di ricerca scientifica). L’interessato può ottenere la PORTABILITÀ DEI DATI possibilità di ottenere i dati che lo riguardano in un formato strutturato, attraverso un dispositivo automatico. L’interessato può chiedere al titolare dei dati di inviarli ad un nuovo altro titolare dei dati. I RIMEDI È possibile fare un reclamo contro un trattamento dei dati che violi i diritti dell’interessato all’AUTORITÀ DI CONTROLLO NAZIONALE, in Italia, è il garante della privacy. LA CIRCOLAZIONE DEI DATI È un aspetto connaturato all'esistenza dei dati. Nel momento in cui i dati escono dal territorio nazionale si può effettuare il ricorso nel luogo in cui si vive o si lavora o nel luogo in cui è avvenuta la violazione. I LIMITI (difetti) DELLA DISCIPLINA DELLA PROTEZIONE DEI DATI Nel regolamento europeo sul trattamento dei dati personali ci sono anche dei difetti: ● la disciplina della protezione dei dati si basa sul diritto privato, ovvero considera tutti i soggetti come pari sia la grande azienda sia il singolo individuo sono soggetti in egual misura al diritto privato. Un difetto di questa disciplina e che pone l’interessato e il titolare del trattamento sono due soggetti posti sullo stesso piano paritario. Questi soggetti concretamente non sono sullo stesso piano es. il singolo cittadino contro la grande multinazionale. Per una grande impresa sotto certi punti di vista le conseguenze di un comportamento errato che si traducono con il pagamento di una multa sono più basse dei costi che comporterebbe loro per mettersi in regola. ● Alle piattaforme sono stati importi una serie di adempimenti della rete che vogliono pubblicare delle informazioni e offrire dei servizi. Da questo sono nati dei soggetti che raccolgono e forniscono il consenso per il trattamento dei dati al posto di 32 multa. Es. due compagnie aerei possono fondersi insieme? Sì ma se la compagnia A detiene il 60% del mercato sui voli questo non è possibile. Nel caso del mercato digitale il DMA pone delle regole ex ante. Parte da un presupposto diverso, laddove c’è un determinato soggetto, applico determinate regole. Come vengono determinati questi soggetti detti GATEKEEPER (Amazon, Meta, Alphabet, Apple, Bytedance, Microsoft) ? I gatekeeper sono tutte quelle imprese che forniscono servizi di piattaforme di base, cioè servizi di motori di ricerca, social network, condivisione di video, comunicazioni interpersonali, servizi pubblicitari, sistemi operativi, assistenti operativi, servizi di cloud, ecc…: Il DMA guarda anche alla dimensione dell’impresa che deve avere un impatto significativo sul mercato (fatturato annuo 7,5 miliardi di euro negli ultimi 3 anni, capitalizzazione del mercato il valore della tua azienda supera i 75 miliardi di euro, numero degli utenti almeno 45 milioni di utenti attivi su base mensile: basta che un’azienda abbia uno solo di questi parametri. ● servizi digitali → Digital Services Act approvato nel 2022. Riguarda i rapporti tra i servizi e gli utenti. ● l’intelligenza artificiale → Regolamento Europea sull’IA approvato nel 2024. L’Unione Europea ha potuto adottare questi regolamenti in base all’Articolo 114 del Trattato sul funzionamento che consente l’adozione da parte dell’UE di tutte quelle norme per il funzionamento del mercato interno. . Lezione del 10/05/2024 - INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI A CUI SI APPLICA IL REGOLAMENTO DMA Instagram e Threads hanno escluso le notizie a contenuto politico dal feed dei social. Quella sui social è un’informazione di tipo passivo. In base a quali criteri viene definita una notizia politica? Il mese prossimo ci saranno: elezioni europee ed elezioni americane. Presupposti per l’applicazione della disciplina del DMA: ● fatturato annuo nell’unione pari o superiore a 7,5 miliardi di euro ● valore di mercato dell’impresa non inferiore a 75 miliardi di euro ● servizio di piattaforma di base che abbia almeno 45 milioni di utenti finali attivi su base mensile. 