Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Appunti Di Endocrinologia, Appunti di Endocrinologia

Appunti delle lezioni riguardanti le generalità del sistema endocrino, l'asse ipotalamo-ipofisi, la tiroide, le paratiroidi, le gonadi maschili e femminili, ghiandole surrenali, pancreas e diabete

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 15/02/2023

alicedega02
alicedega02 🇮🇹

4.6

(9)

20 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Appunti Di Endocrinologia e più Appunti in PDF di Endocrinologia solo su Docsity! L'endocrinologia è la scienza che studia l'attività del sistema endocrino, ovvero le ghiandole endocrine e i loro prodotti di secrezione, gli ormoni. Il termine cellula endocrina identifica una cellula con un corredo enzimatico e strutturale specializzato nella sintesi e secrezione di un ormone. È caratterizzata dalla specificità (un ormone per ogni linea cellulare, è rara la produzione simultanea di 2 ormoni da singola cellula) e dalla regolabilità della sintesi/secrezione (esprimono sistemi di rilevamento di segnale che attivano/inibiscono la sintesi/secrezione ormonale). Il termine ormone definisce classicamente una sostanza biologicamente attiva secreta all’ interno dell’organismo da ghiandole o strutture per questo definite endocrine. Non fanno parte del sistema endocrino quelle ghiandole i cui prodotti di secrezione vengono liberati, attraverso dotti escretori, all’esterno dell’organismo, come ad esempio le ghiandole salivari e le ghiandole sudoripare Il concetto tradizionale di ormone implica che questi prodotti biologicamente attivi esplichino la loro azione a distanza, attraverso meccanismi diversi, sugli organi/tessuti bersaglio raggiunti attraverso il torrente ematico. Le ghiandole endocrine compiono un'azione endocrina cioè gli ormoni si diffondono nel torrente circolatorio e raggiungono le cellule bersaglio distanza più o meno grande, un esempio può essere l’ormone tiroideo. Oltre alle funzioni endocrine, gli ormoni possono svolgere funzioni paracrine (cioè l'ormone prodotto resta nel liquido interstiziale e raggiunge le cellule bersaglio nelle immediate vicinanze, per esempio mediatori di infiammazione locale) o autocrine (cioè l'ormone prodotto restano i liquidi interstiziali e agisce sulla cellula stessa che lo ha prodotto, per esempio le citochine e fattori di crescita). La modalità con cui gli ormoni circolano il torrente circolatorio dipende dalla idrosolubili o dalla liposolubili l'ormone che, cioè a sua volta, dipende dalla struttura chimica. Gli ormoni idrofili sono capaci di circolare liberamente nel torrente circolatorio (ormoni peptidici e catecolamine, adrenalina e noradrenalina), mentre gli ormoni idrofili non possono liberamente circolare nel torrente circolatorio ma implica la presenza di una proteina di trasporto (steroidi e ormoni tiroidei) La globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) è una proteina prodotta nel fegato in grado di legare il testosterone, il diidrotestosterone (DHT) e l’estradiolo (estrogeno) e di trasportarli in forma inattiva nel circolo sanguigno. Le principali funzioni di SHBG sono: o Lega testosterone con un’affinità due volte superiore a E2 o Modula la frazione libera dei principali ormoni steroidi sessuali (DHT, T) o Influenza il loro tasso di autorizzazione metabolico Bassi livelli di SHBG aumentano la biodisponibilità di testosterone e la sua eliminazione dal sangue con una diminuzione della concentrazione di testosterone totale. L’azione ormonale richiede l’interazione con specifici recettori, proteine altamente specifiche capaci di legare selettivamente un ormone. Dal legame ormone-recettore consegue una modificazione all’osteria del recettore con conseguente innesco di una cascata di eventi post-recettoriali che porterò ad un effetto biologico. I recettori possono essere localizzati: o Sulla superficie delle cellule bersaglio (recettori di membrana) = legano gli ormoni idrosolubili (peptidici e le catecolamine). o Al loro interno (recettori nucleari) = legano gli ormoni liposolubili (tiroidei e steroidei). Le caratteristiche dei recettori