Scarica Appunti di Endocrinologia e più Appunti in PDF di Endocrinologia solo su Docsity! ENDOCRINOLOGIA TIROIDE La tiroide è costituita da tireociti cubici/cilindrici organizzati a formare follicoli e da cellule C (parafollicolari). Circa il 50% delle giovani donne presenta noduli tiroidei (misurati con ecografi di questa generazione), per il 90% delle volte riscontrati per puro caso. I noduli si formano in zone iodio‐carenti ed in presenza di questi, la prima domanda da porci è se siano benigni o maligni. Le cellule C si ritrovano nel contesto tiroideo per curo caso embriologico e anch’esse possono portare alla genesi tumorale. Per cui, i tumori della tiroide possono essere di 2 tipi: Tumori delle cellule tiroidee (il cui marker è la tireoglobulina); Tumori delle cellule parafollicolari (il cui marker è la calcitonina). NB: i tumori tiroidei non producono grosse quantità di tireoglobulina (i pazienti sono eutiroidei) ma grosse quantità di calcitonina: questo tipo di tumore prende il nome di “tumore della midollare tiroidea” ed è di tipo familiare! Circa il 25‐30% della popolazione presenta un carcinoma papillifero: il fatto che non si muoia per questo, è che la sua crescita è particolarmente lenta, per cui non rappresenta un reale problema (praticamente moriamo prima di vecchiaia). NB: ad aumentare la mortalità è lo screening della tiroide: spesso un carcinoma papillifero, se operato, può provocare la morte del paziente nel post‐operatorio! Nella classifica dei tumori tiroidei: La terapia dei tumori della midollare tiroidea sono di origine familiare, per cui, successivamente al ritrovamento di uno di questi tumori, si cercano i familiari affetti (soprattutto i bambini). I tumori anaplastici hanno cause sconosciute e la terapia, purtroppo, non da esiti dal momento che: La chirurgia: non comporta nessun beneficio, perché il tumore tende a ricomparire; La tracheostomia: è inutile, poiché la trachea viene invasa; La radioterapia: è inutile perché non dà alcun effetto; La chemioterapia: al pari della radioterapia, non dà alcun effetto. La prima cosa da fare in caso di tumore anaplastico della tiroide è alleviare il dolore del paziente: l’unica “terapia” attualmente disponibile è quella personalizzata, concordata da un team multidisciplinare (MDT). Le paratiroidi (in genere 4) sono responsabili della produzione di paratormone (PTH): quest’ormone, la cui regolazione è data da bassi livelli di calcemia, agisce sull’osso (attivando gli osteoclasti) e sul rene (determinando un aumento del riassorbimento). NB: la funzione del PTH è opposta a quella della calcitonina che, invece, viene attivata da alti livelli di calcemia! La presenza di un tumore tiroideo aumenta la calcitonina ed il paziente va in ipocalcemia: se la rimozione della tiroide comportasse la rimozione anche delle paratiroidi, non si osserverebbe ipocalcemia ed il paratormone rimarrebbe invariato. Perché? ENDOCRINOLOGIA Non succede nulla, perché fondamentalmente il ruolo della calcitonina umana è sconosciuto e la sua presenza/assenza nell’organismo è del tutto irrilevante. Nell’ipercalcemia (a seguito, per es. di lesioni ossee che aumentino la calcemia) la presenza di calcitonina non abbassa i livelli di calcio ematico: ad abbassare la calcemia è la calcitonina di salmone, che si utilizza inizialmente e, quando inizia a perdere effetto, viene sostituita da una terapia farmacologica. NB: in caso di rimozione della tiroide si cerca sempre di lasciare intatte le paratiroidi. Qualora anche le paratiroidi venissero rimosse, la terapia prevede la somministrazione diretta di calcio (e non di paratormone, che è piuttosto labile)! IPOTIROIDISMO IPERTIROIDISMO La tiroide può presentare problemi legati alla forma (può essere totalmente ingrossata e determinare il gozzo o parzialmente ingrossata) o legati alla funzione (iper‐ipotiroidismo). L’ipertiroidismo può essere classificato in due modi: Primitivo: quando è legato ad una malattia ghiandolare. In questo caso di parla di malattia tiroidea, nella quale FT3/FT4 risultano aumentati mentre il TSH è ridotto per l’effetto a feedback negativo degli ormoni tiroidei circolanti; Secondario: quando la malattia è prevalentemente ipofisaria e collegata ad un aumento del TSH (FT3/FT4 sono normali). Le cause di ipertiroidismo sono principalmente 4: Tumore BENIGNO: Adenoma di Plummer. In questo caso, il recettore del TSH della cellula tiroidea non reagisce al TSH rilasciato dall’ipofisi ma si autoattiva, portando ad un aumento degli ormoni circolanti; NB: i tumori maligni non danno mai ipertiroidismo! Autoimmunità: quella tiroidea è l’unica malattia autoimmune che, al posto di dare distruzione cellulare, vede anticorpi legarsi permanentemente al recettore, stimolandolo al rilascio di FT3/FT4. Non se ne conosce la causa e viene denominata morbo di Basedow (o di Graves). In questa patologia, vengono prodotti anticorpi TRAb (Thyroid Receptor Antibodies), la cui famiglia comprende sia stimolanti (ipertiroidismo) che bloccanti (ipotiroidismo); Gozzo multinodulare tossico: sono presenti molteplici noduli e vi è carenza di ormoni tiroidei e iperplasia della tiroide che, al posto di compensare gli scarsi livelli ormonali, ne produce di più; Tiroidite subacuta: l’infiammazione della tiroide può causare uno sgretolamento del parenchima ghiandolare con successivo rilascio di FT3/FT4, in presenza dei quali, l’ipofisi non rilascia TSH. Il paziente presenta dolore (a volte, però, assente) e febbre (non altissima): questa condizione si chiama tireotossicosi poiché non si è in presenza di una vera e propria tiroidite in quanto la presenza degli ormoni è dovuta al solo sgretolamento parenchimale. Il metodo più semplice (seppur meno utilizzato e sostituito dall’analisi degli ormoni tiroidei) per diagnosticare la base dell’ipertiroidismo è l’uso di iodio radioattivo. Mediante questo, infatti, a seguito di scintigrafia: Nell’adenoma di Plummer: si apprezza solo l’area di accumulo radioattivo mentre la restante parte ghiandolare sarà “scura” poiché il TSH è 0 (la produzione di FT3/FT4 per autoattivazione del recettore è indipendente dal TSH ma, al contempo regola negativamente il rilascio ipofisario); Nel morbo di Basedow: la tiroide appare uniformemente brillante (se gli anticorpi TRAb sono di tipo stimolante, attivano tutte le cellule); Nel gozzo multinodulare tossico: osservo tutte le aree di accumulo; Nella tiroidite subacuta: la tiroide appare totalmente “buia” poiché la distruzione parenchimale determina il rilascio di FT3/FT4 e le cellule sono inattive poiché il TSH è 0.