35 Quando vengono individuati uno o più di questi presupposti, viene a crearsi una PRESUNZIONE, ovvero un meccanismo in forma del quale io posso ritenere accertata una determinata condizione al ricorrere di determinati presupposti, se ricorrono i presupposti appena menzionati io deduco che il tal soggetto sia un gatekeeper. Le presunzioni si distinguono in: ● assolute o invincibili: non possono essere rimesse in discussione. Ricorrono questi presupposti allora ti aspetta una determinata qualifica, non è ammessa la prova contraria; ● relative o vincibili: ammettono la prova contraria. Se io dimostro il contrario di ciò che quella presunzione dice allora posso andare esente da quella disciplina. Le imprese interessate devono notificare alla Commissione Europea la propria posizione e la Commissione decide se l’azienda deve essere qualificata o meno come gatekeeper entro 45gg dalla notifica. Gli obblighi previsti dal regolamento possono avere un margine di flessibilità nella loro applicazione. COSA ACCADE SE UN SOGGETTO NON HA NOTIFICATO LA PROPRIA POSIZIONE? La Commissione Europea può decidere l’assegnazione di quel soggetto come gatekeeper nell’esercizio dei propri poteri di ispezione e controllo. Le logiche che stanno dietro alla disciplina del DMA sono diverse rispetto alla disciplina antitrust sulla concorrenza e il mercato. In quest’ultima il punto fondamentale è l’accertamento della posizione dominante sul mercato al fine di capire quali aziende possono andare a minare i presupposti per un mercato unico. I criteri dettati dalla disciplina del DMA non interessano le aziende che hanno il monopolio del mercato, si guardano sempre degli indicatori economici ma non inerenti ad un monopolio del mercato. La differenza con l’antitrust è che gli obblighi del DMA vengono dettati prima, mentre l’antitrust va ad analizzare le condotte particolari caso per caso. A QUALI SOGGETTI SI APPLICA IL DMA DAL PUNTO DI VISTA TERRITORIALE? Si fa riferimento agli individui: ● stabiliti o situati nell’UE (imprese che hanno sede nell’UE oppure che hanno delle filiali, ecc..). Es. Google ha delle sedi anche nell’UE a prescindere dalla residenza della società madre dell'azienda. Gli stati membri non possono andare ad aggiungere degli obblighi ulteriori previsti dal regolamento stesso. Possono introdurre delle eccezione all'applicazione del regolamento solo per motivazioni di interesse pubblico (es. tutela della sicurezza e lotta al terrorismo). GLI OBBLIGHI IMPOSTI CON IL DMA Quattro categorie obblighi previste dal DMA: 36 1. l’uso e l’accesso ai dati: le imprese sono soggette al DMA non possono combinare i dati personali degli utenti della loro piattaforma con quelli di soggetti terzi che operano all’interno della piattaforma stessa. Es. IG non può andare a combinare i suoi dati con i dati dell’azienda che pubblica inserzioni su IG. 2. i rapporti con i fornitori e gli utenti finali: la piattaforma deve consentire a fornitori terzi di offrire sulla piattaforma gli stessi servizi offerti dai gatekeeper però con prezzi e condizioni diverse (più vantaggiosi). I soggetti terzi possono offrire un servizio sulla piattaforma anche ad un prezzo differente rispetto a quello proposto dalla piattaforma stessa. Inoltre va consentito il contatto tra imprese e consumatori attraverso applicazioni/servizi diverse rispetto a quelle offerte dalla piattaforma stessa. 3. l’interoperabilità: consente di utilizzare un’applicazione per mandare messaggi anche a qualcuno che utilizza un diverso fornitore di servizi. Ovvero i servizi offerti da queste piattaforme devono poter essere utilizzati su più dispositivi. Non è possibile per i gatekeeper impedire agli utenti finali o alle imprese di offrire dei servizi diversi da quelli della piattaforma. Gli utenti finali devono poter disinstallare con facilità ogni applicazione che fa parte del gatekeeper. Il gatekeeper non può adottare un trattamento di favore per i propri servizi rispetto ai prodotti analoghi offerte 4. i sistemi di