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Appunti di istituzioni di diritto romano e diritto privato romano, Sbobinature di Istituzioni di Diritto Romano

sono appunti ottimi per la preparazione dell' esame, sono stati realizzati sulla base delle spiegazioni del professore a lezione, contengono anche elementi in lingua latina.

Tipologia: Sbobinature

2022/2023

In vendita dal 14/12/2023

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Scarica Appunti di istituzioni di diritto romano e diritto privato romano e più Sbobinature in PDF di Istituzioni di Diritto Romano solo su Docsity! Si parla di un diritto non piu vigente le cui fonti sono in latino o greco. ISTITUZIONI DEL DIRITTO ROMANO Esame si puo dare a fine corso (13/12) e verbalizzare dopo nel primo appello disponibile. ISTITUZIONE:indica un insegnamento destinato ad impartire i primi rudimenti di una disciplina, corso destinato a formare nozioni elementari. Esiste una letteratura costituzionsle, alcuni autori scrissero INSTITUTIONES, lo stesso Quintiliano o Lattanzio che scrisse le divine institutiones che diede i primi rudimenti per la dottrina. Si tratta di una materia storica, non piu una dottrina vigente tranne per alcuni luoghi come San Marino, dove si decide ancora seguendo il diritto romano. Il diritto vigente a roma va dalla sua fondazione avvenuta a meta ottavo secolo 754, e ci si ferma a considerarlo fino alla morte di giustiniano nel 565, 13 secoli di storia. Dopo la morte di giustiniano il diritto romano continua a vivere ed essere applicato in eta medievale, ad essere studiato e aggiornato. Continua ad essere diritto vigente fino all emanazione dei codici moderni, quelli francese del 1804, austriaco del 1811, tedesco del 1900, con la loro emanazione il diritto romano cessa di essere diritto vigente Perche si studia? Perche è frutto di elaborazioni condotte sul diritto romano, è un prodotto della storia, i nostri codici attingono al diritto romano e quando si discostano è necessario capire pk lo fanno,non vale solo in italia ma anche nei paesi di Civillaw Questo è “diritto romano” inteso nellla sua esistenza storica e praticato dai romani, continua ad essere usato e a rispondere alle esigenze che si presentano nella societa, prendendo il nome di tradizione romanistica, ovvero l’insieme delle interpretazioni condotte nelle epoce successive che si basano sul diritto romano . Lo studio del diritto romano ci permette di superare una dimensione nazionale, permettendoci di capire le regole degli altri ordinamenti che si ispirano alla tradizione romanistica Consideriamo il diritto romano nella sua esistenza storica e i suoi sviluppi nella tradizione romanistica, tornera utile per diritto privato e pubblico. Un testo di Ulbiani ci informa riguardo la distinzione tra il diritto privato riguardo all’ utilità dei singoli, e il pubblico che concerne il modo di essere dello stato e della collettivita organizzata. Il corso delle “istituzioni del diritto romano” verte sul diritto privato romano, “storia del diritto romano” sull insegnamento del diritto pubblico. Diritto privato romano: l oggetto è piu ampio rispetto a quello del nostro perche comprende anche la disciplina del processo privato, e anche perche include il diritto penale privato, secondo il quale il soggetto deve pagare una pena in denaro. Queste fattispecie sono state nella nostra esperienza giuridica attratte da altri settori, come dal diritto penale, dove le fattispecie che devono pagare pena privata sono furto, rapina, ingiurie e danneggiamento, dal momento che diritto romano le considerava come lesive di interessi privati Il rapporto tra offeso e offensore viene regolato dal diritto privato senza intervento della sfera pubblica, dove tutto si risolve con pagamento di una pena pecuniaria, nel corso della storia in modo parallelo al rafforzamento delle strutture dello stato queste fattispecie sono state attratte nell ambito della sfera del diritto pubblico e non rientrano piu nel privato. Quando un comportamento illecito è considerato lesivo di un privato prende il nome di Delictum O Maleficium, quando un comportamento è considerato lesivo di un interesse pubblico prende il nome di Crimen o Crimina, da con confondere il delitto privato dal crimine La repressione dei delitti viene attuata dall ordinamento nelle forme del processo privato, quella dei crimina dall ordinamento nelle forme del processo criminale o pubblico Parliamo di principato e dominato pk durante il principato continuano a sopravvivere le strutt costit della repubblica, l imperatore ha ancora un formale rispetto per la repubblica, è un primus inter pari, mentre nel dominato la volonta dell imoeratore e l unica fonte di produzione del diritto quindi dominus ac deus. Giustiniano nelle sue leggi non esita a descriversi come legge vivente . LE FONTI DEL DIRITTO: Institutiones e un opera destinata d impartire inprimi rudimenti di una det disciplina, nel secondo secolo dc Gaio scrive Institutiones, le instituziine di gaio, opera per insegnamento, e prof di diritto e soiega ai suoi studenti quali sono le fonti del diritto, leggi, plebisciti, senato consulti, editti di coloro che hanno diritto di emanare editti, constituzioni degli imperatori, responsi dei giuristi. Eta tardo antica, post classica , una volta per indiv questa eta si usava post classico, l uso e stato eliminsto pk conteneva in se un giudizio di valore, quello classico superiore e preferibile rispetto al post classico, si individuava nel tardo anticonuna fase di decadenza, la storiogr piu recente ha rinunciato a postclassico, si preferisce parlare di tardoantico per indiv l epoca ndlle sue caratt peculiari. Va dal regno di costantino in avanti, all interno del quale viene isolata e considerata come oarte a se stante l eta giustinianea dal 527 al 565dc, si isola pk giustiniano ha introdotto tante nivita che si e ritenuto opportuno considerare la sua eta a parte rispetto al tardoantico, a lui dobbiamo il corpus iuris civilis. Agere, si fa riferimento al processo, il giurista collabora con le parti e con il magistrato giusdicente, pretore, nella lavorazione della formula processuale, dovrà decidere la controversia e dovrà accertarsi se pretesa e eccezioni sono fondate, deve collaborare con il pretore della redazione della formula processuale Cavere, attivita cautelare della giurisprudenza, assistere le parti nell adozione di schemi idonei al raggiuntg dei risultati che le parti si sono prefisse, aiutano a redigere un buon regolamento contrattuale, ben dettagliato, per soddisfare gli obiettivi che i contraenti intendono raggiungere Cosa fa il giurisra? Il De oratore di Cicerone dice che e compito del giurista respondere( dare responsi ai privati che chiedono ai giuristi sul diritto applicabile, ottenuto il responso si porta dal giudice privato e cerca di convincerlo della bonta della sua tesi, raccolgono i loro responsi in opere responsorum libri, opere a carattere casistico, la nostra legge è emanata in termini generali e astratti, non emana responso in termini astratti ma in un caso concreto che gli e stato sottoposto, individua gli elementi che dono giuridicamente rilevanti e poi emana il suo responso, diverso che fa oggi il giurista che interpreta la legge e segue metodo deduttivo, mentre quella romana metodo induttivo, simile a quello che fanno gli scienziat. Testo di Paolo dice che il diritto per giuristi romani non si ricava da una regola ma la regola si ricava dal diritto, giurista esamina fattispecie ed invividua soluzione razionale. Affermazione usata da Vacona per spiegare il metodo scientifico induttivo per spiegare le leggi naturali.Giurista fine repubblica Alfeno Varo dice che la soluzione si ricava dall attenta snalisi dei casi di causa, questo significa diritto caristico, si arrivano a rifiutare le definizioni ma si trova soluzione in rapporto al caso) , Respondere, fornire responsi su richiesta dei privati, per convincere il giudice della bonta delle tesi sostenute Gaio autore delle institutiones, trattazione destinata a fornire i primi rudimenti del diritto, individua le fonti di produzione del diritto, le fonti di produzione del diritto romano sono costituite da leggi ,plebisciti, senato consulti, costituzioni imperiali, editti dei magistrati, responsi dei giuristi. I responsi dei giuristi , con il termine giurisprudenza facciamo riferimento all insieme delle pronunce emanate dall organo giurispudenziale, in rif al diritto romano indica gli scritti dei giuristi e i giuristi. Nel diritto romano il prodotto della riflessione scientifica dei produttori del diritto ha la capicita di incidere sull ordinamento, da dove l opi di un giurista ricava la capacita di incidere sull ordinamento? Il giurista non ha carica pubblica, potrebbe ma il fatto che modifichi è indipendente. Giustiniano si accorge delle controversie e si impone di risolverle Storia della giurisprudenza romana, le notizie che possediamo sono contenute in un opera di un giurista del secondo secolo dc, eta classica, Pomponio, scrive come Gaio un manuale Liber Singularis Enchiridii, un manuale composto da un solo libro, nell antichita la divisione dei libri dipendeva dalla quantita di materiale che poteva essere scritto in quella pergamena. In questo libro viene tracciata una storia della giurisprudenza romana, da cui attingiamo per la maggior parte delle notizie della giurisorudenza romana. Abbiamo poche fonti del periodo arcaico, il diritto romano in era arcaica? Eta caratterizzata da una forte compenetrazione tra dimensione giuridica e religiosa. Ius molti lo fanno derivare da un termine sanscrito che significa formula portafortuna, mentre in latino medievale da directum. Secondo i romani osservare regole assicura la prosperita della civitas e avere un buon rapporto con le divinita, caratt che ci spiega pk societa romana sia pervasa di giuridicita, che penetra in ogni aspetto. Dove li ricavano? Si rifanno a diritto di matrice consuetudinaria che risale a dimensione anteriore a fondaz di roma, regole osservate dalle gentes che si sono riunite a costituire roma, non bisogna discostarsi da tale comunita pk penalizza rapp con comunita e quello tra comunita e dei . In eta arcaica il monopolio sulla conoscenza e interpretazione del diritto è riservato a collegio sacerdotale, il collegio dei pontefici che raccoglie i sapienti della citta, che conoscono le regole per costruire strade e ponti, che su richiesta di privati forniscono responsi su queste. Il giurista che fa cessare i contrasti è Salvio Giuliano. Contrasti per diversi opinioni su punti molto eterogenei che non permettono di individuare una diversita nel metodo seguito ma ci portano ad ipotizzare che si tratti di scuole legate al culto della figura dei maestri, ma non sono caratterizzate da metodi . Nell eta imperiale Adriano si circonda di giuristi che vengono inquadrati in un organo chiamato consilium principis, cominciando una collaboraz tra potere imperiale e giurisprudenza , e i giuristi piu importanti aiutano l imperatore a prendere le sue decisioni, inizia processo che prende il nome di burocratizzazione della giurisprudenza, i giuristi vengono chiamati a collaborare e a rivestire importanti cariche nella burocrazia imperiale. I piu grandi giuristi Papiniano, Ulpiano e Paolo prendono la carica di prefetto del pretorio, il capo dei pretoriani, guardie dell imperatore, organo di vertice dell apparato pubblico dell impero, papiniano è un martire della liberta pk si rifiuta di giustificare il fraticidio di Caracalla a Geta e viene fatto uccidere dall imperatore, unico giuristo ad aver tentato di definire i boni mores la nostra tiene conto del valore della materia, riconoscendolo al proprietario se la materia superiore alla mano d opera dell artefice. Il nostro codice dice che si applica la soluzione possa o non possa tornare all origine, è un rifiuto del diritto imposto da giustiniano. es matrimonio: per i Protuliani si raggiunge con la puberta, donna 12, non si discute, donna 14, Sabbiniani ritengono che vada accertata caso per caso attraverso una isoezione corporale la specificazione: è un modo di acquisto della proprieta, artefice con un bene che non gli appartiene crea una cosa nuova, Sabbiniani pensano che appartenga al proprietario della materia, i Protuliani pensano che appartenga all artefice; con giustiniano si attestano due criteri, quello dell riconducibilita, la cosa appartiene al proprietario della materia se puo essere ridondotta al suo stato originale altrimenti appartiene all artefice, per il criterio della prevalenza, la cosa appartiene all artefice se l artefice ha usato anche materia propria; Cosa si intende con buon costume? Cambia nel corso della storia, Papiniano ha elaborato una definizione, individuando quei fatti che legano pietatem, verecundiam, extistimarionem nostra, ovvero la nostra pieta, vergogna e considerazioni. Viene considerato il giurista casistico per eccellenza. Ultimo giurista classico è Modestino, allievo di Ulpiano, con lui finisce la storia della giurisprudenza classica, on finisce ma si svolge in forma anonima all interno della cancelleria imperiale. I giuristi scrivevano dei manuali per insegnamento (institutiones), manuale di Pomponio unico che traccia anche una storia della giurisprudenza, e delle trattazioni schematiche di diritto civile, di riferimento sono di Quinto mucio e Massunio Sabino, quelli che scrivono dopo li intitolano Ad QM Ad MS, sceivono raccolte di responsi, o di questioni che raccolgono discussioni svolte all interno della scuola; opere di commento agli editti dei magistrati librii ad edictum, diff tra quaestiones e responsi, i primi sono le discussioni intraprese a scuola durante l insegnamento. Diritto civile, ius civile, il diritto della civitas, della collettivita organizzata, ius proprium organizzatis, il significato si specifica in base al contesto, ius civile e ius honorarium, honos significa carica pubblica, ius honorarium è il diritto prodotto dai magistrati. Ius civile e ius gentium, diritto delle genti che comprende istituti praticati presso tutti i popoli e indica un settore dell ordinamento accessibile anche agli stranieri chiamati peregrini, gli istituti di ius civile sono praticabili dai soli romani, lo ius gentium è utilizzabile anche dai rapp tra romani e stranieri o tra stranieri. Legis actiones è istituto di diritto civile, no stranieri, la crisi di questo sistema sta nel fatto che non fosse idoneo per le controversie che riguardavano fatti esterni alla civitas. La sponsio è un contratto verbale attraverso parole solenni, messo in corso attraverso forme verbali che vengono da spondere, si puo usare solo questo verbo, è un istituto di ius cibile, solo romani, piu tardi si afferma un contratto con verbi diversi per lo ius genti, con verbi come promittere, stipulatio. Il verbo spondere ha la stessa radice di spendo greco che significa offrire libagioni agli dei, da qui viene la parola responsabilita. Il matrimonio è istituto di diritto delle genti pk praticato verso tutti i popoli ma affinche produca effetti nell ordin giuridico romano deve avere i requisiti di validita richiesti dal dir civile, iustum ac legittimum. Gaio dice che il diritto delle genti è espressione di una naturalis ratio, ragione naturale. Nel terzo secolo emerge nella rifl dei giuristi romani anche la categoria del diritto naturale. Secondo Ulpiano lo ius naturale è quod omnia animalia natura doquit, cio che la natura ha insegnato a tutti gli esseri viventi . Per paolo il diritto naturale ha una connotazione etica, dice che è quod semper bonum ac aevum est, è dir naturale cio che è sempre buono e giusto, mentre il diritto civile per paolo è quod omnibus auto pluribus in quaqua civitates utilem est, cio che è utile a tutti in ogni civitas. Per giustiniano il diritto naturale è cio che è stabilito dalla divina provvidenza, siamo in un impero cristiano, è religione imperiale dopo editto Tessalonica emanato da Teodosio, il rapporto tra diritto naturale e diritto delle genti ha dei contorni problematici pk giustiniano osserva che la schiavitu è istituto presente presso tutti i popoli, ma è un istituto contrario al diritto naturale pk per natura tutti nascono liberi. La distinzione tra ius civilis e ius gentium ha una precisa portata sul piano normativo, ci aiuta ad individuare la disciplina applicabile al rapporto, alcuni solo per romani altri anche per stranieri, questa considerazione vale fino al 212dc, quando Caracalla per motivi fiscali estende la citt romana a tutti gli abitanti dell impero, a partire da questo momento, la distinzione ra ius civilis e ius gentium ha solo un valore SOCIOLOGICO NON NORMATIVO, non serve a individuare la disciplina applicabile al rapporto. Cosa comprende lo ius civile, i mores e la loro interpretatio giurisprudenziale, le leggi ovvero il prodotto della legislazione, la legge delle dodici tavole e quelle emanate dal popolo riunito in assemblea, si occupa dei rapp familiari, di come si fa testamento, e delle obbligazioni. Ius honorarium, deriva dal termine honos che significa carica pubblica, nel catalogo Gaiano delle fonti di produzione, si fa rif agli editti emanati da coloro i quali hanno il diritto di emanare editti, chi li emana? Il pretore, i governatori provinciali, gli edili curuli. 