sono: o Specificità o Altissima affinità di legame o Saturabilità ORGANIZZAZIONE ANATOMICA DEL SISTEMA ENDOCRINO Il sistema endocrino si suddivide in: o Confinato Le cellule endocrine sono raggruppate a formare un vero e proprio organo ben definito di cui rappresentano la popolazione cellulare preponderante Le ghiandole endocrine sono cellule epiteliali; la secrezione avviene all’interno del LEC anziché all’esterno o in cavità comunicanti all’esterno (ghiandole esocrine) tramite dotti escretori o Ipofisi anteriore (= pre-ipofisi o adenoipofisi) o Ipofisi intermedia o Tiroide o Paratiroide o Corticale surrenale o Gonadi Gli organi neuro-endocrini sono neuroni specializzati in senso secretorio o Ipotalamo o Ipofisi posteriore (= post-ipofisi o neuroipofisi) o Midollare surrenale o Diffuso Le cellule endocrine sono frammiste a una popolazione maggioritaria di cellule non endocrine nell’ambito di vari organi e tessuti o Insule pancreatiche o Cellule endocrine stomaco e intestino o Cellule endocrine rene o Cellule endocrine cuore La sintesi e la secrezione endocrina è incostante sia a breve che a lungo termine per: o Epoca della vita o Ritmi o Meccanismi regolatori (feedback) FEEDBACK È il sistema di regolazione della secrezione ormonale a breve termine mediato dall'intensità di effetti biologici esercitati dall'ormone sulle cellule bersaglio. La sintesi o secrezione ormonale da cellule endocrine è influenzata da certi segnali fisiologici. Il livello costante di ormoni induce certi effetti biologici proporzionali al livello circolante di ormoni. L'ampiezza dell'effetto biologico costituisce un segnale di retroazione che influenza l'attività delle cellule endocrine. Il retro-controllo e quasi sempre di segno negativo: ciò tende a minimizzare, a breve termine, le variazioni in eccesso in difetto di livelli ormonali e quindi i relativi effetti biologici. mediatori del feed-back possono essere o Ormonali Riguarda i sistemi endocrini classici più o meno complessi in cui una ghiandola endocrina produce un ormone sotto controllo di un ormone regolatore. Anche quest'ultimo a sua volta può essere controllato da un terzo ormone o Non ormonali (funzionali) riguarda i sistemi endocrini la cui secrezione di un ormone non è controllata da altri ormoni ma bensì dagli effetti funzionali indotti dall'ormone sulle cellule bersaglio RH; al contrario, l’iperglicemia stimola l’ipotalamo a secernere GH-IH mentre l’ipoglicemia ne inibisce il rilascio. ACCRESCIMENTO OSSEO Durante lo sviluppo, le ossa lunghe si allungano nelle regioni cartilaginee poste in prossimità delle epifisi. Terminato lo sviluppo queste zone di accrescimento scompaiono e l’osso si salda in un corpo unico. Nei condrociti della cartilagine il GH e le IGF inducono la produzione di collagene e condroitinsolfati (condrogenesi) EFFETTI METABOLISI DEL GH Ha effetti stimolanti e inibenti. Azioni sul metabolismo proteico: o + trasporto aminoacidi nelle cellule o + sintesi proteica o - catabolismo proteico Azioni sul metabolismo lipidico (adipociti): o + mobilizzazione dal tessuto adiposo o + acidi grassi plasmatici o + ossidazione acidi grassi Azioni sul metabolismo glucidico (fegato e muscoli): o - glicolisi o + glicogenosintesi o + glicemia PATOLOGIE Iperproduzione: acromegalia (incontrollata secrezione dell'ormone della crescita da parte di un adenoma dell’ ipofisi (95 98% dei casi) dopo i 20 40 anni (saldatura epifisi diafisi)) e gigantismo (accrescimento in lunghezza delle ossa lunghe accelerato, prima della saldatura delle placche epifisarie) Il gigantismo e l’acromegalia si associano anche ad alterazioni metaboliche: diabete mellito e dislipidemia Ipoproduzione: nanismo (anomalie nella secrezione di GH) Il sospetto diagnostico di ipersecrezione o di iposecrezione viene effettuato con il dosaggio di IGF-1 su siero ma la diagnosi di ipersecrezione o di iposecrezione di GH viene effettuata con test di stimolo. Diagnosi: test GHRH e arginina (iposecrezione) e curva da carico orale di glucosio (ipersecrezione) Sospetto iposecrezione: Al tempo 0’ prelievo per livelli basali di GH. Iniezione in bolo endovena di