controllo e di monitoraggio: i gatekeeper hanno l’obbligo di sottoporsi ad un’audizione indipendente con la Commissione, i risultati dovranno essere trasmessi della Commissione stessa al Comitato europeo per la protezione dei dati. Questi soggetti devono istituire al loro interno un ufficio di funzione di controllo che dev’essere indipendente dalle altre funzioni. POTERI DI VIGILANZA E CONTROLLO CONNESSI AL DMA Il regolamento prevede un comitato di vigilanza e controllo a capo della Commissione Europea, è quest’ultima che decide quali sono. Se la Commissione vede non rispettato il regolamento può imporre delle sanzioni patrimoniali fino al 10% del fatturato annuo o adottare misure cautelari affinché quel fatto si ripeta. Le imprese hanno sempre il diritto di essere sentite e il diritto di difendere le proprie posizioni di fronte alla Commissione. Gli stati membri sono tenuti ad inviare alla commissione tutte le sentenze emesse dai giudici nazionali su quel regolamento. REGOLAMENTO EUROPEO SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE A partire da quest’anno è entrato in vigore il Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale preceduti da atti di soft law con un efficacia non vincolante. Gli obiettivi di questo assetto sono: ● esigenza di salvaguardare i diritti fondamentali 37 LA PARTECIPAZIONE POLITICA NELL'ERA DIGITALE A partire dalla fine degli anni 90 del secolo scorso si pensa che le nuove tecnologie potessero dare voce ai cittadini nella definizione delle politiche pubbliche, ovvero far partecipare maggiormente i cittadini alla politica. Si scoprì ben presto che il contributo che le nuove tecnologie potevano dare era in realtà limitato e che avrebbe portato anche a dei rischi. In riferimento all’utilizzo delle nuove tecnologie nel diritto di voto: ● IL VOTO DIGITALE: il nostro ordinamento (Le democrazie europee continentali) non prevede modalità di esercizio di voto per via digitale che pure ha trovato applicazione nei Paesi dell’Est Europa. Le criticità che si incontrano sono: profili di segretezza e pubblicità del voto: la segretezza secondo Art.48 della Costituzione (il voto non deve essere conosciuto e conoscibile da parte di terzi, la segretezza del voto è collegato alla sua libertà) ○ VOTO ELETTRONICO PRESIDIATO: l’elettore vota in postazioni sorvegliate da pubblici ufficiali, invece che compilare una scheda cartaceo ho un tablet o un dispositivo elettronico che stampa il mio voto / lo registra. ○ VOTO ELETTRONICO NON PRESIDIATO: voto che si esprime a distanza attraverso un dispositivo o un terminale che si può trovare in qualsiasi luogo e senza alcun tipo di supervisione. Nei Paesi Europei (europa occidentale) si ritiene che il voto classico espresso con la matita e scheda elettorale garantisca meglio la segretezza e che il voto digitale possa comportare le manipolazioni (non garantire la segretezza del voto, non so come i dati vengono aggregati, come vengono conteggiati i voti, che misure di garanzia ci sono per contrastare eventuali interventi dall’esterno). ○ VOTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO: i cittadini italiani residenti all’estero possono andare a votare nelle ambasciate e nei consolati oppure possono farsi mandare per posta la scheda elettorale. Gli italiani all’estero concorrono ad un numero di seggi determinato (8 seggi alla camera e 4 al senato la cui elezione è riservata agli italiani residenti all’estero) per gli italiani all’estero, dato il numero di seggi limitato, si è pensato di introdurre il voto elettronico. Tuttavia il voto per posta può cadere spesso in brogli. ● LA SOTTOSCRIZIONE DI QUESTI REFERENDUM ABROGATIVI: decreto legge aperto in periodo di pandemia per la sottoscrizione tramite SPID di referendum abrogativi. Perchè un referendum elimini una legge è previsto un iter di vari passaggi, il primo prevede la sottoscrizione del quesito da parte di 500mila cittadini elettori, fino al 2021 non era possibile presentare queste