1)editto del pretore, istituito nel 367 con leggi Licinie Sestie per le lotte patrizie e plebee, 2)gli edili sono una magistratura plebea creata in seccessione del monte sacro, vengono istituiti anche dei ludi publici, dei giochi pubblici il cui costo sarebbe stato sopportato dagli edili, ma gli edili plebei non ci stanno, non vogliono sopportare i costi, allora per i festeggiamenti, si istituiscono degli edili patrizi, gli edili curuli che sono una magistratura parrizia. Edili curuli, hanno tre competenze, 1)cura urbis, 2)cura annone (esercitano la propria giurisdizione nei pubblici mercati, emanando un editto, editto degli edili curuli, hanno giurisdizione piu limitata del pretore), 3)cura ludorum. Lex ,nel legis actiones, prende lex con significato di formula solenne. Lex contractus, si fa riferimento alle dichiarazioni delle parti, le clausole del contratto, regolamento negoziale adottato dalle parti, re di roma emanavano leges rege, sarebbero state raccolte prima da Servio Tullio, poi sotto il regno di Tarquinio il superbo, sarebbero state raccolte altre leggi da Sesto Papirio. Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio (re della monarchia latino sabina), di stirpe etrusca Tarquinio prisco, Servio tullio, Tarquinio il superbo. Questi re emanarono delle leggi chiamate leges rege, si costituisce lo ius papirianum. Vennero approvate dalle assemblee popolari, molti studiosi contestano l effettiva raccolta di queste leggi, secondo molti non furono ne emanate ne raccolte, pk ci troviamo di fronte ad una sicieta arcaica e riesce difficile immaginare la proposta del re e l approvazione da parte dell assemblea, risulta difficile immaginare anche la raccolta scritta. Cosa disciplinavano? I rapp famigliari, secondo lex romula si stabiliva in quali casi fosse possibile ripudiare la moglie, adultera, falsificato chiavi di casa o se sorpresa a bere vino; prescrizione di Numa Pompilio che avrebbe distinto tra omicidio volontario e involontario, con sanzioni diverse, volontario in caso di volontario “parricidas esto”, venga parimenti ucciso, ucciso dai parenti, oppure venga paragonato alla pena di chi aveva ucciso il padre, chiuso in un otre con animali e gettato nel fiume(poco probabile). Omicidio involontario è sufficiente consegnare un ariete ai parenti dell ucciso. Chi accerta se omicidio volontario o meno? Magistrati minori, ausiliari del rex, quaestores parricidii, molte di queste leggi appartengono al campo del diritto criminale, risultano lesivi del diritto della comunita. Siamo davanti a dimensione giuridica e religiosa. Es.Una di queste legis rege vieta alla concubina di accostarsi all altare di giunone (aram giunonis ne tangito), se lo tocca deve andare con i capelli sciolti in segno di lutto e sacrificare un agnellino, in questa fase alcuni vengono considerati riparabili scelus expiabile o scelus inexpiabile, non è possibile lavare questo comportamento, conseguenza è allontanamento dell individuo dalla civitas, sacerta, puo essere impunemente ucciso da chiunque. L inizio dell esperienza repubblicana in Roma antica è caratterizzato da forti contrasti tra patrizi e plebei, 366 emanazione leggi Licinie Sestie. Nel 494ac si verifica la seccessione della plebe sul monte sacro e vengono creati i tribuni della plebe e gli edili, in questa fase di contrasti si inserisce emanazione della legge delle 12tavole, a partire dal 461ac Terentilio Arsa sollecita l emanazione di una legge scritta che ponga fine alle prevaricazioni dei patrizi nei confronti dei plebei, fino a quel momento c era stato diritto di matrice consuetudinaria, plebei sollecitano emanazione legge scritta per evitare arbitri nell interpretazione del diritto. Legge delle Dodici tavole Pk plebei insistevano tanto? Nel 451ac viene sospeso il corso ordinario delle magistrature e si istituisce una nuova magistratura, i decemviri legibus scribundis et rei publicae costituende, magistratura costituita da 10 membri, con il compito di scrivere una costituzione per realizzare uno stato. L influenza del diritto greco è marginale, importante per legislazione suntuaria, sumptus, legislazione suntuaria ha lo scopo di evitare spreco e ostentazione della ricchezza, si vieta di utilizzare nella cremazione di un cadavere la legna privata della corteccia. Vennero inviati ambasciatori nelle citta greche per scoprire. 451ac decemviri redicono 10 tavole ma non hanno finito, nel 450 si nomina un secondo decemvirato, del quale vengono ammessi a far parte anche dei plebei, lavora di meno rispetto al primo pk deve redigere solo due tavole, lavora di meno e peggio pk queste tabule contengono previsioni contrarie agli interessi della plebe, tabule inique, inoltre governano dispoticamente, abusando del potere, fin quando Appio Claudio Decemviro si invaghisce di una ragazza libera e pretende di rivendicarla come schiava, finisce male perche Virginio, il padre, decide di ucciderla. Decemviri vengono cacciati dal 449ac, riprende il corso ordinario delle magistrature. Le dodici tavole vengono comunque pubblicate, anche se sorgono dubbi a riguardo. Non vengono integralmente accolte le istanze della plebe, ma almeno ora ci sono, prima no. Plebei non possono contrarre matrimonio civilmente valido con i patrizi, viene riconosciuto solo nel 445 con Plebiscito Canuleio. Di cosa si tratta? No codificazione nel senso moderno,non disciplina tutto, ma fissa alcuni punti fermi, alcuni mores, non possediamo il testo, andato distrutto nell incendio di roma del 390, ma possiamo ricostruirlo grazie alle frequenti citazioni degli antichi giuristi e letterati. Testo viene fatto studiare a memoria a scuola, lo possiamo ricostruire. L importanza è percepita dalla civitas romana come enorme, disciplina poco, ma in realta i romani affermano che è “fons omnis publici privatisque iuris”, fonte di tutto il diritto pubblico e privato. Gaio realizzo un commento alla legge delle dodici tavole, anche Cicerone. Es. Disciplina dell esecuzione personale sul debitore inadempiente, quando viene riconosciuto debito, viene dato al debitore un termine di 30giorni per poter adempiere, se il termine decorre inutilmente il creditore puo mettere le mani addosso al debitore, manus iniectio, lo espone per tre mercati, in modo che qualcuno paghi per lui, se nessuno è disposto, il debitore puo essere venduto come schiavo in territorio straniero, trans tiberim, o ucciso e smembrato, partes seganto, se non sono proporzionali al credito, non è motivo di doglianza se le parti non sono proporzionali. Es.Contiene la legge del taglione. Ingiurie è contenuta nella legge delle dodici tavole, disciplina solo le aggressioni alla sfera fisica, no morale, membrum ruptum, lesione permanente, se hai recato una lesione permanente e non si raggiunge un accordo si aaplica il taglione, oss fractum, la pena è fissa di 300 assi se l offeso è un libero, 150 se è uno schiavo, per tutte le altre ipotesi è prevista una pena di 25 assi. L importo delle pene diventa irrisorio pk l inflazione diminuisce il valore del denaro. Non tutela aggressioni alla sfera morale, siamo davanti a lacuna, colmata dal pretore, supplere, actio iniuriarum extimatoria, azione di stima delle ingiure. Altre previsioni nelle leggi delle dodici tavole, sanzionamento dell abuso dello ius vitae ac necis, che comprendeva anche il diritto di vendere, per traferire la forza lavoro da una famiglia all altra, la legge sanziona l abuso da parte del pater familias stabilendo che se il padre vende per tre volte il figlio, sia libero dalla potesta paterna. I pontefici che interpretano leggi creano istituto dell emancipazione, dove pater familias rinuncia alla patria potesta, vende per tre volte e rinuncia. Per estinguerla su figlie e nipoti è sufficiente una sola vendita. Leggi vengono approvate dalle assemblee popolari su proposta , rogatio, di un magistrato. Esistono diversi tipi di assemblee, la piu antica è costituita dai comizi curiati che risale a Romolo, che divide la cittadinanza in tre tribu, ramnes, tizies, luceres, ciascuna di queste tre viene divisa in dieci curie, l insieme delle trenta curie costituisce il comizio curiato, ha delle importanti attribuzioni nell ambito del diritto privato, si svolgono davanti a questo alcuni rituali, l arrogazione, (nel principato si fa per atto dell imperatore), si svolge davanti ai littori che rappresentano popoli auctoritate;una forma di adozione che ha ad oggetto un individo autonomo, non sottoposto a podesta, si uniscono due famiglie, adottante e adottato; si fa testamento, comizio si riunisce 24 marzo e 24 maggio. Assemblee: comizio centuriato e comizio tributo. Queste due sono state create da Servio Tullio, ordinamento centuriato, popolazione divisa in 5 classi di censo e distribuisce la pop all interno di 193 centurie, ciascun cittadino romano esprime un voto, ma il voto considerato è quello della centuria. È un sistema che privilegia censo e anzianita, votano prima ricchi, i cavalieri, che dispongono di 18 centurie, votano poi appartenenti alla prima classe del censo, hanno 80 centurie, i piu ricchi votano allo stesso modo quindi la maggioranza è raggiunta. Le centurie assegnate a ciasxuna classe sono divise tra iuniores 17-45, e seniores 45-60, seniores sono meno numerosi sono meno quindi il peso è maggiore. La centuria non ha sempre stesso numero di persone. Comizio centuriato e comizio tributo sono i provvedimenti emanati dal principe, rescritti,mandati,decreti,editti. Rescritti si chiamano cosi pk imperatore da risposta a quesito rivolto da privato, privato scrive qlla cancelleria imperiale con un atto detto libellus prex o supplicatio, si chiama cosi pk la risposta imperatore è scritta in calce sotto la domanda formulata, non è solo modo per risparmiare materiale, ma anche pk efficacia è limitata al caso per il quale è stato emanato e subbordinata alla veridicita dei fatti esposti. Sará poi il giudice del processo formulare o il funzionario a valutarne la veridicita e applicare il rescritto. Nonostante cio nella pratica l efficacia supera il caso concreto per cui è stato emanato, grazie all opera di mediazione della giurisprudenza, giuristi tengono conto dei riscritti dell imperatore. Cosa succede se sono un funzionario ed esercito funz giudicanti nell ambito della commitio extra ordinem? Scrivo alla cancelleria e questa mi risponde con un epistola, sono quindi risposte a richieste dei funzionari. Mandato contiene le istruzioni da imperatore a funzionari. Decreto è una sentenza, la pronuncia del imperatore che assume ruolo di giudice nel processo, giudica eccezionalmente nel processo per formulas, opera come giudice nel sistema processuale della commitio extra ordinem, attivita svolta al di fuori dell ordine senatorio, trovano risposta nei mandata alcuni divieti matrimoniali, quelli che impediscono ai funzionari di sposarsi con donne del luogo, per imparzialita e corretta amministrazione. Costituzioni imperiali Commitio extra ordinem: è di creazione dottrinale, studiosi la usano, è difficile individuare nelle fonti la disciplina di questo, non esiste una sola forma ma tanti tipi che si svolgono davanti ai diversi funzionari imperiali. Riccardo Orestano ha scritto che è come una chimera, cercare di ricostruire i caratteri è difficile pk ci soni tante cognitiones che si affiancano al processo formulare. Con cognitio nasce l appello; comincia ad affermarsi una disciplina relativa alle prove, prima il giudice privato del processo formulare valutava le prove in modo libero, ora comincia ad essere introdotta una disciplina relativa alle prove,comprensibile visto che una sentenza ora puo essere appellata, cercando quindi di risalire alle prove piu veritiere. Augusto con due leggi riordina il processo privato e quello criminale, commitio extra ordinem, comizio svolta al di fuori delle regole stabilite da Augusto, quello formulare viene meno nel 342dc con una costituzione di Costanzo e Costante. Editti sono provv dell imperatore che contengono norme generali(si fa rif ai destinatari di un precetto giuridico) e astratte( non descrive caso particolare ma una situazione tipizzata all interno della quale possono essere sussunte le fattispecie particolari che si incontrano nella pratica), oggi le norme sono di tipo casistico, si rivolgono alla generalita dei consociati, es editto di caracalla 212, editto di milano. Le cose cambiano con Diocleziano, la cancelleria si esprime attraverso rescritti, e responsi, l imperatore si comporta come giurista e analizza casi concreti. Con Costantino l imperatore comincia a esprimersi attraverso editti e leges generales, cambia latino, si determina frattura nell ordinamento tra ius vetus e ius novum (prodotto da costantino attraverso editto), frattura tra leges genenerales, prodotto dell attivita normativa della cancelleria imperiale; e gli iura, con cui si fa rif agli scritti dei giuristi, in particolare i giuristi del terzo secolo. Nel quarto secolo dc c è una frattura; Il diritto vigente è composto quindi da due formanti, iura che non sono piu fonte di produzione viva , e l editto che a partire da questo momento è l unica fonte viva, rappresentano la volonta dell imperatore. L imperatore usa lo ius publicae respondendi come strumento di controllo politico sull attivita della giurisprudenza, risolvere un problema di certezza del diritto, i giuristi erano tanti e il giudice privato doveva anche potersi fidare del responso, Augusto stabilisce che possono essere utilizzati solo i responsi dei giuristi muniti di ius respondendi, prodotti dalle parti, sigillati, in questo modo si cerca di risolvere problema legato alla certezza, significa possibilita di conoscere il diritto da applicare. Problema dell eta tardo antica era la certezza del diritto, materiale costa molto, difficle copiare i testi e farli circolare, si pongono gravi problemi in ordine alla certezza e alla conoscibilita del diritto da applicare, un tentativo di risolvere questo problema viene fatto a Ravenna nel 426dc da Valentiniano terzo, imperatore d occidente, emana il 7 Novembre la legge delle citazioni, Onorio aveva trasferito la capitale dell impero romano d Occidente a Ravenna. La legge delle citazioni dice che possono essere utilizzate in giudizio con il meccanismo della recitazio solo le opere di 5 giuristi, Papiniano, Paolo, Ulpiano, Gaio, Modestino; meccanismo della recitatio: per persuadere il giudice della commitio extra ordinem, vengono portate in giudizio le opere di questi e chi sostiene una tesi le legge al giudice, questo significa che le opere dei giuristi erano di difficile reperimento, non si possedevano piu le opere di tutti, ma quelle possedute si erano ridotte per la difficilta di copiare e di materiale. Perche questi 5? Papiniano, Paolo, Ulpiano sono i massimi giuristi di eta Severiana, nelle loro opere si condensa tutta l esperienza del diritto romano, le istituzioni di Gaio sono un opera che gode di tanta fortuna nel tardoantico, opera ha 4 libri o commentari, sono stati ulteriormente divisi in paragrafi, dagli studiosi, li citiamo con due numeri, uno libro, altro il paragrafo. L imperatore Antonino Pio morto nel 161dc, in alcuni punti dell opera di Gaio viene chiamato imperator, in altri divus (morto e divinizzato), quando lo chiama cosi è morto, quindi opera realizzata a cavallo del principato di Antonino e dei suoi successori Marco Aurelio e Lucio Vero. Come vengono usate? Abbiamo 5 giuristi, se hanno fonti discordanti si va a maggioranza, in caso di parita si segue l opinione di Papiniano pk in eta tardo antica gode di immenso prestigio, non cede davanti ai ricatti del potere politico, se Papiniano non si peonuncia, il giudice puo seguire l opi che preferisce. Noi conosciamo questa legge attraverso il codice Teodosiano, emanato in oriente da Teodosio secondo nel 438dc, la versione che noi conosciamo contiene una differenza , possono essere utilizzate non solo le opere dei 5, ma anche quelle dei giuristi citati da questi cinque. Che senso ha? La critica ha ipotizzato che questa aggiunta relativa sia frutto di una modifica effettuata sul testo dalla cancelleria dell impero orientale al momento dell inseriemto della legge delle citazioni nel codice Teodosiano, questo perche le condizioni economiche e culturali dell impero d oriente erano migliori. Come facciamo a conoscere la legislazione imperiale? C erano archivi, ma quanto erano aggioranti? L incertezza riguarda iura e leges, in questo periodo nascono iniziative private volte a favorire la possibilita di conoscere la legislazione imperiale, vengono realizzate sotto il regno di Diocleziano due raccolte private di rescritti, il codice Gregoriano e il codice Ermogeniano. Il codice Gregoriano di Gregorio, molto estesa, non pervenute pk successivamente usate da Giustiniano, nemmeno quello Ermogeniano, 15 libri, ciascun libro suddiviso in titoli, ogni libro ha la rubrica che ci informa della argomento trattato all interno del titolo, all interno del libro ci sono rescritti ordinati cronologicamente.Gregoriano contiene da Adriano a 292 di Diocleziano, quello Ermogeniano completa quello Gregoriano con rescritti Dioclezianei del 292 e 293 ; le prime iniziative di codificazione sono costituite da queste due raccolte private di rescritti In oriente , Teodosio sedondo nel 429 emana una costituzione che contiene un ambizioso progetto di codificazione , un prima raccolta deve contenere tutte le leges generales emanate a partire da Costantino, anche le leges generales non piu in vigore, secondo l imperatore questa prima parte del progetto vuole rispondere alle esicpgenze della scienzia