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appunti di italiano sul neorealismo, Appunti di Italiano

appunti su neorealismo, Italo Calvino, Pierpaolo Pasolini, Primo Levi.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 11/11/2023

francescagiaccaglia
francescagiaccaglia 🇮🇹

6 documenti

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Scarica appunti di italiano sul neorealismo e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! DAL DOPOGUERRA AI GIORNI NOSTRI IL QUADRO POLITICO Con la promulgazione della Costituzione (1 gennaio 1948), in seguito al referendum del 2 giugno 1946 l’Italia diventa una repubblica democratica di tipo parlamentare. La scena politica rimane stabile per quasi cinquant’anni con governi a guida della Democrazia Cristiana. Nel 1994, in seguito a una serie di scandali legati al finanziamento illecito dei partiti e alle inchieste giudiziarie che ne derivano (la cosiddetta stagione delle “mani pulite” ), si fanno strada nel dibattito elettorale nuovi movimenti politici: Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega Nord. In seguito la politica italiana sceglie di adottare gli schemi del bipolarismo europeo e si formano due nuovi schieramenti: il Polo delle libertà (poi Popolo delle libertà), formato dalle forze di centrodestra, e l’Ulivo (poi Partito Democratico), composto dai partiti di centrosinistra. Negli ultimi dieci anni, eccetto una breve parentesi (2006-08), ha governato con continuità la coalizione di centrodestra, venuta meno nel 2011, quando il primo ministro è stato costretto alle dimissioni ed è stato creato un governo guidato da Monti. TRASFORMAZIONI ECONOMICHE E SOCIALI A metà degli anni Cinquanta si realizza in Italia un vero e proprio "miracolo economico” che determina profonde trasformazioni dal punto di vista socio-culturale. I fenomeni più evidenti sono l'emigrazione interna dal Sud al Nord (come Torino, dove si concentrano le industrie) e la rapida espansione dei centri urbani, dove cominciano ad essere avvertiti problemi di disagio sociale e delinquenza, anche a causa della mancanza di servizi efficaci. Negli anni Sessanta l'economia segna un andamento irregolare e questo causa l’esplosione delle tensioni sociali che caratterizzano tutti gli anni Settanta. (i cosiddetti “anni di piombo”) . L’economia migliora a partire dagli anni Ottanta, quando si afferma con decisione il fenomeno del consumismo ed entrano in crisi tutte le ideologie forti (si parla per questo di un periodo del “riflusso”). Una nuova crisi economica e finanziaria colpisce l'Occidente nel corso degli anni Novanta e i suoi effetti vengono contenuti grazie alla creazione della moneta unica europea (che sarà infine introdotta nel 2002) L’ultimo decennio è caratterizzato dal rallentamento della crescita economica. IL PUBBLICO E L'EDITORIA L'aumento del livello di istruzione, grazie alle migliorate condizioni economiche della società italiana, determina un notevole allargamento del pubblico e il rafforzamento dell'industria culturale. Si affermano alcune grandi case editrici che, proponendo opere di facile lettura, ottengono un vasto successo ( i bestsellers), anche attraverso i tascabili, classici della letteratura in edizione economica. I GIORNALI, LA TELEVISIONE E LE TECNOLOGIE INFORMATICHE Aumenta la diffusione dei giornali, anche se il numero dei lettori italiani è molto inferiore rispetto a quello degli altri paesi europei. Il livello culturale degli argomenti trattati e alto, ma un grande limite è rappresentato dal fatto che le maggiori testate giornalistiche sono di proprietà di grandi forze industriali o politiche, che in questo modo impediscono un’informazione libera e indipendente. Il mezzo di comunicazione più potente del secolo scorso risulta essere senza dubbio la televisione. In Italia al suo esordio la televisione si rivela uno strumento decisivo per l’affermazione della lingua nazionale, ma con introduzione delle emittenti private, a partire dagli anni Ottanta, il livello culturale dei programmi televisivi si impoverisce e si fa sempre più evidente la necessita di una regolamentazione legislativa che riduca il controllo del mercato da parte dei grandi gruppi. La rivoluzione informatica comincia negli anni Ottanta con la diffusione del personal computer e prosegue nel decennio successivo con la creazione di internet e del World Wide Web, attraverso cui è possibile condividere dati e informazioni in modo semplice ed economico. La possibilità di accedere ad immensi archivi di dati tempo reale cambia il concetto stesso di conoscenza, che oggi si identifica sempre di più con la capacità di reperire selezionare le informazioni e sempre meno con il loro possesso di memorizzazione.  