sottoscrizioni in maniera telematica ci si arriverà nel 2021 ed è stata iscritta alle iniziative di legge popolare per i quali ci vogliono 50mila firme. Il nostro sistema si basa sulla DEMOCRAZIA 40 RAPPRESENTATIVA (noi eleggiamo i nostri rappresentanti che sono loro a rappresentare la comunità in Parlamento). Si disse che il referendum abrogativo avrebbe stravolto il sistema di democrazia rappresentativa in quanto considerato da alcuni una forma di DEMOCRAZIA DIRETTA. Un altro rischio sulla semplificazione del referendum abrogativo in forma digitale era rappresentato dall’AUTOMATISMO REFERENDARIO che per ogni legge che passava la minoranza potrebbe lanciare dei quesiti referendari per abrogare quelle leggi, fino ad ora non si è mai verificata. ● CONSULTAZIONI ONLINE: le pubbliche amministrazioni possono proporre delle consultazioni dei cittadini, in quanto le democrazie per poter operare hanno bisogno di dati ed informazioni. Uno dei canali utilizzati dalla pubblica amministrazione è quello di consultare direttamente i cittadini, se le consultazioni fossero online le amministrazioni potrebbero reperire in maniera più semplice i dati che servono loro. L’esperienza più vicina è quella del comune di Milano che aveva adottato un software open source Decidim per creare una rete politica per la partecipazione democratica, ogni organizzazione e associazione es.ONG Grazie a Milano Partecipa i cittadini potevano esporre la propria opinione su proposte di modifica di provvedimenti (es.regolamento comunale). Questi sono strumenti che possono agevolare la partecipazione democratica ma non sono la soluzione ai problemi. Se non funziona il circuito, corpo elettorale, partiti, gruppi parlamentari, governo e opposizione poco si può fare con queste nuove innovazioni. Lezione del 17//05/2024 - LA PARTECIPAZIONE POLITICA NELL’ERA DIGITALE Nei referendum abrogativi per avere garantite le 500mila firme si chiede in realtà che ne vengano raccolte attorno alle 700 mila per essere sicuri di passare la soglia. Nel referendum non eleggo nessuno e i cittadini sono messi di fronte ad una scelta netta (si a favore della legge, no voglio l’abrogazione). Famoso referendum abrogativo quello del 1974 sulla legge sul divorzio. IL REFERENDUM ABROGATIVO SOTTOSCRITTO TRAMITE DISPOSITIVI ONLINE Il referendum abrogativo è una forma di democrazia diretta in quanto è il popolo contro i suoi rappresentanti. Se si desse la possibilità di effettuare un referendum in modalità online prenderebbe piede il fenomeno dei referendum abrogativi. Questa ipotesi non si è poi però confermata, perchè anche se è stata data la possibilità ai cittadini di sottoscrivere il referendum online non c’è 41 stata uno straripamento dello strumento referendario, quello che smuove la partecipazione è l’interesse che nell’opinione pubblica vine suscitato.La firma digitale permette di raccogliere più velocemente le firme ma non va ad inficiare sul risultato del referendum. I due referendum più importanti sono stati: ● 2022: referendum sul fine vita e il referendum sulla legalizzazione della cannabis. Questi referendum raccolsero più di 1mln di firme. PASSAGGI DEL REFERENDUM ABROGATIVO 1. Fase di controllo di fronte alla cassazione sulla legalità del quesito e sul rispetto dei tempi e delle procedure e sulla quantità di firme. 2. Giudizio di ammissibilità del referendum abrogativo di fronte alla Corte Costituzionale che verifica una serie di presupposti: che non si tratti di una materia esclusa dai referendum. I due referendum sul fine vita (abrogava l’omicidio del consistente) e sulla legalizzazione della cannabis (quisito poco chiaro) sono risultati inammissibili 3. Quorum della validità del referendum. I referendum abrogativi sono validi se vi partecipa il 50% + 1 degli aventi diritto al voto, come quorum di validità. Negli ultimissimi anni i referendum sono saltati non perché i no hanno prevalso sui sì ma perché non è andata a votare abbastanza gente. Nel 2011 sull’acqua pubblica