del diritto, serve alla scienza del diritto, agli studiosi di diritto, si raccolgono le leges generales emanate da costantino in poi, significa anche conoscienza del diritto, puo essere utile conoscere il testo di una costituzione imperiale anche se questa non é piu in vigore, l utilita sta nel fatto che regola i rapporti sorti nel momento in cui era in vigore, secondo il principio, tempus regim actus, si applica la legge in vigore nel momento in cui viene fatto qualcosa. La seconda parte del progetto piu ambiziosa, si raccoglieva in un codice magisterum vitae, tutto il diritto vigente che non era composto solo dalla legislazione imperiale ma soprattutto dagli Iura, in questa codificazione, con riferimento all idea della completezza, Teodosio dice, deve essere contenuto tutto il diritto vigente, comprensivo di leges e iura, questa seconda parte del progetto non riusci, i commissari di Teodosio non furono in grado di realizzarlo, era estremamente complicato, imperatore vuole emanare la preminenza del diritto emanato da lui su quello giurisprudenziale, ma mentre si cerca di fare si rende conto che le basi non sono le leges ma gli iura; seconda parte del progetto non realizzata. Codice viene completato nel 438 ed entra in vigore nel 439, ha 16 libri, divisi in titoli all interno dei quali si susseguono le costituzioni imperiali in ordine cronologico. Codice Teodosiano non pervenuto direttamente ma attraverso la Lex Romana Visigotorum, contiene legge Teodosiane e serve a regolare la vita nel regno visigoto che era stanziato tra Spagna e Francia Meridionale e contiene ampi stralci del codice teodosiano, ciascuna legge è accompagnata da una interpretatio, si discute su chi sia l autore delle interoretationes, è il prodotto di maestri di diritto occidentali del quinto secolo. Codice emanato in oriente ma inviato a Valentiniano, quindi riconosciuto valido anche in Occidente. Nella parte orientale viene sostituito dalla compilazione giustinianea, vige in occidente anche dopo la caduta dell impero a seguito della deposizione di Romolo Augustolo, si stanziano delle popolazioni barbariche che danno vita a popolazioni germaniche, si seguono le loro leggi nazionali, i re barbari emanano le leggi romane barbariche. Scuole di diritto a Roma, Costantinopoli, oltre ad insengare lavoravano all interno degli apparati burocratici dell impero, opere destinate all insegnamento, delle istituzioni di Gaio venne realizzata un epitome, epitome Gai, un riassunto delle istituzioni di Gaio in due libri, non corrisponde ai quattro libri, è venuta meno la parte nel quarto libro relativa al processo formulare, la nostra fonte principale per la conoscenza del processo formulare, nel quinto secolo non interessava piu, quindi viene lasciata indietro; Epitome Gai costituisce una importante testimonianza della fortuna di Gaio nel tardo antico, la conosciamo pk contenuta nella lex romana visigotorum. Testimoniano la grande fortuna anche i fragmenta augustodunentia , un opera della giuridprudenza tardo antica basata su una rielaboraz dell archetipo gaiano di cui sopravvive qualche frammento, vengono scoperte in una citta della gallia meridionale. Altre opere, una costituita dalla lex dei contiene un confronto tra le leggi mosaiche Lex. Minus quam perfectae: prevedono un divieto e una sanziona, ma l atto in contrasto con il divieto rimane valido, es lege furia testamentaria, che ha lo scopo di limitare la liberta del testatore di disporre del proprio patrimonio per legati, l eredita è il complesso dei rapporti giuridici attivi e passivi trasmissibili a causa di morte, il legato consiste nell attrib di un diritto al legatario a carico dell eredits, il fatto che il testatore decida di disporre dei legati, finisce per impoverire l eredita, questa condotta pregiudica i grandi patrimoni rendendoli meno ingenti, poi puo anche spingere l erede annon accettare l eredita, per evitare che vengano dispersi i grandi patrimoni, si decide di limitare la facolta del testatore di disporre legati; la legge furia testamentaria vieta di disporre legati di importo eccedente i mille assi, la sanzione è una pena pari al quadruplo del valore del legato eccedente i mille assi che viene preteso dal legatario, quel legato è valido ma è prevista sanzione. Lex perfectae, c è un divieto e alla violazione segue l invalidita dell atto posto in essere, lex falcidia si prevede che il disponente non possa disporre per legato di piu di 3/4 dell asso ereditario, se viene violato i legati vengono ridotti fino a rientrare alla quota disponibile; viene emanatq pk il divieto della furia testamentaria poteva essere raggirato, si poteva svuotare l asso ereditario disponendo tanti piccoli legati; da qui deriva il verbo FALCIARE. Solo nell opera di Ulpiano abbiamo questa suddivisione pk riflette una caratteristica del diritto romano per cui la legge interviene su aspetti secondari e all inizio neanche puo intervenire sui mores, per i romani è importante rispetto regole, che sono quell della tradizione. Alla legge non viene riconosciuta la capacita di incidere sui mores. Leges imperfecte: es Lex cincia de donis et muneribus, legge cincia sulle donazioni, vieta le donazioni al di sopra di una certa misura, il cui ammontare non ci è noto, fanno eccezione alcune persone, le persone excepte, questa legge non contiene una sanzione in caso di inosservanza del divieto; interviene il pretore in funzione adiutoria che concede a chi è convenuto in giudizio per l adempimento della donazione ultra modum una exceptio legis cince che permette di paralizzare in giudizio la pretesa all adempimento avanzata dal destinatario, ovvero chi ha ricevuto la donazione pretende un adempimento e il pretore concede al donante l exceptio legis cince. Ciascun frammento è caratterizzato dalla presenza di una “inscritio” con il nome del giurista, il titolo e il nome del libro da cui è stato ricavato. Giustiniano stesso da ordine di conservare questa indicazione. A cosa serve conserve conservare questi nomi? Il diritto è il frutto della sua storia, non possiamo capire regola se non conosciamo la storia e la funzione che questa regola è stata chiamata a svolgere nell ordinamento. Le costituzioni imperiali non solo inscriptio ma anche subscriptio, con nome imperatori, destinatario; la subscriptio contiene data, luogo e copia consolare eponta (l’ anno). Come i commissari hanno comoletato un opera cosi in solo 3 anni? 1) teoria dei predigesti: i commissari di giustiniano si sarebbero avvalsi di compilazioni a catena di passi circolanti presso le scuole orientali. È una teoria razionale ma che non trova sufficienti appigli nelle fonti. 2) teoria delle masse elaborata nel 1820 dal romanista tedesco Fon Blumer: le masse sono gruppi di frammenti ricavati da commissari da opere giurisprudenziali che presentano carattere omogeneo tra loro; in particolare ha studiato tre titoli dei digesti: 1)Digesto 45.1: primo libro del 45esimo libro, rubrica del “verborum obbligationibus” obbligazioni solo verbalbente,contiene la disciplina della stipulatio, contratto con piu vasto ambito di applicazione (es diritto delle genti) 2)Digesto 50.16, “verborum significatione”, sul significato delle parole 3)Digesto 50.17, reca la rubrica dei “diversis regulis iuris antiqui” sulle diverse regole del diritto dell antichita. Il Digesto contiene materiale casistico giurisprudenziale di diversa applicazione, Giustiniano se ne rende conto e inserisce alla fine della raccolta questi due titoli in cui detta dei criteri che servono ad interpretare il sistema, i principi generali a cui deve ispirarsi l interprete nell uso del materiale casistico contenuto nel Digesto. Sono due titoli importantissimi pk gli interpreti successivi, creano, attingendo ai testi in questi due titoli, i dogmi del nostro diritto privato. I giudici pero utilizzavano il Digesto, sebbene numeroso, considerandolo una raccolta di materiali autoritativi idoneii a contribuire al convincimento del giudice, che consultava. La successione dei frammenti all interno di ciascun titolo non è casuale ma troviamo gruppi di frammenti presi dalle grandi trattazioni di diritto civile, poi un gruppo di frammenti ricavati dalle opere che prendono in considerazione lo ius honorarium, poi opere di casistica; Blume è riuscito a spiegare come i lavori per il Digesto sono stati condotti, pensando che chi avesse lavorato al digesto si fosse diviso quindi in 3 sottocommissioni. 1) chi le trattazioni del diritto civile, 2) la massa edittale, ovvero chi ha preso in considerazione i commenti all editto del pretore,3) massa papinianea, che ha preso in considerazione la parte casistica. Ha analizzato anche libri presi in considerazione dopo in un secondo momento. Come si cita un testo del Digesto? Si cita con “D. Con una serie di numeri che indicano, il libro, poi il titolo e poi il frammento”, i libri dal 30 al 32 non hanno i titoli; i frammenti vengono divisi in un principium seguito da paragrafi numerati; i medievali non lo citavano cosi il Digesto ma avevano una conoscenza cosi ampia e dettagliata che citavano i testi della compilazione Giustinianea con la loro parola iniziale. Prima del digesto nel 533 vengono emanate le insitutiones di Giustiniano con la costituzione imperatoriam, parallelamente con la costituzione omnem. Modello: Istituzioni di Gaio, ma quelle di Gaio non costituiscono l unica fonte utilizzata per la redazioni delle istituzioni di Giustiniano, vengono usate anche altre opere, Res Cottidiane di Gaio (in passato non gli si attribuiva la paternita pk a volte adotta soluzioni diverse da quelle adottate nelle istituzioni), le istituzioni di Fiorentino, giurista del Secondo Secolo (dove ricava passaggio a proposito della contrarieta della schiavitu allo ius naturale). Le istituzioni rappresentano la viva vox dell imperatore e rappresentano una sintesi compiuta tra leges e iura, pk trattando di un istituto richiamano non solo elaborazione giurisprudenziale ma anche legislazione imperiale. Autori: sono Triconiano, ministro della giustizia di Giustiniano (questor sacrii partii), assieme a lui Teofilo e Doroteo, due professori. Fino a questo momento abbiamo un codice vigente Novus Iustinianus Codex (leges) e il Digesto (iura). Le istituzioni contengono elementi da entrambe. Non è identico il valore tra istituzioni di Gaio e Giustiniano, quello di giustiniano è un testo di legge, destinato allo studio del diritto, quelle di Gaio hanno solo valore didattico, quelle di Giustiniano anche valore normativo. In che rapposto si pongono le istituzioni di Giustiniano rispetto al Digesto? Sono entrambi testi di legge, la differenza è che il Digesto viene studiato dopo lo studio delle istituzioni, che invece è piu elementare e viene studiato con funzione introduttiva. Institutiones di Giustiniano Giustiniano provvede ad introdurre delle modifiche all ordinamento di gente, i casi sono due: 1) l abbassamento dell eta in cui è possibile manomettere da 20 a 17 anni, il minore di 20 anni puo fare testamento, intervento sulla legge Ellia Sentia; 2) recezione dell usus iudiciorum presso i tribunali di Costantinopoli, trattando del processo, Giustiniano si trova a decidere quale disciplina sia da applicare e fa rinvio al testo delle istituzioni, si tratta di consuetudine secundum legem. Le istituzioni di Gaio sono divise in 4 libri, poi in paragrafi, un testo contenuto nelle istituzioni si cita Gaii, con due numeri, uno libro, uno paragrafo. Le istituzioni di Giustiniano hanno un ulteriore partizione, 4 libri divisi in titoli, quindi si cita Giustiniano e 3 numeri, inoltre hanno la particolarita di avere un titolo conclusivo, “Istituzioni, 4.16”, che reca la rubrica “De publicis iudicis”, sui giudizi pubblici, ovvero prendono in considerazione le considerazioni di Giustiniano anche il Diritto Criminale. Anche la partizione della materia è simile, si ripete partizione Gaiana con: 1)Personae, ovvero diritto delle persone; 2)Res, diritto delle cose; 3)Actiones, la disciplina del processo. Non sappiamo nulla del processo formulare attraverso Giustiniano, ma solo attraverso Gaio, perche con Giustiniano era gia stato eliminato. 534 viene emanato il Codex Repetite Prelexionis , non abbiamo la costituzione introduttiva, ma solo quella di pubblicazione. Perche emana un secondo codice cosi vicino al primo? Pk il quadro delle fonti tra primo e secondo è cambiato, il primo conteneva ancora legge delle citazioni, ora è stato emanato Digesto che risolv gia il problema degli iura, ci sono tante costituzioni imperiali non contenute nel primo codice, come le “Quinquaginta decisiones”, “Constitutiones ad commodum codicis pertinentes”, entrambi risolvono controversie giuridprudenziali individuabili nei testi della giurisprudenza classica; Mentre le Quinquaginta sono una sorta di soluzione tampone in quel momento ai problemi di amministrazione della giustizia; le constitutiones ad commodum, riflettono lo sviluppo dei lavori per la redazione del Digesto, i commissari incaricati per il Digesto, esaminando i materiali giurisprudenziali se trovano un problema, si rivolgono alla cancelleria e viene emanata legge che risolve il dubbio sorto, in questo modo possono andare avanti. Il primo codice di Giustiniano non ci è pervenuto, possediamo solo il Codex repetite prelexionis. Quando viene ad esistere l individuo: viene ad esistere al momento della nascita, prima giuridica,ente non esiste e le fonti giuridiche romane, seguendo l impostazione adottata dallo stoicismo, considerano il feto una parte del corpo materno, individuo viene ad esistenza uando si separa dal corpo materno. Nelle fonti giuridiche romane si trova enunciata una regola “concettus pro iam natu advetur”, ovvero il concepito si considera come gia nato. L ambito di applicazione è limitato alla tutela delle aspettative successorie del concepito non ancora nato, ovvero il diritto romano tutela le aspettattive di un concepito che non è ancora nato al momento dell apertutura della successione ereditaria, per permettere il raggiung di questo risultato il pretore nomina il curator ventris. Il feto non è un individuo ma riceve tutela ai fini della successione. Come si prova che uno è nato vivo? C è una controversia giurispr tra protuliani e sabbiniani, i protuliani ritengono che la vita del nato debba essere accertata attraverso l emissione del vagito, i sabbiniani si accontentano di qualunque manifestazione di vita, anche dei movimenti, questa è l impostazione seguita da Giustiniano. Il nato oltre ad essere vivo deve anche essere vitale, ovvero idoneo alla vita estrauterina, questo non accade quando nasce di pochi mesi, quando nasce prematuro e muore, si considera mai venuto ad esistenza. Deve avere sembianze umane, se è un monstrum deve essere eliminato pk la nascita di un ostentum o portentum indica il turbamento del buon rapporto tra gli uomini e le divinita, la pax deorum. La persona cessa di esistere nel nostro ordinamento quando muore, la morte è la cessazione delle funzioni cerebrali dell individuo, nel diritto romano si fa rif alla cessazione delle funzioni vitali. Puo succedere che un gruppo di persone muoia insieme, bisogna stabilire in che ordine le persone sono morte, a fine ereditari, quando non si riesce a stabilire l ordine, la giurisprudenza romana elabora delle presunzioni rivolte a disciplinare la successione ereditaria nelle ipotesi di commorienza. Le presunzioni: i genitori si considerano sopravvissuti ai figli impuberi, i figli puberi si considerano sopravvissuti ai genitori, il marito si considera sopravvissuto alla moglie, in questo modo il marito puo riottenere la dote; l istituto della dote è stato abrogato nel 1975 dall istituto del diritto di famiglia. Teoria dei tre status,per il godimento di una piena capacita il diritto romano richiede il possesso di tre status 1)Status libertatis, individua la posizione dell individuo all interno dell ordinam come libero o servo; 2)Status civitatis, qual è la posizione di questo individuo all interno della civitas, se ha cittadinanza romana o meno, fo ius civile è per i cittadini, lo ius gentium è per gli altri che non sono cittadini, questa tematica perde di importanza con l editto di Caracalla nel 212dc, con l estensione della cittadinanza roma a a tutto l impero; 3)Status familae per i moderni/ familias per gli arcaici, la posizione dell individuo all interno della famiglia, se è giuridicamente autonomo o meno “sui iuris” oppure è sottoposto al potere di un altro “alieni iuris”. La partizione piu importante è tra liberi e schiavi, accanto a questa summa divisio de iure personarum, i giudici vedono un altra divisione tra persone sui iuris e persone alieni iuris. Le persone alieni iuris sono le persone sottoposte al potere altrui, alla “dominita potestas”, potesta esercitata dal padrone sugli schiavi, quanti sono sottoposti al potere del pater familias, patria potestas, persone “in manu” e persone “in mancipio”. -è in mano del marito la moglie che contrae matrimonio cum manus, la manus è una situazione di soggezione della donna all interno della famiglia, paragonabile alla potesta, ovver la donna in manu entra a far parte della famiglia del marito ponendosi in loco filiae ovvero come figlia, acquistando aspettative successorie nei confronti del pater familias; -persona in mancipio, originariamente il filius familias venduto dal pater familias nell esercizio del suo diritto di vita o di morte, il filius