GHRH 1 mcg/kg e inizio dell’infusione di una dose di arginina pari a 0.5g/kg, fino ad un massimo di 30g, diluita in 100mL, da completare l’arco di 30 minuti. A 30’, 60’, 90’ e 120’ dall’inizio del test effettuare ulteriori prelievi per il dosaggio di GH Sospetto ipersecrezione: Al tempo 0’ prelievo per livelli basali di GH, glucosio ed insulina. Somministrare per bocca 75g di glucosio sciolti in 300cc di acqua, da assumere in 5-10min A 30’, 60’, 90’ e 120’ dall’inizio del test effettuare ulteriori prelievi per il dosaggio di GH, glucosio ed insulina o Prolattina (PRL) È una proteina e ha lo scopo di sviluppare e di secrezione lattica nella ghiandola mammaria Le cellule lattotrope costituiscono il 20% delle cellule della ipofisi anteriore, ma durante l’allattamento arrivano al 50%. Il controllo ipotalamico è prevalentemente inibitorio per effetto della DA (aumento di PRL in caso di deconnessione ipotalamo-ipofisaria). L’ossitocina determina un arco riflesso a partenza dalla suzione del capezzolo. Gli estrogeni stimolano la produzione di PRL durante parto e allattamento Due ormoni ipotalamici ne controllano la secrezione: l’ormone rilasciante la PRL (PRH) promuove la secrezione dell’ormone della crescita, mentre l’ormone inibente la PRL (PIH) la sopprime. PATOLOGIE L’iperprolattinemia è il più comune disordine dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi. La sua prevalenza è bassa nella popolazione generale (0.4%), ma può colpire fino al 9-17% delle donne con disordini riproduttivi. È più frequente in giovani donne rispetto agli uomini. La sintomatologia nella donna prevede: o Galattorrea (60-70%) o Oligo-amenorrea o Infertilità o Calo della libido o Riduzione tono umore o Osteopenia/osteoporosi o Aumentato rischio di fratture o Cefalea o Aumento ponderale o Aumentata resistenza all'insulina, o Riduzione della massa muscolare o Iperandrogenismo/PCOS Diagnosi: prolattina serica In presenza di valori di PRL modicamente elevati, prima dell’esecuzione della RMN è consigliabile confermare l’iperprolattinemia eseguendo tre determinazioni della PRL a distanza di 10, 30 e 60 minuti dall’inserimento in vena di una ago-cannula con conseguente infusione di soluzione fisiologica. Occorre sottolineare che lo stesso stress della puntura venosa può essere responsabile di un modesto aumento dei livelli di PRL e che sono possibili transitori incrementi ormonali spontanei. La diagnosi di iperprolattinemia potrà essere confermata solo in presenza di valori costantemente elevati di PRL. o L'ormone tiroideo (TSH) È una glicoproteina e ha lo scopo di secrezione di ormoni tiroidei alla tiroide. Il TSH stimola la sintesi e la secrezione degli ormoni tiroidei ed è controllato a sua volta dall’ormone rilasciante tireotropina (TRH), ipotalamico. Il rilascio di TRH, a sua volta, dipende dai livelli ematici degli ormoni tiroidei, che ne inibiscono la secrezione per feedback negativo. La neuroipofisi secerne: o L'ormone antidiuretico (ADH) o vasopressina È un polipeptide e ha lo scopo di riassorbire l'acqua nei tubuli renali; quindi, partecipa alla regolazione idrosalina ed osmotica dei liquidi extracellulari. La vasopressina assieme al senso della sete mantiene l’osmolarità plasmatica entro limiti molto ristretti (275-295 mOsm/L) Promuove il riassorbimento renale di acqua (effetto antidiuretico). Circa il 10% dell’acqua filtrata è riassorbibile solo grazie all’attività dell’ ADH. La ipersecrezione di ADH (ad es. dovuta a tumori) (Sindrome da Inappropriata secrezione di ADH) provoca invece ipo-osmolarità plasmatica che può arrivare ad uno stato di intossicazione da acqua dopo l’ingestione di grandi quantità di liquidi. La mancanza di ADH o dei suoi recettori provoca la eliminazione di grandi quantità di urina diluita (fino a 500-1000 ml/h), causando forte disidratazione, che viene detta diabete insipido (si è in condizioni di iper-osmolarità). Sindromi poliurico (produzione di grandi quantità di urine)-polidipsiche (sensazione di sete intensa che porta all'ingestione di notevoli quantità di liquidi): o Diabete insipido Il diabete insipido è una sindrome caratterizzata