Scarica Marx e la Società di Classi: Concezione della Classe Operaia e la Lotta di Interessi e più Appunti in PDF di Filosofia Teoretica solo su Docsity! 28.09 In una società per classi si presuppone che gli interessi all'interno di una classe siano differenti dagli interessi di un altro segmento: concezione della classe operaia. Il salariato vuole aver parte del reddito che produce. L'operaio produce una merce,il lavoro e il capitalista compra la sua manodopera che paga con il salario: esso è il valore di scambio della merce forza-lavoro. Questa merce produce però un plus-valore: teoria del valore lavoro secondo Marx. Ciò che dà maggior valore alla merce è l'uso della merce forza-lavoro dell'operaio. Il problema è che il plus valore rimane nelle mani del capitalista. Da qui si giustifica per Marx la lotta di classe,ovvero lo scontro tra gli interessi del lavoratore di fabbrica e del capitalista. Nel mondo contadino non c'è questa standardizzazione lavorativa. In una società pre-fabbrica non c'è questa segmentazione. Non c'è nella fabbrica un rapporto umano con il capo,si disumanizza il lavoro. Più il lavoro è anonimo più si socializza all'interno del settore lavorativo. Nella società pre-industriale,quella corporativa c'è una visione legata ai vecchi modelli pre-positivistici che favoriscono visioni irrazionalistiche del mondo. Nella scienza non ci sono cose migliori o peggiori rispetto a un certo scopo. L'uso del fine per cui un mezzo tecnico viene usato non è incluso nel mezzo tecnico. lo metto a disposizione una tecnica, la tecnica è anonima e può essere usata per un fine cattivo o buono. La valutazione dei mezzi rispetto ai fini dipende da valutazioni soggettive. Es: guerra per mantenere il potere: valutazione politica e non tecnica. La nozione di finalità è esclusa perchè non fa parte della scienza e della tecnica. Nozione di finalità: l'appetito è la tendenza verso qualcosa. L'intelligenza è una valutazione meccanica? non può essere perchè non è solo fare un calcolo. Lo scienziato non fa hp perchè altrimenti farebbe il teologo. La spiegazione del movimen to non si può accontentare più del ricorso a leggi fisiche . deve far ricorso a leggi fisiche o strutture meccaniche. La sola spiegazione causale non funziona per i fenomeni viventi: serve a conoscere le loro proprietà oggeettive ma non il significato delle loro azioni. Si tratta di introdurre un modo di comprensione soggettivo,che Kant chiamava comprensione finalistica o analogica. Kant dice che quando io voglio capire come si muove un essere vivente,devo introdurre una spiegazione analogica e quindi devo fare in modo che la spiegazione di questo essere sia simile a quella che farei io in quella situazione: devo mettermi nei suoi panni,comprensione empatica. Mettersi nei panni di un altro non è sempre facile. Anche l'evoluzionismo ricorre a elementi funzionali e finalistici: la teoria dell'evoluzione non è totalmente neutra. Quando parliamo di lotta per la sopravvivenza itnroduciamo fattori di spiegazione finalistica. L'essere vivente non è un individuo,non è un atomo ma è un sistema. Il neo-vitalismo evidenzia il primato della struttura e dell'organizzazione. Nel 1932 il fisiologo americano Waleter Cannon introduce il concetto di "omeostasi"= tendenza dell'organismo a mantenere il proprio equilibrio attraverso processi regolativi di controllo,perchè questo gli garantisce la vita. L'omeostasi trova applicazione anche in psicologia (equilibrio psichico di una persona). In una visione meccanica il tutto si ottiene sommando le parti. Nella visione omeostatica non è possibile perchè le parti sono integrate in base a funzioni