familias si trovava in condizione servile, si ammise poi, per evitare questa conseguenxa che si trovasse in situa ibrida tra schiavo e libero la persona in mancipio, hanno capacita in ordine al matrimonio e i figli non seguono la loro condizione. In eta classica si trivano in mancipio solo i filiis familia transitoriamente in contesto della emancipazione attuata nel sistema delle tre vendite. L interpretazione dei pontefici ha carattere creativo ed è una interpretazione formalistica, pk dal momento che il versetto delle dodici tavole parla di figlio, per il figlio 3 vendite, per figlie e nipoti una sola. In eta giustinianea abbiamo solo due categorie di persone alieni iuris, chi è sotto pater potestas e dominita potestas, perche si perde usanza del matrimonio cum manu e perche emancipazione del filius familias non viene piu praticata com tre vendite, è sufficiente dichiarazione davanti al funzionario imperiale. È possibile che l individuo nel corso della sua esistenza muti queste tre condizioni, i mutamenti della condizione giuridica del soggetto vengono designati con l espressione “capitis deminutio”, sono tre: 1)Capitis deminutio maxima, consiste nella perdita della liberta, comprende anche la capitis deminutio media e minima pk chi perde liberta perde cittadinanza ed essendo la patri potestas “ius proprium civium romanorum”, ovvero istituto di diritto civile perde anche la perdita della patria potesta; 2)Capitis deminutio media, perdita della cittadinanza; 3)Capitis deminutio minima, mutamento della posizione dell individuo all interno della famiglia. Non si parla di diminuzione della capacita giuridica pk quando il filius familias viene emancipato va in contro ad una capitis deminutio minima pero quando viene emancipato diventa giuridicamente autonomo quindi in realta la sua capacita giuridica si rafforza, percio l espressione capitis deminutio significa che il gruppo di persone in quella situazione subisce la deminutio di una unita, quindi per evitare effetti ridicoli traduciamo capitis deminutio non letteralmente ma come mutamento della condizione giuridica. La distinzione tra liberi e schiavi Liberi sono le persone nate libere, ingenui, o che hanno acquistato la liberta in un secondo momento, libertini, o liberti. Si diventa schiavi con la captivitas ovvero la prigionia di guerra, inizialmente venivano uccisi poi si è pensato di conservarli, anche il cittadino romano catturato in battaglia diventa schiavo, l ordinamento permette, se rientrato in patria, di recuperare i suoi diritti in forza dello “ius post liminii”, i diritti non il possesso e nemmeno il matrimonio. Il possesso è una situazione di fatto, consta della possibilita su una cosa, detenzione, accompagnata dalla volonta di comportarsi in rapporto a questa come se si fosse proprietari, “animus possidendi”, normalmente il possessore è anche proprietario ma ci sono situazioni in cui proprieta e possesso non sono della stessa persona. Bisogna distinguere possesso di buona fede, inconsapevole della lesione dell altrui diritto e possesso di mala fede, consapevole della lesione dell altrui diritto. Il matrimonio nella concezione romana si fonda sul perdurare del consenso, della volonta reciproca di essere marito e moglie, quando viene meno il matrimonio si scioglie, ecco pk il prigioniero recupera tutti i suoi diritti ma con queste due eccezioni. Nasce la nozione di obbligazione naturale,l obbligazione è civile quando il creditore del rapporto obbligatorio dispone di un azione per ottenere l adempimento da parte del debitore, l obbligazione naturale è caratt dalla mancanza di un azione, il creditore non puo agire contro il debitore. Sono obbligazioni naturali quelle che hanno ad oggetto il pagamento di debito di gioco o scommessa, ha un ffetto giuridico di giustificare la soluti retentio, ovvero che il creditore dell obblig naturale puo trattenere quanto è stato prestato dal debitore e il debitore non puo chiederlo indietro, l indebito è il pagamento di cio che non è dovuto, ovvero se sto comprando un immobile e credo di dovere delle somme ma sbaglio, posso richiederle indietro, nel caso dell obbligazione naturale no, l azione con cui chiedo indietro quello che non dovevi si chiama conditio indebiti, azione di ripetizione di indebito. Cosa succede quando lo schiavo commette un delitto? Crimine è un illecito lesivo degli interessi della collettivita, delitto illecito considerato lesivo di interessi privati; le istituzioni di Gaio elencano furto rapina ingiurie e danneggiamento, la commissione in delitto fa sorgere un rapporto obbligatorio che ha ad oggetto il pagamento di una pena in denaro. Quando il delitto lo commette uno schiavo, non è titolare di un patrimonio, la responsabilita grava sul dominus, con un temperamento derivante dalla applicazione del regime nossale, il regime nossale prevede che il soggetto titolare di potesta che dovrebbe pagare la pena puo liberarsi da responsabilita semplicemente consegnando il sottoposto a podesta all offeso. In che condizione si trova colui che è stato dato? Condizione servile se è uno schiavo altrimenti se è un filius familias si trova in condizione di persona in mancipio, puo liberarsi dalla responsabilita ripagando il debito e affrancarlo oppure puo rimanere tutta la vita in condizione servile o paraservile. In eta Giustinianea rimane solo per gli schiavi il regime nossale, Giustiniano giustifica questa innovazione facendo riferimento ad un mutamento della sensibilita sociale nel frattempo avvenuto nova omniem conversatio. Condizione servile nel corso della sua evoluzione storica In eta arcaica la condizione degli schiavi non è diversa da quella degli altri sottoposti, gli schiavi sono pochi e vivono nella famiglia, che non indica solo la famiglia ma anche il patrimonio e con il termine familia si identificano tutti i sottoposti al potere dell esercente la potesta. I problemi nascono con le guerre di espansione, in cui arrivano a Roma migliaia di schiavi, cominciano a crearsi forti tensioni nella societa romana, siamo tra la fine della repubblica e l inizio del principato, la rivolta di Spartaco termina con 6000 crocifissioni, anche il contenuto del SenatoConsulto Sillaniano che prevede che se il Dominus muore di morte violenta nella propria abitazione possano essere torturati e uccisi tutti gli schiavi conviventi; concede la liberta allo schiavo che ha svelato il nome dell assassino del dominus. In eta imperiale la situa schiavi migliora,si segnalano interventi imperiali per rendere meno dura la loro condizione, un intervento di Claudio fa si che lo schiavo abbandonato dal Dominus presso il tempio di esculapio pk malato se guarisce acquista la liberta. Domiziano vieta la castrazione degli schiavi e soprattutto intervengono a mitigare la condizione degli schiavi due rescritti di AntoninoPio, il primo assoggetta a sanzione criminale, sulla base delle previsioni contenute in una legge di eta Sillana lex Cornelia de sicaris chi uccide il proprio schiavo, puo avvenire se si macchia di una colpa grave; altro provcedimento riguarda gli schiavi che per sfuggire ai maltrattamenti dei padroni si rifugiano presso le statue degli imperatori, schiavi ad statua confugentes, dominus costretto a venderli, è interesse dello stato che ciascuno non usi male cio che gli appartiene. Manumissione ha 3 forme nel diritto civile romano, prendono il nome di iuste ac legittime e ha due effetti, determina l acquisto della liberta, determina acquisto cittadinanza romana 1)Testamento, disposta dal dominus attraverso il suo testamento, puo essere effettuata in modo diretto, ovvero con un previsione nel testamento si dispone la liberta dello schiavo, “tizio sia libero”, manumissione diretta, puo essere indiretta ricorrendo ad un fedecommesso ovvero una disposizione attraverso la quale il testatore prega l erede di tenere un determinato comportamento, prega di manomettere tizio. Con la manumissione diretta lo schiavo diventa libero alla morte del decuius, is decuius ereditate agitur. Inoltre non è gravato da obblighi di patronato, si chiama liberto orcino, pk il patrono é morto. Originariamente il fedecommesso non era considerato vincolante, le cose cambiano in eta imperiale wuanso viene reso giuridicamente vincolante dall istituzione dei pretores fidecommisaris 2)vindicta, è una bacchetta di legno. Questa manomissione avviene inscenando un finto processo di liberta che ha ad oggetto la condizione di libero o schiavo che si intende manomettere. Finto processo di stato in cui il padrone sta zitto e il pretore lo dichiara libero, adsertor libertatis. 3)Censu attraverso il censimento quinquennale , quell individuo viene incluso nell elenco dei cittadini , è una forma di manumissione che decade in eta imperiale quando non vengono piu effettuati i censimenti. Si verifica che i padroni, per dare sfoggio di generosita decidano di liberare gli schiavi nel corso di un banchetto, comincio a manomettere per mensam o inter amicos, non hanno valore per diritto civile queste manomissioni , cosa succede a questa persona liberata? Il dominus potrebbe riprendersi lo schiavo, se lo schiavo si rifiuta il dominus puo andare dal pretore e intentare un processo di stato, esercita la vindicatio in servitutem, il pretore vuole evitare delle conseguenze iniquee che il dir. civile venga piegato al raggiungimento di cosa inique, quindi il pretore non si presta a cio ma nega al dominus l azione. La legge Giunia Norbana stabilisce che quelli manomessi non nei tre modi della manomissione del diritto civile, no cittadinanza romana ma latinita Giuniana, significa che questi vivono la liberi e muoiono da schiavi o quando muoiono in un solo istante perdono non solo la vita ma anche la liberta con la conseguenza che il loro patrimonio va a chi li aveva manomessi. Leggi limitatrici delle manomissioni emanate in eta Augustea La politica di Augusto ha indirizzo conservatore, si propone di restaurare antichi mores e si vuole impedire che con manomissioni acquistino la cittadinanza romana persone estranee alla romanita; inoltre vuole conservare i grandi patrimoni impoveriti se vengono disposte manomissioni. Le leggi limitatrici delle manomissioni sono Fufia Caninia del 2a.C e la legge Eia Sentia del 4d.C. 1)La legge Fufia Caninia prende in considerazione le manomissioni disposte per testamento stabilendo che il numero degli schiavi che è possibile manomettere varia in rapporto al patrimonio servile posseduto dal disponente, la percentuale degli schiavi che è possibile affrancare decresce quando il patrimonio è piu consistente, fino a due schiavi la monomissione è libera, da 3 a 10 ne puo manomettere solo la meta, da 11 a 30 solo un terzo, esiste un correttivo all interno di ciascuno scaglione , la percentuale degli schiavi decresce in rapporto all aumentare del patrimonio servile, è invers proporz al numero di schiavi posseduti. Deve essere effettuata nominativamente formando un elenco degli schiavi in modo tale da far valere la liberta di disporre del testatore solo fino al numero massimo consentito, nominatum manomittere, non si applica il favor libertatis se i nomi vengono scritti in cerchio per evitare di ricostruire ordine, nessuno libero. 2)Nella legge Eia Sentia il minore di 20 anni il quale se ha raggiunto la puberta puo fare testamento, puo manomettere validamente solo vindicta previo accertamento in ordine all esistenza di una giusta causa, effettuato da un apposita commissione, per impedire che un individuo immaturo disponga con eccessiva larghezza delle manomissioni, imporpverendo il proprio patrimonio. Vengono fatti accertamenti soprattutto quando il padrone ha legami di sangue con lo schiavo, iusta causa. La seconda previsione stabilisce che la stessa verifica in ordine alla sussistenza di una giusta causa deve essere effettuata quando si intende manomettere uno schiavo che ha meno di 30 anni, la ratio sta nel fatto che possa riprodursi e avere figli data la giovane eta e l imperatore utilizza lo stesso ragionamento anche per uno schiavo piu giovane. Se vengono manomessi schiavi di condotta turpe, questi schiavi non acquistano la cittadinanza romana ma la condizione di stranieri arresisi a discrezione, peregrinus dediticius, non possono risiedere a Roma e neppure entro le 100miglia da Roma. Cosa succede quando roma si espande? Si puo scegliere se combattere o arrendersi, se si combatte e ci si arrende si tratta di quelli che si arrendono andiscrezione del nemico, se continuano a combattere possono essere uccisi o schiavi. Una legge attribuita a Romolo permette al pater familias di uccidere il figlio che lo abbia aggredito, pero l aggressione deve essere constatata dai vicini, viene sottoposto al controllo sociale in eta arcaica; intervengono anche gli imperatori, allora si segnala un intervento di traiano che impone al padre di emancipare il figlio in caso di maltrattamenti; In eta tardo antica si verifica un rafforzamento dei poteri dello stato, conseguente all affermazione dell assolutismo, lo stato rivendica a se il diritto di punire i cittadini sudditi, allora Costantino assoggetta alla pena il padre che uccide il figlio, parricidio, punito attraverso un supplizio chiamato pena cullei, culleo è un otre dove viene rinchiuso il parricida con animali per poi essere buttato in mare; Una costituzione del 364 d.C stabilisce che lo ius vitae ac necis del pater familias deve essere contenuto entro i limiti di uno ius corrigendi, diritto di correggere e resta riservato allo stato la regressione degli illeciti piu gravi. Ius vitae ac necis, consta di diverse facolta, ha un contenuto molto ampio che possiamo scomporre in diverse facolta: 1)Ius vendendi, vendere il figlio, pk la legge delle dodici tavole sanziona l abuso dello ius vendendi da parte del pater familias con la perdita della patria potesta, avviene emancipazione 2)Ius exponendi, diritto di esporre il figlio in un luogo pubblico, affinche qualcuno lo accolga e lo allevi decidendo se allevarlo come figlio o schiavo; 3)Ius noxe dandi, diritto di dare a nossa, costituisce un vantaggio per l esercente la potesta che si libera dalla responsabilita per l illecito compiuto dai sottoposti, la condizione del figlio all interno della famiglia è simile a quella dello schiavo ma comincia a differenziarsi ovvero mentre allo schiavo non viene mai riconosciuta autonomia patrimoniale, al figlio si; Alla fine della repubblica si riconosce al filius familias la possibilita di contrarre obbligazioni civilmente valide. In eta Augustea l autonomia del filius familias si rafforza perche viene creato l istituto del peculio castrense, comprende quanto guadagnato del filius familias prestando il servizio militare, primus stipendium merere, appartiene al filius familias che puo disporne per testamento, se non fa testamento appartiene al pater. Con Costantino viene introdotto il peculio quasi castrense, comprende quanto guadagnato dal filius, esercitando determinate professioni, avvocato, funzionario di corte, carriera ecclesiastica, compete al filius familias. L autonomia patrimoniale del filius familias si rafforza in eta costantiniana pk riforma il regime dei bona materna, ovvero i beni che provengono al filius familias dalla nonna materna o dalla madre, i beni ottenuti vanno al pater familias che pero ha divorziato dalla madre, si cerca una soluzione: la nonna o la mamma possono istituire erede il filius familias a condizione che venga emancipato dal pater familias, ma non puo essere costretto a farlo, semplicemente questa istituzione di erede sotto condizione cade nel nulla, ereditera un altro, non è strumento idoneo. Altri stumenti sono istituiti dal fedecommesso di restituzione e di emancipazione, il fedecommesso si chiama cosi pk chi lo dispone si affida all erede, ovvero ripone le proprie speranze nella fides da parte dell erede. Nel nostro ordinamento si puo destituire erede un incapace in modo che alla sua morte lo resistuisca a chi si è preso cura di lui. 1)fedecommesso di emancipazione, la nonna o la mamma pregano il pater familias di emancipare il filius e di restituirgli il patrimonio che ha ereditato; 2)fedecommesso di restituzione, alla morte il pater familias dovra restituire i beni della nonna o della madre al filius. Costantino stabilisce che il pater non puo disporre dei bona materna ma puo solo far propri i frutti, se emancipa figlio riceva premium emancipationis, ovvero puo trattenere un terzo dei bona materna; Giustiniano interviene stabilendo che non trattenga piu un terzo ma la meta di questi beni ma solo a titolo di usufrutto. In eta Giustinianea si distingue tra peculio avventitio e profectitio 1)peculio avventitio, tutto cio che il filius ha guadagnato sfruttando risorse proprie 2)peculio profectitio, quello che ha guadagnato sfruttando risorse messe a disposizione dal pater familias. Matrimonio romano. Il matrimonio è un modo di acquisto della patria potestas. Modestino disse “Nuptie sunt coniumptio mavis et feminae et consortium omnis vitae, divini atquae humani iuris communicatio”, unione tra un uomo e una donna, unione di tutta la vita(in realta si fonda sul consenso, maritalis affectio), punto di contatto tra diritto divino e umano. Ulpiano dice che l elemento costitutivo è il consenso, “nuptias non concubitus sed consensus facit”. Requisiti di validita del matrimonio previsti dal diritto civile romano: 1)consenso dei nubendi, maritalis affectio, non solo deve sussistere nel momento iniziale ma deve perdurare lungo tutto lo svolgimento del rapporto, le cose cambiano con il cristianesimo, viene dato valore al consenso iniziale e si cerca di limitare lo scioglimento del matrimonio 2)eta pubere, si raggiunge al compimento del 12 anno per le donne viropotentes, al 14esimo per gli uomini, con disputa tra Sabiniani (accertamento caso per caso) e Protuliani( si accontentavano del limite d eta) 3)assenzo di altre persone, ovvero coloro che esercitano la potesta sui coniugi, per l uomo é richiesto assenzo espresso, per la donna è sufficiente una non opposizione. Problemi quando esercente la potesta è pazzo , mente capti o dementes, rispetto a furiosii che non sono sempre pazze, ma hanno lucidi intervalli, sulla questione interviene Giustiniano. 