dall'incapacità di concentrare le urine a causa di una mancanza dell'azione dell'ormone antidiuretico in presenza di uno stimolo della sete conservativo Può essere: o Generale: cioè un difetto di produzione di ormone antidiuretico o vasopressina o Nefrogenico: cioè a una ridotta sensibilità dei reni all'azione dell'ormone antidiuretico Cause: malattie genetiche (a livello ipotalamico o renale) o acquisite (traumi o interventi chirurgici) Sintomi: sete eccessiva ed eccessiva produzione di urina Conseguenze: disidratazione Diagnosi: analisi del sangue (per escludere diabete mellito) e test di deprivazione idrica (o test dell’assetamento) Il paziente deve sospendere l’assunzione di acqua e/o bevande 2 h prima dell’inizio del test e mantenere il digiuno dalla mezzanotte del giorno precedente l’esecuzione del test fino alle ore 16.00 del giorno stesso. Il test deve essere immediatamente sospeso se il paziente manifesta segni di disidratazione importante: ipotensione ortostatica o diminuzione del peso corporeo superiore al 3%. Diagnosi: test arginina con dosaggio copeptina (un glicopeptide co-secreto con la vasopressina). Trattamento: Desmopressina (forma di ADH ma con un’azione prolungata) o Potomania Si caratterizza per l’aumentata assunzione di acqua nonostante il mantenimento della capacità di concentrare le urine o Diabete insipido gestazionale Produzione da parte della placenta di una proteasi (vasopressinasi) che aumenta il catabolismo dell’ADH. Si verifica generalmente nel terzo trimestre di gravidanza. È transitorio: scompare generalmente 4-6 settimane dopo il parto o Ossitocina È un polipeptide e ha lo scopo di indurre la contrazione della muscolatura liscia uterina durante il parto e di eiezione del latte dalla mammella nella poppata Crescita eccessiva della tiroide: gozzo tiroideo (aumento volumetrico della tiroide) o Dovuta alla carenza di iodio nella dieta, ridotta produzione di T3 e T4, ma eccessiva produzione di TSH o Il gozzo può essere semplice o nodulare. La principale differenza sta nella posizione del gozzo (semplice è centrale (difficoltà nell’ingerire il cibo e nel respirare), mentre nodulare è laterale) o Deficienza congenita ed ereditaria di un enzima, deiodasi, che recupera I2 dalle molecole non trasformate in T3 e T4 o Diagnosi: ecografia con scala di grigi o Terapia: Laser terapia, alcol etilico e intervento chirurgico o Il gozzo tiroideo può associarsi ad aumento della sintesi/secrezione di ormoni tiroidei (ipertiroidismo) —> gozzo iperfunzionante o Il gozzo tiroideo può associarsi a riduzione della sintesi/secrezione di ormoni tiroidei (ipotiroidismo) —> gozzo ipofunzionante o Il gozzo tiroideo può associarsi a normale funzione tiroidea —> gozzo normofunzionante o Il gozzo tiroideo può associarsi al carcinoma tiroideo Cancro alla tiroide o I tumori maligni più comuni sono due: il carcinoma papillifero (metasta inizialmente nei linfonodi del collo) e follicolare (metasta subito e soprattutto i polmoni, il cuore, le ossa e il cervello) Ha un andamento piuttosto aggressivo, con infiltrazione locale e diffusione metastatica sia per via linfatica sia per via ematica con metastasi localizzate soprattutto a livello polmonare, osseo ed epatico. o Può comparire ad ogni tanto, ma più frequentemente nei giovani adulti ed è spesso familiare o Istologia: le cellule si ammassano in gruppi solidi, separati da uno stroma amiloide, con citoplasma ricco di granuli eosinofili positivi per la calcitonina e altri peptidi, per esempio CEA) o Diagnosi: dosaggio ematico di calcitonina e CEA Le condizioni in cui è possibile un aumento di calcitonina possono essere: IRC, iperparatiroidismo primitivo, tumori neuroendocrini, gravidanza, abuso di alcol, esercizio fisico intenso… Le condizioni in cui è possibile un aumento di CEA: fumo malattie polmonari benigni ecc… o Esame: scintigrafia tiroidea. Prevede l’uso dello I131 che viene captato dalla tiroide e fornisce informazioni sulla funzione della tiroide. PARATIROIDI Le ghiandole paratiroidi sono quattro masserelle tondeggianti di tessuto ghiandolare parzialmente incastonate sulla superficie posteriore