e sul nucleare hanno invece avuto successo. PER RIASSUMERE… La partecipazione democratica attraverso l’uso di dispositivi digitali presenta pro e contro. Sicuramente il voto elettronico non presidiato presenta molte ombre come la segretezza del voto e la libertà del voto, dall’altro lato la firma elettronica può favorire la partecipazione dei cittadini su molti temi ma non facilità di per sé la buona riuscita di un referendum. Le consultazioni digitali consentono ai cittadini di esprimere la propria opinione su quesiti comunali in maniera rapida e veloce ma non cambia il ruolo dei cittadini nei processi politici pubblici. In queste grandi piattaforme ognuno parla per sé. IL DIVARIO DIGITALE Il divario digitale si manifesta quando c’è una disparità nell’accesso e nella capacità di utilizzo di dispositivi elettronici digitali, con particolare riferimento all’accesso alla rete. Le cause del divario digitale possono attribuirsi a fattori collegati all’età, al reddito, condizioni psicofisiche questo può portare ad una situazione di disuguaglianza perché non hanno la stessa possibilità di altri di accedere ad Internet. 42 Oggi i SOCIAL NETWORK hanno un grande impatto sulla SFERA POLITICA, in quanto rappresentano una tra le principali fonti d’informazione e notizie dei cittadini. Gli attori politici ed i media sono condizionati dal fatto di sapere che le loro informazioni e notizie vengono veicolate dai social network. Questo influenza IL MODO IN CUI VENGONO DATE LE NOTIZIE, si punta sull’attrattività delle notizie che devono essere brevi, privi spesso di passaggi logici complicati da capire. Tutto questo a discapito dell’accuratezza, dell’approfondimento, della verifica delle notizie e questo IMPOVERISCE LA QUALITÀ DEL DIBATTITO PUBBLICO. La libertà e la manifestazione del pensiero non è più riducibile ai due poli Stato e cittadini ma si è aggiunto un terzo soggetto: le piattaforme digitali. È la PIATTAFORMA A DIRE COSA ENTRA E COSA NON ENTRA NEL DISCORSO PUBBLICO ONLINE: Esempi: ● Nel settembre 2019 Facebook procede all'oscuramento delle pagine di CasaPound e Forza Nuova, ritenendo la la pubblicazione di contenuti possibile fonte di istigazione all’odio e alla violenza ● Nel 2024 ci saranno: ○ Elezioni USA 2024 a novembre 2024 ○ Elezioni europee 6 e il 9 giugno 2024 Le piattaforme Instagram e Threads stanno iniziando ad oscurare i post che trattano di politica e temi sociali. Dal 28 aprile 2024, Instagram ha disattivato di default, per tutti gli utenti, la distribuzione dei POST POLITICO-SOCIALI nelle sezioni Esplora e Reels e nella fetta di contenuti suggeriti nel Feed. Per disattivare questa impostazione è l’utente che deve andare a modificare manualmente le impostazioni di default. CHE RELAZIONE C’È TRA I MOVIMENTI POPULISTI, IL LORO SUCCESSO O INSUCCESSO ELETTORALE E IL RAPPORTO CHE HANNO CON LA RETE? L'impatto che i movimenti politici populisti hanno sulle democrazie contemporanee, sul dibattito pubblico. Quando la rete è stata utile per la diffusione dei fenomeni populisti? Come hanno avuto seguito questi fenomeni populismo digitale. 2016, la diffusione di notizie false ha avuto un peso per quanto riguarda la VITTORIA DI DONALD TRUMP ALLE ELEZIONI PRESIDENZIALI negli Stati Uniti d'America e il REFERENDUM SULLA BREXIT. Le piattaforme digitali si sono rivelate lo strumento perfetto per la diffusione di un messaggio politico populista per vari motivi: 45 ● disintermediazione del dibattito pubblico: cioè il dibattito pubblico avviene in spazi non intermediati, non controllati da soggetti professionisti dell’informazione, in quanto sulla rete ogni utente può postare le proprie idee sui social network. Il profilo politico da milioni di dollari può diffondere le informazioni che vuole. La possibilità di stabilire un contatto diretto tra leader e cittadini-elettori ha portato, alle Elezioni Europee del 2019, un vantaggio dei partiti populisti e alla diffusione del messaggio “popolo contro élite”. Grazie a questo