4)conubium, capacita di contrarre matrimonio civilmente valido, manca negli stranieri e prima del plebiscito Canuleio anche tra patrizi e plebei. Il conubium, manca negli stranieri, a partire dall emanazione della Costitutio Antoniniana, si riduce all accertamento in ordine alla mancanza di impedimenti derivanti da parentela o affinita. Affinita, legame che sussiste tra un coniuge e i parenti dell altro coniuge. Quando parliamo di famiglia si indicano tutte le persone sotto la potesta di una persona, proprio iure, accanto a questa, familia communi iure, si individua l insieme delle persone che si sarebbero trovate sotto la potesta di uno solo se questo non fosse morto, es. mio nonno aveva tante persone sotto la potesta, quando muore persone hanno dato origine a tante persone con proprio iure. In diritto romano il discorso sulla parentela è complicato pk bisogna distinguere due tipi di parentela, in linea maschile prende il nome di adgnatione, (mio padre, mio nonno, i miei zii), e cognatione, legame di sangue in linea femminile (nonno materno, nonna materna, zii materni). Giustiniano da importanza al legame di sangue. Come si calcolano i gradi di parentela: In linea collaterale si contano tutti e si sottrae quello comune. Rileva come impedimento matrimoniale fino al terzo grado, zia non sposa nipote. Con senatoconsulto di Claudio, che ha contratto matrimonio con Agrippina, figlia del fratello. Le nozze tra cugini sono legittime, vietate temporaneamente solo in eta postclassica. Tendenzialmente oggi parentela fino al sesto Grado. Rapporti patrimoniali tra coniugi Nel caso sia stato cum manus, la moglie entra a far parte della famiglia del marito in luogo di figlia, acquista aspettative successorie, compensate attraverso la dote. La dote è il complesso dei beni apportati dall moglie al marito, ad sustinenda onera matrimoni, appartiene al marito, tuttavia quando cominciano a diffondersi i matrimoni sine manu, e quando si diffondono i divorzi, si fa strada l idea che la dote debba essere restituita in caso di scioglimento del matrimonio, l azione che presiede all restituzione si chiama actio rei uxorie, il nome cambia in diritto Giustinianeo e viene chiamata actio de dote, Giustiniano interviene per rendere piu forte la posizione della donna che intende chiedere indietro la restituzione. La dote si costituisce in tre forme: 1)Dotis datio, trasferimento della proprieta dei beni dotali attuato attraverso i modi di acquisto dell proprieta; 2)Dotis dictio, dichiarazione unilaterare del seguente tenore “avrai per dote”, dichiarazione com effetti obbligatori, a seguito della quale sorge diritto del marito ad ottenere questi beni non ancora trasferiti; 3)Dotis promissio, promessa di dote, sorge diritto di credito, un dialogo tra chi costituisce dote e marito, è una apllicazione di un contratto, stipulatio. Dalle diverse risposte ricaviamo che col tempo la funzione dell adozione cambia, prima è uno strumento idoneo a spostare la forza lavoro, per rapporto potestativo, si trasforma in un atto con finalita caritatevoli e si afferma la concezione secondo cui l adozione è un atto che imita la natura. Questo lo troviamo nella parafrasi di Teofilo, Giustiniano riscontra un vitium, Figlio adottivo emancipato dopo la morte del padre naturale, perde tutte le sue aspettative successorie, il padre naturale è morto, l emancipazione comporta sui iuris ma non concorre alla successione del padre adottivo. Come pone rimedio Giustiniano: stabilisce che l adozione abbia effetti traslativi della potesta adotio plenissima, l altra adotio minus plaena , solo in casi eccezionali: 1)Quando un estraneo adotta il nipote di un avo che trattiene ancora il figlio in potesta 2)Quando ad adottare sono l avo materno o paterno dopo l emancipazione del padre dell adottato, sono i nonni che adottano un nipote il cui padre era stato emacipato, scavalca il padre. Vale la pena essere emancipati? L emancipazione comporta il sui iuris, ma recide il legame agnatizio, chi viene emancioato non fa parte della successione nei confronti della famiglia d origine. Due istituti del diritto delle persone: la tutela e la curatela. La tutela: ha ad oggetto gli impuberi e le donne. Gia accennata la tutela sugli impuberi, dicendo che cessa la tutela quando raggiunge i 14 anni di eta per gli uomini, 12 per le donne. All interno della categoria degli impuberi dobbiamo distinguere: infanti(meno 7 anni), infantia maiores( piu di 7 ma meno di 14). Sono coloro che non sono considerati in grado di esprimere completamente il loro pensiero e volonta. Gli infantia maiores hanno la possibilita di esprimere la propria volonta, una volonta immatura. Per quanto riguarda la tutela delle donne, Gaio la giustifica in forza della debolezza da cui sono contraddistinte, critica la tutela sulle donne e alla giustificazione, magis speciosa quam vera, ovvero non è una giustificazione valida pk in realta sono in grado di gestire i propri affari, infatti è istituto che cade presto in desuetudine. Tutela sugli impuberi: fonti ci tramandano definizione di tutela elaborata alla fine della repubblica da Servio Sulpicio, come vis ac potestas. In realta originariamente tutela piu gli interessi del tutore che del pupillo. Ci sono 3 forme di tutela: -testamentaria: testatore individua un tutore per il figlio impubere, questo tutore è colui il quale sara erede nel caso in cui l impubere non raggiunga la puberta, eta in cui si fa testamento, tutela esercitata nell interesse del tutore; -legittima: opera in assenza dell indicazione di un tutore testamentario, è chiamata cosi pk prevista dalla legge dodici tavole, esercita le funzione di tutore l agnato, parente in linea maschile piu vicino in grado; -dativa: concezione della tutela cambia a seguito della lex atilia de tutore dando, che prevede che il magistrato nomini un tutore per un impubere sprovvisto di tutore testamentario o legittimo, si spezza cosi il legame tra testamento e tutela. La tutela non è piu vis ac potestas, ma un honos, ovvero un onere da assumere a protezione del soggetto incapace. Dal momento che non ha lasciti testamentari il tutore cerca di sottrarsi, quindi viene elaborata una disciplina delle excusationes, che permette alla persona scelta di sottrarsi dalla funzione della tutela. Si ricorda anche una lex iulia et pitia che prevede una designazione di tutori per chi non ha tutore testamentario o legittimo nelle province. Dalla tutela nasce un azione, actio tutelae, che è diretta e contraria. -actio tutelae diretta: spetta al pupillo contro il tutore,il pupillo ottiene dal tutore il trasferimento degli atti compiuti dal tutore nel suo interesse. -actio tutelae contraria: dal tutore contro il pupillo, per ottenere la rifusione delle spese sostenute dal tutore nella gestione della tutela. Il diritto romano non conosce l istituto della rappresentanza diretta, si opera sempre in un regime di rappresentanza indiretta. Rappresentanza diretta: è un istituto in forza del quale gli atti compiuti dal rappresentante producono immediatamente effetti nella sfera giuridica del rappresentato. Es. io sono un genitore, ho la rappresentanza legale sui miei figli, compro un immobile per mio figlio, questo immobile va nel patrimonio di mio figlio Rappresentanza indiretta: il rappresentante acquista i diritti che derivano dal conseguimento dell attivita negoziale posta in essere e poi deve retrasferire questi diritti nella sfera giuridica del rappresentato. Pupillo esercita actio tutelae diretta per far si che infatti compiuti dal tutore vengano trasferiti a lui. Tipica del diritto romano. Unico caso di rappresentanza diretta: io mi avvalgo di un procuratore, che non fa altro che aiutarmi nella gestione dei miei affari, acquista il possesso di un bene e questo acquisto si ripercuote direttamente nella mia sfera giuridica. Vale una regola contenuta nelle istitutiones di Gaio: per extraneam personam nobis adquiri non posset, noi non possiamo acquistare per mezzo di una persona estranea, si intende una persona diversa dalla quale noi abbiamo la patria potestas. In cosa consiste l attivita svolta dal tutore? In relazione agli infanti, il tutore si sostituisce completamente a queste persone, che non sono in grado di esprimere una volonta, l attivita del tutore consiste nella negotiorum gestum, gestione di affari. Per gli infantia maiore, sono in grado di esprimere solo una volonta immatura, la loro difettosa capacita viene integrata dal tutore che deve prestare la propria auctoritas tutoris, ovvero il pretore deve dare la propria autorizzazione per gli atti compiuti dal soggetto 7-14. Qual è la sorte degli atti compiuti sine tutoris auctoritate? Questi producono solo effetti positivi nella sfera giuridica del pupillo ma non lo obbligano, non producono conseguenze negative, è interesse di chi conclude un negozio con l impubere assicurarsi che vi sia l auctoritas tutoris. La curatela: si esercita su minorati e minori. La legge delle dodici tavole prevede l intervento di curatori legittimi per persone non in grado di provvedere ai loro interessi, minorati mentali o prodigi, ovvero coloro che disperdono il loro patrimonio. Il curatore legittimo è l agnato piu vicino che si occupa di proteggere il patrimonio dell incapace. Accanto ai curatori legittimi, curatori onorari, ovvero coloro che entrano in gioco a seguito dell interventi del pretotore, intervengono di volta in volta per assistere il minorato nel compimento di un atto solenne nel diritto civile che richiede particolari forme di validita. La curatela sui minori: non esiste la nozione di maggiore eta, la patria potestas si verifica fino ad emancipazione o morte del pater familias. I minori sono gli individui che non hanno ancora 25 anni di eta, sono giuridicamente capaci, se sui iuris possono porre in essere atti giuridici. Una lex letoria, vieta la circonvenzione degli adolescenti che sono persone che si trovano tra in14-25, quest legge prevedeva una sanzione per chi avesse posto in essere la condotta vietata, sottoposto ad una pena pecuniaria , il pretore poteva esporre il rimedio del ripristino dell antecedente stato, ovvero aveva la possibilita di rescindere l atto compiuto dal minore. I singoli criteri di imputazione della responsabilita: 1)dolo: intenzione di realizzare l inadempimento, realizzata dal debitore volontariamente, è in dolo chi non vuole adempiere, è il livello piu basso di responsabilita pk il debitore risponde solo quando ha posto in essere un inadempimento involontario; 2)colpa: un debitore è in colpa quando pone in essere una condotta connotata da negligenza, imprudenza, imperizia. Come facciamo ad affermare che debitore ha agito in modo negligente, o ha realizzato una condotta contraria alle regole che dovrebbe usare nell esercizio della sua attivita? Assumiamo un modello di riferimento, quando paragono la condotta a quella che avrebbe potuto tenere un modello di riferimento nelle medesime circostanze, si puo tener conto si un uomo di staordinaria diligenza, media o di diligenza infima. Le tre gradazioni della colpa sono: -culpa laevissima: si individua nella condotta di chi si discosta dal comportamento che avrebbe potuto tenere nelle medesime circostanze un uomo di straordinaria diligenza, il cirterio si avvicina alla responsabilita oggettiva, pk siamo portati ad affermare che quel debitore è in colpa pk un uomo di straordinaria diligenza avrebbe adottato tutte le misure per evitare l inadempimento, responsabilita oggettiva pura, ordinamenti riconoscono al debitore inadempiente la possibilita di fornire la prova liberatoria, che verte sul caso fortuito, casus, o forza maggiore, vis maior, responsabilita oggettuva temperata. Si tratta di un evento irresistibile e imprevedibile il cui verificarsi elide la sussistenza di un rapporto di causalita tra la condotta del debitore e l inadempimento. Pk è un modello di responsibilita che si avvicina a quella oggettiva? Il debitore deve usare per non subire il rimprovero di colpa tutti gli accorgimenti che avrebbe usato un modello di riferimento. Cambia la struttura del giudizio di responsabilita pk quando oggettiva il creditore deve solo fornire prova inadempimento con prova liberatoria, soggettiva deve provare anche il dolo e la colpa del debitore; -culpa laevis: il modello di rif è costituito dall condotta che avrebbe potuto tenere un uomo di media diligenza -culpa lata: il modello di rif è costituito da un uomo di infima diligenza, la culpa lata è equiparata al dolo. Perche? Come faccio a dire che qualcuno è in dolo? Per risolvere la giurisprudenza individua condotte che sono espressione di dolo per il semplice fatto di essere state realizzate, fattispecie di dolo realizzate, la piu importante è la culpa lata. Non capire quello che tutti capiscono è espressione di dolo. I tipi di colpa di cui abbiamo parlato sono raggruppati dai giuristi medievali nella piu ampia categoria della culpa in abstracto, pk il modello di rif impiegato per formulare i giudizi, è astrattamente costruito. Troviamo operare anche un altro criterio di imputazione chiamato culpa in concreto, mentre le fonti giuridiche lo chiamano diligentiam quam in suis rebus debitor adhibere solet, diligenza che quel debitore è solito impiegare nella gestione dei propri affari, si trova anche diligentia quam in suis/diligentiam quam suis. Modello costituito dalla condotta che è solito tenere il debitore nei propri affari. Viene utilizzato in materia di contratto di societa, la sua posizione all interno di una scala di gravita è tra la culpa lata e la culpa laevis. Criterio della custodia tecnica: quali regole regolano la sceltra tra dolo e culpa laevissima. Custodia tecnica è un criterio di imputazione di natura oggettiva, significa che il debitore è tenuto a rispondere dell inadempimento sempre, tranne quando riesce a dimostrare che si è verificato a seguito di un evento irresistibile e imprevedibile, casus o vis maior. Perche custodia tecnica? Nel Digesto è contenuto testo destinato a spiegarci che cos è il contratto di deposito, è del seguente tenore “depositum est quod custodiendum aliqui datum est, dictum es eo ponitur” (è deposito cio che è dato a qualcuno affinche lo custodisca) il contratto di deposito è il contratto attraverso il quale un soggetto deponente da a un soggetto depositario una cosa affinche questo la custodisca gratuitamente. Individuiamo due nozioni di custodia: 1)custodia materiale è la prestazione di custodia dovuta da alcuni debitori tra cui il depositario; 2)la custodia tecnica è un criterio di imputazione della responsabilita di natura oggettiva. Quando si usa il dolo e quando la custodia tecnica (piu rigoroso)? La scelta non è causale ma è guidata da un criterio che prende il nome di utilitas contraentium ovvero utilita dei contraenti, nella scelta del criterio di imputazione della responsabilita si guarda all assetto di interessi contrattualmente utilizzati. Le res cottidiane, opera di Gaio, parametrano la responsabilita del comodatario alla exactissima diligentia custodiende rei, diligenza esattissima nel custodire una cosa, il comodatario risponde per custodia tecnica, si parla di interpolazione da farte dei funzionari di Giustiniano. Si tratta o no di una interpolazione? Dovremmo avere il testo originale per poterlo dire, ad alcuni è sembrata una riconduzione in chiave soggettiva della custodia tecnica impiegata nel diritto romano classico. DOMANDA LODE: COS È L EXACTISSIMA DILIGENTIA CUSTODIENDE REI, è la riconfigurazione dal punto di vista dogmatico della responsabilita oggettiva in chiave soggettiva, dovuta ad una interpolazione in chiave giustinianea. La mora: mora significa ritardo, è una particolare manifest dell inadempimento. Pk il debitore sia in mora occorrono due presupposti: -prestazione ancora possibile -creditore vi abbia interesse Mora del debitore: È richiesto inoltre pk il debitore sia in mora una formale richiesta di adempiere rivolta dal creditore al debitore, interpellatio, non è necessaria in alcuni casi: 1)caso di obbligazioni che prevedono un termine per la loro esecuzione, si dice dies interpellat pro homine 2)obbligazioni di non facere, di non fare qualcosa 3) obbligazioni che nascono dal compimento di un delitto Conseguenze della mora: vengono identificate con il termine perpetuatio obligationis, significa che a seguito della mora l obbligazione si perpetua, ovvero il debitore in mora risponde anche in ipotesi che normalmente avrebbero efficacia liberatoria, anche per caso fortuito e forza maggiore, aggravamento della sua condizione. Una corrente giurispudenziale permette al debitore in mora di provare che la cosa sarebbe ugualmente perita presso il creditore se il debitore avesse adempiuto tempestivamente. La mora del creditore: mora creditoris o mora credendi, mancata collaborazione del creditore all adempimento da parte del debitore,rifiuto del creditore di ricevere collaborazione del debitore. La mora del creditore comporta un alleggerimento della condizione in cui si trova il debitore, quando il creditore si rifiuta di ricevere la prestazione ingiustificatamente del debitore.Se il debitore deve adempiere un obbligazione pecuniaria non sono piu dovuti interessi su quella somma di denaro, il debitore si libera depositando in un luogo pubblico il denaro chiuso e sigillato. Perche parliamo di obbligazioni naturali se il soggetto attivo non dispone di azioni per richiedere adempimento? Unico effetto giuridico ricollegato alla categoria dell obblig naturale è giustificare la soluti redentio da parte del creditore, ovvero il trattenimento da parte del creditore di quanto è stato prestato al debitore, non puo chiedere in dietro quanto pagato sostenendo si trattasse di un indebito. (Azione di ripetizione di un indebito: Condictio in debiti). Con il passare del tempo la nozione di obbligazione naturale, assume una connotazione morale. Nel nostro diritto sono obbligazioni naturali quelle che nascono dall adempimento di doveri morali, sociali, debiti di gioco e scommessa. Obbligazioni generiche e specifiche. Hanno ad oggetto le cose che possono essere pesate, contate, misurate, quelle che non possono esserlo sono chiamati beni fungibili. Isoliamo la categoria delle obbligazioni generiche pk la disciplina di queste ha delle particolarita: 1) problema della qualita della prestazione, cose di diversa qualita, il debitore adempie prestando cose di qualita non inferiore alla media. 