della ghiandola tiroide. Di solito, le ghiandole paratiroidi, superiori e inferiori, aderiscono a ciascuno dei due lobi della tiroide. All’interno delle paratiroidi si trovano cellule secretici, dette cellule principali, che rilasciano l’ormone paratiroideo (PTH). L'ormone paratiroideo è il principale regolatore dei livelli di ioni calcio, ioni magnesio e fosforo nel sangue. Il calcio è coinvolto: o Nel funzionamento di alcuni enzimi o Nel processo di coagulazione o Nel mantenimento della normale permeabilità al sodio delle cellule nervose o Nel processo di neurotrasmissione o Nell'accoppiamento eccitazione-contrazione delle cellule muscolari o Come segnale intracellulare I livelli circolanti di calcio (calcio solubile extracellulare) sono mantenuti in un ristretto intervallo di concentrazioni. I valori normali di calcio sono tra 8,5 e 10 mg/dL L’intestino tenue è l’unica via di “entrata” del calcio. Negli adulti meno della metà del calcio dietetico viene assorbito. In condizioni di “normale” intake di calcio, l’assorbimento attivo vitamina D-dipendente è responsabile della quota maggiore di assorbimento mentre l’8-23% è determinato dalla diffusione passiva. In condizioni normali il 98% del calcio filtrato viene riassorbito a livello tubulare Il riassorbimento tubulare avviene con meccanismo passivo (paracellulare) e attivo (transcellulare) e questo è in parte dipendente dal PTH. Il PTH aumenta il riassorbimento osseo e renale di calcio e stimola la sintesi di 1,25diidrossivitaminaD nel rene. Se il calcio circolante si riduce il PTH viene stimolato. Se il calcio circolante aumenta il PTH viene inibito PATOLOGIE Iperparatiroidismo: primario (iperfunzionalità di una o più paratiroidi) o secondario (iperfunzionalità delle paratiroidi compensatoria (ipovitaminosi D e/o ipocalcemia)) Dosaggio iperparatiroidismo primario PTH (solitamente alto), calcemia (solitamente alta o normale), calciuria, cioè il calcio nelle urine, (solitamente alta o normale) e la vitamina D (25-OH vitamina D normale o bassa e 1-25-OH vitamina D normale o alta) Dosaggio iperparatiroidismo secondario PTH (solitamente alto), calcemia (solitamente alta o normale), calciuria, cioè il calcio nelle urine, (solitamente bassa) e la vitamina D (25-OH vitamina D normale o bassa e 1-25-OH vitamina D normale) Ipoparatiroidismo: Primario Dosaggio ipoparatiroidismo PTH (solitamente basso o normale), calcemia (solitamente bassa), calciuria, cioè il calcio nelle urine, (solitamente bassa) e la vitamina D (25-OH vitamina D normale e 1-25-OH vitamina D bassa) GONADE MASCHILI Nelle gonadi maschili, l’ormone che viene prodotto è il testosterone, da parte delle cellule di Leydig sotto lo stimolo dell’LH e ciò che determina la formazione di una gonade maschile è la presenza del cromosoma Y, dove è presente il fattore testicolizzante. Il testosterone è un ormone steroideo (appartiene alla categoria degli androgeni, che sono ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali). I testicoli sono una coppia di ghiandole che hanno il ruolo di produrre sperma e testosterone. All’interno dei testicoli ci sono dei lobuli che contengono da uno a tre tubuli seminiferi, luogo dove avviene la maturazione dello spermatocita in spermatozoo maturo (speratogenesi). Lo spermatozoo è la cellula riproduttrice dell’uomo, fondamentale per la sua fertilità, in quanto incontrandosi con l’ovocita femminile da origine all’embrione. La spermatogenesi e la produzione di testosterone sono regolati da un sistema integrato di controllo. È un processo complesso che culmina con la produzione degli spermatozoi maturi e ha una durata di circa 74 giorni. Le cellule di Sertoli sono importanti per il sostentamento delle cellule della linea seminale e per la loro normale maturazione. Il testosterone può essere in forma libera (circa 2%) oppure legato alle proteine plasmatiche (45% all’albumina e 53% alla globulina legante gli ormoni sessuali o SHBG) Il ruolo di FSH, LH, testosterone e inibina è quello di regolare l’attività ormonale dei testicoli. Il tutto parte dall’ipotalamo che stimola l’ipofisi attraverso la produzione di GnRH. L’ipofisi