assetto il populismo digitale ha potuto prendere piede creando una democrazia diretta senza intermediari. Questa disintermediazione inizialmente prospettava più libertà per i cittadini nel dibattito pubblico. ESEMPI NEI QUALI LE PIATTAFORME HANNO FAVORITO IL DIBATTITO DEMOCRATICO ● 2010-2011: La cosiddetta PRIMAVERA ARABA un termine di origine giornalistica, utilizzato per lo più dai media occidentali, per indicare una serie di proteste contro i regimi autoritari in Africa del Nord e Medio Oriente, cominciate tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011. Nelle proteste si richiedeva la democratizzazione della vita politica. La rete è stato il medium che ha consentito la formazione di un’opinione pubblica non controllata dai regimi, lo strumento che ha alimentato un dibattito politico sempre più libero e vivace. ● 2019: OSCURAMENTO DELLE PAGINE FACEBOOK DI CASAPOUND E FORZA NUOVA. ● 2021:L’ESCLUSIONE DI TRUMP DAI SOCIAL NETWORK a seguito dell’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021. IL FUNZIONAMENTO DEGLI ALGORITMI SUI SOCIAL NETWORK L’obiettivo è che l’utente trascorra quanto più tempo possibile online per questo ci vengono mostrate le cose che a lui interessano di più. Questo può dar vita però alle cosiddette filter bubble, bolla culturale nella quale l’utente si trova a leggere solo le informazioni in accordo con le proprie preferenze e idee. L'effetto è di escludere l’utente da informazioni che sono in contrasto con il suo punto di vista, isolandolo in tal modo nella sua bolla culturale o ideologica. La filter bubble rappresenta un ambiente fertile per messaggi populisti. Il problema più grosso nasce quando LA PROPAGANDA POLITICA FA USO DELLA DISINFORMAZIONE COME STRUMENTO DI PROPAGANDA STESSO, attraverso la pubblicazione di notizie false e hate speech (messaggi violenti, intimidatori). TARGETTIZZAZIONE DEGLI UTENTI 46 La targetizzazione degli utenti all’interno di un discorso politico (vedi Cambridge Analitica: acquisizione da parte di un’attività commerciale che era riuscita a profilare i dati di milioni di utenti che erano poi stati utilizzati per per diffondere messaggi politici, contenuti a favore di Trump negli USA, Marie Le Pen in Francia, UKIP nel Regno Unito). In Italia, è importante ricordare il problema del finanziamento politico di una pagina web o social a favore di un partito o di un esponente politico. Tema dei bot, che diffondono notizie false sul web. LA DISINFORMAZIONE DEL POPULISMO ● Approccio americano: negli USA la libertà di manifestazione del pensiero copre qualsiasi espressione anche se riguarda notizie false. Le notizie false e la disinformazione sono coperte dal Primo emendamento della Costituzione Americana che tutela la libertà d’espressione. ● Approccio europeo: in Europa prevale l’idea che accanto alla libertà di informare ed esprimersi ci sia il diritto ad essere informati correttamente. In Europa vige l’obbligo, soprattutto per quanto riguarda la stampa, di veridicità delle notizie e che quindi bisogna essere protetti dalle notizie false. Lezione del 24/04/2024 - LEZIONE DI RIPASSO Tipologie di argomenti che potrebbero essere chiesti: domande generale o vicende concrete (nelle quali indicare risvolti dal punto di vista giuridico) DOMANDE PARTE INTRODUTTIVA 1. Bilanciamento 2. Riserva di legge e riserva di giurisdizione come meccanismi per la tutela dei diritti fondamentali. 3. Riserva di legge relativa e riserva di legge assoluta 4. Tipologie di atti dell’Unione Europea 5. Le garanzie della rigidità costituzionale 6. Costituzioni flessibili e costituzioni rigide 7. Le diverse accezioni di Costituzione 8. Costituzionalismo liberale e costituzionalismo democratico pluralista DOMANDE LIBRO E PARTE SPECIALE 1. Cosa si intende per Stato digitale? Quale caratteristiche ha lo Stato digitale rispetto alle forme di Stato passate? 2. Quali sono le caratteristiche che la rivoluzione mediale presenta? 47
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