2)attiene al tema della impossibilita sopravvenuta della prestazione, l impossibilita originaria della prestazione rende nulla l obbligazione. Es. mi accordo per farmi consegnare un animale fantastico, affetta a nullita pk prestazione originariamente impossibile, il problema si pone per impossibilita sopravvenuta della prestazione, es. offrire statua di fidia ma viene distrutta, non abbiamo imposs originaria della prestazione, ma imposs sopravvenuta della prestazione. Si hanno due casi: -impossib sopravvenuta dipende da causa imputabile al debitore, debitore è responsabile per l inadempimento; -imposs sopravvenuta dipende da causa non imoutabile e si estingue. Le obbligazioni generiche sono espresse dal genus nunquam peritur, il mutuatario è responsabile dell inadempimento, non si pone il caso dell impossibilita sopravvenuta dell imputazione. Mutuante da al mutuatario una quantita di denaro o di altri beni mobili fungibili, mutuo a derrate, sorge obbligazione del mutuatario di restituire il tantundem eiusdem generis ac qualitatis, altrettante cose dello stesso genere e qualita. Azione che sorge dal mutuo si chiama actio certae creditae pecuniae, da cio consegue che il mutuatario sara sempre responsabile, non si pone problema dell impossibilita sopravvenuta della prestazione, si chiamano criteri di imputazione della responsabilita da inadempimento a cui non sottosta. Obbligazioni specifiche: hanno ad oggetto non un bene che non rileva nella sua individualita, ma un bene che rileva, un certum corpus o una certas species. Es. lo schiavo Panfilo, quella determinata statua, quel determinato dipinto. Regole diverse per lo obbligazioni generiche o specifiche. Es. il luogo dell adempimento, locus solutionis, dove il debitore deve adempiere. 1)Per le obbligazioni che hanno ad oggetto un certum corpus o una certas species il luogo dell adempimento è il luogo in cui la cosa si trova al momento del sorgere dell obbligazione; 2)le obbligazioni generiche vengono adempiute al domicilio del debitore. La cosa è resa piu complicata dal fatto che talvolta i beni fungibili danno vita ad obbligazioni specifiche e non generiche quando è precisato l insieme di appartenenza, es. il vino in quella cella. Le obbligazioni alternative: ammettono una pluralita di prestazioni. Es. prometti di darmi lo schiavo Stinco o lo schiavo Panfilo, c è possibilita di scelta per il debitore. Cosa succede in caso di impossibilita sopravvenuta di una delle due obbligazioni? Se una delle due diventa impossibile, il debitore si libera consegnando il fondo Corneliano. Se una delle due diventa impossibile per causa imputabile al debitore, posso chiedere il contro valore della prestazione. Obbligazioni parziali e indivisibili. Fenomeno della solidarieta concerne rapporti obbligatori caratterizzati dalla persenza, dal lato attivo di una pluralita di creditori, dal lato passivo dalla pluralita di debitori. Il regime della solidarieta quando dal lato attivo sono presenti piu creditori, ciascuno puo pretendere l adempimento dell obblig per intero, quando sono presenti dal lato passivo piu debitori, ciascuno è tenuto a effettuare l adempimento per intero, solidarieta passiva. Solidale deriva dal latino solidum, che indica l intera prestazione. La solidarieta passiva, ciascuno dei condebitori è tenuto ad eseguire la prestazione per intero, l adempimento da parte di un condebitore libera gli altri , il debitore che ha pagato puo ottenere dagli altri la loro quota attraverso un azione, azione di regresso, questo regime prende il none di solidarieta elettiva, si chiama cosi pk è il creditore a scegliere a quale condebitore piu in grado di pagare da lui ottiene la piena prestazione. Anche solidarieta comulativa, caratteristica delle obbligazioni che scaturiscono dal compimento di un delitto, è un fossile pk è scomparso. Il regime della solidarieta comulativa, ciascun condebitore è tenuto ad eseguire la prestazione per intero con azioni che si sommano, a differenza di quella elettiva, qui tutti sono tenuti per l intero con azioni che si sommano, uno non libera gli altri. L azione rei persecutoria mira a reintegrare il patrimonio. Azione di rivendica, posta a tutela del diritto di proprieta, agendo con actio furti manifestii per ottenere il pagamento della pena pecuniaria. Regime della parziarieta: ci troviamo di fronte un rapporto obbligatorio plurisoggettivo, lato attivo con pluralita di creditori, lato passivo pluralita di debitori. Il regime dal lato attivo ciascun concreditore non puo pretendere piu della sua quota, dal lato passivo ciascun condebitore è tenuto ad adempiere solo in azione alla sua quota, pro parte. Quindi cosa si segue? Per regola generale in diritto romano tutte le obbligazioni sono parziarie, sia dal lato attivo che da quello passivo, nel nostro diritto privato le obbligazioni sono parziarie dal lato attivo, sono solidali dal lato passivo. Perche? La scelta del nostro codice civile è ispirata in questo caso al principio del favor creditoris. In che modo? La parziarieta dal lato attivo, ciascun concreditore puo pretendere solo la sua quota, si vuole impedire che un concreditore possa andare via o dissipare quanto ha ricevuto in danno degli altri concreditori, la solidarieta passiva è giustificata dal fatto che il creditore puo ottenere il pieno adempimento dal codebitore e non deve chiedere ad altri. Obbligazione indivisibile: quando la prestazione non puo essere scomposta in una pluralita di adempimenti parziali, in questo caso non si puo far altro che adottare il regime della solidarieta. Secondo Sestio Pedio, elemento essenziale è l elemento della conventio, accordo tra le parti. Problematicita di queste definizioni: per noi la stipulatio è un contratto, per Labbeone no perche fa sorgere obbligazioni solo in capo ad una delle due parti. Le obbligazioni da contratto, Gaio dice che vengono costituite: -Re: attraverso la consegna di una cosa, -verbis: attraverso la pronuncia di parole solenni, -litteris: attraverso la redazione di documenti scritti, -consensu: attraverso semplici manifestazioni di consenso Da qui la nostra distinzione tra: -contratti reali, -contratti verbali, -contratti letterali, -contratti consensuali Il contratto in diritto romano non rientra tra i modi di acquisto della proprieta, a differenza del nostro ordinamento, il contratto non ha effetti reali, ha effetti meramente obbligatori, è solo fonte di obbligazioni, non è strumento idoneo a trasferire la proprieta di un bene o a far sorgere un diritto reale minore. L atra differenza attiene alla nozione di tipicita contrattuale Contratti reali si perfezionano attraverso la consegna di una cosa, presuppongono l accordo tra le parti che non è sufficiente a perfezionare il vincolo obbligatorio, è richiesto un quid pluris, la consegna di una cosa. Sono contratti reali, il mutuo, il deposito, il comodato e il pegno. Il contratto con effetti reali significa che il contratto è strumento idoneo al trasferimento della proprieta o alla costituzione di un diritto reale minore, in diritto romano il contratto non ha mai effetti reali ma obbligatori. La compravendita è un contratto consensuale non reale. Contratti verbali, richiedono l elemento della conventio, accordo tra le parti , e pronuncia di parole solenni, la cui pronuncia porta al perfezionamento del contratto. Le istituzioni di Gaio dicono che l obbligazione puo sorgere in forma di Dialogo o in forma di monologo. I casi in cui l obbligazione sorge a seguito della pronuncia di parole da parte di uno solo sono : promissio iurata liberti, dichiarazione del liberto che si impegna ad eseguire opere a vantaggio del patrono, l altra è la dotis dictio. Sorgono in forma di dialogo: sponsio, solenne contratto di ius civile , l altro è la stipulatio, stesso contratto ma anche per stranieri. Contratti letterali, il vincolo sorge attraverso la produzione di documenti scritti, la figura dei contratti letterali si ricollega all abitudine del pater familias di conservare un registro di entrate e uscite, chiamate codex accepti et expensi, uno annota una spesa, l altro un entrata e viene riconosciuta efficacia obbligatoria a questi. Cadono in desuetudine e vengono abrogati da Giustiniano. Giustiniano per salvare la quadripartizione si inventa una nuova figura di contratto letterale e dice che l obbligazione scaturisce litteris quando viene redatto un documento che attesta la conclusione di un mutuo ed entro un certo termine non si usa l azione diretta a contestare il fondamento della pretesa avanzata dall attore, querela non numerate pecunie, denuncia di denaro non versato. Contratti consensuali sono quelli che si perfezionano attraverso semplici manifestazioni di consenso, sono: l emptio venditio, la locatio conductio, locazione conduzione, societas, societa e il mandatum, mandato. La definizione di Labbeone comprende tre contratti consensuali, tranne il mandato che non fa sorgere le obbligazioni in capo ad entrambe le parti. 1)Contratti unilaterali, quelli che fanno sorgere obbligazioni in capo ad una sola delle parti del rapporto, si obbliga uno solo, sono il mutuo e la stipulatio; 2)Bilaterali imperfetti, fanno sorgere il vincolo obbligatorio in capo ad una delle parti del rapporto e solo eventualmente, ove ricorrano determinati presupposti in capo all altra parte del rapporto, sono il deposito, il comodato(comodante da una cosa inconsumabile al comodatario affinche possa servirsene gratuitamente), il pegno e il mandato (contratto attraverso il quale il mandatario si obbliga a fare qualcosa, il nostro ha ad oggetto il compimento di atti giuridici, quello romano è piu ampio, riguarda qualsiasi attivita, inoltre è gratuito, il nostro è oneroso) 3) Bilaterali, sorge sempre in capo a tutte le parti del rapporto, compravendita( viene venduto un bene poi un altro agisce in giudizio contro il compratore sostenendo la cosa sia sua e vince), locazione conduzione, societa. Nozione di tipicita contrattuale,il sistema contrattuale romano è improntato alla tipicita contrattuale, i contraenti possono ottenere tutela in sede giurisdizionale attraverso la concessione di un azione in ius concepta(azione che trova fondamento in una regola del diritto civile, a cui si contrappongono le azioni in factum conceptae), solo quando concludono un contratto gia riconosciuto dal diritto civile. La differenza rispetto al nostro deriva da questo, nel nostro i contraenti sono liberi di concludere contratti che non appartengano ad uno dei tipi che hanno una disciplina particolare purche questi contratti siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l ordinamento giuridico. Chi si pronuncia in ordine alla meritevolezza dell interesse perseguito? Il giudice I contratti reali: -Il mutuo è il contratto attraverso il quale il mutuante da al mutuatario una determinata quantita di denaro o di altri beni mobili fungibili, mutuo di derrate. Il mutuatario si obbliga nei confronti del mutuante a restituire il tantundem eiusdem generis ac qualitatis, altrettante cose dello stesso genere e qualita. L obbligazione puo sorgere anche per una quantita inferiore a quella data dal mutuante, la rimanenza viene elargita a titolo di donazione. Il mutuo è un contratto essenzialmente gratuito, perche? La spiegazione si trova sul piano storico, i contratti di finanziamento piu importanti in diritto romano arcaico, non venivano conclusi attraverso il mutuo ma con altri strumenti giuridici che prevedevano l assoggettamento personale del soggetto finanziato nei confronti del finanziatore. Si usava un altra figura, nexum, il debitore si assoggettava con la sua persona al creditore, il mutuo trovava un campo di applicazione limitato a piccoli prestiti, giustificati da ragioni di solidarieta nell ambito di rapporti di vicinato. Come fanno i contraenti a far sorgere l obbligazione del mutuatario di pagare interessi sulle somme ricevute a mutuo? In ragione dell essenziale gratuitá del mutuo devono fare ricorso ad un altro contratto diverso dal mutuo, pk obbligazione del mutuatario non puo mai eccedere la misura della dazione effettuata dal mutuante, puo sorgere per importo inferiore non per importo superiore. Si ricorre alla stipulazione che viene posta in essere contestualmente al mutuo. La stipulazione finisce per assorbire il mutuo sottostante, i mutui vengono conclusi nella pratica accompagnati dalla stipulazione, che rende possibile al gpcreditore di ottenere il pagamento di interessi sulla forme di denaro mutuate. La stipulatio puo avere ad oggetto la restituzione del capitale, sors, oggi troviamo l espressione sorte capitale, ma anche il pagamento degli interessi in una determinata percentuale; prende il nome di stipulatio sortis et usurarum La stipulazio ha struttura dialogica con due parti, stipulante e promittente, nella stipulatio sortis et usurarum il promittente promette il pagamento di interessi e la restituzione del capitale. Il diritto romano prevede dei limiti alla misura degli interessi che possono essere pretesi nel finanziamento. Valgono per mutui in denaro ,se i mutui hanno ad oggetto derrate si arriva al 50% annuale, deroga giustificata dalla variabilita del prezzo dei prodotti agricoli. 