produce due ormoni: FSH e LH. FSH agisce su due campi: sulle cellule del Sertoli e sulla maturazione degli spermatozoi. Le cellule del Sertoli producono due proteine: ABP e inibina, la quale inibisce la produzione di FSH da parte dell’ipofisi. LH, invece, stimola le cellule di Leydig che producono testosterone, il quale ha due funzioni: 1) insieme a ABP stimola la maturazione degli spermatozoi e 2) inibisce la produzione di GnRH e LH dall’ipotalamo e dall’ipofisi EFFETTO BIOLOGICI DEGLI ANDROGENI o Nella pubertà il testosterone e il DHT determinano lo sviluppo e l’ingrossamento degli organi sessuali maschili e la comparsa delle caratteristiche sessuali secondarie maschili. Queste includono l’accrescimento della massa muscolare e dello scheletro (in particolare spalle larghe e fianchi stretti), dei peli pubici, ascellari, facciali e toracici (entro limiti ereditari), l’inspessimento della pelle, l’aumento della secrezione delle ghiandole sebacee e l’ingrossamento della laringe con conseguente abbassamento del timbro vocale o Gli androgeni influenzano il comportamento sessuale maschile e la spermatogenesi e, in entrambi i sessi, determinano la libido (desiderio sessuale). La principale fonte di androgeni nelle femmine è la corticale surrenale. o Gli androgeni sono ormoni anabolizzanti, cioè che stimolano la sintesi proteica. Questo effetto è evidente nei muscoli, più sviluppati, e nella massa ossea, più pesante, della maggior parte degli uomini in confronto alle donne (crescita e maturazione dei tessuti) Il testosterone, oltre ai noti effetti sul tessuto riproduttivo e attività sessuale: o Migliora le facoltà cognitive diminuendo rischio di depressione o Aumenta anabolismo osseo diminuendo il rischio di osteoporosi o Riduce la massa grassa ed aumenta la massa muscolare. Inoltre, regola le funzione metaboliche riducendo il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 (migliorando l’insulino-sensibilità) Possono rivelarsi utili nel monitoraggio della terapia riducendo i tempi di attesa necessari per verificarne l’efficacia. L’utilizzo è condizionato dalla ampia variabilità biologica e di dosaggio GHIANDOLE SURRENALI Sono due ghiandole surrenali localizzate sul polo superiore di ciascun rene. Ciascuna è composta da due parti: la corticale surrenale, più esterna, che costituisce l’85% della ghiandola, e la midollare surrenale, più interna. La corteccia (80%) si suddivide a sua volta in: o Zona glomerulare Secerne mineralcorticoidi (influenzano l’omeostasi dei minerali), principalmente aldosterone che controlla il volume dei liquidi e aumenta l’assorbimento di ioni sodio e la secrezione di ioni potassio e idrogeno, inoltre, regola la pressione e il volume del sangue Un’eccessiva produzione di mineralcorticoidi causa una ipertensione arteriosa o Zona fascicolata Secerne glucocorticoidi, principalmente cortisolo che produce vari effetti nell’organismo o Degradazione delle proteine per sintesi di nuove proteine o ATP o Liberazione del glucosio per sintetizzare ATP o Degradazione dei trigliceridi per sintetizzare ATP o Ha effetti antinfiammatori e inibizione i globuli bianchi coinvolti nella risposta infiammatoria o Abbassano la risposta immunitaria I corticosteroidi circolano nel sangue sia liberi che legati a proteine ma solo l’ormone libero è biologicamente attivo. Questo legame con le proteine determina un’emivita più lunga dello steroide, prevenendone il catabolismo da parte degli enzimi epatici. Il cortisolo è presente in forma libera nel sangue solo per il 3-10%, il 90% è legato alla transcortina o Corticosteroid Binding Globulin (CBG) e una piccola quota è legata all’albumina. Un’eccessiva produzione di glucocorticoidi causa la sindrome di Cushing, caratterizzato da un eccesso di cortisolo (è differente dal morbo di Cushing che è causato da un eccesso di ACTH) Un’insufficienza surrenalica è dovuta a un’inadeguata secrezione di ormoni della corteccia surrenale, come conseguenza della distruzione di più del 90% della corticale del surrene (insufficienza surrenalica primaria) o di un deficit della secrezione ipofisaria di ACTH (insufficienza