LA SCUOLA E L'UNIVERSITA In ambito scolastico una trasformazione radicale si verifica con l'istituzione della scuola media unica e con innalzamento dell'obbligo dell'istruzione fino a 14 anni. L'ingente affluenza di studenti alla scuola media e alla scuola superiore (licei, istituti tecnici e istituti professionali), in conseguenza dell'accresciuto livello di benessere, costituisce la principale causa dei problemi materiali e metodologici dell’istruzione pubblica, che non è mai stata sottoposta ad un adeguato processo di rinnovamento. Alla fine degli anni Sessanta, con l’aumento improvviso delle iscrizioni, le stesse difficoltà si presentano anche nell’insegnamento universitario. Nel 1968 il disagio all’interno di un sistema scolastico e accademico carente, unito alle scarse prospettive per il futuro, spinge un'intera generazione di giovani a mobilitarsi in una contestazione studentesca che assume proporzioni di massa e si estende a livello internazionale. L’impegno politico dei giovani rimane una costante fino agli anni Ottanta, quando comincia il periodo del “riflusso” caratterizzato da un allontanamento dalla politica e dalla diffusione di atteggiamenti di conformismo e di individualismo. GLI INTELLETTUALI La maggior parte degli intellettuali negli ultimi decenni proviene dai ceti medi ed è impiegato nell’industria culturale (testate giornalistiche, case editrici, emittenti radio-televisive ecc.) oppure nell’insegnamento. Negli anni più recenti, però, la disponibilità del mercato editoriale ha consentito la pubblicazione di opere composte da scrittori non professionisti, che si dedicano all'attività intellettuale non tanto per effettiva capacita quanto per sfruttare fino in fondo i vantaggi di una notorietà che solitamente proviene da settori del tutto estranei alla letteratura. IL NEOREALISMO Il clima di rinnovamento sociale e culturale che si avverte nel secondo dopo guerra determina un rifiuto delle forme dell’Ermetismo e la ripresa del romanzo. Questo genere letterario venne adottato come principale strumento di comunicazione del Neorealismo, che si fece sostenitore di una letteratura impegnata, capace di descrivere gli orrori della guerra e l'esperienza della resistenza. Il Neorealismo rappresenta soprattutto una volontà di partecipazione ed impegno sociale e politico. La sua tendenza documentaria e cronachistica e la scelta di uno stile antiletterario comporta in certi casi un ritorno a soluzioni formali ormai superate. Nelle opere più riuscite viene eliminata ogni concezione di tipo populistico, come si può vedere dalle rappresentazioni della resistenza e del mondo contadino fomite da Beppe Fenoglio. I romanzi che nascono da un’esperienza diretta invece presentano un valore autentico, una testimonianza che supera il piano di una semplice cronaca: si pensi a Primo Levi. Non molti sono i romanzi in cui si delinea la figura di un eroe positivo. Più che un vero e proprio movimento culturale, il Neorealismo rappresenta un campo di discussioni, in cui si esprimeva l'esigenza di uscire dalle formule letterarie del ventennio fascista e di esplorare nuovi territori espressivi. Fondamentale fu l’influsso di scrittori americani, che vennero tradotti da Cesare Pavese e Elio Vittorini. Proprio questi due autori si riconobbero i maestri di una rinnovata scrittura narrativa. Il Neorealismo ha quindi rappresentato un momento importante per la letteratura italiana, in cui gli intellettuali vollero cancellare le imposizioni fasciste e imporre nuovi tessuti espressivi. IL NEOREALISMO E IL ROMANZO LA REALTA CONTADINA FENOGLIO Il mondo contadino è stato un fondamentale elemento con significati simbolici, un luogo di proiezione di sentimenti, valori e miti. Fenoglio propone una prospettive sulla realtà contadina diversa dalle altre: si tratta di un mondo cupo, desolato, disperato, segnato da una durezza disumana. IL ROMANZO BORGHESE MORAVIA La vita rurale viene raffigurata come uno spazio ideale in cui Gli scrittori proiettano i propri sentimenti, per questo assume significati differenti. Al centro dell’attenzione di Moravia vi è la perdita di contatto