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Appunti sul filosofo Kierkegaard, Appunti di Filosofia

Appunti sul filosofo danese Kierkegaard, con particolare attenzione a: - Concetti di possibilità, angoscia, disperazione. - 3 stadi di vita (vita estetica, etica, religiosa) - Confronto tra dialettica inclusiva di Hegel (ET-ET) e dialettica esclusiva di Kierkegaard (AUT-AUT) - Confronto tra concezione di religione e etica di Kant e di Kierkegaard

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 16/09/2020

Reb_08
Reb_08 🇮🇹

4.4

(7)

31 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Appunti sul filosofo Kierkegaard e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! RL08 Kierkegaard Vita  Nasce in Danimarca, a Copenaghen, nel 1813. Vive in un ambiente pietistico corrente del luteranesimo che da importanza al senso del rigore.  Studia teologia all’università vuole diventare un pastore luterano non diventerà mai pastore.  Ha una personalità molto tormentata a causa di come è cresciuto e di alcune vicende sfortunate della sua vita (la madre e 5 fratelli muoiono). Si sente sempre inadeguato e incerto sulle decisioni della vita nel parla nel suo “Diario”, in cui parla di un “grande terremoto” che lo ha costretto a guardare il mondo in modo diverso.  Decise di sposarsi ma abbandona la fidanzata all’altare altra causa di sofferenza.  Attacca la chiesa luterana danese, di Copenaghen nel suo “Diario” parla di “scheggia nelle carni”, “paralisi interiore”.  Come Schopenhauer, è un filosofo isolato e poco apprezzato in vita viene rivalutato dopo la prima guerra mondiale dalla filosofia dell’esistenzialismo (e.g. Sartre filosofo francese) filosofia che riflette sulle condizioni esistenziali dell’uomo.  È un filosofo anti-hegeliano. Opere Pubblica i suoi testi filosofici con pseudonimi differenti (e.g. Johannes de Silenzio, Victor l’Eremita) ritiene che dentro di sé ci siano tante identità. Non vuole dimostrare una verità, ma mostrare all’uomo le diverse possibilità di vita, d’esistenza non c’è una verità oggettiva.  Aut-aut (1843)  Timore e tremore (1843)  Il concetto di angoscia (1844)  La malattia mortale (1849) Pensiero  La fondamentale caratteristica dell’opera di Kierkegaard è il tentativo di ricondurre la comprensione dell’intera esistenza umana alla categoria della possibilità. Kant aveva messo in luce le caratteristiche positive della possibilità (devi dunque puoi l’uomo ha la capacità di sottomettere i propri egoismi alla legge morale, può scegliere di rispettarla); Kierkegaard mette in luce invece il carattere negativo “mi sento sempre un forse” si sente sempre nella dimensione della possibilità e dietro a ogni possibilità c’è il rischio di fallimento. Si sente sempre al “punto zero” indecisione permanente, impossibilità di riconoscersi e attuarsi in una possibilità unica. La condizione esistenziale dell’uomo libero, che può scegliere, è l’angoscia ti senti libero, però non sai la scelta giusta, non sai il rischio che corri facendo una determinata scelta egli incarna la figura del “discepolo dell’angoscia”. Non bisogna cercare di evitare l’angoscia, è il prezzo che l’uomo deve pagare per la sua libertà. Angoscia condizione esistenziale di fronte a infinite possibilità e infinite conseguenze ≠ paura paura di qualcosa.  Una seconda caratteristica del suo pensiero è lo sforzo di chiarire le possibilità fondamentali che si offrono all’uomo momenti o stadi della vita che costituiscono le alternative fondamentali dell’esistenza, tra le quali l’ individuo deve scegliere. DIFFERENZE TRA HEGEL E KIERKEGAARD: HEGEL KIERKEGAARD Filosofia deterministica, la storia segue un disegno razionale. La vita avviene nel segno della necessità. La vita avviene nel segno della possibilità. Il soggetto di tutto il percorso verso l’Assoluto è lo Spirito universale, l’individuo è solo una manifestazione di questo spirito. Il cominciamento primo è il logos, il pensiero, che poi si oggettiva. Parla della categoria del singolo, dell’individualità non può esserci un pensiero se non c’è un individuo che lo produce. Filosofia sistema, storia del processo con cui l’individuo diventa consapevole. Filosofia riflessione del singolo che riflette sulla propria esistenza non ha nessuna pretesa di cogliere verità oggettive, assolute. Dialettica inclusiva, ET-ET include tesi e antitesi in un superamento che concilia entrambe. Dialettica quantitativa si può cogliere il tutto. Dialettica esclusiva, AUT-AUT è la dialettica della vita vera, in cui una scelta può precludere le altre. Dialettica qualitativa non si può scegliere tutto. Ottimista il negativo, la contraddizione, è il momento fondamentale del positivo, si può superare. Pessimista le contraddizioni sono parte integranti della realtà, non si possono superare.
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