1)Limite di gente, lungo tutta l eta classica 2)Limite delle centesime usure, si fa riferimento a un tasso di interesse del 12% annuo, misura massima degli interessi che possono essere pretesi dal finanziatore. Tre figure particolari di deposito: 1)sequestro convenzionale, contratto disciplinato anche dal nostro ordinamento; due persone stanno litigando in ordine all appartenenza di un bene, in attesa che la controversia venga decisa affidano questa cosa ad un terzo chiamato sequestratario affinche restituisca la cosa alla persona che sara risultata vincitrice dalla controversia. La giurisprudenza romana lo inquadra nell ambito del deposito pk viene depositato presso il sequestratario; 2)deposito necessario o miserabile, si verifica una calamita naturale, chi riesce a salvare i propri beni dalla calamita li affida ad una persona che incontra li per caso, è privato dalla possibilita di scegliere il depositario, il deposito necessario ha un regime di responsabilita piu gravoso rispetto a quello ordinario. L aggravamento? Il depositario necessario risponde non solo per dolo ma anche per colpa e nel doppio del valore delle cose che gli sono state consegnate 3)Deposito irregolare, ha ad oggetto una somma di denaro, se questa somma di denaro fosse contenuta in un sacchetto chiuso e sigillato ci troveremmo di fronte ad un deposito ordinario, ma questa somma di denaro non è contenuta in un sacchetto chiuso o sigillato, il depositario puo servirsene, ci troviamo di fronte una fattispeccie molto vicina a quella del mutuo odierno. Quali sono le differenze? Actio certe credite pecunie, é un azione di stretto diritto, mentre l azione che tutela il deposito è un azione di buona fede. La formula processuale delle azioni di boni fidei iudicia contiene le parole “ex fide bona” sulla base della buona fede, il giudice provato valuta le posizioni reciproche delle parti sulle basi del flessibile parametro della buona fede, invece quando l azione è di stretto diritto, le posizioni reciproche delle parti viene valutato dal giudice privato del processo con estremo rigore, emergono conseguenze sulla base del rapporto. Nel caso del mutuo non è possibile che i contraenti facciano sorgere l obbligazione nel mutuatario di pagare un semplice patto, ma serve la stipulatio, tranne per il prestito marittimo, nel caso del deposito invece è possibile far sorgere attraverso un semplice patto l obbligazione del depositario di pagare gli interessi sulle somme di denaro ricevute in deposito. La seconda differenza è che nel caso del deposito il depositante puo richiedere indietro le somme quando vuole. Comodato: è il contratto attraverso il quale il comodante da al comodatario una cosa inconsumabile, il comodatario deve restituire la cosa al comodante nel termine stabilito o a semplice richiesta. Regime di responsabilita: su quale criterio risponde il comodatario dell inadempimento di restituire la cosa al comodante? Sulla base dell utilitas contraetium per custodia tecnica, risponde oggettivamente, sempre, salvo che riesca a fornire la prova liberatoria che verte sul caso fortuito o sulla forza maggiore. Deve essere gratuito, comodatario se ne servisce gratuita, se chi riceve una cosa paga un corrispettivo per l utilizzo della cosa si ricade nel campo di applicazione di altri contratti, se è in denaro si ricade nella locatio conduxio, dando vita ad una locatio conductio rei, se consiste in un utilita diversa dal denaro si da vita ad un contratto innominato. Ci sono dei casi in cui il comodatario risponde solo per dolo, è concluso nell interesse del comodante, i casi rappresentati dalle fonti sono due: presto gioielli a moglie per portarla in giro vestita meglio, in questo caso la responsabilita del comodatario è limitata solo al dolo, pk comodante presta nel suo interesse. Altro caso chi presta al pretore per l allestimento dei giochi pubblici. Ci sono casi in cui il comodato puo avere ad oggetto beni consumabili che vengono impiegati dal comodatario per una funzione diversa rispetto a quella che è propria di queste cose, es mi faccio prestare uno scrigno con un tesoro per far vedere che sono ricco, comodato ad pompam vel ostentationem. Talvolta risponde per casus o vis maior se viola i termini stabiliti per quella cosa, ovvero te lo affido per una cosa ma lo usi per un altra, si parla di colpa consistente nella violazione dei limiti contrattuali. Pegno: contratto attraverso il quale un debitore pignorante consegna ad un creditore pignoratizio un bene, a garanzia di un debito che intercorre tra il debitore oppignorante e il creditore pignoratizio, il creditore dovra restituire il bene al debitore quando questo avra pagato debito. Si tratta di un contratto bilaterale imperfetto, spetta al debitore oppignorante contro il creditore pignoratizio per ottenere la restituzione del bene che è stato dato in pegno una volta che il debito è stato estinto. Nasce poi a vantaggio del creditore pignoratizio un azione contraria per ottenere la rifusione delle spese sostenute per la conservazione della cosa o per ottenere il risarcimento dei danni cagionati dalla cosa. Cosa succede se le parti concludono un accordo nel senso che in caso di mancato pagamento del debito la cosa data in pegno passi immediatamente in proprieta del credutore pignoratizio. Questo patto si chiama lex commissoria, patto commissorio. Questo patto è prima osteggiato poi vietato dal diritto romano, è senz altro vietato nel nostro ordinamento pk il bene dato in pegno normalmente ha un valore superiore rispetto al credito garantito, si vuole evitare che il creditore si arricchisca ingiustamente ai danni del debitore. Pegno Gordiano, si chiama cosi perche emanato da un imperatore del terzo secolo, si prevede la possibilita che il bene dato in pegno venga trattenuto dal creditore pignoratizio anche a debito estinto se sussistono altri rapporti di debito tra debitore oppignorante e creditore pignoratizio. Lex commissoria non è solo il patto con riferimento al pegno, esiste un altra lex commissoria, un patto aggiunto alla compravendita in forza del quale la compravendita, si intende risolta quando il compratore non paga il prezzo del bene oggetto della compravendita entro un determinato termine previsto, si considera sciolta se il compratore non compra entro termine previsto. Contratti verbali Richiedono per il loro perfezionamento non solo l elemento della conventio ma anche la pronuncia di parole solenni. Il piu antico contratto verbale conosciuto dall esperienza giuridica romana si chiama Sponsio, per cittadini romani, basato su verbi spondére, coinvolge anche sfera del diritto sacro. Accanto a questo contratto di ius civile c è il contratto romano per eccellenza, è la Stipulatio, conclusa attraverso il ricorso a qualunque verbo ed è anche per diritto delle genti, con verbi come promittere, fide promittere ecc. A Stipulatio è un contratto con struttura dialogica, due parti: -reus stipulandi o stipulante, rivolge domanda al reus promittendi -Reus promittendi o promittente, fornisce una congrua risposta Es. prometti di darmi una somma di mille sesterzi? Prometto. Siamo di fronte ad un contratto unilaterale, è anche contratto astratto. L articolo 1325 del nostro codice civile elenca i requisiti del contratto: - accordo tra le parti, conventio -oggetto -forma quando prevista dalla legge a pena di nullita -causa, nel nostro ordinamento è un requisito essenziale del contratto, definita come la funzione economico sociale del contratto, da tenere distinta rispetto alle motivazioni soggettive che ci spingono a concluderlo. Cosa succede se un contratto è privo di causa? È nullo pk non rispecchia requisiti essenziali per la sua validita. Mentre in diritto romano si conosce contratto astratto es stipulatio, ovvero produce oneri giuridici anche in assenza di causa Contratti consensuali Richiesta solo la conventio. Prendiamo in considerazione la compravendita,le obbligazioni del venditore e le obbligazioni del compratore. Compratore deve pagare il prezzo, Gaio dice che la compravendita si perfeziona quando le parti raggiungono l accordo sul prezzo, il prezzo deve essere certo e consistere in denaro contante. Prezzo deve consistere in denaro contante, in proposito c è una disputa di scuola tra sabbiniani e protuliani, i sabbiniani ritengono che sia riconducibile alla compravendita non solo lo scambio di una cosa verso il pagamento del prezzo, ma anche lo scambio di una cosa contro un altra cosa. Si oppongono i protuliani, osservando che se noi riconduciamo la permuta nell ambito di applicazione delle compravendita, non siamo piu in grado di distinguere tra le obbligazioni del venditore e del compratore che sono diverse. Sabbiniani non mollano la presa e osservano per bocca di un giurista, Celio Sabbino, che si riesce comunque a distinguere tra le obbligazioni del venditore e le obbligazione del compratore nel caso della res venalis, ovvero il bene chiaramente posto in vendita, non vale l obiezione dei protuliani. Prevale la tesi dei protuliani. Requisito della certezza del prezzo: è possibile affidare la determinazione del prezzo ad un terzo? C è una controversia giurisprudenziale, alcuni giuristi affermano che la compravendita nella quale la determinazione del prezzo è stata affidata ad un terzo è valida, altri dicono di no. Questa controversia si trascina fino a Giustiniano che la risolve con una delle Quinquaginta Decisiones, decisioni che pomgono fine autoritativamente a contriversie giurisprudenziali. Nel 531 stabilisce che la compravendita sia valida a condizione che il terzo effettui la determinaziome che gli è stata affidata, altrimenti il contratto è nullo. Puo essere affidata a uno dei contraenti? No Codice civile tedesco lo ammette pk interpretano il testo del Digesto in un certo modo. Piu compresso il discorso sulle obbligazioni del venditore: -obbligato a trasmettere il pacifico possesso della cosa al compratore, pk questo è un contratto di diritto delle genti e lo straniero non puo essere proprietario, dominium ex iure quiritium. -obbligato a garantire contro l evizione -obbligato a garantire contro i vizi Come si diventa proprietari della cosa che abbiamo acquistato? Potendo noi diventarlo, diventiamo proprietari adibendo uno dei modi di acquisto della proprieta, che sono atti o fatti giuridici che permettono di acquistare la proprieta di un bene. -mancipatio -in iure cessio -traditio, attraverso la materiale consegna del bene, non sufficiente deve esistere una iusta causa traditionis -attraverso il decorso del tempo, per usu capione( un istituto di diritto civile). Regime di circolazione del tempo in diritto romano: -res mancipi: non possono essere validamente trasferite attraverso la semplice consegna, ma richiedono un altro negozio traslativo, ovvero la mancipatio e la in iure cessio. Le res mancipi sono le cose piu preziose nell ambito di una economia agricola di sussistenza basata sullo sfruttamento intensivo del fondo italico. Il catalogo delle fes mancipi è tassativo, lo sono solamente: il fondo italico, gli schiavi chiamati anche mancipia, alcun animali che vengono usati per lo sfruttamento del fondo, bovini ed equini, le servitu rustiche di passaggio e di acquedotto. -res nec mancipi: ammettono la semplice traditio, possono essere trasferite attraverso la semplice traditio. Sono res nec mancipi, il denaro, le pietre presiose, una statua ecc La distinzione non attiene al valore delle cose ma alla funzione che queste cose rivestivano mell ambito dell economia agricola di sussistenza. La distinzione cade in desuetudine e viene formalmente abolita da Giustiniano, che da ordine ai commissari di eliminare ogni riferimento a questa distinzione e sostituire la menzione dei modi di acquisto della societa con semplici riferimenti alla traditio. Nel nostro diritto privato distinguiamo modi di acquisto della proprieta a titolo originario o derivativo, questa distinzione è dovuta ad Ugo Brozio. I romani distinguevano invece tra modi di acquisto della prorpieta previsti dallo ius gentium e dallo ius civile. La distinzione dei romani è parzialmente sovrapponibile alla nostra, tutti i modi di acquisto della proprieta previsti dallo ius civile sono a titolo derivativo tranne uno, l usucapione, quelli dello ius gentium sono a titolo originario, tranne uno, la traditio. Differenza tra acquistare a titolo originario o a titolo derivativo: è in un testo di Ulpiano nel Digesto, nemo ad alium plus iuris transferre potest quam ipse habere, nessuno puo trasferire ad un altro un diritto piu ampio di quello che lui stesso possiede. Quando noi acquistiamo la proprieta a titolo originario acquistiamo sempre una proprieta piena, a titolo derivativo, acquistiamo il diritto solo se e solo come questo diritto sussisteva in capo a chi ce lo ha trasmesso. Chi lo trasmette si chiama dante causa, chi lo riceve avente causa. Quando si tratta di res nec mancipi il compratore acquista la proprieta del bene oggetto della compravendita per effetto della traditio, quando si tratta di res mancipi, la traditio non è idonea, ma attraverso l usu capione o i contraenti si accordano per porre in essere la mancipatio o la iure cessio, ma non rientrano tra le obbligazioni che nascono dal contratto di compravendita. Mancipatio e iure cessio Iure cessio: si traduce con la cessione in tribunale ed è una creazione della giurisprudenza pontificale, pontefici impiegano a scopo negoziale, per ottenere il trasferimento della proprieta della res mancipi, una delle cinque legis actiones, creano l istituto della iure cessio utilizzandolo a scopo negoziale. Si tratta di un finto processo , dove si porta la cosa o un simbolo della cosa in iure, davanti al magistrato giusdicente e chi acquista il bene afferma di fronte al pretore che il bene è di sua proprieta e il pretore assegna la cosa all acquirente. La mancipatio: viene definita da Gaio imaginaria quaedam venditio, ovvero una vendita fittizia, il termine indica l atto usato per una finalita diversa rispetto a quella che le è prorpia, ovvero per ottenere il trasferimento della proprieta della res mancipi. Al tempo di Gaio era una vendita a contanti con effetti reali, ovvero traslativi della proprieta, il rituale mancipatorio si svolge alla presenza di 5 cittadini romani liberi, intervengono l alienante, chiamato mancipio dans, l acquirente chiamato mancipio accipiens, e un pesatore munito di stadera chiamato libritens. La stadera è una bilancia con un solo piatto, serve a pesare il metallo che veniva usato per gli scambi commerciali prima della moneta coniata. Il libritens pesava il metallo poi un pezzetto di rame che rappresenta il corrispettivo per la compravendita, abbiamo una compravendita a contanti con effetti traslativi della proprieta, in eta piu avanzata la mancipatio non era usata come compravendita ma come modo di acquisto della proprieta, per questo viene chiamato vendita fittizia. L obbligatio auctoritatis disciplinata dalle dodici tavole: mancipio dans obbligato a prestare la propria auctoritas nel caso in dui un terzo promuova un giudizio di rivendica sulla cosa oggetto di scambio, prestare la propria auctoritas vuol dire che deve difendere il mancipio accipiens. La legge delle dodici tavole disciplina la durata della obbligatio auctoritatis che dura due anni quando la mancipatio ha ad oggetto res soli, saldamente ancorate al suolo ovvero i beni immobili, un anno per le rimanenti cose, ceterae res, beni mobili. Traditio longa manu: il bene non è materialmente consegnato ma viene solo indicato dall alto di una collina o dall alto di una torre. Traditio brevii manu: che permette la trasformazione della detenzione in possesso. Es. sono detentore di un immobile pk mi è stato concesso in locazione da qualcuno, lo compro e non è necessario che venga conseganto, sono gia nella materiale disponibilita. Constituto possessorio: è la figura inversa, mentre la traditio brevii manu determina la trasf della detenzione in possesso, questo il possesso in detenzione. Es.vendo il mio appartamento a chi me lo concede in locazione. traditio simbolica: invece che consegnare le merci in un magazzino, consegno le chiavi del magazzino. Proprieta è un diritto: il diritto di godere e di disporre di una cosa in modo pieno ed esclusivo, con i limiti stabiliti dall ordinamento giuridico. Possesso non è un diritto ma una situazione di fatto, consta di due elementi, la materiale detenzione del bene, corpus possessionis, accompagnata dall animus possidendi, ovvero la volonta di comportarsi in rapporto a quel bene come se si fosse proprietario, normalmente proprieta e possesso si accompagnano, in altre ipotesi no. Detenzione: è la materiale disponibilita di una cosa, riconoscendo l altrui diritto di proprieta. Patti aggiunti al contratto di compravendita I contraenti possono aggiungere patti per precisare alcuni aspetti della disciplina del rapporto; patti presi in considerazione per distinguerlo dal contratto di pegno, ovvero la lex commissoria. -Con riferimento al pegno è il patto in forza del quale la cosa data in pegno passa in proprieta del creditore pignoratizio in caso di inadempimento del debitore oppignorante; -Nella compravendita è un contratto in base al quale il contratto si considera risolto, sciolto, nel caso in cui il compratore non paghi il prezzo entro il termine stabilito. Patto in diem addictio: contratto risolto se entro un certo termine perviene al venditore un offerta piu alta, come se il bene venisse messo all asta Vendita con riserva di gradimento: compratore acquista e si riserva di esprimere il suo gradimento sul bene acquistato, se non è di suo gradimento patto risolto, pactum disdicientie. , Locatio conductiio È un contratto unitario, tuttavia ci troviamo di fronte un contratto in grado di realizzare assetti di interessi diversi tra loro, e quindi opportumamente la dottrina tedesca dell ottocento ha individuato tre tipi di locazione conduzione a cui facciamo riferimento sempre. -locatio conductio rei: il locatore si obbliga a mettere a disposizione del conduttore una cosa, il conduttore si obbliga a pagare un corrispettivo in denaro chiamaro merces, ovvero mercede, corrisponde ai nostri contratti di conduzione o affitto; -locatio conductio operis: il locatore mette a disposizione del conduttore una cosa affinche il conduttore presti un servizio o svolga un opera, il locatore paga la mercede al conduttore, ha un ambito di applicazione estesesa, contratto è stretto nel suo interesse, viene pagato per prestare servizio, risponde per custodia tecnica -locatio conductio operarum: un locator, individuo libero, mette a disposizione le sue energie lavorative di un conductor, ricevendo in cambio il pagamento della mercede, corrisponde al nostro contratto di lavoro subordinato. Es. se io chiedo ad un orefice di realizzare degli anelli con oro fornito dall orefice, si tratta di vendita . È locazione conduzione se la materia è fornita dal committente. Contratto di societa Nel contratto di societa due o piu persone conferiscono beni o energie lavorative per il raggiungimento di uno scopo economico comune, ripartendo tra loro i profitti e le perdite. In diritto romano esistono tre forme di societa: -societa di tutti i beni, societas omnium bonorum: tutti i beni anche quelli derivanti da successioni a causa di morte e donazioni, sono chiamati beni di fortuna. -societa di tutto il guadagno, universalis quaestus: la differenza è che non vengono comprese le risorse di fortuna -societa per un determinato affare, societas unius alicuius negotii: è la societa destinata allo svolgimento di un determinato affare. Regole su ripartizione di profitti e perdite: ci si rimette all accordo tra i contraenti, il socio d opera, ovvero colui che conferisce solo le sue energie lavorative, possa essere esentato dalle perdite. Non è ammissibile una societas leonina, ovvero in cui qualcuno partecipa delle perdite ma non dei guadagni, il patto