surrenalica secondaria) o della secrezione ipotalamica di CRH (insufficienza surrenalica terziaria) o Zona reticolare Produce androgeni ed estrogeni, ma in piccole quantità in entrambi i sessi. Nei maschi, dopo la pubertà, vengono rilasciati anche dai testicoli. Nelle femmine, dopo la menopausa, tutti gli estrogeni derivano dalle ghiandole surrenali. La midollare (20%) produce adrenalina e noradrenalina (NA), anche chiamate rispettivamente epinefrina e norepinefrina. PANCREAS Il pancreas è un organo allungato situato nell’ansa del duodeno, la prima parte dell’intestino tenue. Esso svolge funzioni sia endocrine sia esocrine. La porzione endocrina del pancreas è costituita da gruppi di cellule chiamati isolotti pancreatici o isole di Langerhans. Le cellule possono essere di tipo α, che secernono il glucagone (ipoglicemizzante), di tipo β, che secernono insulina (iperglicemizzante) e di tipo δ che producono somatostatina (inibente di GH) In condizioni di iperglicemia viene secreta insulina, mentre in condizioni di ipoglicemia viene secreto glucagone L’insulina è un ormone polipeptide formato da due catene (una A e una B), legato da due ponti bisolfuro (un ulteriore ponte disolfuro si forma all’interno della catena A). La catena A è formata da 21 amminoacidi, la B da 30 amminoacidi. Si ha inoltre una sequenza “pre” aminotermianle (peptide segnale, 24 aa) che consente la secrezione della proteina e una sequenza centrale “pro” (peptide C formato da 35 amminoacidi) che determina il corretto ripiegamento del filamento polipeptidico Dopo la traduzione della preproinsulina nel reticolo endoplasmatico, un enzima taglia i 24 aminoacidi aminoterminali, lasciando la proinsulina, che si piega consentendo la formazione dei ponti disolfuro tra i residui di cisteina. Quindi passa nelle vescicole dell’apparato del Golgi, dove il peptide C viene rimosso, formano così l’insulina matura, che viene immagazzinata L’insulina promuove l’utilizzazione del glucosio: o Per aumentato ingresso del glucosio nel fegato, in cui stimola la glicogenosintesi e inibisce la glicogenolisi o Per aumentata captazione del glucosio da parte dei muscoli che lo impiegano a fini energetici; l’insulina stimola infatti la glicolisi e il ciclo di Krebs o Per aumentata captazione/utilizzazione del glucosio da parte del tessuto adiposo L’insulina inibisce la gluconeogenesi epatica (sintesi ex novo di glucosio) Tutte queste attività determinano l’effetto ipoglicemizzante Il meccanismo della captazione del glucosio da parte dei tessuti si esplica attraverso trasportatori di membrana (GLUT-4), proteine che legano il glucosio e consentono il suo ingresso nelle cellule. L’insulina promuove la lipogenesi a livello del tessuto adiposo, per aumentare l’ingresso di glicerolo e acidi grassi L’insulina inibisce la lipolisi a livello del tessuto adiposo, per inibizione della lipasi ormono-sensibile dell’adipocita, che scinde i trigliceridi nei suoi costituenti L’insulina inibisce il catabolismo delle proteine e ne promuove la sintesi La resistenza dei tessuti all’azione dell’insulina può essere causata da un difetto: o Pre-recettoriale o Recettoriale o Post-recettoriale Solitamente sono le alterazioni post-recettoriali quelle più comunemente osservate nel diabete di tipo 2 L’insulina è sotto il controllo degli ormoni intestinali GIP (Glucose-dependent Insulino-tropic Peptide) e GLP- 1 (Glucagon-Like Peptide-1). Entrambi sono responsabili di circa il 70% della secrezione insulinica in fase post- prandiale (fase rapida). Vengono rilasciate 15min circa dopo il pasto ed altrettanto rapidamente vengono inattivate da parte dell’enzima DPP-4 (Dipeptil-Peptidasi-4). Hanno una secrezione intestinale proporzionale alla quantità di carboidrati ingeriti DIABETE Il diabete è una malattia caratterizzata da iperglicemia, difetto assoluto o relativo della secrezione e/o dell’azione insulinica e dalla suscettibilità a sviluppare complicanze micro- e macro-vascolari, metaboliche, neurologiche, ossee, ecc… La morbilità e la mortalità generale dovuta al diabete è aumentata
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved