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Guide e consigli
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Appunti di italiano su Italo Svevo, Appunti di Italiano

Dalla vita alle opere dell'autore

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 25/06/2021

erikaakireinsalata
erikaakireinsalata 🇮🇹

4 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Appunti di italiano su Italo Svevo e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! ITALO SVEVO | la sua figura viene accumunata a Pirandello, sono due narratori che sono accomunati dall'epoca in cui sono vissuti, ma anche perché sono nuovi e originale e segnano una frattura nella narrativa che c'era stato in quel momento (ci riferiamo a Verga), svevo e Pirandello sono più moderni e aperti alle esperienze straniere, nei loro romanzi sono stati molto innovativi Questa innovazione in una realtà tradizionale come quella dell'Italia suscitò tante perplessità e un critico importante in questo tempo, cioè Benedetto Croce, stroncò la loro carriera, Svevo disse che scriveva malissimo e non conosceva l'italiano, e da un certo punto di vista sembrava vero, ma in realtà era uno stile nuovo Croce voleva la tradizione e Svevo non era così La stessa cosa successe con Pirandello, quando pubblico il Fu Mattia Pascal, croce disse che era troppo cervellotico e celebrale Invece loro erano in linea col 900 Anche se svevo e Pirandello sono leggermente inferiori a quegli autori SVEVO - ESTREMO NORD Si chiamava Ettore Smith, e era nato a Trieste, dobbiamo tenere conto del luogo in cui è nato, Trieste non era una città qualsiasi, era una realtà a sè rispetto agli altri, nell'epoca in cui svevo è nato (1861) Trieste era un territorio irredento perché faceva parte dell'impero austro-ungarico, quindi è soggetto alla mentalità tedesca, quindi era molto lontana dal resto delle altre città italiane Svevo era un misto, padre tedesco, madre italiana, ma aveva origini ebraiche Muto il suo nome perché ha voluto fare un omaggio alla sua doppia origine (italo=x Italia, svevo=x Austria) Anche gli studi che lui ha fatto (tutte scuole tedesche) ma lui si sentiva italiano e quindi si dedico lui stesso a studiare la lingua Italiana Il luogo in cui vive hanno inviso anche nelle sue scelte letterarie -lui è un esponente della borghesia, è molto agiato -il luogo, cioè Trieste, città Mittel europea=città all'interno della quale confluivano diverse culture, e soprattutto essendo luogo di snodo perché stava sul mare e era un porto, era per sua natura era soggetta a una affluenza di persone continua, e portò tanto artisti a Trieste: il caso di Yoice che conobbe poi svevo e ci fece amicizia, e proprio lui spingerà svevo a continuare la sua carriera visto che i primi romanzi non erano andati bene e voleva mollare. Quindi era una città molto viva, e piena di Caffè (luoghi di incontro dove si creano dei circoli letterari, dove ci sono gruppi di ogni tipo) e svevo amava andare in questi caffè (lui amava andare a Caffè Fabris, Caffè stella polare, Caffè San Marco) Svevo dopo aver ottenuto il diploma si dedico all'attività lavorativa, per un rovescio finanziario a cui andò in contro il padre, fu costretto a abbandonare la sua vita felice e dedicarsi al lavoro e entro in banca (ce ne erano molto perché era una città di scambi). Ma non è un periodo bello, il lavoro in banco lo opprime, lui vuole scrivere e collabora così con i giornali, ad esempio L'Indipendete, e contemporaneamente per alleviare la sua sofferenza in banca, continua a scrivere. Dopo 18 anni abbandona la banca perché si sposa con una lontana cugina, figlia di un imprenditore (il padre aveva una azienda di vernici per sottomarini, e erano molto usati visto i venti di guerra che spiravano), Così svevo entra a lavorare nella ditta del suocero e poi prenderà il suo posto Questa attività lo porta a spostarsi molto, i suoi viaggi sono importanti perché lui è molto cuoriso, e lo stimola a vedere altre culture Ma c'è un imprevisto, un incidente stradale stronco la su vita Tre momenti letterari importanti della sua vita che corrispondono a 3 romanzi 1)Una vita - 1892,questo romanzo nasce quando svevo è entrato a lavorare in banca. È un romanzo per alleviare la sofferenza della permanenza in banca. ????????? Freud All'inizio questo romanzo doveva intitolarai l'inetto, ma poi lo cambio perché l'editore disse che così non funzionava, ma fece fiasco 2)Senilità, il titolo aveva un significato simbolico, la senilità a cui si riferisce svevo è quella morale, perché il personaggio a cui la assegna è un ragazzo, ma che dentro di sé sembra più vecchio. Lui ci sperava molto in questo romanzo, ma fu peggio del primo PER QUASI 20 ANNI NON SCRIVE PIÙ NULLA tornerà a scrivere solo grazie giois, che lo incita a scrivere 3)La coscienza di Zeno, che suscita tanto interesse in Europa, scarsa considerazione in Italia, per rivalutare tutta l'attività di svevo dovremmo aspettare Eugenio Montale Ci volle tanto tempo perché l'opera era stata stroncata da Croce OPERE DI SVEVO in tutte le sue opere l'ambiente che fa sfondo ai romanzi è il mondo impiegatizio (sopratutto i primi due) Il mondo dei colletti bianchi è uno dei temi più ricorrenti in quel tempo, e stessa cosa fa Svevo perché è l'unico mondo che conosce, ma poi lui ci riflette i sentimenti di sofferenza di essere degli inetti: -Il primo dei personaggi è Alfonso Nitti, è un ragazzo che proviene dalla provincia che si trasferisce a Trieste e ottiene un impiego in banca (come ha fatto lui), ma vive la sua condizione di impiegato in modo molto sofferente, e si sente relegato un una posizione emarginata, non stabilisce nessun rapporto coi colleghi, però questa condizione lui la compensa con il sognare un futuro e una vita piena gloria e successo, e così Alfonso pensa di scrivere un opera che diventerà famosissima e diventerà famoso, e lui così passa gran parte del tempo libero nella biblioteca locale per realizzare questo progetto. La sua permanenza diventa ancora più difficile, perché i colleghi lo scherniscono, quindi lui si isola sempre di più ma è un bravo impiegato però, quindi il suo capo apprezza le sue doti lo invita a casa sua e qui intrattiene una relazione con la figlia del capo che anche lei è un artista, e questa ragazza comincia a fare progetti matrimoniali, per lui questo sarebbe la svolta, ma lui scappa forse perché per lui è troppo grande come relazione, e torna dalla madre. Ma quando torna in banca di trova fuori da tutto, non ha più il suo studio, la ragazza che avrebbe dovuto sposare lui si sposo con un altro della banca, e così si suicidò. - il secondo personaggio è Emilio Brentani (=bambino invecchiato), ci troviamo sempre di fronte a un inetto, ma mentre nel primo romanzo l'attenzione era focalizzata sul protagonista, qui l'autore concentra l'attenzione su 4 personaggi (presentati in parallelo, che costituiranno poi la trama). Ma l'attenzione è verso Emilio, personaggio che trae soddisfazione dalla sua ipotetica Superiorità mentale, lui è impiegato ma Italo svevo era cosciente della propria condizione di crisi e va a alla ricerca di giustificazioni in una realtà che appare a Svevo privo di ideali, di certezze, di vita, per cui lui dice: se l'uomo è un malato la condizione della sua vita è di origine storica, perché dipende dalla realtà in cui vive (quando scrive l'ultimo era appena dopo la prima guerra mondiale, quindi c'è una situazione disastrosa) Questo elemento lo distacca da Pirandello, lui pensava fosse di origine ontologica, cioè è una condizione esistenziale indipendentemente dal periodo. Di fronte a tutta questa situazione l'uomo ha una via di fuga, ed è di natura individuale (cioè possibile per ognuno di noi) e questa è la coscienza, cioè l'unica possibilità per l'uomo è quella di prendere consapevolezza della situazione, accettarla e poi si può ironizzare su di essa. COSCIENZA DI ZENO Diversamente, Svevo nei romanzi precedenti usa la narrazione in prima persona (lo narra Zeno Cosini vecchio = io narrante) Zeno Cosini è un narratore inattendibile perché è un falso, quindi non abbiamo una giusta visione di ciò che succede, e per il lettore è difficile capire cosa succede veramente perché non c'è una voce dall'alto che ci spiega la verità, per questo motivo è considerata un’opera aperta perché ci sono più significati. NUOVO LINGUAGGIO Benedetto croce lo critica perché erano romanzi scritti male, perché il linguaggio era anti-letterario e presentavano degli errori a livello sintattico, ma Croce non aveva capito che il linguaggio usato da Svevo riproduceva il modo di esprimersi del mondo in cui vivevano. -Croce aveva sottovalutato anche un’altra cosa, non aveva colto l'ironia dei personaggi, attraverso la loro descrizione svevo ironizza sulle loro debolezza, e questo accompagnerà anche il terzo romanzo. INIZIATO NEL 1919 E PUBBLICATO NEL 1923 È un romanzo particolare nella struttura La coscienza di Zeno apparentemente sembra una confessione autobiografica narrata in prima persona da Zeno Cosini, il protagonista. È COSTITUITA DA 8 CAPITOLI, di questi c'è una prefazione fatta dal dottor S, la S sembrerebbe che riprendesse Sigmund Freud (non è sicuro però), questo dottore era uno psicanalista a cui Zeno sia era sottoposto per smettere di fumare, però Zeno non migliora e allora abbandona questo psicanalista. Ma lo psicanalista gli consiglia di scrivere un diario, e per vendetta il dottore S lo pubblica Il medico gli dice che se avrebbe smesso di fumare gli avrebbe dato un po' del guadagno se avesse ripreso la cura. -Poi c'è un preambolo dove Zeno è anziano e spiega le difficoltà che ha incontrato nel percorrere tutte le fasi della sua vita, e non è stato facile - PARLA ZENO COSINI Dopo questa parte iniziano i 7 capitoli, i quali raccontano le vicende della vita di Zeno, queste vicende non vengono raccontate in modo cronologico, ma vengono scritte così come riaffiorano alla coscienza, quindi non c'è un ordine cronologico ed è molto difficile seguire bene ciò che succede quando si legge. Nel racconto delle singole vicende noi troviamo un altro Zeno Cosini, in questo caso la voce che narra è l'io narrato (=tanti Zeno giovani). PRIMO CAPITOLO-IL FUMO: Qui ci racconta come ha iniziato a fumare, per contrasto con il padre e poi è diventato un vizio reale SECONDO CAPITOLO-MORTE DEL PADRE Zeno ha sempre avuto un rapporto burrascoso con il padre, poi il padre si ammala e lui lo assiste, e lui un giorno stava pensando a un ricorso con il padre, ed improvvisamente il padre gli rifila uno schiaffo (pensa che aveva letto nella sua mente e Zeno ci rimane male), poi esala l'ultimo respiro. TERZO CAPITOLO - IL MATRIMONIO Zeno stabilirà un rapporto con un commerciante con tre figlie (Ada, Alberta, Augusta) -Inizialmente si innamora della più bella Ada Ma poi finirà con la più brutta cioè Augusta, ma in realtà poi si rivelerà quella giusta, perché aveva ciò che lui non ha. QUARTO CAPITOLO - L'AMANTE Lui incontra Carla che fa la cantante in un locale e inizia ad avere un rapporto con lei, ma poi ha dei rimorsi nei confronti della moglie e vuole lasciarla ma non ce la fa perché non ha personalità E quindi si mette nelle condizioni di farsi lasciare. QUINTO CAPITOLO - LA STORIA DI UNA ASSOCIAZIONE COMMERCIALE Insieme ad un suo amico, l'opposto di lui, che poi sposerà la prima figlia bella, e diventando cognati, aprono un’associazione commerciale. Ma qui si vede la vera natura del cognato, perché Zeno lo ha sempre detestato (es. Quando lui muore sbaglia funerale) E con la morte del cognato l'associazione commerciale resta in mano a Zeno e diventa ricco (molti non lo consideravano un inetto perché aveva avuto successo in campo lavorativo, ma in realtà l'inettitudine resta in lui perché lui non saprà mai affrontare la vita). SESTO CAPITOLO – PSICOANALISI A parlare torna a essere Zeno vecchio, qui parla di una distruzione imminente a causa delle nuove macchine.
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