leonino è nullo anche nel nostro diritto privato. Prende questo nome dalla favola di Fedro in cui leone va a caccia con altri animali e cerca di non dare agli altri prede. In assenza di una diversa pattuizione le parti partecipano in egual misura dei guadagni e delle perdite. Assenza di personalita giuridica: non esistono debiti e crediti della societa, ma dei singoli soci, la societa non ha personalita giuridica, i soci si impegnano personalmente. Spiegato da Ulpiano che dice che socio del mio socio non è mio socio, soci mei socius meius socius non est. Azione a difesa della societa: prende il nome di actio pro socio, la responsabilita del socio è parametrata alla culpa in concreto, ovvero per affermare che un debitore è in colpa dobbiamo valutare la condotta che avrebbe potuto tenere nelle medesime circostanze un modello di riferimento. Contratto di mandato Il mandato romano ha un oggetto piu ampio del nostro, il nostro ha ad oggetto il compimento di un atto giuridico, invece il mandato romano ha ad oggetto il compimento di qualsiasi attivita. In diritto romano è un contratto gratuito, nel nostro si presume oneroso. È il contratto attraverso il quale il mandatario si obbliga nei confronti del mandante a fare qualche cosa. Il mandato deve essere concluso nell interesse del mandante o anche nell interesse di un terzo, non puo essere concluso nell interesse esclusivo del mandatario, altrimenti il mandato è nullo. Sabbino si pronuncia a favore della validita di questo contratto pk entra in gioco l interesse del terzo a ricevere denaro a mutuo. Cosa succede quando viene concluso un mandato di credito? Tizio conclude un mutuo con Sempronio, e dispone dell actio certae creditae pecuniae, e anche delle azioni che nascono dal contratto di mandato, se Sempronio non Paga, Tizio puo rivolgersi al mandante attraverso l actio mandati contraria, il mandato di credito è una forma di garanzia, il mandante è un garante dell adempimento di Sempronio. A difesa del mandato abbiamo due azioni di buona fede: Actio mandati directa: spetta al mandante nei confronti del mandatario. Per il conseguimento dei risultati ottenuti dal mandatario. Actio mandati contraria: spetta al mandatario nei confronti del mandante per ottenere la rifusione delle spese sostenute. Il patto in continenti, concorre a modellare il contenuto dell azione in relazione ad un contratto di buona fede, in tutti gli altri casi il patto non concorre a modellare il contenuto dell azione, ma da vita solo ad una eccezione. Esempi di patti: patti attraverso i quali si deroga convenzionalmente al regime di responsabilita tipico di ciascuna fattispecie negoziale, il comodatario è tenuto a rispondere per dolo , puo essere sottoposto a colpa o dolo attraverso un patto. Il pretore tutela i patti nel suo editto, contiene una clausola “pacta conventa servabbo” “riconoscero tutela ai oatti conclusi dai contraenti”. Si è soliti tracciare una distinzione tra 1)patti pretori, tutelati dal pretore, sono tutelati con actiones in factum ma rimaste sempre fuori dalla sfera civilistica. La loro configurazione è simile a quella dei contratti, ma restano esclusi sia da quelli tipici che da quelli innominati: -Constitutum, è il patto attraverso il quale il debitore di una somma di denaro si impegna a pagare questa somma con previsione di un termine perentorio, ovvero entro un determinato tempo, constitutum debiti propri o constitutum debiti alieni(si impegna a pagare il debito di un altro, è un garante). -Receptum nautarum(navigano)cautorum(osteria) stabulariorum(hanno stalla), l editto del pretore riconosce una responsabilita di natura oggettiva di questi soggetti in causa di furto o danneggiamento dei beni portati dai clienti all interno delle loro attivita. All inizio questa responsabilita trova fondamento in un patto concluso con gli esercenti di questa attivita, dopo si intende concluso per il semplice fatto che questi soggetti portino le loro cose all interno dei locali dove vengono esercitate le attivita commerciali. All inizio è una responsabilita oggettiva pura, che non ammette la prova contraria, fu Labbeone a permette a questi siggetti di liberarsi da responsabilita fornendo la prova liberatoria, attraverso l exceptio labbeoniana. -Receptum arbitri, è il patto attraverso il quale un terzo designato dai contraenti, si impegna a dirimere una controversia. 2)patti legittimi, che ricevono tutela in forza del diritto civile, magari di una costituzione imperiale. -compromissum: due o piu litiganti si accordano per deferire a un arbitrio la risoluzione di una vertenza, che si impegnano a rispettare -pactum dotis: consiste nella convenzione informale di costituire la dote -pactum donationis: si concretizza nell impegno di trasferire un bene a titolo di liberalita, esso fa nascere in capo al promittente l obbligazione di compiere la traditio. Gaio elenca 4 delitti tipici di ius civile -furto -rapina -ingiurie -danneggiamento Tipicita significa che esistono tante figure singole con la loro disciplina. Distinzione tra -azioni rei persecutorie, con lo scopo di reintegrare il patrimonio, come ad esempio la rei vindicatio -azione penale, non ha lo scopo di reintegrare il patrimonio ma di kttenere il pagamento della oena pecuniaria prevista per la commissione del delitto.Sono caratterizzate da intrasmissibilita passiva, tutte le azioni sono di regola trasmissibili, spettano dal lati attivo all erede del creditore, contro l erede del debitore, fanno eccezione le azioni penali che sono passivamente intrasmissibili, non possono essere fatte valere contro gli eredi del reo. Ci troviamo di fronte a una lacuna dell ordinamento, il reo muore non posso far valere azione penale pk passivamente intrasmissibile contro gli eredi del reo, vuoto di tutela regolato dal pretore che concede contro gli eredi del reo azioni in id quod ad eos pervenerit, azioni nei limiti di quanto è a loro pervenuto, chiamate nei limiti del vantaggio patrimoniale pervenuto all erede, in ragione alla condotta tenuta dall autore dell illecito. Fa eccezione l azione per le ingiurie che è anche attivamente intrasmissibile pk legata all idea di vendetta, chiamate vindictam spirantes. Anche cumulativita, significa che il rimedio penale si comula al rimedio rei persecutorio e significa anche che quando l illecito è compiuto da piu coautori si applica il regime della solidarieta comulativa. Nossalita, se l illecito è posto in essere da un sottoposto a potesta, esercente puo liberarsi attaverso la dazione a nossa, viene abrogato in eta giustinianea solo ai filii familias in relazione a un mutamento della sensibilita sociale. Le azioni penali sono oerpetue se trovano il loro fondamento nel diritto civile, se trovano fondamento nello ius honirarium devono essere espedite entro l anno e hanno diverso termine di durata. La disciplina dei diritti riflette il passaggio da un sistema in cui la sanzione per il compimento di un delitto è affidata alla reazione di un soggetto offeso, a un sistema in cui l ordinamento disciplina le modalita di reazione privilegiando la composizione pecuniaria. Es. la disciplina delle ingiurie cintenuta nella legge delle 12 tavole. -azioni miste in parte mirano alla reintegrazione patrimoniale, in parte al pagamento di una pena. La legge delle 12 tavole disciplina diverse fattispecie -membrum ruptum, l offesa piu grave all integrita fisica della persona viene sanzionata con l applicazione del taglione, in caso di mancato raggiungimento di un accordo tra le parti -oss fractum, aggressione all integrita fisica che non ha conseguenze permanenti, in questo caso la composizione oecuniaria è imposta dall ordinameno, 300 se offeso un libero, 150 per uno schiavo. Per ogni altra lesione alla sfera fisica sono previsti 25 assi. L inflazione rende gli importi di queste oene irrilevanti, e si tratta di una disciplina inadeguata rispetto ai bisogni di una societa evoluta pk non reprime le aggressioni alla sfera morale, superate dal pretore che prevede azione che prevede di stimare volta per volta e riconosce rilevanza anche alle azioni perpetrate dalla sfera morale -dammum iniuria datum, previsioni relative a singole ipotesi di danneggiamento sono contenute nella legge delle dodici tavole, actio de arboribus succisus, azione nel caso vengano tagliati alberi, actio de pastu lecoris, animali che pascolando abbiano arrecato un danno. La piu importante si chiama actio de paupeie, disciplinata da Giustiniano, che dedica un titolo del digesto, è il danno arrecato da um quadrupes animale capo del bestiame, arrecato sine inutia, pk animale non è in grado di capire, a seguito del compimento di questo danno, sorge l obbligo del padrone di risarcire il danno. All actio de pauperie si applica il regime della nossalita, il padrone puo sottrarsi consegnando l animale a chi ha patito il danno. Disciplina del danneggiamento introdotta dalla lex aquilia de damno, é l antecedente del nostro fatto illecito, negli srticoli 2043 e seguenti del nostro codice civile. È un plebiscito che è stato fatto votare da un trubuno nel 746, consta di tre capitoli 1)punisce la condotta di chi ha ucciso lo schiavo o l animale capo di bestiame (quadrupes altrui), la pena consiste nel pagare una somma corrispondente al maggior valore che la cosa ha avuto nell ultimo snno di vita, azione mista pk potenzialmente correttiva di un eccedenza rispetto ad una reintegrazione patrimoniale. Anche Gaio la ritiene un azione mista, concentrandosi su un altro aspetto, è comcessa contro chi in giudizio temerariamente nega il fondamento della pretesa dell attore. -Il seconod capo della lex aquilia sanziona il danno arrecato dal costipulante che rimette il debito con accettilazione in danno del creditore principale. Viene conclusa una stipulatio e il costipulante è un soggetto che si fa promettere dal promittente la stessa prrstazione promessa allo stipulante, vengono creati due creditori. Il lretore concede delle azioni che vengono chiamate: -ationi utili, azione che permette di raggiungere un determinato risultato di tutela, sulla base di orevisioni contenute nella lex aquilia, per tutelare qualcuno che non avrebbe ricevuto tutela. -azioni in factum, si tratta di un fattore di evloluzione, il pretore concede un azione che trova il proroio fondamento non in una regola del diritto civile, ma in apprezzamento di una situazione di fatto che il pretore considera meritevole di tutela La lex Aquilia diventa uno strumento generale volto alla reintegrazione del patrimonio da chi ha subito un danno. Il danno risarcibile consta di due componenti nel diritto romano e nel nostro: -danno emergente -lucro cessante Es. ho una coppia di schiavi che fanno i comici, ne uccido uno, il danno risarcibile non è limitato al danno dello schiavo ucciso, ma deve essere valutato anche il deprezzamento di quello vivo. Questo pk perdo occasioni di guadagno futuro Paolo fornisce una nozione di furto “furtum est contrectatio rei fraudulos vel ipsius rei, vel usus eius possessionisque” è furto instaurare un rapporto illecito con la cosa, che puo avere ad oggetto la stessa cosa o il suo uso o possesso. -Furto d uso: lo commette il comodatario che si serve della cosa per un uso diverso da quello che è stato convenuto con il comodante. Lo commette anche il depositario che si serve della cosa che gli è stata affidata in custodia. -furto di possesso: puo commettere furto anche il proprietario della cosa. Commette furto il debitore oppignorante che sottrae la cosa al creditore pignoratizio. Commette furto il proprietario che sottrae la cosa al possessore di buona fede, quando oarliamo di buona fede possiamo riferisci alla buona fede in senso oggettivo, come insieme delle regole di lealta e correttezza che vengono normalmente osservate in un determinato contesto, ci riferiamo alla buona fede in senso oggettivo quando parliamo di contratti, quando parliamo di proprieta, possesso o diritti reali, l accezione di buona fede è diversa, come intesa in senso soggettivo, ovvero l inconsapevolezza di ledere l altrui diritto. Es. chi riceve in vendita da chi non è proprietario, pensa lo sia, gli viene trasmesso il possesso del bene, non sa che il proprietario è un altro, è inconsapevole di ledere l altrui diritto. Secondo il nostro codice civile la proroeta è il diritto di disporre in modo pieno ed esclusivo, secondo i limiti dell ordinamento. Il possesso in diritto romano è una situazione di fatto che consta della volonta di comportarsi in rapporto a quel bene come se si fosse proprietari e il possesso effettivo La legge delle dodici tavole distingue tra -furto manifesto, si ha quando il ladro viene colto in flagranza di reato. Secomdo una definizione piu estesa, è furto manifesto anche il furto di chi viene sorpreso mentre trasporta la refurtiva da un luogo ad un altro. Ogni altro tipo di furto è non manifesto. L autore viene colpito con una sanzione afflittiva, ovvero viene colpito l autore del diritto: lo schiavo viene buttato giu da una rupe, il libero diviene schiavo del derubato. Chi si difende con un arma, puo essere ucciso. L intervento del oretore sostituisce la sanzione afflittiva per il fur manifestus, con una sanzione pecuniaria, ovvero la oena nel quadruplo. Al fur manifestus è equiparato colui presso il quale viene trovata la refurtiva, a seguito di una perquisizione formale, chiamata quaestio lance licioque. Il derubato si reca a casa di chi pensa essere il ladro, va con un piatto in mano e un pantaloncino, lancens tenens licioque circus. Se la refurtiva viene trovata, hi subisce questa perquisizione formale viene equiparata al fur manifestus. Actio furti concepti, a seguito di perquisizione informale, viene trovata la refurtiva a casa di qualcuno, quello che subisce la condanna per furtum conceptum puo esercitare l actio furti obblati, contro chi gli ha dato la cosa. L actio furti é un azione di carattere penale, si applica il rimedio rei persecutorio, si puo usare anche un azione oersonale, condictio ex causa furtiva, ovvero quando il bene sottratto non c è piu e non è possibile usare l azione di rivendica. -furto non manifesto Il sistema subisce una semplificazione grazie a Giustiniano che elimina tutte le fattisoecie di furto non riconducibili al furto manifesto e non manifesto. La rapina è un furto qualificato dall uso della violenza, disciplina difficile da ricostruire pk le fonti di cui disponiamo, non sono fonti coeve ma piu tarde, quindi ci riesce difficile seguire nel dettaglio l evoluzione di questa fattispecie. L azione introdotta dal pretore si chiama actio vi bonorum raptorum, singolarmente questa azione nel quadruplo viene considerata mista, un quarti va alla reintegrazione patrimoniale, 3/4 costituiscono la pena. Essendo un azione oretoria, so decade dall azione se non viene espedita entro l anno dalla rapina. I diritti reali Con Giustiniano viene adottata una quadripartizione delle obbligazioni, contratto, delitti, quasi contratti e quasi delitti. Cosa rientra nei quasi contratti e cosa nei quasi delitti? -quasi contratti: pagamento di indebito, pk la volonta è quella di sciogliere un rapporto obbligatorio, non dar vita a uni nuovo. Anche il legato obbligatorio, disposizione a causa di morte, si attribuisce un prelevamento dall eredita, che puo essere un diritto reale o un diritto di credito. Negotiorum gesto, gestione d affari, ovvero ci troviamo di fronte una persona non in grado di curare i propri affari, un altro soggetto, il gestore d affari, comincia a ore dersi cura di quegli affari, la gestione di affari è fonte di obbligazioni, chi intraprende, deve portarla a termine, deve poi trasferire il risultato all assente, nel caso in cui si faccia vivo. Il soggetto che subisce gestione d affari, deve tenere indenne il gestore, delle soese sostenute durante la gestione. Iniltre deve essere utilmente intrapresa, si deve ipotizzare che snche il soggetto l abrebbe intrapresa. Per regolare i rapporti che nascono dalla gestione d affari, sono concessa una actio negotiorum gestorum diretta e uno contraria, quella diretta spetta al gerito contro il gerente e l altra al gestore contro chi ha subito la gestione. -quasi delitti: illeciti minori di derivazione pretoria, posita et suspensa, effusa vel deiecta, ovvero tutti i comportamenti pericolosi che comportano pene previste dal delitto, iudex quilitem suam facit, ovvero il giudice parziale. È singolare che l elenco sia cosi breve, potrebbero inclusi anche azioni per dolo enviolenza, ma no. I diritti reali: i diritti reali sono diritti soggettivi assoluti, ovvero ricevono protezione dall ordinamento, nei confronti di tutti i consociati, mentre i diritti di credito sono diritti soggettivi relativi. Il testo di riferimento è quello di Paolo, che dice che l essenza dell obbligazione non consiste nel rendere nostra una cosa o oermetterci l esercizio di una servita, ma nel costringere wualcuno ad un dare, lrestare o fare. Diritto reale per eccellenza è il diritto di proprieta su una cosa che ci allartiene, tutti gli sltri sono diritti che si esercitano su un bene che appartiene ad un altra persona. Res è piu ampio del nostro concetto di bene, secondo il nostro codice civile, sono beni le cose che possono formare oggetto di diritti, il termine Res, comprende anche le res extra commercium, ovvero cose che non sono suscettibili di formare oggetto di atti di disposizione tta privati.
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