con il reale che è proprio della borghesia, perdita provocata dal fatto che quella classe imposta il proprio rapporto con le cose in base al possesso. IL POPULISMO REAZIONARIO IL POPULISMO LETTERARIO Atteggiamento e prassi politica che mira a rappresentare il popolo e le grandi masse esaltandone valori, desideri, frustrazioni e sentimenti popolari. Lo scrittore, o meglio la sua icona mediatica, interviene a getto continuo su temi di attualità sui quali non ha da dire nulla di più di un qualche cittadino. LA GUERRA E LA RESISTENZA Bisogno del ricordo – L’Italia che esce dal conflitto spalanca gli abissi dell’orrore della deportazione e del genocidio ebraico, da qui nasce il bisogno di ricordare, di portare una testimonianza sul passato. Italo Calvino – Anche lui con “Il sentiero dei nidi di ragno” , sostiene che la libertà nuova di parlare fu il principio di raccontare Calcino, però voleva un’autentica espressione narrativa, la testimonianza non doveva essere né cronachismo né uno strumento di propaganda: l’esperienza del vissuto doveva essere rielaborata ed essere il tramite di una reinvenzione profonda. Fenoglio e Vittorini – Fenoglio racconta la sua esperienza in maniera cruda e brutale senza elementi celebrativi. Nel “Partigiano Johnny” lo studente fugge per arruolarsi come partigiano. Lui offre della Resistenza un’immagine anticonformista. Vittorini distingue fra vittime e carnefici e fa domande esistenziali sull’uomo; Fenoglio contrappone la casualità di un evento che permette di riscoprire una solidarietà e riscoprire le radici della propria terra. PRIMO LEVI Nato a Torino nel 1919, Primo Levi entra nel 1943 nelle formazioni partigiane. Lo stesso anno viene pero catturato dai tedeschi e deportato nel Lager di Auschwitz, in quanto ebreo. Riuscito a scampare allo sterminio e a ritornare a Torino, nel dopo-guerra esercita la professione di chimico, dedicandosi parallelamente ala letteratura. Il libro d'esordio di Primo Levi è un resoconto dell'esperienza dei campi di sterminio nazisti: “Se questo è un uomo". E’ un'opera che si colloca nel filone documentario, che in quegli anni fu ricco di scoperte della realtà. Nonostante uno spiccato senso neorealista, il romanzo assume le caratteristiche di un vero e proprio classico. Il libro è una testimonianza delle barbarie estreme ed crudeltà, non solo fisica ma anche morale, che mirava a distruggere la sostanza umana del deportato. Ciò che conferisce forza alla rappresentazione di Levi è l'assenza di emotività e di retorica. “Se questo è un uomo" non è un solo libro di memoria ma anche uno studio sulle leggi che regolano la società del Lager. La chiarezza scientifica, che porta ordine nel caos atroce della realtà, sarà poi una prerogativa costante dello scrittore. Gi scritti successivi di Primo Levi si muovono nella stessa direzione del suo primo racconto. “La tregua” è infatti un'altra opera, definita come una continuazione di “Se questo è un uomo", che narra del ritorno in patria dei deportati. Le sofferenze e le pene sfumano spesso nello humour e la narrazione assume una dimensione avventurosa. Nei componimenti successivi si propone un altro aspetto di Primo Levi, la sua qualità di tecnico che opera nell'industria e la sua formazione scientifica. Nelle sue opere l’incontro tra le due culture quella letteraria e quella tecnico-scientifica, raggiunge esiti originali. L’ambito scientifico insegna allo scrittore a dare ordine al caos della realtà. Alle tematiche della persecuzione degli ebrei lo scrittore ritorna con un romanzo, "Se non ora, quando?" che narra di un gruppo di partigiani israeliti dell'Europa orientale. All'esperienza del Lager, Levi dedica anche l'ultimo libro, “I sommersi e i salvati", un componimento pieno di terribili interrogativi. L'autore muore suicida nel 1987. IL CANTO DI ULISSE (da "Se questo è un uomo) Il canto di Ulisse rappresenta il secondo capitolo di "Se questo e un uomo". L’autore qui narra di quando, con altri detenuti, stava pulendo I'interno di una cisterna. Ad un certo punto si affaccia Jean, uno studente alsaziano benvoluto da tutti in quanto riesce a mantenere rapporti umani con i compagni, aiutandoli in tutti i modi. I temi chiave del capitolo sono la resistenza all'annientamento fisico e mentale nei campi di concentramento e il ricordo letterario, visto come un modo per recuperare qualcosa di umano.
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